La Gilda degli Insegnanti di Parma continua stringersi intorno alla maestra di Traversetolo indagata per maltrattamenti: Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni" -

Parma, 27 ottobre 2015 -

La comunità professionale della Gilda degli Insegnanti di Parma, continua stringersi intorno alla benemerita professionista di Traversetolo, vittima del livore di un ristrettissimo gruppo di persone, spietato, evidentemente finalizzato a convincere l'opinione pubblica della veridicità di situazioni basate molto sulla base di certi "sentito dire di paese" partorito probabilmente da "rancori personali".

Dagli atti di indagini si capisce chiaramente che non esistono intercettazioni in cui si possa udire il proferire di parole violente e razziste, agli atti c'è un certo chiacchiericcio paesano fatto di parole mal riportate all'Autorità giudiziaria, che hanno prodotto l'apertura di un'indagine così pesante, infangando una donna che forse in quel contado, per alcuni, sembra essere stata colpevole di avere titoli più alti di altri e di aver fatto presente che il Galateo doveva essere un testo meglio assimilato da certuni.

La Gilda degli Insegnanti di Parma non solo la difende ma prende le distanze da qualche operatore scolastico, che forse con la sua condotta sta contribuendo ad infangare un'istituzione scolastica, una donna e la sua famiglia e soprattutto turbando la serenità di incolpevoli bambini messi in mezzo ad una storia di invidia e livore tra adulti.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma, a tal fine dichiara: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

William Toni, presidente Lapam Confartigianato Alimentazione e presidente nazionale dello stesso comparto, e Maria Luisa Falchi, vice presidente provinciale e nazionale di Cna Alimentare, intervengono sulla ricerca statunitense che mette in guardia dal consumo di questo genere di carni, ritenute tra le cause di un possibile sviluppo del cancro. -

Modena, 27 ottobre 2015 -

"Non avremo più carni rosse trattate e insaccati sulle nostre tavole? Non credo proprio. Come sempre, quando si parla di alimentazione, la cosa più importante è guardare alla qualità dei prodotti e scegliere in modo corretto utilizzando tutte le informazioni disponibili anche grazie alle nuove etichette". William Toni, presidente Lapam Confartigianato Alimentazione e presidente nazionale dello stesso comparto, e Maria Luisa Falchi, vice presidente provinciale e nazionale di Cna Alimentare, intervengono sulla ricerca statunitense che mette in guardia dal consumo di questo genere di carni, ritenute tra le cause di un possibile sviluppo del cancro.

"Intanto bisogna dire che negli Stati Uniti il consumo e la lavorazione delle carni è molto differente rispetto a noi e che l'uso di additivi è sicuramente più massiccio. Ma la cosa più importante – ribadiscono Lapam e Cna– è scegliere bene cosa si mangia. Le nuove norme sull'etichettatura, ad esempio, forniscono ampie garanzie al consumatore ed è possibile acquistare in sicurezza insaccati, salumi e carne rossa trattata, a patto che questa carne sia lavorata in modo corretto. Nel nostro territorio vi è un importantissimo distretto delle carni e mi sento di dire che le imprese di casa nostra sono all'avanguardia anche sotto questo profilo, abbiamo prodotti IGP e DOP che hanno disciplinari di tutela della lavorazione e provenienza delle materie prime.

Del resto già molti oncologi si sono affrettati a gettare acqua sul fuoco e a spiegare che questi prodotti non sono così pericolosi come apparirebbe ascoltando i risultati di questo studio".
"E' però determinante ribadire – conclude Toni – che saper leggere l'etichetta e scegliere i prodotti qualitativamente migliori vale per tutti gli alimenti e non solo per quelli che, magari ciclicamente a seguito di ricerche o di scandali di varia natura, finiscono sotto i riflettori dell'opinione pubblica".

(Fonte: ufficio stampa Lapam Confartitigianato Modena-Reggio Emilia)

La 5^ edizione dell'iniziativa, patrocinata dalla Provincia, sarà dedicata alla Seconda guerra mondiale. Visite gratuite tutti i primi sabati del mese a partire da novembre. Presentata stamattina da Cantoni, Pinardi e Ubaldi. La guida turistica Maura Rossi e Andrea Di Betta dell'Istituto Storico della Resistenza accompagneranno i partecipanti in questo percorso di ricerca dei luoghi da scoprire, in particolare i luoghi teatro dei bombardamenti dell'ultima guerra. -

Parma, 27 ottobre 2015 –

E' dedicata ai percorsi della Seconda guerra mondiale la 5^ edizione di "Vieni a scoprire Parma e la sua provincia", l'iniziativa dell'Intercral che il primo sabato mattina di ogni mese conduce a scoprire gratuitamente i tesori artistici e storici della nostra provincia.
La guida turistica Maura Rossi e Andrea Di Betta dell'Istituto Storico della Resistenza accompagneranno i partecipanti in questo percorso di ricerca dei luoghi da scoprire, in particolare i luoghi teatro dei bombardamenti dell'ultima guerra, aprendo all'evenienza monumenti e luoghi chiusi o abbandonati, oppure sollecitando riflessioni storiche ed artistiche su alcune opere realizzate a seguito dei bombardamenti. Inoltre si visiteranno i rifugi anti aerei che la popolazione utilizzò dal '44 a Parma, a Fornovo e a Salsomaggiore. Solo a Parma ne vennero realizzati 5 pubblici e più di 1500 privati, che erano durante la guerra diventati luoghi di vita quotidiana, basti pensare che l'allarme aereo più lungo durò ben 7 ore.

Il progetto è patrocinato da Provincia di Parma, Comune di Parma, Comune di Salsomaggiore Terme, Touring Club Italiano e dall'Associazione delle Guide di Parma.
A presentarla stamattina al Parma Point: il Delegato della Provincia di Parma Gianpaolo Cantoni, e il Presidente di Intercral Parma Mauro Pinardi e il Presidente dell'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma Attilio Ubaldi.

"Anche quest'anno patrociniamo questo progetto – spiega il Delegato della Provincia di Parma Gianpaolo Cantoni, che è anche Presidente dell'Associazione Nazionale Deportati – perché conoscere il territorio è il primo passo per amarlo e salvaguardarlo. L'iniziativa riporta in primo piano momenti storici che hanno segnato profondamente Parma e il Parmense ed è rivolta a tutti, ma in particolare ai giovani, perché possano riflettere sulle conseguenze devastanti dei conflitti."

"L'iniziativa si è arricchita quest'anno anche grazie alla collaborazione dell'Istituto Storico della Resistenza di Parma – spiega il presidente dell'Intercral Parma Mauro Pinardi – e gran parte delle viste saranno incentrate sulla prima metà del secolo scorso, anche se non mancheranno occasioni per rivalutare ambiti differenti e mostre in corso che coinvolgono a vario titolo la città. Lo scopo delle visite è sempre lo stesso: fare riscoprire luoghi poco conosciuti oppure noti a pochi, comunque riproposti non nell'ottica dei turisti, ma di cittadini che beneficiano quotidianamente di questi tesori. Nelle quattro precedenti edizioni di "Vieni a scoprire Parma e la sua provincia" i partecipanti sono stati oltre 1.500."

"Parma ha subìto quattro bombardamenti degli anglo-americani tra il 23 aprile e il 13 maggio 1044, in cui morirono circa 500 civili e che colpirono soprattutto Parma, ma anche Fidenza e Fornovo – afferma il Presidente dell'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma Attilio Ubaldi – Parma venne definita "la Cassino del Nord" per le tremende ferite inferte al suo patrimonio storico e culturale, oltre alle vittime civili. Iniziative come questa servono a rinsaldare il filo della memoria"

Per le prenotazioni:
Intercral Parma Viale Caprera, 13 - 43125 Parma – Tel. / Fax 0521 969637
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - www.intercralparma.it  - Skype intercral.parma 

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma )


Quaranta giovani laureati e venti manager sono i protagonisti dell'iniziativa di formazione realizzata a Bologna da ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con Confindustria Emilia Romagna e con il supporto di UniCredit. -

Parma, 27 ottobre 2015 –

Sono 40, arrivano un po' da tutta l'Italia; in gran parte classe 1990, hanno una laurea in tasca (economia, marketing e comunicazione, ma anche lettere e lingue) e un'opportunità in più. Sono i giovani laureati che da ieri, lunedì 26 ottobre, prendono parte al master gratuito in Export Management, organizzato da ICE Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con Confindustria Emilia Romagna e con il supporto di UniCredit.
Proprio palazzo Magnani, quartier generale del Gruppo bancario a Bologna, è la sede dei corsi che impegneranno i 40 neolaureati fino alla fine di gennaio 2016. 
Per loro, quindi, seguirà un periodo di stage, fino a febbraio 2016 presso imprese, società cooperative e consorzi interessati a realizzare "project work" e piani di sviluppo export sui mercati esteri.
Obiettivo dell'iniziativa – per la quale sono giunte quasi 300 candidature da tutta Italia è formare Temporary Export Manager, in grado di assistere le imprese sui mercati esteri.
Nel progetto avviato da ICE con Confindustria Emilia Romagna rientra anche un periodo di formazione destinato a 20 professionisti/manager e avviato lo scorso 9 ottobre presso la sede degli industriali a Bologna, in via Barberia.

"E' con grande piacere – sottolinea UniCredit - che mettiamo a disposizione di questo progetto formativo le nostre competenze e la nostra professionalità. UniCredit è un Gruppo internazionale che conta su un network distribuito in circa 50 Paesi, 17 dei quali con una banca commerciale sul territorio, circa 8.000 sportelli e 130.000 dipendenti, il tutto a servizio di oltre 40 milioni di clienti. Per sua natura, dunque, e per mission UniCredit lavora per lo sviluppo dell'internazionalizzazione delle imprese locali attraverso prodotti, servizi bancari e professionisti in grado di sostenere le aziende nell'elaborazione di strategie mirate. Ci è sembrato quindi naturale aderire all'iniziativa che ci vede al fianco di ICE e Confindustria Emilia Romagna e nella quale riconosciamo una duplice valenza: sostenere i giovani dando loro l'opportunità di prendere parte, gratuitamente, ad un percorso altamente formativo; sostenere le aziende, contribuendo alla formazione di manager capaci di accompagnare le imprese nello sviluppo di business oltre confine".

"Le piccole e medie imprese hanno bisogno di strumenti e servizi qualificati per essere accompagnati verso nuove strategie di crescita e internazionalizzazione" – afferma Gino Cocchi, Presidente della Commissione internazionalizzazione di Confindustria Emilia-Romagna – "per intraprendere questo percorso sono necessari percorsi di riorganizzazione interna, con l'assistenza o l'inserimento di risorse umane con nuove competenze. Servono esperti in grado di assistere le imprese in piani di sviluppo export, gestire processi complessi di internazionalizzazione, affrontare i rischi "cross border" dovuti alle improvvise e forti instabilità dei mercati a cui ci stiamo sempre più abituando: vedi i casi recenti del Nord Africa, Brasile, Grecia, Russia ed ora anche Cina. Il Master TEM Academy va proprio in questa direzione."

