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Ultimo appuntamento per la campagna benefica di Parmafotografica Sabato 17 dicembre presso il centro Barilla Center (lato Pasticceria San Biagio). Il ricavato sarà devoluto all'Associazione Giocamico onlus che opera nel reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore.

Parma, 16 dicembre 2016

Per il quarto anno consecutivo, una miscellanza di oltre 200 scatti firmati da Antonio Mascolo, Direttore di Repubblica.Parma.it, da Riccardo Varini, Ivano Bolondi, Alberto Ghizzi Panizza e tanti altri per aiutare i bambini del reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' questa la mission 2016 di Parmafotografica che, dopo il successo della campagna benefica del 2015 a favore di AVIS ed Animal House ha deciso quest'anno di affiancare l'Associazione Giocamico onlus.

Dal 1998 la onlus è presente nei Reparti Pediatrici dell'Ospedale dei Bambini di Parma e porta avanti attività ludico-espressivo-relazionali grazie al lavoro di volontari che nel corso degli anni sono diventati sempre più numerosi. Un'equipe di 10 professionisti si occupa della formazione dei volontari, del coordinamento di tutte le attività di gioco e dei progetti specifici per il sostegno dei bambini e delle loro famiglie in momenti particolari della loro permanenza in ospedale.

La campagna benefica di Parmafotografica, si chiude domani, Sabato 17 dicembre presso il centro Barilla Center (lato Pasticceria San Biagio).

I fondi raccolti dalla vendita delle foto verranno poi consegnati al presidente della Onlus Corrado Vecchi.

I fotografi che hanno aderito all'iniziativa sono: Alberto Ghizzi Panizza, Alex Liverani di Forli, Alfio Ansaloni di Reggio Emilia, Andrea Franchi, Andrea Gatti, Antonio Mascolo, Cesare Petrolini, Cristiano Bonasera, Damiano Durante, Daniele Accorsi di Perugia, Elisa Degiovanni, gli amici del gruppo fotografico di Tresana, Ivano Bolondi, Loretta Costa, Luigi Nicolini, Marco Finelli Nero Levrini di Reggo Emilia, Nicola Zanichelli, Oreste Zinelli, Otto Moretti, Paolo Bevilacqua, Ramona Partelli, Riccardo Varini, Roberto Carnevali di Modena, Roberto Perotti, Stefano Cavazzini, I soci di Parmafotografica e molti altri. Le immagini sono visibili sia sul sito www.parmafotografica.it  che sulla pagina di Fb www.facebook.com/parmafotografica e nell'evento.

Alcune delle foto in mostra

Antonio Mascolo parmatotofrafica

 

ph. Antonio Mascolo

 

 

Mariella Pomelli Parmafotografica

ph. Mariella Pomelli

Altre foto nella galleria a fondo pagina 

 

 

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La campagna benefica di Parmafotografica: sabato 3 dicembre mostra e vendita fotografica sotto i portici di via Mazzini e al bar Bistrò di Piazza Garibaldi. Con il patrocinio del Comune di Parma. Il ricavato sarà devoluto all'Associazione Giocamico onlus che opera nel reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore.

Parma, 2 dicembre 2016

Per il quarto anno consecutivo, una miscellanza di oltre 200 scatti firmati da Antonio Mascolo, Direttore di Repubblica.Parma.it, da Riccardo Varini, Ivano Bolondi, Alberto Ghizzi Panizza e tanti altri per aiutare i bambini del reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' questa la mission 2016 di Parmafotografica che, dopo il successo della campagna benefica del 2015 a favore di AVIS ed Animal House ha deciso quest'anno di affiancare l'Associazione Giocamico onlus.

Dal 1998 la onlus è presente nei Reparti Pediatrici dell'Ospedale dei Bambini di Parma e porta avanti attività ludico-espressivo-relazionali grazie al lavoro di volontari che nel corso degli anni sono diventati sempre più numerosi. Un'equipe di 10 professionisti si occupa della formazione dei volontari, del coordinamento di tutte le attività di gioco e dei progetti specifici per il sostegno dei bambini e delle loro famiglie in momenti particolari della loro permanenza in ospedale.

La campagna benefica di Parmafotografica, partita sabato scorso al centro Commerciale Euro Torri, continua domani, Sabato 3 dicembre spostandosi in centro sotto i portici di via Mazzini e al bar Bistrò in Piazza Garibaldi (sempre dalle 10 alle 20) per chiudere Sabato 17 dicembre presso il centro Barilla Center (lato Pasticceria San Biagio).

