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Sabato, 21 Maggio 2016 10:34

Food Revolution Day: si parla di cibo sano

Il 20 maggio si è festeggiato il Food Revolution day, la giornata promossa dallo chef Jamie Oliver che parla di educazione alimentare. A sostenerla in Italia è stata la Fondazione Barilla Center for Food Nutrition, che ha fornito 10 consigli utili.

Di Chiara Marando -

Sabato 21 Maggio 2016 -

Cambiare si può, anche se si tratta di tematiche su scala mondiale, basta l’impegno di ognuno di noi, giorno dopo giorno, passo dopo passo. Ed è da questi piccoli passi che si può arrivare a vere e proprie rivoluzioni, inversioni di marcia positive, sviluppo verso un futuro migliore.

Queste sono le basi su cui si fonda il Food Revolution Day, la giornata promossa dallo chef, scrittore, conduttore televisivo e personaggio Jamie Oliver. E’ lui l’ambasciatore del cibo sano nel mondo ed è sempre lui che porta avanti questo progetto a livello globale.

Jamie Oliver

Quella del 20 maggio è stata la giornata che ha sancito la quinta edizione di questo appuntamento nato per ricordare l’importanza che l’educazione alimentare riveste nelle vita di tutti noi, di quanto sia rilevante per il pianeta nel suo insieme. Insomma, è sempre bene sottolineare una volta in più che le nostre scelte in fatto di cibo si riflettono sul mondo in cui viviamo, sulla sua sostenibilità e sull’ambiente.

Quest’anno l’evento è stato promosso in Italia dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition che lo ha definito "come una vera e propria "ola globale", che con eventi e manifestazioni, farà il giro del mondo e attraverserà tutti i continenti per coinvolgere istituzioni e opinione pubblica e far crescere la consapevolezza dell'importanza dell'alimentazione e, soprattutto, dell'educazione al cibo sano e buono attraverso tre semplici gesti: cucinarlo, condividerlo, viverlo".

Per l’occasione, la Fondazione ha suggerito anche 10 consigli pratici utili per contrastare l'obesità e salvaguardare il pianeta:

1) L'educazione alimentare a scuola e in famiglia è fondamentale per diffondere sane abitudini tra bambini e adolescenti: promuovi e supporta campagne di sensibilizzazione;

2) Modera il consumo di carne e sceglie più spesso i legumi: è un bene per la salute e quella dell'ambiente;

3) Dai più spazio agli alimenti della tradizione mediterranea come frutta, verdura, cereali integrali e olio extravergine di oliva;

4) Limita il consumo di alimenti ricchi di grassi, sale e zucchero: dovrebbero essere solo un consumo occasionale;

5) Movimenta la giornata, inserendo l'attività fisica nella quotidianità: non solo spostandosi a piedi o salendo le scale, ma dedicando più tempo ad attività all'aria aperta;

6) Sii un consumatore consapevole: prendi informazioni sul percorso che il cibo ha fatto lungo la filiera alimentare, leggendo bene le etichette, prediligendo, quando possibile, prodotti locali e di stagione;

7) Riscopri la convivialità e il piacere a tavola. Prepara il cibo, scambialo, consumalo con altre persone, condividine il piacere;

8) L’alimentazione dei più giovani è fortemente influenzata dall'ambiente in cui crescono: prediligi cibi sani, un ambiente domestico stimolante, coinvolgi i ragazzi nella spesa e nelle ricette;

9) Non sprecare il cibo: controlla la data di scadenza, compra quello che serve, condividei le eccedenze;

10) Mangiare bene conviene a tutti: un regime alimentare che si basa sui principi della dieta mediterranea e su alimenti freschi può tradursi in un risparmio economico.

 Si tratta di consigli importanti su cui vale la pena soffermarsi perché non è più possibile ignorare quanto la cattiva alimentazione sia diventato un problema grave che tocca soprattutto i bambini. I numeri a riguardo sono impressionanti e fanno riflettere: 42 milioni i bambini in sovrappeso sotto i 5 anni, una casistica che si traduce in veri rischi per la salute e può portare allo sviluppo di patologie quali il diabete, problematica purtroppo sempre più diffusa.

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E a livello globale quanto incidono le nostre scelte alimentari?

 Bene, sappiate che il cibo è l’elemento che contribuisce maggiormente al cambiamento climatico con una percentuale del 31% delle emissioni totali di gas serra provocate dai sistemi di produzione. Più in dettaglio, è la carne a detenere il podio negativamente con il 12% delle emissioni, anche se stanno aumentando quelle derivanti dall’agricoltura intensiva che stressa in modo preoccupante l’ecosistema.

