Domenica, 08 Ottobre 2023 07:28

Il fascino dell’informale

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Di Raffaele Crispo ed Elvis Ronzoni Parma, 7 ottobre 2023 - Sabato 7 ottobre l’artista Francesca Cassoni è tornata ad esporre nella galleria di Sant’Andrea le sue opere nell’ambito di una mostra intitolata “Il fascino dell’informale” che ha come sotto titolo “segno gesto materia”.

Insieme ad altri due bravissimi artisti, Gianni Feraboli e Roberto Salvarani, grazie all’UCAI, la Cassoni ha presentato dodici opere tra le più significative ed eloquenti della sua produzione.

L’estro di tutti e tre gli artisti viene fuori dalla distribuzione dei colori e dalle riletture delle figure che si discostano nettamente dalle pure linee geometriche. Smontano le forme, le rimontano ed anche se sono ben diversi tra di loro le opere presentate sembrano essere accomunate dal filo comune di una lotta tra colori, e forme che sembra voler generare una pittura di protesta. In questa mini-collettiva la pittura è attiva, vigorosa ed esprime forza e decisione, le “macchie” sono protagoniste, le “colature” non sono involontarie e in esse possiamo vedere di tutto.

L'uso di tanti materiali in Feraboli dal vetro alla calce, dal legno al metallo e perfino il cartone non è solo una sperimentazione ma è la voglia di dare sfogo alla creatività non solo attraverso il colore. Salvarani nelle opere esposte presenta la sua “informalità” sovrapponendo, in modo volutamente confuso, brandelli e lacerti di figure nelle quali possiamo leggere il suo animo ed interpretare il suo pensiero.

Anche le opere della Cassoni risultano struggenti, incisive ed impetuose e la scena delle sue tele è dominata da colori che vanno ben oltre la superficie del quadro. L'impianto stilistico dell’artista è quello di dare uguale importanza al colore e al segno ma al tempo stesso assumono la loro rilevanza anche i lievi grumi di materia lasciati sulla tela.

Ogni opera della Cassoni rappresenta la metafora della vita dove c’è un contrasto di colori e di sensazioni.

La sua tela diventa la nostra tela nella quale possiamo fare cadere i nostri sogni e le nostre interpretazioni. Insomma, una mostra da non perdere che sarà gratuitamente aperta al pubblico fino al 19 ottobre, un’occasione per ritrovare i luoghi dell’anima e rivivere le passioni che i tre artisti hanno fatto scivolare nelle loro opere insieme alle gioie e alle esaltazioni che appartengono alla vita di ognuno di noi.