I fondi raccolti dalla vendita delle foto verranno poi consegnati al presidente della Onlus Corrado Vecchi.

I fotografi che hanno aderito all'iniziativa sono: Alberto Ghizzi Panizza, Alex Liverani di Forli, Alfio Ansaloni di Reggio Emilia, Andrea Franchi, Andrea Gatti, Antonio Mascolo, Cesare Petrolini, Cristiano Bonasera, Damiano Durante, Daniele Accorsi di Perugia, Elisa Degiovanni, gli amici del gruppo fotografico di Tresana, Ivano Bolondi, Loretta Costa, Luigi Nicolini, Marco Finelli Nero Levrini di Reggo Emilia, Nicola Zanichelli, Oreste Zinelli, Otto Moretti, Paolo Bevilacqua, Ramona Partelli, Riccardo Varini, Roberto Carnevali di Modena, Roberto Perotti, Stefano Cavazzini, I soci di Parmafotografica e molti altri. Le immagini sono visibili sia sul sito www.parmafotografica.it  che sulla pagina di Fb www.facebook.com/parmafotografica e nell'evento.

Alcune delle foto in mostra

Antonio Mascolo parmatotofrafica

 

ph. Antonio Mascolo

 

 

Mariella Pomelli Parmafotografica

ph. Mariella Pomelli

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La campagna benefica di Parmafotografica parte Sabato 26 novembre al centro Commerciale Euro Torri dove, dalle 10 alle 20 verrà allestita una mostra e vendita fotografica. Con il patrocinio del Comune di Parma. Il ricavato sarà devoluto all'Associazione Giocamico onlus che opera nel reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore.

Parma, 24 novembre 2016

Per il quarto anno consecutivo, una miscellanza di oltre 200 scatti firmati da Antonio Mascolo, Direttore di Repubblica.Parma.it, da Riccardo Varini, Ivano Bolondi, Alberto Ghizzi Panizza e tanti altri per aiutare i bambini del reparto di Pediatria dell'Ospedale Maggiore di Parma. E' questa la mission 2016 di Parmafotografica che, dopo il successo della campagna benefica del 2015 a favore di AVIS ed Animal House ha deciso quest'anno di affiancare l'Associazione Giocamico onlus.

Dal 1998 la onlus è presente nei Reparti Pediatrici dell'Ospedale dei Bambini di Parma e porta avanti attività ludico-espressivo-relazionali grazie al lavoro di volontari che nel corso degli anni sono diventati sempre più numerosi. Un'equipe di 10 professionisti si occupa della formazione dei volontari, del coordinamento di tutte le attività di gioco e dei progetti specifici per il sostegno dei bambini e delle loro famiglie in momenti particolari della loro permanenza in ospedale.

La campagna benefica di Parmafotografica parte Sabato 26 novembre al centro Commerciale Euro Torri dove, dalle 10 alle 20 verrà allestita una mostra e vendita fotografica.
Si continua Sabato 3 dicembre sotto i portici di via Mazzini e al bar Bistrò ( sempre dalle 10 alle 20) per chiudere Sabato 17 dicembre presso il centro Barilla Center (lato Pasticceria San Biagio).

I fondi raccolti dalla vendita delle foto verranno consegnati al presidente della Onlus Corrado Vecchi di cui sarà data comunicazione di luogo e giorno

I fotografi che hanno aderito all'iniziativa sono: Alberto Ghizzi Panizza, Alex Liverani di Forli, Alfio Ansaloni di Reggio Emilia, Andrea Franchi, Andrea Gatti, Antonio Mascolo, Cesare Petrolini, Cristiano Bonasera, Damiano Durante, Daniele Accorsi di Perugia, Elisa Degiovanni, gli amici del gruppo fotografico di Tresana, Ivano Bolondi, Loretta Costa, Luigi Nicolini, Marco Finelli Nero Levrini di Reggo Emilia, Nicola Zanichelli, Oreste Zinelli, Otto Moretti, Paolo Bevilacqua, Ramona Partelli, Riccardo Varini, Roberto Carnevali di Modena, Roberto Perotti, Stefano Cavazzini, I soci di Parmafotografica e molti altri. Le immagini sono visibili sia sul sito www.parmafotografica.it  che sulla pagina di Fb www.facebook.com/parmafotografica e nell'evento.

