Di Chiara Marando - Parma 16 Novembre 2013
Molti di noi hanno pensato di cambiare vita almeno una volta, lasciare quella quotidianità che ci spegne, senza gli stimoli necessari. Sono momenti più o meno rapidi e duraturi, spesso passano senza che nulla si sia modificato, altre volte qualcosa accade.
Per Simone, ad esempio, tutto è partito da uno di questi momenti. Stanco del caos cittadino, desideroso di ritmi diversi e di una vita a contatto con la natura e l’aria pulita, nel 2003 decide di trasferirsi in montagna, con tutta la famiglia. Ristruttura una vecchia cascina appena dopo Berceto e la rende un luogo accogliente e confortevole, senza snaturarne l’originario sapore rustico. Nasce così la Trattoria Cà dal Brass, non un agriturismo come può apparire ad una prima occhiata veloce, ma una vera e propria “Trattoria Rurale”, marchio di qualità.
Qui la cucina tradizionale, fatta di ingredienti semplici e genuini, si sposa con l’amore per il territorio, con la pazienza legata ai ritmi della natura ed ai suoi frutti. Una stagionalità che si riflette nei piatti del menù, per mantenere sempre il massimo gusto e freschezza. La parola d’ordine è quella di accontentare il cliente, assecondarne i desideri e le preferenze gastronomiche. Simone ci tiene a dire che la vera pubblicità è il passaparola della clientela, una grande soddisfazione a fronte di un impegno importante.
Regina della cucina è sua moglie Carla, chef per passione più che per mestiere. In fondo anche cucinare è un’arte e lei, restauratrice di lunga esperienza, ha deciso di creare nuove opere ai fornelli. Il suo è un lavoro indispensabile, solo lei conosce le ricette di famiglia, i segreti, le tecniche più appetitose, e solo lei ha la capacità di lasciare carta bianca alla sua fantasia dando corpo a piatti estremamente saporiti.
Il tocco in più è dato dall’accurata scelta delle materie prime, ottima carne, salumi profumati e stagionati al punto giusto, Parmigiano Reggiano di alta qualità e tanti gustosi prodotti della zona come funghi, tartufo, castagne e cacciagione.
Si parte dagli antipasti golosi come i Crostoni con funghi porcini e Parmigiano, oppure con salsiccia fatta in casa, Parmigiano 12 mesi, e ancora con caciotta di mucca fresca, porri e speck artigianale. Poi ci sono i primi, una vera tentazione, un mix di aromi e bontà come negli Agnolotti di patate alle erbe aromatiche con broccoli e pancetta affumicata altoatesina, o nella Pasta fresca di castagne con porri e crema di noci. Il Porcino fa bella mostra di sé nei Gnocchetti di patate, ulteriormente esaltati dal porro e dalla salsiccia casalinga. E per scaldarsi dal freddo invernale non c’è niente di meglio di un bel piatto di Cappelletti fumanti.
Anche i secondi sono irresistibili. Chi ama la carne potrà soddisfare il palato con una meravigliosa Tagliata oppure una succulenta Fiorentina. Se si desidera una variante saporita si può optare per il Melino di Grappa alla grigia, ossia un ricercato taglio di controfiletto, servito con cipolline borettane e aceto balsamico, o per la corposa Trippa alla Parmigiana.
E la domenica sera ecco che compare sulla tavola la fragrante e sfiziosa “Focaccia del Pellegrino”, un morbido impasto, farcito con patate, pancetta, funghi, porri, formaggio fresco, oppure secondo richiesta.
Ma Carla ama cucinare non solo queste buonissime pietanze, anche i dolci sono un suo cavallo di battaglia e variano a seconda del periodo e degli ingredienti. Volete qualche esempio? Allora direi di partire dal Semifreddo croccante al caffè, poi dalla Torta gelato con cioccolato fondente, oppure dalla Torta nocciola con crema di gianduia, per terminare con la Delizia di mele con crema calda.