Il Food Revolution Day tornerà l’anno prossimo, ma si tratta di una giornata, un solo giorno che deve servirci a cambiare il nostro modo di vivere, che deve trasformare il nostro modo di concepire la tavola e la quotidianità. Una filosofia da seguire, perché il cambiamento non si inizia domani….ma in questo momento.

Pubblicato in Cultura Emilia

Dopo l'emanazione del Piano Regionale, ecco le norme applicative provinciali. Fritelli:"La presenza delle nutrie è in forte aumento, provoca molti danni agli argini, alle colture e alla biodiversità e va combattuta con energia e senza indugio."

Parma, 20 maggio 2016 –

La Provincia di Parma è già operativa, prima tra le Province emiliano – romagnole, sul fronte della lotta alle nutrie.

E' del 22 aprile scorso l'approvazione del Piano regionale per il controllo della nutria (nome scientifico myocastor coypus), Piano che stabilisce in modo dettagliato le modalità, i mezzi e i tempi previsti per gli interventi di controllo di questo molesto animale, e ne affida l'attuazione alla diretta responsabilità delle Province per quel che riguarda l'ambito rurale (nelle città è affidato ai Comuni).
Ed è del 18 maggio la determina del dirigente responsabile della Provincia di Parma con cui si stabiliscono i dettagli per le uscite sul territorio.

"La presenza delle nutrie è in forte aumento, questo roditore infestante provoca molti danni agli argini, alle colture e alla biodiversità e va combattuta con energia e senza indugio." spiega il Presidente della Provincia Filippo Fritelli.

Come specifica la Regione, il Piano prevede che la cattura e la soppressione sia consentita con specifiche trappole, sia in città che in campagna, tutto l'anno da parte del personale di vigilanza, dei coadiutori autorizzati, degli agricoltori sul loro fondo, del personale delegato alla tutela delle acque (se in possesso del titolo di coadiutore).
Nei territori in cui la caccia è consentita l'abbattimento con arma da fuoco può essere effettuato dal personale di vigilanza, dagli agricoltori nell'azienda agricola in proprietà o in conduzione solo se in possesso di abilitazione all'esercizio venatorio, dai coadiutori (coordinati dalla polizia provinciale) durante tutto l'anno e, inoltre, dai cacciatori/coadiutori durante l'esercizio della caccia dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio. Nelle zone protette l'abbattimento è consentito dal 1 agosto al 31 gennaio.
E' la Provincia, tramite la Polizia provinciale, a coordinare l'attività dei coadiutori autorizzati e a definire le modalità di comunicazione ed esito delle uscite. In particolare gestisce le comunicazioni di intervento diretto degli agricoltori e anche le richieste di intervento degli stessi agricoltori o loro rappresentanti di categoria, degli Enti gestori delle acque, dei Comuni o dei cittadini o del Servizio territoriale Agricoltura Caccia e Pesca.

Sul sito internet della Provincia sono disponibili i moduli che devono essere utilizzati per comunicare le uscite, prima e dopo gli interventi.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Il cantiere, tempo permettendo, dovrebbe completarsi entro una decina di giorni con turni di lavoro h-24. La segnaletica stradale – in entrambe le direzioni – per chi arriva da Parma o da Mezzani, sarà appositamente modificata.

Parma, 12 maggio 2016

Tre turni giornalieri di lavoro ininterrotti h-24 impegneranno per circa dieci giorni i tecnici e gli operai specializzati del Consorzio di Bonifica Parmense nell'imponente opera di ultimazione della cassa di espansione del Canale Burla a partire dalla mattinata di Martedì 17 Maggio.

Il cantiere full-time sarà utile per la definitiva posa degli scatolari che consentiranno il collegamento diretto tra la vasca di laminazione e il canale stesso per un contenimento complessivo, a regime, che supera i 60mila metri cubi di acqua in caso di piena alluvionale. Un'opera altamente strategica che ha richiesto un investimento di 1,5 milioni di euro che metterà finalmente in sicurezza un'ampia area della città colpita da esondazioni negli anni scorsi con ripercussioni sui residenti della zona. Al fine di arrecare il minimo disagio per gli utenti della strada che transitano su quella carreggiata di competenza provinciale il Consorzio della Bonifica Parmense assicurerà in questo modo uno straordinario impegno delle sue maestranze coinvolte nel completamento di un manufatto idraulico tanto atteso quanto necessario. Naturalmente il cantiere avrà avvio e durata prevista se le condizioni metereologiche consentiranno l'operatività costante di uomini e mezzi. La segnaletica stradale – in entrambe le direzioni – per chi arriva da Parma o da Mezzani, sarà appositamente modificata in corrispondenza del tratto occupato dal cantiere con appositi percorsi alternativi indicati da una idonea segnaletica provvisoria e differenziata per auto, autoarticolati e trasporti eccezionali.

