Redazione

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Una nuova tegola si abbatte sulla Fiat 500L, la MPV compatta della FCA. Il modello è stato segnalato per un problema tecnico che potrebbe causare l'incendio dell'autovettura.

L'avviso è stato inserito nel bollettino del 16 marzo del Rapex, il sistema europeo di allerta rapida per i prodotti di consumo non alimentari (Report 9, N. 11 A12/0380/18).

La segnalazione presentata dalla Germania della Commissione Europea sui richiami dei prodotti difettosi che riguarda la casa automobilistica guidata da Sergio Marchionne interessa le unità di Fiat 500L con omologazione e3 * 2001/116 * 0217; Tipo: 199 prodotte tra il 14.08.2012 e il 14.09.2017 per le quali è stato evidenziato il rischio di incendio dovuto all' " L'isolamento del cavo elettrico nel riscaldatore ausiliario potrebbe danneggiarsi. Ciò potrebbe causare un cortocircuito e causare un incendio".

Il Rapex conclude che "non si possono escludere condizioni di guida non sicure". Pur non essendoci stati incidenti - segnala Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", tuttavia, in caso la propria vettura corrisponda alle unità in questione occorre prestare la massima attenzione e rivolgersi alle officine autorizzate per un controllo preventivo qualora il proprio veicolo corrisponda alle unità segnalate.

(16 marzo 2018)

Nell'ambito dell'attività di repressione dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, personale della Squadra Mobile, nella giornata di ieri, ha effettuato mirati servizi nella zona compresa tra via Vignolese, via Marzabotto e via Araldi.
Così, nel tardo pomeriggio di ieri, gli agenti hanno tratto in arresto un cittadino nigeriano di 37 anni, in regola sul territorio nazionale, con precedenti di Polizia, colto nella flagranza del reato di spaccio di sostanza stupefacente.

La perquisizione, estesa anche al domicilio, ha permesso di rinvenire e sequestrare in una camera dell'appartamento, adibita a vera e propria raffineria della droga, 9 grammi di hashish, ripartiti in tre sassi, 528 grammi di droga sintetica del tipo shaboo, di cui una parte suddivisa in dosi e la restante già lavorata in diverse forme (grani tipo sale, sale fino e grani ancora più sottili tipo farina), oltre a materiale e attrezzatura per la lavorazione e il confezionamento della sostanza stupefacente.
Il tutto è stato sottoposto a sequestro, unitamente al denaro contante rinvenuto e quattro telefoni cellulari.

Nel corso della perquisizione sono stati recuperati all'interno dell'armadio della camera da letto anche 52 monili in oro ed argento, tra cui collane, bracciali, anelli e orologi, custoditi in una busta nascosta tra gli abiti.

L'appartamento, composto da tre camere, una cucina ed un bagno si trovava in pessime condizioni igieniche e risulta abitato dal nigeriano, dalla moglie con i due figli, uno di 11 anni e l'altro di appena 6 mesi, oltre a due connazionali.

Lo straniero, al termine delle formalità di rito, è stato associato alla locale casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno.

 

Sull'arresto del nigeriano e sull'efficacia dell'operazione di contrasto della Polizia di Stato si è espresso anche l'esponente di Forza Italia Enrico Aimi tramite un comunicato stampa che di seguito riportiamo:

'La criminalità nigeriana emergenza nazionale, va stroncata con ogni mezzo ed espulsioni certe. Plauso alle forze dell'ordine per importante arresto'

"L'arresto del nigeriano e il maxi sequestro di droga shaboo effettuati dalla squadra mobile di Modena, alla quale va il nostro plauso, è un importante conferma dell'efficacia dell'azione di contrasto alla piaga dello spaccio che nel mercato della pericolosa sostanza shaboo vede il controllo pressoché totale della criminalità nigeriana. Bande spietate e pericolose, che utilizzano la manovalanza clandestina fatta arrivare senza controllo dalle politiche dei governi di sinistra, di cui gli italiani hanno avuto prova nei fatti di Macerata e che i modenesi hanno purtroppo sotto gli occhi nelle vie della prostituzione e nelle zone dello spaccio. Delinquenti che hanno conquistato intere aree delle nostre città, facendosi forti anche del senso di impunità generato da una situazione sul fronte dell'immigrazione, fuori controllo che non garantisce pene ed espulsioni certe per chi delinque.' Lo afferma l'esponente di Forza Italia Enrico Aimi - "Questo mercato criminale e di morte va stroncato con ogni mezzo. Serve una bonifica radicale dei territori con misure drastiche e incisive, che coinvolgano non solo il mercato della domanda ma anche quello dell'offerta. Auspichiamo ora che la formazione del nuovo governo sia espressione dell'esito delle urne che ha premiato e fatto vincere la coalizione del centro-destra unito e che si possa finalmente dare inizio a quel cambio di rotta sulle politiche su immigrazione e sicurezza che i cittadini hanno chiesto. Forza Italia ed il centro destra hanno posto tra i primi punti del proprio programma pene ed espulsioni certe per questi pericolosi criminali stranieri. Più uomini e più strumenti alle forze di Polizia, norme più severe e coinvolgimento in certe aree a rischio anche dell'Esercito. La gente non ne puo' davvero piu'. Non possiamo dunque rassegnarci ad una Italia terra di conquista di queste bande criminali"

 

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I fatti risalgono allo scorso 12 gennaio, l'uomo, un 32 enne modenese, è stato identificato grazie alle videocamere di sorveglianza. Dovrà rispondere davanti al giudice del reato di percosse.

VILLANOVA (MO) – Stava attraversando le strisce pedonali davanti alle scuole elementari "Menotti" di Villanova, frazione di Modena, tenendo per mano il figlioletto, quando a un tratto, una Volkswagen Golf grigia ha superato le auto ferme per dare la precedenza ai pedoni e ha rischiato di investire padre e figlio. Vistosi letteralmente sfiorare dall'auto, l'uomo ha protestato dando una pacca contro il finestrino del mezzo. Il conducente, dal quale ci si sarebbero aspettate le scuse, è invece sceso dall'auto e ha sferzato al pedone un calcio all'addome, per poi risalire e andarsene come nulla fosse.

I fatti risalgono allo scorso 12 gennaio, attorno alle 8 di mattina, e si sono svolti sotto gli occhi di molti testimoni attoniti, nessuno dei quali era riuscito, però, a prendere il numero di targa della Golf. Il conducente, tuttavia, è stato identificato grazie alle indagini della Polizia Municipale di Modena e, soprattutto, alle immagini della sofisticata videocamera di sorveglianza installata su Via Villanova, che hanno consentito non solo di risalire all'auto, ma anche di appurare che alla guida, quel giorno e a quell'ora, ci fosse il proprietario, un 32 enne italiano residente a Modena.

Invitato a presentarsi al Comando, di fronte all'evidenza dei fatti, il modenese ha ammesso di essere il responsabile di quanto accaduto ed è stato denunciato per il reato di percosse. Della sua arroganza dovrà ora rispondere davanti al giudice.