Il tutto in un ambiente rilassante ed ospitale, abbracciati dal calore dell’enorme stufa in pietra ollare, una vera coccola che concilia il pasto e la conversazione, perché come dice Simone “ I più grandi affari si fanno a tavola”.
Trattoria Cà dal Brass
Via Centro, 46 Castellonchio,
43042 Berceto, Italia
Tel. 0525 6650
www.cadalbrass.com
Di Chiara Marando - Sabato 9 Novembre 2013
La cornice è quella delle splendide Terre Matildiche con la loro storia, natura e paesaggi ricchi di fascino e suggestione. Un panorama costellato di castelli e manieri, ognuno dei quali con una memoria secolare da raccontare. Nei pressi di Canossa, immerso nella tranquillità delle colline, avulso dal caos cittadino, si trova il “Ranch La Cueva”, una dimora dal sapore rustico e raffinato, un mulino in pietra elegantemente ristrutturato. Sembra quasi di trovarsi in un film western, uno di quelli alla Sergio Leone.
Nelle piccole sale interne si respira un’atmosfera accogliente, riservata e confortevole, dove poter cenare a lume di candela, sorseggiare un drink mollemente adagiati sulle comode poltrone dei salottini, magari coccolati dal calore del camino. Direi un’ ottima soluzione per chi cerca la privacy di una serata romantica. Poi ci sono ambienti più ampi, adatti a cene in compagnia e ricevimenti, quelli dove il vociare mette allegria, dove si può cantare o ballare senza la paura di disturbare la clientela.
Il tutto condito dall’estrema cortesia e dal servizio attento e premuroso. Infine c’è la maestria dei due chef Marina e Amir, che preparano ottimi piatti legati alla tradizione ed ai prodotti del territorio partendo dal tagliere di salumi, fra cui trionfa il gusto prelibato del Culatello di Canossa, dall’Insalatina tiepida di prosciutto al balsamico Tradizionale e gelato al Parmigiano, e dalla Polentina con fonduta di formaggio e Tartufo Nero.
Che dire della pasta fatta in casa? Non può mancare il Tris di Tortelli, ma il menù del ristorante induce in tentazione con altre squisite specialità come i Cappellacci di patate con fonduta di Parmigiano Reggiano e Tartufo Nero, i Garganelli allo speck, funghi porcini e zafferano, oppure le gustose Penne alla “Cueva” con ragù di filetto.
La carne merita una menzione particolare, soprattutto quella cotta alla griglia che acquista un profumo intenso ed una consistenza estremamente succosa. Si può scegliere tra l’intramontabile Bistecca alla Fiorentina, il Filetto di manzo alla griglia con olio “Caprili” servito con caponata di verdure, oppure la Tagliata di manzo con crostini di polenta e pancetta croccante. Chi ama le cotture un po’ più lunghe ed elaborate sarà attratto e piacevolmente soddisfatto da piatti come le Nocettine di vitello con parmigiano fuso e scaglie di tartufo, dal Brasato di manzo accompagnato da polenta morbida, oppure dal Cinghiale alla cacciatora.
La Cantina, poi, offre un’ottima selezione tra le migliori etichette dello stivale con un occhio particolare ai vini autoctoni, ideali per esaltare le differenti portate e bilanciarne la sapidità. E per il dopocena ecco che ci si può rilassare scegliendo tra le migliori varietà di Whisky, Cognac o Grappa.
Ranch La Cueva
Via Giaretta, 14 - Canossa
Tel. e Fax: 0522 876316
www.ranchlacueva.it
Di Chiara Marando - Sabato 02 Novembre 2013
La famosa Fiera del Tartufo di Calestano è iniziata. Gli amanti di questa preziosa pepita dal profumo intenso lo sanno, ed il paese richiama in questo periodo migliaia di visitatori curiosi ed affamati. Un tour de force di gusto che proseguirà fino al 17 novembre prossimo, per la gioia dei ristoratori che registrano il tutto esaurito.
