Ufficio Scolastico è stato sconfitto davanti al Tar ed è stato condannato a pagare anche 3mila euro. La nota stampa della Gilda Insegnanti: "Il Tar di Parma ha sentenziato che per le iscrizioni scolastiche lo stradario non è vincolante. Sconfitto l'Ufficio Scolastico che rimane silente."

Parma, 28 dicembre 2015

A Parma, da anni, le iscrizioni degli alunni alle scuole elementari e medie (che oggi si chiamano primaria e secondaria di 1° grado), sono regolamentate in base all'appartenenza di stradario determinata dalla residenza dei ragazzi, ma per le imminenti iscrizioni che il Ministero ha fissato dal 22 gennaio al 22 febbraio del 2016 potrebbe non essere più così. L'Ufficio Scolastico è stato sconfitto davanti al Tar ed è stato condannato a pagare anche 3mila euro, dopo che una coppia di genitori parmigiani aveva eccepito questo criterio. Lo spunto per affermare questo principio è stata l'iscrizione di un alunno con specificità particolari, tuttavia l' "indicazione giurisprudenziale" contenuta nella decisione dei giudici di Piazzale Santafiora non indica alcuna differenziazione di casi, semplicemente ritiene lo stradario un atto non vincolante ai fini delle iscrizioni nel senso più generale del termine. Il tema è molto sentito dalle famiglie che devono iscrivere bambini e ragazzi, la scelta della scuola da frequentare è importante nella vita di ogni individuo: la sentenza risale allo scorso novembre, essa può avere incidenze assai importanti in vista delle iscrizioni al prossimo anno scolastico, anche relativamente alla dotazione organica che viene assegnata alle scuole in base al numero di iscritti. La Gilda degli Insegnanti, tramite, il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, fa sapere che: "Mai l'attuale dirigenza dell'Ufficio Scolastico Provinciale ha fatto oggetto di disamina di questa novità con le rappresentanze di categoria, come se ciò non fosse un fatto di interesse territoriale e che si collega alla dotazione organica delle scuole, a distanza di oltre un mese abbiamo saputo di ciò solo per caso" - continua il coordinatore della Gilda - "noi ricerchiamo sempre soluzioni condivise affinché possa esserci una comunione di intenti convergente per il benessere tutti le componenti della scuola dagli alunni ai docenti ed una liberazione dalle pastoie burocratiche che spesso rendono difficile la quotidianità".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Ordinanza del Sindaco per San Silvestro, niente bottiglie e lattine nei locali del centro. Divieto di somministrazione e vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o in lattine di alluminio in occasione della manifestazione organizzata in piazza Garibaldi. -

Parma, 28 dicembre 2015

Il Comune di Parma ha pubblicato un'ordinanza che stabilisce il divieto di somministrazione e vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o in lattine di alluminio in occasione della manifestazione organizzata in piazza Garibaldi per festeggiare la giornata di San Silvestro e l'arrivo del nuovo anno. E' invece consentito il consumo per le persone sedute ai tavoli dei locali per la consumazione del pasto.

L'ordinanza è finalizzata soprattutto a prevenire possibili episodi di vandalismo connessi all'abbandono, dopo l'uso, di contenitori di bevande in vetro o in lattine di alluminio e i rischi derivanti dalla dispersione a terra di frammenti di vetro, che costituiscono un pericolo e rendendo difficoltose le operazioni di pulizia al termine della manifestazione.

Le attività interessate dalla limitazione sono bar, ristoranti, attività commerciali in sede fissa e in forma ambulante e attività artigianali di vendita di beni alimentari di produzione propria. L'orario di applicazione del provvedimento è quello compreso fra le ore 15 del 31 dicembre 2015 e le ore 3 del giorno di Capodanno 2016.

Il perimetro di applicazione è quello delimitato dalle seguenti strade: B.go G. Tommasini, Via N. Sauro, Strada Cavestro, P.za della Steccata, Via Mameli, Via Mistrali, B.go XX Marzo. La trasgressione all'ordinanza è punibile con 50 euro di contravvenzione (in caso di pagamento in misura ridotta). La vigilanza sarà effettuata dalla Polizia Municipale e dalle Forze di Polizia.

(Fonte: Comune di Parma)

Grazie all'accordo strategico siglato tra queste due importanti realtà dell'ortofrutta Valfrutta Fresco e Colle d'Oro propongono i pomodrini siciliani con una confezione originale e festosa. Sono i coloratissimi e saporitissimi Deliziorti, coltivati in un'area particolarmente fertile della Sicilia tra le province di Ragusa e Siracusa.

Bologna,  Dicembre 2015. Importanti novità nel panorama ortofrutticolo nazionale con l'accordo strategico siglato in questi giorni tra Valfrutta Fresco e Colle d'Oro.
La società che detiene il marchio più noto e prestigioso del mercato italiano dell'ortofrutta e l'azienda siciliana di Ispica (RG) specializzata nella produzione di ortaggi, in serra e in pieno campo, hanno raggiunto un'intesa per la commercializzazione dei Deliziorti.

"Si tratta di una ricca gamma di pomodorini coltivati (in maniera ecosostenibile con le migliori tecniche rispettose dell'ambiente e dei lavoratori) in una zona particolarmente vocata della Sicilia, tra le province di Ragusa e Siracusa, dove i terreni sono molto fertili e il sole caldissimo e la vicinanza del mare regalano caratteristiche organolettiche eccezionali" – dichiara Carmelo Calabrese, direttore commerciale di Colle d'Oro.

Prodotti speciali, destinati ai gourmet di tutto il mondo, i profumatissimi pomodorini Deliziorti offrono una fantasia davvero ampia e interessante per colori e sapori. La gamma proposta spazia infatti dall'agrodolce Cherry Lemon (di colore giallo) al profumo di limone siciliano al rosso Delirio, dolce e inebriante, dal Dolcenero, scuro e misteriosamente dolce, al Dulcemiel, verde e dolcissimo, ideale per snack e insalate. Infine, il pomodorino Goloso, croccante e gustoso; caratterizzato da un attraente colore arancione, è dolce e zuccherino e si può utilizzare come snack o per preparare antipasti sfiziosi.

"Questi pomodorini arricchiscono ulteriormente la linea di ortofrutticoli freschi di alta qualità, sempre buoni e rigorosamente prodotti in Italia 'firmati' da Valfrutta Fresco" – dichiara il direttore commerciale Stefano Soli. "Grazie alle ottime caratteristiche organolettiche ed agli elevati standard qualitativi dei suoi prodotti, garantiti da numerose certificazioni quali GlobalGAP, Bio, Tesco Nurture, ecc, Colle d'Oro costituisce quindi un partner ideale per la nostra società". Nata nel 1974 come azienda agricola e oggi Organizzazione di produttori, Colle d'Oro è una delle più importanti realtà del settore orticolo siciliano e conta circa 450 dipendenti.

Coltivati su una superficie di 1.200 ettari, con un calendario produttivo che va da settembre a giugno, i Deliziorti rappresentano una selezione delle migliori varietà di pomodorini siciliani, vere e proprie specialità per buongustai, che porteranno aria di festa sulle tavole degli italiani grazie ai loro sapori sfiziosi e alla loro fantasia cromatica.

