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La dottoressa Balanzoni: “Vaccini pericolosi, digitalizzazione e guerra: l’Occidente verso l’autodistruzione” In evidenza

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Intervista all’anestesista rianimatore Barbara Balanzoni, già sul campo in Afghanistan con Medici senza frontiere

Di Giulia Bertotto Roma, 1 dicembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Barbara Balanzoni, professionista poliedrica, donna tenace, è un medico Anestesista Rianimatore, già laureata in giurisprudenza. Ha offerto il suo impegno anche all’estero, in Kosovo, come Ufficiale Medico del contingente italiano nel 2012, e in Afghanistan, come anestesista di Medici Senza Frontiere, nel 2013. Si è perfezionata come consulente tecnico a Roma frequentando nel 2016/2017 la Scuola Nazionale Peritale (INPEF). Ha seguito, a partire dal 2015, corsi giuridici sulla responsabilità medica tenuti da Altalex da Consiglieri di Cassazione. Collabora con avvocati civilisti e penalisti su tutto il territorio nazionale. Ha pubblicato come giurista il saggio “La prova penale della responsabilità medica” edito da Primiceri, nel 2017. La dottoressa Balanzoni è stata radiata dall’Ordine dei Medici di Venezia per aver preso posizione contro l’imposizione della terapia genica nel 2021.

Dottoressa Balanzoni, a luglio 2023 lei dichiarava: "E' stata legittimata l'era della medicina politicizzata, per cui il ministro detta le terapie e i medici che non le seguono vengono praticamente radiati", o emarginati, ridicolizzati o demonizzati. La situazione è la stessa nell’Ordine degli psicologi riferiscono le psicologhe che intervengono nel docufilm “La morte negata” di Alessandro Amori. Anche i giornalisti sono costretti ad allinearsi se vogliono essere riconosciuti e arrivare al grande pubblico.

Questo processo è iniziato già nel 2017, quando con la legge Gelli-Bianco si è attribuita un’efficacia scriminante, ossia di non punibilità penale, qualora i medici si fossero attenuti a delle linee guida ministeriali. Attenzione, non alle linee guida migliori, ma alle linee guida indicate dall’ISS, un particolare sibillino della dicitura di portata enorme. In quel momento, in epoca ante Covid, non se ne capiva l’esigenza perché la cosiddetta pandemia non si era mai palesata. Intanto però i medici avevano avuto tempo di credere (ben 3 anni) che qualsiasi documento uscisse dall’ISS avesse una garanzia scriminante. Insomma si erano abituati a pensare che seguendo tali linee guida ministeriale non sarebbero stati penalmente perseguibile. Nel 2018 intervenne la Cassazione affermando che non si poteva assolutamente dare un’interpretazione letterale a questi diktat perché il medico deve vagliare caso per caso, davanti ad ogni singolo paziente, l’adattabilità del protocollo al caso specifico, la terapia in base alla soggettività clinica del paziente. Applicando pedissequamente dei protocolli infatti, viene meno la professione stessa del medico e così il bene del paziente. La natura della biologia umana e della professione medica non può essere vincolata ad un protocollo, se l’obiettivo è la salute e la guarigione del paziente. Per questo ho parlato di politicizzazione della medicina.

Il significato di tutto ciò si è rivelato in epoca Covid. Dal 2020 tutti i media hanno obbedito alla medicina fondata solo per protocolli poiché già indottrinati a questo modus operandi. Regole criminali come il divieto di visitare pazienti (l’Ordine Nazionale dei Medici aveva emesso un documento in cui dichiarava perseguibili penalmente i medici che si fossero recati in visite a domicilio!), le non cure imposte e la proibizione dell’idrossiclorochina che non poteva neppure reggere giuridicamente, sulla base di uno studio-truffa ritirato poi dal The Lancet e dal New England Journal con tanto di scuse, fanno parte di queste norme. Il messaggio era che non si doveva usare nessuno di quei farmaci che era certo curasse l’infezione, farmaci che noi medici “trasgressori” abbiamo usato ottenendo il 100% delle guarigioni.

Aggiungo che ogni tipo di garanzia di questo tipo dovrebbe allarmare il vero medico, lo scudo penale per il vaccino dovrebbe far sospettare il medico di stare obbedendo ad una ideologia più che servire la Medicina.

Lei è laureata anche in Giurisprudenza, come crede dovrebbero agire coloro che sono stati danneggiati dalla terapia genica anticovid per ottenere risarcimenti e giustizia almeno sul piano legale?

Devo premettere che io mi sono laureata con una tesi su come si prova la colpa medica, una procedura penale di questo iter. Inoltre non tratto il danno da vaccino, perché sono medico anestesista e non medico legale.

Detto questo, posso affermare che, eccetto le miocarditi e le pericarditi -le quali fin da subito si sono mostrate come una complicanza gravissima di queste inoculazioni- per tutte le altre malattie slatentizzate come tumori, malattie neurologiche, autoimmuni è purtroppo molto arduo provare il nesso con la somministrazione. Tali malattie erano già latenti nel paziente, e il vaccino le ha rinvigorite, perciò è molto difficile provare il nesso di causa-effetto. Fornire la prova forense di colpevolezza del vaccino è una probatio diabolica, come si dice in gergo, ma ci sono due spiragli giuridici: il primo è il consenso informato e il secondo la mancata prescrizione.