(Ufficio Stampa: Consorzio Bonifica Parmense)

Metodi di rigenerazione per gli spazi urbani: Manifattura Urbana Relatrice ai tavoli della conferenza internazionale di Lisbona nel dibattito tra turismo e patrimonio. La Vicepresidente D'Ambrosio, "Il concetto di rigenerazione urbana nasce dal dialogo costante e dal confronto costruttivo che ne favoriscono il suo sviluppo".

Parma, 10 Maggio 2016

L'associazione culturale Manifattura Urbana è invitata ufficialmente alla prestigiosa "Conferenza Internazionale tra Turismo e Patrimonio - ICTH 2016", due-giorni che avrà luogo a Lisbona il 12 e 13 Maggio prossimi presso la Lusíada University: un risultato straordinario che riconosce – ora anche a livello internazionale – ai giovani appartenenti l'associazione il loro continuo impegno sui fronti della riqualificazione e rigenerazione urbana.

"Rinnovare fino a rendere più dinamica una vecchia strada del centro cittadino": questo il titolo della ICTH 2016, organizzata dal Centro Ricerche per il Territorio, l'Architettura e il Design (CITAD); da Fondazione Minerva, ente che persegue finalità culturali e scientifiche a carattere educativo; e dalla Lusíada University, con la collaborazione dell'Associazione Nazionale dei Periti Immobiliari (ANAI) e del Politecnico di Leiria (IPL).

Il focus strategico di questa seconda edizione – che vanta la presenza di ricercatori provenienti da Portogallo, Grecia, Turchia, Polonia, Lituania, Portogallo, Capo Verde e, appunto, Italia – è incentrato sul tema degli spazi emozionali e su come modificare strategie e società per operare una nuova rigenerazione urbana in grado di restituire ai luoghi storici la perduta dinamicità. Il problema della globalizzazione, infatti, impone una riflessione immediata che coinvolga l'importanza dell'architettura in rapporto tra spazio costruito e turismo, sulla base della identità culturale di un popolo. Gli esiti dei lavori saranno divulgati tramite una pubblicazione scientifica che godrà dell'ausilio di importanti revisori internazionali.

Tre i tavoli di lavoro della Conferenza, i cui titoli delineano già le linee-guida: 1) Turismo – Spazi di emancipazione collettiva; 2) Territorio, luoghi e architettura; 3) Patrimonio, affari, scenari e architettura. Proprio quest'ultimo vedrà giovedì 12 maggio alle ore 19:15 l'Architetto Giulia D'Ambrosio effettuare un intervento dal titolo "Metodi di rigenerazione per gli spazi urbani". La Vicepresidente di Manifattura Urbana illustrerà le numerose attività e i diversi metodi che l'associazione ha sperimentato nel corso dei suoi primi, intensi 18 mesi di vita: dai risultati didattico-formativi raggiunti con i workshop-cantiere – come "Riqualifichiamo la Fornace di Ghiare di Berceto" – , visti come veri e propri strumenti capaci di coniugare felicemente spunti teorici e rigenerazione pratica di un luogo; al progetto del Modulo ECO – autocostruito, recentemente premiato al Senato della Repubblica e che sarà collocato in un luogo da rigenerare, ma in grado di connettere il tessuto sociale ed urbano nella sua interezza; fino all'esperienza dei Giardini Condivisi – che riportano le persone nei luoghi riconnettendole tra loro e innescando un dinamismo positivo.

«Siamo molto felici di apportare un contributo alla Conferenza di Lisbona: abbiamo a cuore la rigenerazione urbana, che riteniamo nasca da un costante dialogo e si sviluppi attraverso il confronto costruttivo – dichiara Giulia D'Ambrosio – . Ci auguriamo che, grazie agli scambi e alle interazioni che potranno nascere con le diverse realtà coinvolte, questo viaggio possa divenire una opportunità di arricchimento e conoscenza che ci spinga a fare ancora meglio».

