Redazione

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Domenica, 29 Luglio 2018 19:43

F1, Ungheria: doppio podio amaro

Vettel e Raikkonen salgono sul podio ma Hamilton vince ancora. Adesso i punti che Vettel deve recuperare sono 24. Ancora troppi errori per gli uomini di Arrivabene ma il titolo non è un miraggio.

di Matteo Landi

Il Gran Premio d'Ungheria poteva essere l'occasione per cancellare la delusione dello scorso Gran Premio di Germania. L'impresa non è riuscita alla Ferrari, ancora frastornata dall'addio di Marchionne. Se ad Hockenheim gli uomini di Maranello potevano ascrivere la sconfitta ad un piccolo ma determinante errore di Vettel, sull'Hungaroring nessuno nel box Rosso ha reso al massimo, determinando un'altra sconfitta che brucia. Durante le prove libere, disputatesi sull'asciutto, le Ferrari erano indubbiamente le vetture più veloci. La pioggia, caduta sabato, ha però stravolto i piani di Vettel e Raikkonen, incapaci di battere sull'asfalto viscido il duo Mercedes. Risultato: Hamilton in pole position davanti a Bottas, con Raikkonen e Vettel qualificatisi rispettivamente terzo e quarto. Il weekend ha svoltato in quel momento. In gara, su pista non più bagnata, la Ferrari aveva tuttavia l'occasione di contendere la vittoria ad Hamilton. Al termine del primo giro la classifica recitava Hamilton, Bottas, Vettel, Raikkonen. La Ferrari aveva deciso di far partire il tedesco con gomme soft, andando controcorrente rispetto agli altri top driver, partiti con le più morbide ultrasoft. La strategia stava funzionando ma sono stati i meccanici del box Rosso a sbagliare. Vettel, durante la sua sosta, ha perso secondi preziosi e la sua gara si è scontrata con "il tappo" Bottas, abile a contenere il tedesco ed il rientrante Raikkonen. Dopo l'errore di Vettel in Germania, i pessimi pit stop compiuti dai meccanici Ferrari in terra ungherese indicano che la sosta estiva arriva nel momento migliore per gli uomini guidati da Arrivabene. Per continuare a sognare il titolo servirà un'inversione di tendenza significativa, ogni altro errore potrà segnare il punto di svolta definitivo, in negativo, per le ambizioni iridate di Vettel. Alla fine della gara i due piloti della Rossa sono riusciti a salire sul podio, dietro al vincitore Hamilton che adesso vanta 24 punti di vantaggio sul rivale tedesco. Quasi quanti ne assegna la vittoria: 25.

Bottas, azione deliberata o da incompetente?

La gara ungherese ha segnato definitivamente il destino di Bottas, ormai inequivocabilmente relegato a seconda guida Mercedes, gregario indiscusso del leader di box Hamilton. Il finlandese ha perso ulteriori punti mondiali a causa di una condotta di gara sconsiderata. Eravamo a Silverstone quando Allison, direttore tecnico Mercedes, scaricò tutta la sua frustazione su Raikkonen, reo di aver colpito Hamilton nelle prime concitate fasi di gara. Per usare le sue stesse parole: caro Allison, è stata un'azione deliberata o da incompetente quella compiuta da Bottas, che negli ultimi giri ha rischiato di eliminare Vettel dalla gara? Che dire poi della collisione Bottas-Ricciardo, avvenuta poco dopo, con il pilota Mercedes che è andato a colpire la pancia destra della Red Bull dell'australiano? Che pensare poi delle (mancate) decisioni dei commissari? Se a Silverstone il finlandese di casa Ferrari fu sanzionato con 10 secondi di penalità, in Ungheria quello di casa Mercedes è stato sanzionato solamente "a metà": 10 secondi aggiunti al suo tempo finale di gara per lo scontro con Ricciardo, che non cambiano alcunchè. Ignorato l'episodio con Vettel. Quest'anno gli uomini guidati da Charlie Whiting si stanno superando. In negativo. Tornando con la memoria al weekend del Gp d'Austria spiccano le 3 posizioni di penalità inferte in griglia a Vettel per presunto impedimento ai danni di Sainz durante le qualifiche. Stavolta neanche una ramanzina a Verstappen, colpevole dello stesso illecito durante le prove ufficiali del Gran Premio d'Ungheria. Pensare che esista una volontà dei poteri forti della Formula 1 di danneggiare la Ferrari è pura fantasia. E' molto più realistico affermare che chi prende le decisioni nel Grande Circus sia inadeguato: serve un'uniformità di giudizio oppure tutto si trasformerà in un baraccone senza senso.

Raikkonen, e sono 5 di fila!

