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Per la prima volta cardiologi e pneumologi della regione Emilia Romagna si confrontano al convegno promosso dall’Ospedale Villa Pineta sul futuro della Riabilitazione cardio-respiratoria. Obiettivo: sviluppare nuovi percorsi per rafforzare la Rete Cardiologica e Pneumologica a livello regionale e non solo.

17 Ottobre 2019, Gaiato (MO)_Il primo convegno per gli esperti delle malattie di cuore e polmoni si terrà venerdì 25 ottobre a partire dalle 9:30 nell’auditorium Francesco Nobile dell’Ospedale Privato Accreditato Villa Pineta (Gaiato di Pavullo n/F - Modena).

In quella occasione medici specialisti e docenti universitari dell’Emilia Romagna, con la presenza ed il contributo di un gruppo di clinici ed esperti della Lombardia, si incontrano per fare luce sullo stato attuale della cardiologia e pneumologia riabilitativa e sulle sfide per il futuro.


L'evento è patrocinato dall’AICPR - Associazione Italiana di Cardiologia Clinica, Preventiva e Riabilitativa, dall’UNIMORE - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e dall’ Associazione di volontariato “Amici del Cuore”.
In Emilia Romagna, una delle regioni più efficienti in campo sanitario per l’accesso alle cure e per la qualità dell’assistenza, si può e si deve fare ancora molto, spiega il dott. Massimo Cerulli, Responsabile dell’U.O di Cardiologia a Villa Pineta e Chairman del convegno del 25 ottobre:


“Se è vero che in Italia, e la nostra Regione ne è un esempio virtuoso, esiste una rete performante ed estesa di professionisti della Cardiologia che si occupano del trattamento dei pazienti acuti (si pensi all’intervento tempestivo in caso di diagnosi da infarto) è altrettanto vero che solo una minoranza viene trattata nella fase post acuta. Certamente si può con soddisfazione affermare che vi è una diminuzione del tasso di mortalità per infarto acuto, minore del 10% dei pazienti che giungono in Ospedale (tasso impensabile fino a 15-20 anni fa). Rimane significativo invece il tasso di mortalità cardiovascolare dopo un anno, che in Emilia Romagna è superiore al 20%, un dato che pone l’accento sulla necessità di seguire e accompagnare i pazienti dopo l’intervento e le dimissioni dall’ospedale, appunto con programmi riabilitativi e preventivi. A conferma di ciò occorre sottolineare come sia consolidato il dato che la riabilitazione cardiologica, quando eseguita, riduce essa stessa del 27% la mortalità”.

A Modena i centri di riferimento per la Riabilitazione Cardiologia sono due: Villa Pineta e il NOCSAE di Baggiovara. Entrambe le strutture gestiscono, con cure di medio-lungo termine, il paziente cardiopatico sia nella fase post-acuta delle malattie cardiovascolari sia di quelle croniche. L’obiettivo è quello di stabilizzarlo e permettergli di recuperare la migliore qualità di vita possibile.

Durante il meeting che mette a confronto le esperienze di colleghi cardiologi e pneumologi con particolare esperienza nel campo della riabilitazione cardio-respiratoria, verrà sottolineata l’importanza di un percorso di diagnosi e cura che metta insieme le due figure professionali nel trattamento riabilitativo più completo ed efficace.

Dice a tal proposito il dott. Trianni, Primario di Pneumologia a Villa Pineta:
“Partendo dai dati fisiopatologici ed epidemiologici presenti nella più recente letteratura scientifica di riferimento, secondo la quale la malattia cardiopolmonare è una sfida destinata a diventare sempre più rilevante per il sistema sanitario nazionale, appare con sempre maggiore evidenza agli operatori sanitari e non, di quanto malattia cardiaca e malattia polmonare siano interconnesse. Per cui occorre progettare per il prossimo futuro a modelli riabilitativi, assistenziali e di cura condivisi tra tutti gli specialisti coinvolti nella patologia cardiorespiratoria per ottimizzare i risultati”.

Cardiologi e pneumologi tracceranno durante il convegno una proposta di approccio alla malattia cardiopolmonare sulla base del modello dipartimentale ed interdisciplinare.