Per maggiori informazioni: www.exportraining.ice.it

(Fonte:ufficio stampa Unicredit)

Il commento dell'Amministrazione provinciale di Parma dopo che la Giunta regionale ha deliberato l'inserimento dell'infrastruttura viaria Ti-Bre nel novero degli interventi strategici: ""Il Consiglio provinciale, stamane, ha approvato un documento di indirizzo che recepisce l'importanza delle nuove priorità impostate dal Governo su progetti strategici e fondi correlati." -

Parma, 27 ottobre 2015 –

La Giunta della Regione Emilia Romagna ha deliberato nel tardo pomeriggio di ieri l'inserimento dell'infrastruttura viaria Ti-Bre nel novero degli interventi strategici. Questo il commento dell'Amministrazione provinciale:

"Il Consiglio provinciale, stamane, ha approvato un documento di indirizzo che recepisce l'importanza delle nuove priorità impostate dal Governo su progetti strategici e fondi correlati. Priorità pensate per spendere meglio le risorse realmente a disposizione e avere risultati certi.
Il documento approvato sposa convintamente la centralità del trasporto ferroviario – coerentemente con le priorità dell'esecutivo nazionale –, elevandolo a elemento di sviluppo non solo lungo l'asse Pontremolese ma anche per il rientro di Parma e di tutto il suo sistema dentro alla rete dell'alta velocità ferroviaria e della Mediopadana.
In questo quadro il Documento deliberato mantiene anche l'indirizzo per la realizzazione della parte viabilistica del corridoio Ti-Bre, in linea con la programmazione precedente.
Programmazione che anche la Giunta regionale ha confermato con la sua scelta odierna".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Il Comunicato stampa della Gilda Insegnanti di Parma in rappresentanza della docente indagata per maltrattamenti nella scuola di Traversetolo: "La maestra vittima delle pesanti accuse non ha fornito ammissioni di reati agli inquirenti. Basta fango!" -

Parma, 26 ottobre 2015 -

La docente vittima delle pesanti accuse di maltrattamenti, bersagliata dalle gravi offese che tendono ad addebitarle addirittura l'odio razziale, per il tramite della Gilda degli Insegnanti di Parma, smentisce di aver fornito agli inquirenti ammissioni di reato, anche parziali, anzi respinge con forza tutti gli addebiti e si difenderà in tutti i modi e le sedi che l'ordinamento mette a disposizione. La tesi della "parziale ammissione", che in queste ore alcune persone stanno cercando di accreditare, per non meglio precisate finalità, è completamente destituita di fondamento. La Gilda degli Insegnanti di Parma, tramite il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, riservandosi ulteriori azioni, in questo difficile momento rimane al fianco della collega e della comunità scolastica di Traversetolo, vittima di tanto clamore e smentisce chi continua a sostenere che esistono prove di epiteti razzisti a carico di questa donna, che è stata sempre "portatrice sana di galateo" in tutte le scuole parmensi in cui da lustri insegna.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

I quattro vincitori dei menu legati a Stuzzicagente Autunno 2015 sono stati premiati oggi in Comune. Gli esercenti vincitori del concorso: I Picari, La Chersenta de l'Or-Ma, Trattoria Aldina e la Taverna dei Servi. Svelati i nomi degli vincitori tra i numerosi partecipanti al concorso "Vota il piatto piu' goloso". -

Modena 26 ottobre 2015 –

Sono stati premiati oggi nella Sala di Rappresentanza del Comune di Modena: Gianfranco Pollastri de I Picari, Mauro Salvatori, de La Chersenta de l'Or-Ma, Gianluca Ferri della Trattoria Aldina e Lorenzo Migliorini della Taverna dei Servi.
Sono loro i quattro vincitori dei menu legati a Stuzzicagente Autunno 2015, giunta alla sua ottava edizione ed organizzata da Modenamoremio, società di promozione del centro storico.

fotoVincitori rid

Il primo ha conquistato i migliaia di partecipanti alla manifestazione con la tradizionale rosetta emiliana, il secondo ha deliziato tutti con il tigellone montanaro, il terzo ha soddisfatto i buongustai con la sua famosa pasta e fagioli alla Mudnesa, infine l'ultimo ha ammaliato il pubblico con lo sformatino di riso venere con gamberetti e salsa curry.

Nonostante la giornata uggiosa, domenica 4 ottobre una folla di modenesi e turisti si è riversata lungo tutto il centro storico per assaggiare piatti della tradizione e prelibatezze di alta cucina. Misura del successo, la vera e propria caccia al biglietto che si è scatenata già nelle settimane di prevendita e nel giorno della manifestazione. I commensali di questo ristorante itinerante avevano l'opportunità di votare il preferito tra tutti gli esercizi che hanno preso parte all'evento, esprimendo un giudizio per qualità e servizio.

Tra i numerosi partecipanti al concorso "VOTA IL PIATTO PIU' GOLOSO" sono stati estratti i seguenti fortunati vincitori:
- Enrico Campioni
- Chiara Marinelli
- Anna Maria Opromolla
- Martina Muzzarini
Questi quattro affezionati vincono 2 biglietti ciascuno per partecipare all'edizione 2016 di Stuzzicagente.

Ricordiamo che l'evento è stata patrocinato dal Comune di Modena ed è stato realizzato grazie all'importante contributo della Banca Popolare dell'Emilia Romagna e a Casa Modena.

Un ringraziamento speciale va a Camera di Commercio - Tradizioni e Sapori, Water Time isole d'acqua e Gruppo Sem naturalmente acqua, Consorzio del Parmigiano Reggiano e il Consorzio tutela aceto balsamico tradizionale di Modena e alle quattro Associazioni di Categoria del territorio Ascom-Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam.

Per informazioni

www.modenamoremio.it 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Tel. 059.212714

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

Il Consiglio approva a maggioranza un documento pro TiBre. La prevista Assemblea dei Sindaci viene invece rinviata a data da destinarsi per consentire i necessari approfondimenti in seguito all'approvazione da parte del Consiglio Provinciale di un ordine del giorno integrato rispetto alla versione originale. All'ordine del giorno di entrambi i consessi un "Documento di indirizzo in merito al sistema infrastrutturale della provincia di Parma" e una "Mozione in merito alla proposta della Regione Emilia-Romagna per il programma infrastrutture strategiche". -

Parma, 16 ottobre 2015 –

Stamattina sarebbero dovuti riunire in seduta monotematica prima il Consiglio Provinciale, poi l'Assemblea dei Sindaci, all'ordine del giorno di entrambi i consessi un "Documento di indirizzo in merito al sistema infrastrutturale della provincia di Parma" e una "Mozione in merito alla proposta della Regione Emilia-Romagna per il programma infrastrutture strategiche".
Il Consiglio si è regolarmente svolto, l'Assemblea è stata rinviata a data da destinarsi per consentire i necessari approfondimenti in seguito all'approvazione da parte del Consiglio Provinciale di un ordine del giorno integrato rispetto alla versione originale.

Il Documento di indirizzo, già discusso nella precedente seduta del Consiglio provinciale, è stato illustrato dal consigliere Censi, che ha insistito sul ruolo strategico della TiBre autostradale e ha espresso un invito al governo di procedere velocemente per approvare il progetto esecutivo del primo tratto.

Nella mozione, presentata dalla consigliera Canova, si concorda con il Governo che vadano privilegiati gli investimenti sulle ferrovie, in coerenza con le linee trasportistiche dell'Unione Europea e si esprime apprezzamento per l'impostazione del Programma regionale delle infrastrutture strategiche e l'Assessore Donini. Per la Pontremolese si chiede alla Regione e al Governo che siano recuperate, già con la legge di stabilità 2016 le risorse a suo tempo stanziate dal governo Prodi (236 milioni + 48 milioni di euro) per il raddoppio della tratta ferroviaria Parma-Vicofertile e per la progettazione definitiva del raddoppio Vicofertile – Fornovo e della galleria di valico (tratto Berceto – Chiesaccia) e si chiede alla Regione Emilia-Romagna di raccordarsi con le Regioni Toscana e Liguria di attivarsi congiuntamente presso il Governo per ottenere una programmazione certa dei finanziamenti necessari per il completamento di questa ferrovia.

Per la Cispadana: si chiede alla Regione di impegnarsi per reperire risorse per il completamento della strada Cispadana e per il potenziamento dell'interscambio ferroviario dell'interporto Cepim. Per la TiBre si chiede al Governo di verificare, nelle more dell'approvazione del progetto esecutivo, se susistono le condizioni per evitare di realizzare il primo lotto del raccordo autostradale Ti-Bre, relativo al tratto Fontevivo-San Quirico e di destinare alla Pontremolese le risorse già stanziate. Vi si chiede inoltre alla Regione di rafforzare il collegamenti tra Fiera, Aeroporto e Stazione Mediopadana dell'Alta velocità. Infine si chiede di intervenire presso Trenitalia di garantire alla stazione di Parma almeno due coppie di treni ad alta velocità.

Conti, iniziando la discussione, ha aderito al Documento di indirizzo, ritenendo il corridoio TiBre foriero di grandi vantaggi per il territorio e il suo tessuto socio - economico. Quindi chiede un no alla Regione, che pone Parma in secondo piano rispetto ad altri territori.
Bianchi sostiene che la contrapposizione tra ferro e ruote è fuorviante perché entrambe le vie sono necessarie e complementari e cita come esempio il trasporto del pomodoro, che difficilmente potrebbe arrivare via ferro a Collecchio (dove si trasforma il 100% del prodotto nazionale. Analoghi i problemi per il latte e per il prosciutto di Langhirano. Inoltre, afferma, il tessuto manifatturiero del Parmense consiglia di proseguire nella modalità intermodale. Sulla Pontremolese ha spiegato che la soppressione dei passaggi a livello (che devono precedere il completamento) ad oggi non sono finanziati da Fs, quindi ha sostenuto che rinunciando alla TiBre il rischio è di non avere per i prossimi 50 ani né validi collegamenti su ferro né su ruote. Le due opere vanno sostenute entrambe, quindi, secondo Bianchi.
A favore della TiBre anche il consigliere Giordani, che segnala con favore che la Provincia abbia oggi un atteggiamento differente di quello a suo tempo tenuto per la stazione Mediopadana.

Secondo Serpagli la Regione ha fatto bene a riaprire la discussione per rimodulare il peso del trasporto su gomma rispetto al trasporto su rotaie, ma ha modificato il Piano Regionale trasporti, facendo uscire dalle sue priorità la TiBre autostradale. Parma invece deve rimarcare il peso del suo territorio con una visione strategica sul futuro. Si dice d'accordo con Bianchi e Censi e sostiene l'approvazione del Documento. Anche gli investimenti sulla Pontremolese, secondo Serpagli, vanno fatti e alla svelta, con il miglioramento di un servizio, che serve soprattutto ai pendolari, e che oggi è molto carente, con la soppressione di un treno al giorno, con preavviso di pochi minuti. Ma il raddoppio della Pontremolese, dal punto di vista ecologico è un intervento è doloroso e molto costoso (due miliardi di euro), ha sostenuto, entrambe le opere vanno inserite nelle opere strategiche regionali.

La domanda che Vescovi ha posto al Consiglio è: vogliamo veramente fare di Parma il luogo delle eccellenze agro-alimentare? L'autostrada aumenterà traffico e polveri sottili, aumentando il carico su questa area, Fontevivo è il Comune con meno terreno fertile della Provincia. Su questa linea, che è vecchia, secondo Vescovi diventeremo perdenti a nel medio periodo. La vera opera prioritaria, su cui concentrare i finanziamenti, ha affermato, sono il raddoppio della Pontremolese e il collegamento con Mantova e Verona. Ha poi rilevato che la valutazione di impatto ambientale andrebbe rifatto risale al 2002 – 2006 e ore il territorio considerato rientra nella Zps. Anche le mitigazioni previste –dice- non sono adeguate: occorre pretendere che le prescrizioni siano tutte rispettate; gli amministratori devono essere guidati da un'idea di comunità, in cui siano centrali salute, benessere, qualità della vita e dell'economia, partendo da dati certi, e confrontandosi con una maggiore complessità.

Per Massari il documento ha un compito politico: bisogna sventare il tentativo – ricorrente – di rendere irrilevante questo territorio e occorre anche sfatare il mito che la ferrovia non abbia impatto ambientale. Va ribadito, anche alle altre Regioni, che il corridoio plurimodale che dai porti del Tirreno porta milioni di container è essenziale, pur ribadendo la centralità del ferro, ma allora bisogna trovare i finanziamenti necessari. Propone poi di emendare il Documento e introdurre tutte le richieste avanzate nella mozione della consigliera Canova, tranne quello di destinare le risorse per la TiBre alla Pontremolese.
Cantoni si dice d'accordo per la modifica del Documento chiesta da Massari. Però precisa che la precedente programmazione aveva un senso, e prevedeva entrambe le opere come prioritarie. Ora la scelta non deve essere tra due alternative che si escludano. Ha anche citato l'esempio della Polonia, che raccoglie il 97% dei finanziamenti UE ed è un Paese in forte crescita, Paese che ha puntato non solo sulle ferrovie, ma anche sul trasporto su gomma.
Giordani fa quindi la sua dichiarazione di voto a favore del Documento di indirizzo, ma solo se ribadisce la priorità della TiBre, se no annuncia la propria astensione.

