Ennio Morricone aveva portato la musica a bellezza oggettiva. Due volte premio Oscar, la prima volta nel 2007 in omaggio alla sua carriera e la seconda volta nel 2016 per la colonna sonora del Film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe.
Si è conclusa la selezione dei 12 artisti che animeranno il progetto Nuovo Forno del Pane promosso dal MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna. Da metà luglio al 31 dicembre 2020 gli spazi del museo si trasformeranno in un centro di produzione a sostegno della comunità creativa del territorio.
XXI Edizione dal 24 giugno 2020 - CROSSROADS RELOADED
Concerto di sabato 4 luglio
CORREGGIO (RE), CORTILE PALAZZO DEI PRINCIPI, ORE 20:30 PRIMO SET - ORE 22:30 SECONDO SET
“Correggio Jazz”
Castelnovo Monti 29 giugno 2020 – Da pochi giorni è stata riattivata la fontana pubblica situata vicino a piazzale Dante, alla base della Pietra di Bismantova. E in concomitanza con la riapertura, la fontana è stata adornata con una nuova, affascinante scultura lignea realizzata da Alessandro Colombari, Istruttore nazionale di Alpinismo Cai nonché affermato scultore e pittore: altre sue opere sono visibili sul sito arsbismantova.eu
Piacenza, 26 maggio 2020 - Scaduto il mandato di Paola Pedrazzini come Presidente del Conservatorio Giuseppe Nicolini di Piacenza.
A ricordare con stima il suo operato anche il Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, Fausto Zermani: "Con Paola Pedrazzini abbiamo legato l’acqua alla musica creando un connubio unico nel suo genere e spettacolare da vedere. Ad accomunare i due enti l’impegno nel rilanciare il territorio piacentino e nel sensibilizzare le nuove generazioni al grande patrimonio culturale e ambientale di cui siamo custodi".
La conferma arriva da un post su Instagram del rocker di Zocca. In Emilia Romagna era atteso per la tappa di Imola il prossimo 26 giugno. Le prenotazioni erano già 360 mila. Rimandati anche i concerti di Cesare Cremonini e dei Pearl Jam.
Martedì sera il tenore bolognese Cris La Torre canterà per la prima volta la sua nuova canzone sul web, in diretta streaming da casa per il popolare show "Artisti da casa". Tra gli ospiti anche il chitarrista Ricky Portera, storico collaboratore di Dalla che ha collaborato al progetto artistico.
Un progetto artistico dedicato a Lucio Dalla. Così il noto tenore bolognese Cristiano Cremonini (in arte Cris La Torre), ha omaggiato il grande autore bolognese, proponendo la canzone “Dalla finestra di Lucio”, arrangiata dal musicista Rod Mannara, con la partecipazione del chitarrista Ricky Portera, storico collaboratore di Dalla.
Il progetto musicale avrebbe dovuto essere presentato in concerto al Teatro del Baraccano di Bologna, in occasione del compleanno di Lucio (il 4 marzo), ma l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 lo ha impedito.
Il testo del pezzo s’ispira a una lettera di Lucio, pubblicata postuma, un anno dopo la morte improvvisa del cantautore (avvenuta il 1° marzo 2012), ma risalente all’estate 2010.
“Il concerto live lo faremo quando sarà possibile – dichiara Cris La Torre – ma the show must go on. Sono perfettamente d’accordo con la campagna lanciata dal MIBACT, #laculturanonsiferma, non deve fermarsi mai, per questo abbiamo deciso di fare uscire il singolo in questo periodo in cui tutti noi dobbiamo restare a casa. Il messaggio positivo del grande cantautore bolognese ci aiuterà a superare anche questo momento difficile”. La pellicola racconta con le immagini alcuni degli "squarci di cielo" (così Lucio li definiva) più belli di Bologna, ovvero gli scorci insoliti della nostra città attraverso le finestre del centro storico, in particolare in zona Via D'Azeglio Alta, ma anche spaccati di vita comune, piccole azioni semplici, affetti, storie, preziosi gesti ancestrali del vivere quotidiano che si ripetono sempre, istintivamente, nei quali il celebre cantautore, come un vigile poeta crepuscolare, amava immedesimarsi profondamente: "vivo nella memoria di racconti incompiuti".