I consensi informati erano menzogneri, privi di qualsiasi oggettività scientifica, erano di fatto ingannevoli, estorsioni con metodo mafioso a tutti gli effetti. Le rassicurazioni fornite alla cittadinanza in assenza di qualsiasi studio su ad esempio persone affette da malattie autoimmuni, donne in gravidanza, bambini. Pensiamo che la stessa Pfizer non ha mai autorizzato le somministrazioni sotto ai 12 anni! Pfizer ha comunicato di non aver mai testato il vaccino per prevenire la malattia da Sars-coV-2, abbiamo anche prova dei mancati controlli periodici regolari dell’Aifa sugli eventuali effetti collaterali. Una truffa ai danni della vita umana e della salute come non si è mai vista prima. I cittadini possono dunque impugnare il consenso informato in quanto mendace.

In questo modo l’onere di provare che i peggioramenti delle patologie non sono dovuti alla somministrazione di questi prodotti. A quel punto la provatio diabolica diventerebbe a carico delle case farmaceutiche, spostandosi dai cittadini alle aziende.  

Le somministrazioni eseguite dai farmacisti sono invece in totale sfregio della normativa europea che imponeva che vi fosse una prescrizione medica. Il farmacista avrebbe commesso abuso dell’esercizio della professione medica. Questo vale anche per i medici che pur non avendo abusato dell’esercizio della professione, hanno vaccinato senza aver precedentemente prescritto tale vaccinazione.

C’è un archivio storico che dimostra tutte le sue denunce all’Autorità Giudiziaria in merito a questo. Il lettore può trovarlo sul suo canale Telegram. A proposito, qual è ora la sua condizione professionale?

Attualmente ho una radiazione pendente, una sospensione disciplinare immediatamente precedente di sei mesi che è stata appellata, un’ammonizione precedente alla sospensione di sei mesi che è stata appellata. In quanto con me si è proceduto con il continuo sanzionare e riaprire procedimenti. È stato costruito un percorso sanzionatorio per creare un continuum per rendermi inagibile alla professione. In ognuno di questi procedimenti è stato anche impedito fisicamente al mio avvocato di presentarsi in quanto le convocazioni erano fissate per le 9 di sera. Mi è stato anche proibito di partecipare da remoto quando per lavoro mi trovavo a Merano e non potevo raggiungere il Tribunale di Venezia.

Si tratta di metodi quasi intimidatori, o comunque di deterrenza non permessi dalle norme della nostra Legge.

Sono abusi del diritto e violazioni del diritto di difesa di una gravità inaudita. Ma come ho già detto me ne fotto della radiazione e ancora me ne sto continuando a fottere. In molti oggi si vantano di essersi messi contro questo sistema politico-sanitario omicida, ma in realtà i medici radiati si contano su una mano, si tratta di coloro che davvero hanno cercato di disturbare il business assassino che abbiamo subito. I medici che hanno taciuto per due anni sono stati complici, altroché.

Lei ha lavorato anche con Medici senza frontiere, cosa pensa del genocidio in corso in Palestina?

Il progetto geopolitico ripercorre un disegno disumanizzante coerente: il vero scopo del Green Pass non era la vaccinazione ma la digitalizzazione delle persone (e questo lo prova il fatto che il Green Pass è stato dato anche ai guariti da Covid), renderle tracciabili con Qr code. L’altro step è stato quello dell’emergenza della guerra tra Russia e NATO, dove Mosca ha avuto il grandissimo merito di alzare la testa contro i crimini di guerra nel Donbass. La vaccinazione annuale antiCovid è fallita, anche la guerra in Europa le sanzioni non hanno funzionato, con l’espansione NATO andata in fumo.

L’ultimo fallimento, presumo e spero, che ci accingiamo a vedere è quello del genocidio del popolo palestinese, che nonostante il massacro resiste. Questo sterminio sta avvenendo sotto gli occhi complici del mondo, nessuno sta alzando un dito per quei civili decimati. Però piazze gremite per Israele non ne ho viste. Anche l’eliminazione di Roma dall’Expo con voti risibili rispetto ai membri Ue dimostra che Riad ha stravinto mostrando nuovi attori geopolitici.

Ma ricordiamo che non si tratta solo di nazioni in conflitto, ma gruppi di potere transnazionali a cui è concesso cittadini vaccinati, palestinesi perché Israele mira alle risorse naturali di Gaza.

L’Occidente sta rivelando la sua distruzione morale, il crollo di civiltà, la demolizione dei valori e della nostra cultura, con la cancellazione della storia, l’abilitazione della pedofilia, la mostruosità del transumanesimo gender. Non a caso al soglio pontificio vediamo un papa usurpatore, illegittimo per via di dimissioni mai avvenute. L’inizio della pandemia ha rivelato la crisi finale dell’Occidente. Siamo davanti all’Anticristo per chi ci crede, davanti alla lotta tra bene e male per chi è laico. Tuttavia, nonostante il tragico progetto disumanizzante sembri avere la meglio, non è forse così.

Credo che questa tempesta perfetta segnali il panico di un sistema alla disfatta. Ci sarà un arcobaleno, non so se saremo noi a vederlo. Ma ci sarà.

Link alle Linee guida menzionate nel testo

https://www.iss.it/linee-guida1 

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