"Attraverso questo accordo – conclude Stefano Soli – in occasione delle ormai prossime Festività Valfrutta propone al mercato una originale e colorata confezione in cartone, attraversata da una fascia di colore rosso con un grande fiocco, contenente al suo interno quattro vaschette di plastica trasparente con alcune delle diverse tipologie di questi pomodorini. Allegra, di grande impatto e di estrema duttilità per tutti i format distributivi, è destinata quindi ad incontrare il massimo gradimento del trade e dei consumatori e rappresenta la soluzione ideale per chi vuole fare festa in famiglia oppure omaggiare gli amici con un regalo originale all'insegna della buona alimentazione. Questa simpatica confezione dimostra che l'ortofrutta di qualità può essere acquistata per il consumo diretto ma anche per offrire un dono insolito e salutare a parenti o conoscenti come avviene in altri Paesi quali il Giappone dove l'ortofrutta è considerata un bene prezioso".

(Fonte Centro Stampa Bologna 21 dicembre 2015)

OI Pomodoro da Industria del Nord Italia in assemblea. Annata 2015 condotta nel segno della trasparenza. Applicate regole condivise ed effettuate verifiche in tutta la filiera

Bologna, 23 dicembre 2015 - È una filiera in salute quella dell'Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia. Una filiera che, all'interno dell'OI, dialoga, si confronta, determina regole condivise nel segno della trasparenza per il consumatore, agisce compatta per migliorare il quadro normativo in cui opera e fornisce indicazioni agli enti di ricerca per indirizzare al meglio gli studi sullo sviluppo del settore.

È emerso tutto questo durante l'assemblea dell'OI nella sede del socio Apoconerpo a Villanova di Castenaso (Bologna).

"Nel 2015 l'OI ha svolto un lavoro molto consistente nel segno della trasparenza e dell'etica che porta l'intera filiera a proporre sul mercato un prodotto di assoluta qualità – il bilancio del presidente Pier Luigi Ferrari -. Dobbiamo continuare a scommettere sulle nostre capacità".

Durante l'assemblea si è sottolineata l'importanza di regole condivise dall'intera filiera. "Nel 2015 – ha spiegato il segretario dell'OI Maria Chiara Cavallo - sono state introdotte importanti novità in merito alla raccolta ed elaborazione dei dati produttivi come la congruità delle rese contrattate e delle superfici contrattate rispetto alle effettive e alla verifica dei pagamenti della materia prima dall'industria alle organizzazioni dei produttori. L'attività dell'OI acquisisce un ruolo sempre più fondamentale per l'efficacia nel raggiungimento degli obiettivi per la programmazione delle produzioni".

"Quello delle regole condivise – ha aggiunto la vicepresidente Rossella Martelli – è stato uno degli strumenti più importanti per tenere controllata la filiera".
Durante la campagna 2015 per conto dell'OI ha operato un organismo di controllo – composto da due tecnici super partes - che ha monitorato l'operato di tutte le imprese del Nord Italia, verificando in particolare la corretta applicazione di quanto stabilito tra industria e OP (Organizzazioni di produttori) nel contratto quadro stipulato con specifico riferimento alla valutazione della qualità della materia prima in ingresso agli stabilimenti riscontrando una sostanziale conformità dei processi di valutazione rispetto a quanto stipulato dal contratto quadro.

"Dal 27 luglio al 18 settembre – ha illustrato ancora Cavallo - sono stati predisposti 42 controlli in stabilimento, senza preavviso, per verificare le modalità di valutazione qualitativa e pesatura del pomodoro, il rilascio del certificato di consegna e la rilevazione del brix".
Sul piano normativo-legislativo l'OI ha lavorato per favorire l'armonizzazione dei disciplinari tra le regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte in particolare per riuscire ad ottenere un disciplinare di produzione integrata armonizzato nei suoi contenuti per tutto il Nord Italia mentre sul piano delle politiche ambientali il grande risultato ottenuto nel 2015 è rappresentato dal fatto che la filiera dell'OI è la prima filiera agroalimentare ad avere effettuato – nell'ambito del progetto Life Prefer condotto da Lombardia ed Emilia-Romagna - uno studio di Pef (Product Environmental Footprint), ossia ad aver calcolato l'impronta ambientale prodotta come intera filiera – tramite la valutazione di 14 parametri ambientali - per la produzione di 1 kg di concentrato, di polpa e di passata.

Ma l'OI guarda anche al futuro. "È operativo un gruppo progettualità – ha concluso la vicepresidente Bruna Saviotti – che ha promosso incontri tra i soggetti economici della filiera, organizzazioni di produttori e industrie di trasformazione, per determinare le necessità di sperimentazione in base alle quali confrontarsi con i centri specializzati nella ricerca".

In allegato la foto con, da sinistra, il presidente Ferrari, le vicepresidenti Martelli e Saviotti e il segretario Cavallo.

Domenica, 27 Dicembre 2015 08:39

Agromercati, Natale senza scossoni

Nelle battute prenatalizie i mercati agricoli confermano una prevalente tendenza alla stabilità delle quotazioni, salvo sporadiche correzioni al rialzo fisiologiche del periodo.

Roma 21 dicembre 2015 - A rilevarlo è l'Ismea nell'Overview sui mercati agroalimentari di questa settimana, segnalando un quadro di calma piatta per il bestiame bovino e per tutti i relativi tagli, ad eccezione delle carni di vitello, in lieve apprezzamento. Le condizioni attuali - spiega l'Ismea - riflettono una situazione di equilibrio tra domanda e offerta che dovrebbe caratterizzare gli scambi anche nelle primissime contrattazioni del 2016. I dati relativi a tre trimestri del 2015 rivelano, nel frattempo, una crescita del numero dei bovini macellati rispetto al gennaio-settembre 2014, dinamica che riflette in particolare un maggiore afflusso di capi provenienti dalla linea latte.

Da un'analisi Ismea sui costi/partita riferiti all'intero ciclo di ingrasso emerge una redditività negativa per gli allevamenti bovini da carne, associata principalmente agli alti prezzi dei ristalli, seppure in un contesto di minori costi a carico degli allevatori per l'approvvigionamento dei mangimi.

Situazione piuttosto pesante sul mercato dei suini, con prospettive ancora al ribasso per questa settimana sia per i capi d'allevamento che per i grassi. Relativamente al solo bestiame da macello la situazione potrebbe tendere gradualmente a stabilizzarsi, mentre sul circuito delle carni le attese, in un mercato ancora debole per i tagli industriali, sono orientate a una ulteriore flessione delle cosce fresche; mantengono invece un andamento sostenuto i lombi favoriti da una maggiore domanda al consumo.
Gli sviluppi positivi sul fronte delle richieste finali stanno sostenendo invece i prezzi degli avicoli, con i polli rincarati in tutte le principali piazze nazionali e in buona evidenza anche nella previsione di questa settimana. In lento recupero anche le uova da consumo, in un mercato invece ancora stagnante per i calibri minori, destinati al circuito industriale. Stazionari faraone e tacchini, mentre restano orientati al ribasso i prezzi dei conigli, pressati da un'offerta eccedentaria.

Per i lattiero-caseari in linea con le attese le quotazioni dei formaggi grana hanno mantenuto un trend positivo, più accentuato per il Parmigiano reggiano rispetto al Grana padano, grazie soprattutto alla spinta della domanda interna in concomitanza con le festività di fine anno e i bassi livelli dei prezzi attuali. Nel contempo si è arrestata la fase calante per i prezzi del latte alla stalla, anche se la situazione permane su livelli di criticità; mercato ancora stazionario, per burro e altre materie grasse, anche nella prospettiva di breve termine.
Ovicaprini ancora a due velocità, con piccoli ma diffusi progressi al Centro Italia e ulteriori riduzioni dei prezzi nel Mezzogiorno e in Sardegna, nonostante il periodo favorevole ai consumi. In Puglia, ma anche in altre piazze del Meridione, l'offerta di agnelli locali sta subendo in questi giorni le crescenti pressioni del prodotto d'importazione, prevalentemente di provenienza greca, venduto a prezzi fortemente competitivi.