Il programma della manifestazione, la scaletta degli interventi e tutte le informazioni relative alla ICTH 2016 sono reperibili al seguente link.

(Fonte: ufficio stampa Manifattura Urbana)


Ma Robin Hood, non rubava ai ricchi? Cereali e dintorni. Mercato ancora in crescita nonostante un lieve sussulto di metà settimana. Flessione del Grana Padano e Baldrighi riconfermato Presidente del Consorzio. Emilia-Romagna, l'eco-svolta. Parmovo con Andrea De Vincenzi al Cibus 2016. L'uovo della nonna. C'è un perché... scientifico. Succo di ciliegie efficace come i farmaci per combattere la pressione alta. Gluten Free Rummo

SOMMARIO Anno 15 - n° 18 8 maggio 2016 (in allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Ma Robin Hood, non rubava ai ricchi?
3.1 Cereali Cereali e dintorni. Mercato ancora in crescita nonostante un lieve sussulto di metà settimana.
4.1 Lattiero Caseario Flessione del Grana Padano e Baldrighi riconfermato Presidente del Consorzio
5.1 ambiente - rifiuti. Emilia-Romagna, l'ecosvolta
5.2 grana padano Mercuri (Alleanza Cooperative): bene rielezione Baldrighi alla presidenza del Grana Padano
6.1 cibus 2016 - novita' Cibus: 1000 nuovi prodotti del food made in Italy in esposizione
7.1 agroalimentare comunicazione Valfrutta, nuova comunicazione per rafforzare la distintività del marchio cooperativo italiano
7.2 solidarieta' borse studio Power Energia "accende" la solidarietà
8.1 Parmovo a Cibus Parmovo con Andrea De Vincenzi al Cibus 2016.
8.2 Cibus e salute L'uovo della nonna. C'è un perché... scientifico.
9.1 salute Succo di ciliegie efficace come i farmaci per combattere la pressione alta
9.2 eventi cibus2016 Gluten Free Rummo: una grande pasta per tutti
10.1 cereali Cereali e dintorni. Mercato in crescita.
11.1 cereali Cereali e dintorni. Aggiornamento
12.1 acqua Bonifica Parmense, inaugurata la nuova sede
13.1promozioni "vino" e partners
14.1promozioni "birra" e partners

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Domenica, 08 Maggio 2016 09:09

Bonifica Parmense, inaugurata la nuova sede

Un laboratorio scientifico itinerante a disposizione dei consorziati per l'analisi e il monitoraggio della risorsa idrica della rete di oltre 1500 km di canali artificiali

Parma, 5 Maggio 2016 – Inaugurata oggi in via Emilio Lepido 70/1 la "Casa dell'Acqua", nuova sede del Consorzio della Bonifica Parmense. Una struttura più fruibile per i consorziati che hanno necessità di informazioni, dotata di numerosi posti auto e raggiungibile con i mezzi pubblici (bus n. 23, direzione San Prospero).

Un plesso moderno e polifunzionale che consente l'accorpamento di tutti gli uffici che svolgono le diverse mansioni tecniche, amministrative e di progettazione lavori e opere in difesa del territorio.
Un front-office di avanguardia e un ufficio catastale informatizzato consentono il rapido accesso ai dati storici dell'archivio immobili e terreni.

Una sala di telecontrollo che effettua un costante monitoraggio dei livelli di flusso delle acque nella rete di bonifica e verifica e sovrintende sulle numerose postazioni dislocate nei vari impianti idrovori di sollevamento.
La più rilevante tra le novità presentate in occasione dell'inaugurazione della sede è quella di un ulteriore e innovativo servizio di analisi scientifica delle acque; un servizio tecnologicamente avanzato che consentirà di ottenere in tempo reale una fedele percezione della qualità di risorsa idrica presente nella rete di canalizzazione artificiale che fa capo al Consorzio.

"Bonifica Parmense Lab" (questo il nome scelto) conterà su uno staff qualificato di ricercatori che opererà a bordo di un pick-up itinerante per la provincia, dotato di strumentazione idonea al prelievo, alla campionatura, alla conservazione e all'analisi di alcuni parametri statistici volti ad identificare nell'immediato particolari presenze microbiologiche nelle acque.