Alcune delle foto in mostra

Antonio Mascolo parmatotofrafica

 

ph. Antonio Mascolo

 

 

Mariella Pomelli Parmafotografica

ph. Mariella Pomelli

Stefano Cavazzini parmafotografica

 

ph. Stefano Cavazzini

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Domenica, 13 Novembre 2016 10:55

Wiki Loves Monuments. Emilia Romagna si fa onore

Wiki Loves Monuments. 2° posto, cinque foto finaliste e il primato degli uploaders. L'Emilia Romagna conquista il podio nazionale, aggiudicandosi il secondo posto, con Wiki Loves Monuments 2016, il photo-contest digitale più grande al mondo che coinvolge trenta Paesi.

Altre quattro le immagini arrivate in finale per l'Emilia Romagna, che si distingue anche per il primato degli uploaders – Delle 20.562 immagini caricate dagli utenti italiani su Wikipedia il 30% proviene dall'Emilia Romagna – Attribuiti anche i premi del concorso fotografico parallelo riservato ai "monumenti stellati", ovvero alle migliori eccellenze artistiche regionali secondo il Touring Club Italiano, nato dalla collaborazione tra Apt, Unione Prodotto Città d'Arte e Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.

Ad aggiudicarsi il 2° posto nazionale della V edizione di Wiki Loves Monuments ( www.wikilovesmonuments.it ) è l'Emilia Romagna con l'immagine dei Trepponti al tramonto di Comacchio (FE), scattata da Nbisi, secondo il parere della giuria tecnica del più grande photo-contest digitale al mondo. Un'edizione da record per l'Emilia Romagna non solo per il prestigio del podio, ma anche per la quantità e la qualità delle fotografie in gara. Delle 190 semifinaliste ben 70 arrivano dall'Emilia Romagna che si è distinta a livello nazionale per la significativa partecipazione al contest, con immagini provenienti dalle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, frutto di un'intensa attività di promozione dell'APT e della collaborazione con il MiBACT-Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo che ha capillarmente mappato il patrimonio culturale da valorizzare su www.patrimonioculturale-er.it.

Nella classifica delle dieci finaliste si sono ben piazzate anche la fotografia del Castello di Torrechiara (PR), di Lara Zanarini, al 6° posto, l'immagine di Marco Boschetti della Sala Nuti della Biblioteca Malatestiana di Cesena (FC) in 7° posizione, seguita all'8° dalla foto panoramica della Rocca di Brisighella (RA), realizzata da Paolo Forconi e, infine, decimo posto per la fotografia di Piazza Maggiore (Bologna) ripresa da Ugeorge durante una manifestazione di beneficenza.

Delle 20.573 foto in concorso quest'anno per l'Italia, il 30%, ovvero 6283 immagini, sono il frutto dell'attività di ben 262 utenti attivi in Emilia Romagna, regione al primo posto per uploading che hanno partecipato a questa edizione (984 i fotografi, tra professionisti e fotoamatori), che tramite la loro partecipazione a Wiki Loves Monuments hanno così contributo alla valorizzazione e promozione del patrimonio e artistico-culturale del territorio, tramite i canali digitali, grandi alleati della strategia di sviluppo turistico regionale. I vincitori del concorso nazionale sono stati scelti dalla giuria di qualità istituita da Wikipedia Italia, che include anche il noto fotografo Franco Fontana.

Per scaricare la 2° classificata e le altre 4 immagini arrivate in finale
https://www.dropbox.com/sh/ujwxnrmsbmaj4he/AAD5sW3NEMSdoQ-Dl2WBuYfra?dl=0 
Per scaricare le prime 10 classificate 2016
http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/i-vincitori-del-2016/ 
La classifica dei monumenti più fotografati in Emilia Romagna
Dei 681 monumenti "liberati", cioè resi fotografabili quest'anno in tutta la regione per Wiki Loves Monuments (la lista completa su http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/wlm2016-liste-monumenti-ed-elenco-enti/emilia-romagna/ ), risulta essere stata la Pinacoteca Nazionale di Bologna il soggetto più fotografato, 1095 foto raccolte nelle sue due sedi di via Belle Arti (ben 895 scatti caricati on line per il concorso) e di Palazzo Pepoli Campogrande. Altrettanta popolarità per Ravenna, dove tra il Museo nazionale, la Pinacoteca di Ravenna e la Basilica di Sant'Apollinare in Classe (RA), sono state scattate nell'insieme 1265 fotografie. Spiccano tra i monumenti più fotografati anche l'Abbazia di S. Maria di Pomposa (FE) e Museo di Casa Romei a Ferrara rispettivamente in gara con 254 e 253 immagini, la Fortezza di San Leo (RN) con 111 foto in gara, Palazzo Tozzoni ad Imola (BO) con 112 fotografie all'attivo, la Biblioteca Malatestiana di Cesena (FC) con 75 immagini in concorso. In totale sono state 2761 le fotografie scattate a questi dieci siti, ovvero il 44% del totale delle immagini pervenute dall'Emilia Romagna.

