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Capire, conoscere e curare le malattie ipofisarie e tiroidee: sabato 1 giugno un incontro tra cittadini, associazioni e professionisti. Promossa da ANIPI e AIBAT in collaborazione con Ausl Reggio Emilia, l’iniziativa rientra nel programma della Settimana della Tiroide.

Reggio Emilia- 

Un appuntamento pubblico quale opportunità di formazione e confronto nell’ambito della Settimana della Tiroide si terrà al Core di Reggio Emilia sabato 1 giugno a partire dalle ore 9:00.

“Malattie Ipofisarie e Tiroidee: capire, conoscere, curare” vedrà gli interventi di specialisti del Santa Maria Nuova e la partecipazione di medici, infermieri cittadini e associazioni di pazienti e familiari con momenti dedicati allo storytelling.

L’appuntamento, patrocinato da Regione Emilia Romagna e Comune di Reggio Emilia, si inserisce nel programma di educazione continua in medicina (ECM) con l’intento di sensibilizzare cittadini, pazienti, clinici e istituzioni che si riconoscano nei temi di promozione della salute. A promuoverlo sono le associazioni di pazienti ANIPI ER Onlus (Ass.ne Naz.le Italiana Patologie Ipofisarie – sez. Emilia Romagna) e AIBAT Onlus (Ass.ne Italiana Basedowiani e Tiroidei) in collaborazione con i professionisti del Reparto di Endocrinologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia diretto da Andrea Frasoldati.

L’esperienza mostra come la conoscenza dei diversi aspetti della malattia, ancor più se di tipo cronico e con forte impatto sulla qualità di vita di chi ne soffre, sia fondamentale per migliorare l’assistenza. Nella riuscita del percorso, sottolineano professionisti e associazioni, è decisiva la consapevolezza da parte del paziente stesso che, grazie al possesso di informazioni corrette e precise, rafforza la collaborazione con l’équipe di cura.

La partecipazione è libera e gratuita.

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Per informazioni consultare i siti www.anipier.itwww.aibat.it;https://www.facebook.com/tiroideaibat/ oppure contattare i numeri 3287506576 e 3249961606. Programma dell’appuntamento al link:https://www.ausl.re.it/sites/default/files/MalattieIpofisarie2019.pdf

Il farmaco più caro al mondo è stato messo in vendita: costa 2 milioni a dose. La medicina serve per curare l'atrofia spinale (SMA), mortale nei bambini. Il Zolgensma di Novartis è un prodotto dell'azienda farmaceutica Novartis. Si tratta della cura più costosa al mondo

Di farmaci molto costosi ne esistono a valanghe, ma stavolta si è stabilito un record: è stato messo in commercio, in Svizzera, il farmaco più costoso al mondo. Si chiama AVSX-101 ed è una terapia genica che promette di curare una rarissima atrofia muscolare. Ma il suo costo non lascia indifferenti: quattro milioni di franchi (3.600,00 euro) per una singola infusione, che sarebbe però sufficiente per ottenere dei risultati positivi.

Il colosso farmaceutico basilese Novartis ha comunicato venerdì di aver ottenuto dalla Food and Drug Administration (FDA) il via libera per commercializzare negli Stati Uniti il Zolgensma (AVXS-101), una terapia genica destinata a combattere l'atrofia muscolare spinale, una grave malattia neurodegenerativa finora incurabile e legata ad un gene difettoso. Il Zolgensma, con i suoi 2,15 milioni di dollari a dose, è diventato il farmaco autorizzato più caro al mondo. In Europa e in Giappone il trattamento è soggetto ad una revisione "prioritaria" da parte delle autorità sanitarie, sottolinea il gruppo in una nota. La terapia in questione è concepita per curare i bambini che nascono con un'atrofia muscolare spinale di tipo 1.