Il Consorzio della Bonifica Parmense – nell'ottica di vigilare su possibili agenti inquinanti e assicurare a cittadini e aziende agricole acqua in grado di soddisfare le loro esigenze – arricchirà così le consolidate attività di bonifica con una nuova struttura operativa sul fronte della tutela ambientale che possa monitorare costantemente la risorsa idrica proveniente anche dai 27 depuratori delle società che gestiscono ed erogano il servizio idropotabile.

Pur conservando la sua esclusiva facoltà di trasportatore ed equilibratore dei flussi della risorsa idrica nelle aree di propria competenza, la Bonifica locale potrà fornire da oggi un altro servizio utile che va nella direzione di migliorare notevolmente la sostenibilità del territorio in cui prospera un agroalimentare che ha necessità costante di adeguate e positive influenze ambientali.

Il Presidente Luigi Spinazzi ha sottolineato: "L'importanza del dialogo costante con il territorio, i cittadini, le amministrazioni locali e le imprese è fondamentale per poter fornire servizi sempre migliori, comprendere le loro esigenze primarie e puntare a migliorarci".

Il Direttore Meuccio Berselli: "Con questa sede e i nuovi servizi offerti continuiamo nell'opera costante di rinnovamento dell'ente e della sua operatività di servizio. Rinnovamento che si misura con la qualità dell'opera svolta sul territorio in questi anni".
All'inaugurazione parmigiana, oltre alle numerose istituzioni, autorità e amministratori locali erano presenti anche Massimo Gargano – Direttore Generale Nazionale dell'associazione delle bonifiche ANBI – e Massimiliano Pederzoli, Presidente di ANBI ER e CER. Entrambi hanno espresso il loro plauso al lavoro fatto dal Consorzio di Parma, un ente che – nelle loro parole – "porta opera costante di prevenzione a difesa del territorio, un lavoro essenziale per rendere veramente al passo coi tempi il modello consortile che sempre di più – e l'Emilia-Romagna ne risulta testimonianza tangibile – è al fianco delle realtà locali con interventi mirati e rapidi". Dunque un Consorzio virtuoso, che ha patrimonializzato al meglio anche le proprie risorse economiche: convertendo l'affitto pluriennale della vecchia sede di piazzale Barezzi in un mutuo di pari importo l'ente ha infatti assicurato ai suoi consorziati per il futuro la piena proprietà di una nuova e più funzionale sede proiettata nel domani.

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Un laboratorio scientifico itinerante a disposizione dei consorziati per l'analisi e il monitoraggio della risorsa idrica della rete di oltre 1500 km di canali artificiali.

Parma, 6 Maggio 2016

Inaugurata ieri in via Emilio Lepido 70/1 la "Casa dell'Acqua", nuova sede del Consorzio della Bonifica Parmense. Una struttura più fruibile per i consorziati che hanno necessità di informazioni, dotata di numerosi posti auto e raggiungibile con i mezzi pubblici (bus n. 23, direzione San Prospero).

Un plesso moderno e polifunzionale che consente l'accorpamento di tutti gli uffici che svolgono le diverse mansioni tecniche, amministrative e di progettazione lavori e opere in difesa del territorio.
Un front-office di avanguardia e un ufficio catastale informatizzato consentono il rapido accesso ai dati storici dell'archivio immobili e terreni.

Una sala di telecontrollo che effettua un costante monitoraggio dei livelli di flusso delle acque nella rete di bonifica e verifica e sovrintende sulle numerose postazioni dislocate nei vari impianti idrovori di sollevamento.
La più rilevante tra le novità presentate in occasione dell'inaugurazione della sede è quella di un ulteriore e innovativo servizio di analisi scientifica delle acque; un servizio tecnologicamente avanzato che consentirà di ottenere in tempo reale una fedele percezione della qualità di risorsa idrica presente nella rete di canalizzazione artificiale che fa capo al Consorzio.

"Bonifica Parmense Lab" (questo il nome scelto) conterà su uno staff qualificato di ricercatori che opererà a bordo di un pick-up itinerante per la provincia, dotato di strumentazione idonea al prelievo, alla campionatura, alla conservazione e all'analisi di alcuni parametri statistici volti ad identificare nell'immediato particolari presenze microbiologiche nelle acque.

Il Consorzio della Bonifica Parmense – nell'ottica di vigilare su possibili agenti inquinanti e assicurare a cittadini e aziende agricole acqua in grado di soddisfare le loro esigenze – arricchirà così le consolidate attività di bonifica con una nuova struttura operativa sul fronte della tutela ambientale che possa monitorare costantemente la risorsa idrica proveniente anche dai 27 depuratori delle società che gestiscono ed erogano il servizio idropotabile.