In seguito alla sua doppia azione sconsiderata Bottas non è riuscito ad andare oltre il quinto posto finale. I tanti tifosi finlandesi accorsi in terra magiara hanno comunque potuto gioire per il terzo posto conquistato da Raikkonen, abile nel finale ad approfittare del già citato scontro Bottas-Vettel. Per la vettura n°7 il box Ferrari ha optato per le due soste. La strategia, messa in difficoltà dall'ennesimo pit stop particolarmente lento del box Rosso, ha dato a Raikkonen la possibilità di stare in pista con pneumatici sempre piuttosto freschi. Per contro, il pilota di Espoo, ha dovuto spingere costantemente per recuperare i circa 21 secondi persi a causa della sosta in più, non eseguita dal compagno Vettel e dal duo Mercedes. Il recupero è riuscito benissimo a Raikkonen che ha così potuto festeggiare il quinto podio consecutivo. Alla faccia di chi lo vedeva già senza sedile per il 2019 a vantaggio del giovane Leclerc.

Leclerc, gara no. Gasly, sesto: rivincita Honda

Non è stata una gara fortunata per il giovane monegasco pilota del Ferrari Driver Academy. Poco dopo il via si è ritrovato costretto al ritiro dopo qualche toccata subita alla prima curva. Stavolta la futura stella Ferrari non ha avuto modo di mostrare il proprio talento dopo che, per la verità, non aveva brillato neanche in qualifica. Chi ha spiccato è invece Gasly: costantemente in top ten, a suo agio sulla pioggia caduta durante le prove ufficiali che hanno decretato la sua terza fila in griglia di partenza. Grazie ad il suo sesto posto finale e gli 8 punti conquistati Toro Rosso rosicchia un pò dello svantaggio che subisce da chi la precede in classifica costruttori: la blasonata McLaren. Uno smacco per gli uomini del team inglese, fantasma di se stesso. Dopo anni a decantare la presunta superiorità del telaio McLaren, vanificata dalle scarse prestazioni della power unit Honda ecco che la piccola Toro Rosso, grazie alla stessa Honda, si fa beffa di McLaren-Renault.

Sosta estiva: chi ne gioverà?

Adesso il Grande Circus si ferma per circa un mese. I motori torneranno a rombare a fine agosto sul circuito di Spa, in Belgio. Nel 2017 fu la svolta della stagione. Il ritorno alle ostilità decretò la fine dei sogni di titolo per la Ferrari, afflitta da innumerevoli problemi tecnici nelle ultime gare stagionali. Con una terribile trasferta asiatica. Oggi a Maranello vanno in vacanza dopo giorni difficili, con il lutto di Marchionne che sovrasta qualsiasi risultato negativo ottenuto in pista. Nelle Ardenne, Vettel e soci, incontreranno un pista che potrebbe esaltare le qualità della SF71-H. Da non vanificare con gli errori-orrori visti in quest'ultima settimana di corse. La pausa servirà a ricaricare le energie. I 24 punti che separano Vettel da Hamilton possono non essere uno scoglio insormontabile.

Il dubbio che le potenti multinazionali possano averci messo lo zampino è più che legittimo. Pensar male si fa peccato, ma spesso ci si prende...

di Lamberto Colla Parma 29 luglio 2018 -

Abbiamo visto come i "boccaloni" nostrani siano riusciti nell'intento di dare valore a una bufala elevandola a notizia, per di più negativa e fortemente dannosa per un comparto strategico della nostra economia come è l'agroalimentare.

Abbiamo osservato come i nostri "miserabili" politici abbiano la capacità di sfruttare ogni occasione, anche la più bufalina, per dar contro agli avversari pur sapendo di fare un danno al proprio paese, rammentandoci ancora una volta che il loro interesse privato o di partito va ben oltre l'interesse collettivo, quindi nazionale.

Abbiamo osservato come le testate giornalistiche "dotte", "importanti", quelle che prendono anche i finanziamenti statali e i soldini dai lettori, dopo la "involontaria" pubblicazione di una str...ta, non abbiano avuto il ritegno di ammettere l'errore o quantomeno di correggere il tiro.

Niente di tutto ciò! Silenzio nella speranza, come d'altronde sempre accade, che il tutto cada nell'obblio senza danni per i colpevoli.

Una domanda sorge spontanea, perché e a chi giova tutto ciò?

Potrebbe essere che dietro ci sia un maestro d'orchestra e magari anche di coro a dirigere la sinfonia contro la prestigiosa "tradizione gastronomica" nazionale allo scopo di alzare le barriere e contrastare quelle che sono le osservazioni di OMS e ONU?

Il dubbio che le potenti multinazionali possano averci messo lo zampino è più che legittimo.