"Monumenti Stellati", i vincitori dei premi speciali
Sempre nell'ambito di Wiki Loves Monuments quest'anno l'Emilia Romagna, grazie alla collaborazione tra APT, MiBACT e Unione Prodotto Città d'Arte, ha aggiunto un contest speciale che ha messo al centro dell'obiettivo ben 73 "monumenti stellati", ovvero eccellenze culturali e artistiche regionali contrassegnate da un asterisco nella Guida d'Italia, la mitica guida "Rossa" edita dal Touring Club Italiano. Ai primi tre classificati sono andati altrettanti premi offerti rispettivamente da Touring, MiBACT e APT Servizi. Conquista il primo posto Simone Lugarini, con questa foto del Castello di Canossa (RE) https://commons.wikimedia.org/wiki/File:La_rocca_di_Canossa.jpg#/media/File:La_rocca_di_Canossa.jpg , e si aggiudica un voucher per 2 persone per una giornata nel Parmense comprensiva di visita al Castello di Torrechiara, degustazione tipica in un prosciuttificio e pranzo a km zero dentro le mura del castello.

Il secondo posto va allo scatto della Basilica di San Pietro a Bologna https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Cattedrale_di_S._Pietro,_interno.jpg#/media/File:Cattedrale_di_S._Pietro,_interno.jpg , realizzato da Ugeorge, che vince una selezione di cataloghi fotografici dedicati ai tesori regionali, offerta dal Mibact.

Infine, terza classificata Lana Zanarini con la sua fotografia del Castello di Torrechiara -https://commons.wikimedia.org/wiki/Commons:Wiki_Loves_Monuments_2016_in_Italy/Emilia-Romagna/Special_prize/Round_2#/media/File:Torrechiara_di_mattina.jpg - a cui va una copia della Guida Rossa Emilia Romagna di Touring Club Italia.
Tutte le immagini caricate on line per il contest regionale riservato agli stellati al link https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Images_from_Wiki_Loves_Monuments_2016_in_Italy_-_Emilia-Romagna/Special_prize 

La lista completa delle immagini che hanno partecipato al concorso nazionale è disponibile su www.wikilovesmonuments.it , tutte le fotografie regionali in gara sono consultabili sulla sezione di Wikimedia dedicata all'Emilia Romagna https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Images_from_Wiki_Loves_Monuments_2016_in_Italy_-_Emilia-Romagna .

(Galleria immagini in fondo pagina)

 

2 POSTO Tramonto ai Trepponti Nbisi

 

6Posto Torrechiara luci al tramonto Lara Zanarini

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A Palazzo Pigorini la mostra Robert Capa in Italia 1943 – 1944, dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della seconda guerra mondiale in Italia.

Parma, 23 ottobre 2016

Sino al 15 gennaio, Palazzo Pigorini ospita la mostra Robert Capa in Italia 1943 – 1944, dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della seconda guerra mondiale in Italia. La mostra, è organizzata e prodotta dalla Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia in collaborazione con il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma, il patrocinio della Regione Emilia Romagna ed il supporto del Lions Club Parma Maria Luigia.

L'esposizione è curata da Beatrix Lengyel e promossa dal Ministero delle Risorse Umane d'Ungheria, dal Consolato Onorario Ungherese di Bologna, e dall'Associazione Culturale Italia-Ungheria e presenta 78 immagini in bianco e nero scattate da Capa in Italia nel biennio 1943 – 44.