Spostandosi poco oltre, a soli 12 km da Calestano, si raggiunge la frazione di Ravarano, poche case racchiuse in una quiete rassicurante. Qui non ci sono negozi, botteghe o il viavai frenetico dei passanti, ma c'è un piccolo bar-trattoria a conduzione familiare, fulcro importante della vita del paesino. La vera sorpresa è scoprire che la sua cucina è qualcosa di deliziosamente saporito e invitante.
L’ Ostaria Cà d'Angel raccoglie l'amore per il territorio, la tradizione e la passione per il proprio lavoro, in altre parole rappresenta tutto quello che sono Rossella e le sue due figlie Micaela, una vera e propria artista ai fornelli, e Rebecca che si occupa di gestire la sala ed accogliere gli avventori.
Una realtà radicata e solida che dal 2000 fino ad oggi ha acquisito credibilità, insieme ad una clientela affezionata e desiderosa di assaporare quei piatti dalla genuinità casalinga ormai tanto ricercata.
Si parte dalla scelta attenta ed accurata delle materie prime, si passa dall'amore per la buona tavola unito all'esperienza, per finire con la preparazione meticolosa di ottime pietanze rigorosamente fresche. Già, perché Micaela non ama surgelare e prepara ogni mattina i tortelli o la pasta fatta in casa. Non c'è nulla da eccepire, il risultato è gustosamente diverso.
Quindi, se potete, non fatevi mancare i Tortelli d'erbetta o di patate con il sugo ai funghi porcini, perché sarebbe un vero dispetto contro voi stessi. Poi ci sono i Cappelletti in brodo, perfetti in ogni stagione come dicono a Parma, le ormai note Chicche della nonna e le zuppe come quella di funghi, al farro o di verdure.
Chi ama i secondi di carne si potrà sbizzarrire tra succulenti Guancialini in umido, Cinghiale con polenta o bocconcini di vitello ai funghi, solo per fare qualche esempio stuzzicante. Un menù diverso ogni mese, che segue la stagionalità dei prodotti così da garantire costantemente il massimo sapore.
E dato che questa è la stagione del tartufo, ecco che il menù a tema è d'obbligo: Risotto, tagliolini casalinghi o Ravioli, secondi come arrosto o involtini, tutti rigorosamente al tartufo, quello vero, senza olii aromatizzi o essenze.
La fantasia di Micaela e Rossella in cucina non ha limiti e anche i dolci cambiano a seconda dell'inventiva e del periodo, ma mai in fatto di bontà. Che ne dite di provare un tris magari con semifreddo al torroncino, tiramisù e mousse al cioccolato? Oppure preferite le torte fatte in casa, quelle fragranti e golosamente profumate?
Per saperne di più sul menù e sul ricco calendario di rassegne gastronomiche o serate a tema basta cliccare qui www.ostariacadangel.wix.com
Ostaria Cà d’Angel
Via Ravarano 52 Ravarano (PR)
Tel.0525.529133
Di Chiara Marando - Parma 26 Ottobre 2013
L’estate sembra un ricordo ormai lontano, il sole in questi giorni si fa desiderare e l’umidità non è certo un’ottima compagnia. Tutte verità pressoché inconfutabili, ma la realtà non è poi così negativa come sembra. Già perché l’autunno veste il paesaggio di sfumature incantevoli, atmosfere suggestive talvolta velate di una romantica malinconia, dove i profumi si fanno più intensi e penetranti.
Quindi direi di guardare il bicchiere mezzo pieno e sfruttare questo periodo magari approfittando del weekend per un giro in montagna a contatto con la natura e la sua tranquillità.
Posti incantevoli, ricchi di bellezze paesaggistiche e tradizioni come l’Appennino Tosco-Emiliano, nella Valle del Taro. In questa zona, e precisamente tra Compiano e Bardi, si trova un grazioso Agriturismo che quasi si confonde con il paesaggio circostante, in totale condivisione con il contesto in cui è inserito, l’Agriturismo La Casa delle Erbe. Tutto intorno prati e boschi dove poter fare lunghe passeggiate a piedi o a cavalli, immensi campi che seguono l’andamento del terreno, antichi borghi ricchi di storia con i loro maestosi castelli e la piacevolezza di sentirsi lontani per qualche ora dal mondo di tutti i giorni.