I bambini affetti da atrofia muscolare spinale perdono rapidamente i motoneuroni per funzioni muscolari essenziali come respirare, deglutire, parlare e camminare. Senza trattamento, i muscoli del bambino si indeboliscono gradualmente fino alla paralisi o alla morte, spesso prima del secondo compleanno. Si tratta di una delle più gravi malattie ereditarie rare: i bebè che ne soffrono, non sono in grado né di respirare né di deglutire autonomamente, tantomeno di girarsi o di camminare. E quasi tutti perdono la vita prima del secondo anno di vita. Il nuovo trattamento di Novartis combatte la malattia alla radice: attraverso dei virus modificati, nel corpo del bambino viene inserito un gene che ferma la degenerazione dei muscoli. E funziona, come mostrerebbe un primo test clinico che ha coinvolto quindici bambini: tutti hanno raggiunto e superato i due anni di vita. Alcuni erano persino in grado di camminare. Secondo l'azienda farmaceutica, il costo del farmaco si giustifica con un guadagno di almeno tredici anni di vita. Tuttavia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", nei social network il dibattito è già iniziato a causa dell'elevato numero di persone che non potranno ricevere questo trattamento a causa del suo alto valore. Per l'altro trattamento genetico messo a punto dall'azienda elvetica contro certi tipi di leucemia, il Kymriah, bisogna sborsare centinaia di migliaia di franchi: 360'000 in Francia e 370'000 in Svizzera.

(26 maggio 2019)

Editoriale: - Finalmente, tutti ai seggi! - In discesa il latte scremato, la crema e la panna. - Bonifica, al via gli sfalci sulla rete di 3.600 km. -Report Emilia Centrale: piogge intense e interventi in tutto il comprensorio - Farm Run, un evento sportivo sempre più apprezzato e condiviso - Nicola Bertinelli commenta le indiscrezioni stampa circa l'interesse di Lactalis verso Nuova Castelli -

SOMMARIO Anno 18 - n° 21 26 maggio 2019
1.1 editoriale - Finalmente, tutti ai seggi!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. In discesa il latte scremato, la crema e la panna.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze 21 maggio 2109
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il "meteo" spinge sui prezzi.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni.
7.1 ambiente parma Bonifica, al via gli sfalci sulla rete di 3.600 km.
7.2 maltempo emilia Report Emilia Centrale: piogge intense e interventi in tutto il comprensorio
8.1 eventi sportivi Farm Run, un evento sportivo sempre più apprezzato e condiviso.
8.2 parmigiano reggiano Nicola Bertinelli commenta le indiscrezioni stampa circa l'interesse di Lactalis verso Nuova Castelli
10.1 clima e ambiente Palazzo del Governatore per il secondo appuntamento della rassegna "Maggio 2019 con la Bonifica Parmense"
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo alimentare per rischio epatite A

Il Ministero della salute venerdì 24 maggio ha diramato un comunicato rivolto ai consumatori dove è stato ritirato un lotto di "Frutti di bosco congelati". La confezione sottoposta a richiamo venduta in busta da 300 grammi, è stata prodotta dall'Azienda Danti, di Danti Giampiero e C. Srl con sede dello stabilimento in provincia di Pistoia, alla via Brennero I Tratto n° 62, in località Abetone Cutigliano.

Il provvedimento, disposto in via del tutto precauzionale, riguarda il lotto BZ_015FB, data di scadenza 30-12-2021. A rendere necessario il provvedimento è la possibile "Contaminazione da virus Epatite A". Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, raccomanda ai consumatori che fossero in possesso di una o più confezioni appartenenti al lotto sottoposto a richiamo, di restituirla al punto vendita in cui è stata acquistata. L'avviso di richiamo del lotto è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerte alimentari del Ministero della salute.

(24 maggio 2019)

Editoriale: - Elezioni europee 2019 - I programmi, questi sconosciuti - Lattiero caseari. Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi. - Cereali e dintorni. Sopraggiunti i fattori esterni a scombussolare i mercati - Stop al fake Parmesan: a Genova bloccate 7.560 confezioni di prodotto contraffatto dalle Filippine -

SOMMARIO Anno 18 - n° 20 19 maggio 2019
1.1 editoriale
Elezioni europee 2019 - I programmi, questi sconosciuti
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze 14 maggio 2109
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA tranquillizzanti ma fondi molto corti
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sopraggiunti i fattori esterni a scombussolare i mercati
6.1 ambiente piacenza Il progetto di Ronchi nasce da un impegno durato 15 anni
6.2 ambiente appennino della Val d'Enza": weekend con le geoesplorazioni della Bonifica
8.1 maltempo emilia romagna Emilia Romagna, Maltempo. Situazione meteo migliora
9.1 fake parmesan Stop al fake Parmesan: a Genova bloccate 7.560 confezioni di prodotto contraffatto dalle Filippine
9.2 maltempo emilia I 100 Lambruschi di Viadana
10.1 acqua Acqua: la tutela del territorio passa attraverso la conoscenza
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha disposto il ritiro dalle farmacie di 2 lotti di un farmaco per la terapia e cura di varie malattie e patologie come Endocardite e Otite.

