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Venerdì, 08 Giugno 2018 11:12

Cacciatori contagiati dalle lepri infette.

Cacciatori contagiati dalle lepri infette. Sempre più animali soffrono di peste, ora per la prima volta anche le persone.

E' allerta a Salisburgo ed in Austria per il rischio di contagio di tularemia, una grave malattia finora riscontrata su sette esemplari di animali nelle ultime settimane. Ora per la prima volta stati infettati, come hanno documentato gli esami del sangue, due cacciatori del Tennengau.

Pare che il contagio sia avvenuto già nel marzo scorso, nell'esaminare un animale morto di peste. Si tratta di un'infezione acuta dell'epidermide e dei linfonodi che colpisce lepri e roditori ma è anche trasmissibile all'uomo tramite punture di zecche, l'ingestione di acqua e alimenti contaminati.

La malattia è contagiosa per gli esseri umani e può portare alla morte se non trattata con antibiotici, soprattutto se colpisce gli organi interni. Associazioni venatorie sono state messe in guardia sui rischi e invitate a trasmettere alcuni accorgimenti ai cacciatori.

La migliore prevenzione, è l'accortezza nell'evitare l'esposizione al batterio, l'uso di un corretto abbigliamento per evitare le punture di zecche e l'adeguata protezione nel maneggiare animali morti e malati, e materiale di provenienza animale potenzialmente infetto.

Inoltre viene sottolineata la necessità di consegnare le carcasse agli Istituti zooprofilattici delle Asl per gli accertamenti. Per questo, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti" le autorità locali hanno chiesto ai proprietari di cani, ai cacciatori e agli escursionisti di prestare molta attenzione e di annunciare eventuali resti di lepre o coniglio. Se un cane, ad esempio, tocca il cadavere di un animale infetto, può trasmettere i batteri all'uomo.

Bastano pochi agenti patogeni. La piaga della lepre è pericolosa per l'uomo tanto che nel 2017, 130 persone sono state infettate solo in Svizzera dalla malattia. I casi sarebbero in aumento negli ultimi anni. Negli Stati Uniti, il coniglio è la fonte di germi tra le più significative per l'infezione umana. Ora si tratta di stabilire l'entità del contagio.

(7 giugno 2018)

Lezioni gratuite di Yoga della Risata e Yoga Nidra al Parco Ducale da mercoledì 6 giugno dalle 18.45 alle 19.45.

Salute & Benessere, rassegna curata dalla giornalista Francesca Caggiati con il patrocinio della Provincia di Parma, si amplia con nuove attività all'aria aperta.

Da mercoledì 6 giugno e fino a fine mese (13 - 20 - 27 giugno) quattro appuntamenti con lo YOGA della RISATA e YOGA NIDRA al Parco Ducale condotti da Tamara Antic, leader in yoga della risata con diploma internazionale, master reiki e operatrice olistica certificata.

Ritrovo dal chiosco situato nel viale interno del parco alle ore 18.45. Durata circa un'ora. Abiti comodi o tuta, scarpe da ginnastica e tappetino, pannetto e repellente per zanzare in caso di necessità.

L'iniziativa è gratuita e adatta a qualsiasi età, ma i posti disponibili sono massimo 20. Per aderire contattare il 338 5219408 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Per rimanere informati su tutte le iniziative in programma è possibile iscriversi al gruppo Facebook "Salute & Benessere Parma".

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Contaminazioni da Escherichia Coli: in Francia indagine sulla morte sospetta di un bambino, probabilmente correlata ai lotti di formaggio Reblochon ritirati dal mercato

Le autorità sanitarie francesi stanno indagando sulla morte sospetta di un bambino per scoprire se è stata causata dal consumo di formaggio reblochon, sospettato di essere contaminato da Escherichia coli, e di cui alcuni lotti sono stati ritirati dalla vendita in diversi paesi europei, tra cui l'Italia.

