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Dal 15 al 18 ottobre il Palazzo Ducale di Guastalla (Re) darà il benvenuto a 22 tour operator da Usa, Brasile ed Europa per la 6a Borsa del Turismo Fluviale e del Po. Sabato 17 ottobre workshop tra domanda e offerta con una novantina di seller da tutta Italia. Previsti 4 educational tour per gli operatori alla scoperta del Po e delle sue tante risorse turistiche, dall'enogastronomia al cicloturismo. Tanti eventi per il pubblico, dalla mostra fotografica sul Po raccontato da Mario Soldati alla cena a suon di musica e canto sulla motonave. Nel 2014, i 445 comuni dell'Area del Po hanno totalizzato 2,8 milioni di arrivi e 11 milioni di presenze. Nell'area Po emiliano romagnola (608 esercizi tra alberghieri ed extralberghieri, per 38.887 posti letto complessivi) l'anno scorso si sono totalizzati 5.352.634 presenze e 817.052 arrivi. -

Parma, 3 ottobre 2015 -

La promozione turistica dell'Emilia Romagna si allarga oltre i confini regionali, seguendo l'asse fluviale del Po, e coinvolgendo anche la Lombardia.
Ne è la dimostrazione la 6a edizione della Borsa del Turismo fluviale e del Po, in programma a Guastalla (Re) dal 15 al 18 ottobre prossimi www.iniziativeturistiche.it. I quattro educational tour alla scoperta del Fiume Po e delle sue proposte di soggiorno, a cui prenderanno parte i 22 tour operator internazionali accreditati quest'anno alla Borsa, si apriranno, giovedì 15 ottobre, con un tour di due giorni a Mantova e dintorni.

Dopo aver preso parte agli educational tour, gli operatori (per la prima volta sono presenti quest'anno alla Borsa T.O. da Usa, Brasile e Irlanda) incontreranno, sabato 17 al Palazzo Ducale di Guastalla (dalle 9 alle 13.30), oltre novanta operatori dell'offerta specializzati in turismo fluviale e provenienti dalle regioni attraversate dall'asta del Po, con i quali daranno vita al workshop vero e proprio della Borsa.

«Questa 6a edizione della Borsa del Turismo fluviale e del Po – spiega Stefano Bollettinari, direttore di Confesercenti Emilia Romagna – è la prova che la manifestazione si è ormai consolidata e che sta contribuendo a promuovere e a far conoscere questo prodotto turistico che ha potenzialità importanti anche per i nostri territori; il turismo fluviale, così come avviene in altri Paesi europei, sta suscitando sempre più interesse. La possibilità di fare turismo in modo attivo, all'aria aperta, scoprendo tutte le bellezze e le attrattive del territorio attraversato dal grande fiume, è sempre più apprezzata da sportivi, famiglie, turisti amanti delle eccellenze naturalistiche, culturali ed enogastronomiche di queste zone e ciò ci deve indurre a migliorare continuamente l'offerta e la qualità ambientale».

L'asse fluviale del Po bagna 4 regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), 13 province e 445 comuni. Questi ultimi nel 2014 hanno totalizzato 2,8 milioni di arrivi e 11 milioni di presenze (stime del Centro Studi Turistici su dati regionali e provinciali), con il 74,9% di arrivi e il 73,7% di presenze nazionali (25,1% di arrivi e 26,3% di presenze straniere). L'incidenza dei flussi turistici in questi comuni dell'Area Po sul totale delle province interessate è stata, nel 2014, rispettivamente del 46,6% per gli arrivi e del 57,4% delle presenze. La capacità ricettiva dell'intera area del fiume Po consta di 4.030 tra esercizi alberghieri ed extralberghieri, per complessivi 107.417 posti letto.
Nell'area Po emiliano romagnola (608 esercizi tra alberghieri ed extralberghieri, per 38.887 posti letto complessivi) l'anno scorso si sono totalizzati 5.352.634 presenze e 817.052 arrivi.