Relativamente agli ortaggi, le condizioni climatiche generalmente favorevoli hanno mantenuto l'offerta su livelli elevati, determinando ancora ribassi per alcune produzioni, cavolfiori e lattughe in particolare. In aumento solo i prezzi di talune coltivazioni sotto serra, pomodori in particolare, in un mercato invece stazionario per la frutta di stagione. Prosegue speditamente l'export di mele, sostenuto in questa fase da una maggiore richiesta soprattutto dai paesi del Nord Africa e del Medio Oriente.

Nel comparto cerealicolo a pochi giorni dalla sospensione delle lavorazioni industriali non si registrano ordinativi da parte dei molini. Il mercato ha reagito con un'ulteriore correzione al ribasso per il grano duro, debole anche nella previsione di questa settimana. Stazionari riso e frumento tenero, mentre frenano ancora i prezzi di mais e orzo.

In lieve flessione gli oli di oliva extravergini, seppure in un contesto di scambi più equilibrato. Al contrario rincarano lampanti e raffinati, in scia agli aumenti riscontrati sui mercati spagnoli, attesi anche questa settimana. Nessuna novità infine sui mercati vinicoli, con previsioni di calma piatta e scambi limitati anche nei prossimi giorni.

Circa i fiori, gli scambi sono in generale stabili sul mercato di Sanremo. Gli anemoni, invece, segnano il passo, mentre le quantità commercializzate di ranuncoli registrano un sensibile aumento. Nel bilancio del 2015, la produzione complessiva della Toscana risulta in flessione del 12%, su base annua, sia in quantità che in valore. Nel ranking delle principali produzioni, tra i primi posti si confermano il crisantemo spray, il lilium, il dianthus e l'aspidistra.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che con le principali misure di interesse agricolo contenute nella Legge di Stabilità 2016 la pressione tributaria sulle aziende agricole viene tagliata di oltre il 25%, passando dai 2.360 milioni di euro di quest'anno ai 1.760 milioni dell'anno prossimo.

Roma, dicembre 2015 "Si tratta di una svolta fiscale senza precedenti per il settore agricolo nell'anno di Expo. - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - Grazie alle scelte fatte con la Legge di Stabilità, raggiungiamo un obiettivo importante di riduzione tributaria per la tutela reale del reddito dei nostri agricoltori, in un passaggio delicato per il settore e a sostegno del rilancio di investimenti e occupazione. Proprio così l'agroalimentare italiano è oggi al centro delle politiche economiche e di sviluppo del Paese come non accadeva da anni."

Nel dettaglio il riepilogo delle principali misure:

VIA IMU E IRAP DAI TERRENI AGRICOLI
600 milioni di euro di risparmio per le aziende agricole con l'eliminazione totale delle due imposte.
AUMENTO COMPENSAZIONI IVA PER PRODUZIONE DI LATTE E CARNI
Oltre 50 milioni di euro per alzare subito la compensazione Iva sulla produzione di latte al 10% e sulle carni bovine e suine (rispettivamente al 7,7% e all'8%).
CREDITO D'IMPOSTA
Esteso il credito d'imposta per gli investimenti produttivi anche all'agricoltura e alla pesca nelle aree del Mezzogiorno.
CONTRIBUTI PER LE ASSUNZIONI IN AGRICOLTURA
Prevista l'estensione degli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato anche per il settore agricolo.
CASSA INTEGRAZIONE PESCA
Per la tutela del reddito dei pescatori e degli operatori ittici viene rifinanziata la cassa integrazione della pesca per 18 milioni per il 2016.
ASSICURAZIONI CONTRO LE CALAMITÁ
Confermato il budget di 140 milioni in due anni a sostegno delle assicurazioni contro le calamità.
PROROGA PROGRAMMA NAZIONALE TRIENNALE DELLA PESCA E DELL'ACQUACOLTURA
Il programma 2013-2015 viene prorogato fino al 31 dicembre 2016 e rifinanziato per 3 milioni per il 2016.
RAZIONALIZZAZIONE ENTI: ACCORPAMENTO ISA E SGFA IN ISMEA
Per aumentare l'efficienza dell'amministrazione e favorire l'accesso al credito delle imprese agricole, l'Istituto Sviluppo Agroalimentare (ISA) e la Società Gestione Fondi per l'Agroalimentare (SGFA) vengono incorporati nell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA).
FONDO MACCHINE AGRICOLE
Stanziati 45 milioni per il rinnovo delle macchine agricole. Il fondo, creato presso l'Inail, è destinato a finanziare gli investimenti per l'acquisto o il noleggio con patto di acquisto di macchine o trattori agricoli e forestali. La misura ha l'obiettivo di favorire l'innalzamento degli standard di sicurezza a favore dei lavoratori, l'abbattimento delle emissioni inquinanti e l'aumento dell'efficienza delle prestazioni.

Ufficio Stampa Mipaaf Roma 22 dicembre 2015

Cereali, tentativo di recupero in atto ma rischio siccità. Natale buono con le due principali DOP. Legge di Stabilità: taglio delle tasse, -25% per le aziende agricole . Centro Agroalimentare di Parma verso la ristrutturazione del debito. Equitalia, tregua per 13 giorni ma...

(in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO Anno 14 - n° 52 27 dicembre 2015
1.1 editoriale Equitalia, dalla parte del cittadino. O no?
3.1 cereali Cereali, tentativo di recupero in atto.
4.1 cereali Cereali a rischio siccità.
5.1 Lattiero caseario Babbo Natale porta ricchi e inaspettati doni alle due Dop principali.
6.1 ortofrutta Valfrutta Fresco e Colle d'Oro, siglato accordo strategico
6.2 crisi CAL, c'è l'accordo con i creditori
7.1 pomodoro OI Pomodoro da Industria Nord Italia in assemblea. Bene il 2015 e già proiettati al futuro.
8.1 mercati agricoli Agromercati, Natale senza scossoni
9.1 agricoltura e fisco Agricoltura, tasse tagliate del 25% per le aziende agricole
9.2 crisi CAL di Parma verso la ristrutturazione del debito
10.1 crisi Fallimenti, in lieve diminuzione nel corso del 2015
11.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 52 2015-COP

Nei giorni scorsi presso la parrocchia di Montebizzo, CNA dell'Area dell'Appenino ha celebrato nei giorni scorsi il 70simo compleanno dell'Associazione. Presenti il parroco, don Roberto, numerosi amministratori locali, il Presidente dell'Unione dei Comuni del Frignano e sindaci delle amministrazioni locali.

Pavullo, 26 dicembre 2015

La CNA dell'Area dell'Appennino ha celebrato nei giorni scorsi il 70simo compleanno dell'Associazione. Lo ha fatto con una festa che si è tenuta nella parrocchia di Montebizzo e durante la quale sono state premiate le aziende dell'area associate a CNA da oltre quarant'anni e ancora in attività.
Diverse le personalità che hanno partecipato all'evento, a cominciare dal parroco, don Roberto, per continuare con numerosi amministratori locali, a partire da Presidente dell'Unione dei Comuni del Frignano per arrivare a diversi sindaci delle amministrazioni locali. Poi tanti imprenditori, i veri protagonisti della serata, e gli addetti delle varie sedi della CNA dell'Appennino modenese.
"E' stata una bella serata – Ermanno Brusiani, presidente CNA per l'Area di Pavullo – che ha dimostrato il radicamento dell'Associazione sul territorio e che questa celebrazione non rappresenta un punto di arrivo, ma una tappa per un ulteriore sviluppo a favore delle imprese e per la nostra comunità. In questa direzione stiamo, infatti, lavorando a diversi progetti che vogliono fare di CNA un punto di riferimento per la comunità economica e le nuove imprese. Una strada che abbiamo intrapreso già quest'anno, con un evento che si è tenuto al palasport a fine ottobre e che ha richiamato oltre 250 imprenditori che hanno potuto incontrarsi tra di loro per presentarsi e presentare la propria attività e il proprio prodotto, raccogliendo numerosi consensi".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Resta in montagna la gestione dell'acqua. Il sindaco e il vice: "Abbiamo rischiato di scomparire ma a Roma ci hanno ascoltato e la nostra realtà, che soddisfa tutti i requisiti ambientali e di efficienza, ora è salva"

Toano - Reggio Emilia, 24 dicembre 2015. Domani i toanesi troveranno sotto l'albero di Natale una bella notizia. "L'acquedotto comunale, che abbiamo difeso fino all'ultima goccia - annuncia il sindaco Vincenzo Volpi - continuerà ad esistere".

