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Lunedì, 25 Maggio 2015 18:09

A Carpi l'Export Manager Day di UniCredit

Mercoledì 27 maggio, nella Sala delle Capriate, sede della Direzione di UniCredit a Carpi, una giornata di formazione e approfondimento
dedicata alle imprese che puntano all'export per crescere. -

Modena, 25 maggio 2015 –

Fa tappa a Carpi l'Export Manager Day di UniCredit: una giornata di confronto attivo tra imprenditori, export manager e rappresentanti di rilevo del territorio che, utilizzando la leva della formazione e dell'informazione di Go International! – programma messo a punto dal Gruppo Bancario e focalizzato sull'approfondimento di tematiche legate al commercio internazionale – potranno condividere un'importante opportunità di crescita, per sapere scegliere e muoversi con maggiore consapevolezza sui mercati esteri.
L'Export Manager Day è in programma per mercoledì 27 maggio, con inizio alle 9, all'interno della Sala delle Capriate, sede della Direzione di UniCredit a Carpi, in via Berengario, 1.

La giornata sarà aperta dai saluti di Massimiliano Villa, Area Manager Carpi UniCredit. Subito dopo prenderà il via la tavola rotonda sul tema "Fiscalità internazionale ed e-commerce". Seguirà un workshop sui temi: "Affrontare l'import export in sicurezza, il Credito Documentario" e "Il sistema bancario U.S.A. e il ruolo di UniCredit". L'incontro sarà quindi concluso da un dibattito e dall'intervento di Stefano Giorgini, Regional Manager Centro Nord di UniCredit.

L'obiettivo di UniCredit è mettere a disposizione della propria clientela il patrimonio di esperienze e know-how del Gruppo tramite professionisti qualificati (interni ed esterni) per accompagnare le aziende ad affrontare adeguatamente le opportunità offerte dai mercati internazionali in un contesto che richiede, molto più che in passato, una conoscenza approfondita e aggiornata degli aspetti di riferimento, dei principali punti di attenzione, delle possibili criticità e rischi.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

"E-commerce e social network: due leve vincenti per l'export". In Emilia Romagna sarà possibile seguirlo da Parma, Modena, Carpi, Bologna, Forlì e Ravenna. -

Bologna, 19 maggio 2015 –

"E-commerce e social network: due leve vincenti per l'export" è il tema del secondo dei Video Seminar 2015 di Go International!, il programma di UniCredit che offre alle imprese corsi gratuiti su temi legati all'export e all'internazionalizzazione per sostenerne la crescita nei mercati internazionali.
Il primo Video Seminar del 2015, quinto della serie, realizzato lo scorso 20 marzo sul tema "L'e-commerce come scelta strategica", ha visto la partecipazione di oltre 900 persone in rappresentanza di circa 800 imprese. Il nuovo appuntamento è in programma giovedì 21 maggio dalle 16,30 alle 18. Sarà possibile seguirlo da 55 sedi (UniCredit e non) in Italia. Sei tra queste in Emilia Romagna.
Durante l'incontro, in collaborazione con Facebook, sarà illustrato il supporto concreto che i canali social possono offrire alle imprese sia per il loro posizionamento all'estero che come leva per la spinta delle vendite online. L'argomento sarà affrontato attraverso una panoramica generale sul supporto dei diversi canali social con un focus specifico sul canale Facebook.

Questi i temi che saranno approfonditi:
Il ruolo dei social network come supporto alle imprese nei processi di vendita all'estero;
Facebook per le aziende: una nuova leva di supporto al marketing;
Come impostare una pagina Facebook in modo strategico;
Mobile e marketing personalizzato;
Targettizzare per impostare contenuti come risposta ai bisogni reali;
Come usare il canale Facebook per supportare le vendita online all'estero.

Il Video Seminar, per la natura dei temi trattati, è di interesse trasversale sia per lo Small Business che per le imprese Corporate. È possibile iscriversi fino al giorno prima dell'evento tramite il link: in-formati.unicredit.it/it  Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

I relatori (un docente esperto di canali social e Facebook), intervistati da un manager UniCredit, saranno in diretta audio/video da un'aula master UniCredit a Milano collegata con sale dislocate in tutta Italia.