Gli educational tour per gli operatori

I 22 operatori accreditati alla Borsa provengono da Austria (2), Belgio (2), Brasile (1), Danimarca (2), Francia (2), Germania (2), Italia (4), Olanda (2), Regno Unito (1), Irlanda (1), Spagna (1), Svizzera (1) e Stati Uniti (1). Oltre all'educational mantovano, i T.O. prenderanno parte ad altri 3 itinerari. Venerdì 16 è previsto il tour "Terre del Gusto Reggiano", con visita alla Rocca gonzaghesca e degustazioni all' Acetaia Comunale di Novellara e alla Cantina Sociale di Gualtieri, visita guidata alla mostra antologica dedicata al pittore Ligabue a Palazzo Bentivoglio, a Gualtieri, e a seguire visita al centro storico di Gualtieri, con il Teatro e la splendida Piazza Bentivoglio. Il tour si concluderà con la "Cena in musica sul grande fiume" a bordo della Motonave Stradivari, accompagnati dal bel canto del Convivio musicale Guastallese. Sabato 17 gli operatori potranno prender parte all'educational "Itinerari fluviali e cicloturismo nel Reggiano", che prevede visita al Museo multimediale della Bonifica di Boretto, itinerario in bicicletta lungo le ciclabili del Po, da Boretto a Guastalla, imbarco sulla Motonave Padus per gita sul fiume Po da Guastalla a Boretto e cena a base di prodotti tipici. Il terzo e ultimo educational, domenica 18 ottobre, dal tema "Itinerari fluviali tra arte e natura nel Parco del Delta del Po", prevede, dopo un saluto di benvenuto delle autorità locali al Castello Estense di Mesola, la visita guidata al Museo del Bosco e del Cervo della Mesola, situato dentro al Castello stesso. A seguire, imbarco in motonave presso l'attracco fluviale di Mesola e itinerario fluviale sul Po di Goro, con pranzo a base di prodotti tipici. Gli operatori si trasferiranno quindi in bus alla Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola, per poi visitare l'Abbazia benedettina di Pomposa, prima di rientrare a Ferrara per una cena tipica.

Borsa del turismo fluviale: gli eventi per il pubblico

Non mancheranno gli eventi aperti al pubblico, come i due convegni "Il Fiume e il suo territorio: risorsa turistica, ambientale, economica" (venerdì 16, ore 10.00, Palazzo Ducale di Guastalla, a cura di Assoturismo Confesercenti) e "I tesori nascosti delle città sul Fiume Po" (sabato 17, ore 10.30, Palazzo Ducale, a cura di Confesercenti). Chi volesse immergersi nel fascino e la suggestione del Grande Fiume per antonomasia potrà farlo attraverso la Mostra fotografica "Il Po di Mario Soldati", allestita a Palazzo Ducale e nell'ambito della quale si potrà assistere, sabato 17 ottobre, alla proiezione dei video dal programma Rai "Viaggio lungo la Valle del Po" sempre a cura di Mario Soldati. Nella mattina di sabato, sarà invece la nuora di Soldati, Anna, a testimoniare l'amore del grande regista e scrittore per il Po nell'incontro previsto per le 9.30 sempre a Palazzo Ducale. Anche le motonavi saranno protagoniste, con la serata "cena in musica sul Grande Fiume", allestita a bordo della Motonave Stradivari (venerdì 16, ore 20.30, per info e prenotazioni cell. 3333616208) e la navigazione sul Po lungo il tratto tra Boretto e Guastalla e ritorno a bordo della Motonave Padus (sabato 17, ore 16.30, navigazione gratuita fino ad esaurimento posti). Sabato mattina infine, in Piazza Mazzini a Guastalla, mercato dei prodotti tipici del Po.

(Fonte: Ufficio Stampa Apt Servizi – Tel. 0541-430190 – www.aptservizi.com )

Interessante giornata su cause e conseguenze del progressivo incremento del dissesto idrogeologico nella provincia di Piacenza e nel bacino padano del Po e dei suoi affluenti, per i 200 studenti dell'Istituto Mattei. -

Piacenza, 10 aprile 2015 -

All'istituto superiore Mattei di Fiorenzuola 200 studenti ieri mattina hanno partecipato ad un evento di sensibilizzazione sulle tematiche legate alle cause e alle conseguenze del progressivo incremento del dissesto idrogeologico nella provincia di Piacenza e nel bacino padano del Po e dei suoi affluenti.

