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Comunicato Stampa di Unilog Group Spa ed Uniservice Srl in merito alle notizie apparse sulla stampa riguardanti la condanna di lavoratori impiegati presso il magazzino di Anzola dell’Emilia
Da anni la società Unilog Group Spa che gestisce magazzini alimentari in Anzola dell’Emilia (BO) è costretta a denunciare ripetuti furti.

Gli ammanchi di materiali, pallet ed alimenti negli ultimi anni sono aumentati in maniera preoccupante sino a superare i 300.000 euro.
Ciò nonostante non ci siamo arresi ai comportamenti illegali e abbiamo continuato a denunciare gli eventi più gravi in uno stillicidio di piccoli furti quotidiani di difficile contabilità. Lo abbiamo fatto anche a tutela della grande qualità del lavoro dei tantissimi lavoratori onesti che in questi anni hanno dovuto fare anche il lavoro di chi magari era impegnato a rubare.

Nei primi mesi dell’anno 2019, la svolta: prima l’arresto di un trasportatore che rubava pallet per rivenderli nel mercato illegale, poi l’indagine con telecamere nascoste avviata dalla Magistratura con l’ausilio dei Carabinieri di Anzola che ha portato all’individuazione dei responsabili di numerosi furti.

Nel nostro magazzino lavoratori sono assunti con il contratto della logistica che prevede il trattamento di fine rapporto 13ª 14ª ma, per riconoscere e premiare il “buon lavoro” abbiamo promosso accordi integrativi e previsto indennità e buoni pasto.

Per questo siamo ancor più sconcertati dai comportamenti infedeli di alcuni lavoratori, gli stessi che spesso hanno avuto atteggiamenti d’irrisione o di plateale ostruzione al lavoro.
Non di meno il ripetersi di furti ha iniziato a segnare le relazioni ed il rapporto di fiducia con i nostri committenti che ci affidano le merci per la consegna nella grande distribuzione, mettendo a rischio il lavoro di quel migliaio di lavoratori che direttamente o indirettamente ruotano intorno alla nostra attività.

Ci preme infine ringraziare la Magistratura che ha deciso di avviare le indagini ed i Carabinieri di Anzola che hanno svolto con discrezione professionalità quel paziente lavoro per l’individuazione responsabili.
Chiediamo a tutti di continuare a difendere e sostenere le aziende ed i lavoratori che hanno deciso di stare dalla parte della legalità e che vivono la legalità come un valore imprescindibile.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia
Domenica, 02 Febbraio 2020 06:26

La polizia interviene prontamente e sventa due furti

Danneggia un distributore automatico e ruba l’incasso: 29enne pregiudicato arrestato dalla Polizia di Stato

La Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino originario del Bangladesh di 29 anni, responsabile del reato di furto aggravato.
Gli agenti sono intervenuti, intorno alle ore 3 di questa mattina, presso l’“Openshop24” di via Crispi a seguito di chiamata al numero di emergenza 112 NUE da parte di un residente che aveva segnalato un furto in atto.
Gli operatori sono riusciti ad individuare un soggetto, corrispondente alla descrizione fornita dal testimone, che si stava allontanando in direzione piazza Dante, e a bloccarlo.
Lo straniero, noto pregiudicato, aveva di fatto danneggiato, utilizzando un sellino di una bicicletta, un distributore automatico per asportare le monete in esso contenute, corrispondenti alla somma di 56 euro, rinvenuta in una tasca del giubbotto.
Accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti, è stato trattenuto, come disposto dal Magistrato di turno, presso le camere di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo.

Giovane tenta un furto alla Coop Cialdini e aggredisce un dipendente che le impedisce la fuga: arrestata dalla Polizia di Stato
Nel primo pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha proceduto all’arresto di una 22enne, nata in Bulgaria, resasi responsabile del reato di rapina.
La giovane, mentre si trovava all’interno del supermercato COOP di via Cialdini aveva estratto dallo zaino di una signora il portafoglio; la vittima accortasi le aveva prontamente afferrato il polso facendole perdere la presa e aveva chiesto aiuto a gran voce.
Un dipendente del supermercato, postosi davanti all’uscita del negozio per impedirle la fuga, è stato aggredito con pugni e strattoni alle braccia e al torace dalla donna, che però non è riuscita a scappare.
Accompagnata in Questura, dagli accertamenti esperiti è emerso che la ragazza è gravata da precedenti di Polizia e penali per reati specifici.
Il Magistrato di turno ne ha disposto la traduzione in carcere.

 

Pubblicato in Cronaca Modena

Il personale della Squadra Volante fermava un’autovettura in Viale Trattati di Roma, nei pressi del casello autostradale, nella giornata di sabato scorso.

I soggetti privi di documenti venivano accompagnati in questura per accertamenti e identificati per M.A. classe 1990 di origine siciliana e T.N. classe 1991 e A.L. classe 1979, originari della Georgia.
I soggetti già gravati da altri precedenti penali, venivano sottoposti a perquisizione personale estesa anche al veicolo e venivano trovati in possesso di oggetti idonei allo scasso (2 cacciaviti, 1set di Grimaldelli e una chiave a pappagallo).

Tutti e tre venivano deferiti per la violazione dell’art. 10 bis del TUI e dell’art. 707 del C.P.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Parma: Continua il grande lavoro di controllo del territorio e di prevenzione dei reati predatori da parte della Squadra Volante. Mercoledi sorso in zona viale Langhirano, all’altezza della stazione di servizio Eni, una volante, procedeva a fermare un’autovettura Skoda Fabia con targa Polacca con tre persone a bordo, che sin da subito sono risultate sospette.

I tre soggetti sono risultati essere cittadini rumeni, con pregiudizi per reati contro il patrimonio. Dal controllo visivo effettuato all’interno dell’autovettura, venivano notate numerose confezioni di coltelli, distribuite nella parte anteriore, nella parte posteriore e nel bagagliaio della stessa. La merce trovata in loro possesso, veniva sottoposta a sequestro.

A termine dei controlli, nei confronti dei tre cittadini rumeni, veniva emesso un Foglio di via Obbligatorio dal comune di Parma, della durata di tre anni, contestualmente notificato.

I tre soggetti sono stati altresì denunciati ai sensi degli artt. 17 e 37 tulps, poiché impegnati nella vendita di coltelli senza la prevista licenza da parte del comune.

 

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Rapina impropria: 39enne ghanese pregiudicato arrestato dalla Polizia di Stato
Un cittadino ghanese di 39 anni, clandestino e censurato, è stato tratto in arresto dagli agenti della Squadra Volante per il reato di rapina impropria.
Lo straniero, a seguito di un furto perpetrato ai danni del supermercato Conad, era stato fermato da due Guardie Particolari Giurate in servizio di vigilanza antitaccheggio presso il Centro Commerciale “La Rotonda”; per guadagnarsi la fuga le aveva spintonate e graffiate.


Grazie all’intervento degli agenti, allertati tramite linea di emergenza 112NUE, il malvivente è stato definitivamente bloccato.


Il ghanese aveva sottratto, occultandolo all’interno di una borsa, diverso materiale tra cui due power bank e cinque auricolari bluetooth, che non essendo stati danneggiati, sono stati restituititi al responsabile dell’esercizio commerciale. Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti dentro un borsello un paio di forbici da sarta, una lametta da rasoio ed una astina in metallo (tipo grimaldello).


Numerosi i precedenti di Polizia e penali, a carico del 39enne, in particolare per reati contro il patrimonio. Principale bersaglio della sua attività criminale i centri commerciali.
Il malvivente, che è stato anche denunciato per immigrazione clandestina e possesso di oggetti atti ad offendere, sarà processato con rito direttissimo questa mattina.
Le due Guardie Particolari Giurate sono state refertate presso il locale Pronto Soccorso e dimesse con prognosi di tre giorni per graffi e percosse.

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Furto ai danni del Centro di Promozione Sociale “Gorizia” a Carpi: denunciato dalla Polizia l’autore del reato Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un cittadino marocchino di 22 anni per il reato di furto aggravato ai danni del Centro di Promozione Sociale Gorizia.

Al termine di una approfondita e scrupolosa attività di indagine, effettuata anche attraverso l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza del locale, gli agenti sono riusciti a risalire al giovane straniero, imputandogli la paternità del furto. Il giovane, nella tarda serata del 18 maggio scorso, aveva forzato una prima porta di sicurezza esterna per introdursi nel Centro e, dopo aver danneggiato un’altra porta i, frantumandone il vetro, aveva raggiunto il locale adibito a bar, asportando il fondo cassa. A questa denuncia se ne aggiunge un’altra a suo carico per il reato di atti osceni in luogo pubblico in presenza di minori.

La Squadra Volante il 24 giugno scorso, era intervenuta in via Lucrezio in quanto un condomino aveva segnalato la presenza di un uomo - per l’appunto il 22enne marocchino - completamente nudo, con una bottiglia di vino in mano, in piedi sopra una panchina, che saltava e ballava, cantando a squarciagola, all’interno del parco pubblico, frequentato da bambini intenti a giocare. Il marocchino pregiudicato, con numerosissimi precedenti di Polizia per svariati reati, tra cui ricettazione, danneggiamento e furto aggravato, porto di armi ed oggetti atti ad offendere, si trova al momento in carcere a seguito di ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Modena in relazione ad un furto commesso dallo stesso nella notte tra il 24 e il 25 maggio scorsi ai danni dell’esercizio commerciale “Mercatone A.C.E.” di Carpi.

Pubblicato in Cronaca Modena

Generi alimentari, abbigliamento sportivo, prodotti di bellezza e tecnologia tra gli oggetti che vanno maggiormente “a ruba”. I taccheggiatori agiscono soprattutto durante le festività, i weekend e durante i saldi. I furti denunciati sono 193 ogni 100 mila abitanti.

di M.F. Modena 9 agosto 2019 - Con 193 furti denunciati ogni 100 mila abitanti a livello provinciale, Modena si piazza al 18° posto in Italia per furti nei negozi. È quanto emerge dalla ricerca Retail Security in Europe. Going beyond Shrinkage che ha pubblicato i dati rilevati da 23 mila esercii commerciali in 11 paesi compresa l’Italia. Una posizione non certo da invidiare. Ma che cosa si ruba di più e quali sono gli esercizi più colpiti?

Tra i prodotti che vanno maggiormente “a ruba” ci sono i generi alimentari, soprattutto alcolici, tra liquori e champagne, ma anche formaggi, carne, pesce in scatola e dolci. Tutti alimenti in genere “costosi”, che non ci si può permettere, oppure da rivendere. Segue nella lista degli “oggetti del desiderio” l’abbigliamento sportivo, ma anche pantaloni, accessori, camicette, al terzo posto la tecnologia, con in cima alla classifica degli oggetti più rubati cellulari e auricolari, quarto “podio” dei più rubati ai prodotti di bellezza, tra creme e cosmetici.

L’identikit dei taccheggiatori è eterogeneo e va dagli adolescenti ai giovani adulti per quanto riguarda articoli tecnologici, cancelleria e abbigliamento sportivo. Ragazze e donne adulte, invece, si indirizzano prevalentemente su cosmetici, accessori e generi alimentari. Ci sono poi piccole bande di 3-4 persone specializzate in furti, anche su commissione, che agiscono servendosi di borse schermate, attrezzi per staccare le etichette antitaccheggio e jammer, disturbatori di frequenze.

Meno frequenti i furti con scasso e i reati predatori. Per quanto riguarda questi ultimi, il 50% è avvenuto con minacce verbali e solo nel 20% con armi bianche. Marginali i casi di violenza fisica.

Curiosi, poi, i periodi in cui si concentrano maggiormente i furti. Da quanto emerge dalla ricerca i taccheggi aumentano durante le festività, in particolare durante quelle natalizie, durante i weekend e nel periodo dei saldi.

 

Castelfranco Emilia (MO): Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale restituisce alla Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo di Panzano in Castelfranco Emilia (MO) il dipinto olio su tela, ovale, raffigurante "San Luigi Gonzaga", risalente alla metà del XVIII secolo, trafugato prima del 2001.

Il 5 maggio 2019, alle ore 18.30, in Castelfranco Emilia (MO), presso la Chiesa Parrocchiale di Panzano, alla presenza del Vicario Generale della Curia Arcivescovile di Bologna, Monsignor Giovanni Silvagni, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Maggiore Giuseppe De Gori, ha riconsegnato al Parroco di Panzano, Don Claudio Casiello, il dipinto olio su tela, raffigurante "San Luigi Gonzaga", risalente alla metà del XVIII secolo, trafugato in epoca imprecisata e comunque nel periodo compreso tra il 1971 e il 2001, dall'interno dello stesso luogo di culto.

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-Olio su tela, cm. 89 x 68, raffigurante "San Luigi Gonzaga", ambito emiliano metà del XVIII secolo-

L'eccezionale recupero scaturisce dall'esito di un accurato controllo sui siti e-commerce effettuato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, in particolare dal Nucleo di Udine, mediante la comparazione dell'immagine del dipinto messo in vendita presso un sito internet, con quella inserita nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più grande banca dati di opere d'arte rubate al mondo, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, ed i minuziosi approfondimenti investigativi dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, condotti con l'attivo contributo fornito dai responsabili dell'Ufficio Beni Culturali della Curia Arcivescovile di Bologna, permettevano di confermare con assoluta certezza che il pregevole dipinto posto in vendita, pur essendo stato oggetto di intervento di restauro successivamente al furto, era proprio quello trafugato a Castelfranco Emilia da almeno 18 anni, tanto da permetterne il sequestro.

L'opera, che mostra San Luigi Gonzaga con Gesù Bambino benedicente insieme agli angeli, dopo la cerimonia ufficiale di riconsegna, sarà ricollocata nella chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Panzano e restituita così alla comunità cristiana, in occasione dei Vespri per la festa patronale.

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Pubblicato in Cronaca Emilia

Indagine lampo – la Polizia di Stato individua un rapinatore, borseggiatore seriale e lo espelle con accompagnamento al cpr di Potenza. Sequestrato un telefonino,  huawei, modello p8 lite, colore nero, in attesa del legittimo proprietario (Foto in calce).

Nella giornata di Venerdì 22.02 u.s. un cittadino straniero si è reso responsabile di una rapina, commessa all'interno della locale stazione ferroviaria, a danno di una viaggiatrice. La condotta è consistita in una spinta nei confronti della donna, violenza finalizzata poi ad asportare dall'interno dello zainetto il suo telefono cellulare.
Immediate indagini svolte da parte di personale della Polfer di Parma, hanno permesso di individuare il criminale, il quale in quella circostanza, prima di darsi alla fuga, si era, in modo sospetto, recato prima all'interno del Bar Europa.

Il soggetto, grazie all'acume investigativo degli operatori è stato identificato sin dall'inizio con nome e cognome e con tanto di volto. Infatti, il reo, è un soggetto noto a questi uffici come borseggiatore seriale e come autore di diversi furti aggravati.

Nella giornata di domenica, durante lo svolgimento del servizio di o.p. in occasione di Parma- Napoli, personale Polfer ha individuato il soggetto in stazione, lo ha immediatamente bloccato e compiutamente identificato.

Non solo, l'attività degli agenti, grazie all'ausilio dei sistemi di video sorveglianza, è proseguito, notando che il reo, quella stessa domenica, prima di entrare in stazione, proprio come lo scorso venerdì, era entrato all'interno del bar Europa. Questo elemento ha portato gli operanti a richiedere la visione delle immagini di videosorveglianza del Bar Europa, dalle quali è emerso che il senegalese, il precedente venerdì, si era recato all'interno del bar con in mano il cellulare sottratto alla donna poco prima e lo aveva ceduto ad un barista in cambio di alcune banconote.

Il barista, presente sul posto veniva invitato a riconsegnare il cellulare, cosa che veniva fatta e conseguentemente lo smartphone veniva restituito alla legittima proprietaria.
Nell'occasione, il barista è stato denunciato a piede libero per il reato di ricettazione, mentre il senegalese, classe 72 è stato denunciato per il reato di rapina e, poiché quella Domenica il senegalese è stato trovato in possesso di un altro cellulare, di cui non era in grado di giustificare il possesso, è stato denunciato altresì per il reato di ricettazione.

Inoltre, grazie alla grande collaborazione e scambio di informazioni tra la Questura e le specialità della Polizia di Stato, il soggetto, poiché irregolare sul territorio nazionale è stato fatto oggetto, il giorno successivo, di un provvedimento di espulsione per pericolosità sociale.

Detta espulsione è stata eseguita mediante accompagnamento, da parte di personale della Questura, al c.p.r. di Potenza, ove a seguito di ulteriori accertamenti verrà rimpatriato in Senegal.
Il telefono sequestrato per ricettazione è un huawei, modello p8 lite, colore nero, di cui si allega fotografia di modo che il legittimo proprietario lo possa reclamare.

 

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Pubblicato in Cronaca Parma

Arriva una nuova truffa virale: prelievi non autorizzati e uscite anomale dal proprio conto corrente mediante R.I.D. di pochi euro. Lo "Sportello dei Diritti": controllare frequentemente la lista movimenti del proprio conto corrente. L'allerta anche sul sito della Polizia Postale e la pagina Facebook "Commissariato di PS On Line"

Una truffa che sta assumendo contorni preoccupanti è stata segnalata con un post sulla pagina Facebook "Commissariato di PS On Line – Italia" che rimanda al suo sito istituzionale. E per lo "Sportello dei Diritti", da anni impegnato anche nella tutela dei cittadini dalla miriadi di nuove frodi che si registrano con sempre maggior frequenza, è opportuno rilanciare questo vero e proprio allarme determinato dalle modalità di questo tipo di truffa che potrebbe passare quasi inosservato se non prestiamo la dovuta attenzione ai nostri conti correnti.

«Negli ultimi giorni – comincia così il testo dell'allerta - stanno giungendo numerose segnalazioni relative ad una 'nuova' truffa che sta colpendo ignari titolari di conti correnti mediante disposizioni SEPA, ovvero un addebito a seguito di una domiciliazione bancaria con R.I.D., apparentemente richiesta dal titolare del conto medesimo, ma in realtà autorizzata con dati personali carpiti con metodi truffaldini.Il R.I.D. (richiesta di addebito diretto) è lo strumento più comodo per i pagamenti da effettuarsi periodicamente a fronte della prestazione dei servizi più comuni (ad es. bollette del gas, dell'acqua, dell'utenza telefonica ecc..).L'importo addebitato fraudolentemente senza l'autorizzazione dell'utente è esiguo, e potrebbe sfuggire ad un occhio non attento. Si tratta infatti di una somma in uscita dal c/c pari a 19,90 Euro.Gli esperti della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Compartimento di Venezia consigliano, per evitare di incorrere in questo tipo di frode, di controllare frequentemente la lista movimenti del proprio conto corrente, operazione adesso molto più agevole grazie anche ai servizi di home banking, e, in caso di anomalie, di avvisare immediatamente il proprio istituto di credito dell'accaduto, richiedendo il richiamo della somma illecitamente sottratta e la revoca del R.I.D.».

Insomma, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ancora una volta il modo migliore per difendersi, è quello di prevenire e non abbassare mai la soglia della propria attenzione sui movimenti del nostro conto corrente. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

(16 febbraio 2019)

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia

Di Redazione Sala Baganza 11 febbraio 2019 - A Sala Baganza e zone limitrofe continuano a giungere segnalazioni di furti con "malloppi" più o meno ricchi ma con danni sempre piuttosto rilevanti.

Nel fine settimana è stata la volta di un furto ai danni di un commerciante di Sala Baganza. Secondo quanto riportato da residenti del luogo, i ladri avrebbero agito sabato notte del tutto indisturbati ai danni di un negozio di elettronica in via Martiri della libertà. Domenica invece, sarebbe stata scassinata la portiera di una vettura in via "Maria Luigia", recuperando solo pochi euro ma lasciando al proprietario un danno considerevole.

Il nervosismo tra i cittadini accresce di pari passo alla loro sensazione di insicurezza, l'allarme sociale si espande a macchia d'olio e la domanda che più frequentemente si rincorre è "Quanti altri furti ed atti vandalici dovremo ancora subire, prima che vengano presi provvedimenti, da nuovi addetti alla sicurezza locale a una rete di video-sorveglianza?"

Al momento la risposta più pronta al contrasto della "micro criminalità", quella più a contatto con la società civile, si basa sul "controllo di vicinato" per il momento attivato nella località di Maiatico ed al quale ha deciso di aderire Davide Adorni, detto "il guerriero" per le sue abilità nel combattimento, nella speranza di riuscire a coinvolgere un numero considerevole di cittadini pronti a occuparsi di sicurezza e non solo all'interno del "quartiere". Una sorveglianza privata che risponde a ben precise regole, non sostituendosi alle forze dell'ordine, dove i cittadini, organizzati per quartiere, hanno il compito di tutelare in modo efficace il territorio, non solo con riferimento alla sicurezza generale ma anche alla tutela dell'ambiente e del decoro urbano.

"La sicurezza viene prima di ogni cosa, commenta Davide Adorni , non è la prima volta che a Sala e nella Val Baganza succedono cose di questo genere. Bisogna fare qualcosa. La portiera scassinata è dell'automobile della mia compagna e mi sento coinvolto in prima persona. Mi sto già muovendo per il controllo di vicinato, e spero di dare la spinta a partecipare anche ad altri cittadini. A breve dovrebbe essere tutto pronto per cominciare. Tutti insieme possiamo vincere contro la criminalità. Personalmente voglio essere d'esempio per gli altri concittadini, ma soprattutto voglio essere un esempio per i miei figli. Non voglio che loro crescano in un ambiente poco sicuro. Non lo permetterò!"

Ma in cosa consiste il controllo di vicinato? Dal sito del comune di Sala Baganza leggiamo:

"L'obiettivo del progetto è di aumentare il senso civile, indispensabile a contrastare la criminalità, rammentando che ogni atto criminale deve essere sempre seguito da una regolare denuncia agli organi di polizia. Le Forze dell'Ordine, insieme ai cittadini, beneficeranno di questa attività attraverso l'instaurazione di un dialogo continuo, unito alla sorveglianza del proprio quartiere."

Per saperne di più consigliamo di visitare il sito del comune di Sala Baganza http://www.comune.sala-baganza.pr.it/servizi/menu/dinamica.aspx?ID=92568&bo=true , mentre a questo link è possibile rileggere l'articolo che era stato dedicato al "personaggio" di Sala Baganza Davide Adorni https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/costume-e-societa/item/21957-il-personaggio-davide-adorni-il-guerriero-di-sala-baganza.html 

Ricordiamo che per le  segnalazioni dei lettori è possibile contattare la redazione della Gazzetta dell'Emilia all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  inviando foto e descrizione e soprattutto i recapiti per essere contattati. (NiCo)

 

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(Davide Adorni - Il Guerriero)

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Pubblicato in Cronaca Parma