Censi si pronuncia a favore del Documento emendato come proposto daMassari.
Canova replica che molti dei problemi sollevati da Bianchi potrebbero essere risolti dal completamento della Cispadana, con costi molto inferiori rispetto alla TiBre. Perdere la Mediopadana dell'Alta Velocità è stata grave, ma non è paragonabile al tema della TiBre, il cui completamento è stato già finanziato con l'aumento dei pedaggi, che stiamo pagando tutti, sostiene. Il raddoppio della Pontremolese è invece essenziale per Canova. La scelta non è contro il trasporto su gomma, ma tra un'opera utile e una inutile.
Bellini ritiene che la TiBre vada realizzata, e aggiunge che il primo lotto potrebbe essere agevolmente allacciato con la Cispadana. Sottolinea che le opere di compensazione sono estremamente importanti per portare il traffico fuori da numerosi centri abitati.
Alla fine della discussione si vota sull'emendamento Giordani, che viene respinto, poi sull'emendamento Massari, che viene approvato con 7 voti a favore e 3 contro, infine si vota sul documento così emendato, che viene approvato 7 contrari 2: Canova e Vescovi, astenuto Giordani.
La mozione invece raccoglie solo il voto favorevole dei soli Canova e Vescovi e viene respinta.
Il consigliere regionale Rainieri, che era invitato all'Assemblea dei Sindaci, ha informato che proprio oggi vi è all'odg della Giunta regionale lo stralcio della TiBre dalle opere prioritarie.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Sono 70 le filiali del Gruppo in regione che accolgono oltre 4000 scolari delle IV e V elementari per una giornata di informazione a misura di bambino, per l'edizione 2015 della Giornata Mondiale del Risparmio, organizzata dall'Acri - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio. -

Bologna, 26 ottobre 2015 –

Sono più di 4000 i bambini attesi tra domani, mercoledì 28 e giovedì 29 ottobre nelle 70 agenzie di UniCredit in Emilia Romagna in occasione dell'edizione 2015 della Giornata Mondiale del Risparmio, organizzata dall'Acri - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio.

Il valore del denaro, il suo uso consapevole, il risparmio, sono alcuni dei temi da "grandi" che saranno declinati nelle filiali dai colleghi del Gruppo bancario in una formula a misura di bambino, anche con l'aiuto di gadget a tema, come il classico porcellino salvadanaio, e di astucci e matite colorate con i quali i piccoli ospiti sono stati chiamati a disegnare quanto appreso nel corso della giornata sull'argomento che è sempre più importante e attuale. Le creazioni più rappresentative e originali realizzate dai risparmiatori di domani saranno quindi esposte all'interno delle agenzie.

Un'apposita commissione, inoltre, sceglierà i 5 migliori disegni realizzati nell'area Centro Nord (Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche) per poi premiare gli autori e le scuole di appartenenza. Anche quest'anno Samsung ha confermato la disponibilità ad essere partner dell'iniziativa al fianco di UniCredit, fornendo all'istituto di credito i prodotti tecnologici, utili ai fini didattici, che saranno consegnati alle scuole di provenienza dei 5 vincitori.

"La Giornata Mondiale del Risparmio è un progetto formativo e al contempo divertente – dice Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord UniCredit –. L'edizione dello scorso anno ha avuto grande successo e ha coinvolto 3900 bambini in 67 filiali del nostro Gruppo in Emilia Romagna. Così, anche quest'anno, siamo felici di sostenere un'iniziativa che ci dà la possibilità di ribadire il nostro impegno per il territorio e per tutti i cittadini, anche per quelli più piccoli".

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Un investimento di circa 30.000 euro in tecnologie per il Policlinico di Modena. Un piano sicurezza che riguarderà le aree esterne e i parcheggi, accessi alla struttura, maggiore attenzione alle aree a rischio. La Direzione: "L'ospedale è un bene di tutti, aiutateci a preservarlo". -

Modena, 26 ottobre 2015 -

130 telecamere funzionanti, le guardie giurate a presidiare il campus, la presenza del poliziotto al Posto di Polizia e l'inserimento del Policlinico nel percorso delle Volanti. Questi i primi effetti del piano di sicurezza che il Policlinico di Modena ha predisposto con la collaborazione delle Istituzioni e delle forze dell'ordine cittadine e che verrà varato entro dicembre 2015 che riguarderà le aree esterne e i parcheggi, accessi alla struttura, maggiore attenzione alle aree a rischio. La Direzione generale ha da subito inserito la sicurezza tra le sue priorità e a questo proposito ha deciso di istituire, a partire dal 1° maggio, la figura del security manager, per raggiungere l'obiettivo di definire politiche di sicurezza in tutta l'area ospedaliera e implementare soluzioni più idonee di tipo sia organizzativo, sia tecnologico.

Gli interventi

"ll Policlinico di Modena è una struttura enorme – spiega Enrica Corvino, Security manager del Policlinico - e, per la sua stessa natura di ospedale, deve essere aperto al pubblico: pazienti, parenti, studenti. Purtroppo questa vocazione di accoglienza può essere sfruttata, da persone senza scrupoli, per comportamenti delittuosi, sempre gravi ma davvero vigliacchi quando si sfrutta la sofferenza per commettere un reato. In questi mesi abbiamo lavorato per potenziare e razionalizzare l'esistente, con l'obiettivo di implementare la dotazione di sicurezza nel 2016. È stata decisiva la collaborazione con il servizio di Vigilanza Interna (Coop Service) e le forze dell'ordine. La necessità di una collaborazione con tutti i soggetti coinvolti è motivata proprio dal fatto che non esiste un sistema di sicurezza sicuro perfetto e che per minimizzare il più possibile i rischi è fondamentale un approccio a trecentosessanta gradi che tenga conto delle diverse realtà aziendali". Nella pratica sono stati investiti 30.000 euro per ripristinare tutte le 130 telecamere presenti, sostituendo quelle obsolete e/o non più funzionanti riposizionando quelle che – per effetto di modifiche avvenute agli spazi non assicuravano più la giusta visuale. Si tratta di 97 telecamere all'interno, e 33 all'esterno. A questo intervento di sicurezza passiva, si è aggiunto un potenziamento del turno della vigilanza e una più stretta collaborazione con le istituzioni e le forze dell'ordine. "Abbiamo costituito una vera e propria cabina di regia – conclude Corvino – all'interno della quale scambiamo informazioni e predisponiamo azioni di miglioramento, monitorando la situazione."

Il supporto di tutti

Il piano sicurezza mira a dotare il Policlinico di nuovi strumenti per difendersi. Gli strumenti, però, da soli non bastano, solo collaborando tutti insieme potremo vincere questa battaglia di civiltà. Per questo motivo il Security manager ha incontrato i coordinatori infermieristici, in collaborazione con la Direzione Professioni Sanitarie per proporre modelli di comportamento condivisi. A breve sarà consegnato loro un vademecum che riporta consigli utili per cercare di ridurrei i rischi. "Ognuno fa la sua parte, compie le giuste azioni preliminari e diventa un componente dell'equipe che si preoccupa della sua sicurezza" questo lo slogan che riassume la filosofia del progetto.

"Desidero ringraziare il Security manager, gli operatori e la vigilanza per il lavoro svolto in questi mesi – ha concluso il Direttore generale Ivan Trenti – e le Istituzioni che hanno subito mostrato grande sensibilità al problema di sicurezza del Policlinico e ci hanno fornito grande collaborazione. Questo piano va visto come un punto di partenza, non di arrivo: c'è ancora molto lavoro da fare ma questo primo risultato vuole essere un segnale importante per tutta la cittadinanza."

(Fonte: ufficio stampa USL MO)

Il Comune di Parma rende noto il Calendario relativo alle zone di posizionamento di autovelox mobili e interessare al controllo autodetector nella settimana corrente, da lunedì 26 a venerdì 30 ottobre. - Parma, 26 ottobre 2015 - 

Programmazione autovelox 

Lunedì 26 VICOMERO - Baganzola

Martedì 27 Via Roma (Vigolante) - viale Martiri liberazione

Mercoledì 28 Via Sidoli - via Pastrengo

Giovedì 29 Via Mantova - Via Emilio Lepido

Venerdì 30 San ruffino - Via Montanara (Gaione)

Programmazione auto - detector:

Lunedì 26 Zona Baganzola; Zona Cittadella

Martedì 27 Zona Centro; zona cittadella

Mercoledì 28 Zona Montanara; zona Pablo

Giovedì 29 zona Molinetto; zona San Lazzaro

Venerdì 30 Zona San Leonardo; zona Molinetto

(Fonte: Comune di Parma)

Docente di Traversetolo indagata, ha presentato prove agli inquirenti che si tratta di calunnia, denunciate due persone.

In merito al caso della docente di Parma accusata di aver insultato gli alunni, addebitandole addirittura dell'odio razziale. La Gilda degli Insegnanti di Parma rappresenta che già nei giorni scorsi la docente, la quale ha oltre 10 anni di insegnamento alle spalle e che è stimata pubblicamente, ha esibito alla Procura prove, audio e video che fanno emergere un quadro di normale vita scolastica. Inoltre, due persone sono state denunciate per calunnia ed un avvocato è stato segnalato all'Ordine professionale competente, per il suo coinvolgimento nella vicenda che ha il sapore della chiacchiera paesana ingigantita per antipatia contro una persona.

La Gilda degli Insegnanti già de tempo segue la vita scolastica di Traversetolo e proprio in merito a comportamenti anomali, da parte di qualche persona del paese, nei confronti dei colleghi, recentemente ha prodotto un volantino dal titolo "Maleducati Basta".

Il coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Parma, Salvatore Pizzo, che conosce gli atti giudiziari e la persona coinvolta, precisa: "La collega è una persona dall'eloquio forbito, ha titoli più alti di quelli usuali di un docente di scuola elementare e spesso nel corso della sua carriera è stata sempre apprezza anche dai genitori di molti alunni. Stanno distruggendo moralmente e fisicamente una persona che è portatrice sana di galateo"

Domenica, 25 Ottobre 2015 11:18

Bonus Bebé, come ottenerlo.

Il 10 aprile 2015 è stato approvato il DPCM che regolamenta l'operatività relativa al cosiddetto "bonus bebè" introdotto dalla Legge di Stabilità 2015. Si tratta di un beneficio consistente in un aiuto economico rivolto ai neo genitori, che in presenza di determinate condizioni, possono ottenere l'erogazione dall'INPS di un assegno mensile di € 80,00 che in alcuni casi può anche raddoppiare.

Di CafParma 25 ottobre 2015 -

Chi ne può beneficiare
L'assegno, corrisposto dall'INPS per un totale massimo di 36 mensilità, viene riconosciuto per ogni figlio nato/adottato/in affido preadottivo avvenuto tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 e può essere richiesto dai genitori italiani, da quelli con cittadinanza europea o extracomunitaria. In questi due ultimi casi è necessaria la residenza in Italia e, ove previsto, il possesso del permesso di soggiorno.

L'assegno annuo è pari a:
- 960 euro (ovvero 80 euro al mese per 12 mesi) nel caso in cui l'indicatore ISEE non sia superiore a 25.000 euro annui;
- 1.920 euro (ovvero 160 euro al mese per 12 mesi) nel caso di indicatore ISEE non superiore a 7.000,00 euro annui.

Durata del contributo
Il "bonus bebè" può essere riconosciuto per un massimo di 3 anni, ovvero fino al compimento del terzo compleanno ( nei casi di adozione o di affido fino al terzo anno a partire da quando il bambino è entrato a far parte della famiglia). Per fare un esempio, per i nati/adottati/in affido del 31 dicembre 2017, si può arrivare ad ottenere l'assegno mensile fino al termine dell'anno 31 dicembre 2020 (36 mesi).

ATTENZIONE: le somme destinate al finanziamento del bonus bebè sono ad esaurimento. Quindi qualora l'INPS riscontri più richieste rispetto alle somme disponibili, le domande non verranno più accettate fino a quando non saranno rideterminati gli importi annui dell'assegno e i valori ISEE per l'accesso al beneficio.
Modalità operative

I soggetti interessati devono prestare particolare attenzione agli adempimenti procedurali, in quanto questi non si esauriscono con la mera presentazione della domanda in forma telematica all'INPS.