Pur conservando la sua esclusiva facoltà di trasportatore ed equilibratore dei flussi della risorsa idrica nelle aree di propria competenza, la Bonifica locale potrà fornire da oggi un altro servizio utile che va nella direzione di migliorare notevolmente la sostenibilità del territorio in cui prospera un agroalimentare che ha necessità costante di adeguate e positive influenze ambientali.

Il Presidente Luigi Spinazzi ha sottolineato: "L'importanza del dialogo costante con il territorio, i cittadini, le amministrazioni locali e le imprese è fondamentale per poter fornire servizi sempre migliori, comprendere le loro esigenze primarie e puntare a migliorarci".

Il Direttore Meuccio Berselli: "Con questa sede e i nuovi servizi offerti continuiamo nell'opera costante di rinnovamento dell'ente e della sua operatività di servizio. Rinnovamento che si misura con la qualità dell'opera svolta sul territorio in questi anni".

All'inaugurazione parmigiana, oltre alle numerose istituzioni, autorità e amministratori locali erano presenti anche Massimo Gargano – Direttore Generale Nazionale dell'associazione delle bonifiche ANBI – e Massimiliano Pederzoli, Presidente di ANBI ER e CER. Entrambi hanno espresso il loro plauso al lavoro fatto dal Consorzio di Parma, un ente che – nelle loro parole – "porta opera costante di prevenzione a difesa del territorio, un lavoro essenziale per rendere veramente al passo coi tempi il modello consortile che sempre di più – e l'Emilia-Romagna ne risulta testimonianza tangibile – è al fianco delle realtà locali con interventi mirati e rapidi". Dunque un Consorzio virtuoso, che ha patrimonializzato al meglio anche le proprie risorse economiche: convertendo l'affitto pluriennale della vecchia sede di piazzale Barezzi in un mutuo di pari importo l'ente ha infatti assicurato ai suoi consorziati per il futuro la piena proprietà di una nuova e più funzionale sede proiettata nel domani.

(Fonte: Ufficio stampa Consorzio della bonifica parmense)

Un centinaio di studenti dell'istituto agrario Bocchialini hanno simulato modelli di irrigazione virtuosa sulle coltivazioni tipiche applicando l'innovativo software IRRINET-IRRIFRAME ideato dai laboratori di ricerca del Canale Emiliano Romagnolo e accreditato per il risparmio di risorsa nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale.

Parma, 2 maggio 2016

Un centinaio di studenti dell'Istituto Agrario Bocchialini – terze e quarte classi provenienti dalle sezioni di Parma e San Secondo – ha partecipato attivamente ad un incontro sull'irrigazione di precisione, realizzata secondo modalità virtuose e applicata mediante un avanzato sistema tecnologico che consente un significativo risparmio idrico in agricoltura. In uno scenario globale caratterizzato da temperature altalenanti che causano periodi particolarmente siccitosi anche nel nostro comprensorio, l'utilizzo oculato di acqua non rappresenta solo un comportamento responsabile in un'ottica di diffusa sostenibilità ambientale, ma rappresenta anche un risparmio di denaro per l'imprenditore agricolo che ne fa un uso costante. Tutto questo è "Acqua e Territorio Lab", il progetto realizzato da ANBI Emilia Romagna, CER e Consorzio della Bonifica per gli istituti agrari dell'Emilia Romagna- recentemente accreditato dall'Ufficio Scolastico Regionale-Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.

Le lezioni itineranti nelle varie province hanno fatto tappa anche a Parma dove - nel corso di una ricca mattinata di lavoro all'Auditorium dell'Istituto Bocchialini - ANBI e Bonifica Parmense hanno approfondito ruolo e attività svolti dal Consorzio per una corretta manutenzione e difesa del territorio attraverso la regimazione delle acque e la mitigazione del dissesto idrogeologico montano. Sulle tematiche di evidente criticità, rischi e soluzioni di prevenzione sono intervenuti, dopo l'introduzione della preside Annarita Sicuri e del presidente del Consorzio Luigi Spinazzi, Patrizia Narducci di ANBI Emilia Romagna, il presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Spinazzi e il direttore generale del Consorzio Meuccio Berselli. Un ampio spazio è stato lasciato – come detto – alle buone pratiche nell'utilizzo della risorsa irrigua; Gioele Chiari - ricercatore dei laboratori del CER - ha illustrato IRRINET-IRRIFRAME ponendo l'accento sulle modalità tecniche e tecnologiche del software (da oggi anche disponibile e scaricabile gratuitamente come APP per mobile) e coinvolgendo gli studenti in un percorso condiviso di informazioni specifiche.