"Le indagini su questo caso sono in corso", ha detto venerdì sera l'Agenzia per la sanità pubblica transalpina, sottolineando che in questa fase non possiamo "né respingere né asserire" che il decesso sia legato al consumo di formaggio reblochon sospettato di essere contaminato da batteri di Escherichia coli. In prima serata, la fabbrica di formaggi della famiglia Chabert, che produce questo reblochon, ha annunciato il ritiro di nuovi lotti "a titolo precauzionale", dopo due precedenti solleciti dell'11 e del 14 maggio. Diversi lotti sono stati rimossi anche dalle vendite a metà maggio in Germania, Italia, Spagna e Svizzera.

Al 31 maggio, quattordici bambini di età compresa da uno a cinque anni furono "inclusi nelle indagini di questa epidemia", ha detto l'agenzia della sanità pubblica francese. Di questi, sei sono stati infettati con lo stesso ceppo di batteri, ed è noto con certezza che hanno consumato il formaggio reblochon incriminato. Questi sei bambini, che vivono in diverse regioni francesi, sono stati tutti colpiti dalla sindrome emolitica uremica (HUS).

Questa malattia, la cui origine è il più delle volte connessa con il cibo, è potenzialmente grave per i bambini: questa patologia è una complicazione di episodi frequenti di diarrea con sangue, che possono causare insufficienza renale acuta. Per gli altri otto bambini "sono in corso le indagini" perché non sappiamo se hanno consumato o meno il reblochon incriminato.

"Due di loro hanno mostrato segni di gastroenterite e sei di HUS. Uno dei bambini con HUS è morto", secondo l'ente pubblico francese che si occupa di sanità, anche se non ha specifica la data di morte o l'età del bambino. Prodotti a Cruseilles, nelle Alpi francesi, i formaggi reblochon sono particolarmente venduti sotto i marchi Chabert, LeTartiflard, nonchè marchi al dettaglio di una serie di catene dell'alimentare tra cui "Le nostre regioni hanno talento" (Leclerc) e dei "Sapori delle nostre regioni" (Lidl ).

Un'allerta che lo "Sportello dei Diritti", aveva già segnalato nelle scorse settimane e che è stata confermata dalle notizie giunte oltralpe in questi giorni. Per Giovanni D'Agata, presidente dell'associazione è opportuno, quindi, continuare a far attenzione a non consumare i lotti di formaggio in questione anche se è altamente probabile che gli stessi non siano più sugli scaffali dei supermercati da tempo.

(3 giugno 2018)

Nel corso dei servizi di controllo economico del territorio, la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha sequestrato circa 6.000 articoli, tra i quali giocattoli, accessori per bigiotteria, dispositivi elettronici, articoli sportivi, occhiali, oggettistica varia, non conformi ai requisiti disposti dalla Comunità Europea ed in contrasto con le norme del Codice del Consumo, per un valore complessivo di oltre 20.000 euro.

Nello specifico, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Emilia, al termine di accurati accertamenti presso un esercizio commerciale di Sant'Ilario d'Enza gestito da una cittadina cinese, hanno sottoposto a sequestro il materiale sopra descritto in quanto privo del marchio "CE"; delle indicazioni di provenienza e delle caratteristiche informative minime per i consumatori o posti in commercio con etichettatura irregolare o assente e dunque potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.

La titolare del negozio è stata segnalata alla Camera di Commercio di Reggio Emilia per violazioni al D.Lgs. 54/2011 ed al D.Lgs. 206/2005, e sarà soggetta alla sanzioni pecuniarie fino a 25.000 euro.

Peraltro la maggior parte dei prodotti era destinata alla fascia protetta dei bambini o minori di anni 14.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Troppa puzza in aereo: pilota costretto ad atterraggio di emergenza. Un volo partito dall'aeroporto di Schiphol nei Paesi Bassi e diretto a Gran Canaria in Spagna è atterrato in Portogallo a causa del cattivo odore emanato da un passeggero

Con buone probabilità si è trattato dell'aereo più puzzolente del mondo. Potrebbe intitolarsi così l'avventura, finita bene, di un volo Transavia partito dall'aeroporto di Schiphol nei Paesi Bassi e diretto a Gran Canaria in Spagna. Destinazione che l'aereo non ha mai raggiunto. Perché a bordo c'era troppa puzza. Un passeggero ha infatti emanato odori quantomeno sgradevoli tanto da causare vomiti e svenimenti dei presenti.