Una giornata realizzata dal Consorzio di Bonifica di Piacenza, grazie all'interessamento del presidente Fausto Zermani e alla responsabile degli Eventi e Comunicazione Orietta Cella, URBER e ANBI oltre al Dirigente Scolastico Mauro Monti. Un interessante incontro per far comprendere agli studenti come la risorsa esauribile acqua incida e condizioni la nostra vita quotidiana e soprattutto come, a seconda dei casi, possa rappresentare al contempo un valore aggiunto per l'agricoltura e i suoi prodotti di eccellenza locale oppure un elemento critico portando problematiche ambientali disastrose.

Un contributo scientifico di rilevante livello sulla materia è stato portato dall'esperto professor Luigi Viaroli, decano dell'Università di Parma, che ha tratteggiato i contorni e le possibili soluzioni di prevenzione del fenomeno stesso, dai rappresentanti dell'Ordine dei Geologi Emanuele Emani e Massimo Mannini e dalle rappresentanti dell'Ufficio tecnico della Bonifica Ing. Chiara Celada e Debora Siviera.

A conclusione della giornata di studio, lo spettacolo teatrale "Terra dura in Multicolor" di Lorenzo Bonazzi che ha spiegato in maniera coinvolgente la storia delle bonifiche dai romani ad oggi. L'incontro, patrocinato da Comune di Fiorenzuola, Provincia di Piacenza e da Green Cross, è stato moderato dal giornalista agroambientale Andrea Gavazzoli.

Pubblicato in Cronaca Piacenza

A seguito delle intense precipitazioni registrate sul bacino del fiume Po, è stato superato il livello 2 a Casalmaggiore e Boretto -

Parma, 3 dicembre 2014 -

La Protezione Civile dell'Emilia Romagna, ha attivato la fase di preallarme per il fiume Po a partire dalle ore 00.00 di oggi, mercoledì 3 dicembre nei comuni reggiani di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara. A partire dalle ore 11.00, sempre di oggi, il preallarme per il Po è esteso anche al parmense: i comuni interessati sono Colorno, Mezzani, Polesine Parmense, Roccabianca, Sissa Trecasali, Sorbolo e Zibello."

"A seguito infatti delle intense precipitazioni registrate sul bacino del fiume Po si sono verificati innalzamenti dei livelli idrometrici delle sezioni del fiume, che hanno determinato il superamento del livello 2 nelle sezioni di Casalmaggiore e Boretto nella mattinata odierna." - si legge nella nota.

Pubblicato in Cronaca Emilia
Giovedì, 13 Novembre 2014 18:55

Aspettando il colmo di piena del PO

Atteso il colmo di piena del PO. Verso le 23 a Piacenza, 9 ore dopo a Cremona e altre 9 ore per arrivare a Parma.

Torricela di Sissa (PR), 13 novembre 2014.

Il Grande Fiume è gonfio. Le golene sono state invase dall'acqua in attesa delll'arrivo del colmo di piena. Verso le 23,00 il colmo d'acqua dovrebbe transitare per Piacenza, quindi lambire Cremona  9 ore dopo e ancora 9 ore prima di raggiungere il parmense.

Tutti gli occhi puntati sul PO sperando non riprenda a piovere e che l'onda faccia il suo cammino verso l'adriatico senza ulteriori danni.  

(a sguire galleria immagini)

PO 5

Pubblicato in Cronaca Emilia
Giovedì, 06 Novembre 2014 19:05

Allerta per il PO

Rischio di superamento del livello 1. La piena a Piacenza è prevista per questa notte. Rientrate le criticità di Enza e Taro.