QUESTE LE SEDI DA DOVE E' POSSIBILE SEGUIRE IL VIDEO SEMINAR IN EMILIA ROMAGNA:
Parma – Filiale UniCredit, via Repubblica 4/A
Modena – Modena Piazza Grande, piazza Grande 40
Carpi (Mo) – UniCredit – Sala del Consiglio - 1° Piano Via Berengario 3
Bologna – UniCredit via Ugo Bassi 1- 2
Forlì – Camera di Commercio Forlì-Cesena (Sala Grigia – IV piano), Corso della Repubblica 5
Ravenna – Cna sede provinciale, viale Randi 90

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
Domenica, 19 Aprile 2015 08:38

Esportazioni di formaggi italiani in crescita

Nonostante la crisi di alcuni mercati importanti. Anche nel 2014 i caseari made in Italy hanno realizzato performance straordinarie sui mercati esteri con oltre 331 mila tonnellate che hanno varcato i confini nazionali per un valore record di 2,2 miliardi di euro.

Roma 14/04/2015- Tali risultati sono stati conseguiti nonostante la chiusura del mercato russo (-45% in volume rispetto al 2013), uno dei più promettenti degli ultimi anni che assorbiva circa il 2% delle esportazioni italiane e che tra il 2010 e il 2013 aveva mostrato una crescita di oltre 135 punti percentuali, e nonostante il cambio euro/dollaro che non ha favorito gli acquisti da parte degli Stati Uniti, quarto mercato di sbocco per i formaggi italiani (-5,7% in volume rispetto al 2013). Nuove opportunità si sono profilate, invece, nei mercati dell'est Europa - in particolare Polonia (+18,5%), Repubblica Ceca (+9,1%) e Romania (+22%) - e, sebbene rappresentino ancora quote esigue, interessanti tassi di crescita si sono evidenziati nei flussi diretti in Cina e Corea (rispettivamente +41% e +26%) e negli Emirati Arabi Uniti (+28%).

Export Formaggi Paesi Ismea

Tra i tanti formaggi esportati sono soprattutto i freschi - mozzarella in testa - ad aver realizzato i numeri più interessanti: nell'ultimo anno le esportazioni sono aumentate del 3,1% in volume sfiorando le 140 mila tonnellate e se si considera il quinquennio 2010-2014 i tassi di crescita hanno addirittura superato il 35%.

Anche Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno fatto registrare una crescita significativa (+3,4% rispetto al 2013), seppure a fronte di una corrispondente contrazione dei prezzi medi all'export.

Risultati importanti, sono stati messi a segno anche dai formaggi grattugiati (+9,7% in volume), da provolone (+7,2%) e Gorgonzola (+2,7%). Considerando i primi quattro mercati di destinazione (Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti) emerge che nel 2014 la mozzarella e i freschi italiani sono cresciuti soprattutto in Germania (+8,2% in volume) e in Francia (+7,0%), mentre hanno registrato una flessione nel Regno Unito (-2,5%). Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno registrato la crescita maggiore nel Regno Unito (+9,1%), mentre sono aumentati meno in Germania e in Francia (rispettivamente +3,7% e +2,1%) ed è riapparso il segno negativo per le vendite negli USA (-5,2%). Il Gorgonzola, infine, è stato molto più apprezzato nei Paesi bassi (+13,9% in volume) e nel Regno Unito (+7,3%).

(Fonte Ismea)

Domenica, 29 Marzo 2015 09:07

Crollo dell'export verso la Russia


Le esportazioni di prodotti Made in Italy in Russia sono crollate del 29 per cento nel mese di febbraio, per una perdita di circa 236 milioni di euro.

Roma 25 marzo 2015 - E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio extra Ue. Dai dati è evidente – precisa la Coldiretti - che le tensioni politiche hanno avuto riflessi anche sugli scambi non colpiti direttamente dall'embargo, ma particolarmente significativi per l'Italia. Resta pesante - sottolinea la Coldiretti - il bilancio per i prodotti interessati direttamente dal blocco scattato dal 7 agosto che ha sancito il divieto all'ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce.

