Venerdì, 03 Novembre 2023 05:56

Dottor Barone: “Eseguo autopsie sui deceduti per vaccini anticovid, basta negare i danni” In evidenza

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Intervista al dottor Giuseppe Barone, medico nucleare e consulente tecnico del Tribunale di Bologna

Di Giulia Bertotto Roma, 2 novembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Quotidianoweb ha avuto l’importante occasione di intervistare il Dottor Giuseppe Barone, specialista in medicina nucleare, consulente tecnico del Tribunale di Bologna, capitano medico della Croce Rossa Militare, nonché vicepresidente dell’associazione Edward Jenner, chiamata così in onore dell’ideatore del primo vaccino, medico omeopata che si rifaceva al noto paradigma secondo il quale “il simile cura il simile”.

Dottor Barone, ancora si discute se vi siano o meno danni da vaccino anticovid. Eppure è ora che la Scienza e la Legge si prendano la responsabilità di quanto accaduto e sta accadendo nel nostro paese.

Purtroppo i danni da vaccino anticovid ci sono, questo è un dato di fatto che ci dicono anche i dati Istat sulle reazioni avverse gravi comprese le morti improvvise inaspettate in seguito alla campagna vaccinale. Il cittadino che ha subito questo tipo di danno, oltre alla patologia, all’offesa, all’umiliazione psicologica e il timore di non essere creduto deve anche affrontare spese legali molto importanti per ottenere un indennizzo. Tante volte dopo aver perso il lavoro proprio a causa di patologie come leucemie, patologie neurologiche come quelle delle piccole fibre, emorragie cerebrali, miocarditi e pericarditi.

Le cosiddette “morti improvvise”.

Morti improvvise e inaspettate aggiungo io, poiché un conto è se muore una persona di ottant’anni con due o tre patologie a carico, è una morte improvvisa ma non inaspettata. Se muore un ragazzo che è sempre stato sano dai 16 ai 40 è una morte improvvisa e anche inaspettata.

Come si valuta un decesso improvviso e inaspettato, eventualmente da imputare a vaccino anticovid?

Innanzitutto occorre che la famiglia nomini un medico legale di parte che assista all’esame autoptico sul deceduto e che faccia in modo in sede di autopsia che la salma del paziente deve essere dissezionata dall’encefalo ai reni se vogliamo scoprire davvero la causa di morte. L’iter di solito prevede la sola dissezione della parte anatomica dove si presume risieda la causa di morte.

Ci rendiamo conto della delicatezza del tema e non vogliamo essere morbosi, ma dobbiamo parlarne. Facciamo un esempio.

Se una persona è morta di infarto non possiamo andare a visionare solo il cuore o l’apparato cardiaco ma dobbiamo cercare la causa in tutto il corpo, perché potrebbe non essere nel cuore. Inoltre spesso non si vede nulla a livello macroscopico, dunque occorre prelevare i tessuti e organi ed esaminarli al microscopio per rilevare la causa di morte. Per le famiglie spesso è difficile accettare di fare questi esami, purtroppo necessari per rilevare la causa del decesso, e inoltre talvolta è indispensabile riesumare il corpo ed eseguire una seconda autopsia e non far cremare il familiare scomparso.

Quanto può costare un percorso legale per valutare se un decesso improvviso e inaspettato è stato causato dal profarmaco anticovid?

Anche due o tre mila euro solo la relazione del medico legale, questi sono i prezzi di mercato, con noi le spese si riducono a 300 euro più Iva. La nostra associazione offre la possibilità di affrontare questo iter legale caricandoci anche le spese di coloro che non riescono neppure ad affrontare le spese minime.

Ravvisa ostacoli ideologici nel suo lavoro?

Può succedere, ma di solito mi trovo a lavorare con controparti molto corrette, preparate, lucide e disposte al confronto. Occorre anche smontare il mito negativo per cui i medici sono tutti ostili a questa possibilità di ricerca della verità. La prova dell’onere subito è però a carico del danneggiato, per questo è davvero importante che ci sia un medico di parte ingaggiato dalla famiglia.

Insomma l’obitorio è un po’ come un tribunale, ci sono parti e controparti davanti al corpo che cercano prove e controprove delle posizioni in causa.

Ciascuno fa il proprio lavoro e la propria parte: il medico designato dalla Magistratura così come quello scelto dalla famiglia del deceduto.

Quante autopsie ha svolto incaricato dalle famiglie di presunti cittadini deceduti a causa della terapia genica anticovid?

Ne ho svolte dieci come medico di parte della famiglia, ma gli esiti legali sono ancora in corso.

Quali sono le cause di morte legate alle inoculazioni anticovid?

I danni da vaccino non sono solo diretti, ma anche indiretti.

Vi sono tre famiglie di cause: la slatentizzazione di una patologia silente (spesso a causa di un danno al sistema immunitario), l’acutizzarsi e l’aggravarsi di una patologia precedente (causa indiretta), l’emergere di una patologia del tutto nuova (causa diretta), tutte e tre causate dal profarmaco anticovid. Purtroppo è molto difficile prevedere queste fattispecie perché il profarmaco anticovid potrebbe danneggiare il patrimonio genetico dell’individuo e non ci sono esami per prevedere in che modo il DNA svilupperà eventuali modifiche.

Parliamo dei prodotti a MRNA, per il vaccino russo Sputnik abbiamo le stesse reazioni?

Non mi risultano esserci notizie in letteratura di danni da vaccino Sputnik, che infatti è un vaccino tradizionale e non a mRNA. Nella Repubblica di San Marino è stato utilizzato questo tipo di vaccino e non risultano danni e decessi.

Come in un grande lettino la società è stata sezionata e divisa tra si vax e no vax e l’opinione pubblica è sempre più polarizzata tra queste due fazioni, e così sempre più debole rispetto ai poteri che ci governano.

Qui non si tratta di fare il tifo tra sì vax o no vax, ma di avere un atteggiamento scientifico e non scientista, aperto e non dogmatico, essere super partes per evitare, se vi sono stati errori, di ripeterli. E purtroppo in quella che è stata chiamata una campagna vaccinale, mentre invece si è trattata dell’inoculazione di una terapia genica gli errori ci sono stati.

Il vaccino antipoliomielite Sabin non ci sarebbe mai stato se non si fosse stato messo in discussione il vaccino di Salk, che purtroppo ha fatto 50 mila vittime. La scienza non deve avere paura dei propri errori ma deve temere di ripeterli senza volerli vedere.

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