Tre persone distinte nella forma ma unite nella sostanza che sono Un Dio perché il Padre è amore, il Figlio è amore e lo Spirito Santo è amore.
La Santissima Trinità in cui il Padre è creatore, il Figlio è la Sapienza incarnata: infatti non a caso la liturgia ci ha proposto nella prima lettura il testo tratto dal libro dei Proverbi sulla Sapienza (8,22-31): “Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, fin d'allora. Dall'eternità sono stata costituita, fin dal principio, dagli inizi della terra. Quando non esistevano gli abissi, io fui generata; quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua; prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io sono stata generata. Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi, né le prime zolle del mondo; quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull'abisso; quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell'abisso; quando stabiliva al mare i suoi limiti, sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia; quando disponeva le fondamenta della terra, allora io ero con lui come architetto ed ero la sua delizia ogni giorno, dilettandomi davanti a lui in ogni istante; dilettandomi sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.” e lo Spirito Santo che agisce e muove la creazione, come descrive il sommo poeta Dante Alighieri nell’ultimo capitolo del paradiso e negli ultimi versi del libro “…sì come rota ch’igualmente è mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle.”