Martedì 28 aprile sera, Cris La Torre canterà la canzone dedicata a Dalla, per la prima volta dal vivo sul web alle ore 21, in diretta streaming su Facebook e YouTube, ospite dello show Artisti da casa, https://www.facebook.com/artistidacasa/ il popolare format ideato per portare il divertimento nelle case delle famiglie in tempo di Covid.
La stessa sera parteciperà anche il grande chitarrista Richy Portera, fondatore degli Stadio e storico collaboratore di Dalla, che nel nuovo singolo del tenore, prodotto da Mega Dischi/PMS Studio, ha realizzato un fantastico assolo di chitarra.
l.c.
L’arte e la bellezza come contributo quotidiano per affrontare lo spaesamento e l’isolamento causati dall’emergenza sanitaria; il tempo lento, che avvolge tutti e che potrebbe non andare del tutto sprecato; il desiderio di sentirsi vicini, di continuare ad essere, oggi e nel futuro, una Comunità.
Questi sono gli ingredienti del Laboratorio di Comunità “Adornare il presente” che l’équipe del Centro Giovani Il Federale ha pensato di realizzare “per e con” la città, a partire dai ragazzi, dalle associazioni e dalle famiglie del quartiere San Lazzaro che hanno nel Centro un vero e proprio punto di riferimento, ricucendo il proprio ruolo di collante tra diverse esperienze che abitano quotidianamente questo luogo.
L’iniziativa, che coinvolge tutti senza distinzione, propone di decorare, disegnare, scrivere, o comunque adornare con qualsiasi tecnica e qualsiasi forma espressiva, una semplicissima bustina di tè lasciata ad asciugare dopo l’infusione.
Lo scopo è quello di realizzare, con il contributo di tutti quando sarà possibile, una grande opera d’arte collettiva.
Le bustine decorate, cucite insieme tra loro, andranno a comporre l’abito della comunità, un “vestito” che avrà i colori, i profumi i pensieri di tutti, per riconoscersi, incontrarsi e sentirsi nuovamente parte della comunità. In attesa della cucitura finale, le bustine decorate saranno un mezzo per parlarsi e incontrarsi virtualmente sulle pagine social del Federale e sul portale Parma Ritrovata, lo specchio virtuale dell’arte e della creatività cittadina recentemente istituito dall’Assessorato alla Cultura.
L’invito ad ogni cittadino è quindi quello di prendersi del tempo per provare a riscoprire la propria natura creativa, con un piccolo gesto di cura verso di sé e verso gli altri che si esprime nella bellezza.
Solo due linee guida per realizzare la propria bustina di tè: la libertà espressiva e la cura necessaria alla realizzazione.
Per essere parte del grande laboratorio di comunità è sufficiente inviare una foto della propria bustina, in attesa di consegnarla al Federale, tramite whatsApp al numero 345 9900511 e seguire lo sviluppo del Laboratorio sulle pagine social e sul portale www.parmaritrovata.it
I COLORI DEGLI AFFETTI - Ritratti familiari nelle Collezioni Amedeo Bocchi e Renato Vernizzi della Fondazione Monteparma.
La mostra, nuovamente visitabile a grande richiesta dal 21 settembre 2019, si propone di valorizzare il ricco e variegato patrimonio artistico della Fondazione Monteparma, focalizzandosi in questa prima occasione sulle due importanti collezioni d’arte detenute da quest’ultima e riferite ai pittori di origine parmigiana Amedeo Bocchi (Parma 1983 – Roma 1976) e Renato Vernizzi (Parma 1904 – Milano 1972).
Nella presente esposizione tali splendide raccolte vengono lette attraverso la lente delicata e struggente dei ritratti familiari, ambito nel quale entrambi gli artisti, con approcci tecnici ed esperienziali differenti, hanno dato vita a capolavori teneri ed emozionanti. Un percorso espositivo inedito e vibrante tra arte e vita che conta oltre 50 opere.