Ai danni diretti – evidenzia la Coldiretti – vanno aggiunti quelli indiretti determinati dalla diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani che rischiano di scalfire l'immagine dei prodotti originali nel tempo, dal parmesan al provolone, dalla mozzarella al salame. Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall'Italia ha infatti provocato in Russia - ricorda la Coldiretti - un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame Italia alla mozzarella "Casa Italia", dall'insalata "Buona Italia" alla Robiola Unagrande, ma anche la mortadella Milano o il parmesan Pirpacchi tutti rigorosamente realizzati nel Paese di Putin.
Solo nel 2014, tra embargo e tensioni politiche, l'Italia – conclude la Coldiretti - ha perso oltre 1,25 miliardi di export in Russia, con un crollo dell'11,6 per cento rispetto all'anno precedente.

(fonte coldiretti)

Esportazioni reggiane: +4% rispetto al 2013. In testa la Germania, seconda la Francia. Gli Usa salgono al terzo posto. -

Reggio Emilia, 17 marzo 2015 -

Anno record, il 2014, per le esportazioni reggiane, che hanno sfiorato i 9 miliardi di euro.
Facendo segnare un +4% rispetto all'anno precedente, il valore delle esportazioni si è infatti attestato a 8.963 miliardi e questo risultato, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati Istat, ha permesso alla realtà reggiana di scalare la graduatoria nazionale delle province esportatrici: Reggio Emilia è così passata dal 14° al 12° posto, recuperando due posizioni e portando il contributo provinciale al commercio estero italiano al 2,3%.

"Nonostante la crisi economica – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – il nostro tessuto imprenditoriale si dimostra in grado di mantenere alti livelli competitivi sui mercati internazionali, confermando una propensione all'export che oggi vale più del 60% del valore aggiunto provinciale".

"Pur con tutte le incognite che gravano sui mercati internazionali anche a causa dei conflitti in essere - prosegue Landi – per il 2015 le prospettive appaiono ancora buone, ed è in questo contesto (peraltro segnato da una quotazione dell'euro sul dollaro che agevola l'export) che anche le risorse camerali toccheranno un record storico, con un investimento pari a 1,5 milioni di euro".
"Il nostro obiettivo – osserva il presidente della Camera di Commercio – è quello di consolidare ulteriormente questo favorevole andamento, perché è evidente che in presenza di una domanda interna che non si sblocca abbiamo bisogno di aumentare il numero delle imprese che lavorano sull'export e di ampliare anche l'indotto che deriva dallo sviluppo delle esportazioni".

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A determinare la buona performance 2014 delle vendite oltre frontiera, hanno contribuito, pur con comportamenti diversificati, tutti i principali settori dell'economia provinciale.
Il metalmeccanico, che da solo rappresenta più della metà delle esportazioni reggiane, è passato dai 4,4 miliardi del 2013 ai 4,6 miliardi del 2014, con un incremento del 3,9%; il tessile-abbigliamento, con un aumento del 4,7% ha raggiunto 1 miliardo e 400 milioni di euro; il ceramico, con un valore di 971 milioni, è cresciuto dell'8%. Rimane stabile a 606 milioni il valore del settore alimentari-bevande, mentre registra una flessione il dato della gomma-plastica che scende da 126 a 121 milioni.

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L'Europa, con 6,4 miliardi di euro, continua a rappresentare il principale mercato del "made in Reggio". Rispetto al 2013 i prodotti reggiani destinati al vecchio continente hanno registrato una crescita del 5,1%, influenzati dall'aumento dell'11,1% delle vendite verso la Germania, divenuta proprio nel 2014 (1.221 milioni) il nostro principale acquirente, seguita dalla Francia (1.194 milioni). La crescita del 14,1% delle vendite di prodotti reggiani verso gli Stati Uniti hanno permesso a questi ultimi di spodestare dal podio il Regno Unito. Con 619,3 milioni di euro gli Stati Uniti si collocano ora al terzo posto nella graduatori dei principali acquirenti dalla provincia.