Parma 06 novembre 2014 ----
A seguito delle intense precipitazioni, la Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha diramato una allerta (n°164) per la piena del fiume Po nel tratto che attraversa alcuni comuni nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.
A seguito delle intense precipitazioni registrate sul bacino del Po, si spiega nell'allerta, si sono verificati innalzamenti dei livelli idrometrici delle sezioni del fiume a monte di Piacenza. Sulla base delle valutazioni di Aipo e del Centro funzionale Arpa-Simc, si prevede il superamento del livello 1 in tutte le sezioni del Po da Piacenza a Borgoforte nelle prossime 48 ore. Nella sezione di Piacenza il transito del colmo e' previsto questa notte con superamento del livello 1.

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Venerdì, 22 Agosto 2014 09:37

Chiazze oleose sul PO.


"La Polizia Municipale di Boretto sempre in prima linea anche sul grande Fiume"

Boretto, 22 agosto 2014 --
- Giunta in Comando una presunta segnalazione di una macchia oleosa tra il ponte che conduce nel Viadanese e il Lido di Boretto, il Comandante Dott. Davide Grazioli nonostante la scarsità di personale dovuto anche dal periodo di ferie, si è attivato immediatamente, unitamente alla Presidente delle GGEV prof. Luisa Borettini predisponendo un sopralluogo utilizzando un natante messo a disposizione dalle "Infrastrutture Fluviali".
Non è stato riscontrato fortunatamente nessun tipo di sversamento in acqua, anche se non è stato possibile entrare nell'Enza a causa della profondità insufficiente, la vista di una patina oleosa di colore verde, potrebbe essere riconducibile ad alghe.
E' stata coinvolta l'ARPA territorialmente competente per le campionature del caso, nonchè la Provincia di Reggio Emilia relativamente la pulizia e manutenzione dei piloni del ponte, dove erano presenti diversi ammassi di grossi tronchi d'albero.
Resta attivo il pattugliamento P.M./GGEV relativamente al controllo dei natanti ed al rispetto delle regole sulla pesca.

Pubblicato in Ambiente Emilia

Dal 25 giugno al 10 settembre ritornano gli appuntamenti sul Lungo fiume a cura di Arti e Pensieri con "Il Po ricorda", seconda edizione. Un ricco calendario di incontri-laboratorio alla scoperta del fiume e dalla cultura che porta con sé, scanditi da presentazioni multimediali, filmati di ambientazione storica, immagini di reperti, sculture e dipinti legati al fiume, lettura di fonti, esperienze di reenactment con comparse in costume -

Piacenza, 19 giugno 2014 -

Al via la seconda edizione de "IL PO RICORDA. Storie di confine, trasformazioni e incontri, tra Acqua e Terra, Nord e Sud, Antico e Nuovo", la rassegna di incontri sul Lungo Po piacentino a cura dell'Associazione culturale Arti e Pensieri, in collaborazione con il Comune di Piacenza, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di Selecar e con la partecipazione di Arci Cinemaniaci, Società Canottieri Vittorino da Feltre, Motonautica Associazione Piacenza, Ufficio Stranieri CGIL, Centro interculturale Piacenza, Caba Associazione culturale, Banca Centropadana, Gregori Gaetano Sas e La Tana di Roncarolo. La manifestazione è, inoltre, inserita nel calendario del prestigioso Francigena Festival.

Gli appuntamenti previsti sono sette: il 25 giugno, il 2-9 e 19 luglio, il 27 agosto, il 3 e il 10 settembre. Una serie di conferenze di taglio storico, archeologico e storico artistico curate dai professionisti di Arti e Pensieri sul tema del paesaggio fluviale, alle quali si abbineranno dimostrazioni pratiche a opera di artisti-artigiani contemporanei, laboratori creativi, lettura di fonti, momenti teatrali e musicali. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti; per ogni incontro sul fiume sarà possibile usufruire di una navigazione per piccoli gruppi e di una merenda a tema a offerta libera.