Un disagio che ha suscitato le proteste dei passeggeri e che ha convinto il pilota a richiedere un atterraggio di emergenza alla torre di controllo dello scalo di Faro, nel sud del Portogallo.

Come riferito dal portavoce della Transavia la puzza proveniente dal passeggero aveva invaso la cabina di pilotaggio e tutto il velivolo in maniera talmente forte da non lasciare scelta. L'unica possibilità di continuare il volo e portare tranquillamente destinazione tutti i viaggiatori era provvedere a un'igienizzazione immediata.

Secondo quanto riferito, il personale a bordo del servizio Transavia ha cercato di metterlo in quarantena in un bagno del Boeing 737 prima che i piloti fossero costretti a deviare il volo. Così dopo aver chiesto e ottenuto senza indugio l'autorizzazione alla discesa, il pilota è atterrato nell'aeroporto di Faro. E qui il wc e la cabina sono stati puliti e ventilati dopodichè l'aereo è ripartito verso la sua destinazione finale. Stranamente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", non è stato il primo incidente maleodorante su un volo della Transavia quest'anno. A febbraio, un aereo Transavia da Dubai ad Amsterdam è stato costretto a fare un atterraggio di emergenza nella capitale austriaca di Vienna, dopo che un passeggero non riusciva a smettere di scoreggiare , causando una rissa tra diversi passeggeri. Tutto è bene quel che finisce bene.

(31 maggio 2018)

Mangiare un uovo ogni giorno riduce il rischio di malattie cardiache. Per la scienza un uovo al giorno può aiutarci a prevenire il rischio di malattie cardiovascolari e di ictus.

Un uovo al giorno aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, la principale causa di morte nel mondo pari al 20%.

Secondo uno studio compiuto da un gruppo di scienziati del Centro di Scienze Sanitarie dell'Università di Peking University Health Science Center, seguendo una dieta a base di uova si può ridurre del 12% il rischio di ictus, malattie cardiache e infarti.

Gli studiosi hanno analizzato le abitudini alimentari di ben 400 mila persone, con un'età compresa fra i 30 e i 79 anni. Il 13% dei partecipanti mangiava un uovo ogni giorno, mentre il 9,1% raramente. Nove anni dopo gli studiosi hanno scoperto che coloro che degli 84mila partecipanti che consumavano quotidianamente questo alimento, erano stati meno colpiti da patologie cardiovascolari. Mentre in passato l'uovo era stato additato come nemico della salute, accusato di causare il colesterolo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", oggi gli esperti sono concordi nell'affermare che dovrebbe essere inserito in modo stabile all'interno di una dieta equilibrata.

Le uova infatti sono ricche di antiossidanti, aiutano a combattere le infiammazioni e costituiscono un'ottima fonte di proteine. Un uovo di medie dimensioni contiene circa 6 grammi di proteine, oltre a luteina, zeaxantina, vitamine E, D, e A. "La nostra analisi rileva che esiste un'associazione tra un livello moderato di consumo di uova e un tasso inferiore di eventi cardiaci – ha spiegato il dott. Liming Li, coautore della ricerca. Le nostre scoperte contribuiscono, con prove scientifiche, alle linee guida dietetiche circa il consumo di uova per un adulto cinese sano".

La ricerca scientifica è stata pubblicata sulla rivista BMJ.
(23 maggio 2018)

@Pastificio.Andalini

Un uovo al giorno aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, la principale causa di morte nel mondo pari al 20%. Secondo uno studio compiuto da un gruppo di scienziati del Centro di Scienze Sanitarie dell'Università di Peking University Health Science Center, seguendo una dieta a base di uova si può ridurre del 12% il rischio di ictus, malattie cardiache e infarti.

Gli studiosi hanno analizzato le abitudini alimentari di ben 400 mila persone, con un'età compresa fra i 30 e i 79 anni. Il 13% dei partecipanti mangiava un uovo ogni giorno, mentre il 9,1% raramente. Nove anni dopo gli studiosi hanno scoperto che coloro che degli 84mila partecipanti che consumavano quotidianamente questo alimento, erano stati meno colpiti da patologie cardiovascolari.