 

INFO E ISCRIZIONI
La partecipazione al convegno è gratuita ed è previsto accreditamento ECM per le figure professionali: specialisti in cardiochirurgia, cardiologia, chirurgia toracica, medicina generale, pneumologia; Psicologo; Fisioterapista; Infermiere.
Per iscrizioni: mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | tel. 051 - 4123378

 

PARMA, 29 DIC. - "Siamo dalla parte dei medici che ogni giorno lavorano per prendersi cura della nostra salute, facendo fronte alle tante carenze del sistema sanitario, dai turni massacranti al mancato rispetto del turnover. Riteniamo vergognoso che la Rai, servizio pubblico pagato dai cittadini, abbia trasmesso uno spot televisivo che invita ad azioni di rivalsa contro i professionisti della sanità". Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, commissario di Forza Italia per la provincia di Parma.

"Così facendo - prosegue Gambarini - si criminalizza e si incita all'odio verso i medici, scaricando su di loro tutti i problemi e evitando così di capire come risolverli. La recente legge 24/2017 in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, inoltre, è ben chiara e non riconduce le responsabilità ad una sola figura professionale. Spot come quello andato in onda non fanno altro che creare un clima d'odio, mettendo medici e pazienti gli uni contro gli altri, a beneficio di chi si occupa di queste azioni di rivalsa. Ogni giorno ci sono aggressioni negli ospedali nei confronti di medici e paramedici, vogliamo fomentare il clima d'odio? Se questo è il cambiamento della nuova Rai grillina, non c'è da stare allegri".

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Addio al campanello: un dispositivo israeliano, agganciato alla struttura del letto,  registra battito, respirazione e movimenti del paziente fragile e segnala le anomalie agli infermieri. Attraverso evoluti algoritmi prevede il rischio di cadute notturne, previene le ulcere da decubito e aiuta a gestire i pazienti affetti da demenza. Monitora inoltre la qualità del riposo.

23 Dicembre 2018 -

Trasformare un comune letto di degenza in un letto intelligente che monitora il paziente fragile, previene cadute e piaghe e analizza la qualità del riposo: è con questo obiettivo che è nato Vitalerter, sistema avanzato frutto della ricerca tecnologica israeliana che rileva i movimenti della persona allettata e i suoi parametri vitali per avere una visione complessiva del suo stato di salute, senza essere in contatto diretto con il suo corpo. Il segreto è negli algoritmi del software e nel cosiddetto “machine learning”, cioè la capacità del sistema stesso di individuare tendenze, relazioni ed emergenze nei dati rilevati: è questa la vera e propria intelligenza artificiale del dispositivo, da qualche settimana disponibile anche in Italia e già adottato dalle prime RSA, in Lombardia e Lazio, dove il management si è già detto soddisfatto oltre le attese.
 
“Nel Regno Unito – sottolinea Sammy Elalouf, direttore marketing di Vitalerter - il sistema è già ampiamente utilizzato e le strutture che lo adottano hanno osservato riduzioni fino al 50% nel numero di cadute e fino al 70% nelle ulcere da decubito dei pazienti in cura”. “In generale – prosegue il manager - i ricoveri in ospedale si dimezzano perché gli alert predittivi consentono di intervenire precocemente, inoltre le rilevazioni oggettive del device indicano quando è realmente necessario girare i pazienti che così dormono meglio, con meno interruzioni”. 

Vitalerter si compone di due parti: la prima, “Vitals”, è un sensore di soli 8,4 x 4,1 cm e di spessore 2,5 cm (più o meno come un pacchetto di fazzoletti di carta), da fissare alla rete del letto e connettere al WiFi; e la seconda, “Vitalerter”, è il software che raccoglie a livello centrale le rilevazioni di tutti i sensori presenti nella struttura e che invia notifiche vocali al personale in servizio.
 
Il sistema è in grado di attivare allarmi quando rileva che il paziente si sta per alzare o si è seduto sul letto, quando non è rientrato nel letto entro un margine di tempo stabilito, ma anche quando la sua frequenza cardiaca o della respirazione è fuori dagli intervalli definiti dai medici. In tutte queste situazioni, gli infermieri possono essere allertati e andare “a colpo sicuro” nella stanza del paziente per il quale il sistema ha dato la segnalazione.
 