terry daviesrid

Si racconteranno "Storie di Confine" per comprendere come il Po presenti, anche sul piano simbolico, una funzione di limen, di separazione, ma anche di passaggio, luogo di incontro tra diversità, portatore di trasformazione, arricchimento e perdita allo stesso tempo. Il fiume sulla carta geografica appare come una linea che separa il nord dal sud, l'est dall'ovest, 'noi da 'loro'. In realtà spesso ha rappresentato un luogo di incontro e di scambio, più che una reale divisione. Aprirà la rassegna "La città dal volto di fiume", che si terrà mercoledì 25 giugno alle ore 18: la storia di Piacenza è quella di una città di confine, di "frontiera", fin dalle sue origini romane, quando venne fondata in una terra in cui già si mescolavano culture diversissime. Questa caratteristica, che rende ancora oggi la nostra identità complessa e difficile da afferrare, è in parte riconducibile alla vicinanza del fiume Po, barriera naturale, confine politico ma anche punto di passaggio di uomini e idee. Alla conferenza seguirà un laboratorio di pittura a cura di Chiara Belloni, artista e insegnante di discipline pittoriche, e una merenda a base di prodotti tipici delle diverse zone afferenti all'area del Po.

Il 2 luglio alle ore 21.30, all'interno della Rassegna estiva di cinema all'aperto a cura di Cinemaniaci e Arci Piacenza, all'Arena Daturi (V.le Risorgimento 4) sarà proiettato "Il risveglio del fiume segreto. In viaggio sul Po con Paolo Rumiz": omaggio al più grande fiume italiano che, come afferma il giornalista e scrittore Rumiz, "visto da dentro non sembra neanche Italia". Il regista Alessandro Scillitani sarà presente per un incontro con il pubblico. L' ingresso sarà gratuito. Si prosegue con "Piroghe sacre, piroghe profane", che mercoledì 9 luglio alle ore 18 affronterà come la dimensione di luogo di confine si possa già ravvisare nella Preistoria, quando i corsi d'acqua rappresentano lo spazio privilegiato per una vera mutazione antropologica. Le piroghe, che nel Neolitico e nell'età del Bronzo solcavano le acque per l'approvvigionamento di materie prime da territori talora lontanissimi, popolano anche l'immaginario simbolico, quando, guidate da uccelli sacri, trainano il disco del Sole. Il laboratorio prevede la creazione di modellini in argilla di piroghe, ispirati agli originali preistorici, le quali verranno cotte nel successivo incontro del 19 luglio. Non mancherà la merenda a tema e la consueta navigazione fluviale per piccoli gruppi.

Il quarto appuntamento si terrà il 19 luglio alle ore 18 e sposta l'attenzione sulle merci, in particolare quelle richieste per i banchetti e arrivate via fiume. "Dimmi come mangi e ti diro' chi sei" ci parlerà delle vie d'acqua come tramite per la circolazione di merci ma anche, e soprattutto, di idee e stili di vita. Non bisogna però dimenticare che i fiumi sono anche i luoghi del "rimosso", da intendere sia in senso fisico e materiale che in senso ideale, come confine tra la vita e la morte. Nel corso della giornata il noto ceramista Terry Davies creerà sul Lungo Po una fornace con materiali di recupero, alla cui realizzazione la cittadinanza è invitata a partecipare. Nel forno si cuoceranno i modellini di piroghe preistoriche realizzati dai partecipanti in occasione del precedente incontro e la cottura culminerà, in una vera e propria performance, con l'apertura della fornace durante la notte. Nel corso della serata sarà possibile partecipare a laboratori di manipolazione dell'argilla a cura di Caba Associazione culturale di Certaldo (FI), a momenti musicali a tema con la fisarmonicista Petra Cavaliere e a una cena tra il "trimalcionesco" e il paese di Bengodi. Ci si ferma poi nel mese più caldo, per riprendere il 27 agosto alle ore 17.30 con "Il fiume racconta", come protagonista di fiabe appartenenti a diverse culture. Grazie a racconti letti da rappresentanti delle diverse comunità straniere presenti nella città di Piacenza e territorio limitrofo si potrà rinnovare il nostro modo di intendere il Po. L'immersione nelle differenti culture proseguirà con degustazioni di ricette "esotiche" e con laboratori di sperimentazione di tecniche tradizionali di paesi stranieri, in collaborazione con l'Ufficio Stranieri CGIL e con il Centro Interculturale di Piacenza.