Mentre in passato l'uovo era stato additato come nemico della salute, accusato di causare il colesterolo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", oggi gli esperti sono concordi nell'affermare che dovrebbe essere inserito in modo stabile all'interno di una dieta equilibrata. Le uova infatti sono ricche di antiossidanti, aiutano a combattere le infiammazioni e costituiscono un'ottima fonte di proteine. Un uovo di medie dimensioni contiene circa 6 grammi di proteine, oltre a luteina, zeaxantina, vitamine E, D, e A.

"La nostra analisi rileva che esiste un'associazione tra un livello moderato di consumo di uova e un tasso inferiore di eventi cardiaci – ha spiegato il dott. Liming Li, coautore della ricerca. Le nostre scoperte contribuiscono, con prove scientifiche, alle linee guida dietetiche circa il consumo di uova per un adulto cinese sano". La ricerca scientifica è stata pubblicata sulla rivista BMJ.

Venerdì, 11 Maggio 2018 09:28

Scoperta, per caso, una cura per la calvizie.

C'è una cura per la calvizie. Ed è stata scoperta per caso. Gli scienziati della Manchester University hanno annunciato di aver trovato un farmaco per farli ricrescere.

La scoperta sarebbe avvenuta per caso. Cercavano di capire l'effetto collaterale imprevisto di un farmaco sperimentale per combattere l'osteoporosi. Loro sono un gruppo di ricercatori della Manchester University che hanno annunciato di aver trovato un farmaco per far ricrescere i capelli.

Il farmaco contiene dei principi attivi che agiscono direttamente sulla proteina che frena la crescita dei capelli e che provoca la calvizie.

Per gli scienziati "i primi risultati sono molto positivi", anche se saranno necessarie ulteriori ricerche. Questa scoperta potrebbe aprire nuove strade per trattare la calvizie negli uomini evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Ora per il nuovo prodotto si aprono prospettive economiche enormi, anche se è tutta da verificare la sua efficacia sull'uomo. Nel mondo si calcola che 4 uomini su 10 perdano i capelli nel corso della propria vita.

( 9 maggio 2018 )

Elogio del "Mais Viola", straordinario contro l'ipertensione e per prevenire il cancro. Il contenuto di antocianina che si trova in questi cereali rappresenta una potentissima barriera anti-cancro. La sua coltivazione tradizionale si restringe all'antica area di influenza Inca.

Il Mais morado (viola) un vero regalo della creazione, é essenzialmente una pianta subtropicale, si coltiva nelle bassi valli delle Ande. Li viene chiamato "Kculli" (voce quechua) e si sta usando come alimento, da mille di anni.

Fino ad ora, questi cereali erano stati propagandati come cibi con nutrienti superiori alla media per la nostra salute costituiti da 85% di grano e 15% di corona.
Questa forma o varietá del mais é stata usata dalla gente delle Ande per dare colore ad alimenti e bibite, qualcosa che il mondo industrializzato solo recentemente sta sfruttando.

Attualmente, nella stessa maniera che gli antichi peruviani, si prepara anche una bibita a partire della pannocchia intera e la chiamano chicha morada. Con questo mais si prepara anche un dolce abbastanza popolare chiamato mazamorra morada. Contiene anche una sostanza chiamata antocianina che gli conferisce il colore viola, essendo presente principalmente nella corona.

Di recente, un team di scienziati della Scuola di Medicina dell'Universitá di Nagoya, in Giappone, ha dimostrato in uno studio che il pigmento porpora presente nello Zea mays L. 'Kculli' é capace di modificare lo sviluppo del cancro del colon in topi F344/DuCrj maschi trattati inizialmente con 1,2-dimetilidrazina (DMH). Nel loro studio sugli animali, il gruppo analizzato ha ricevuto cibo mischiato con 2-amino-1-metil-6-fenilimidazo [4,5-b] piridina (PHIP), una sostanza cancerogena naturale presente nelle parti carbonizzate della carne e nel pesce alla griglia. Dopo di una inizziazione con DMH, uno di questi gruppi in ossevazione ha ricevuto anche il 5% del pigmento di Zea mays L. 'Kculli' in conbinazione con 0.02% di PhIP fino alla settimana 36.