Nello specifico si tratta del lotto n. HT6108 OS35ML – AIC 036980148 con scadenza 02-2020 e lotto n. JA9085 OS70ML – AIC 036980175 con scadenza 06-2020 della specialità medicinale AMOXICILLINA ACIDO CLAVULANICO della SANDOZ.

Il provvedimento, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si è reso necessario a seguito della comunicazione da parte della ditta Sandoz e successiva notifica di allerta rapida pervenuta dall'agenzia dei medicinali tedesca, concernenti segnalazioni dall'Egitto per la presenza di grumi di polvere nel suddetto farmaco.

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute Aifa è invitato a voler procedere con gli adempimenti necessari per la verifica del ritiro avviato dalla ditta.

(15 maggio 2019)

Belgio: le luci a LED non sono sicure. Ad invitare alla limitazione del loro uso l'ANSES, l'agenzia per la sicurezza sanitaria belga. Lo "Sportello dei Diritti": in attesa di altri dati scientifici è utile prevenire limitando l'esposizione, specie per i più piccoli

Alcuni tipi di luci a LED (acronimo di diodi emettitori di luce), ricchi di "luce blu", hanno un effetto tossico sulla retina e disturbano i nostri stadi del sonno. A lanciare l'avvertimento l'agenzia per la sicurezza sanitaria ANSES, che raccomanda di "limitare l'uso"," in particolare per i bambini".

Le luci a LED economiche, a risparmio energetico e di lunga durata "si stanno diffondendo considerevolmente" ma non sono sicure, afferma l'Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, l'ambiente e la sicurezza alimentare e sul lavoro (ANSES) in un parere. Per ottenere una luce bianca, queste luci accoppiano un diodo blu a uno strato di fosforo giallo. Più la loro luce è "fredda" (simile al sole a mezzogiorno piuttosto che al sole al tramonto), maggiore è la percentuale di blu nel loro spettro.

L'ANSES aveva già indicato i rischi per la retina di questa luce blu in un primo parere, nel 2010. Da allora "i nuovi dati scientifici confermano" questa tossicità alla vista, che può portare a "un declino della visione", mentre allo stesso tempo i LED sono sempre più presenti: illuminazione domestica ed esterna, fari automobilistici, schermi per cellulari, tablet e computer, e chi più ne ha più ne metta. Gli studi "mostrano effetti fototossici a breve termine correlati all'esposizione acuta e agli effetti a lungo termine legati all'esposizione cronica, che aumentano il rischio di insorgenza di degenerazione maculare senile (AMD) ", spiega l'organismo responsabile della valutazione dei rischi per la salute.

L'esperienza di ANSES sottolinea anche che anche un'esposizione molto piccola alla luce ricca di blu durante la notte disturba i ritmi biologici e quindi il sonno. In questo senso, i bambini e gli adolescenti, "i cui occhi non filtrano completamente la luce blu" perché il loro cristallino è ancora in via di sviluppo, "costituiscono una popolazione particolarmente sensibile". Infine, molte lampade a LED mostrano "variazioni significative dell'intensità luminosa", in risposta alle fluttuazioni della corrente di alimentazione.

"Alcune popolazioni come bambini, adolescenti e professionisti potrebbero essere più sensibili ai potenziali effetti indotti da questa modulazione della luce: mal di testa, affaticamento visivo, rischio accidentale, ecc.", Afferma ANSES. Pertanto, raccomanda di privilegiare l'illuminazione domestica "warm white" e limitare l'esposizione alla luce blu degli schermi a LED "prima di coricarsi e durante la notte". Ritiene inoltre che gli articoli venduti al pubblico dovrebbero contenere solo le categorie meno pericolose di LED e che l'intensità della luce dei fari delle automobili dovrebbe essere limitata. Una notizia che per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" andrebbe approfondita anche dalle autorità sanitarie italiane al fine di verificare i rischi ed emanare i dovuti avvertimenti per la popolazione civile. Tuttavia, è evidente che prevenire prima di avere dati più certi è il miglior viatico per evitare qualsiasi tipo di danno e conseguenza sulla salute, evitandone l'esposizione prolungata specialmente per i più piccoli.