E' possibile partecipare vestiti a tema mercoledì 3 Settembre alle ore 17.30 all'incontro "Buonjour Monsieur Courbet" con la partecipazione della storica dell'arte Elena Fava: tra la seconda metà dell'800 e l'inizio del secolo successivo, con l'Unità d'Italia, il Po non costituisce più un confine ma un'opportunità di sviluppo. Con la costruzione dei due ponti sul fiume e l'intervento della tecnologia nelle opere di bonifica, va delineandosi un nuovo paesaggio "moderno". La componente arcaica della civiltà contadina, tuttavia, non scompare e l'avanzare del nuovo si incontra con la persistenza di antiche tradizioni, come la sopravvivenza di magiche credenze e di rituali apotropaici. Insieme alla dimostrazione di lavorazione del ferro a cura di Massimiliano Bertuzzi, e ad animazioni teatrali ispirate al mondo della Belle Époque, sarà possibile dedicarsi a un picnic sull'erba in omaggio alla pittura tardo ottocentesca con abbigliamenti e/o accessori in stile con l'epoca in esame.

"Il Po ricorda" chiude mercoledì 10 settembre alle ore 17.30 spostandosi alla Galleria di arte moderna Ricci Oddi. "Il paese immaginato" racconta la "modernizzazione" attraverso i dipinti collezionati da Giuseppe Ricci Oddi entro i primi anni del Novecento: un paesaggio fortemente idealizzato, che evoca una dimensione naturale mitica e che, in generale, appare sistematicamente evasivo rispetto alle trasformazioni portate dalla cosiddetta civiltà della macchina. Essi evidenziano come i confini del concetto di "modernità", siano, in fondo, sfuggenti e come mutino continuamente in relazione con le dinamiche sociali e culturali. Le visite guidate e i laboratori in collaborazione con Altana, saranno intervallati da punti narrativi con proiezioni multimediali e performance di danza ispirata alle tendenze orientaliste in voga tra Otto e Novecento.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

L'inaugurazione dell'esposizione delle opere donate alla Provincia di Piacenza è in programma sabato 10 maggio alle 16,30 -

 

Piacenza, 7 maggio 2014 -

 

Sarà la cornice di Villa Braghieri di Castel San Giovanni ad ospitare, da sabato 10 maggio e fino al prossimo 29 giugno, la mostra “Motti, il Po, Piacenza”. La nuova esposizione di opere dell'artista Giuseppe Motti, donate dalla famiglia all'ente di corso Garibaldi, avrà come tema fondante il Grande fiume e la sua gente: una sorta di viaggio, dunque, tra i paesaggi fluviali e le persone che nel tempo ne hanno scritto la storia.

A presentare la mostra sono stati ieri pomeriggio in Provincia il presidente Massimo Trespidi, il sindaco di Castel San Giovanni Carlo Capelli, il curatore scientifico Carlo Francou (direttore scientifico del Museo geologico “G. Cortesi” di Castell'Arquato e coordinatore del Museo Civico di Storia naturale di Piacenza) e la figlia dell'artista Sonia Motti con il marito Alessandro Pardi. “La nostra famiglia – hanno detto i parenti del pittore – è orgogliosa di vedere promosso sul territorio un evento dedicato proprio alla terra del Grande Fiume e a chi la abita”.

Le cinquanta tele esposte raffigurano scenari fluviali e scorci intimi e non mancano anche alcuni disegni originali dell'artista.

“La mostra – ha sottolineato il presidente della Provincia Trespidi – consente di far conoscere ulteriormente le opere dell'artista in uno dei luoghi più belli vicini al Po. La volontà dell'Amministrazione è quella di realizzare un'esposizione permanente dei dipinti nella sala Consiglio del palazzo della Provincia in via Garibaldi per onorare al meglio la memoria di Motti”.