MOSTRA ROBERT CAPA 2016 004

MOSTRA ROBERT CAPA 2016 048

MOSTRA ROBERT CAPA 2016 015

MOSTRA ROBERT CAPA 2016 016

Tutte le foto di Francesca Bocchia nella galleria in fondo alla pagina

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Mercoledì, 19 Ottobre 2016 12:08

Mostra Ferre' e Comte: inattese assonanze

La mostra a Parma, ora in corso, su Ferré-Comte ci offre lo spunto per ricordare un grande nome della moda italiana. Con il suo stile tra neoclassico e contemporaneo Gianfranco Ferré non solo ha segnato un'epoca, ma è tuttora un riferimento importantissimo nella "storia della moda". Da non perdere la mostra "Dettagli" in abbinamento alle immagini suggestive create dal fotografo Comte.

Di Renata Gorreri

Maria Luigia D'Austria, seconda moglie di Napoleone, non era certo stata educata per regnare, tuttavia con la sua sensibilità, la sua cultura e il suo amore per l'arte e il suo popolo, ha lasciato un indelebile ricordo nei territori che furono il Ducato di Parma e Piacenza.

mostra ferre comte parma

Gianfranco Ferrè, architetto, artista, stilista, un genio della struttura, si è affermato nel mondo della moda per la sua creatività e la sua capacità di attingere anche ai particolari delle mode del passato, destoricizzandoli e rendendoli contemporanei.
Michel Comte, fotografo e artista che interpreta le emozioni in chiave poetica ed ama accompagnare le sue fotografie anche con installazioni scultoree e di luce.

Ma che cos'hanno in comune una Duchessa, un grande stilista e un famoso fotografo? Il Neoclassico!

Nell'ambito delle celebrazioni per il bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia a Parma è stata organizzata un'esposizione molto particolare. Si articola su due livelli. Al primo si trovano 60 splendidi capi selezionati e messi a disposizione dalla Fondazione Gianfranco Ferrè.

mostra abiti gianfranco ferre

Lo stilista ha sempre manifestato ammirazione per le grandi donne della Storia e anche se non si può dire che Maria Luigia sia stata tra le sue predilette, nel suo stile possiamo vedere chiaramente molti richiami gusti e ai dettagli dell'abbigliamento dell'epoca. Quindi via libera alle camicie scolpite e destrutturate, alle lunghe file di bottoncini, ai polsi importanti, ai lacci inattesi. Poi le crinoline che lo stilista ha utilizzato per creare un abito, oppure una gonna, i cappotti e le cappe del Prêt à Porter anni '90, ma ancora così attuali, i pizzi, le ruches, i ricami dorati, i dettagli orientaleggianti, così di moda all'epoca di Maria Luigia.

mostra ferre parma maria luigia

Al secondo piano si trova l'esposizione dei lavori fotografici di Michel Comte. Qui il lavoro è concettuale e di interpretazione. Con le sue installazioni Comte vuole rappresentare il neoclassicismo come un passato da reinterpretare alla luce della Storia, anche quella più recente e tragica. Per fare questo le sue opere fotografiche – elaborate su tela - sono accompagnate da installazioni scultoree, luci e suoni, per rendere più vivida ed emozionante la visita. Si tratta di un'interpretazione personale del neoclassicismo che, in quanto simbolo, può anche andare in frantumi, ma la sua bellezza artistica rimane per sempre.

mostra comte parma

Una mostra dalle proposte decisamente trasversali: assolutamente da non perdere.

mostra ferre comte parma

CREDTIS : thenonblonde.com – amica.it – affaritaliani.it – pgfstyle.com – bonvivre.ch – vogue.it

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A Palazzo Pigorini la mostra Robert Capa in Italia 1943 – 1944, dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della seconda guerra mondiale in Italia.

Parma, 7 ottobre 2016

Da oggi Palazzo Pigorini ospita la mostra Robert Capa in Italia 1943 – 1944, dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della seconda guerra mondiale in Italia. La mostra, visitabile sino al 15 gennaio 2017, è organizzata e prodotta dalla Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia in collaborazione con il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma, il patrocinio della Regione Emilia Romagna ed il supporto del Lions Club Parma Maria Luigia.

L'esposizione è curata da Beatrix Lengyel e promossa dal Ministero delle Risorse Umane d'Ungheria, dal Consolato Onorario Ungherese di Bologna, e dall'Associazione Culturale Italia-Ungheria e presenta 78 immagini in bianco e nero scattate da Capa in Italia nel biennio 1943 – 44.