Ma la Casa delle Erbe non è solo un luogo incantevole dove pernottare e rilassarsi avvolti dal tepore dell’ambiente accogliente e raffinato, ma anche vera e propria azienda specializzata nella coltivazione delle piante officinali e nella produzione di olii essenziali utilizzati anche all’interno del centro benessere della struttura.
Sette deliziose camere dotate di vasca idromassaggio dove potersi coccolare con i prodotti di bellezza offerti dall’agriturismo, cullati dalla luce soffusa delle candele.
Un’oasi di benessere dove farsi viziare con trattamenti, massaggi rigeneranti, riflessologia plantare, aromaterapia, tisane, e una cucina appositamente studiata nel totale rispetto dell’ambiente e dei suoi frutti. Materie prime rigorosamente biologiche, direttamente prodotte in azienda o di provenienza locale, per una cucina strettamente legata al territorio ad alle sue tipicità, con un occhio attento alle esigenze di un’alimentazione sana. Ogni ricetta è impreziosita con le piante officinali coltivate in loco o spontanee, un tripudio di aromi che esaltano i sapori: fiori di sambuco, involtini di salvia scalarea, sciroppo di timo, liquore di menta, dolce alla menta piperita…
Ovviamente niente zucchero, ma solo il miele dell’azienda, ricco di proprietà benefiche, dal gusto corposo, una dolcezza anche da spalmare sul pane quotidianamente sfornato, preparato con selezionate farine biologiche come quella integrale, di segale, di farro, grano duro oppure frumento.
E quando la stagione lo permetterà allora ecco che l’Agriturismo metterà a disposizione degli ospiti un altro piccolo angolo di paradiso, l’ innovativa ed invitante “bio piscina”. Costruita interamente utilizzando sassi di fiume, igienizzata senza l’ausilio di prodotti chimici ma attraverso un procedimento in cui il sale viene trasformato in cloro naturale, che non arrossa gli occhi e soprattutto mantiene inalterato l’equilibrio della pelle.
Agriturismo Casa delle Erbe
Loc. Pieve di Campi 60/a 43051 Albareto (PR)
Tel:+39 0525-990 235 338-91 92 666
Email :Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.casadelleerbe.it
Reggio Emilia, 5 settembre 2013 -
E' stata una grande serata quella di mercoledì 4 settembre per Pan De Re perché lo chef Gianni D'Amato, protagonista dell'appuntamento serale, condotto da Sabrina Basoni, nel cortile di Palazzo Allende ha dimostrato ancora una volta di saper creare, in un contesto "spartano", opere d'arte culinaria cimentandosi nella rivisitazione della squisita minestra di Giuseppe Verdi al quale è dedicata la nuova edizione di Pan De Re nel bicentenario della nascita. Una ricetta "povera", che nella rilettura di D'Amato, si basa su patate, parmigiano – reggiano, porri, sedano, pollo, sale e burro, ma soprattutto su tanta passione e un amore per la cucina che si è svelato quando lo chef aveva solo 14 anni. Ora D'Amato, con la complicità della moglie Fulvia, gira tutto il mondo richiesto dai migliori ristoranti. Nell'alta cucina è una vera star, illuminata da due stelle Michelin, ma per la Festa del Pan De Re a Reggio (dove conduce Il Caffè Arti e Mestieri dopo il terremoto che ha reso inagibile il suo Rigoletto) ieri sera con grande semplicità ha spiegato tutti i trucchi del mestiere, le tecniche, i tempi e gli ingredienti per realizzare al meglio il piatto. E dulcis in fundo ha voluto far degustare al pubblico presente uno straordinario "Gelato di Parmigiano Reggiano e Pan Da Re" ....in versione dolce e salata. Da leccarsi i baffi!