Le incidenze e moltiplicitá di colonrettali e carcinomi in topi avviati con DMH sono state chiaramente incrementate per il PhIP. In contrapposizione, l'amministrazione del colorante Zea mays L. 'kculli' ha soppresso lo sviluppo di lesioni. Come c'era da aspettarsi, si sono ridotti tanto i segni precoci del cancro colonrettale come il numero di tumori benigni e maligni che si sono formati nel colon dei topi che hanno ricevuto il pigmento porpora nella loro dieta, e non si sono visti effetti contrari (cambi nei segnali clinici, peso corporale e consumo di alimento). Nel gruppo che ha ricevuto la sostanza cancerogena, l'85% sviluppó il cancro del colon, comparato con solo il 40% che ha ricevuto anche il pigmento.

"Il colore del Mais viola, può essere un agente chemioterapico promettente, dal momento che le antocianine ha una grande antiossidante naturale per contrastare gli effetti dannosi dei radicali liberi, lo stress ossidativo e la carcinogenesi (formazione di cellule tumorali), dando un effetto protettivo contro il cancro o nella prevenzione", ha evidenziato l'autore dello studio.

Altre proprietà, secondo lo scienziato, anche gli antociani nel mais viola sono in grado ritardare il processo di invecchiamento, di stabilizzare e proteggere le vene e le arterie della azione dei radicali liberi, promuovere la buona circolazione sanguigna e ridurre i livelli di colesterolo, dando un potere antinfiammatorio naturale. Inoltre, recenti test sperimentali tanto in animali come in umani, hanno dimostrato che l'incremento nel consumo di polifenoli puó diminuire la pressione sanguínea in persone ipertense, ridurre la tendenza del sangue a coagularsi ed elevare la capacitá antiossidante totale del sangue. Considerando che la materia porpora presente in Zea mays L. 'Kculli' é ricca in polifenoli, l'ingestione regolare di questa pianta potrebbe essere utile alle persone che soffrono di ipertensione.

Infine, il consumo di alimenti con antociani come il mais viola, potrebbe migliorare l'acuità visiva ".

Questi effetti, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", suggeriscono che le antocianine offrono proprietá antiossidanti interessanti, e potrebbero perció rappresentare una promettente categoria di composti utili nel trattamento di patologie dove la produzione di radicali liberi gioca un ruolo principale. Se ne dovrebbe incoraggiare il consumo di questo ottimo cibo con molteplici benefici per la salute, consumandolo nelle bevande analcoliche, nei dolci, ecc...
(21/04/2018)
)

Porte aperte all'Ospedale di Parma per colloqui informativi individuali gratuiti. Gli incontri con gli specialisti del Maggiore dedicati alle donne in occasione dell'Open week. Prenotazioni telefoniche da mercoledì 11 a venerdì 13 aprile dalle ore 9 alle 13.

L'Ospedale di Parma apre le porte alle donne: i professionisti saranno a disposizione per offrire colloqui informativi individuali gratuiti, nella settimana compresa tra il 16 e il 22 aprile. L'iniziativa è promossa dall'osservatorio nazionale Onda e riservata agli ospedali italiani premiati con i bollini rosa per l'attenzione rivolte alle patologie femminili. Con questa iniziativa l'Ospedale di Parma attraverso i propri medici vuole avvicinare la popolazione femminile alle principali patologie che la riguardano, informandola sui percorsi di diagnosi e cura più appropriati.

La settimana in rosa prevede appuntamenti in diverse aree di cura: endocrinologia, geriatria, dermatologia, oncologia, diabetologia, neurologia e medicina della riproduzione. Per partecipare ai colloqui individuali è necessario prenotarsi telefonicamente nelle giornate di mercoledì 11, giovedì 12 venerdì 13 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00 al numero 0521.702568. I posti disponibili sono limitati.