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APE Parma Museo è l’innovativo centro culturale e museale ideato e realizzato da Fondazione Monteparma. Da sempre profondamente impegnata nella valorizzazione delle arti e della cultura, sia attraverso progetti diretti, sia tramite il sostegno ad enti e associazioni del territorio, la Fondazione ha scelto di acquisire e restaurare un prestigioso palazzo da tempo chiuso, situato nel cuore del centro storico di Parma, per restituirlo alla città quale tassello fondamentale della sua vita culturale.
Aperto nel giugno 2018, APE Parma Museo è un luogo capace di promuovere e accogliere le diverse espressioni artistiche e i vari saperi, attraverso iniziative che spaziano da mostre d’arte a concerti, da spettacoli teatrali a convegni, da conferenze a presentazioni di libri.
Da qui il nome APE, acrostico di “Arti”, “Performance” ed “Eventi”, che sintetizza e abbraccia in tre lettere la volontà di proporre una programmazione culturale a tutto tondo, in grado di incontrare e stimolare l’interesse dei pubblici più diversi. Ma APE rimanda anche ad una molteplicità di significati: dall’operosità, organizzazione e dinamismo dell’omonimo insetto all’ispirazione creativa richiamata dal volo, fino all’origine stessa delle Fondazioni bancarie dai Monti di Pietà e dagli Istituti di credito, con l’alveare a simboleggiare il risparmio.
"Il design è funzionale accessibile ma anche artistico". L'eclettico artista parmigiano "Lufer" si confida a Francesca Bocchia. Presto uscirà un documentario sulla sua vita artistica.
Foto di Francesca Bocchia Parma 12 febbraio 2020 - Luca Ferraglia in arte "LUFER", incontra Francesca Bocchia nel suo studio. Uno spazio, il "BANG", che condivide con il pittore Arturo Sereni.
"Diciamo che lavoro con i materiali - inizia a raccontare LUFER , di scarto più o meno da trent'anni. Ho iniziato verso la fine del 1989 , producendo inizialmente quadri all'interno di quali inserivo scarti, poi sono passato alle sculture, pur proseguendo con i quadri e infine sono arrivate delle lampade, tavoli e un po' di design, quasi tutto con materiali di scarto. Certamente all'inizio non ero così sicuro di capire tutti i materiali e tutto il lavoro che ne è scaturito in seguito. Ho iniziato a fare dei fiori di metallo giganti, alti 2 metri, e pensavo che lì finisse. Poi ho cominciato a capire i materiali, era la materia prima che stimolava la mia fantasia e immaginazione. Le mie visioni hanno iniziato a plasmare questi materiali e sono venute fuori delle cose, che a me piacciono molto, e fortunatamente stanno riscontrando successo. Oggi il riciclo va di moda ma quando avevo iniziato eravamo in pochissimi. A Parma eravamo in due, io e Roberto Mora, dopo qualche anno anche suo fratello Alessandro ha iniziato. I progetti nuovi sono sempre gli oggetti che realizzo; c'è sempre della sperimentazione in ogni oggetto che realizzo. Però il progetto più grosso che stiamo realizzando è un documentario, girato con l'agenzia Videokiss, che racconta la storia dall'inizio, sin da quando scrivevo i testi per il gruppo di musica demenziale "I Goffi", dove facevo i testi. Un periodo nel quale ci siamo divertiti molto e penso abbiamo anche fatto divertire molto.In quel periodo avevamo avuto occasione di fare l'apertura del concerto di Freak Antoni e di Elio e le storie tese."
Il BANG è visitabile e aperto a tutti. E' sufficiente telefonare a "Lufer" o a Arturo Sereni per prendere appuntamento in quanto i due artisti non sono sempre presenti nel laboratorio. In "bottega"si potrà osservare e volendo di accaparrarsi qualcuna delle opere esposte.
"Tenete d'occhio i social per intercettare l'uscita del documentario" conclude Lufer indicando l'indirizzo facebook dell'artista del riciclo: https://www.facebook.com/Lufer-recyclingdesigner-607422309394440/
CHI E' "Lufer" -
Nato a Langhirano nel 1962, vive e lavora a Parma.