Gli alunni, in via preventiva, grazie al lavoro fatto in classe dal professor Giacomo Corradi nelle giornate precedenti, hanno presentato ai relatori-formatori una simulazione di uso del software applicata ad una coltura come il pomodoro, di per sé particolarmente idro-esigente e quindi esemplificazione sintomatica di un contesto che potrebbe davvero avere problematiche notevoli dalla mancanza di acqua nei prossimi mesi estivi. La dirigente del polo scolastico Annarita Sicuri è intervenuta evidenziando come le attività in collaborazione concreta con realtà quali i Consorzi di Bonifica – chiamati a governare risorse così rilevanti per il territorio come l'acqua – consentano di avere un occhio vigile sulle evoluzioni tecnologiche che sono alla base dell'innovazione utile nel comparto agroalimentare di qualità. Patrizia Narducci (ANBI Emilia-Romagna) ha rimarcato l'importanza del progetto e della collaborazione fattiva delle scuole per rendere fruibile ai più giovani ciò che può rappresentare per loro una base essenziale per una qualificazione professionale delle attività lavorative che riguardano da vicino il territorio e un approccio del tutto sostenibile.

Presidente e direttore della Bonifica locale Luigi Spinazzi e Meuccio Berselli hanno colto l'occasione dell'incontro per annunciare due importanti novità per il Consorzio di Parma che saranno presentate a breve: un Ufficio Irrigazione a disposizione delle imprese agricole e un Laboratorio di Ricerca e Monitoraggio sulla Qualità delle Acque nel reticolo di bonifica gestito dall'ente in tutto il Parmense.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Alternanza scuola-lavoro nei Consorzi di bonifica, percorsi formativi di cura, difesa ambientale, risparmio idrico e innovazione tecnologica applicata. Nuove opportunità occupazionali per i giovani dell'Emilia Romagna.

Ravenna 26 aprile 2016

Collaborazione operativa su percorsi di formazione utili per comprendere a fondo il proprio territorio e le caratteristiche mutevoli dell'ambiente in cui si vive e riconoscimento dell'importanza fondamentale dell'alternanza scuola-lavoro per acquisire maggiori e qualificate competenze professionali aggiornate e opportunità favorevoli per inserirsi nel mondo del lavoro. L'ANBI Emilia Romagna (l'Associazione che unisce i Consorzi di bonifica regionali) e l'Ufficio Scolastico Regionale (MIUR-Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) con questi presupposti hanno sancito nei giorni scorsi a Ravenna un accordo del tutto nuovo e sperimentale che rappresenta per il sistema consortile e per quello scolastico un esempio unico in Italia alla base di un modello innovativo e replicabile anche ad altre aree. Con la firma i Consorzi di bonifica, forti delle esperienze educational ideate e diffuse da ANBI ER negli ultimi anni all'interno degli istituti della regione, entrano a far parte di un qualificato numero di soggetti individuati dalle istituzioni scolastiche per diffondere percorsi di apprendimento legati alla cura e alla salvaguardia del territorio.

Le attività saranno rivolte agli studenti degli Istituti Tecnici, Professionali e Licei, in relazione agli indirizzi di studio e alle disponibilità dei Consorzi, con attenzione prioritaria verso gli Istituti Tecnici ad indirizzo Agrario, Agroalimentare e Agroindustriale e Costruzioni, Ambiente e Territorio e Istituti Professionali Settore Servizi per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Oltre all'alternanza scuola-lavoro e ai periodi di stage nei Consorzi l'Ufficio Scolastico regionale ha apprezzato il progetto di ANBI ER e Canale Emiliano Romagnolo "Acqua e Territorio Lab" volto per lo più, attraverso il progetto IRRINET e i laboratori in aula, all'informazione capillare sulle azioni tecnologiche per il risparmio idrico in agricoltura.