L'inaugurazione della mostra si terrà sabato 10 maggio alle 16,30 a Castel San Giovanni (Villa Braghieri, via Emilia Piacentina 31). Si tratta, lo si ricorda, dell'esposizione di una selezione delle  opere donate da Maria Scarani Motti e Sonia Motti alla Provincia di Piacenza. 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Venerdì, 14 Marzo 2014 14:52

Delta del Po: un Parco senza confini

Regione Emilia-Romagna e Veneto hanno firmato a Mesola (FE) un accordo che annulla le barriere geografiche ed istituzionali. Grazie al consorzio Visit Ferrara -

Parma, 14 marzo 2014 


A dimostrazione del fatto che i confini tra Province e Regioni sono solo linee astratte, il Consorzio Visit Ferrara – nato nel 2013 per riunire gli operatori, le imprese e gli enti che vogliono puntare sul futuro del turismo nella Provincia ferrarese – ha fortemente voluto il protocollo d'intesa sull'unificazione del Parco del Delta del Po firmato dalla Provincia di Ferrara e dalla Provincia di Rovigo il 14 marzo 2014 a Mesola (FE), primo passo verso la costituzione di un'unica grande entità naturale e turistica.
«E' una data storica – spiega Gianfranco Vitali, Presidente di Visit Ferrara – che elimina finalmente le barriere amministrative tra le due Province e tra le due principali Regioni del turismo italiano, che registrano ogni anno ben 100 milioni di presenze».
Un accordo che fungerà da stimolo per i privati per perfezionare l'offerta turistica e che rappresenta una scelta "naturale" volta alla realizzazione di un turismo integrato attorno al Delta del Po, area ricca di vegetazione e fauna tra dune, lagune e residenze storiche.
A portare la propria testimonianza durante il seminario moderato da Roberto Vitali, Presidente Village 4 All, è stato Renzo Ghezzo, imprenditore turistico dell'area del Delta Veneto, che ha sottolineato come il Delta sia «l'unico mezzo che ci possa permettere di darci un'immagine attraverso la natura, senza vendere ognuno il proprio prodotto ma facendo conoscere una realtà territoriale coesa».

Un grande Delta dunque per il "Grande Fiume", per trasmettere le emozioni di un capitale naturale immenso. Si tratta infatti del più ampio territorio Unesco della penisola, che in forza di questo accordo saprà presentarsi in tempo per l'Expo 2015. Ma non solo: «Il progetto – dichiara Paolo Rosso, dirigente regionale Turismo Regione Veneto – guarda allo sviluppo dell'economia ben oltre il 2015, sfruttando la forza dei rapporti per proporre offerte complete ai turisti».
«Siamo due Regioni che non si fanno concorrenza ma che possono lavorare in sinergia – conclude Maurizio Melucci, assessore al turismo e al commercio della Regione Emilia-Romagna – per valorizzare un'area eccezionale attraverso la rete di impresa e gli operatori come Visit Ferrara che sanno fare sistema perseguendo obiettivi comuni».

All'incontro hanno inoltre partecipato attivamente le istituzioni regionali dell'Emilia-Romagna e del Veneto e tutti gli operatori turistici dell'intera area territoriale: la Provincia di Ferrara, Provincia di Rovigo, Camera di Commercio di Ferrara e Camera di Commercio di Rovigo, Parco Regionale del Delta del Po Emilia-Romagna, Parco Regionale Veneto del Delta del Po, GAL – Delta 2000, GAL – Polesine Delta del Po, Buy Delta del Po.

 

(Fonte:Ufficio stampa: Ella Studio di Carla Soffritti e C.)

 

I dati dell'annuale Conferenza Organizzativa Territoriale delle bonifiche evidenziano un incremento dell'emergenza nelle zone montane. Numeri positivi sul fronte dell'irrigazione a pieno sostegno all'agricoltura -

Bologna, 16 Gennaio 2014 –

La conferenza annuale organizzativa dei Consorzi di bonifica dell'Emilia-Romagna, che si è svolta quest'oggi in via Ernesto Masi 8 a Bologna, segna periodicamente l'appuntamento con la diffusione di dati assai rilevanti per il monitoraggio delle condizioni del territorio in cui viviamo.

Nell'occasione di confronto tra i diversi Consorzi riuniti oggi all'URBER, che hanno la competenza del governo delle acque nei rispettivi comprensori all'interno della regione, si evidenzia un generale incremento del valore allarmante del rischio di dissesto idrogeologico.