Anche nella giornata di venerdì 6 settembre la Festa del Pan de Re, promossa dall'Assessorato all'Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia nel'ambito della Sagra della Giareda, riserva piacevoli sorprese. Si parte alle ore 20.30, nel Cortile di Palazzo Allende con un tuffo nel mondo del vino e dell'aceto balsamico tradizionale con una conversazione condotta dalla giornalista del Resto del Carlino Stella Bonfrisco che dialogherà con Davide Frascari di vino di uva spergola, con Giovanni Masini di vino di uva termarina e di aceto balsamico tradizionale e con Arianna Alberici di vino di uva fogarina.
Quindi alle 21.00 per il ciclo Il Pane e le Rose la compagnia bolognese i Burattini di Riccardo presenterà per la gioia dei più piccoli ma anche degli adulti "Tutto nel mondo è burla", cronaca di un sogno verdiano con testi e allestimento di Riccardo Pazzaglia.
Lo spettacolo celebra la nascita del genio Giuseppe Verdi con le sonorità più popolari legate al repertorio operistico del Maestro di Busseto. I burattini che recitano dal vivo, narrano la vita di un sogno verdiano perché tutto ruota attorno al grande compositore, dagli insuccessi ai trionfi della maturità, considerando anche i risvolti politici e la rivalità con Wagner. Fra le vicende di vita vissuta fanno capolino i coniugi Macbeth, Rigoletto e sua figlia, Aida e persino Falstaff, che conclude l'incredibile viaggio con Verdi, il quale, dall'inizio della commedia è divenuto anziano e sussurrando ci lascia, perché su ali dorate il suo pensiero ancora va.
Da sempre, la Compagnia Burattini di Riccardo, conduce un delicato lavoro di ricerca e riproposizione di antichi canovacci e copioni che vengono rielaborati dagli stessi burattinai; autori sensibili alle nuove esigenze del pubblico sempre attenti a non banalizzare o stravolgere l'autenticità di un testo che sia esso della tradizione burattinesca o che provenga da altre realtà come la storia, il teatro di prosa, d'opera, di rivista, oppure i racconti, le leggende, e infine i film. La Compagnia utilizza burattini scolpiti e dipinti a mano da Riccardo Pazzaglia, che rimane fedele ai canoni della storica tradizione bolognese.
Quindi a seguire nuovo show-cooking questa volta con lo chef Alberto Ruozzi del Ristorante la Badessa di San Donino di Casalgrande che torna dopo il grande successo dello scorso anno. Confrontandosi con il tema dell'edizione 2013 di Pan De Re, dedicata a ricette originali dei grandi maestri dell'Opera musicale proporrà una ricetta a sorpresa, illustrando il piatto in omaggio ai grandi maestri dell'Opera musicale. Al termine assaggi per il pubblico.
Si rinnova infine l'appuntamento con i quiz dedicati ai rapporti musica e cucina. Per chi risolverà i quesiti in diretta premi in prodotti del territorio.
REGGIO EMILIA CORTILE DI PALAZZO ALLENDE ( corso Garibaldi n. 57-59)
ore 20.30
PAROLE DI PANE E VINO
Stella Bonfrisco converserà con:
-Davide Frascari di vino di uva spergola
-Giovanni Masini di vino di uva termarina e
di aceto balsamico tradizionale
-Arianna Alberici di vino di uva fogarina
ore 21.00
"IL PANE E LE ROSE"
Burattini di Riccardo
"Tutto nel mondo e' burla" (Falstaff-Verdi)
cronaca di un sogno verdiano
"RICETTE ALL'OPERA"
ricette originali dei grandi maestri dell'Opera musicale
Stella Bonfrisco del Resto del Carlino converserà con :
lo chef Alberto Ruozzi del Ristorante la Badessa di San Donino di Casalgrande mentre cucinerà, illustrando la ricetta, con i commenti degli ospiti e del pubblico. Al termine assaggi per il pubblico
(Fonte: ufficio stampa Comune di Reggio Emilia)
Carpineti, 16 Maggio 2013
L'appuntamento è sabato 18 maggio alle 17 a Palazzo di Cortina
Un pomeriggio all'insegna della tradizione rivisitata tra velocità e semplicità, un pomeriggio per dare il via all'appetitoso ciclo di incontri "Un libro da gustare" promosso