Spiegano il primo cittadino e il vicesindaco Carlo Benassi: "E' un fatto storico per il territorio, perché la rete locale dell'acqua costituisce un vero e proprio simbolo dell'identità di Toano, in grado ancora oggi di rappresentare un fortissimo elemento di unità tra i nostri borghi e fra le nuove e le vecchie generazioni".

Il provvedimento governativo "sblocca Italia", convertito in legge il 24 novembre 2014, "che in effetti definisce l'affidamento delle gestioni idriche integrate a realtà con dimensioni minime di carattere provinciale - sottolineano i due amministratori pubblici - aveva messo di fatto a rischio la conduzione diretta che da oltre cinquant'anni caratterizza il nostro acquedotto, attualmente tramite la municipalizzata Ast, Azienda servizi Toano. Siamo però riusciti a far inserire un articolo, il 62, nel 'collegato ambientale alla legge di stabilità', approvato a novembre in senato e martedì scorso alla camera, che ha praticamente salvato la nostra realtà e quelle di altri comuni italiani 'virtuosi', cioè con determinati requisiti ambientali e di efficienza, che hanno così beneficiato della nostra azione".
Inaugurato ufficialmente il 31 marzo 1963, l'acquedotto toanese "ha festeggiato nel 2013 - racconta Luigi Fioroni, amministratore unico di Ast - i cinquant'anni di vita. Nel tempo sono stati realizzati importanti investimenti per fornire un servizio sempre migliore, che oggi riguarda il ciclo integrato dell'acqua, cioè captazione, immissione in rete, raccolta e depurazione dei reflui".

Ribadisce il vicesindaco Benassi, assessore al servizio idrico integrato: "La legge sembrava condannare il futuro del nostro acquedotto, e sarebbe stato un provvedimento profondamente ingiusto poiché si tratta di una risorsa che arricchisce il nostro comune e che ha dato prova, nei decenni, della sua funzionalità e validità". E così rincalza il sindaco Volpi: "Non potevamo proprio accettare che finisse così. In questi mesi abbiamo sempre confermato una totale e assoluta determinazione nel difendere la 'nostra' acqua pubblica, sia a Reggio che a Bologna e soprattutto a Roma, salvaguardando l'autonomia di un servizio che esprime un'eccellenza per la comunità toanese e la montagna reggiana".

Concludono Vincenzo Volpi e Carlo Benassi: "Per difendere l'acquedotto eravamo pronti a tutto. Fin dal primo momento abbiamo comunque cercato di individuare un percorso per risolvere al meglio la situazione, muovendoci in vari ambiti, provinciale, regionale e nazionale, al fine di arrivare a una soluzione del problema. Dopo vari tentativi, abbiamo ricevuto il sostegno di alcuni politici, in particolare della senatrice Leana Pignedoli e del senatore Stefano Vaccari, che hanno capito la gravità del problema e hanno contribuito in modo significativo a risolverlo. Oltre a loro, intendiamo ringraziare anche tutte le altre persone che si sono impegnate al nostro fianco in questa importante battaglia, con particolare riferimento alla popolazione toanese, che ci ha trasmesso la forza per non arrenderci, all'assessore del Comune di Reggio Emilia, Mirco Tutino, e al presidente della Provincia, Giammaria Manghi".

 

Giovedì, 24 Dicembre 2015 09:21

Frana di La Fratta, partiti i primi lavori

Avviato il cantiere che permetterà di riaprire la Sp 73 da San Polo a Grassano, chiusa dalla scorsa primavera. Il merito però, non è di Babbo Natale, ma della Provincia che ha aggiudicato con procedura d'urgenza alla ditta Parenti costruzioni snc di Villa Minozzo gli attesi lavori del primo dei due stralci. -

Reggio Emilia, 24 dicembre 2015

Babbo Natale magari esiste davvero. Eppure il cantiere che si è aperto ieri mattina non è frutto del simpatico nonno lappone, ma della Provincia di Reggio Emilia che dal Decreto Farini del 1859 è sempre esistita e, nonostante tutto, esiste ancora. E che - rispettando gli impegni che erano stati ripetutamente presi - nei giorni scorsi ha aggiudicato con procedura d'urgenza alla ditta Parenti costruzioni snc di Villa Minozzo gli attesi lavori del primo dei due stralci con i qualigrazie a un contributo dell'Agenzia regionale di Protezione civileverranno risolti i problemi causati dalla frana La Fratta, che dalla scorsa primavera ha comportato la chiusura della Sp 73 da San Polo a Grassano.
Ne danno notizia il presidente e il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture, Giammaria Manghi e Andrea Tagliavini, annunciando che "già questa mattina è stato avviato il cantiere, rispettando dunque gli impegni che la Provincia si era assunta nei confronti di Comune e cittadini".
Questo primo stralcio – che prevede la realizzazione di un'opera di sostegno costituita da un muro con fondazioni su pali di grande diametro e con una profondità 12 metri – permetterà già di poter riaprire la Sp 73 alla circolazione. "Il secondo stralcio dovrebbe essere finanziato grazie a un ulteriore stanziamento dell'Agenzia regionale di Protezione civile, atteso nelle prossime settimane, con il quale contiamo di effettuare una decina di interventi nel nostro territorio", aggiunge il consigliere provinciale Andrea Tagliavini.
L'intervento a La Fratta rientrava tra le priorità segnalate dalla Provincia di Reggio Emilia all'Agenzia regionale della Protezione civile nel corso del summit svoltosi lo scorso ottobre proprio a San Polo. "Abbiamo ripetutamente detto che i lavori sarebbero stati avviati entro la fine dell'anno ed è quello che è avvenuto, quindi è davvero inesatto e ingeneroso parlare di continue promesse a vuoto da parte della Provincia che, pur nella difficoltà di una situazione finanziaria nota a tutti, si è sempre impegnata con serietà per risolvere il disagio degli abitanti delle frazioni", concludono il presidente Manghi e il consigliere Tagliavini.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Il regime dei minimi in vigore, nonostanete le agevolazioni, presentava dei limiti. Uno di questi, deducibile già in modo automatico, era rappresentato dal paletto dei 10.000 euro, limite facilmente raggiungibile una volta che il volume di affari si innalza leggermente. Di seguito le novità previste per il 2016. -

Parma, 23 dicembre 2015

Oggi Simone redattore di inprestiti.com ci spiegherà il regime dei minimi e le novità previste per il 2016.