Pensar male si fa peccato, ma spesso ci si prende, amava citare il saggio e longevo Giulio Andreotti!

Intanto ragioniamo sui tempi.

La "notizia", poi una volta accertata essere una bufala è stata leggermente corretta in "Bozza OMS" dagli organi di Confindustria, organizzazione di controllo anche del Sole 24 Ore, era rimasta in gestazione 45 giorni.
In tutto quel tempo nessuno aveva avuto occasione di leggere, analizzare e divulgare i contenuti corretti di una "bozza"?

Dove si legge che il "Parmigiano Reggiano" è come il Fumo e che è necessario applicargli una etichetta "mortale"?

Piuttosto il documento (Time to Deliver di World Helth Organisation) offre spunti di riflessione ai governi. Tra questi la possibilità di introdurre un'etichetta che segnali gli eccessi di zucchero, di grassi saturi e di sale, senza peraltro stabilire quali siano i limiti per una dieta equilibrata.
Nel documento quindi non si scende nei dettagli del come realizzare un'etichetta informativa del cliente, semmai il rischio, anziché cercarlo alla sede OMS meglio ricercarlo a Bruxelles, dove la Commissione Ue sta studiando come realizzarla, sotto la lente di ingrandimento dei rappresentanti delle grandissime multinazionali dell'alimentare.

Non è che per caso il suggerimento di Time to Deliver, di introdurre incentivi fiscali e disincentivi per indurre a migliori stili di vita, possa aver allarmato le sopraddette aziende? Non è che per caso l'obiezione di OMS sia verso l'uso di zuccheri, sali, acidi grassi saturi e trans (tipo margarine e idrogenati ad esempio), componenti di "prestigio" di bibite, merendine e altre amenità alimentari che troviamo sulle scaffalature dei super e iper mercati di tutto il mondo e che incrementano obesità e disturbi alimentari, cardiovascolari compresi?

L'Inghilterra ha già introdotto la "Sugar Tax" sulle bevande e il Portogallo sul sale, senza peraltro applicarla al Parmigiano e al Prosciutto concentrando l'attenzione a crackers e patatine fritte.

Vuoi vedere che tutto ciò è servito per alzare una cortina di fumo sui signori della malnutrizione?

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IN ALLEGATO IL DOCUMENTO TIME TO DELIVER

(per restare sempre informati sugli editoriali)

25 caseifici celebrano il Parmigiano Reggiano di Montagna alla Fiera di Casina (RE) L'edizione numero 52° non sarà una semplice fiera. Da venerdì 3 a lunedì 6 agosto un intero comprensorio di caseifici sarà presente per fare assaggiare, vendere e raccontare il Parmigiano Reggiano di Montagna.

Reggio Emilia, 23 luglio 2018 – Il suo sapore deciso e il colore giallo paglierino intenso rendono il Parmigiano Reggiano di Montagna un prodotto dalle caratteristiche inconfondibili e sempre più richiesto sulle tavole dei consumatori. Basti pensare che nel 2017 il 20% della produzione totale della DOP, ben 724.000 forme, è avvenuta nei 93 caseifici di Montagna sparsi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna dove sono impiegati 1.100 allevatori.

È proprio per valorizzare e promuovere questa eccellenza italiana che da venerdì 3 a lunedì 6 agosto si terrà la 52° Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina: quattro giorni di eventi, spettacoli e iniziative pensate per tutti, adulti e bambini, che porteranno nel Comune dell'appennino reggiano arte e divertimento ma soprattutto l'eccellenza produttiva locale. In particolare, saranno ben 25 i caseifici di Montagna che parteciperanno alla Fiera per presentare i propri "gioielli" 24 e 30 mesi, offrendo a tutti i visitatori degustazioni con la possibilità di acquisto.

"La Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina, che si fa da 51 anni, dimostra quanto valore economico ha un prodotto tradizionale per un territorio". Così, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano a presentazione della 52° Fiera dedicata al prodotto di montagna.
"L'obbiettivo di questa rassegna – ha dichiarato il sindaco di Casina Stefano Costi - è quello di valorizzare la qualità del formaggio di montagna; un prodotto d'eccellenza che continua a farsi conoscere e apprezzare nel mondo partecipando ad eventi come il World Cheese Awards o la Nazionale del Parmigiano, dove contestualmente viene presentata la nostra fiera. Quest'anno saremo a Bergen. Intanto in un solo anno i caseifici partecipanti sono aumentati del 20%, segno del lavoro di promozione che stiamo facendo e del legame col territorio, se si considera che questi caseifici per il 60% devono ottenere la materia secca per le loro bovine da zone di montagna".
"La Fiera del Parmigiano Reggiano – aggiunge Maurizio Cineroli, vicesindaco di Casina – richiama persone da fuori regione e, anche, straniere qui in vacanza. Per questo abbiamo legato il tema del Parmigiano Reggiano a eventi di spettacolo, cultura, buon cibo e divertimento per grandi e piccini".

