Mercoledì, 29 Novembre 2023 06:23

Toni: “Dopo il vaccino anticovid ho un pre-cancro alla lingua, fibromialgia e pericardite” In evidenza

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Il signor Taffo ci racconta il suo calvario in seguito alla prima somministrazione della terapia genica Pfizer

Di Giulia Bertotto Roma, 28 novembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Toni Taffo ha oggi 49 anni e vive nelle Marche, la sua vita scorreva tra alti e bassi di una vita semplice, ottima salute, di mestiere giardiniere, si prendeva cura delle piante di una casa di riposo per anziani. Rose, siepi, prato. Fino al 5 luglio del 2021, quando, costretto dal datore di lavoro e dai legami affettivi, si è sentito obbligato a eseguire la somministrazione anticovid Pfizer per ottenere il Green Pass.

Grazie Tony per averci raccontato la sua testimonianza, è molto preziosa per tutti noi.

Grazie a voi. Inizio a raccontare dal giorno precedente a quello in cui la mia vita è cambiata. Il 4 luglio ero al mare, ero felice, e nonostante le pressioni sociali sapevo solo che non mi sarei vaccinato perché quel farmaco è sperimentale e su di esso vige il segreto militare, non sono un medico ma troppe cose non tornano.

Senonché il giorno dopo non mi è stato permesso di entrare al lavoro mostrando il risultato negativo del tampone e mi è stata richiesta quella che chiamano vaccinazione. Sulla strada del ritorno verso casa ho chiamato il mio medico di base per chiedere se poteva esserci un’alternativa a questa somministrazione e lui mi disse che non ce ne sono, e di pensarci perché nei prossimi tre giorni non avrebbe avuto tempo per farmi l’iniezione. Prima di attaccare gli ho risposto che ci avrei pensato.

Oltre alla paura di perdere il lavoro, lo shock per l’ingiustizia che mi sembrava di subire, è iniziata una piccola discussione con la mia compagna che temeva perdessi il lavoro e saltasse il nostro trasferimento nella sua città natale. Proprio in quel momento il mio medico di base mi telefona e mi dice che sono proprio fortunato perché ha trovato appena mezz’ora del suo tempo per eseguire la vaccinazione e ne dovrei approfittare. Così, vado e scopro il braccio.

Erano momenti concitati, dal punto di vista professionale, relazionale, ha preso in pochi minuti una scelta diversa da quella che aveva già ponderato da mesi.

In pochi minuti ho buttato via i miei ideali di libertà, la mia salute, e la storia con la mia compagna è anche finita. Io non provo rancore verso di lei, anzi le voglio molto bene, anche se sento di aver tradito me stesso per rovinarmi.

Cosa le è successo dopo la prima dose Pfizer del 5 luglio?

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Dopo circa due ore ho iniziato a sentirmi bruciare il corpo, ero agitato, ma pensavo potesse essere anche l’ansia di aver fatto qualcosa che non volevo fare, poi dopo due giorni è arrivato il nodo alla gola, un senso di soffocamento. Non ho dormito per tutta la notte, non mi è mai successo nella vita. A tre giorni dalla vaccinazione ero a tavola e non riuscivo più a deglutire. Allora ho provato a mangiare cibi semi liquidi ma dopo alcuni giorni non riuscivo a deglutire più nemmeno quelli, una notte mi stavo strozzando con la mia stessa saliva. Qualcosa di doloroso si contorceva nella mia gola. Ho fatto diversi accessi al pronto soccorso ma non mi ricoveravano, mi inserivano nelle liste d’attesa. Due dottoresse private che sono venute a visitarmi a casa hanno fatto una relazione scrivendo che ero in pericolo di vita. Ho chiesto aiuto ad un mio amico avvocato che ha scritto una pec all’ospedale perché ricevessi immediata assistenza. Sono stato ricoverato nel reparto di Neurologia e dalla risonanza magnetica è emersa un’alterazione a livello mesoencefalico di dubbia interpretazione.

Quindi lei è stato diversi giorni senza alimentarsi, con questo dolore in gola e privo di qualsiasi assistenza medica.

Sì, ma ancora non sapevo che il peggio doveva venire, perché poi sono stato un anno allettato. Prima pesavo 76 kg, sono arrivato a pesare 59 kg.