Il regime fiscale italiano è da sempre caratterizzato da un alto livello di imposizione che penalizza imprese, dipendenti e lavoratori autonomi. Tuttavia, per la piccola imprenditoria, soprattutto quella che scaturisce dalle idee di freschi laureati oppure da lavoratori dipendenti succubi del precariato, un'attività eccessivamente penalizzata fiscalmente avrebbe scoraggiato visibilmente l'intraprendenza in essere, portando alla lunga il proprio progetto verso il naufragio. Per evitare contesti di questo tipo, era stata ideata una nuova proposta per questa categoria di impresa: il regime dei nuovi minimi. Questo sistema fiscale ridotto ritrova la sua fonte normativa nel Dl n.98 del 2011, poi trasformato in Legge 111 (che nel tempo si è sviluppato e perfezionato di anno in anno), con lo scopo appunto di agevolare i giovani, e meno giovani, nell'apertura di impresa poiché la tassazione sul reddito fino a 10.000 euro veniva sottoposta solo al 5% sul totale, cifra irrisoria, se vogliamo, rispetto al tradizionale regime di imposta. Inoltre, chi accedeva a questo sistema veniva esentato dal pagamento della seconda forma di imposta, cioè quella sulle attività produttive (IRAP). Ma non solo, nessun obbligo di Partita Iva (e di ritenute d'acconto), studi di settore, spesometro e così via. Gli unici adempimenti venivano rappresentati dalla numerazione delle singole fatture che di volta in volta sono emesse ai propri clienti (nel caso di attività commerciale con l'apposizione di marca da bollo del valore di 2 euro), l'iscrizione al VIES nel caso la propria attività intrattenesse rapporti all'interno dell'Unione Europea con paesi diversi dall'Italia, con conseguente presentazione di modello intrastat e dichiarazione per lo stato italiano circa l'imposizione di attività svolta all'estero. Altro non veniva previsto. Un sistema quindi snello e alla portata di chi vuole gestire una piccola impresa senza troppi affanni o responsabilità crescenti. Questo quantomeno per quanto riguarda la riforma originaria.

Il regime dei minimi in programma per il 2016

Nonostante le agevolazioni sopraindicate, il regime dei minimi attualmente in vigore, presentava dei limiti. Uno di questi, deducibile già in modo automatico, era rappresentato dal paletto dei 10.000 euro, limite facilmente raggiungibile una volta che il volume di affari si innalza leggermente, rischiando di cadere nelle fasce reddituali più elevate e portando così l'imprenditoria a cadere nel lavoro non dichiarato per preservare tale regime. Oppure i contribuiti previdenziali, onerosi perché disciplinati separatamente ma necessari molto spesso per esercitare la propria attività. Per il 2016, quindi, è stato messo in programma di innalzare a 30.000 euro la soglia massima di reddito tra lavoro dipendente e lavoro autonomo per usufruire del regime dei minimi, di scalare il costo per i contributi sociali e di garantire, per le aziende in start up fino ad un massimo di 5 anni, il regime di 5% per poi spostarsi al 15%. Non è ancora diventata legge, ma il programma inserito nella legge stabilità, pare orientarsi verso una normativa più flessibile e più diretto verso un criterio basato sui ricavi ottenuti e sui costi effettuati e non verso quello della competenza economica, scoraggiante in fase di dichiarazione.

Mercoledì, 23 Dicembre 2015 09:42

Parma, come esporre i rifiuti per le feste

Le regole per l'esposizione dei rifiuti durante le festività natalizie. Una sintesi delle esposizioni nelle diverse zone. Il Comune di Parma ricorda che occorre fare riferimento ai calendari distribuiti a tutti gli Utenti per sapere con precisione quali sono le regole per l'esposizione dei rifiuti. -

Parma, 23 dicembre 2015

Per coloro che abitano in Centro Storico

I contenitori dei rifiuti potranno essere esposti regolarmente per tutta la durata delle festività. Fanno eccezione le giornate di Venerdì 25 Dicembre (Natale) e Venerdì 1° Gennaio (Capodanno) nelle quali la CARTA dovrà essere esposta alla sera dalle 19,30 alle 21 anziché al mattino, naturalmente solo per coloro che hanno in calendario il Venerdì come giorno di raccolta.

Zona 2 e Zona 3

Per coloro che abitano nella Zona 2 (all'esterno dei viali di circonvallazione compresi) e nella Zona 3 (al di fuori del perimetro delle tangenziali) i contenitori dei rifiuti potranno essere esposti regolarmente per tutta la durata delle festività. Fanno eccezione le giornate di Giovedì 24 e Giovedì 31 Dicembre, quando l'esposizione dei contenitori deve avvenire entro le ore 12, naturalmente solo per coloro che hanno in calendario il Giovedì come giorno di esposizione. Inoltre, per coloro che hanno in calendario il Martedì come giorno di esposizione, l'esposizione dei rifiuti di Martedì 5 è posticipata a Mercoledì 6 gennaio.

Sui calendari che sono stati distribuiti sono presenti in forma dettagliata tutte le informazioni per potere effettuare correttamente la raccolta dei rifiuti. In qualsiasi momento possono essere conferiti i rifiuti alle quattro eco-stationdisponibili sul territorio (Parcheggio S.Leonardo, Parcheggio scambiatore Est, Parcheggio scambiatore Ovest, Viale della Villetta).

Per informazioni sono a disposizione il sito servizi.irenambiente.it 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Tutte le novità per il prossimo anno alla Biblioteca di Strada dell'Infrangibile: ogni giorno un appuntamento diverso. L'Amministrazione comunale rinnova, a tutti i cittadini interessati, l'invito non solo a frequentare la Biblioteca di Strada come luogo di cultura e libero accesso alla lettura, ma anche a dare una mano per animare questa nuova realtà. -

Piacenza, 23 dicembre 2015

Chiusura festiva per la Biblioteca di Strada dell'Infrangibile lunedì 28 dicembre e orario ridotto mercoledì 30, quando l'attività terminerà alle 16. Nelle altre date, resta in vigore il consueto orario invernale, valido sino al 31 marzo prossimo.
Il lunedì, dalle 10 alle 12, la struttura all'interno dei giardini "Vigili del Fuoco" tra via Tortona e via Serravalle Libarna è gestita dall'associazione Aperta-Mente, che a partire dal nuovo anno proietterà, una volta al mese, spezzoni di film che affrontano il tema del disagio psichico, con successivo dibattito. Il martedì, dalle 10 alle 12, il sodalizio "Amici della Biblioteca" è a disposizione per aiutare gli utenti nella scelta dei volumi, mentre dalle 16 alle 20 sono presenti gli Operatori per Strada (gruppo Ops), che propongono laboratori creativi e svolgono la loro attività di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani, per prevenire il disagio attraverso l'ascolto e il dialogo.
Ogni mercoledì, dalle 9 alle 11, la Banca del Tempo trasferisce all'Infrangibile il proprio sportello informativo, approfondendo il dibattito su un libro una volta al mese e proponendo una novità per gli appassionati di lingue straniere: dalle 9.30 alle 10.30, conversazione in francese con insegnanti madrelingua, per chiunque voglia passare in biblioteca. Dalle 16 alle 18, sempre il mercoledì, a garantire l'apertura è il Comitato Amici del Parco della Pertite. Il giovedì, dalle 13 alle 15 è ancora presente la Banca del Tempo e, dalle 15 alle 17, l'associazione "La voce della Gente".
Nuovo appuntamento, il venerdì mattina dalle 9 alle 12, con il Comitato Donne Spi-Cgil e il Comitato Amici della Cooperativa Infrangibile, cui ci si può rivolgere sia per informazioni sui più svariati argomentidalla pensione ai luoghi di cura sanitarianonché per una prima richiesta di contatto e aiuto in caso di violenza o abusi.
A tutte le iniziative collaborano anche la compagnia tetrale Quarta Parete e l'associazione 100x100 in movimento, impegnata per la legalità e la lotta alle mafie.
L'Amministrazione comunale rinnova, a tutti i cittadini interessati, l'invito non solo a frequentare la Biblioteca di Strada come luogo di cultura e libero accesso alla lettura (i volumi possono essere donati, portati a casa, scambiati con altri, il tutto gratuitamente), ma anche a dare una mano per animare questa nuova realtà. Per ulteriori dettagli, è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o telefonare allo 0523-492170. Nei giorni e orari in cui non è impegnata, la struttura può essere richiesta per eventi estemporanei. Tutti gli aggiornamenti sulle attività in calendario vengono pubblicati sia sulla bacheca esterna alla casetta, sia nella sezione PiacenzaPartecipa del sito web comunale.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Accordo per la fornitura di grano duro alta qualità dell'Emilia-Romagna per la pasta Barilla. Interessata una superficie agricola di 20 mila ettari per 120 mila tonnellate di frumento. L'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli: "La nostra regione polo produttivo d'eccellenza. Un esempio virtuoso di organizzazione". 