Il progetto guadagnerà un graduale e successivo ampliamento allargandosi anche ai docenti. L'intesa regionale - che ha avrà una durata iniziale di tre anni con eguale possibilità di rinnovo (2016-2019 ) - è stata presentata nell'Aula Magna dell'Istituto Tecnico di Agraria L.Perdisa a Ravenna alla presenza di circa 200 studenti. Ed è proprio da loro e dalla narrazione delle loro esperienze vissute nei Consorzi in questi anni che è arrivata la conferma della validità dell'iniziativa e delle prospettive della futura sinergia. Dopo i saluti del Consorzio di Bonifica della Romagna che ospitava l'evento e delle autorità locali i contenuti dell'accordo sono stati illustrati dal Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Giovanni Desco e dal Presidente di ANBI ER Massimiliano Pederzoli che hanno espresso la loro soddisfazione.

"L'USR aderisce con estrema convinzione al progetto elaborato con ANBI ER- ha rimarcato Desco - perché pienamente coerente con lo spirito della Legge 107/2015 che richiede una forte sinergia tra scuola e mondo del lavoro nel progettare le esperienze a tutto vantaggio della qualità dell'offerta formativa". Pederzoli ha sottolineato: "la reciprocità del valore dell'accordo che poggia su basi solide di azioni comuni già sperimentate negli ultimi anni, una intesa a vantaggio di tutti i soggetti interessati in un contesto in cui scuola, studio specifico del territorio e mondo del lavoro diventano un tutt'uno inscindibile".

(Fonte: ufficio stampa ANBI)

Il gruppo operativo del nuovo coordinamento di prevenzione territoriale Parmasicura (ANCI, Consorzio di Bonifica Parmense e Geologi) si è riunito per presentare le azioni sul territorio.

Parma 19 aprile 2016

A pochi giorni dalla convenzione firmata tra l'Ordine dei Geologi dell'Emilia Romagna e ANCI regionale per una maggiore valorizzazione nelle amministrazioni locali del ruolo e dei pareri mirati di chi è chiamato a fornire informazioni essenziali per una pianificazione del territorio sostenibile e più attenta alle analisi delle componenti naturali come la tipologia del suolo e la presenza delle acque - si è riunito al Consorzio di Bonifica Parmense il nuovo gruppo di lavoro #PARMASICURA.

Il nucleo operativo locale - partendo dall'azione contro il dissesto idrogeologico che impegna Governo e Ministero dell'Ambiente nel sostegno al lavoro dell'Unità di Missione #ITALIASICURA che coordina gli enti che si preoccupano della prevenzione territoriale - fornirà collaborazione concreta tra competenze e strutture dei soggetti coinvolti per arrivare rapidamente a determinare una chiara mappatura territoriale del Parmense con relativa indicizzazione precisa del rischio idrogeologico dei singoli comprensori e le entità dei progetti di manutenzione e salvaguardia utili a incrementare il livello di sicurezza delle comunità che vi sono insediate. Mitigare il dissesto prima che si manifesti - a seguito di cambiamenti climatici ormai frequenti e fenomeni alluvionali assai dannosi - significa infatti abbattere drasticamente i costi successivi all'emergenza dalle 5 alle 7 volte e in quest'ottica anche il coinvolgimento della cittadinanza attiva e delle imprese agricole delle zone montane e pedecollinari sarà strategico e funzionale per prevenire le criticità più rilevanti in tempi adeguati.

Oltre ad ANCI, Consorzio di Bonifica e Geologi anche l'Università di Parma Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra sta garantendo supporto alla nuova struttura. "Durante l'alluvione del Baganza – ha commentato il direttore della bonifica Meuccio Berselli - il Consorzio aveva lanciato l'allarme sulla necessità di un coordinamento di prevenzione che mettesse al centro delle priorità le ripercussioni dei mutamenti climatici sul nostro territorio, Parmasicura è un inizio per diffondere pratiche, ma anche metodologie che possano assicurare maggior considerazione e rispetto verso le acque e il suolo". Fabio Fecci vicepresidente di ANCI ER sottolinea l'importanza della collaborazione che si allarga al Consorzio. "Da Parmasicura e dalla convenzione coi geologi ci aspettiamo che la cultura della prevenzione possa avere maggior rilievo e che possa progressivamente ottenere sostegno e coinvolgimento da parte di tutti gli enti che hanno a cuore la difesa ambientale". Per i Geologi il responsabile provinciale Antonio Di Lauro ha ribadito anche che "proprio nell'ottica di una maggiore diffusione della cultura della prevenzione la nuova esperienza della convenzione e Parmasicura troveranno un autentico spazio anche all'interno delle scuole per raggiungere e sensibilizzare su queste tematiche le giovani generazioni".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)