Nello specifico prima di fare richiesta del bonus, i neo genitori devono provvedere a richiedere una Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) direttamente all'INPS o tramite un CAF, le cui finalità sono riportate nella Circolare n. 93 dell'8 maggio 2015 emessa dall'istituto di previdenza.

La DSU è la dichiarazione necessaria per calcolare l'ISEE (indicatore della Situazione Economica Equivalente) ai fini dell'accesso alle prestazioni sociali agevolate. L'ISEE raccoglie, quindi, le informazioni reddituali, del patrimonio mobiliare e immobiliare riferite al nucleo familiare del neonato, conseguentemente, lo stato di famiglia da prendere a base per il calcolo ISEE è quello riferito alla data di ingresso del nuovo componente nel nucleo familiare.
Dopo aver ottenuto la DSU, i genitori possono provvedere a richiedere l'assegno previa presentazione di domanda telematica all'INPS.

La domanda deve essere presentata personalmente dal genitore all'INPS entro 90 giorni dalla nascita del bambino o dall'ingresso in famiglia a seguito di adozione o di affidamento preadottivo esclusivamente tramite:
- patronato
- sito dell'Inps (attraverso il seguente percorso: Servizi per il cittadino - autenticazione con PIN (Dispositivo fornito dalla stessa INPS) - invio domande di prestazione a sostegno del reddito - assegno di natalità - bonus bebè.

ATTENZIONE: La richiamata circolare n. 93 dell'INPS, precisa che in base alla vigente normativa dell'ISEE, quest'ultima ha un termine di validità "fissa", ovvero tutte le dichiarazioni ISEE presentate nel corso del 2015 scadono il giorno 15 gennaio di ogni anno successivo, pertanto, al fine di poter continuare a beneficiare del bonus ed assicurarsi così la continuazione dell'erogazione dell'assegno, sarà necessario presentare una nuova DSU. Una volta ottenuta la DSU aggiornata, e, rinviata la domanda all'INPS, l'erogazione dell'assegno mensile, riprenderà con il pagamento anche degli eventuali arretrati dovuti a condizione, ovviamente, che la nuova DSU rispetti i limiti ISEE sopra menzionati.

Decadenza dal diritto
Oltre alla condizione legata al requisito ISEE, il bonus bebè può essere "revocato" nei seguenti casi:
- Decesso del figlio;
- Revoca dell'adozione;
- Decadenza dall'esercizio della responsabilità genitoriale;
- Affidamento del figlio a terzi;
- Affidamento esclusivo del figlio al genitore che non ha presentato la domanda.

I genitori hanno pertanto l'obbligo di comunicare immediatamente all'INPS le cause di decadenza, pena la restituzione delle somme indebitamente corrisposte e percepite.
Al fine di una più immediata comprensione del procedimento di richiesta del bonus è la stessa circolare INPS, n. 93 che riporta a titolo esemplificativo il caso di: un figlio nato nel mese di ottobre 2015. Come detto sopra, il richiedente l'erogazione dell'assegno deve provvedere a farsi rilasciare preventivamente la DSU e successivamente effettuare la richiesta all'INPS entro i 90 giorni dalla nascita Come già specificato, la DSU ha una scadenza fissa valida fino al 15 gennaio 2016. Se la nuova DSU viene presentata il giorno 20 marzo 2016, il pagamento mensile dell'assegno è sospeso per i mesi di febbraio/marzo 2016. Ad aprile del 2016, se il valore dell'indicatore ISEE non è superiore ad euro 25.000 e non sono intervenute cause di decadenza (in quest'ultimo caso devono essere immediatamente comunicate all'INPS), l'assegno riprende ad essere corrisposto anche per le mensilità sospese di febbraio e marzo 2016.

Mercati agricoli e le dichiarazioni di Draghi. Burro in recupero, il latte-bio in controtendenza. I dati previsionali di mais e soia. Ismea, settembre alza l'asticella dei prezzi agricoli. Eventi a Expo e promozioni.

(in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO
Anno 14 - n° 43 25 ottobre 2015
1.1 editoriale Ci manca solo la roulette russa
3.1 agro-mercati Le borse volano sulle ali di Draghi e gli effetti si sono notati anche sui cereali.
4.1 Lattiero caseario 10 centesimi guadagnati dal burro CEE.
5.1 Bio Il latte Bio viaggia in controtendenza
5.2 prezzi agricoli Ismea, settembre alza l'asticella dei prezzi agricoli
6.1 pomodoro e ambiente Pomodoro e ambiente: cinque temi sottoposti al ministro Galletti
7.1 fiscalità agricola Imu agricola non si paga, oppure sì?
7.2 ambiente e innovazione Consorzio di Bonifica di Piacenza e l'innovazione lunedì prossimo ad EXPO
8.1 eventi expo 2015 Parmigiano Reggiano, a Expo apertura della forma Kosher
8.2 giovani agricoltori Nuova linfa ai giovani agricoltori dell'Emilia Romagna
9.1 Mais e soia Mais e Soia dati previsionali 2015 - 2016
10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 43 2015 COP

Domenica, 25 Ottobre 2015 09:45

Il latte Bio viaggia in controtendenza

Il comparto lattiero-caseario "bio" si colloca al terzo posto, dopo ortofrutta e derivati dei cereali, per apprezzamento del consumatore. Dalla ricerca Ismea che verrà presentata a Cremona (28-31 ottobre 2015) emergono prospettive di crescita sensibili in ragione di una positiva dinamica dei consumi.

Roma, ottobre 2015
Un settore in espansione, quello del lattiero caseario bio, che nonostante la delicata situazione degli allevamenti in tutta Europa può contare su prospettive di crescita anche grazie a una dinamica dei consumi positiva.

Questa la sintesi dell'analisi condotta da Ismea e che verrà presentata alla prossima edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte (CremonaFiere, 28-31 ottobre 2015) durante il convegno organizzato in collaborazione con l'ente fieristico cremonese e in programma per il 28 ottobre alle ore 14.30 presso la Sala Guarneri.
Per la prima volta l'Ismea focalizza i numeri e le dimensioni dell'allevamento biologico italiano, proponendo anche una stima del valore alla produzione e analizzando il gap dei prezzi alla stalla tra latte bio e convenzionale.

In base ai dati Sinab (Sistema nazionale di informazione sull'agricoltura biologica del Ministero per le Politiche agricole) il patrimonio nazionale dei bovini da latte bio, raggiunge oggi circa le 45mila unità, pari al 20% di tutto il bestiame bovino presente negli allevamenti biologici. Riguardo alla produzione di latte, la stima elaborata da Ismea parla, per il 2014, di un quantitativo totale superiore ai 300 milioni di litri per un valore alla produzione di 158milioni di euro, con un premium price riconosciuto alla stalla del 28% superiore a quello destinato al latte convenzionale.

"Un segnale incoraggiante - sottolinea Ezio Castiglione Presidente di Ismea - che marca una netta controtendenza rispetto alla situazione di grave difficoltà in cui versa il settore lattiero caseario convenzionale. L'effetto sinergico della fine delle quote latte, embargo russo e la frenata delle domanda cinese ha compromesso pesantemente le remunerazione alla stalla, richiedendo misure di urgenza a sostegno del settore, come il Piano latte promosso dal ministro Martina. Anche sul fronte dei consumi - ha precisato Castiglione - il latte e derivati bio hanno chiuso il primo semestre del 2015 con una crescita della spesa di oltre il 4% a fronte dell'andamento negativo delle vendite del lattiero caseario nel suo complesso."

Complessivamente, si evince dall'analisi, gli italiani hanno speso per latte e derivati bio 100 milioni di euro nel 2014. Una cifra destinata a crescere visto il trend positivo degli acquisti anche nei primi sei mesi del 2015. Più nel dettaglio avanza a ritmo particolarmente sostenuto lo yogurt (+10,4%) accanto a variazioni positive ma meno importanti per formaggi e latticini (+2,1%) e latte fresco (+0,7% ). L'unico dato negativo riguarda il latte Uht, che risulta il flessione del 4,4%.
Dall'indagine Ismea è infine emerso non solo che il consumatore italiano riconosce in media un premium price a yogurt e latte fresco bio, rispetto al convenzionale, rispettivamente del +30% e del +20%, ma che il comparto lattiero-caseario rappresenta la terza categoria bio dietro quella dell'ortofrutta e dei derivati dei cereali, coprendo una quota pari al 10-11% del totale delle referenze biologiche.

(Fonte Ismea 16 ottobre 2015)

Prezzi - Ismea, settembre alza l'asticella dei prezzi agricoli. Più 10,1% su base annua. Resta l'ortofrutta il fronte caldo. Deflativa la tendenza di fondo: indice "core" al -0,5% annuo.

Roma, 21 ottobre 2015

Settembre conferma sui mercati agricoli la svolta positiva già rilevata in agosto. Con un valore pari a 122,1 l'Indice dei prezzi all'origine elaborato dall'Ismea (base 2010=100) registra, per l'insieme dei prodotti agricoli, un aumento sia rispetto ad agosto (+8,6%) sia sul settembre del 2014 (+10,1%).

I prezzi al consumo dei beni alimentari e delle bevande, alcolici inclusi, risultano - dalle indicazioni dell'Istat sempre riferite al mese di settembre - in crescita dello 0,7% su base mensile e dell'1,5% se rapportati ai livelli dell'anno scorso, in forte accelerazione rispetto al più 0,9% di agosto.

L'Indice "core" dell'Ismea - che coglie la tendenza di fondo dei prezzi agricoli, scorporando dal calcolo dell'indicatore i prodotti ortofrutticoli, più volatili e maggiormente influenzati da fattori stagionali - si posiziona a settembre a 116,1 (2010=100) e conferma una dinamica mensile in ascesa (+0,5%). La comparazione con il dato corrispondente del settembre 2014 rimane invece negativa, segnalando un meno 0,5%, seppure in forte attenuazione rispetto al -3,3% di agosto.

Nel comparto dei prodotti vegetali l'incremento mensile dei prezzi (+16,3%, dopo il 6,8% registrato ad agosto), riflette principalmente il forte aumento delle quotazioni degli ortaggi di stagione (+49,9%). Positiva, nel mese di analisi, anche la dinamica dei prezzi della frutta (+9,1%) e, seppure marginalmente, quella dei vini (+0,3%). Segnano invece una variazione negativa i prezzi di cereali (-5,5%), semi di soia (-13,6%) e oli di oliva (-0,8%).

Per i prodotti zootecnici, la dinamica mensile osservata nel mese di settembre rivela un'accelerazione al più 2,2%, per effetto di aumenti su tutta la linea del bestiame vivo (+4,3% in media) riassorbiti parzialmente da un'ulteriore contrazione dello 0,3% dei prezzi dei lattiero-caseari.

Su base annua, come evidenziato, la tendenza complessiva si conferma al rialzo (+10,1%), per l'effetto combinato dell'ascesa dei listini del comparto vegetale (+25,1% rispetto a settembre 2014) e del deprezzamento dei prodotti zootecnici (-3%). Al pari di quanto rilevato ad agosto, i forti rincari degli ortaggi (+74,2%), degli oli di oliva (+43,8%) e della frutta (+14,8%) spiegano, ancora una volta, l'inflazione dell'intero aggregato delle coltivazioni, nell'ambito del quale, di converso, viene confermata la tendenza negativa dei vini (-3%) e delle colture industriali (-9,8%). Su base annua spunta invece un più 1,5% l'indice dei prezzi del comparto cerealicolo.

Nell'ambito zootecnico, al 3,6% di aumento tendenziale del bestiame vivo si contrappone la flessione dell'8,7% dei lattiero-caseari.

Nel mese di settembre - conclude l'Ismea - la variazione acquisita dei prezzi agricoli per l'intera annata 2015 è pari al 3,2%, rafforzando il dato già positivo di agosto. La variazione calcolata a partire dall'Indice core, resta invece negativa segnalando un meno 3% a settembre.