Bologna, 22 dicembre 2015 

Al via l'accordo per la fornitura di grano duro alta qualità dell'Emilia-Romagna per la pasta Barilla. Valido per la campagna cerealicola 2015-2016, l'accordo prevede un quantitativo di 120 mila tonnellate, per una superficie agricola interessata di circa 20 mila ettari.
Compie così dieci anni l'iniziativa, promossa dalla Regione, che ha permesso di rilanciare la coltivazione del grano duro in Emilia-Romagna, garantendo qualità e redditività, in un mercato globale caratterizzato da un' estrema volatilità dei prezzi. "Grazie a intese come questa - ha sottolineato oggi a Bologna l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli – Barilla può contare su una filiera interamente emiliano-romagnola e su un prodotto di elevata qualità anche da un punto di vista ambientale, mentre gli agricoltori possono programmare la produzione e avere certezza di uno sbocco commerciale, sottraendosi alla logica delle commodity. Siamo di fronte a un esempio virtuoso di organizzazione che permette al territorio emiliano-romagnolo di qualificarsi come polo d'eccellenza per la produzione del grano duro" .
"Il grano duro dell'Emilia-Romagna contribuisce alla realizzazione della nuova linea di pasta ad elevato contenuto proteico lanciata da Barilla – ha spiegato Luigi Ganazzoli, responsabile acquisti della Barilla – questo accordo è in linea con la vocazione del Gruppo alla qualità, innanzi tutto per i consumatori, ma anche per l'ambiente e il territorio, grazie al raccordo ferroviario realizzato al servizio del nuovo centro di stoccaggio e che, sostituendo il trasporto su gomma, permette un risparmio di 1.100 tonnellate di Co2 all'anno".
L'accordo interessa tutta la filiera: dal seme alla pasta. A firmarlo, oltre al Gruppo Barilla, Maria Grazia De Feo della Società Produttori Sementi di Bologna, Raimondo Ricci Bitti per OP Cereali, Alberto Stefanati per OP Grandi Colture Italiane, Matteo Negretto per OP Capa Ferrara e Ivan Cremonini per CerealCap.
Il contratto quadro si articola in singoli accordi firmati dal Gruppo Barilla e dai fornitori. A loro volta questi ultimi (OP Cereali, OP Grandi Colture Italiane, Capa Ferrara OP e CerealCap) stipulano con i singoli agricoltori soci gli impegni di coltivazione, con le specifiche tecniche e le opzioni di valorizzazione del grano duro. Società Produttori Sementi S.p.A. selezionatrice e costitutrice delle principali varietà identificate dal disciplinare, sviluppate con un'attività di ricerca e sperimentazione in parte sostenuta anche dalla Regione, fornisce il seme necessario alla maggior parte delle coltivazioni.

I contenuti dell'accordo 2015-2016

Barilla può dunque contare su varietà appositamente selezionate, particolarmente adatte all'industria pastaria e su un'alternativa competitiva ai grani di alta qualità d'importazione; gli agricoltori possono programmare la produzione contando su uno sbocco di mercato e avvalendosi di un prezzo di vendita concordato (su medie di listino in base alla Borsa merci di Bologna o a prezzo garantito fino a una quota del 30%) che include anche specifiche premialità legate alla qualità (qualità prodotto, adesione al disciplinare di produzione, assistenza tecnica prestata, durata e modalità di stoccaggio).
L'accordo 2015-2016 prevede la modifica delle norme di coltivazione che terranno conto dell'aggiornamento in corso dei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna. Gli adeguamenti a nuove conoscenze e all'evoluzione delle norme sull'uso dei fitofarmaci, oltre a garantire tecniche di coltivazione più sostenibili da un punto di vista ambientale, con effetti anche sulla qualità finale del prodotto, agevolano l'adesione degli agricoltori alle misure agro-clima-ambientali del Psr 2014-2020, dove sono previsti, tra gli altri, aiuti specifici per favorire la corretta rotazione per prevenire il rischio micotossine.
Viene confermata la possibilità di avvalersi di un apposito sistema informatico ( granoduro.net ), che supporta i produttori nell'individuazione delle scelte tecniche per ottenere un prodotto di alta qualità, ma anche pienamente sostenibile da un punto di vista ambientale.

La coltivazione del grano duro in Emilia-Romagna

Il grano duro è il cereale utilizzato per la pasta, prodotto simbolo del made in Italy. In Italia, che è il principale produttore mondiale di grano duro insieme al Canada, si registra attualmente un grado di approvvigionamento interno del 60-65%. A fronte di un consumo di circa 5,5 milioni di tonnellate da parte dell'industria molitoria, la produzione interna si aggira sulle 3,5 milioni di tonnellate. L'Emilia-Romagna è da sempre una delle regioni più vocate per quanto riguarda la produzione di grano duro di qualità. Gli accordi con il gruppo Barilla hanno certamente contribuito alla ripresa delle superfici coltivate, oltre ad un innalzamento delle capacità professionali necessarie al miglioramento della qualità del prodotto, sia in campo che nella fase di gestione e stoccaggio. Il primo accordo quadro risale al 2006 e prevedeva un quantitativo di 30 mila tonnellate. Da allora a oggi le superfici a grano duro coltivate in Emilia-Romagna sono triplicate, passando da circa 20 mila a 60 mila ettari. L'accordo vale circa un terzo della produzione di grano duro regionale.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

I bambini della primaria Taverna ospiti nell'ambito del progetto "La Scuola in Comune". Ad accoglierli ieri in Municipio il presidente del Consiglio comunale Christian Fiazza i consiglieri comunali Andrea Gabbiani e Claudio Ferrari, che hanno illustrato l'attività dell'Amministrazione alla 5° A. -

Piacenza, 22 dicembre 2015

Il presidente del Consiglio comunale Christian Fiazza ha accolto in Municipio ieri, lunedì 20 dicembre, i bambini della primaria Taverna ospiti nell'ambito del progetto "La Scuola in Comune".
Accanto a lui, i consiglieri comunali Andrea Gabbiani e Claudio Ferrari, che hanno illustrato l'attività dell'Amministrazione alla 5° A della primaria Taverna: Blausmaa Ben, Robert Antonio Cioanca, Filip Dimitrov, Ikram El Allouche, Hamza El Ha, Latifa El Kahala, Clarence Garcia Agurto, Laura Ibra, Alessia Stefania Jarro Elizalde, Igli Lushi, Grace Marin, Keynner Jospeh Navarro Cantillo, Oleksandr Shulga, Carmelo Domenico Strini Tinella.
L'iniziativa riprenderà dopo le vacanze natalizie.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Nell'ambito dell'edizione 2015 della Giornata Mondiale del Risparmio la banca, con Samsung, ha organizzato una gara di disegno che ha coinvolto circa 4000 alunni delle scuole elementari in Emilia Romagna. La commissione giudicatrice ha scelto i migliori tra circa 200 elaborati. Premi in arrivo per gli alunni e gli istituti scolastici. -