"Sono orgogliosa di sottolineare – ha detto l'assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris – il significativo apporto del Lions Club Parma Maria Luigia per questa mostra che rappresenta una meravigliosa occasione per la nostra città. In tempi difficili la presenza di realtà associative di Parma che facciano rete con gli enti e le realtà del territorio è fondamentale per ottenere risultati preziosi come questa mostra: una esposizione di scatti ritraenti una emozionante quotidianità".

"La mostra fotografica di Capa – ha sottolineato Erzsebet Miliczky, console d'Ungheria per la Regione Emilia Romagna – è dedicata a rappresentare gli orrori della guerra attraverso il vissuto dei civili e attraverso i paesi ridotti in macerie: uno straordinario modo per tener viva la memoria di tutti sugli orrori della guerra".

"Sostenere questa esposizione di elevato valore artistico - ha detto Ilaria de Goracuchi, presidente Lions Club Parma Maria Luigia – rappresenta per il Lions Club Parma Maria Luigia una forma di promozione della pace, fondamento sul quale si basa la nostra associazione. Anche per questo la sosteniamo con tanto convincimento".

 mostra Rober Capa parma fotoreporter

Claudio de Polo Saibanti, presidente Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia, ha delineato il profilo di Robert Capa e i motivi della nascita della mostra, sottolineando l'importanza delle fotografie, espressioni artistiche dalle quali lasciarsi coinvolgere, ma anche fondamentali documenti storici da contestualizzare.

Robert Capa

Considerato da alcuni il padre del fotogiornalismo, da altri colui che al fotogiornalismo ha dato una nuova veste e una nuova direzione, Robert Capa (Budapest, 1913 – Thái Binh, Vietnam, 1954) pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia, vicino alla scena, spesso al dolore, a documentare i fatti: "se le tue fotografie non sono all'altezza, non eri abbastanza vicino", ha confessato più volte.
In oltre vent'anni di attività ha seguito i cinque maggiori conflitti mondiali: la guerra civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra araboisraeliana del 1948 e la prima guerra d'Indocina.
A settanta anni di distanza, la mostra racconta lo sbarco degli Alleati in Italia con una selezione di fotografie provenienti dalla serie Robert Capa Master Selection III conservata a Budapest e acquisita dal Museo Nazionale Ungherese tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009. La serie, composta da 937 fotografie scattate da Capa in 23 paesi di 4 continenti, è una delle tre Master Selection realizzate da Cornell, fratello di Robert Capa, anch'egli fotografo, e da Richard Whelan, biografo di Capa, all'inizio degli anni Novanta e oggi conservate a New York, Tokyo e Budapest. Le serie, identiche tra loro e denominate Master Selection I, II e III, provengono dalla collezione dell'International Center of Photography di New York, dove è conservata l'eredità di Capa.
Esiliato dall'Ungheria nel 1931, Robert Capa inizia la sua attività di fotoreporter a Berlino e diventa famoso per le sue fotografie scattate durante la guerra civile spagnola tra il 1936 il 1939. Quando arriva in Italia come corrispondente di guerra, ritrae la vita dei soldati e dei civili, dallo sbarco in Sicilia fino ad Anzio: un viaggio fotografico, con scatti che vanno dal luglio 1943 al febbraio 1944 per rivelare, con un'umanità priva di retorica, le tante facce della guerra spingendosi fin dentro il cuore del conflitto.
Le immagini colpiscono ancora oggi per la loro immediatezza e per l'empatia che scatenano in chi le guarda. Lo spiega perfettamente lo scrittore John Steinbeck in occasione della pubblicazione commemorativa di alcune fotografie di Robert Capa: "Capa sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un'emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell'emozione conoscendola da vicino".
Ed è così che Capa racconta la resa di Palermo, la posta centrale di Napoli distrutta da una bomba ad orologeria o il funerale delle giovanissime vittime delle famose Quattro Giornate di Napoli. E ancora, vicino a Montecassino, la gente che fugge dalle montagne dove impazzano i combattimenti e i soldati alleati accolti a Monreale dalla gente o in perlustrazione in campi opachi di fumo, fermo immagine di una guerra dove cercano – nelle brevi pause – anche il recupero di brandelli di umanità.
Settantotto fotografie per mostrare una guerra fatta di gente comune, di piccoli paesi uguali in tutto il mondo ridotti in macerie, di soldati e civili, vittime di una stessa strage. L'obiettivo di Robert Capa tratta tutti con la stessa solidarietà, fermando la paura, l'attesa, l'attimo prima dello sparo, il riposo, la speranza.
Così Ernest Hemingway, nel ricordare la scomparsa, descrive il fotografo: " Ѐ stato un buon amico e un grande e coraggiosissimo fotografo. Era talmente vivo che uno deve mettercela tutta per pensarlo morto".
Accompagna la mostra un catalogo con testi di Beatrix Lengyel, Ilona Stemlerné Balog, Éva Fisli e Luigi Tomassini, bilingue italiano/inglese, di 192 pagine e 80 fotografie. È una coedizione Museo Nazionale Ungherese di Budapest e Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, prezzo di copertina 35 euro, prezzo speciale in mostra 30€.