(Ismea 21 ottobre 2015)

L'OI Nord Italia prima filiera agroalimentare a misurare l'impronta ambientale dei propri prodotti. il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti risponde su cinque temi ambientali. Come superare le diverse interpretazione delle norme applicate nelle varie regioni di pertinenza dell'Organizzazione interprofessionale.

Parma 22 ottobre 2015 -
Sono cinque i temi ambientali che l'OI Pomodoro da Industria del Nord Italia ha sottoposto al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti incontrato dai rappresentanti dell'intera filiera alla Camera di Commercio di Parma.

Prima richiesta avanzata al ministro, dal segretario dell'Oi Maria Chiara Cavallo, quella di avere chiarimenti dal Ministero, entro il 31 dicembre 2015, sull'esclusione degli impianti conservieri dalla dicitura di "grandi impianti di combustione".
"Al momento attuale – spiega l'OI – la norma vigente dà adito a dubbi interpretativi, lasciando spazio all'equiparazione dei nostri impianti stagionali per la trasformazione del pomodoro in concentrati e passata addirittura agli impianti di combustione per la produzione e vendita dell'energia".

Tra i temi al centro del dialogo con il ministro – come sottolineato dall'intervento del rappresentante Aiipa Guido Conforti – anche la revisione del sistema di Emission Trading affinché la produzione dei concentrati rimanga ammissibile nell'elenco dei settori a rischio di rilocalizzazione (carbon leakage) con relative quote gratuite correlate, come prevede l'attuale sistema in vigore.
L'Oi, rappresentando una filiera che opera su più regioni, ha poi chiesto anche una maggiore omogeneità nelle normative ambientali e nella loro applicazione tra territori regionali, al fine di non creare difformità di competitività non giustificate sullo stesso territorio nazionale ed ha evidenziato la necessità di tener presente che i fanghi di depurazione conservieri agroalimentari hanno caratteristiche poco o nulla impattanti sull'ambiente perché sono costituiti per 2/3 da terra e per 1/3 da scarto vegetale.

Infine ultimo tema – ripreso anche dal presidente di Ainpo Filippo Arata - quello della gestione della risorsa idrica con la richiesta di interventi non solo per scongiurare calamità naturali, ma anche per garantire l'approvvigionamento idrico a scopo irriguo nella stagione siccitosa, aspetto che mette sempre più in difficoltà la produzione di pomodoro.

"Sui grandi impianti di combustione – le risposte fornite da Galletti – abbiamo già predisposto come Ministero un emendamento, siamo disponibili a verificarne la completa efficacia sul settore della trasformazione del pomodoro e cercheremo di inserirlo subito nel Collegato ambientale. Sono molto preoccupato per la variazione del sistema dell'Emission trading: è una partita europea nella quale facciamo molta fatica ad affermare le ragioni italiane, ma cercheremo di intervenire con urgenza in questi mesi. Il vero grande problema è quello della gestione della risorsa idrica. Questo Governo sta facendo moltissimo sul dissesto idrogeologico. Il lavoro è iniziato, ma servirà molto tempo prima che si possano vedere i risultati di questo impegno". Infine sul tema dell'omogeneità di applicazione delle normative: "stiamo lavorando, predisponendo delle direttive, in modo che le norme siano applicate in modo uniforme nelle diverse regioni e province. Con la definitiva approvazione della riforma costituzionale questo problema verrà meno nel senso che molte funzioni ambientali saranno riaccentrate allo Stato con conseguente maggiore chiarezza nell'applicazione".

L'incontro si è aperto con gli interventi del presidente dell'Oi Pier Luigi Ferrari, "la nostra è una realtà forte in cui si cerca di dialogare, tra produttori e trasformatori, per la qualità e la competitività del prodotto, nel rispetto dell'ambiente", e del presidente della Camera di Commercio Andrea Zanlari: "riconosco l'impegno dell'OI per la produzione di cibo di qualità e sano".

L'impegno dell'Oi in campo ambientale:
L'OI Pomodoro da Industria del Nord Italia si contraddistingue per essere la prima filiera ad aver completato uno studio Pef (Product Environmental Footprint), ossia una vera e propria "carta d'identità" di filiera che permette di determinare l'impronta ambientale della produzione di 1kg di concentrato, di polpa e di passata valutando 14 parametri ambientali in tutti i passaggi della filiera: dalla coltivazione del seme sino all'arrivo sulla tavola del consumatore del prodotto finito. I risultati dello studio ambientale sono di facile comprensione visto che traducono gli impatti della filiera in esempi del vivere quotidiano.

L'impegno ambientale è poi testimoniato dal fatto che la produzione del pomodoro del Nord Italia è per il 96% di tipo integrato (ossia viene impiegata una ristrettissima lista di agrofarmaci, aggiornata ogni anno dalle regioni con i prodotti meno impattanti su ambiente e colture) e per il 4% a produzione biologica. Sempre sul fronte ambientale l'OI collabora al progetto Life Climate ChangE-R, condotto dalla Regione Emilia-Romagna, per attuare pratiche con cui ridurre i gas effetto serra.

Non mancano poi una serie di azioni messe in atto dai singoli soggetti della filiera come risparmio idrico nella coltura (irrigazione a goccia, utilizzo droni), ottimizzazione della fertilizzazione (fertirrigazione a goccia, bollettini informativi via sms), diminuzione dell'impiego degli agrofarmaci, produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico), risparmio idrico nella trasformazione (l'acqua fa più cicli nel lavaggio e nella lavorazione), innovazione tecnologica degli impianti (continui investimenti impiantistici) e ottimizzazione dell'efficientamento energetico con analisi di ogni processo industriale.

In copertina la foto del ministro Galletti con il presidente OI Pier Luigi Ferrari.

Agricoltura di precisione, innovazione tecnologica e impresa: opportunità per il settore agroalimentare. Nel corso dell'evento del 26 Ottobre sarà presentato anche il filmato sui lavori di ammodernamento della Diga di Mignano a beneficio di tutta l'agricoltura della Val d'Arda.

Piacenza 22-10-2015– Lunedi prossimo 26 Ottobre alle 15, nella Piazzetta di Piacenza ad Expo, arriverà l'esperienza maturata dal Consorzio di Bonifica di Piacenza nel corso degli ultimi anni sul tema dell'innovazione tecnologica direttamente applicata alle più aggiornate informazioni di sistema. Ovvero un avanzato contenitore WEB GIS di ultima generazione in grado di rendere fruibili banche dati territoriali di contesto estese ed approfondite, di stampo idrico, geografico, morfologico, cartografico e agricolo.

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Un'innovazione introdotta dal Consorzio di Bonifica ad ulteriore beneficio della comunità e del settore agricolo che porta con sé l'obiettivo di incrementare e ottimizzare una gestione virtuosa, oculata e attenta di un particolare territorio con le sue caratteristiche peculiari all'interno dell' ambiente in cui lo stesso è inserito. Un sistema informativo rapido e facilmente consultabile che nasce e sviluppa l'esigenza di elaborare, gestire, raccogliere ed archiviare una ingentissima quantità di dati provenienti dal territorio piacentino in grado di offrire, in tempo reale, una istantanea il più fedele possibile alla realtà.

L'occasione sarà propizia per presentare le numerose novità del nuovo sistema informativo e le integrazioni con i nuovi strumenti tecnologici che la rete di bonifica regionale e nazionale offre oggi attraverso l'esperienza nel campo della ricerca applicata fatta dai laboratori scientifici del Canale Emiliano Romagnolo all'insegna di risparmio idrico ed energetico a sostegno delle imprese agricole.

Questa importante novità rappresentata dal sistema WEB GIS amplierà notevolmente l'azione del Consorzio sul territorio attraverso i partners di rilievo strategico e di ricerca Citymap (società della Regione Emilia Romagna di alta tecnologia per l'innovazione e il trasferimento tecnologico regionale), CRAST (Centro Ricerche Analisi Spaziale e Telerilevamento), CRPV(Centro Ricerche Produzioni Vegetali). Inoltre favorirà attraverso Urban Lab, Università Cattolica e Aster l'attività legata alla formazione e le start up incubatrici di nuove idee e progetti su risparmio idrico, energetico e altre specificità di settore da parte di giovani ricercatori.

Nel corso della presentazione sarà proiettato un video sulla Diga di Mignano e la Val d'Arda ideato dal giornalista Andrea Gavazzoli e realizzato con il regista Marco Epifani con l'ausilio di Mora Drone di Fiorenzuola. Il filmato, introdotto dalla relazione tecnica dell'ingegner Filippo Volpe del Consorzio -responsabile della diga-, consentirà ai presenti di apprezzare tutte le diverse fasi di ammodernamento e adeguamento dell'invaso di Mignano, infrastruttura fondamentale per l'irrigazione in tutta la valle piacentina.

Prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher", prodotta in stretta osservanza dell'insieme di regole religiose che da tremila anni, ispirandosi alla Torah, governano l'alimentazione degli ebrei osservanti in tutto il mondo. L'apertura della prima forma il 27 ottobre. Interessati 13,5 milioni di ebrei nel mondo e 12,5 milioni di consumatori di prodotti Kosher già presenti negli Usa. -

Reggio Emilia, 24 ottobre 2015 -

Spicca sicuramente tra le novità di Expo 2015 e sarà protagonista dell'evento in programma il 27 ottobre nel padiglione di Israele: si tratta della prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher", prodotta in stretta osservanza dell'insieme di regole religiose (denominate Kasherut) che da tremila anni, ispirandosi alla Torah, governano l'alimentazione degli ebrei osservanti in tutto il mondo.

Prodotta un anno fa dall'azienda agricola Bertinelli di Parma, la forma che sarà aperta ad Expo fa parte della produzione marchiata pochi giorni fa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano (operazione che non può avvenire prima di 12 mesi di stagionatura), ed è stata certificata "Kosher" (ossia "conforme alla legge" ebraica) da uno dei più autorevoli enti in materia: OK Kosher Certification, con sede a New York, dove vive una delle più importanti comunità ebraiche del mondo.

L'ordine di grandezza dell'interesse e dei possibili scambi commerciali che ruotano attorno al Parmigiano Reggiano "Kosher" emergono da cifre che parlano di 13,5 milioni di persone di fede ebraica nel mondo (40.000 in Italia), ma anche di milioni di consumatori che acquistano prodotti Kosher come simbolo di particolare rigore su qualità e processi produttivi: negli Stati Uniti, ad esempio, si tratta di 12,5 milioni di persone, con i prodotti Kosher che rappresentano quasi il 30% degli alimenti venduti nei supermercati.

L'evento in programma il 27 ottobre ad Expo - promosso dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e dal padiglione israeliano ad Expo - prevede, come si è detto, l'apertura della prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher" alle ore 11,00 nel Padiglione di Israele ad Expo 2015, alla presenza del Commissario generale del padiglione, Elazar Choen, del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, dell'amministratore delegato dell'Azienda Bertinelli di Parma, Nicola Bertinelli, e del Rabbi Yeshaya Prizant, rappresentante dell'ente certificatore OK Kosher.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Un'opera fondamentale per la prevenzione del rischio di alluvioni. Fritelli:"Finalmente si è realizzata un'opera importante che salvaguarda Fontanellato dalle piene, il primo stralcio importante delle opere di difesa della Bassa Ovest". Gazzolo:" l'intero nodo idraulico di Parma riveste un'importanza strategica". -

Parma, 24 ottobre 2015 –

E' stata inaugurata ieri pomeriggio a Fontanellato la cassa di espansione sul cavo Ramazzone.
Il manufatto è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato dalla Provincia di Parma.
Al taglio del nastro davanti al Santuario hanno partecipato l'Assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo, il Presidente della Provincia Filippo Fritelli e il Sindaco di Fontanellato Domenico Altieri.

Soddisfazione del Presidente della Provincia Filippo Fritelli:"Finalmente si è realizzata un'opera importante che salvaguarda Fontanellato dalle piene del Ramazzone, il primo stralcio importante delle opera di difesa della Bassa Ovest."