Di segno positivo le vendite verso l'eurozona che sono cresciute del 6% e hanno portato il valore delle vendite all'estero ad oltre 4 miliardi.
Sono invece scese da 381 a 338 milioni, con una flessione dell'11,4% le esportazione destinate alla Russia causate dal permanere dell'embargo applicato a diversi prodotti strategici anche per l'economia reggiana. Un embargo che ha impedito alle esportazioni reggiane di sfondare la soglia dei 9 miliardi di euro.

In crescita le esportazioni reggiane verso l'Asia che nel 2014 hanno superato il miliardo di euro con una crescita del 6,2%. La Cina, con 211 milioni ed una crescita del 7,8% in un anno, si colloca al decimo posto nella graduatoria dei compratori di prodotti reggiani ed è il primo paese asiatico, ma rappresenta anche il principale fornitore della provincia di Reggio Emilia. Da quel paese, infatti, provengono prodotti per oltre mezzo miliardo di euro e la bilancia commerciale mostra un saldo negativo pari a 309 milioni.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Domenica, 08 Marzo 2015 10:06

Le Eccellenze di Parma nelle vetrine di Harrods

Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano: A Londra un'esperienza foodie davvero speciale

Emilia - 07 marzo 2015 - Un omaggio all'origine e alla maestria dei prodotti artigianali: è per questa ragione che Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano, nell'ambito dell'iniziativa Stealing Beauty (Furto di bellezza), sono i protagonisti della mostra allestita da Harrods, il tempio del lusso londinese, nelle vetrine che si affacciano sulla Hans Crescent.

Fino al 28 marzo 2015, cosce di Prosciutto di Parma e forme di Parmigiano Reggiano resteranno esposte nel cuore della capitale di un Paese di prima importanza nelle esportazioni dei due prodotti, per lanciare un particolare messaggio, sostenuto dal linguaggio artistico, che si riassume nel valore insostituibile dei territori, delle tradizioni locali e della maestria degli artigiani nella determinazione delle caratteristiche inimitabili di questi prodotti Dop.

Non a caso, dunque, le due eccellenze alimentari italiane vengono associate ad un'aquila – considerata la più bella creatura del mondo animale – intenta a rubare tale bellezza, esposta insieme ad alcuni vini spagnoli.

A completare l'esposizione, poi, una serie d'immagini relative al Parmigiano Reggiano e al Prosciutto di Parma che scorreranno sugli schermi posti al quinto piano della sede Londinese di Harrods, disposta su 7 piani e 93.000 metri quadrati di superficie.

La scelta dell'eccellenza rappresentata dai due prodotti, però, non si ferma ad aspetti culturali ed estetici: Harrods, infatti, ospiterà una giornata di degustazione all'interno della Food Hall. I clienti potranno così degustare Prosciutto di Parma appena affettato e Parmigiano Reggiano, oltre ad approfondire la conoscenza dei prodotti e delle loro qualità.

Parmigiano-Reggiano forme marchiate GDE gde

Giovedì, 05 Febbraio 2015 12:50

La subfornitura reggiana punta sul mercato tedesco

La Camera di Commercio punta a rafforzare ulteriormente le esportazioni reggiane verso la Germania: vale 250 milioni su un export totale di 1 miliardo in Germania -

Reggio Emilia, 5 febbraio 2015 -

Dopo l'exploit del 2014 (circa il 13% in più), la Camera di Commercio punta a rafforzare ulteriormente le esportazioni reggiane verso la Germania, primo Paese di riferimento per la nostra economia, con un export che vale oltre 1 miliardo di euro.
Nell'ambito dell'intenso programma di incoming di operatori varato anche in vista di Expo 2015, una intensa giornata di confronti ha infatti interessato 15 imprese reggiane e una decina di operatori tedeschi, interessati, in particolare a macchinari e lavorazioni in subfornitura.