ORARI APERTURA e INFO BIGLIETTI:

da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00, chiusa il lunedì
biglietto intero: 8 € biglietto ridotto 6 € (gruppi min. 10 persone, militari, ragazzi/studenti under 18, over 65 anni, universitari, famiglie) biglietto scuole 4 €
Biglietteria: 0521.218967

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Il senso della fotografia, nell'era dell'overdose da immagini: se ne parla oggi - 6 ottobre - a Parma nella cornice di Palazzetto Eucherio Sanvitale al Parco Ducale. L'incontro in programma alle ore 18 si terrà alla presenza di 3 nomi d'eccezione.

Parma, 6 ottobre 2016

Basta telecomandare un drone per avere scatti da mille prospettive diverse, o un semplice smartphone per avere immagini a ripetizione di ciò che ci circonda. Ma poi ci sono poche fotografie che hanno la forza di lasciare un segno, qualche volta di cambiare la storia."Una matita ce l'ha in mano un analfabeta e scrive quattro crocette, ce l'ha in mano Einstein e scrive la legge della relatività" (Oiviero Toscani).
E' proprio del senso della fotografia, nell'era dell'overdose da immagini, che si parlerà il 6 ottobre a Parma nella cornice di Palazzetto Eucherio Sanvitale al Parco Ducale.

L'incontro in programma alle ore 18 si terrà alla presenza di 3 nomi d'eccezione: Fabio Castelli, collezionista d'arte e di fotografia, ma soprattutto ideatore e direttore direttore artistico di MIA Photo Fair, l'appuntamento internazionale d'arte dedicato alla fotografia e all'immagine in movimento; Antonio Mascolo, giornalista, già critico teatrale ed inviato della Gazzetta di Parma, poi fondatore del sito www.parma.repubblica.it; infine Paolo Barbaro dello Csac, il Centro Studi e Archivio per la Comunicazione, che fa capo all'Università degli Studi di Parma.

Il talk è inserito nell'ambito di "Mecanteinfiera Off", il fuorisalone culturale promosso da Fiere di Parma e Comune di Parma che si lega alla kermesse internazionle omonima dedicata all'antiquariato, modernariato e collezionismo vintage che si chiuderà domenica 9 ottobre.
Indagare sull'arte dello scatto diventa per certi versi naturale, in un contesto come quello di Palazzetto Eucherio Sanvitale, che ha appena inaugurato la nuova sezione dedicata proprio alla fotogrfia, accogliendo al proprio interno le opere di Sarah Moon, artista francese che da anni indaga la bellezza e lo scorrere del tempo con la potenza del click.

La mostra della Moon protagonista di Mercanteinfiera Off che ad oggi ha registrato un grande consenso di pubblico, sarà visitabile fino al 15 ottobre.
La mostra è stata curata da Galleria Carla Sozzani – Corso Como 10 vincitrice del premio "Mercanteinfiera 2016" che idealmente, giovedì 6 ottobre alle ore 10.30 presso le Fiere di Parma (pad.4) passerà il testimone a Gianlugi Ricuperati in occasione di un incontro con l'artista.
39 anni, torinese, scrittore e saggista di successo, nonché curatore di mostre ed appuntamenti culturali di rilievo internazionale, Ricuperati, che è anche direttore creativo della Domus Academy di Milano, un delle più importanti scuole di design, architettura e moda in Italia.
Il riconoscimento viene attribuito a quegli artisti che hanno saputo dare, negli ultimi decenni, impulso alla cultura italiana ed europea.

