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Dopo il grande successo dei primi due bandi, il Competence Center bolognese lancia la terza call a supporto dei processi di innovazione tecnologica 4.0: focus su 6 aree tematiche.

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Nuova area verde a attrezzata per il quartiere di via Marconi, nell'ambito del progetto di completamento delle opere di urbanizzazione degli ultimi interventi urbanistici realizzati nella zona.

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Maria Cecilia Hospital è l’unico Centro di Alta Specialità in Emilia Romagna ad impiegare questa tecnica operatoria

All’AOU di Modena impiantata per la prima volta in Italia nuova endoprotesi per gli aneurismi dell’aorta addominale

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Il punto sull’attuazione dell’Obiettivo 9 dell’Agenda 2030.

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Alce e Valentina, le due startupper di Parma uniche italiane arrivate in finale  al Premio Europeo “Women Innovators”

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Una nuova frontiera nell'integrazione di macchine di ultima generazione nel trattamento oncologico.

Oltre 1000 trattamenti in 24 mesi. Questo il bilancio dei due nuovi acceleratori lineari, installati nell'agosto del 2017 e nel giugno 2019 nella Radioterapia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal prof. Frank Lohr. Dati che mostrano l’importanza di questo upgrade tecnologico, finanziato in parte grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, alla Regione Emilia-Romagna e all’AOU di Modena.

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L’azienda di Corte Tegge riceverà un contributo a fondo perduto di 120mila euro per aver sviluppato con Unimore un sistema di sanificazione industriale autonoma.

La Bioecology Srl di Corte Tegge, di Daniele Annunziata, associata a CNA Reggio Emilia, leader nei servizi di pest control e disinfestazione, ha ampliato il proprio settore dei servizi di sanificazione di ambienti e strumenti di lavoro per contrastare la diffusione del contagio da Covid19, e proprio in quest’ ambito, si è appena aggiudicata il “Bando Regionale in Progetti di ricerca e innovazione industriale per soluzioni di contrasto alla diffusione del COVID”, nella prima finestra del 27 aprile 2020 del bando approvato con Dgr.342/2020.

Premiate le idee di 47 imprese su Big Data & Additive Manufacturing, per dare impulso alla trasformazione tecnologica e digitale. Aziende vincitrici, per metà PMI, provenienti da 7 regioni e 9 filiere industriali.

Un bando da 3,2 milioni di Euro, assegnato a 47 aziende di 9 filiere produttive diverse, provenienti da 7 regioni d'Italia per sviluppare 18 idee innovative di Industria 4.0, coinvolgendo 10 università: sono questi i numeri della prima call per la selezione di progetti di innovazione tecnologica delle imprese, realizzata dal consorzio Big Data Innovation & research Excellence (Bi-Rex) di Bologna per favorire la trasformazione digitale, supportando programmi di ricerca e sviluppo basati su Big data e Additive manufacturing.

Le idee ritenute ammissibili riguardano sette aree: Big data per la sostenibilità; Big data per il manufacturing; ICT per macchine e linee di produzione; Sistemi avanzati per la gestione dei processi di produzione; Security e Blockchain; Additive & Advanced Manufacturing; Robotica collaborativa, warehousing e Automated guided vehicle.

La cifra destinata da Bi-Rex nell’ambito di questo primo bando cofinanziato con il Ministero dello Sviluppo Economico è stata la più alta messa a disposizione da tutta la rete degli 8 Competence Center italiani. “Investire nella capacità di innovazione delle imprese e nella ricerca, per avviare e innescare il prima possibile i processi di ripresa: è questo il segnale che intendiamo dare all'intero tessuto industriale italiano, in un momento critico come quello che stiamo attraversando”. Così Stefano Cattorini, direttore generale di Bi-Rex, spiega l'obiettivo dell'iniziativa, rivolta a imprimere la massima accelerazione possibile all'innovazione e alla digitalizzazione delle imprese.

La necessità di adeguarsi ai cambiamenti economici e tecnologici in atto, nonché di innovare i modelli di business verso l'Industria 4.0 è stata avvertita in modo trasversale e diffuso dalle imprese che hanno risposto al bando Bi-Rex. In primo luogo a livello nazionale, le aziende vincitrici provengono da sette diverse regioni italiane: Emilia-Romagna, Lombardia, Lazio, Marche, Sicilia, Toscana e Trentino Alto-Adige. Secondo, la diversità delle nove filiere di appartenenza, a conferma di una vasta richiesta di big data e digitalizzazione: Ict, Meccatronica, servizi Finanza & Logistica, Biomedicale, Energia & Ambiente, Agrifood, Automotive & Aerospace, IT e Chimica. Infine, le dimensioni dei soggetti partecipanti: quasi la metà (circa il 45%), delle beneficiarie sono Pmi, a riprova di un interesse per lo sviluppo digitale non circoscritto solo alle grandi aziende e alle multinazionali.