Dagli anni ’90 LUfER si inoltra nella pittura e scultura, sperimenta tecniche e linguaggi espressivi diversi
realizzando le sue prime sculture e pezzi di arredo.
Crea sculture, quadri, lampade, sedute, appendiabiti e tavolini con scarti industriali, Il suo “slogan”
diventa “il riciclante ricicla in un istante”, e rappresenta la sintesi del suo “modus operandi”.
Il design è funzionale accessibile ma anche artistico.
È uscita in tre volumi l’antologia “Racconti a Tavola”, frutto del concorso letterario nazionale giunto alla sua terza edizione. Più di 400 i racconti arrivati da tutta Italia e anche dall’estero, anche se la nostra regione è prima per “rappresentanza”. Abbiamo incontrato il curatore dell’opera, il vulcanico Stefano Andrini.
Di Claudia Fiori, Bologna 28 dicembre 2019 – Tre volumi che racchiudono più di 200 racconti, tra noir, gialli, storie d’amore e racconti della memoria ma, soprattutto, la passione degli autori per la scrittura, le tradizioni e il buon cibo. È l’antologia “Racconti a tavola”, pubblicata dalla cesenate Historica Edizioni, frutto del concorso omonimo che quest’anno ha raggiunto la sua terza edizione. A dimostrazione che gli italiani, e gli emiliano romagnoli in particolare, essendo la nostra la regione più rappresentata, si confermano artisti, sognatori, amanti delle tradizioni e, soprattutto, buongustai. E non poteva essere altrimenti, dal momento che la cucina dell’Emilia Romagna è proverbiale e famosa in tutto il mondo. Abbiamo incontrato il curatore dell’antologia, il vulcanico Stefano Andrini, scrittore, giornalista, autore teatrale, speaker radiofonico, a cui è toccato il compito di leggere e selezionare i racconti.
Il concorso letterario nazionale “Racconti a Tavola” ha raggiunto la sua terza edizione. E la festeggia con l’uscita in ben tre volumi. Qualche numero: quanti sono stati i racconti partecipanti e quanti i selezionati?
“Un'edizione da record. Da tutte le parti d'Italia, e anche dall'estero (Stati Uniti, Spagna, Svizzera) sono arrivati 400 racconti. Ne abbiamo selezionati poco più di 200. A conferma che il nostro concorso continua a privilegiare la qualità e non la quantità. Per questo è sempre più apprezzato dagli autori e dai lettori”.
Negli ultimi anni, il binomio letteratura – cibo sembra riscuotere sempre più successo. Secondo te perché?
“Fino a poco tempo fa sembravano "i binari di una ferrovia che non si incontran mai e muoion sempre di malinconia". Poi è arrivata l'invasione barbarica della cucina di plastica veicolata dalla TV e tutti ne abbiamo fatto indigestione. Che si cura in due modi: o staccando la spina ai vari Masterchef o Cucine da Incubo. Oppure cercando di capire di più sulle nostre radici. Perché, soprattutto in Emilia-Romagna la tavola imbandita è una storia plurisecolare di pancia, cuore e memoria. L'unico antidoto alla cucina virtuale che, francamente, inizia a stancare. In questo percorso comune cucina e letteratura hanno pari dignità e finalmente lavorano all'unisono”.
C’è un genere letterario, o generi, prevalenti tra i racconti selezionati?
“Il giallo, insieme al noir con tutte le sfumature, è il genere letterario più amato e che sembra sposarsi perfettamente con il cibo (basti pensare al veleno, l'arma letale preferita dagli autori). Ma sono cresciuti in maniera significativa i racconti della memoria (le nonne spopolano) e quelli sulle tradizioni del territorio”.
Rispetto alle prime due edizioni, questa ha come novità le presentazioni, dove gli autori sono sempre più protagonisti e dove l’approccio è sempre più “multimediale” e “multiculturale”. Non solo i reading, ma anche location importanti che valorizzano il territorio. Ci puoi parlare di questo aspetto e come la letteratura può valorizzare persone e luoghi e viceversa?