(15 maggio 2019)

FarmRun 2019, SAVE THE DATE. Giovedi 16 maggio alle 11,00 conferenza stampa di presentazione della quinta edizione e delle novità connesse.

Noceto, 13 maggio 2019 - la quinta edizione della Farm Run edizione 2019 sarà presentata

GIOVEDI 16 MAGGIO alle ore 11,00 al CENTRO SPORTIVO "IL NOCE" di Noceto in Via Alberto Sordi, 1.

Molte le novità che riguardano l'edizione 2019 che quest'anno, per la prima volta, la tradizionale Farm Run sarà affiancata da due eventi collaterali aperti a tutti: la Farm JUNIOR e la Farm DOG.

Saranno circa 1.000 gli atleti, provenienti da tutta Italia, attesi per la quinta edizione della corsa nel fango più apprezzata a livello nazionale, e 400 dei quali correranno i 12 km del percorso, cosparso di 40 fantaostacoli, per conquistare la vittoria finale o la qualificazione per il Campionato Europeo OCR o per il Campionato Mondiale OCR per i quali Farm Run è una delle due gare del Campionato Italiano OCR (Obstacle Course Race) autorizzata a qualificare.

Sin dalla prima edizione gli organizzatori hanno puntato sull'aspetto educativo e di aggregazione della manifestazione con l'intenzione di comunicare gli aspetti positivi di una sana, corretta e personalizzata attività all'aria aperta per restare in salute, fisica e mentale.

E' per questa ragione che alla quota competitiva sono sempre stati affiancati due eventi non competitivi di 12 e 5 km a disposizione di tutti coloro che intendano misurarsi con sé stessi nel tentativo di misurare e quindi superare i suoi personali traguardi.

Ma da questa edizione due nuovi marchi entreranno in gioco:
- Farm Junior dedicata a ragazze e ragazzi tra 12 e 15 anni accompagnati da un adulto e anche non accompagnati con età superiore a 15. Un modo per vivere un'esperienza unica con i figli o nipoti. Farm Junior (12-15 anni) è l'emozione di superare insieme più divertenti Ostacoli Fantagricoli della Farm Run di 5 km, la Fattoria del Fango più entusiasmante d'Italia!
Per maggiori informazioni: www.FarmRun.it/farm-junior

- Farm Dog la prima corsa ad ostacoli nel fango in Italia alla quale è possibile iscrivere con il proprio cane, di qualsiasi taglia, razza e attitudine purché "ben educato" e volenteroso di divertirsi. Farm Dog è un raduno non competitivo, sviluppato su un percorso di 5 km, all'insegna del divertimento e utile a misurare l'affiatamento tra il cane e il suo fedele accompagnatore. Una sfida che non è contro il cronometro, ma tra i limiti condivisi all'insegna del divertimento e all'inseguimento della forma fisica della "strana coppia".

Alla Farm Run del 22 giugno 2019  è possibile iscriversi ( https://www.farmrun.it/iscrizioni/ ) singolarmente o in Team.

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LINK utili

farmrun:http://www.farmrun.it 

https://www.facebook.com/farmrun.noceto 

Video Promo: https://youtu.be/BM1WRMidVOw 

Video Promo FarmDog: https://youtu.be/5CRwzQkYA54 

 