Il Parmigiano Reggiano è il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna, con oltre 1.100 allevatori che ogni anno producono 3,8 milioni di quintali di latte. Un'attività preziosissima dal punto di vista sociale per mantenere attiva la dorsale appenninica tra Bologna e Parma grazie al lavoro nelle foraggere e in caseificio.

Proprio per dare maggiore sostenibilità allo sviluppo della montagna e offrire ai consumatori garanzie aggiuntive legate, oltre all'origine, anche alla qualità del formaggio, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha definito il "Prodotto di Montagna – Progetto Qualità Consorzio" (per info: https://bit.ly/2L9d0Ur).

Il Parmigiano Reggiano certificato "Prodotto di Montagna – progetto Qualità Consorzio" si caratterizza per un colore paglierino intenso dovuto ai fieni, ai prati e alle essenze presenti in montagna, da odori e aromi di frutta fresca, spezie e brodo di carne, da un equilibrio perfetto tra i cinque sapori (acido, salato, dolce, amaro e umami) e da una buona granulosità e solubilità.

L'identità del Parmigiano Reggiano di Montagna e del suo paesaggio sarà documentata da una straordinaria esposizione fotografica, "Forma. Luoghi, cose, persone del Parmigiano Reggiano" con immagini di Kai-Uwe Schulte-Bunert e Fabrizio Cicconi, realizzata da Unione dei Comuni dell'Appennino Reggiano, Comune di Casina, Comune di Carpineti, Comune di Neviano degli Arduini, Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano. La mostra sarà inaugurata al castello di Sarzano venerdì 27 luglio 2018 alle ore 19, al termine di un convegno dedicato al paesaggio del parmigiano reggiano, indetto dai medesimi enti e forte della collaborazione della Biblioteca-Archivio Emilio Sereni, inizio di un percorso esplorativo per la costituzione di una scuola del paesaggio dell'Appennino.

Programma della 52° Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina:

L'inaugurazione ufficiale della fiera è prevista sabato 4 agosto alle ore 10:30 in piazza IV Novembre, ma già da venerdì 3 agosto ci saranno gli stand gastronomici dalle ore 19:00, il mercatino del riuso in via Caduti della Libertà e alla sera musica d'ascolto con Maurizio Leonardi, la festa dell'anguria e per concludere uno spettacolo musicale con Otto e Hazel.

Sabato 4 agosto gli stand gastronomici apriranno dalle ore 8:00 in via Roma. E mentre a Sarzano, dalle ore 21:00, andrà in scena la "Notte Bianca del Cibo Italiano" al Castello di Sarzano, con cena e spettacolo su Pellegrino Artusi, in paese ci sarà la serata dedicata agli anni 70-80 con Tavolazzi Dj, alla ex villa di Marzio, e al ballo liscio alla vecchia casa Cantoniera.

Domenica 5 agosto, dopo l'apertura degli stand agroalimentari e di quello dedicato al parmigiano reggiano dalle ore 8:00, è previsto un mercatino ambulante in via Caduti della Libertà e, alle ore 18:00, la storica cottura della forma di formaggio in piazza IV Novembre. Alla sera tanto divertimento: ci saranno lo spettacolo musicale con "Di due" alla ex villa di Marzio e il concerto di musica celtica "The Claddagh" in piazza IV Novembre.

L'ultimo giorno, lunedì 6 agosto, la giornata sarà interamente dedicata al Parmigiano Reggiano. Dopo l'apertura degli stand dalle ore 19:00, alle ore 21:00 ci sarà il 7° Palio del Parmigiano Reggiano in piazza del Municipio e a seguire la 3° edizione della "Gara di Taglio" con divertimenti, quiz (tra qui il 'Quando sono nata' e 'Quanto peso') per il pubblico e ricchi premi. Infine alle ore 22 una sfilata di moda in zona Peep e per concludere alle ore 23:00 con il gettonatissimo spettacolo pirotecnico.

La Fiera del Parmigiano Reggiano, organizzata dal Comune di Casina, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Credito Cooperativo Reggiano e con il supporto istituzionale dell'Unione montana dei Comuni dell'Appennino Reggiano vedrà la partecipazione delle principali latterie di Montagna di Reggio Emilia, Parma, Modena e Bologna.

Info e programma della Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina sulla pagina Facebook dedicata e sul sito www.parmigianoreggiano.it .

 

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