Bologna, 22 dicembre 2015

Circa 4000 alunni delle scuole elementari emiliano romagnole, 69 filiali in regione, circa 200 disegni in gara, 5 "giudici" alle prese con l'imbarazzo della scelta per decretare i vincitori di una gara, giocata con maestria tra pastelli e fantasia. Sono i numeri dell'edizione 2015 della Giornata del Risparmio per UniCredit che anche quest'anno ha riscosso un grande successo. Oltre a visitare le filiali della banca sul territorio e a partecipare agli incontri tenuti dai team di UniCredit, i bambini hanno preso parte ad un concorso di disegno e creatività su un tema "da grandi" come il risparmio.
Una commissione giudicatrice - composta da Stefano Giorgini, Regional Manager UniCredit; Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord UniCredit; da Giorgio Micheli e Stefania Bortolami della Segreteria Generale UniCredit; e da Andrea Riva, Responsabile Commerciale Samsung Italia - ha quindi individuato i migliori disegni, scegliendo in relazione alla capacità di resa, per immagini e originalità, di un concetto di "risparmio" capace di tener conto delle esigenze della società contemporanea.
Per l'Emilia Romagna, dunque, sono sul podio gli alunni di Modena, Parma e Bologna. In dettaglio, quelli della V B della Scuola Primaria "Carlo Stradi", seguiti dal team UniCredit di Maranello (Modena); quelli della IV A della Scuola Primaria San Giovanni Bosco, seguiti dal team UniCredit dell'agenzia Modena Emilia Est; e quelli di V A e V B dell'Istituto La Salle di Parma, seguiti dal team UniCredit dell'agenzia Viale Piacenza. Le scuole dei vincitori riceveranno da UniCredit una stampante fornita da Samsung e alle singole classi andrà una coppa con la targa dedicata al "Campione del Risparmio". La consegna avverrà entro dicembre.
Premio speciale per la creatività a Serena Plazzi della classe V C della Scuola Primaria Pulicari seguita dal team UniCredit dell'agenzia di Toscanella Dozza (Bologna): alla vincitrice verrà consegnata una coppa con la targa dedicata al "Campione del Risparmio".

(fonte: ufficio stampa Unicredit)

Per Modena un buon piazzamento nella classifica della qualità della vita, nell'indagine annuale del Sole 24 ore. CNA, numeri alla mano, ha individuato due ambiti nei quali concentrare i propri sforzi: il web e la questione sicurezza. Modena è al 56esimo posto per la copertura della banda larga e relegata al al settantesimo posto nazionale per la sicurezza. -

Modena, 22 dicembre 2015

Non può che essere definito lusinghiero il risultato ottenuto dalla nostra provincia nell'indagine annuale del Sole 24 ore sulla qualità della vita, che regala a Modena il 14esimo posto assoluto, undici posizioni in meno rispetto al 2014. Una graduatoria che vede il nostro territorio classificarsi terzo in regione dietro Ravenna e Bologna, soprattutto grazie alle performance ottenute in campo economico e servizi.

Ma se fanno piacere le gratificazioni, occorre lavorare sulle criticità, se vogliamo che il tenore di vita nella nostra comunità migliori. Da questo punto di vista CNA, numeri alla mano, ha individuato due ambiti nei quali concentrare i propri sforzi.
"Innanzitutto il web – sottolinea Umberto Venturi, presidente della CNA di Modena - visto che Modena, nel 2015, è appena al 56esimo posto per la copertura della banda larga, dietro a numerose provincie della nostra regione. A questo proposito è opportuno rilevare come sia essenziale, per un tessuto imprenditoriale vitale e dinamico come il nostro, contare su infrastrutture adeguate. E le autostrade informatiche, potremmo definire così la banda larga, vanno senza dubbio annoverate come tali".
Ma secondo il presidente CNA c'è un altro aspetto negativo che deve essere analizzato, la questione sicurezza. O meglio, insicurezza. "Che non si tratti di una percezione anche in questo caso è certificato dai numeri, che relegano la nostra città al settantesimo posto nazionale. E' vero, in buona compagnia di tante altri territori emiliano-romagnoli, ma in questo caso non possiamo certo dire che il mal comune sia un mezzo gaudio". Anche le classifiche parziali in questo contesto non sono positive: 91esimo posto per numero di scippi ogni centomila abitanti, 85esimo per appartamenti svaligiati, 71esimo per rapine e frodi.
"Ci sembra indubbio che si tratti di un problema, un problema ancora maggiore per le imprese, almeno da un punto di vista... logistico. Le aziende, infatti, dopo un furto devono ripristinare i locali, sistemare l'eventuale registratore di cassa, provvedere alle serrature, senza contare la trafila delle varie denunce. Purtroppo abbiamo decine e decine di casi che, quasi quotidianamente, ci vengono segnalati dagli associati. A questo punto investimenti per avere maggiori controlli sul territorio e una maggior presenza di forze dell'ordine non sono più rinviabili".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Hanno reagito al tumore della figlia con un diario on line sulla loro esperienza. Dal blog è nato uno spettacolo teatrale andato in scena al Dadà di Castelfranco. Sul blog, che ha totalizzato oltre 44 mila visualizzazioni, i coniugi Arleoni raccontano le tappe della loro vicenda, le cure e la recidiva (marzo 2014), una nuova operazione, la gestione casalinga degli ausili per le terapie e le prime visite di bambini alla loro bambina. -

Modena, 21 dicembre 2015

Hanno raccontato su un blog la malattia della figlioletta, colpita da un tumore all'età di nove mesi. Oggi la bimba sta bene e frequenta la scuola dell'infanzia. Dai racconti postati sul blog è stato ricavato uno spettacolo teatrale, intitolato "Ospedalando", andato in scena sabato 19 dicembre al teatro Dadà di Castelfranco Emilia. Protagonisti di questa vicenda sono Antonio Arleoni, 41 anni, e la moglie Elena Manfredi (38 anni), genitori di Camillo (5 anni) e Isotta (3 anni). Abitano a Manzolino di Castelfranco Emilia. Antonio è socio della cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena e lavora come educatore professionale al centro Oasi di Castelfranco. Anche Elena è educatrice, è socia della cooperativa Gulliver e lavora alla scuola dell'infanzia Mamitù a S. Damaso di Modena; ma è anche attrice teatrale, "Ospedalando" è stato scritto e recitato da lei. «Isotta è nata il 2 settembre 2012 e abbiamo scoperto subito una malformazione all'esofago che ha reso necessaria una complicata operazione chirurgica – racconta Antonio – All'età di nove mesi le è stato diagnosticato un tumore al coccige».

Antonio ed Elena non perdono d'animo e si organizzano. Elena prolunga la maternità, lui chiede alla cooperativa Domus di usufruire della legge 104 e si dedica a tempo pieno alle cure della bambina, che tra giugno e ottobre 2013 viene sottoposta a cinque cicli di chemioterapia, con relativi ricoveri nel reparto di oncoematologia pediatrica del Policlinico di Modena. Intanto i due genitori aprono un blog, una sorta di diario on line che all'inizio ha lo scopo di tenere aggiornati amici e conoscenti sulla salute di Isotta, ma che presto diventa qualcosa di più. «Abbiamo voluto raccontare con un linguaggio leggero, ironico e dissacrante una malattia che sembra lontana e che spaventa, tanto che spesso non si ha nemmeno il coraggio di chiamarla per nome – spiega Antonio – Abbiamo scoperto un mondo, composto da medici, infermieri, operatori, amici ecc. che non ci lascia soli, una rete di sostegno preziosa nei momenti più duri».

