Martedì, 10 Settembre 2019 17:48

Gli istanti fugaci di Alex Prager in mostra a Milano

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Ph Alex Prager Ph Alex Prager

Los Angeles è al tempo stesso l’ispirazione e lo sfondo per molte delle sue opere, come Polyester (2007), Week-end (2010) e Compulsion (2012). Le sue radici nascono dalla tradizione fotografica di William Eggleston, Diane Arbus e Cindy Sherman, maestri nell'arte di “congelare” un indefinibile momento del quotidiano.

Olivia Riccaboni Parma 10 settembre 2019 - Lei è Alex Prager fotografa e regista cali-forniana, finalmente a Milano dal 15 settembre al 6 gennaio 2020 con una mostra inedita “Silver Lake Drive”. La mostra, che unisce dieci anni di lavoro, è curata da Nathalie Herschdorfer - direttore del Musée des Beaux-ˇArts Le Locle in Svizzera - è ospitata negli spazi della Fondazione Sozzani.

L’opera di Prager è cinematografica e trae ispirazione da ciò che la circonda, dalle
esperienze personali, dalla street photography, dalla cultura pop e dai film. Applica una serie di elementi stilistici che richiamano i film noir, i thriller, il melodramma e i polizieschi.
Le donne sono spesso le protagoniste del suo lavoro, guidate dall’emotività. Attraver-so l’uso di colori vividi e di un immaginario vagamente familiare, Prager è in grado di ricreare un proprio mondo originale in cui esplora temi oscuri in modo seducente e in-quietante.

Il suo lavoro consiste in imponenti scenografie e immagini di grande formato dai co-lori saturi. Le sue fotografie possono essere viste come narrazioni di un singolo foto-gramma che catturano storie enigmatiche definite entro i limiti della cornice. I suoi la-vori sono caratterizzati dall'assenza di una narrativa lineare.

Benché le sue immagini sembrino catturare istanti fugaci, sono in realtà precedute da un laborioso processo di produzione. Per il film Face in the Crowd (2013), ad esempio, Prager ha impiegato una squadra di più di 150 persone, oltre a 350 comparse e a una collezione di oggetti di scena che l'artista ha raccolto per dodici anni.

Il suo film La Grande Sortie, è composto da fotografie e immagini di film girati sullo sfondo dell'Opera Bastille a Parigi. La serie conduce lo spettatore in un viaggio attra-verso le emozioni che l’étoile (Émilie Cozette) percepisce durante la danza – da una fermezza stoica iniziale al panico. Il film è un omaggio a una realtà allo stesso tempo comune e immaginaria, sempre inerente al cinema e al teatro.

In mostra
15 settembre 2019 – 6 gennaio 2020
Tutti i giorni, 10.30 – 19.30
Mercoledì e giovedì, 10.30 – 21.00