Si parte lunedì 16 aprile con il primo degli incontri di diabetologia tenuti da Elisabetta Dall'Aglio presso gli ambulatori al primo piano della Clinica medica (pad. 26) dove si terranno anche gli incontri successivi sempre alla stessa ora (11.30) nei giorni del 16, 17, 19 e 20 aprile. Giovedì 19 aprile sarà invece possibile prenotare i colloqui con Alessandra Dei Cas, alle ore 9, e con Maria Grazia Magotti alle ore 14, sempre negli ambulatori al primo piano della Clinica medica.

Numerosi gli incontri per l'area geriatrica che si terranno al 1° piano del padiglione Barbieri, nel pomeriggio. Si inizia lunedì 16 con Maria Modugno all'ambulatorio di Geriatria; mercoledì 18 e venerdì 20 sarà a disposizione Anna Nardelli; mentre Fulvio Lauretani incontrerà le persone interessate giovedì 19 e venerdì 20 pomeriggio e sabato alle ore 9, nell'Ambulatorio disturbi cognitivi e motori al 1° piano del Barbieri.

Sono concentrati nel pomeriggio di martedì 17 aprile gli incontri dell'area endocrinologica con i professionisti Simona Cataldo, Roberta Minelli, Graziano Ceresini e Michela Marina. Al momento della prenotazione telefonica verrà comunicata la sede dell'incontro.
Mercoledì 18 aprile l'équipe di dermatologia diretta da Claudio Feliciani offre consulti gratuiti, a partire dalle ore 16 agli ambulatori al 3° piano del padiglione Cattani.

Nella stessa giornata, alle ore 10, la neurologia con il prof. Franco Granella ha organizzato gli incontri al femminile presso l'ambulatorio n. 166 al 3° piano del padiglione Barbieri.
Ancora mercoledì 18 aprile alle ore 15 e sabato 21 aprile alle ore 10 i dottori Lorenzo Barusi e Luca Levati forniranno informazione sulla medicina della riproduzione presso l'ambulatorio n.5 al 1° piano della Maternità.
Colloqui a cura del dottor Antonio Musolino e della dottoressa Cecilia D'Aloia per illustrare il percorso diagnostico terapeutico sulla patologia mammaria e sulla Brest Unit nei giorni di mercoledì 18 (ambulatorio n.5 pad. 23 Day Hospital Oncologico) e giovedì 19 aprile (ambulatorio n.1 Centro senologico Padiglione Centrale). Sempre a partire dalle 14.30.

Venerdì 20 aprile sarà il convegno coordinato da Tiziana Frusca, ad affrontare il tema "Terapia ormonale in età fertile: non solo contraccezione" ovvero quando i metodi contraccettivi sono al servizio di una migliore qualità della vita perché la terapia ormonale è anche una potente arma nelle mani della ginecologia per trattare i comuni sintomi di stai patologici e disfunzionali delle donne. Il convegno si terrà presso l'Hotel San Marco di Pontetaro dalle 8.30 alle 18, ed è aperto alla cittadinanza.

Le iniziative di Open Week sono coordinate da Gabriella Raise, con la collaborazione di Patrizia Lai, della struttura semplice dipartimentale Governo clinico, gestione del rischio, qualità e accreditamento diretta da Giovanna Campaniello.
Al momento della prenotazione telefonica (al numero 0521.702568) verranno forniti ulteriori dettagli dell'iniziativa.

Il Maggiore è stato premiato con tre "Bollini Rosa", il massimo premio a cui può aspirare un'azienda sanitaria. Il numero di Bollini Rosa viene assegnato sulla base di tre criteri valutativi: presenza di servizi nell'ambito delle specialità di maggior rilevo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile; appropriatezza del percorso diagnostico-terapeutico, in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della donna; presenza di servizi per l'accoglienza della paziente e per la tutela della sua dignità. Referenti aziendali del progetto "Bollini Rosa" sono Giovanna Campaniello, responsabile del Governo clinico, gestione del rischio e coordinamento qualità e accreditamento e Gabriella Raise, dirigente medico del Governo clinico.

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Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma