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Mercoledì, 20 Giugno 2018 08:46

50 Best Restaurants: Bottura conquista la vetta

L’Osteria Francescana di Massimo Bottura conquista per la seconda volta la vetta della famosa classifica internazionale dei The World's 50 Best Restaurants 2018. L’Italia trionfa con i suoi grandi nomi.

Di Chiara Marando –

Mercoledì 20 Giugno 2018 -

La cucina italiana sul tetto del mondo. Ancora una volta. E con lui: Massimo Bottura.

La sua “Osteria Francescana” ieri sera ha trionfato con il primo posto nella classifica di The World's 50 Best Restaurants 2018, che decreta l’empireo dei migliori ristoranti al mondo.

La prima volta per lui era stata a New York nel 2016 ed ora eccolo tornare sul palco, accompagnato dall’inseparabile Lara Gilmore, moglie ma anche musa e colonna portante di un progetto che va ben oltre la ristorazione, che spazia in ambiti ancora inesplorati dove la cucina incontra gli altri chef per progetti a livello globale legati alla sostenibilità, alla democraticità del cibo, alla condivisione.

Ieri Massimo Bottura, è salito sul palco del palazzo dei congressi Euskalduna Jauregia di Bilbao e lo ha fatto emozionato, molto emozionato, ma tirando fuori quel carisma che lo contraddistingue e gli ha permesso di far crescere il suo nome e quello della cucina italiana nel mondo. Un discorso chiaro, un invito ai colleghi in platea per sottolineare che "gli chef nel 2018 hanno a disposizione una gran voce per dimostrare il cambiamento.  Siamo tutti parte della stessa rivoluzione e tutti insieme possiamo essere parte del cambiamento".

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Insieme a lui, i grandi nomi dell’arte culinaria internazionale. Perché il The World's 50 Best Restaurants 2018 è una macchina che mette in moto un mondo: sono 1.040 i restaurant experts che hanno espresso 10 preferenze a testa ridefinendo così la classifica 2018. Una serie di ingranaggi che, dagli inizi del 2002, hanno saputo mettere in movimento un meccanismo dalla forza mediatica senza precedenti, in grado di ridisegnare ogni anno i confini della geografia gastronomica internazionale.

E in questa edizione l’Italia può vantare altri 3 ristoranti fra i primi 50Piazza Duomo ad Alba al n°16 (scende di una posizione rispetto al 2017); Le Calandre a Rubano al n°23 (era 29° nel 2017) e il Reale a Castel Di Sangro al n°36 era alla posizione n°43 nel 2017). 

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Tra gli altri riconoscimenti importanti, il premio Chef's Choice Award 2018, assegnato al cuoco più votato dagli altri chef, è stato conferito a Dan Barber; il pasticcere francese Cédric Grolet del ristorante Le Meurice di Parigi ha ricevuto il premio di World's Best Pastry Chef.

Il premio Best Female Chef Award è andato all'inglese Clare Smyth, mentre il Lifetime Achievement Award è stato assegnato a Gastón Acurio. SingleThread, in California, è il ristorante One to Watch di questo 2018.

THE WORLD'S 50 BEST RESTAURANTS 2018 - LA LISTA COMPLETA

1. Osteria Francescana, Modena (Italia)

2. El Celler de Can Roca, Girona (Spagna)

3. Mirazur, Menton (Francia)

4. Eleven Madison Park, New York (USA)

5. Gaggan, Bangkok (Thailandia)

6. Central, Lima (Peru) 

7. Maido, Lima (Peru)

8. Arpège, Paris (Francia)

9. Mugaritz, San Sebastian (Spagna)

10. Asador Etxebarri, Atxondo (Spagna)

11. Quintonil, Mexico City (Messico)

12. Blue Hill at Stone Barns, Tarrytown (USA) 

13. Pujol, Mexico City (Messico)

14. Steirereck, Vienna (Austria)

15. White Rabbit, Moscow (Russia)

16. Piazza Duomo, Alba (Italia)

17. Den, Tokyo (Giappone) 

18. Disfrutar, Barcelona (Spagna)

19. Geranium, Copenhagen (Danimarca)

20. Attica, Melbourne (Australia) 

21. Alain Ducasse au Plaza Athénée, Paris (Francia)

22. Narisawa, Tokyo (Giappone)

23. Le Calandre, Rubano (Italia)

24. Ultraviolet, Shanghai (Cina)

25. Cosme, New York (USA)

26. Le Bernardin, New York (USA)

27. Boragò, Santiago (Cile)

28. Odette, Singapore

29. Alléno Paris at Pavillon Ledoyen, Paris (Francia) 

30. D.O.M. , Sao Paulo (Brasile)

31Arzak, San Sebastian (Spagna)

32. Tickets, Barcelona (Spagna)

33. The Clove Club, London (UK)

34. Alinea, Chicago (USA)

35. Maaemo, Oslo (Norvegia)

36. Reale, Castel di Sangro (Italia)

37. Restaurant Tim Raue, Berlin (Germania)

38. Lyle's, London (UK)

39. Astrid Y Gastón, Lima (Peru)

40. Septime, Paris (Francia) 

41. Nihonryori Ryugin, Tokyo (Giappone)

42. The Ledbury, London (UK)

43. Azurmendi, Larrabetzu (Spagna)

44. Mikla, Instanbul (Turchia)

45. Dinner by Heston Blumenthal, London (UK)

46. Saison, San Francisco (USA)

47. Schloss Schauenstein, Fürstenau (Svizzera)

48. Hiša Franko, Kobarid (Slovenia)

49. Nahm, Bangkok (Thailandia)

50. The Test Kitchen, Cape Town (Sud Africa)

(Credits Photo: Magenta Bureau)

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La notte di San Giovanni, festeggita il 23 giugno, è una serata magica. E' celebrata a Parma e provincia con rituali e tradizioni che si perdono nell'antichità.

A Parma City of Gastronomy la tradizione più comune è quella delle tortellate all'aperto: grandi tavolate imbandite allestite all'esterno dei ristoranti, nei borghi, nelle piazze, nei paesi, nei giardini e, perché no, tra i vigneti, per cenare in compagnia aspettando di prendere la benefica "rozäda äd san Zvan", la rugiada di San Giovanni. Piatto principale della cena sono i nostri tipici tortelli d'erbetta alla parmigiana, conditi con abbondante burro e Parmigiano Reggiano, preceduti magari da un antipasto leggero a base di salumi.

Un'altra tradizione molto sentita è quella di preparare il nocino, un tipico liquore a base di noci verdi, con i frutti raccolti la notte di San Giovanni e bagnati dalla miracolosa rugiada.

Chi la sera di San Giovanni si troverà in città o in uno dei paesi della provincia avrà davvero l'imbarazzo della scelta tra le tante proposte di tortellate dei ristoratori, degli agriturismi e delle associazioni. I ristoranti di Parma City of Gastronomy offrono, per quella serata, tante proposte diverse in grado di soddisfare tutti i gusti.

Numeroso tortellate in strada, nelle piazze e nei quartieri organizzate da associazioni e pro loco. Il Consiglio Cittadini Volontari "Parma Centro", ha messo in essere varie iniziative collegate a supporto con la "Tortellata di San Giovanni", che si effettuerà il giorno 23 giugno all'interno del perimetro: via Garibaldi - v.le Mentana - via Saffi e strada Repubblica.

Ecco alcune delle proposte che potete trovare al link www.parmacityofgastronomy.it/tortellate-di-san-giovanni/ 

Ristorante San Barnaba
Per la tortellata di San Giovanni il Ristorante San Barnaba si trasferisce tra le antiche mura del meraviglioso Castello di Felino per una serata con trionfi di tortelli e musica dal vivo.

Ristorante Al Vèdel
Cena all'aperto con menu alla carta vi aspettano al Ristorante Al Vèdel ma attenzione: il primo piatto sarà obbligatoriamente il tortello d'erbetta alla parmigiana!

Trattoria La Porta a Viarolo
Una tortellata in una trattoria tipica della Bassa Parmense con un menu tradizionale e proposte creative con prodotti d'alta qualità.

Agriturismo Il Gelso
Tra le colline di Traversetolo la tortellata dell'Agriturismo Il Gelso è all'aperto, circondati dal verde e della frescura dell'Appennino.

Ristorante KM90
Tortellata sotto le Stelle alla Ristobottega Emiliana KM90 a Fidenza. Torta fritta, salumi, tortelli a volontà con le materie prime selezionate da Silvano Romani.

Ristorante Al Mulino di Torrechiara
Ai piedi del possente maniero di Torrechiara e del romantico borgo, il Ristorante al Mulino vi aspetta con una tortellata con un menu fisso di tipica tradizione parmigiana.

Trattoria Antichi Sapori
Antichi Sapori è una raffinata trattoria alle porte di Parma che vi propone una tortellata all'insegna della tradizione e della qualità, annaffiata da un buon Lambrusco.

Agriturismo Podere Cristina
Sulle colline di Lesignano de' Bagni la tortellata dell'Agriturismo Podere Cristina avrà un'atmosfera particolare: infatti si cenerà all'aperto, a lume di candela.

Osteria dei Mascalzoni
L'Osteria dei Mascalzoni, nel cuore di Parma, si divide in due per offrirvi due diverse tortellate: una proposta con menu fisso in Osteria, nei tavolini all'interno oppure in quelli esterni in un antico borgo, e una proposta alla carta all'aperto in Piazza Ghiaia, contornata da musica dal vivo e mercatini.

Ristorante Unicorno
Il Ristorante Unicorno, a Monticelli Terme, vi aspetta per la grande tortellata sotto le stelle del 23 giugno con menu fisso e menu alla carta.

Antica Corte Pallavicina
Una tortellata stellata quella dell'Antica Corte Pallavicina, servita nell'aia del Castello: tortelli, buffet di antipasti e una sorpresa per le coppie.

Tortelli&CO
Già dal nome si capisce che questa gastronomia nel cuore di Parma non poteva esimersi dal proporre una tortellata con tortelli d'erbetta classici e ricette speciali e creative.

Azienda Agricola La Madonnina
La tortellata dell'Azienda Agricola La Madonnina sarà una serata magica: ai piedi del Castello di Torrechiara cenerete sotto le stelle, con vista sui vigneti dell'azienda. I tortelli saranno ovviamente accompagnati dai vini de La Madonnina.

La Tavola del Contado
Nella suggestiva piazza Leoni di Torrechiara, ai piedi del borgo e del castello, una tortellata all'aperto con possibilità di scelta tra due gustosi menu tipici.

Motonave Stradivari
Una tortellata... sull'acqua! Tortellata sotto le stelle navigando sulle acque del grande fiume Po, a bordo della motonave Stradivari. Per l'occasione le strutture del gruppo INC Hotels (Best Western Plus Hotel Farnese, Holiday Inn Express Parma, Hotel San Marco a Parma Ovest) propongono tariffe agevolate.

Ristorante L'Incontro
Il ristorante dell'Hotel San Marco a Parma Ovest propone una tortellata dai sapori tradizionali, all'aperto sotto un portico realizzato per l'occasione. Disponibile anche menu per i più piccoli.

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Nella prestigiosa cornice della Triennale di Milano, l’edizione 2018 dei Premi MAM - Maestro d’Arte e Mestiere ha visto proclamare 77 nuovi Maestri. Da Annie Féolde a Ezio Santin, da Massimo Spigaroli a Franco Pepe, da Achille Zoia a Renato Brancaleoni, ecco i 13 premiati negli ambiti del Gusto e dell’Arte dell’Ospitalità.

Parma 05 Giugno 2018 -

Si è svolta a Milano, presso il Salone d’Onore della Triennale, la cerimonia di assegnazione dei riconoscimenti MAM - Maestro d’Arte e Mestiere.

La Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, istituzione privata non profit nata a Milano nel 1995 con il duplice obiettivo di salvare le attività artigianali d'eccellenza dal rischio di scomparsa e di formare nuove generazioni di Maestri d'Arte, in collaborazione con ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, considerata il più autorevole centro al mondo dedicato alla formazione nel campo dell’ospitalità italiana, ha proclamato 77 nuovi MAM - Maestri d’Arte e Mestiere. Più precisamente, 64 Maestri operano in 23 diverse categorie dell’artigianato artistico, dalla ceramica alla gioielleria, dal mosaico alla pelletteria, dal teatro alla lavorazione dei metalli. Sono invece 13 i mestieri legati al Gusto e all’Arte dell’Ospitalità.

Ecco qui l’elenco dei premiati:

Categoria: BAR E MISCELAZIONE

Salvatore Calabrese

Categoria: CIOCCOLATERIA E CONFETTERIA

Pietro Romanengo

Categoria: CUCINA

Ezio Santin

Categoria: FORMAGGI

Renato Brancaleoni

Categoria: GELATERIA

Vincenzo Crivella

Categoria: MACELLERIA

Franco Cazzamali

Categoria: NORCINERIA

Massimo Spigaroli

Categoria: OSPITALITÀ

Annie Féolde

Categoria: ARTE BIANCA

Eugenio Pol

Categoria: PASTICCERIA

Achille Zoia

Categoria: PIZZERIA

Franco Pepe

Categoria: SALA

Giacinto Rossetti

Categoria: SOMMELLERIE

Enrico Bernardo

A testimonianza del loro storico saper fare, i nuovi Maestri d’Arte e Mestiere hanno ricevuto una fusione in bronzo, su disegno originale dalla Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, raffigurante un’allegoria dell’ingegno.

Il progetto MAM è patrocinato da: MISE-Ministero dello Sviluppo Economico; Comune di Milano; Triennale di Milano; Fondazione Cariplo; Unioncamere; Confartigianato; CNA; Symbola-Fondazione per le qualità italiane; Fondazione Italia Patria della Bellezza; e Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship.

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La cucina spezzina più vera, quella dove a parlare sono gli ingredienti semplici, si trova in un luogo storico di La Spezia, il più antico punto di ristoro cittadino: si chiama “Inferno” ed è aperto dal 1905.

Sabato 02 Giugno 2018 -

Di Chiara Marando -

Nascosto tra le vie del centro di La Spezia, poco distante dalla piazza del mercato, c’è un luogo tra i più antichi della città. Un punto di ristoro aperto dal 1905 dove i marinai sapevano di poter trovare ospitalità, un buon pasto semplice ed un luogo che li riusciva comprendere, un luogo fatto per loro dove ricaricare forze e speranze stremate dai lunghi viaggi.

inferno

Non lo si vede chiaramente dalla strada, si scendono le scale e si arriva in una cantina con volte in pietra basse, molto basse. Si giunge così a “Inferno”, una osteria con cucina dal sapore antico e dalla storia che attraversa oltre un secolo di vita marinara.

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Bottiglie di liquori e alcolici in vista, tavoli rustici e i ricordi del tempo che fu, un omaggio alla tradizione che ha fatto vivere, e ancora mantiene attiva, questa realtà. A fare da sottofondo è il brusio costante degli avventori mentre dalla cucina, aperta e ben visibile, si percepisce lo spadellare delle cuoche intente nelle preparazioni.

Il menù non c’è. Si sceglie tra poche specialità, tutte ben fatte e raccontate a voce. Tutte saporite. Tutte da provare.

Non sono piatti ruffiani, sono la tipicità spezzina. Anche quella più difficile da trovare. E’ il caso della mesciua, una deliziosa zuppa di legumi e cereali. Poi le acciughe fritte, preparate con maestria, la zuppa di muscoli, i muscoli ripieni e il polpo con patate e sugo. Buoni, veramente molto appetitosi. Da mangiare condividendo il piacere, leccandosi le dita, scambiandosi le portate.

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E se si parla di condimenti al pomodoro, eccolo fresco con basilico per arricchire i ravioli ripieni di muscoli, oppure in salsa per rendere omaggio agli scampi che abbracciano le penne. Tutto molto semplice, tutto molto genuino, tutto molto ligure. Inutile dire che la scarpetta è d’obbligo, soprattutto quando a strizzare l’occhio nel piatto è un buon olio extravergine di oliva che dona ulteriore profumo agli elementi.

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Da bere birre, vini rossi e bianchi frizzantini, ruffiani. Per specificare, vanno giù come l’acqua e puliscono la bocca per renderla pronta alla pietanza successiva. Le porzioni abbondanti, l’ambiente gioioso con una nota piacevolmente malinconica e romantica. Perché chi conosce i racconti della vita di mare di inizio secolo sa quanto possano aver visto i muri di questa “magica” cantina, quasi una sorta di cambusa.

Anche i dolci non rincorrono la ricercatezza ma solo il gusto: cheesecake ai frutti di bosco, panna cotta con cioccolato, crema pasticcera con frutta e zuppa inglese.

Poi, sazi e soddisfatti, si attendono i caffè e ci si lascia andare a grappe e liquori prima di chiedere il conto. I prezzi? Quasi incredibili: 20/25 euro a testa per un pasto completo.

Saliti i pochi gradini e riemersi sulla strada del rientro si sorride, difficile non farlo. Si ripensa a quanto assaporato, all’atmosfera, alla leggerezza e si immagina cosa verrà servito in tavola la prossima volta. Perché una sola visita certamente non basta.

 

Osteria all'Inferno dal 1905

Via Lorenzo Costa, 3

19121 La Spezia SP

Tel. 0187 29458

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Coppa di Parma IGP e Salame Felino IGP protagonisti al City of Gastronomy Festival insieme con il Parma Quality Restaurants. A curare il wine pairing il Consorzio per la Tutela dei Vini DOP Colli di Parma

Parma 30 Maggio 2018

È tempo di City of Gastronomy Festival a Parma: l’appuntamento è per sabato 2 e domenica 3 giugno, nel centro storico della città ducale. Tra gli attori protagonisti del Festival, che è fondato sul binomio tra buon cibo e qualità, figurano anche il Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP e il Consorzio di Tutela del Salame Felino IGP, espressione di due eccellenze dell’arte salumiera della Food Valley parmense.

Come spiega Fabrizio Aschieri, Presidente del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP, «Crediamo molto nel format del City of Gastronomy Festival. Siamo infatti convinti che possa essere la vetrina giusta per raccontare ai foodie in arrivo a Parma le peculiarità della Coppa di Parma IGP e del Salame Felino IGP, evidenziando il loro legame con il nostro territorio. La nostra idea è quella di far parlare i sapori, organizzando assaggi e degustazioni per il pubblico negli spazi che avremo a disposizione in Piazza Ghiaia».

Un altro fattore che ha influito sulla decisione dei due Consorzi di partecipare al City of Gastronomy Festival è la sua vocazione internazionale. Come afferma Carletto Ferrari, Presidente del Consorzio di Tutela del Salame Felino IGP: «Il Festival si configura idealmente come un giro del mondo in chiave enogastronomica: a Parma si sono date appuntamento le Città Creative UNESCO per la Gastronomia, dal Brasile al Giappone, dagli Stati Uniti alla Turchia, passando per la Francia e la Spagna. L’impegno dei due Consorzi di Tutela è quello di diffondere la cultura di prodotto in Italia come all’estero: dobbiamo essere bravi a sfruttare un’opportunità come il Festival per entrare in contatto con foodie e operatori professionali stranieri».

Il momento clou della partecipazione del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP e del Consorzio di Tutela del Salame Felino IGP al City of Gastronomy Festival sarà rappresentato dalla degustazione guidata, per 40 persone, in programma domenica 3 giugno, dalle 13:00 alle 14:00, nell’area Tasting allestita in Piazza Ghiaia. Per valorizzare al meglio Coppa di Parma IGP e Salame Felino IGP, i due Consorzi hanno voluto celebrare un “matrimonio” all’insegna del gusto con il Parma Quality Restaurants: il Consorzio che riunisce una trentina tra i migliori ristoratori della città di Parma e della provincia parmense, con l’obiettivo di fare squadra per valorizzare la cultura culinaria locale. La curatela gastronomica della degustazione sarà affidata al giovane Antonio Basileo, chef patron del Ristorante Ohibò, di Parma: figlio di ristoratori, si è formato in ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, per arrivare nel 2015 ad aprire il proprio locale, diretta espressione di quella che lui stesso definisce “cucina elastica”. Una cucina che, partendo dalle tradizioni e avendo cura delle materie prime, è in grado di adattarsi a tutti, con attenzione alle intolleranze, ai gusti difficili, alle persone delicate, rivisitando la tipicità italiana con sentori dal sapore nipponico e capacità di sintesi caratteristica del Nord Europa. Al pubblico del City of Gastronomy Festival chef Basileo proporrà la Coppa di Parma IGP e il Salame Felino IGP in forma di creativi e golosi finger food: il Panino al Salame in Oriente e la “Coppa” gelato.

«La collaborazione con Consorzi di Tutela, come quello del Salame di Felino IGP e della Coppa di Parma IGP, rappresenta benissimo la filosofia alla base del Parma Quality Restaurants, perché permette di creare sinergie per la valorizzazione dell’enogastronomia locale, che è parte integrante della cultura del nostro territorio - sottolinea Basileo -. Non bisogna però pensare all’enogastronomia come qualcosa di statico e immutabile, bensì come qualcosa di dinamico e creativo. La cucina deve essere capace di raccontare un territorio anche attraverso l’innovazione, arrivando in alcuni casi a provocare o stupire: l’importante è che alla base ci sia conoscenza della tradizione e delle materie prime utilizzate».

La degustazione guidata sarà anche l’occasione per consolidare la collaborazione dei Consorzi di Tutela della Coppa di Parma IGP e del Salame Felino IGP con il Consorzio per la Tutela dei Vini DOP Colli di Parma: quest’ultimo curerà gli abbinamenti cibo-vino. In particolare, protagoniste del wine pairing saranno l’Azienda Agricola Lamoretti, con la sua Malvasia, e l’Azienda Agricola Amadei, con il suo Lambrusco.

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Saranno quarantotto ore per fare il giro del mondo tra sapori, saperi e cultura del cibo. Parma lancia il primo City of Gastronomy Festival per celebrare una lunga tradizione che ha portato l'UNESCO a riconoscere alla petite capitale il titolo, prima in Italia, di Città creativa per la Gastronomia.

Un vero palcoscenico della gastronomia mondiale, un evento corale per raccontare, a tutto tondo e all'unisono, non solo le eccellenze della food valley e del made in Italy, ma anche il percorso che Parma ha avviato attraverso una serie di importanti partnership con altre città, gemelle in gusto e sapere. A cornice dell'evento, il cibo diviene anche materia di dibattito con eventi a carattere scientifico e talk show, nei luoghi simbolo cittadini.

GHIAIA POP UP

In piazza Ghiaia arriveranno, per pranzo e cena, dieci chef da tutta Italia, di cui 5 stellati, con una proposta di alta qualità, calata in un contesto informale e dinamico e garantita da Chic, fra le più importanti associazioni nazionali di ristoratori che propongono una cucina creativa, nel rispetto delle materie prime. Ad "apparecchiare la tavola" di questi ristoranti pop up sarà Parma Quality Restaurants, grazie al coordinamento affidato ad un trio parmigiano formato, oltre che da Bergonzi, da Davide Censi de Gli antichi sapori di Gaione e da Terry Giacomello, 1 stella Michelin all'Inkiostro di Parma. In gruppi di cinque al giorno, ai fornelli si alterneranno poi Umberto De Martino dello stellato bergamasco Florian Maison, Enrico Gerli, 1 stella a I castagni di Vigevano, Umberto Gorizia, chef consultant a Lindenberg, Giancarlo Polito della Locanda del Capitano di Montone, gli altri stellati Fabio Groppi dal Dolomieu di Madonna di Campiglio, Giuseppe Stanzione da Le Trabe di Paestum e Marco Visciola da Il Marin all'Eataly di Genova. Mari o monti, pianura e città, per tutti Parma si scrive con le sue tradizionali "cinque P": prosciutto, parmigiano, pasta, pomodoro e pesce, quello delle conserve ittiche fra i cult del territorio. Ogni chef sarà, infatti, chiamato a interpretare Parma e i suoi sapori, utilizzando almeno una delle "p" da coniugare con il proprio stile in cucina. Fra le proposte, quindi, spazio al guacamole al parmigiano che accompagna un secreto di suino iberico, oppure gazpacho di pomodoro con tortiglione fritto e gelato al parmigiano. Il ceviche? Mediterraneo e firmato con acciughe lavorate sul territorio. Il prosciutto? Finisce in polvere su un riso al salto.

AGORA' DEI SAPORI

In piazza Ghiaia una grande agorà dei sapori permetterà, con tasting su prenotazione, di familiarizzare e dare del tu ai grandi prodotti del territorio, grazie alla presenza dei consorzi di tutela e a molte realtà amiche di Parma. "La gastronomia – spiega Cristiano Casa, Assessore a Turismo e Commercio del Comune di Parma – è da sempre un'esperienza, ma anche l'espressione della creatività di un territorio". Così, accanto al Consorzio del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma, ecco le città amiche di Bourg-en-Bresse, Épernay e Bari Sardo che, da tempo, fanno sistema con Parma sui temi della gastronomia. Sabato, fra gli altri eventi, parola alla Bassa con il Culatello di Zibello, mentre il pluripremiato Birrificio del Ducato, che anche il Belgio ci invidia, dialogherà con Amatrice e la sua leggendaria pasta. Il pomodoro? Approda, sabato dalle 18.30, alla Street food Academy grazie all'interpretazione di Filippo Cavalli dell'Osteria dei Mascalzoni di Parma. Domenica 3 giugno, fra gli altri appuntamenti, protagonisti saranno i Consorzi della Coppa di Parma e del Salame Felino in un perimetro del gusto condotto, all'ora di pranzo, attraverso un tasting di finger food, del ristoratore Parma Quality Restaurants Antonio Basileo dell'Ohibò di piazzale Cervi.

CUCINE DAL MONDO SOTTO I PORTICI DEL GRANO

Brasile, Spagna, Norvegia, Turchia, Giappone, Macao e... Langhe si danno appuntamento, ogni giorno dalle 10 alle 22, sotto i portici del Grano per rinsaldare la rete Unesco delle città creative per la gastronomia. Sabato 2 giugno saranno cinque i cooking show – è prevista la prenotazione on line o in loco – a creare un giro del mondo tutto gola e sapore. Si comincia dalla Turchia con Gaziantep (10-11) e le sue suggestioni anatoliche. Poi tocca a Bergen, nel cuore della Norvegia (14.15-15.15). Il pomeriggio? Il primo approdo è in Giappone a Tsuruoka (15.30-16.30), mentre dalle 17 si sconfina a Macao (17-18) e si conclude in Brasile a Paraty (21.15- 22.15). Domenica 3 giugno il risiko dei sapori fa tre fermate: la prima ci porta a Dénia in Spagna (11.15-12.15), poi a Belem, di nuovo in Brasile (14.15-15.15) per concludersi con un ritorno nel Belpaese ad Alba, seconda città italiana premiata dall'Unesco per la gastronomia creativa.

UN EVENTO CORALE

Il City of Gastronomy Festival è organizzato dall'associazione Parma Taste of Future ed è patrocinato dal World Food Programme Italia e da MiBact con le iniziative legate al 2018 – Anno del Cibo. Il festival è realizzato con il contributo di Comune di Parma, Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy, Fondazione Monte Parma, Fondazione Cariparma, Camera di Commercio e dell'Apt per conto della Regione Emilia Romagna. Sono main sponsor Barilla, Consorzio del Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, Azienda Olearia Coppini, Mutti, Rodolfi, Parmalat, Alma – La Scuola Internazionale di Cucina. Sono partner dell'iniziativa Coppa di Parma e Salame Felino, Conad, Credit Suisse ed Iren, Trenitalia (official carrier) e Star Hotel Du Parc Parma, mentre la curatela gastronomica è affidata a Parma Quality Restaurants, Chic - Charming Italian Chef, Consorzio dei colli di Parma per la tutela dei vini DOP e Culatello di Zibello. Maggiori informazioni e programma completo su www.cityofgastronomyfestival

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L'appuntamento EuroCucina 2018 si è rivelato, come da previsione, un grande successo: la 22^ edizione dell'evento, tenutasi a Milano dal 17 al 22 aprile scorso in concomitanza col Salone del Mobile, ha abbracciato una superficie espositiva superiore ai 22 mila metri quadri e ha visto la partecipazione di quasi 120 espositori e decine di migliaia di visitatori, fra designer, progettisti e semplici appassionati.

Le cucine moderne Snaidero hanno giocato un ruolo da protagoniste nell'ambito del rinomato evento biennale, tenendo alto il nome del Made in Italy e conquistando un ampio apprezzamento grazie alla loro qualità costruttiva elevata, alla cura nei dettagli e alla centralità di aspetti quali la funzionalità e la praticità d'uso.

Grazie a questa prestigiosa vetrina, Snaidero ha potuto presentare al grande pubblico una selezione di prodotti realizzati in collaborazione con designer di fama internazionale. A iniziare da Vision, una cucina progettata da Pininfarina le cui parole chiave sono stile, ergonomia e praticità, e dalla proposta Link creata da Alessandro Andreucci & Christian Hoisl per fornire una risposta alle esigenze di funzionalità e sfruttamento ottimale dello spazio.

Porta invece la firma di Michele Marcon il concept della cucina Hera, che rivisita il design classico creando un mix di dinamicità, modernità e flessibilità progettuale e stilistica, mentre il progetto Frame – il cui design è stato curato da Massimo Iosa Ghini – è stato proposto con l'intento di veicolare l'idea della casa come un luogo piacevole da vivere in ogni situazione, grazie a cucine non solo semplici da usare ma anche in grado di valorizzare l'estetica dell'ambientazione. Infine, il progetto Way Materia by Snaidero una cucina innovativa, che utilizza lastre ceramiche di puro gres porcellanato caratterizzate da grande formato e minimi spessori, totalmente Made in Italy e frutto di tecnologie di vera avanguardia: un punto di riferimento che risponde alle esigenze di chi cerca una cucina lineare e minimalista, eppure dotata delle più moderne tecnologie.

Nel corso di EuroCucina 2018 i visitatori hanno potuto scoprire le caratteristiche e i design esclusivi di queste soluzioni d'arredo, toccando con mano la qualità dei materiali e saggiando la funzionalità dei loro elementi costitutivi. È stato proprio il consentire di rapportarsi in prima persona con queste cucine moderne che ha rappresentato la base fondante del successo riscosso in occasione dell'evento milanese da Snaidero: un'azienda che, da oltre 70 anni, innova e detta nuovi canoni di stile e design nel panorama internazionale.

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Lunedì, 14 Maggio 2018 15:29

Brunch in the Office con gli autori

Parma home & restaurant festival presenta: Brunch in the Office con gli autori. Domenica 27 maggio 2018 Studio Bertani Strada al Ponte Caprazucca 7, Parma.

Un festival nel festival che vuole coniugare "Arte, Cibo e Cultura", in quella che è la capitale della food valley, e che è stata nominata capitale della cultura per il 2020.
Parma Home & Restaurant Festival è il festival della cucina domestica, inusuale e del social eating.
Si tiene a Parma due volte l'anno, in primavera ed in autunno. A fare gli onori di casa sono il Corso magistrale di Giornalismo e cultura editoriale e Master in Web Communication, Social Media e Iot, dell'Università di Parma.
Nell'edizione di maggio 2018 si svolgerà in due week end, quello che va dal 10 al 13 maggio e quello che va dal 24 al 27 maggio.

Tutte le informazioni a tutti gli eventi si trovano sul sito http://new.parmahomerestaurant.com/ del quale se ne consiglia la consultazione.
Brunch in the office con gli autori, (evento fb: https://www.facebook.com/events/760859004123835/) nasce quindi con questo spirito e si svolge in uno studio professionale del centro cittadino. Saranno infatti i professionisti che lo occupano a fare gli onori di casa e a coinvolgere gli ospiti con un nutrito programma, che appunto vuole coniugare cibo, arte e cultura.

L'ARTE: ore 10:00 inaugurazione delle mostre artistiche con la presenza degli artisti.

MOSTRA FOTOGRAFICA: Francesca Bocchia, tema "riflessi e momenti di un città... Parma"
Nata a Parma nel 1979 dove vive e lavora. La sua passione per la fotografia ha radici lontane e vede il passaggio dei cambiamenti dall'analogico al digitale della Nikon D 750. Realizza fotografie di cronaca e di reportage per la Gazzetta dell'Emilia, quotidiano online locale, mantenendo un occhio attento su Parma per raccontare, attraverso le persone e gli scorci, una società che cambia e con essa le proprie abitudini. Figlia della passione e dell'impegno quotidiano, utilizzata per mostrare i fatti della sua città.

MOSTRA DI BOZZETTI: Roberto Merella, tema "incontri e scontri nel mondo del fumetto"
Nato nella provincia mantovana nel 1970 ha però sangue sardo nelle vene. Cresce nelle valli bergamasche e si diploma al liceo artistico di Bergamo. Attualmente lavora nella pubblica amministrazione e durante il tempo libero si diletta di disegno concentrandosi soprattutto sui fumetti. Dipinge partecipando a mostre collettive, realizza locandine e collabora in ambito locale come grafico per i libri. Ha realizzato graphic novel. Sposato con un figlio, vive a Langhirano (PR).

MOSTRA PITTORICA: Renzo Rabboni, mostra personale.
Personale del pittore parmigiano. Classe 1938, si trasferisce in età giovanile a Parigi dove frequenta il mondo dei "cafe chantant", delle gallerie e degli artisti. Successivamente a Monaco e poi a Zurigo, dove si immerge nella cultura e nella pittura espressionista. La continua ricerca di un suo personale linguaggio lo porta nell'età matura a divenire un crescendo di ricerca e di idee dove la sua arte non è solo materia e colore, ma è un gioco intrigante tra la terra, l'uomo e l'ambiente.
Le opere rimarranno esposte anche nei giorni successivi.
Cocktail di benvenuto offerto da Fratelli Gnocchi srl, stuzzichini a cura dei padroni di casa.

La CULTURA e il CIBO: Ore 11:00 Giovanni Bertani e Sandra Tassi conducono: "Un percorso dentro e per il romanzo: il romanzo di genere".
Giovanni Bertani, autore di "Il Grisbì" (Forme Libere Editore, 2015), e Sandra Tassi, autrice di "Come leggere un romanzo" (Giubilei Regnani, 2017), partendo dalle loro opere accompagneranno i lettori alla "scoperta del dramma dalla singola parola".
Sarà un incontro della durata di un'ora intervallato da letture e lasciando spazio altresì alle curiosità dei partecipanti.
Giovanni Bertani, è il padrone di casa che in merito all'importanza della tecnica della scrittura afferma come sia importante avere una propria voce senza seguire mode o mainstream, che venderanno anche, ma che non creano niente. "Ciò che conta nello stile di scrittura sono soltanto due cose: ritmo e coerenza e questo accomuna Dante Alighieri e Fabio Volo."
Sandra Tassi, modenese, laureata in pedagogia è scrittrice e critico letterario, specializzata nell'analisi della letteratura contemporanea. Gestisce una propria scuola di scrittura e conduce numerosi gruppi di lettura a Modena e in altre città italiane. Autrice di romanzi e di studi critici, nel suo ultimo saggio si occupa dei meccanismi della scrittura contemporanea ed evidenzia come l'evoluzione di un genere letterario, quale il giallo o il noir rispecchi il mutamento della mentalità contemporanea/postmoderna, che ha perduto le "grandi certezze", tipiche del pensiero forte dell'Ottocento e del Novecento.
Letture a cura di Sandra Tassi e Eleonora Bertani.
Per garantire una effettiva realizzazione dell'incontro ed una predisposizione ottimale del materiale, si chiede di prenotare la partecipazione. L'evento è gratuito ma i libri degli autori saranno a disposizione di chi li volesse acquistare.

Al termine verrà offerto un rinfresco a cura di The Challenge, prodotti per una corretta alimentazione.

Ore 13:00 Isabella Grassi presenta #mondoristorante (Edizioni Clandestine, 2017) ed il suo autore Luca Farinotti.
Isabella Grassi, padrona di casa, dialogherà con il ristoratore parmigiano per conoscere e scoprire il "Ristoratore Resistente".
La chiacchierata con Luca Farinotti partirà dalla definizione delle qualità che deve possedere il Ristoratore Resistente, come elencate nella seconda di copertina: "deve avere la vocazione per poter fare bene il suo mestiere e non approdarvi semplicemente perché oggi è cool, perché gli chef sono sotto le luci dei proiettori. Non deve disdegnare di iniziare come semplice lavapiatti, solo così infatti potrà capire se possiede o meno l'attitudine giusta ad imparare come svolgere bene questo mestiere. Deve avere cultura, perché per poterlo svolgere in maniera eccelsa bisogna mantenersi costantemente aggiornati, e deve conoscere le cose che maneggia, la provenienza e la qualità dei prodotti che utilizza, l'intera filiera del cibo. Deve avere coraggio, per poter dire di no ai colossi della distribuzione, per non alimentare il loro potere. Deve essere un leader combattente, deve cioè tirar fuori il proprio spirito da guerriero per diffondere con il suo ristorante e tramite i suoi clienti l'amore per il mercato etico, perché solo con un corretto discorso morale potrà rompere l'omologazione e quindi cambiare la storia." L'autore sarà disponibile a firmare le copie per chi fosse interessato all'acquisto. Al termine verrà offerto un rinfresco a cura di Mentana 104.

Ore 15:00 Bobby Lago presenta Bob Mc Tyra, letture tratte dalla trilogia pubblicata dalla Casa Editrice Freccia d'Oro.
Il pomeriggio si apre con due personaggi tratti dalle opere letterarie.
Bobby Lago (Il Grisbì, Forme Libere Editore, 2015) il contrabbandiere uscito di galera e Bob Mc Tyra pseudonimo scozzese dell'autore Roberto Tira, (L'aria che T'ira, Se ancora T'ira e T'ira, T'ira, T'ira per la casa editrice Freccia D'Oro).
Bobby Lago (Il Grisbì, Forme Libere Editore, 2015) è un contrabbandiere uscito di galera, gestore di un piccolo bar di periferia, rassegnato ad una vita solitaria e malinconica, che coinvolto suo malgrado in una rocambolesca fuga, si vede costretto a ricorrere a trucchi molto semplici per sopravvivere, cosicché la sua personalità emerge quando ricarica le armi, quando decide le strategie, quando sceglie con chi allearsi, ma saranno questi "trucchi" da uomo vero a salvarlo e a condannare gli altri, perché in fin dei conti Bobby è un puro, un semplice, uno di cui nonostante tutto ci si può fidare, o più semplicemente Bobby Lago è.
Bob Mc Tyra invece è lo pseudonimo scozzese dell'autore Roberto Tira, che figlio del boom degli anni '60 scopre solo in tarda età la sua vena di scrittore. Tutto ebbe in inizio con "L'aria che T'ira", un libro nato per scherzo, pubblicato per gioco e diventato opera prima di una trilogia, come ama descriverlo il suo autore. Con esso si gioca sui giochi di parole senza giri di parole, scatenando sorrisi fino ad arrivare al cuore e far scendere lacrime anche d'ilare sentimento."Se ancora T'ira" parte sulla falsa riga del primo libro, ma pur apparentemente provocatorio svela in realtà profondi sentimenti. A completamento della trilogia è ora uscito "T'ira, T'ira, T'ira" (Freccia D'Oro, 2018), dove l'Amore di cui è intriso il libro viene trattato in tutte le sue sfaccettature.

I due personaggi quindi e non i due autori animeranno questo spazio.
Letture a cura di Bob Mc Tyra e Eleonora Bertani.
Libri a disposizione per chi fosse interessato all'acquisto.
Tè, biscotti e un piccolo rinfresco sarà offerto dagli autori.

Ore 17:00 Isabella Galaverna presenta in anteprima nazionale: Edoardo Fregoso e Gian Guido Zurli e il romanzo storico: "La scandalosa Tresca: storia di Sofia Pescatori" per Europa Edizioni, in uscita a luglio.

Una ricostruzione storica, sulla base dei documenti d'archivio, della vicenda di un infanticidio nel paese di Noceto del 1840, in esso gli autori narrano la storia della protagonista, Sofia Pescatori fino alla sua esecuzione che rappresenta l'ultima nei confronti di una avvelenatrice avvenuta in Italia.
Siamo nel 1833 quando Gaetano Pescatori, un sarto arricchitosi con le speculazioni immobiliari si trasferisce con la famiglia dalla Capitale del Ducato di Parma in campagna per tenere sotto controllo e far fruttare il podere di sua proprietà complice un imminente tracollo finanziario. La figlia Sofia è assai stramba e intreccia una relazione proibita con Carlo, il contadino che lavora insieme alla moglie presso il podere. È un rapporto dove predomina la gelosia della ragazza nei confronti della moglie del contadino e che provoca un tale disonore alla famiglia Pescatori da far allontanare gli amanti con l'intervento delle autorità. Nella primavera del 1840 nasce Virginia, la figlia di Carlo e da questo momento la ragazza inizia ad architettare l'avvelenamento della sua rivale, che impiega le sue conoscenze sulla proprietà delle erbe e vuole nascondere una vipera nel letto della sua malcapitata rivale. I tentativi di avvelenamento finiscono male e non placano l'odio e l'invidia di Sofia, cosicché il piano criminale si riversa sull'innocente bambina appena nata. La giustizia fa presto il suo corso, e la colpevolezza della donna viene presto dimostrata. Gli avvocati tentano invano di dimostrare la sua infermità mentale e di insinuare nei giudici il dubbio della sua colpevolezza, ma non serve: Sofia Pescatori viene condannata a morte.
Basato su un fatto realmente accaduto, Sofia Pescatori è l'ultima avvelenatrice giustiziata in Italia.
Letture a cura di Isabella Grassi.
Al termine rinfresco a cura degli autori e saluti finali.
La mostra rimarrà aperta fino alle 18:00. Partecipate numerosi!!!

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Cene d'autore a prezzi "pop", ma anche golosi consigli agli studenti fuorisede, il saluto del capitano del Parma calcio e la musica di Giuseppe Verdi fra gli appuntamenti clou.

Parma, 10 maggio 2018

Ancora tre giorni di emozione a Cibus OFF, il primo fuorisalone del gusto con cui Parma apre al grande pubblico tutti i segreti e il sapore della Food Valley. La città ducale si è trasformata in una dispensa en plein air, che resterà aperta fino a domenica 13 maggio. Mentre alle Fiere di Parma andava in scena Cibus, uno degli appuntamenti internazionali più attesi dai cultori del food e dell'agroalimentare, sulla storica via Emilia, nel cuore del centro storico, in piazza Garibaldi, sotto i Portici del Grano, la città scaldava cuori e fornelli con oltre 50 appuntamenti, fra cooking show, cene d'autore, talk show e laboratori. "Siamo soddisfatti – spiega Cristiano Casa, Assessore al Turismo– perché abbiamo già vinto due sfide: portare i parmigiani in piazza ad "assaggiare" la loro storia, fatta di tradizioni che sono patrimonio di tutti, e far conoscere agli ospiti della città, in occasione di Cibus, cosa è Parma".

PROFUMO DI FUTURO
Da oggi a domenica si continua verso il futuro: ogni giorno un terzetto di chef del consorzio Parma Quality Restaurants terrà vivo il fuoco dei fornelli con una cucina no stop dalle 10 alle 22. Fra gli eventi, oltre alle classiche tavole rotonde della mattina e della sera, da non perdere, venerdì 11, una cena su prenotazione, con menù d'autore a prezzi "pop", organizzata da Academia Barilla. Domenica 13, poi, gran finale con il capitano del Parma, Alessandro Lucarelli, che racconterà la strenua battaglia del team per la Serie A.
Nel dettaglio, ecco il "menù" e l'agenda degli eventi clou, giorno per giorno.

VENERDI' 11
Ai fornelli si alterneranno Enrico Bergonzi di Al Vedel di Colorno, Francesca Toma de Il Vecchio Borgo di Borgotaro e Carduccio Pedretti dal cuore delle terre verdiane e dal ristorante Alle Roncole.
Alle 11.15 la tradizionale tavola rotonda di Cibus OFF pensa ai molti studenti fuori sede. Lontano da nonne e mamme, molto spesso alla prima esperienza di vita fuori casa, come si sopravvive? A stendere un vademecum di buone prassi ha pensato Sergio Ghidini, docente della facoltà di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell'Università di Parma, che spiega: "Purtroppo, dopo l'acquisto dei generi alimentari, la sicurezza dipende dal consumatore. Interrompere la catena del freddo o manipolazioni scorrette possono esporci a tossinfezioni alimentari". Alle 20.30 tutti a tavola: Academia Barilla firma la cena en plein air che sarà curata dagli chef Luca Zanga e Marcello Zaccaria. Loro racconteranno, attraverso i piatti "master of Parma", le tante eccellenze del territorio. Gustoso il menù che prevede: prosciutto di Parma croccante e spuma di burrata su cialda di pane Carasau, mezze maniche con crema di datterino confit, clorofilla al prezzemolo e gamberi rossi al lime. A seguire magatello di vitello cotto a bassa temperatura su verdure croccanti, salsa alla senape e vela di Parmigiano Reggiano, per concludere con mousse al cioccolato fondente con rigatone soffiato farcito di ricotta. Il gusto non ha confini, ma i posti sì, e sono limitati: meglio prenotare allo Iat di piazza Garibaldi, 4 (tel. 0521 218 889).

SABATO 12 MAGGIO
Sabato si inizia, fin dalla colazione, a parlare di arte e gusto, grazie al cappuccino d'autore, firmato da Giuseppe Fiorini che eseguirà, dalle 10, le sue opere d'arte, tanto buone quanto estemporanee, con gustoso latte Zymil. Chef del giorno saranno Nico Tamani de La vecchia Fucina di Traversetolo ed Enrico Bergonzi di Al Vedel di Colorno.
Alle 11 la prima tavola rotonda di giornata porta sotto l'agorà di Piazza Garibaldi una delle più autorevoli voci di Parma. Giovanni Ballarini, ex presidente dell'Accademia Italiana della Cucina, sarà a colloquio con Michele Guerra e con Cristiano Casa, rispettivamente assessori alla Cultura e al Turismo del Comune di Parma in un discorso incalzante ed appassionato sul futuro di Parma come città capofila della gastronomia e della creatività italiane.
Alle 18.30 il secondo incontro all'agorà mette in tavola, con la regia dell'università di Parma, un antico quanto vitale connubio, quello fra cultura e cibo che proprio il Mibact, ministero della Cultura ha riconosciuto intitolando al cibo il 2018. Sarà Elisabetta Fadda, professore associato di Storia dell'Arte all'Università degli Studi di Parma a raccontare perché si debba all'arte l'aver riconosciuto, per prima, il valore culturale del cibo con un intervento sul tema "Sine Cerere et Baccho, Venus friget". "L'analisi della rappresentazione, quando non puramente naturalistica, assume molteplici significati, simbolici, dottrinari, connessi anche a salute ed igiene, ma innanzitutto ai sensi e dunque al piacere", anticipa Fadda.
Alle 19.30 tutti all'agorà, dove si passa dalla teoria alla pratica con il cooking show di Enrico Bergonzi, chef di Al Vedel e presidente del consorzio Parma Quality Restaurants.

DOMENICA 13 MAGGIO
Per il gran finale del primo fuorisalone del gusto, Cibus OFF distilla il meglio di questi nove giorni di gusto, dalla cucina, allo sport alla musica.
Alle 11 la tavola rotonda del mattino celebra, ancora una volta, una delle Dop che ha fatto grande Parma nel mondo: sarà il Parmigiano Reggiano con le sue biodiversità il protagonista di un dibattito con degustazione.
Alle 17.30 la blogger parmigiana Ilaria Bertinelli affronterà un tema di grande attualità: le intolleranze alimentari. La sua "cucina (in)tollerante", parte dall'esperienza personale che l'ha portata, nel 2010, a creare, per sua figlia, il blog Uno chef per Gaia, dedicato a celiachia e diabete. Alle 18.30 tutti in campo: Sandro Piovani, giornalista de La Gazzetta di Parma incontra Alessandro Lucarelli in un dialogo fra sogni e fine campionato. Alle 19.30, per il gran finale di Cibus OFF, accanto ad un momento istituzionale alla presenza delle autorità, arriveranno anche le note di alcune delle arie più famose di Giuseppe Verdi. Un flash mob farà da cornice ad un "libiamo" corale con un aperitivo freestyle a cui contribuiranno gli chef del giorno, da Filippo Cavalli dell'osteria I Mascalzoni di vicolo Cinque Piaghe, a Maria Anedda e Jacopo Bracchi di Les Caves di Sala.

CABINA DI REGIA
L'evento, organizzato dal Comune con il coordinamento di Parma Alimentare e di "Parma, io ci sto!", si avvale dei main partner: Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma, le aziende Barilla, Mutti, Parmalat e Rodolfi Mansueto. Altri contributor sono Fiere di Parma, Consorzio del Culatello di Zibello, Consorzio di tutela dei Vini DOP Colli di Parma, i musei del Cibo della Provincia di Parma, Giocampus ed altre fondamentali realtà imprenditoriali come Delicius Rizzoli, Rizzoli Emanuelli, l'Isola d'Oro e Zarotti. La curatela gastronomica di Cibus OFF è stata affidata ad Academia Barilla ed Alma – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Si tratta di un esempio di come la cabina di regia di Parma, con efficace sinergia pubblico-privato, punti ad interpretare al meglio la missione che l'Unesco le ha affidato, con il riconoscimento di prima italiana a fregiarsi del titolo City of Gastronomy.

Maggiori informazioni e programma completo: www.parmacityofgastronomy.it 

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Sempre di corsa tra un impegno e l’altro? La soluzione per non rinunciare al gusto della tavola è una ricetta semplice, veloce e di sicuro effetto: Gramigna del Pastificio Andalini con pesto di zucchine, salsiccia e mandorle.

Di Chiara Marando -

Siamo sempre di corsa, presi da mille impegni tra lavoro e famiglia. Talmente presi che ci sembra quasi un miraggio il poterci concedere il tempo di fermarsi a preparare qualcosa di saporito, quella piccola bontà culinaria che rappresenta un premio per la giornata di fatica. Senza esagerare con quadri negativi, quello che veramente risulta utile è riuscire ad avere un quaderno di ricette con preparazioni gustose, possibilmente sane e semplici.

Ecco, oggi vi consiglio una di queste ricette. Un primo piatto dove a fare da padrona è la bontà della pasta, condita con carne e verdure. La pasta è la Gramigna del Pastificio Andalini con salsiccia, pesto di zucchine e mandorle.

Facile, veloce e completa.

pasta_andalini.jpg

Ingredienti per 4 persone:

320 gr di Gramigna Pastificio Andalini

3 zucchine medie

2 salsicce

40 gr di mandorle in scaglie

Preparazione:

Tagliate le zucchine a rondelle fini e fatele saltare in una padella antiaderente con olio EVO, pepe e sale fino a quando non si saranno ammorbidite.

Una volta pronte frullate il tutto con il minipimer aggiungendo un po' di acqua per rendere il composto fluido. Aggiustate di sale e pepe se necessario.

Mettete a cuocere la pasta in una pentola di acqua bollente salata e, nel frattempo, spezzettate le salsicce e ponetele in una padella antiaderente senza condimento. Aggiungete un pizzico di pepe per insaporire e fate rosolare la carne. Aggiungete il pesto di zucchine e proseguite nella cottura per far amalgamare sapori e ingredienti.

Una volta pronta la pasta, scolatela e unitela al condimento. Unite una parte di mandorle e fate saltare il tutto in modo che si incorporino gli elementi e impiattate.

Completate i piatti con le restanti mandorle e un filo di olio EVO.

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