“Confermo, sono gli autori i protagonisti. Noi mettiamo a disposizione la nostra esperienza e gli eventi nascono da una vera e propria community che si scambia informazioni e suggerisce idee. Decisiva la risorsa della multimedialità. Per tutti noi i social sono diventati la versione moderna del tamburo africano e della campana che allertavano il popolo quando c'erano novità. Nell'antologia la multiculturalità, che passa anche attraverso il cibo, è ormai una buona prassi. A tavola, non dimentichiamo, il confronto tra diversi è più semplice”.
A proposito di presentazioni – evento: quali saranno le prossime in calendario?
“Una data che è diventata una tradizione. Sabato 9 maggio 2020, dalle 10 alle 18 Porta Saragozza a Bologna diventerà una piccola Woodstock con gli autori dei Racconti a tavola che leggeranno gli incipit nel contesto di un gioiello architettonico straordinario
Infine, qualche piccola anticipazione. Che cosa bolle in pentola? Ci sono in programma altri concorsi a cui possono partecipare gli scrittori o aspiranti tali?
“Il nuovo concorso letterario Racconti sportivi. Partecipazione gratuita e scadenza 25 marzo. (bando su www.historicaedizioni.com) Insieme al cibo lo sport è parte integrante del nostro Dna. Anche in questo caso, ne siamo certi, non mancheranno le sorprese”.
INFO - Racconti a Tavola (volume I, II e III), € 20 cadauno, si possono acquistare online sul sito dell’editore www.historicaedizioni.com , sui principali bookstoree in libreria.
(In foto Stefano Andrini)
Il fotografo Erberto Zani (www.erbertozani.com) è stato premiato ai Chromatic Awards 2019. Altri trofei si aggiungono alla già lunga lista di premi raccolti dal fotografo parmigiano.
Zani, parmigiano di origine ma residente da alcuni anni in Svizzera, si è classificato al primo posto nella categoria “Wildlife and Animals”, con l'immagine ravvicinata di un pellicano intitolata “Equilibrium”.
Premiato anche con il secondo posto nella categoria “Portrait” con la foto “Nalumu”, un ritratto che fa parte del suo lungo progetto dedicato alle vittime sfregiate con acido nel mondo.
Chromatic Awards è una competizione internazionale di fotografia a colori, dove i partecipanti vengono selezionati e premiati da una giuria composta da editori, curatori di gallerie, agenti e fotografi. 20 le categorie a cui è possibile partecipare: ambiente, astratto, architettura, città, concettuale, cultura, moda, fine art, paesaggio, natura, nudo, persone, fotogiornalismo, foto-manipolazione, ritratto, sport, still life, street, viaggio, animali e natura selvaggia.
Le foto vincitrici delle varie categorie verranno raccolte nel prestigioso catalogo annuale.
Presentata la convenzione tra il Comune e il liceo artistico per creare una campagna di comunicazione dedicata al paese della Bassa parmense
Parma, 18 dicembre 2019. Il patrimonio artistico e storico di San Secondo Parmense raccontato grazie alle suggestive immagini elaborate dagli studenti del liceo artistico Paolo Toschi.
Si tratta della campagna di comunicazione articolata nella creazione di logo, locandine, manifesti e altri materiali che prenderà vita a partire dalla convenzione stipulata tra il Comune della Bassa e l'istituto artistico di Parma, un progetto le cui finalità sono la valorizzazione delle bellezze artistiche e architettoniche di San Secondo e allo stesso tempo la possibilità per gli allievi di mettere in pratica in un contesto di orientamento lavorativo quanto studiato e sperimentato all'interno dei laboratori scolastici.
“Con questo bel progetto si rinnova la disponibilità a mettere le competenze della scuola al servizio del territorio, come già avvenuto con altri comuni della Bassa – ha spiegato Roberto Pettenati, Dirigente scolastico del liceo artistico di Parma Paolo Toschi – L'interesse della scuola è infatti di porre gli studenti in una condizione reale, così che possano verificare le capacità e le competenze acquisite confrontandosi con le esigenze di una campagna promozionale: i ragazzi saranno infatti chiamati ad una ricerca storica che permetta loro di creare gli elaborati richiesti sulla base della conoscenza del patrimonio artistico”.
