Si chiude un nuovo capitolo della vicenda Marusi Guareschi. Il noto imprenditore parmigiano è stato condannato a 4 anni e 4 mesi per bancarotta fraudolenta, su ordinanza emessa dalla Procura di Cagliari. Già noto perché la sua era stata la prima azienda a Parma a fallire per esplicita richiesta di Equitalia. La Maguro spa non aveva pagato allo Stato 214.118.700,57 euro.
Parma, 6 giugno 2016
Rodolfo Marusi Guareschi aveva già fatto parlare di sé quando la sua fu la prima azienda a Parma a fallire per esplicita richiesta di Equitalia. La Maguro spa vantava ben 214.118.700,57 euro di tasse e contributi non pagati allo Stato.
Marusi Guareschi classe, 66 anni e residente in Parma, è stato rintracciato dalle squadre mobili di Parma e Reggio Emilia presso il suo domicilio in Sant'Ilario d'Enza, dove vive con la famiglia, per essere tradotto nel carcere di Reggio Emilia.
Gli agenti hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Cagliari.
Per la bancarotta fraudolenta commessa nel 2002 dovrà scontare una condanna definitiva di 4 anni e 4 mesi di reclusione. Nel medesimo provvedimento sono state applicate, per una durata di 5 anni, le pene accessorie dell'inabilitazione all'esercizio di imprese commerciali, dell'interdizione dai pubblici uffici e dell'incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa.
La notizia del suo arresto, avvenuto nella mattinata dello scorso 1 giugno, riporta alla mente i suoi trascorsi gravati da precedenti per reati finanziari e contro il patrimonio.
Il noto imprenditore parmigiano finì sulla cronaca locale per non aver pagato allo Stato 214.118.700,57 euro di tasse e contributi.
Ma non sono le uniche volte in cui la Maguro finisce nel mirino del fisco. Fondata a metà degli anni '90, con 600 milioni di capitale sociale versato, era specializzata nella progettazione e produzione di beni strumentali, con un fatturato, nel 1999, equivalente a 850 milioni di euro.
Dieci anni fa Marusi Guareschi senior venne accusato di truffa ai danni dello Stato dopo aver chiesto al ministero dell'Industria 5.588 miliardi di lire, dichiarando di possedere società con capitale versato per 16mila miliardi di lire. Allora, il fisco notificò a Sant'Ilario una cartella con la richiesta di pagamento di 1,2 miliardi di euro. Marusi Guareschi fu arrestato nel 2001 per truffa alla Regione Sicilia. Già coinvolto in una bancarotta e in alcune inchieste di carattere finanziario, fu condannato dalla Corte di Appello di Bologna. Nel 2011 aveva fatto ancora parlare di sé chiedendo il sequestro di tutti i beni di Silvio Berlusconi, sostenendo che la sua storia con Ruby gli aveva fatto sfumare un affare enorme. AK