Inoltre, per i pazienti a ridotta mobilità e a rischio di ulcere da decubito, Vitalerter può fare da prezioso alleato, segnalando ai caregiver quando è necessario girare la persona su un fianco, sull’altro o sulla schiena; il sistema riconosce anche se lo spostamento è stato effettuato correttamente o se, per esempio, il paziente è stato erroneamente riposizionato sullo stesso fianco.

La tecnologia di autoapprendimento installata nel sistema di sorveglianza permette di segnalare al personale infermieristico, in anticipo, il tentativo di scendere dal letto del paziente facilitando l’assistenza da parte del personale, con particolare utilità nella gestione delle demenze. Vitalerter inoltra gli avvisi tramite messaggi vocali in modo da non vincolare gli operatori in turno all’osservazione continua dei monitor.
 
Il modello organizzativo prevede una stazione di controllo per piano, da collocare presso la postazione di guardia. Il software gira su cloud (Software as a service) ed è quindi utilizzabile con PC convenzionali, tablet e smartphone.
 
Per poter funzionare, il sistema deve potersi avvalere di un buon collegamento a Internet e di una rete WiFi con segnale ben distribuito in tutte le stanze da monitorare. Il sistema di gestione dei dati e degli accessi è conforme al General Data Protection Regulation 2018.

Ulteriore importante funzione è la possibilità di consultare lo storico delle rilevazioni del singolo paziente: ad esempio un medico di una struttura residenziale per anziani può verificare l’andamento del battito e della frequenza respiratoria di ciascun ospite nella settimana precedente e visualizzare anche tutti gli eventi che lo hanno interessato (allarmi prevenzione cadute, risvegli notturni, qualità del sonno, sforamento parametri vitali). Si tratta di informazioni che possono contribuire a prevenire il deterioramento della salute del paziente.

Vitalerter è importato e distribuito dalla Artech di Cavezzo, in provincia di Modena: l’azienda, sviluppatasi nella “Silicon Valley” del biomedicale italiano, ha allargato il suo portafoglio prodotti ai nuovi settori della medicina digitale e della telemedicina oltre a proseguire il supporto a quelli “tradizionali” della cardiochirurgia e della cardiologia invasiva.
 
“Siamo orgogliosi di portare in Italia una soluzione già ben affermata in altri sistemi sanitari e che difende la salute delle persone con tecnologie e servizi digitali che promuovono la prevenzione e favoriscono la personalizzazione delle cure” commenta Emilio Contini, presidente della Artech. “E’ la direzione strategica che abbiamo preso ampliando le nostre distribuzioni ai dispositivi della cosiddetta e-health a cui aggiungeremo, a breve, anche un’offerta di veri e propri servizi di telemedicina”.
 
L’accordo tra Artech e il produttore di Vitalerter, SDS, prevede un’esclusiva triennale sul territorio italiano.

Martedì, 19 Settembre 2017 11:21

Omeopatia, tutto quello che bisognerebbe sapere

OMEOPATIA: TUTTO CIO' CHE VORRESTE SAPERE, MA ANCHE TUTTO CIO' CHE "DOVRESTE" SAPERE! Un libro "storico" sull'omeopatia sarà presentato a Parma alla libreria VOLTAPAGINA il prossimo sabato 23 settembre alle ore 18.

Il Circolo di Parma dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, (UAAR), annuncia che Sabato 23 settembre 2017 alle ore 18 alla libreria Voltapagina (via Oberdan 4/C) si terrà la presentazione del libro

"200 ANNI DI OMEOPATIA – Storia di un equivoco?".

20170919-locandina libro-OmeopatiaL'evento è organizzato in collaborazione con il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), un'organizzazione fondata nel 1989 da Piero Angela, attuale Presidente Onorario, per promuovere l'indagine critica delle pseudoscienze.

Interverrà l'autrice PAOLA PANCIROLI. Nata a Parma nel 1991, è laureata con il massimo dei voti in Scienze Filosofiche all'Università di Bologna, con una tesi in Storia del pensiero scientifico, incentrata sullo sviluppo dell'omeopatia in Italia. Si interessa di bioetica e di storia della medicina, con particolare riguardo all'evoluzione storica dei rapporti tra medicina scientifica e medicine alternative.

Moderatore sarà il medico socio UAAR RICCARDO ZANNONI.

L'omeopatia, nata all'inizio del XIX secolo in Germania, rappresenta una delle medicine alternative più in voga in Italia, con un mercato dal fatturato non indifferente.

