Domenica, 07 Agosto 2022 05:38

Malocclusione dentale: effetti sulla salute e come trattarla In evidenza

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Mal di testa, mal di schiena, “cervicale”, ma anche acufeni e problemi respiratori. Disturbi comuni, che possono avere diversa origine, ma averne anche una in comune: la malocclusione dentale.

In generale, si parla di malocclusione quando i denti dell’arcata superiore non sono perfettamente allineati con quelli dell’arcata inferiore. A volte il problema è evidente e si vede dalla conformazione fisica della persona, che può avere la mascella o la mandibola sporgente o denti non allineati, altre volte, invece, la malocclusione viene scoperta per caso, durante un normale controllo di routine dal dentista. In ogni caso, tuttavia, è bene intervenire tempestivamente per evitare disturbi futuri o permanenti. Per fortuna, oggi esistono tecnologie e supporti medici avanzati, poco invasivi e invisibili, come gli allineatori dentali, che consentono di correggere il problema.

Malocclusione, i possibili problemi alla salute

Denti allineati, come detto, possono portare non solo problemi estetici, ma anche una serie di disturbi anche “insospettabili”. Vediamo quali possono essere.

Naturalmente, possono esserci problemi di masticazione, dati dal fatto che i denti non combaciano bene tra loro, quindi il cibo non viene masticato a dovere. Partono sempre dalla bocca anche eventuali problemi di deglutizione. Infatti, l’atto di deglutire presuppone denti occlusi e la lingua che spinge contro gli incisivi. Nel caso gli incisivi invece non si tocchino (morso aperto), la lingua assume una posizione innaturale e la deglutizione diventa atipica. Possiamo poi avere anche problemi respiratori, poiché la malocclusione dentale favorisce la respirazione con la bocca a discapito di quella nasale. Questo può poi portare a sinusiti e ad altre infezioni delle prime vie aeree. Senza contare, poi, che possono aumentare anche le patologie legate alla dentatura, come carie e parodontiti.

Possono essere dovuti alla malocclusioni anche disturbi “insospettabili”. Per esempio alcune patologie dell’orecchio, come acufeni, vertigini e problemi di equilibrio, riconducibili a contratture e tensioni muscolari di collo e cranio anomale, che possono coinvolgere le strutture interne dell’orecchio, come il timpano o il nervo trigemino. Le tensioni dei muscoli del collo e del cranio, poi, possono ripercuotersi anche sul rachide, causando problemi alla colonna vertebrale e conseguenti problemi posturali.

Altri disturbi meno frequenti legati alla malocclusione possono essere il reflusso gastroesofageo, dovuto a un’errata masticazione e deglutizione, ma anche problemi di linguaggio e alle articolazioni della mandibola.

Le cause della malocclusione

Possono essere diverse. La più comune è l’ereditarietà, cioè viene trasmessa geneticamente. Poi ci sono alcuni comportamenti scorretti o eventi accidentali. Tra i primi ci sono le abitudini infantili di succhiarsi il pollice o spingere la lingua contro i denti e l’uso prolungato del ciuccio o del biberon. Per questo, è bene non farli utilizzare al bambino oltre il terzo anno di vita. C’è poi il bruxismo, cioè la tendenza a serrare e digrignare i denti, soprattutto durante la notte. Altre cause possono essere interventi dentali mal fatti, come otturazioni, impianti o incapsulamenti di denti, oppure cause accidentali, come la perdita di denti permanenti, denti scheggiati e non ricostruiti, o fratture mandibolari.

I tipi di malocclusione

Premesso che la maggior parte delle persone non presenta un allineamento dentale perfetto, spesso la malocclusione è così minima da passare inosservata e non si osservano sintomi o disagi particolari. Ci sono invece alterazioni che sono più evidenti.

Si parla, per esempio, di malocclusione di 1° grado, quando i denti dell’arcata superiore sovrastano lievemente quelli dell’arcata inferiore, anche se il morso risulta normale. Si parla invece di malocclusione di 2° grado quando l’arcata superiore sovrasta notevolmente quella inferiore. In genere, lo spazio tra i denti incisivi superiori e inferiori è pronunciato e si ha il cosiddetto “mento sfuggente”. Può esserci anche sovraffollamento dentale.

Si parla poi di malocclusione di 3° grado, o morso inverso, quando i denti della mandibola (arcata inferiore) sono in posizione più avanzata rispetto a quelli dell’arcata superiore (mascella). In genere per determinare con esattezza la portata del problema, lo specialista ricorre a test diagnostici, come radiografie delle arcate dentarie, testa/cranio e viso. Inoltre, viene quasi sempre effettuato il calco dei denti per riprodurre un modello delle arcate dentarie e studiare un metodo di intervento personalizzato ed efficace. In genere, al posto del tradizionale modello in gesso, la cui esecuzione può risultare fastidiosa, oggi si ricorre a un più moderno modello 3D.

Come intervenire

In genere, le malocclusioni lievi e di media gravità possono richiedere l’estrazione di alcuni denti in caso di sovraffollamento, o quando, per esempio uno o più molari o denti del giudizio spingono gli altri facendo loro assumere posizioni sbagliate. Lo specialista può poi intervenire nella correzione delle abitudini acquisite errate, come l’applicazione di un bite in resina per correggere il bruxismo, oppure di allineatori dentali per modificare la disposizione dei denti. Quelli di ultima generazione si presentano come mascherine in materiale plastico, leggere trasparenti e rimovibili, che il paziente può gestire autonomamente, togliendo durante i pasti e per procedere all’igiene del presidio con spazzolino e dentifricio. I fastidi sono minimi e i risultati sono molto soddisfacenti.