"Oggi mettiamo un altro importante tassello per la difesa del nostro territorio e delle nostre comunità - ha affermato l'assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo - Grazie allo stanziamento da parte della Regione di oltre 1 milione di euro inauguriamo un'opera fondamentale per la prevenzione del rischio di alluvioni, ma non ci fermiamo qui, perché l'intero nodo idraulico di Parma riveste un'importanza strategica. Dal Governo arriveranno 55 milioni di euro per la realizzazione della Cassa del Baganza, che è stata riconosciuta come un intervento prioritario a livello nazionale".

LA STORIA DELLA CASSA

A seguito delle piogge torrenziali e delle alluvioni del 2009 e del giugno 2010, la Regione Emilia Romagna su richiesta della Provincia di Parma, identifica come prioritario l'intervento sul cavo Ramazzone, allo scopo di prevenire ulteriori esondazioni nel capoluogo di Fontanellato con danni a privati, opere pubbliche ed in particolare al Centro per la Riabilitazione Neurologica "Cardinal Ferrari".
Quindi assegna alla Provincia di Parma un milione e cento mila euro per la realizzazione di una cassa d'espansione a Fontanellato, e per il miglioramento dell'attraversamento della ex Strada provinciale 11, sempre a Fontanellato.

L'OPERA

Si è realizzato un invaso di circa 40.000 m3 con impianto di sollevamento per le acque residue,, oltre alla realizzazione di un by-pass allo scopo di rimuovere una strozzatura nell'attraversamento nel capoluogo.
L'invaso è costituito da una briglia selettiva a monte, un invaso laterale con scarico in parte a gravità ed in parte con sollevamento meccanico.
Sono state installate tre pompe (di cui una di riserva).
Le portate naturali con TR=100 anni sono pari a circa 8m3/s, quelle rilasciate sono di circa 2,5 m3/s. Lo scolmatore a valle senza funzionamento in pressione può fare defluire 3 m3/s.
L'attuale conformazione dell'attraversamento nel capoluogo determinava un forte rigurgito, con esondazioni improvvise e pericolose.
L'opera terminata passerà al demanio comunale. Dovrà poi essere redatta una convenzione con la Protezione Civile, allo scopo di potere intervenire con un generatore di corrente nel caso di mancanza di energia elettrica e nell'ipotesi di evento avverso segnalato.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Nuova segnaletica verticale alle fermate delle diverse linee Pedibus attive in città. I nuovi cartelli, che riportano un logo caratteristico per ognuno degli istituti aderenti, individuano quindi le tappe del percorso che ogni giorno permette a quasi 300 alunni di compiere il tragitto da casa a scuola a piedi, in sicurezza. -

Piacenza, 23 ottobre 2015 -

E' stata posata nelle scorse settimane, a cura dell'Ufficio Mobilità del Comune, la nuova segnaletica verticale alle fermate delle diverse linee Pedibus attive in città, che potrebbero presto ampliarsi con l'aggiunta della primaria di San Lazzaro (dove si sta programmando l'organizzazione del servizio) alle altre scuole già coinvolte: dalla "storica" Pezzani, dove l'iniziativa è partita già nel 2006, alla Caduti sul Lavoro, Mazzini, Giordani, Don Minzoni e XXV Aprile.

I nuovi cartelli, che riportano un logo caratteristico per ognuno degli istituti aderenti, individuano quindi le tappe del percorso che ogni giorno permette a quasi 300 alunni di compiere il tragitto da casa a scuola a piedi, in sicurezza, grazie a Ceas Infoambiente che coordina il progetto e agli adulti che mettono a disposizione il proprio tempo gratuitamente per accompagnarli.

"Il Pedibus – sottolinea a questo proposito l'assessore all'Ambiente Giorgio Cisini – è uno strumento fondamentale per educare i bambini e le famiglie a uno stile di vita più sano, consapevole ed ecologico. E' il simbolo di una concreta mobilità sostenibile per ridurre l'inquinamento: si può stimare, pur con qualche approssimazione, che i 283 iscritti nello scorso anno scolastico abbiano contribuito al risparmio di circa 4.900 Kg di anidride carbonica, sforzo equivalente a quello compiuto da 330 alberi ad alto fusto sul territorio urbano in un anno".

"Nel contempo – aggiunge Cisini – va ribadito il ruolo insostituibile dei volontari di cittadinanza attiva, senza il cui apporto non sarebbe possibile attuare il progetto. Per ogni linea, ci sono un autista e un controllore che aspettano i passeggeri, guidandoli con grande senso di responsabilità in una camminata che permette di decongestionare anche le zone di accesso alle scuole, contribuendo a rendere Piacenza più bella e vivibile". Di qui l'appello dell'assessore perché arrivino nuovi volontari: "Il Comune fornisce l'assicurazione, basta dedicare anche un solo giorno a settimana, per un impegno di 20-25 minuti, per accompagnare un gruppo di bambini. Partecipare al Pedibus è un'occasione per aiutare la nostra città, divertendosi".

(fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Provincia e dirigenti scolastici a confronto, questa mattina a Palazzo Allende. Il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi:"le competenze della Provincia nel campo dell'istruzione rimangono tante e noi intendiamo continuare a svolgerle al meglio". In arrivo 55mila euro per il Progetto Tutor, a sostegno degli studenti diversamente abili. -

Parma, 23 ottobre 2015 -

Provincia e dirigenti scolastici a confronto, questa mattina a Palazzo Allende, per continuare quella collaborazione che ha sempre contraddistinto le due istituzioni e che oggi si rinnova adattandosi al lungo e complesso percorso di riordino. Come ha infatti chiarito il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, anche dopo la Legge Delrio e quella regionale che lo scorso luglio ha rideterminate le funzioni delegate, "le competenze della Provincia nel campo dell'istruzione rimangono tante e noi intendiamo continuare a svolgerle al meglio".

Oltre all'edilizia e alla programmazione della rete scolastica, riconosciute dalla legge nazionale, la Regione Emilia-Romagna ha infatti riassegnato alle Province le competenze relative ad esempio al dimensionamento degli istituti, all'attivazione o soppressione di indirizzi scolastici, alla gestione di interventi a favore del diritto allo studio (borse di studio e, in supporto ai Comuni, buoni- libro), al trasporto e alla programmazione edilizia.

"Il tema è come esercitare bene funzioni non più assegnateci dallo Stato e che quest'ultimo, conseguentemente, finanzia sempre meno tramite trasferimenti propri", ha detto il presidente Manghi sottolineando "questa sorta di 'fai da te' al quale le Province sono chiamate per ricercare strade alternative da percorrere per garantire alle nostre scuola quella qualità e quella sicurezza che fino ad oggi abbiamo sempre assicurato".
Ecco allora le dismissioni di patrimonio non più strategico (i magazzini ex Car, Palazzo Trivelli, case cantoniere) per finanziare strade e scuole o la scelta politica "meditata e non semplice, del deliberato sforamento del Patto di stabilità per sbloccare 8 milioni, 2 dei quali destinati all'adeguamento antisismico del Chierici". E poi ancora l'operazione straordinaria varata dal Governo con le Regioni per attivare mutui con la Banca europea destinati all'edilizia scolastica, grazie alla quale la Provincia di Reggio Emilia per il 2015 ha predisposto ben 52 progetti, il numero più alto insieme alla Città metropolitana di Bologna, ottenendo 7,4 milioni di euro destinati a un quindicina di interventi tra cui l'ampliamento del polo scolastico Gobetti di Scandiano (sopraelevando di un piano la nuova ala inaugurata nel 2010 e raddoppiando le aule da 8 a 16). Infine la destinazione di parte dell'avanzo di amministrazione per finanziare tra l'altro un sistema di videosorveglianza al polo scolastico di via Makallé (18 telecamere con 3 centri di registrazione).

Confermato poi, come ha annunciato il dirigente del Servizio Scuola Verter Eletti, lo stanziamento di un Fondo unico provinciale da 200.000 euro da ripartire tra tutti gli istituti in base a numero di sedi e di studenti, mentre la funzionaria Paola Canova – oltre ad anticipare una nuova edizione del Salone dell'orientamento tra novembre e dicembre e una nuova guida per aiutare i ragazzi di terza media nella decisiva scelta della scuola superiore – ha ribadito l'impegno a favore degli studenti disabili attraverso il progetto Tutor, per il quale oltre alla convenzione attivata ad aprile con il Dipartimento di Educazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia saranno destinati anche 55.000 euro di un finanziamento straordinario concesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Martino Soragni dell'Ufficio Politiche comunitarie ha infine ricordato l'impegno della Provincia a favore della mobilità degli studenti: "Anche quest'anno, grazie a ben 4 progetti, per un importo complessivo di contributi pari a circa 1 milione e mezzo, che ci sono stati approvati nell'ambito del Programma Erasmus+ altri 319 studenti reggiani, 223 delle quarte superiori e 96 neodiplomati, potranno svolgere importanti esperienze formative all'estero da uno a tre mesi".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Il Concorso internazionale di canto lirico Rinaldo Pelizzoni si terrà dal 5 al 7 dicembre presso il Teatro Comunale di Sissa (PR). I finalisti e vincitori, oltre a premi in denaro e borse di studio, avranno la possibilità di esibirsi nei concerti organizzati da Parma OperArt e di essere inseriti nel cast dell'Opera lirica che si svolgerà a Sissa nella stagione estiva 2016. I vincitori, inoltre, saranno invitati a partecipare all'edizione 2016 del "CantoFestival". Scadenza iscrizioni il 30 novembre. -

Parma, 23 ottobre 2015 - in allegato scaricabile in fondo al testo il regolamento del concorso -

Anche quest'anno, Parma OperArt rende omaggio ad un grande protagonista del melodramma del nostro territorio, Rinaldo Pelizzoni, offrendo l' opportunità a tutti i partecipanti al concorso di esibirsi di fronte a prestigiosi Managment Lirici e Direttori d'Orchestra.

La X° edizione del Concorso lirico internazionale dedicato al tenore scomparso Rinaldo Pelizzoni si terrà, come sempre, dal 5 al 7 dicembre presso il Teatro Comunale di Sissa (PR).

E' già aperto il bando per le iscrizioni che terminerà il 30 novembre. Non ci sono limiti di età per i cantanti che vogliono partecipare.

Oltre ai premi in denaro - 1° Premio: 1.000 €, 2° Premio: 500 €, 3° Premio:200 € - il concorso assegnerà anche due borse di studio: Premio Giuria del pubblico di 200 €, assegnato dalla giuria popolare del pubblico che assisterà al concerto finale del 7 dicembre 2015 in Teatro a Sissa e Premio "Grazia Cavanna", sempre di 200 €, assegnato al più giovane concorrente che abbia qualità e doti vocali.

Il concorso offrirà, inoltre, ai finalisti e vincitori la possibilità di esibirsi nei concerti organizzati da Parma OperArt, la possibilità di essere inseriti nel cast dell'Opera lirica (titolo da definire) che si svolgerà a Sissa nella stagione estiva 2016, e infine i vincitori saranno invitati a partecipare all'edizione 2016 del "CantoFestival", rassegna di vincitori di concorsi lirici internazionali con possibilità di audizione con importanti operatori del settore, esibizione al Galà conclusivo con un cantante "big" e selezione per concerti e cast operistici.

Il concorso offre l'opportunità a tutti i partecipanti di farsi ascoltare da chi si occupa del "mercato lirico" e cioè da Managment Lirici e Direttori d'Orchestra. Nella giuria del concorso "R. Pelizzoni" è presente il M° Antonio Desiderio, agente lirico della "Dance & Opera Management" di Roma; il direttore d'orchestra M° Lorenzo Bizzarri; inoltre gli altri membri di giuria sono: il M° Romano Franceschetto, baritono e docente al Conservatorio "A. Boito" di Parma; il Dr. Danilo Boaretto, Critico musicale e Direttore Responsabile di OperaClick quotidiano online d'informazione operistica.

La giuria sarà capitanata dalla prof.ssa Ieda Valtriani Pelizzoni, soprano e pianista, nonché moglie del tenore scomparso, e nativo di Sissa, Rinaldo Pelizzoni.