Il libro ne indaga le origini storiche, l'arrivo nel nostro Paese, le sperimentazioni cui viene sottoposta, le dimensioni del dibattito all'interno della comunità scientifica italiana e le dinamiche alla base del suo successo.

Vengono illustrate le prese di posizione di illustri esponenti della comunità scientifica italiana e la ricostruzione delle controversie nate intorno alle prime sperimentazioni, perlopiù non controllate. Viene esaminata la complessa questione dell'omeopatia nella storia della medicina del XIX secolo e nel suo percorso di scientificizzazione. Infine si considerano le problematiche legate alla regolamentazione della pratica medica, percorrendo, passo dopo passo, le varie tappe che hanno portato alle norme attuali.

L'UAAR – Unione Atei e Agnostici Razionalisti – Circolo di Parma - ha fortemente voluto l'organizzazione di questo evento perché ritiene che le culture scientifica e tecnologica, così poco diffuse nella società civile in Italia, debbano invece costituire un patrimonio fondamentale dello sviluppo della personalità umana in tutte le sue fasi, da quella della formazione scolastica a quella della vita comune del cittadino, a garanzia delle libertà e per una costruzione consapevole e democratica del futuro.

(Alberto Ricchieri – Coordinatore del Circolo UAAR di Parma)

 

Pubblicato in Cultura Parma

La Nutraceutica è la branca della Medicina che studia l'azione benefica e curativa degli alimenti sulla salute umana. Nutraceutica, etimologicamente crasi tra nutrizione e farmaceutica, sintetizza il concetto secondo cui il cibo può essere la prima ed efficace soluzione terapeutica.

di Alexa Kuhne

Parma, 6 agosto 2016 –

Fu Ippocrate, 2500 anni fa, a sostenere che il cibo è una medicina.
Il medico greco ci aveva visto bene, tanto che oggi, la Nutraceutica, una branca della Medicina che studia l'azione benefica e curativa degli alimenti sulla salute umana, può essere considerata un traguardo importante.
Nutrizione e farmaceutica sono una efficace soluzione terapeutica che ha una doppia anima, di alimento e farmaco.
La scienza della Nutrizione, oggi, è considerata una forma di cura e rappresenta uno degli aspetti di maggior importanza per il raggiungimento e mantenimento di un buono stato di salute. Si è capito che in medicina non si può prescindere dall'importanza del ruolo svolto dagli alimenti nel determinismo delle condizioni di salute e degli stati di malattia.

mario mariotti Unika Medical Spa nutraceutica

Cosa si può fare con la Nutraceutica? Lo spiega il dottor Mario Mariotti, fondatore di Unika Medical Spa, un centro integrato di medicina del benessere e anti-aging, e da 25 anni impegnato nel campo della Nutrizione.
"La Nutrizione e gli integratori alimentari, insieme ad un corretto stile di vita, sono i primi strumenti terapeutici per prevenire l'innesco di condizioni patologiche, per prendersi cura del wellness, cioè dell'equlibrio psico-fisico, per contrastare i processi di invecchiamento, per intervenire sulle condizioni patologiche come strumento coadiuvante di cura".

Si parla tanto di integratori alimentari. Qual è il loro reale valore? Non è sufficiente una alimentazione equilibrata per fornire tutto il necessario all'organismo?
"Gli integratori alimentari contengono dei nutrienti diversi per assicurare un apporto bilanciato ad ogni singolo individuo, secondo le carenze e\o necessità di ciascuno; con aminoacidi, vitamine, acidi grassi poliinsaturi, oligoelementi, sali minerali ecc. Questi complementi nutrizionali favoriscono il controllo delle funzioni fisiologiche e la regolazione dei circuiti metabolici che sottendono la salute. Gli integratori alimentari hanno caratteristiche intermedie tra l'alimento e il farmaco".

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I pazienti temono l'effetto collaterale dei farmaci. E' un timore fondato?
"Qualsiasi agente farmacologico, assieme al suo potenziale terapeutico, si porta dietro anche qualche rischio. Quello che è meno noto è che spesso gli effetti collaterali possono essere minimizzati con l'uso di alcuni integratori alimentari. A volte gli effetti collaterali dei farmaci ad uso comune sono, infatti, legati alla loro capacità di ridurre la biodisponibilità di importanti nutrienti, esponendo così il paziente ad un rischio di specifiche carenze. In questi casi, associare al farmaco un integratore alimentare può risolvere il problema e permettere di ottenere l'effetto terapeutico voluto in condizioni di maggior sicurezza".