Sulle sue cartelle cliniche veniva trascritto, solo come dato riferito dal paziente, che lei aveva iniziato ad accusare questi sintomi a poche ore di distanza dalla vaccinazione?

No, non lo hanno mai riportato. Omettevano sempre questo dato. Io volevo che venisse scritto, almeno come informazione, mi sembrava rilevante.

Poi sono stato dimesso senza una diagnosi certa. Dopo un paio di mesi che mi seguiva il reparto nutrizionista, sopravvivevo con flebo e progressivamente pochi liquidi. Perdevo peso, tono, muscoli e vitalità sempre di più. Mi stavo prosciugando.

Nei mesi successivi sono spuntate delle macchie sulla lingua, non sentivo neanche più i sapori. Dopo alcuni esami, circa sei mesi dopo il vaccino, mi è stato diagnosticato un pre-cancro grave. Lo ha diagnosticato l’ospedale di Loreto, ma sono stato ricoverato ad Ancona. Non c’è alcuna terapia per questa malattia, bisogna solo sperare che il cancro non degeneri.

In seguito mi sono state diagnosticate anche una fibromialgia e una pericardite.

Oggi come sta? Ha provato delle cure “non ortodosse”?

Ho provato l’ozonoterapia e vari integratori ma non hanno avuto alcun effetto. È difficile trovare delle cure perché ogni lotto di quel veleno conteneva sostanze diverse. Ho conosciuto un mio coetaneo che ha le mie stesse patologie, ha avuto anche una ischemia (che secondo diversi medici ho avuto anche io). Dopo la prima dose non ha accusato alcun sintomo, ma in seguito alla sua seconda dose di vaccino -la quale è numerata con lo stesso lotto- ha avuto i miei stessi problemi, come può essere un caso?

Oggi mi sento sempre fiacco, deglutisco solo liquidi, ho problemi di memoria e confusione mentale, non posso lavorare e sono certificato invalido al 75%, sono solo e neppure mia sorella mi parla più.

Vivo per la mia cagnolina che si chiama Op. Sono arrabbiato soprattutto con me stesso, ma non ho paura perché io conosco la verità e so che è stato fatto molto male alla popolazione italiana. Non è stato frutto di errori, ci hanno usati come cavie e sapevano quello che stavano facendo. Questo per me si chiama genocidio, così ha deciso il nostro vero governo che si trova negli USA.

Il condizionamento mentale che ci è stato fatto era davvero pressante, forse se lei potesse provare a perdonarsi potrebbe stare meglio anche fisicamente. Mi scusi, posso chiederle perché sua sorella non le parla?

Dice che sono pazzo perché il vaccino non c’entra nulla con le mie malattie.

Scusi se mi permetto. Io credo che queste persone adottino un meccanismo di difesa chiamato negazione: temono che possa accadere anche a loro e di essere state prese in giro con la “campagna vaccinale”. E così negano che possa essere accaduto ad altri. Non è una giustificazione, cerco solo di capire come mai accade questo tipo di respingimento violento da parte di molte persone con le quali dialogo.

Credo anch’io che sia così. Non tutti possono accettare quello che è successo. Il mio corpo è per molte persone qualcosa di spaventoso, gli mette davanti il fatto che anche a loro potrebbe accadere di ammalarsi.

Quando l’ospedale di Ancona ha eseguito la seconda risonanza magnetica sono successi una serie di fatti “sospetti”: mi è stata fatta senza liquido di contrasto quando il medico la aveva prescritta con esso, mi è stato detto che la prima risonanza era alterata perché mi sarei mosso, ma se ero anestetizzato!? Credo di essere un paziente molto scomodo e si cercano di confondere le acque del mio caso.

Lei è in contatto con gruppi di supporto medico e psicologico e di denuncia collettiva per ciò che ha subito?

Sì, sono in stretto contatto con il Comitato Danni Collaterali e con il Comitato Ascoltami, anche perché sono stato uno dei più gravi casi di danneggiati da vaccino anticovid, ho conosciuto persone care ma è difficile vederci. Credo ancora e nonostante tutto che la verità sia più forte di qualsiasi crimine.

 

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