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Pubblicato in Sport Emilia

Editoriale: - Siri, un precedente rischioso - Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi. - Cereali e dintorni. Accordi USA - Cina, nulla è perduto -Maltempo. Agricoltura colpita in tutta l'Emilia-Romagna - Ponte sul Po: altra vittoria della Provincia di Parma al Tar - Il Parmigiano Reggiano, alimento del futuro -
SOMMARIO
Anno 18 - n° 19 12 maggio 2019
1.1 editoriale
Siri, un precedente rischioso
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze 7 maggio 2109
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Accordi USA - Cina, nulla è perduto.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. tendenze 7 maggio 2019
5.1 eventi eno-gastro-turistici Parte da Parma, il 12 maggio, il Grand Tour Emil Banca
6.1 maltempo Maltempo. Agricoltura colpita in tutta l'Emilia-Romagna
6.2 ponte sul po - colorno Ponte sul Po: altra vittoria della Provincia di Parma al Tar
8.1 sicurezza alimentare Auchan e Simply richiamano farina di manioca .
8.2 ambiente turismo Una diga e un sentiero per amici
9.1 maltempo emilia Modena: Maltempo, il Prefetto ha attivato la sala operativa e invita a limitare gli spostamenti in auto
9.2 maltempo emilia Cervi (Cia RE): "Pesanti danni causati dall'ondata eccezionale di maltempo"
10.1 cibo a regola d'arte Il Parmigiano Reggiano, alimento del futuro
10.2 maltempo emilia "Stato di calamità per il territorio reggiano"
11.1 molini aperti Molino Grassi apre le porte l'11 maggio
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

 

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Turista norvegese muore di rabbia al ritorno dal viaggio nelle Filippine: fatale il morso di un cucciolo di cane salvato dalla strada

Una turista norvegese, Birgitte Kallestad, è morta di rabbia canina dopo esser entrata in contatto con un cane randagio, salvato dalla strada mentre si trovava in vacanza nelle Filippine. La 24.enne è deceduta lunedì scorso, due mesi dopo aver soccorso l'animale. La giovane, di Hordaland, si trovava in vacanza con degli amici e, mentre stava facendo un giro in motorino, ha incontrato il cucciolo sul ciglio della strada.

La ragazza ha deciso di prendersi cura dell'animale, portandolo nel resort in cui alloggiava. Dopo aver lavato e curato il cane, la 24enne e gli amici si sono messi a giocare con lui nel giardino. Secondo la famiglia della vittima, in quella occasione avrebbe riportato graffi e morsi di piccola entità, a cui non aveva dato troppa importanza.

Una volta tornata in Patria, la giovane ha iniziato però a sentirsi male e quindi si è recata in ospedale dove credevano avesse un attacco di panico. Le hanno dato dei farmaci tranquillanti e l'hanno rimandata a casa. Successivamente, prima è stata colpita da febbre e mal di testa, poi sono sopraggiunte allucinazioni, spasmi muscolari e insufficienza respiratoria. 48 ore più tardi, la 24enne arrivava in ospedale in ambulanza, in condizioni gravi.

Secondo i famigliari, i medici hanno faticato a diagnosticare la malattia e nessuno, nemmeno la 24enne, ha collegato i dolori con il morso del cane. E tuttavia ci sono voluti altri tre giorni prima che i medici capissero che la donna aveva la rabbia. Dopo esser stata ricoverata più di una volta, i medici sono finalmente riusciti a diagnosticarle la rabbia, quando purtroppo le condizioni della giovane erano ormai molto gravi: la ragazza è deceduta 8 giorni dopo il ricovero.

I famigliari hanno deciso di battersi affinché il vaccino antirabbico obbligatorio venga incluso nel programma di viaggio per le Filippine e per altri luoghi in cui è possibile contrarre la malattia dagli animali di strada. Ad evidenziarlo, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", nella speranza di spingere i turisti italiani, e non solo, che si rechino in Paesi a rischio, a farsi un vaccino preventivo, o a correre ai ripari immediatamente in caso di morsi di animali. Nonostante la rabbia canina sia stata debellata nei Paesi più avanzati, rimane largamente presente in molti Paesi in via di sviluppo. Negli ultimi dieci anni, nove cittadini americani sono morti di rabbia dopo essere stati morsi all'estero, da Haiti all'India, mentre ogni anno nel mondo muoiono 59 mila persone di rabbia. Ma si potrebbe evitare se tutti si vaccinassero. Il cucciolo che aveva commosso la turista norvegese era troppo piccolo per incutere paura. Eppure, con un "morsetto" è costato la vita a una donna.

 

(10 maggio 2019)