Al centro di questo progetto c’è la Rocca dei Rossi con i suoi diversi ambienti architettonici, come ad esempio la Sala delle Gesta rossiniane che racchiude dipinti e affreschi la cui ricchezza potrebbe generare decine di campagne pubblicitarie.
“L'intento è quello di far conoscere le tante bellezze artistiche del Comune coinvolgendo le giovani generazioni di creativi che frequentano il liceo artistico – è il commento della Vicesindaco di San Secondo Parmense, Ketty Pellegrini – Attraverso gli elaborati che verranno realizzati dai ragazzi vogliamo infatti dare visibilità e valorizzare il nostro territorio con un linguaggio moderno, in grado di destare interesse ad un pubblico più ampio possibile, considerando anche le svariate le iniziative che ci vedranno coinvolti all'interno del cartellone di eventi di Parma Capitale della Cultura 2020”.
Il progetto, coordinato dal professore di grafica del liceo Toschi Roberto Peroncini con la collaborazione della Responsabile del polo culturale di San Secondo, Elisa Bertuccioli, coinvolgerà le classi 4° e 5°B del dipartimento di Grafica.
“Contrariamente alla convinzione che alcune persone hanno, i ragazzi hanno molto rispetto nei confronti delle istituzioni e questa tipologia di attività ne è il segno” ha sottolineato il professor Peroncini, coordinatore del progetto, nel presentare la campagna pubblicitaria, che comprenderà il logo simbolo del patrimonio artistico di San Secondo, le immagini per la realizzazione delle locandine, i manifesti centrali, i poster, i totem, e le proposte per elaborati grafici con slogan per quotidiani e settimanali; il Comune di San Secondo Parmense fornirà all’Istituto artistico tutti gli elementi e le indicazioni necessarie alla corretta impostazione del lavoro, mettendo a disposizione un contributo economico per l'assegnazione di alcune borse di studio con cui premiare i progetti vincenti e inoltre per l’acquisizione del materiale funzionale all’immagine complessiva del progetto.
TELEPATIA e MATEMATICA da sabato 23 novembre - Diretto da Mariano Dammacco
EUROPA TEATRI. Prende il via sabato 23 novembre al Teatro Europa la prima parte del progetto speciale di formazione al teatro “Opera; dalla drammaturgia alla messa in scena” condotto da Mariano Dammacco, drammaturgo e regista della Piccola Compagnia Dammacco.
Il percorso prevede l'incontro con le tecniche base della scrittura drammaturgica e l'esercizio di composizione di una drammaturgia originale. «Ci occuperemo dell’arte del comporre affrontando qualsiasi genere, da quello tragico al comico - spiega Dammacco autore di spettacoli premiati a livello nazionale come “Sonia la rossa” Premio ETI/Scenario, “Amleto e la statale 16” Premio ETI/Vetrine, “Alma Rosè”, studio Premio ETI/Scenario, “Dialoghi con le piante” segnalato al Premio Ubu, “L’ultima notte di Antonio” Premio nazionale di drammaturgia - ho scelto di titolare il laboratorio “Telepatia e matematica” per alludere a due aspetti fondamentali del lavoro di chi scrive per la scena: la ricerca di contattare emotivamente lo spettatore, di fargli provare sentimenti, emozioni e pensieri di qualcun altro, dell’altro da sé, qualcosa di simile alla telepatia. Accanto a questo è necessaria la conoscenza e la frequentazione di regole quasi matematiche, delle tecniche proprie dell’arte della drammaturgia». All’appuntamento di sabato 23 novembre dalle 14 alle 20 seguiranno incontri il 14 dicembre; 11 gennaio 2020; 8 febbraio e 14 marzo. La seconda parte del progetto partirà ad aprile e prevede la messa in scena dei testi prodotti, sotto la guida condotto dell'attrice, regista e autrice Chiara Rubes.
In allegato: Foto ritratto di Mariano Dammacco