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"Ferré e Comte DETTAGLI. Grandi interpreti tra moda e arte", progetto ideato da Alberto Nodolini e prodotto da Ankamoki, si snoda nelle sale del primo e secondo piano di Palazzo del Governatore di Parma da oggi, 30 settembre, al 15 gennaio 2017.

Parma, 30 settembre 2016

Al primo piano di Palazzo del Governatore si svolgerà la mostra "Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze", a cura di Gloria Bianchino e Alberto Nodolini in collaborazione con la Fondazione Gianfranco Ferré, mentre il secondo verrà completamente dedicato alle installazioni di Michel Comte per la mostra "Neoclassic" curata da Jens Remes in collaborazione con Alberto Nodolini e Anna Tavani.

Fortemente voluta e sostenuta dall'assessorato alla Cultura del Comune di Parma, la doppia mostra Ferré/Comte è anche il chiaro desiderio di offrire, all'interno delle iniziative rivolte a valorizzare il territorio in occasione del 200° anniversario dell'arrivo della Duchessa, un evento che guarda alla contemporaneità all'interno di uno dei palazzi più prestigiosi e antichi della città.

mostra compte ferre parma

mostra compte ferre parma eventi

mostra compe ferre

mostra ferre compe parma 2016 

mostra compte ferre parma 2016

mostra gianfranco ferre parma

mostra ferre compe inaugurazione

compe mostra parma 

mostra parma palazzo governatore compte ferre

Le foto continuano nella galleria in fondo alla pagina, ph. Francesca Bocchia 

 

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Venerdì, 23 Settembre 2016 11:26

A Parma la mostra fotografica di Rober Capa

Dal 7 ottobre a Palazzo Pigorini apre al pubblico la mostra fotografica "Robert Capa in Italia 1943-44". Uno dei più grandi fotografi del XX secolo in mostra a Parma.

Parma, 23 settembre 2016

"Tessere di un simbolico mosaico degli istanti che separano vita e morte e delle atrocità delle cinque guerre di cui fu testimone."- queste le parole con cui Beatrix Lengyel definisce le fotografie di uno dei più grandi del XX secolo, nell'introduzione del catalogo alla mostra in arrivo a Parma.

Venerdì 7 ottobre apre, infatti, a Palazzo Pigorini "Robert Capa in Italia 1943 – 1944", dedicata al grande fotoreporter di guerra, con immagini che raccontano gli anni della seconda guerra mondiale in Italia.
La mostra, che resterà aperta sino al 15 gennaio 2017, è organizzata e prodotta dalla Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia in collaborazione con il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma, il patrocinio della Regione Emilia Romagna ed il supporto del Lions Club Parma Maria Luigia.
L'esposizione è curata da Beatrix Lengyel e promossa dal Ministero delle Risorse Umane d'Ungheria, dal Consolato Onorario Ungherese di Bologna, e dall'Associazione Culturale Italia-Ungheria e presenta 78 immagini in bianco e nero scattate da Capa in Italia nel biennio 1943 – 44.

"Sono orgogliosa di sottolineare – ha esordito l'assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris – il significativo apporto del Lions Club Parma Maria Luigia per questa mostra che rappresenta una meravigliosa occasione per la nostra città. In tempi difficili la presenza di realtà associative di Parma che facciano rete con gli enti e le realtà del territorio è fondamentale per ottenere risultati preziosi come questa mostra: una esposizione di scatti ritraenti una emozionante quotidianità".

"La mostra fotografica di Capa – ha sottolineato Erzsebet Miliczky, console d'Ungheria per la Regione Emilia Romagna – è dedicata a rappresentare gli orrori della guerra attraverso il vissuto dei civili e attraverso i paesi ridotti in macerie: uno straordinario modo per tener viva la memoria di tutti sugli orrori della guerra".

"Sostenere questa esposizione di elevato valore artistico - ha detto Ilaria de Goracuchi, presidente Lions Club Parma Maria Luigia – rappresenta per il Lions Club Parma Maria Luigia una forma di promozione della pace, fondamento sul quale si basa la nostra associazione. Anche per questo la sosteniamo con tanto convincimento".

Claudio de Polo Saibanti, presidente Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia, ha delineato il profilo di Robert Capa e i motivi della nascita della mostra, sottolineando l'importanza delle fotografie, espressioni artistiche dalle quali lasciarsi coinvolgere, ma anche fondamentali documenti storici da contestualizzare.

rober capa mostra fotografica

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