Visto il numero di persone che assume farmaci in modo continuativo, è buona norma interrogarsi su eventuali carenze nutrizionali indotte dalle terapie prescritte e intervenire per evitarle e ridurre così il rischio di effetti collaterali a lungo termine.
Molti, per esempio, devono lottare con problemi quali colesterolo e pressione arteriosa. Come può la Nutraceutica aiutarli?
"Moltissime persone assumono statine per tenere a bada il colesterolo. Pochi sanno che questi farmaci nel bloccare la produzione di colesterolo, ostacolano anche la formazione di coenzima Q10, fondamentale per l'energia a livello cellulare, oltre che un potente antiossidante. La sua carenza può portare a stanchezza e dolori muscolari, oltre che aumentare significativamente il rischio di accelerare l'invecchiamento. A volte le statine possono essere sostituite con prodotti naturali di riso rosso fermentato. Ma, in altri casi, ciò non è possibile e occorre continuare la terapia farmacologica a lungo termine. In queste condizioni è fondamentale associare un integratore di coenzima Q10, possibilmente nella forma di ubichinolo ad un dosaggio di 50-100mg al giorno. Un altro caso tipico riguarda le tante persone che usano farmaci per tenere a bada la pressione arteriosa. Anche betabloccanti e diuretici possono ridurre la disponibilità di coenzima Q10 e anche di vitamine del gruppo B, magnesio, calcio e potassio causando stanchezza e ridotta prestazione muscolare. Chi tiene sotto controllo la glicemia e la produzione di insulina deve prestare attenzione al rischio di carenza di vitamina B12 e acido folico. Oltre ad una possibile anemia, questa carenza può dare debolezza, pallore, formicolii alle estremità, mal di testa, depressione e diarrea. In questi casi un'assunzione di vitamina B12 e di acido folico possono essere utili. Alcuni farmaci usati contro il bruciore di stomaco e la gastrite come gli inibitori della pompa protonica possono invece ridurre l'assorbimento di proteine. Per le donne che assumono anticoncezionali orali è molto importante compensare il ridotto assorbimento di vitamine del gruppo B e acido folico indotto da questi farmaci che può contribuire a generare mal di testa e cambiamenti dell'umore. Anche in questo caso un multivitaminico bilanciato è indicato".

L'agenzia italiana del farmaco dispone il ritiro di alcuni lotti di prodotti omeopatici in quanto durante il sopralluogo ispettivo è emerso che è stata usata acqua depurata in luogo di acqua per preparazioni iniettabili nelle preparazione dei suddetti lotti.

di Virgilio - Parma 9 marzo 2016 - Con la frase che l'omeopatia è "acqua fresca" il noto conduttore televisivo Piero Angela si prese una sonora denuncia per diffamazione, da cui fu assolto alcuni anni dopo, e che ancora oggi scatena polemiche e discussioni scientifiche.

Non sarà acqua fresca ma pur sempre è l'acqua utilizzata nei processi a indurre l'AIFA a disporre il ritiro di due prodotti.

L'Agenzia Italiana del farmaco ha infatti disposto il ritiro, da parte della ditta, dei seguenti prodotti omeopatici della ditta Linda's Lab. omeopatici: - PROCALIN 12 FIALE – cod. 801812013 – lotti nn. 10822B scad. 8/2016, 21205A scad 12/2017, 30716A scad. 7/2018 e 50409A scad. 5/2020 - MUCOSALIN 12FIALE 2ML – cod. 801844388 – lotto n. 10822A scad. 8/2016. Il provvedimento si è reso necessario, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", in quanto durante il sopralluogo ispettivo e del successivo follow up effettuati dall'Aifa, è emerso che è stata usata acqua depurata in luogo di acqua per preparazioni iniettabili nelle preparazione dei suddetti lotti. I lotti in questione non sono pertanto esitabili e la ditta Linda's Lab. Omeopatici dovrà assicurarne l'avvenuto ritiro entro 48 ore dalla ricezione del provvedimento.

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