Nell'anno appena trascorso sono stati moltissimi gli interventi effettuati ad opera dei diversi enti territoriali e delle stesse bonifiche, ma l'ammontare complessivo del valore economico del rischio è balzato in avanti sfiorando il miliardo di euro (985 milioni) solo in Emilia-Romagna, rispetto al totale complessivo italiano di sette miliardi. Solo un anno fa il valore delle stime del rischio regionale era di 835 milioni di euro e il dato in sé chiarisce una volta di più quanto sia repentino il peggioramento che sarebbe da arginare al più presto.

Gli interventi segnalati dai Consorzi, dopo le opportune verifiche tecniche ultimate alla fine dell'anno passato, sono ben 1018 e richiamano prepotentemente l'attenzione della comunità e della politica verso questo tipo di emergenza di cui spesso ci si accorge solo a giochi fatti. Mettere in sicurezza preventiva il territorio significa risparmiare dalle 5 alle 7 volte il denaro pubblico speso per l'intervento a emergenza avvenuta e soprattutto dare certezze maggiori a chi vive e fa impresa in questi territori e quindi creare i presupposti per creare economia più stabile.

« Il Piano per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico nazionale – ha commentato Massimo Gargano, Presidente Anbi – indica chiaramente migliaia di interventi prontamente cantierabili che oltre, a dare qualche sicurezza territoriale in più a chi vive nell'eterna incertezza, porterebbero un significativo incremento occupazionale. Pensate che a livello italiano è stato speso solo lo 0,1% delle risorse all' epoca destinate dal CIPE alla salvaguardia del territorio. I numeri dell'Emilia Romagna certo non rincuorano. A questo si aggiunge un' urbanizzazione spesso incontrollata ».

Il dato di un rischio crescente preoccupa anche Massimiliano Pederzoli, Presidente di Urber: « A fronte di questo numero Urber ha di recente messo in campo un'utile convenzione con la Regione Emilia Romagna e con l'Uncem per spendere dove serve, ma per gli eventi straordinari capite che la portata dei lavori per la messa in sicurezza complessiva è ben diversa e si impone uno sforzo corale che deve partire da ben più lontano e prima che sia troppo tardi ».

Sul fronte dell'irrigazione i dati sono del tutto positivi. In una regione a forte vocazione agricola come l'Emilia-Romagna occorre infatti che l'acqua venga trattata come risorsa esauribile più che mai preziosa. Garantirle perciò la corretta distribuzione attraverso l'irrigazione ed il governo dei flussi delle acque è basilare per le aziende agricole e per il sostegno costante ai prodotti tipici del "made in Italy" del paese.

I consorzi di bonifica dei singoli comprensori territoriali, uniti all'interno dell'Urber, nel corso del 2013 hanno prelevato (dal fiume Po e da altri corsi minori) e distribuito nella rete circa un miliardo e 100 milioni di metri cubi d'acqua (di questi, quasi 240 milioni solo dal Cer). Un dato che appare in lieve calo rispetto all'anno precedente, dove la diffusione a sostegno dell'agricoltura da parte del sistema di bonifica a livello di irrigazione si era attestata ad un miliardo e 400 milioni di metri cubi d'acqua. Ciò evidenzia come le condizioni climatiche del 2013 siano state certamente meno "stressanti" per l'attività dei singoli consorzi rispetto a quelle dell'anno prima, dove le scarse precipitazioni l'avevano segnato come uno dei più siccitosi degli ultimi 100 anni. Nel 2013 invece le piogge più abbondanti hanno permesso di far girare gli impianti a pieno regime soltanto da Giugno (e non dall'inizio della primavera). « Ma questo inizio tardivo non deve trarre in inganno – tiene a sottolineare Pederzoli – perché con l'inizio dell'estate abbiamo comunque lavorato a pieno regime e il dato complessivo di bilancio lo dimostra. Abbiamo distribuito grandi quantità di acqua a sostegno delle colture, rientrando alla fine perfettamente nelle medie degli ultimi anni ».

(Fonte: ufficio stampa URBER Unione Regionale delle Bonifiche Emilia Romagna)