Parma OperArt

"La musica è una delle vie per le quali l'anima ritorna al cielo". L'associazione culturale Parma OperArt si propone di promuovere, realizzare e diffondere la cultura musicale ed artistica tramite iniziative culturali di interesse generale, tese a favorire la libertà di espressione artistica, la valorizzazione e la diffusione dell'arte musicale, dell'opera lirica, delle attività concertistiche e coreutiche, cinema. L'associazione promuove giovani artisti in campo musicale, vocale e coreutico, anche tramite concorsi, masterclasses, festival e rassegne, produzioni di opere liriche, mostre d'arte, promozione della danza attraverso la collaborazione con Compagnie di Danza e con la F.n.a.s.d per i progetti speciali legati alle scuole di danza del territorio nazionale.

Informazioni:
 Tel: 0521 1641083 – 393 0935075 
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Sito web: www.parmaoperart.com/premiopelizzoni2015 
Pagina facebook: www.facebook.com/premioPelizzoni 

LOCANDINA PELLIZZONI 2015 rid

Da Belluno a Ragusa, una serata all'insegna del "re" dei formaggi. Il maggior numero di adesioni da Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Campania. Ben 160 i ristoranti italiani che sabato 24 ottobre saranno impegnati nella "Parmigiano Reggiano Night". Per partecipare all'evento basta inserire sul sito la propria città di appartenenza, consultare la lista dei ristoranti più vicini e prenotare. -

Reggio Emilia, 22 ottobre 2015 -

Da nord a sud, passando per le isole, sono ben 160 i ristoranti italiani che sabato 24 ottobre saranno impegnati nella "Parmigiano Reggiano Night", l'evento che unisce simbolicamente tutti gli appassionati del "re" dei formaggi celebrando il gusto della tavola e il gusto di stare insieme.
I 160 ristoranti che hanno aderito all'iniziativa del Consorzio di tutela prepareranno un piatto, o un intero menù, a base di Parmigiano Reggiano e distribuiranno un simpatico gadget a tutti i clienti che parteciperanno alla serata. Nei giorni successivi, i locali che caricheranno sul sito web dell'evento le foto della propria serata potranno partecipare all'estrazione di una intera forma di Parmigiano Reggiano del peso di 40 kilogrammi.

"Siamo grati ai ristoranti italiani che hanno aderito ad una iniziativa giunta alla quarta edizione", sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti, "perché in questo modo aggiungono un motivo di interesse in più attorno ad un prodotto che in questi anni ha costantemente aumentato la propria presenza all'interno del mondo della ristorazione di qualità, che abbiamo puntato a coinvolgere in modo sempre più diffuso e attivo in un'opera di marketing diretto e conoscenza del prodotto che passa dalle mani, dalla creatività e dalla passione di tanti chef".

La suddivisione geografica dei ristoranti che hanno aderito alla "Parmigiano Reggiano Night" vede in testa l'Emilia-Romagna con 64 esercizi (equamente divisi tra province di produzione e aree fuori dal comprensorio produttivo), seguiti dai 23 della Lombardia, dai 10 del Veneto e poi via via dai ristoranti di Piemonte e Campania (8 a testa), Liguria, Marche, Calabria, Sicilia, Puglia e altre regioni italiane.
Tra le città al di fuori del comprensorio di produzione (nel cui ambito il primato va a Bologna, con 11 ristoranti), la graduatoria è guidata da Rimini (10 ristoranti), seguita da Milano e Piacenza (7 ristoranti ciascuna), Roma e Verona (entrambe con 6) e poi Napoli (4) e Torino (3).

I consumatori che intendono partecipare all'evento possono visitare il sito dedicato night.parmigianoreggiano.com, inserire la propria città di appartenenza, consultare la lista dei ristoranti più vicini e prenotare (menù e prezzi sono a discrezione dei singoli esercizi).

La "Parmigiano Reggiano Night" - che giunge alla quarta edizione - è nata nel 2012, a seguito del terremoto che colpì duramente anche tanti caseifici del Parmigiano Reggiano, e da allora si è ripetuta ogni anno "come momento di coinvolgimento e unione - sottolinea Deserti - per tutti gli amici del Parmigiano Reggiano e per gli chef che interpretano il nostro prodotto valorizzandolo secondo i propri gusti e il proprio stile".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Dal 23 al 27 ottobre torna HOST, la fiera internazionale interamente dedicata al settore Ho.Re.Ca., B2B, retail, GDO e hotellerie, che si terrà alle Fiere di Milano. HOST rappresenta un esclusivo luogo di incontro tra aziende produttrici leader nel mercato e buyer top spender provenienti da tutto il mondo.

Bormioli Rocco sarà presente con uno stand di 80 mq, all’interno del quale verranno presentate tutte le novità dell’offerta MyBusiness, collezioni che racchiudono tutta l’esperienza della storica vetreria ed esprimono l’eccellenza in fatto di materiali e design.

Riflettori puntati sulla nuova collezione Arte del brand  InAlto, la linea di calici e bicchieri ideata per ristoranti ed hotel prestigiosi, che fonde la raffinatezza del design contemporaneo italiano con la brillantezza del vetro sonoro superiore Star Glass.

Nella ricco catalogo MyBusiness risaltano anche i calici Riserva.  Una linea storica che festeggia 20 anni con due nuove figure vetro: vini bianchi e vini rossi per una straordinaria esperienza di degustazione.

Oltre a singole novità , o ad estensioni di gamma, Bormioli Rocco ha lavorato sulle nuove tendenze come quella del “Serving Creativity” con i suoi Vasi Quattro Stagioni, Fido e le bottigliette Swing che diventano contenitori di cocktail, frullati e food: un esplicito invito alla fantasia ed alla creatività, un trend che si sta imponendo in tutto il mondo.

Bormioli Rocco - Rock Bar Lounge 1

Ma anche numerose proposte per il segmento Bar con tutta la gamma Rock Bar  che si contraddistingue per le sue caratteristiche di perfetta impilabilità e resistenza agli shock termici e meccanici, e Rock Bar Lounge  in tre versioni colore (DNA colors) realizzati in vetro colorato in pasta, per il massimo della brillantezza e della durata nel tempo.

L’alta qualità si incontra con l'eccellenza enogastronomica in esclusive  degustazioni  di vino, in collaborazione con Philarmonica, e di cibo d’autore grazie al contributo degli chef di ALMA la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

L’offerta Bormioli Rocco sarà presente anche nello stand Morini con il brand InAlto e la collezione Rock Bar che rappresenterà il contenitore ideale per i cocktail realizzati ad hoc dai barman esperti di ALMA.

Dove?

Dal 23 al 27 Ottobre – Fiere Milano

Padiglione 6, Stand A39-B40

C/O Stand Morini

Pad. 6 Stand H39

 

 

(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)

Un'azione di incoming che porterà sul territorio una decina di buyers tedeschi e un business day al quale hanno aderito 135 aziende. Venerdì 23 ottobre, al PalaPanini si svolgeranno gli incontri di Creiamo Valore, l'evento di matching aziendale dedicato alle micro, piccole e medie imprese, all'interno delle iniziative dell'Associazione modenese per celebrare i suoi 70 anni. -

Modena, 22 ottobre 2015 -

Per una volta non sarà la pallavolo la protagonista del PalaPanini. Il colpo d'occhio, venerdì 23 ottobre, lo darà il centinaio di tavoli su cui si svolgeranno gli incontri di CREIAMO VALORE, l'evento di matching aziendale dedicato alle micro, piccole e medie imprese. Che hanno risposto davvero numerose all'iniziativa organizzata da CNA: saranno 135, infatti, le aziende presenti, rappresentate da oltre 250 operatori – titolari, amministratori, funzionari - che daranno vita ad oltre 1.000 incontri per circa 500 ore di incontri individuali.

"In una giornata solo – osserva Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – gli imprenditori di tantissime imprese avranno così l'occasione di allacciare rapporti commerciali che altrimenti richiederebbero un grande dispendio di tempo e ingenti investimenti.
In questo modo, invece, dalle 9.30 alle 19, le imprese potranno confrontarsi per offrire prodotti e servizi, ma anche individuare nuovi partner con i quali sviluppare idee e progetti.
Ad accompagnare la giornata una serie di seminari che permetteranno di sviluppare alcuni temi importanti nella gestione aziendale. Gli esperti della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, ad esempio, si soffermeranno sui contratti di rete, l'internazionalizzazione e i finanziamenti agevolati per il PMI. Il broker assicurativo Assiteca, invece, approfondiranno i temi dell'assicurazione dei crediti e della tutela legale e della responsabilità civile dei CDA. "Insomma – continua Venturi – cercheremo di andare oltre alle finalità commerciali e produttive, contribuendo a fornire elementi utili allo sviluppo aziendale".

Questo "business day", peraltro, vuole essere solo un primo passo verso una serie di attività in grado di consentire alle imprese di ampliare il proprio mercato e le proprie relazioni. "Nelle prossime settimane – continua il presidente di CNA Modena – presenteremo, infatti, un market place virtuale, una vera e propria business community, nella quale le imprese potranno fare affari tra di loro, reperire informazioni, consultare banche dati. E presentarsi ai consumatori, visto che questo mercato virtuale avrà anche una funzione vetrina".
Particolarmente significativo il fatto che CREIAMO VALORE vada al di là dei confini provinciali. "L'iniziativa – sottolinea Venturi - è infatti la prima tappa di un percorso che porterà all'organizzazione di eventi simili anche a Bologna, Reggio Emilia e Pistoia, realtà con le quali abbiamo condiviso le finalità e l'organizzazione di questa iniziativa".

Non è quindi casuale che circa un 20% delle iscritte arrivino da fuori Modena (non solo Bologna, Reggio Emilia e Pistoia, ma anche Mantova, Belluno, Pesaro, Ancona, persino da Germania e Francia). Per ciò che riguarda i settori produttivi, invece, il 70% delle aziende appartengono al mondo della subfornuitura manifatturiera (meccanica e plastica), mentre il 30% viene dal settore dei servizi (consulenza, ict, trasporti, eccetera).

Assieme a questa iniziativa CNA ha organizzato l'arrivo sul nostro territorio di una decina di buyers tedeschi del settore agroalimentare che faranno visita a numerose imprese modenesi (43 gli incontri programmati), oltre a visitare le bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche del nostro territorio. "Quello che abbiamo voluto fare con questa iniziativa – conclude Venturi – è celebrare il settantesimo della costituzione di CNA mettendoci davvero al servizio delle imprese e del territorio, perché la nostra storia e il nostro futuro passano da entrambi questi fattori, l'economia e la comunità. Il successo e la ricchezza modenesi sono arrivati quando la prima e la seconda hanno saputo svilupparsi insieme, in armonia e anche i successi futuri dipenderanno da queste sinergie. Credo di poter dire che CNA, abbia saputo recitare un ruolo importante in questa direzione, un ruolo che vogliamo continuare a svolgere in futuro, anche con iniziative come queste".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 16:06

A scuola nei Parchi del Ducato

Tante le opportunità per le scuole nelle Aree Protette di Parma e Piacenza. Cantoni delegato provinciale ai Parchi: "I Parchi sono anche un'opportunità per la promozione di iniziative turistiche e produttive sostenibili". Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato: "Scommettiamo sulle nuove generazioni per veicolare messaggi di rispetto per la natura e ricomporre la relazione fra persone e ambiente". -

Parma, 21 ottobre 2015 –

Sono davvero tante le proposte per le scuole di ogni ordine e grado contenute nel cartellone "A scuola nei Parchi del Ducato" presentato stamattina al Parma Point da Gianpaolo Cantoni Delegato provinciale ai Parchi, Agostino Maggiali Presidente dei Parchi del Ducato, Sonia Anelli Responsabile del Centro di Educazione alla Sostenibilità dei Parchi.

Tra i temi proposti: biodiversità, conservazione della flora e della fauna, ecologia del fiume e del bosco, storia ed evoluzione dell'agricoltura, cultura e tradizioni locali e loro testimonianze. Per orientare i docenti nella scelta dei pacchetti didattici per arricchire la programmazione scolastica è stato attivato anche quest'anno l'apposito sportello informativo.
I protagonisti sono cinque Parchi Regionali (Cento Laghi, Boschi di Carrega, Taro, Stirone Piacenziano e Trebbia), quattro Riserve (Ghirardi, Monte Prinzera, Torrile Trecasali e Parma Morta) e un Parco provinciale (Monte Fuso) nelle Province di Parma e Piacenza, che saranno sede di laboratori educativi, esperienze, paesaggi emozionali e percorsi di scoperta e conoscenza per bambini e ragazzi; non mancano le uscite sul campo dall'Appennino al Grande Fiume.