Del pool di operatori provenienti dalla Germania facevano parte anche esponenti di imprese note a livello internazionali, alla ricerca di nuovi fornitori in una provincia che proprio in Germania nel 2014 ha registrato un tasso di crescita delle esportazioni più che doppio rispetto alla media generale.
"Il dato più interessante riscontrato nel corso degli incontri – spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi è rappresentato da una domanda che in Germania si mantiene particolarmente forte: siamo, infatti, di fronte ad un mercato che assorbe rilevanti volumi di componenti e macchinari finiti sia per un uso diretto che per le lavorazioni".
"Le produzioni meccaniche (macchinari e componenti) realizzate a Reggio – prosegue Landi – sono peraltro particolarmente apprezzate in Germania per la qualità che da sempre le contraddistingue e per la flessibilità dei processi produttivi che gli imprenditori reggiani sanno realizzare".
Non a caso proprio queste produzioni hanno rappresentato circa un quarto dell'export reggiano in Germania.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 5 1 febbraio 2015

(Formato pdf scaricabile in allegato)

SOMMARIO Anno 14 - n° 5 1 febbraio 2015

1.1 editoriale Picconate alla Grecia! La finanza internazionale non perdona i ribelli.
2.1 nomine Alleanza Cooperative: Rosario Altieri è il nuovo presidente,
2.2 consumi Ismea, leggero rimbalzo dei consumi.
3.1 cereali Cereali, rientrano le previsioni pessimistiche sulla produzione canadese
4.1 Lattiero caseario Primi segnali di ripresa del burro
5.1 Agricoltura IMU: Moncalvo (Coldiretti), Governo mantiene impegni, bene Martina.
5.2 Ho.Re.Ca. Confesercenti Emilia Romagna, indilazionabile l'abbattimento fiscale.
6.1 terremoto Le utenze private vanno pagate da tutti, anche nei MAP..
6.2 EXPORT Distretti produttivi. In crescita l'export nel terzo trimestre 2014.
7.1 Expo 2015 La Fondazione Barilla ha presentato la "Carta di Milano" a Washington.

Cibus 5 COP

Mercoledì 21 gennaio un seminario in CNA Provinciale (dalle ore 17) sulle tematiche riguardanti l'export -

Modena, 20 gennaio 2015 -

Con una domanda interna stagnante, le migliori opportunità commerciali arrivano dall'export. Esportare, però, per le piccole e medie imprese si rivela un'operazione più facile a dirsi che a farsi.
CNA ha voluto organizzare un road show per affrontare i vari temi che si presentano alle imprese che giocano questa carta: gli scenari, i finanziamenti, le strategie, i paesi.
Il tutto in un seminario che prevede brevi interventi operativi e, in seguito, colloqui individuali per affrontare gli specifici problemi legati all'export.
L'incontro, aperto a tutte le imprese, si terra mercoledì 21 gennaio dalle ore 17, presso la Sala Arcelli di CNA Provinciale (a Modena, in via Malavolti, 27).

Tanti gli interventi in programma, in alcuni casi dall'estero. Si parlerà, infatti, dei numeri dell'export modenese, del mercato turco – la via della seta – grazie alla disponibilità dell'esperto Giuseppe Reggia, dei finanziamenti disponibili per operazioni commerciali all'estero, con relazioni a cura di Unicredit e Finimpresa Serfina e dell'assicurazione dei crediti esteri (Sace). Non si tralasceranno le reti d'impresa, più o meno formalizzate, come strumento per l'internazionalizzazione, argomento che vedrà l'intervento di Ezio Nicola dalla Polonia.
Si tratta di interventi brevi, che consentiranno di spaziare su varie tematiche legate all'export, prima del buffet, che farà da prologo a incontri individuali che gli imprenditori presenti potranno richiede agli esperti che animeranno il seminario.
Per partecipare e necessario iscriversi al sito www.mo.cna.it

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena


Sbloccata commercializzazione Parmigiano Reggiano e Grana Padano in Corea del Sud. Martina: ottimo risultato del lavoro del Governo per supporto all'export e tutela dei prodotti di qualità italiani

Roma 7 gennaio 2015 -
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il Ministry of food and drug security della Corea del Sud ha riconosciuto l'idoneità all'importazione nel Paese asiatico delle DOP Parmigiano Reggiano e Grana Padano. L'autorità coreana ha verificato che la sicurezza microbiologica di questi prodotti risulta essere equiparabile a quella del formaggio prodotto con il latte pastorizzato. È stata quindi risolta una controversia che aveva arrecato diversi danni alle esportazioni (-21% nei primi undici mesi dell'anno per il codice doganale che comprende anche Parmigiano e Grana) e che bloccava la commercializzazione dei due prodotti dai primi mesi del 2014.