Le scelte di Bi-Rex sono state assunte in linea con i principi fondanti del consorzio. Oltre all'innovatività, alla qualità e alle ricadute economiche del progetto, un aspetto fondamentale ha riguardato la valorizzazione dei progetti collaborativi tra pubblico e privato: sono stati premiati i progetti che prevedono la presenza in partnership di più imprese e la collaborazione con organismi di ricerca e università. Configurarsi come aggregatore di eccellenze pubbliche e private, in grado di rafforzare il network tra tutti i player coinvolti nei progetti di digitalizzazione, innovazione in ottica Industria 4.0, rappresenta infatti un elemento chiave delle attività di Bi-Rex

La crisi legata alla pandemia Covid-19 testimonia come big data, innovazione e digitalizzazione diventino sempre più imprescindibili nel contesto socio-economico odierno, a maggior ragione in un contesto come quello di domani che sarà da ridefinire sulla base di quanto accaduto – osserva Cattorini -. Proprio in questo periodo è emersa la portata rivoluzionaria costituita dall’utilizzo dei Big data: investire nella capacità di innovazione diventa perciò una condizione essenziale, non solo in ottica di supporto alle imprese per l’ottimizzazione dei processi produttivi e l'ampliamento dei business, ma anche per una comprensione chiara e definita delle enormi sfide che la nostra società globale è costretta ad affrontare. Il segnale che abbiamo voluto lanciare va proprio in questa direzione”.

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Mercoledì, 18 Dicembre 2019 05:49

Sinergie UniCredit e CNA Emilia-Romagna

Sinergie UniCredit e CNA Emilia-Romagna. Accordo per l’innovazione digitale e la crescita dimensionale delle Pmi

Dopo la firma dell’Accordo Quadro nazionale tra Cna e UniCredit, avvenuta lo scorso ottobre a Milano, è stata siglata oggi a Bologna la prima convenzione operativa a valere sull’Emilia-Romagna. Firmatari Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; e Fabio Bezzi, Direttore regionale CNA e Presidente di Fondartigianato.

L’iniziativa, che dopo una prima fase pilota verrà estesa ad altre regioni, è volta a sostenere l’innovazione digitale e la crescita dimensionale delle PMI fornendo consulenza e supporto finanziario agli investimenti in innovazione produttiva e organizzativa, in digitalizzazione e, in generale, alle attività messe in campo dai “Digital Innovation Hub” di CNA, la rete - parte del Network Nazionale promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico - nata con l’obiettivo di accompagnare le imprese nel passaggio al nuovo modello produttivo Impresa 4.0.

Nello specifico le sedi territoriali di CNA Emilia-Romagna selezioneranno un ampio numero di imprese associate, ne misureranno il livello di maturità tecnologica, tramite un accurato check-up svolto in azienda, e consegneranno un Report con l’analisi dei dati raccolti e delle strategie dell’impresa rispetto all’innovazione tecnologica e al mercato.

La collaborazione tra CNA ed i Business Center di UniCredit consentirà quindi di individuare le migliori modalità per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dei piani di digital innovation delle imprese e a supportare le successive fasi di crescita aziendale e ricerca di nuovi mercati.

La sinergia tra UniCredit e Cna punta dunque a supportare i processi di trasformazione legati ai temi dell’innovazione digitale. Ciò anche in termini di evoluzione culturale: in tal senso UniCredit e CNA hanno avviato ad ottobre un articolato programma nazionale di workshop divulgativi, i Pmi Digital Lab, nati dalla collaborazione con Talent Garden e che hanno visto il recente svolgimento anche di una tappa a Rimini.

“Impresa 4.0” - ha commentato Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit - rappresenta un importante volano di innovazione di processo per le PMI. Un’occasione di crescita da non perdere. Dobbiamo evitare, facendo Sistema, il rischio di un digital divide che può marginalizzare una parte importante del nostro sistema produttivo. Il nostro Gruppo vuole essere attento alle esigenze del territorio non solo per fornire il supporto finanziario necessario alla crescita dimensionale, ma anche per favorire i processi di innovazione tecnologica delle imprese e la realizzazione di iniziative di formazione sui temi della digitalizzazione. In tal senso la sinergia sviluppata con Cna conferma il nostro impegno nel sostenere, su più fronti e in concreto, la competitività delle imprese dell’Emilia Romagna”.

“Le imprese della nostra regione - ha commentato Fabio Bezzi, Direttore regionale CNA - sono particolarmente ricettive verso i temi dell’innovazione e di Impresa 4.0. CNA Emilia Romagna è parte attiva di questi processi e supporta le imprese associate nei percorsi di innovazione e di trasformazione digitale attraverso l’attività dei dieci CNA Hub 4.0 presenti sul territorio. Gli strumenti di misurazione del livello di maturità tecnologica delle imprese che abbiamo sviluppato, e che stiamo sperimentando con i nostri Hub, ci saranno particolarmente utili per rilevare, in tempo reale, lo stato di innovazione tecnologica delle imprese e la loro propensione ad investire”.

 

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