"I Parchi oggi devono essere considerati un'opportunità per la promozione di iniziative turistiche e produttive sostenibili, con una visione di futuro attenta e sensibile alla tutela dell'ambiente, ma anche un grande veicolo di conoscenze per grandi e piccini" afferma Gianpaolo Cantoni Delegato provinciale ai Parchi.

"Scommettiamo sulle nuove generazioni per veicolare messaggi di rispetto per la natura e per ricomporre la relazione fra persone e ambiente. Il contatto diretto con le nostre aree protette crea suggestioni e favorisce il legame fra studenti e territorio. I ragazzi, poi, sono uno straordinario strumento di stimolo e riflessione anche per le famiglie e dunque per tutta la comunità." spiega Agostino Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato.

E i dati sulle presenze negli ultimi tre anni confermano una tendenza in crescita: lo scorso anno scolastico sono stati oltre 17 mila gli alunni coinvolti nelle attività di Parchi e Riserve, prevalentemente dei Comuni del territorio. Per alcune aree protette è stato un vero e proprio boom, come il Parco del Taro, i Cento Laghi e Stirone Piacenziano. Materne ed elementari gli ordini di scuole più rappresentate.

Particolare attenzione nella progettazione è stata dedicata alle metodologie didattiche.
"Per i più piccoli sono stati privilegiati il gioco, la fiaba e le esperienze senso percettive – spiega Sonia Anelli, Responsabile del Centro di Educazione alla Sostenibilità dei Parchi - Per elementari e secondarie inferiori puntiamo su laboratori ed esperimenti, mentre per le scuole superiori la progettazione è specifica e condivisa con i docenti. Gli interventi educativi programmati sono il risultato di un percorso partecipato dal personale e dagli esperti incaricati dall'Ente di Gestione".

In questi tempi di crisi, i Parchi del Ducato propongono azioni didattiche a costi contenuti e, per le scuole dei Comuni di parchi e riserve, anche Progetti prioritari gratuiti e Progetti speciali a costi ridotti, ad esaurimento del budget.

Per informazioni:
CEAS Aree Protette Emilia Occidentale
Tel. 0521 802688 e 803017
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

CNA Parma esprime preoccupazione e disaccordo circa l'ipotesi di eliminazione del secondo lotto dell'infrastruttura viaria Tirreno Brennero, dalle opere strategiche della Regione Emilia Romagna. In allegato la lettera del Presidente di CNA Parma, Gualtiero Ghirardi al Presidente della Regione. -

Parma, 21 ottobre 2015 -

La Presidenza di CNA Parma ha affrontato nei giorni scorsi il tema divenuto di forte attualità in queste settimane, cercando di ripercorrere la lunga vicenda che ha accompagnato l'evolversi del progetto viario Tirreno - Brennero, finendo per rimanere sorpresa di fronte ad un'ipotesi che pare voler mettere da parte molti presupposti ed altrettante opportunità su cui l'economia di questo territorio ritiene ad oggi di poter contare.
"Sorprende innanzitutto l'atteggiamento della Regione" fa notare Ghirardi "che avanza un'ipotesi di questa portata senza averla minimamente confrontata con le realtà del territorio espressione dell'economia, ma forse neppure con la parte politica, al contrario di quanto avvenne quando, tempo fa, questa scelta si trattò di condividerla". CNA Parma esprime poi stupore per le motivazioni addotte, in buona parte pretestuosa quella dell'impatto ambientale e altrettanto poco credibile quella dei costi. "Il costo dell'opera è sempre stato uno degli argomenti su cui hanno fatto leva i detrattori dell'intervento" sostiene Ghirardi "quando invece, così come avvenuto interamente per il primo lotto, i costi sarebbero in capo al Concessionario e solo in minima parte a carico dello Stato".
Critiche arrivano dalla Presidenza di CNA Parma, anche sull'ipotesi di collegamento con la spesso richiamata Cispadana, ritenuta decisamente più impattante dei pochi chilometri che separano il primo tratto di TI-BRE dal confine della Regione. CNA sostiene poi la convinzione che l'opera stradale non possa essere ritenuta alternativa alla costruzione della TI-BRE ferroviaria di cui si parla da decenni ma che sembra invece riesumata ad arte in questo momento per essere contrapposta alle argomentazioni di chi sostiene la necessità di completare il tratto autostradale dell'arteria.
Guardando ad interessi che non possono fermarsi sulle rive del Po, Ghirardi ritiene che "la TI–BRE sia importante per un'area che va ben oltre la provincia di Parma, superando anche un più vasto territorio che potrebbe configurarsi con le province di Piacenza, Parma e Reggio, la TI-BRE è da vedere come strategica per un'area ben più estesa che va dal Veneto alla Liguria attraverso Lombardia, Toscana ed Emilia. L'auspicio che esprime il Presidente di CNA è pertanto quello che "il Governo Regionale possa avere un rapido ripensamento, con l'inserimento del completamento della parte mancante di quest'arteria tra le priorità infrastrutturali della Regione Emilia Romagna, a cui Parma e quella parte importante di economia che CNA ha il dovere di rappresentare, si onora di appartenere".

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

Per scoprire il mondo del 3D potrai partecipare ad un corso, con kit ed attestato, che sarà tenuto presso Criarer, venerdì 23 ottobre, da Fabio Molinari. Il WEEKENDperDIGITALIZZARE si svolgerà a Ravenna questo fine settimana, da venerdì a domenica, a cura di Il fiore guida.-

Parma, 21 ottobre 2015 -

Vuoi scoprire quanto VELOCE ed ECONOMICO diventerà CREARE con il 3D il PROTOTIPO di una tua IDEA?
Certamente dirai di SI', allora iscriviti al corso di 6 ore in 2 step, con kit ed attestato, tenuto presso Criarer di Ravennavenerdì 23 ottobre da Fabio Molinari nell'ambito del WEEKENDperDIGITALIZZARE© a cura di Il fiore guida®.

Fabio Molinari è specializzato nella Formazione, Assistenza e Vendita di Stampanti 3D, presso la FM di Fabio Milinari a Sorbara (MO) che si occupa di Formazione Informatica e Alfabetizzazione Digitale. Hardware, Software, Navigatori GPS, Tablet e Smartphone Prototipazione Meccatronica e Studio di Sistemi Informatici Integrati.

AFFRETTATI, sono rimasti solamente 10 posti e le iscrizioni si chiudono domani alle 23. Biglietti disponibili a questo link

Il corso si terrà in Viale Francesco Baracca 3, interno 3, 48121 Ravenna.

FM di Fabio Molinari
Indirizzo: Via Gementina N° 20 - 41030 Sorbara (MO)
Telefono: 059 47 34 889

Domani alla galleria Pro Loco di Guastalla le fotografie di Giorgio Andreoli nell'ambito della rassegna "Incontri d'autunno", ad ingresso gratuito, con alcuni tra i più famosi fotografi reggiani e non solo. Gli incontri si terranno il mercoledì alle ore 20.30 presso la sede della Pro Loco a Palazzo Ducale. -

Reggio Emilia, 20 ottobre 2015 -

Decimo anno per gli appuntamenti autunnali sulla fotografia organizzati dal Circolo Fotografico Maldotti con il patrocinio del Comune di Guastalla-Assessorato alla Cultura. Anche quest'anno sono in programma alcune serate ad ingresso gratuito con alcuni tra i più famosi fotografi reggiani e non solo. Gli incontri si terranno il mercoledì alle ore 20.30 presso la sede della Pro Loco a Palazzo Ducale. Durante questi incontri gli autori presenteranno parte della loro interessante produzione fotografica, nella maggior parte dei casi frutto di viaggi e ricerche sul territorio.

Dopo Ermes Lasagna, protagonista della serata inaugurale mercoledì scorso, domani 21 ottobre è la volta di Giorgio Andreoli, grafico e pubblicitario guastallese con la passione per la fotografia. Durante la serata di domani, Andreoli mostrerà una serie di progetti fotografici nella formula della presentazione audiovisiva.

"Tra la terra e il cielo" è un progetto iniziato un anno e mazzo fa che raggruppa una cinquantina di immagini di pievi, oratori, chiese, ambientate soprattutto in ambienti rurali delle province di Reggio Emilia, Mantova, Parma, Cremona e fotografate con la tecnica dell'infrarosso. Un effetto particolare che restituisce tutto il misticismo di questi luoghi sacri "Non solo rifugio dalle umane debolezze, pievi e oratori rappresentano, da secoli, il tramite tra le terrene necessità e la più alta spiritualità del cielo".

"Cacciatore di Nuvole" propone immagini all'infrarosso di paesaggi di pianura e del nostro Appennino Reggiano.
"Sui sentieri dell'Appennino" sono fotografie e brevi filmati insieme in un audiovisivo che vuole rendere omaggio alle bellezze del nostro Appennino.
"Al Bersagliere" è una antica locanda di Boretto che ha chiuso i battenti negli anni '80. Giorgio vi è entrato per un'esplorazione artistica degli ambienti chiusi ormai da anni che, in parte, conservano ancora arredi ormai in disuso.
"Il giardino segreto" è l'obiettivo puntato su fiori e insetti negli ambienti naturali delle golene e delle campagne intorno a Guastalla.
Infine, "Impavida" è una raccolta di fotografie della manifestazione ciclistica guastallese nella sua edizione 2014.

Perché la fotografia all'infrarosso?

"Il Mondo dell'invisibile recita: Se le porte della percezione venissero sgombrate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, l'infinito. Cito un maestro, William Blake, che aveva intuito che è possibile "vedere oltre il visibile". Pensiamo che esista solo ciò che siamo in grado di individuare, vedere o sentire. La realtà è molto più ampia di quanto i nostri occhi ci permettono di focalizzare. La fotografia all'infrarosso consente di guardare la realtà con occhi diversi. Entriamo quindi in un territorio di nicchia, in genere poco esplorato dalla fotografia tradizionale: la fotografia agli infrarossi (o fotografia IR). Attraverso la radiazione infrarossa fotografiamo qualcosa che "non vediamo", alla quale i nostri occhi non sono sensibili. Il risultato può essere sorprendente perché conferisce alle scene un'atmosfera surreale, in quanto cieli, nuvole, foglie, piante assumono colori, toni molto particolari, incisivi ed emozionanti".

Cosa è l'infrarosso?

L'occhio umano riesce a vedere sola la luce dalla lunghezza d'onda compresa tra 400 e 750 nanometri (nm). Oltre i 750nm si trova la radiazione infrarossa. Questa radiazione è in grado di impressionare particolari pellicole e il sensore delle fotocamere digitali, permettendo di creare immagini dai colori "falsati" rispetto alla realtà.

Biografia

Nato a Guastalla nel marzo del 1959. Diplomato all'Istituto d'Arte "Paolo Toschi" di Parma nel 1978, inizia un lungo sodalizio con le arti visive e la fotografia. Grafico pubblicitario per lavoro e, al tempo stesso, appassionato fotoamatore, da parecchi anni utilizza fotocamere digitali e software di fotoritocco, impiegando spesso le proprie immagini per copertine, libri, cataloghi, pubblicazioni, associando il lavoro con la passione per la fotografia. Dall'incredibile flessibilità che offre il digitale ritrova smania e fervore per il racconto fotografico, soprattutto dell'ambiente fluviale e dei luoghi appenninici. Collabora alla realizzazione di varie collane, delle quali cura l'impaginazione grafica e il coordinamento editoriale fino alla disponibilità di materiale iconografico. Sue immagini sono pubblicate su volumi e pubblicazioni. Dal 1978 partecipa a varie mostre collettive e personali. Collabora all'organizzazione di concorsi ed eventi fotografici. E' socio del Circolo fotografico "La Bottega Photographica" di Boretto.

Prossimi incontri

21 ottobre Giorgio Andreoli
11 novembre Enrico Franchi
18 novembre Alberto Ghizzi Panizza

Info: giorgioandreoli.wix.com/giorgioandreoli 

CFM locandina incontri