"Parmigiano Reggiano e Grana Padano potranno finalmente tornare a essere venduti in Corea del Sud. Sono molto soddisfatto - ha spiegato il Ministro Maurizio Martina - per la soluzione positiva di una controversia commerciale che danneggiava l'export di due delle nostre eccellenze più apprezzate nel mondo. Il lavoro condotto in coordinamento con i Ministeri dello Sviluppo economico, della Salute e degli Esteri ha portato a un giusto riconoscimento del lavoro delle nostre aziende e dei loro elevati standard produttivi e di controllo. Il mercato della Corea del Sud per l'agroalimentare italiano ha superato i 124 milioni di euro di valore, con una crescita di quasi il 30% dal 2012, e rappresenta un importante sbocco commerciale per il nostro Paese nel contesto asiatico".
Il successo delle trattative con la Corea del Sud si inserisce in un più ampio contesto di operazioni di supporto all'export e di tutela delle indicazioni geografiche sui mercati dei Paesi Terzi. Su questo fronte, infatti, il Governo sta lavorando intensamente perché le nostre eccellenze siano il più possibile e concretamente salvaguardate anche sui mercati internazionali.

"Nel 2014 - ha proseguito Martina - abbiamo applicato in oltre 140 casi la norma ex officio che ci consente di far rimuovere dal mercato europeo prodotti che violano le norme sulle indicazioni geografiche. Negli anni precedenti interventi di questo tipo erano meno di 10 all'anno. E' così ad esempio che i nostri ispettori della repressione frodi, con la collaborazione delle autorità inglesi, hanno tolto dagli scaffali di Harrod's un finto olio Igp toscano. Abbiamo, poi, insistito fortemente affinché nel mandato negoziale del Trattato di libero scambio con gli Stati Uniti l'Unione europea inserisse tra le priorità la tutela delle indicazioni geografiche alimentari. Continueremo a spingere perché è evidente la necessità di recuperare spazi di mercato ora occupati da falso made in Italy sugli scaffali statunitensi e internazionali. Proprio per questo abbiamo appoggiato negli anni il lavoro diplomatico di Bruxelles per concludere trattati bilaterali che prevedessero il riconoscimento e la tutela delle nostre denominazioni nei Paesi terzi. Recentemente siamo riusciti ad ottenere importanti risultati con l'accordo Ue-Canada, aprendo nuove possibilità per l'export agroalimentare italiano che già oggi vale 34 miliardi di euro".

"Per quanto riguarda l'Asia, è bene ricordare che con la Cina è in vigore dal 2012 il cosiddetto progetto pilota "10+10" che prevede il reciproco riconoscimento di 10 indicazioni geografiche alimentari europee in Cina e di 10 cinesi nell'Ue. Nell'elenco di 10 figurano due prodotti italiani come il Grana Padano Dop e il Prosciutto di Parma Dop. Questo progetto si inserisce in un più ampio schema di collaborazione su questo fronte tra Ue e Cina, con un trattato bilaterale che è alle battute conclusive e che prevede un accordo di protezione per un numero complessivo di 100 denominazioni, tra le quali il Pamigiano Reggiano, l'Asiago, il Gorgonzola, la Mozzarella di bufala e il Pecorino romano. Si tratta di un lavoro diplomatico necessario che va in direzione diametralmente opposta a quello fatto dagli Stati uniti sullo stesso mercato. Insisteremo con la Commissione e con il Parlamento europeo, oltre che in sede di Consiglio, affinché siano adeguatamente tutelati i nostri prodotti su tutti i mercati".
"Con lo stesso obiettivo - ha concluso il Ministro - abbiamo intenzione di aprire un grande dibattito sul tema delle indicazioni geografiche in occasione di Expo Milano 2015. Siamo già al lavoro poi per l'organizzazione del Forum sulla lotta alla contraffazione, che si svolgerà a Lodi nel marzo del 2015, e che vedrà riunite le autorità di controllo europee e internazionali per un confronto sugli strumenti di contrasto alle frodi".

Ufficio Stampa MIPAAF