Protagonisti di www.bellacana.blogspot.it sono la "papera guerriera" Isotta, che deve pedalare sul "monte Canchero", e la sua famiglia di gregari: il fratellino Camillo, mamma Elena e papà Anto. Sul blog, che ha totalizzato oltre 44 mila visualizzazioni, i coniugi Arleoni raccontano le tappe della loro vicenda, le cure e la recidiva (marzo 2014), una nuova operazione, la gestione casalinga degli ausili per le terapie e le prime visite di bambini alla loro bambina. Oggi Isotta sta bene e va all'asilo, le è stato tolto il coccige ma cammina e conduce una vita quasi normale. Nell'ottobre 2014 Antonio è rientrato al lavoro («Devo ringraziare la cooperativa Domus Assistenza, mi ha agevolato in tutto e per tutto») e parla della sua esperienza con serenità: «Sappiamo che Isotta non può essere ancora considerata guarita, ma andiamo avanti. Abbiamo utilizzato gli strumenti che conosciamo per reagire di fronte alla malattia. Abbiamo condiviso con tutti la nostra "sfigda" (sfida + sfiga). La nostra – conclude Antonio Arleoni - è solo una delle risposte possibili, non abbiamo da insegnare nulla a nessuno».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Approfondimento sul progetto di tutela di monitoraggio del lupo nell'Appennino tosco-emiliano. Approvazione degli indirizzi della procedura di gara dei servizi di trasporto pubblico locale e del 2° stralcio del Piano provinciale di Protezione Civile. Infine ringraziamenti al Delegato Censi: per lui, dimissionario a causa della fusione dei Comuni di Zibello e Polesine Parmense, ultima seduta di Consiglio.

Parma, 21 dicembre 2015

Così come stabilito nella scorsa seduta, il Consiglio Provinciale si è aperto con un approfondimento sul progetto di tutela del lupo nell'Appennino tosco-emiliano. L'intervento è stato affidato a Willy Reggioni, responsabile del progetto "Wolf Apennine Center" del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, che ha parlato della Presenza del lupo nell'Appennino parmense: monitoraggio, prevenzione e mitigazione.
L'esperto ha sottolineato come, in questi ultimi anni, ci si trovi di fronte a una rinnovata tensione nei confronti del lupo. "Prima il rischio era per il patrimonio zootecnico, ora l'asse della paura si è spostato e coinvolge l'uomo. I lupi sono più contattabili ma ci sono ragioni storiche e culturali: hanno occupato la parte del crinale dell'Appennino, quella loro più congeniale, ma i giovani lupi sono stati costretti a scendere verso valle dove hanno trovato un territorio altrettanto capace di ospitarli. La dispersione è una caratteristica tipica del lupo: è organizzato in gruppi familiari, e molti giovani esemplari li abbandonano per cercare fortuna altrove, fondando nuovi gruppi familiare che, a loro volta, generano lupi. L'abbandono della montagna ha fatto sì che questa si rinaturalizzasse – ha affermato Reggioni. – "Il lupo è tornato e ha trovato due generazioni di pastori impreparati. Negli anni Novanta come Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, siamo intervenuti con la prevenzione. La presenza del lupo in collina crea grandi problemi: c'è una rinnovata pressione nei confronti degli animali domestici. La paura è resa ancora più pressante dal fenomeno dell'ibridazione, cioè dal problema della incapacità di conservazione del patrimonio genetico del lupo.
Reggioni ha continuato illustrando il progetto Wolf Appenin Center: "Grazie a questo sono state firmate molte convenzioni con soggetti portatori d'interesse: questo consente di avere un centro di referenza per risolvere i conflitti. Siamo intervenuti in luoghi critici come Albareto, dove c'è un gruppo familiare che ha imparato a predare i cani. Incontriamo le persone e i cacciatori, e abbiamo fatto un intervento di cattura di alcuni animali e accertato che sono geneticamente puri: con questi dati siamo in grado di fornire la localizzazione degli animali prima dell'attività venatoria. Da dire è che il lupo è il nostro super predatore ed è potenzialmente pericoloso: nel nostro Appennino si contano una ventina di gruppi familiari. L'aspetto più importante è l'informazione per la limitazione dei pregiudizi".
La relazione ha suscitato grande interesse. Il Consigliere Giuseppe Conti ha chiesto che si continui il confronto con tutti i portatori d'interesse, anche con chi abita la montagna e, con la sua presenza, la rende vitale. E ha sottolineato "come i problemi ci siano con i cani ma con altri animali come pecore, pecore, cavalli, pony. Ed è necessario salvaguardare tutti".
Il Consigliere Maurizio Vescovi ha chiesto chiarimenti sulle tecniche adottate per il monitoraggio degli animali e le migrazioni. "Sono tante le tecniche" ha risposto Reggioni. "Dirette che prevedono la cattura, mai facile, e il posizionamento di un collare che permette la localizzazione. E indirette come l'ululato indotto per localizzare il gruppo familiare, il seguire le tracce sulla neve e l'analisi dei campioni fecali per la determinazione del genotipo del lupo".
Claudio Moretti, Delegato all'Agricoltura, ha concluso chiedendo l'istituzione di un gruppo di lavoro che coinvolga la Provincia, i portatori d'interesse e il Parco dell'Appennino per un confronto continuo sul tema.
Il Consiglio è proseguito con l'interrogazione del Consigliere Conti con la richiesta di un incontro della Commissione montagna per la costruzione di proposte concrete per la Conferenza regionale di gennaio per la montagna.
Si è proceduto poi all'illustrazione, da parte del Delegato ai Trasporti Andrea Censi, degli indirizzi per la procedura di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale del bacino della Provincia di Parma 2016–2024. "Si tratta di una delibera molto importante: la garanzia che il servizio abbia una governance chiara è indispensabile. Con questo passaggio si dà corso, in tempo utile, alla proroga del servizio all'attuale gestione fino al 31 dicembre 2016 per l'indizione della gara". Per procedere con le attività relative alla gara da parte della stazione appaltante SMTP S.p.A., è stato necessario che i due Enti competenti, il Comune (che ha già approvato la delibera nel Consiglio Comunale del 18 dicembre) e la Provincia di Parma definiscano gli indirizzi relativi alla procedura di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale (TPL). E' intervenuto Pier Domenico Belli, amministratore unico di SMTP S.p.A. "Tutti i dipendenti Tep saranno garantiti anche se ci sarà un nuovo gestore: sono state firmate le clausole sociali in questo senso. Il nuovo gestore si dovrà impegnare nella modernizzazione del parco macchine e nella salvaguardia della qualità offerta. L'aggiudicazione definitiva a metà settembre e firma del contratto nel mese di novembre". La delibera è stata quindi approvata con astensione dei Consiglieri Canova e Vescovi.
Quindi all'ordine del giorno l'approvazione del 2° stralcio (XIII fase) del Piano provinciale di Protezione Civile con la valutazione degli elaborati tecnici, in continuità con il "Piano stralcio Rischio Idraulico, idrogeologico e alluvionale territori alta pianura: reticolo idraulico primari e secondario, rete di bonifica, rete fognaria". E' l'integrazione e il completamento dei precedenti Piani stralcio, approvati nel 2012 e nel 2013, e rappresenta un necessario strumento di analisi per l'individuazione degli interventi di sistemazione idraulica. Il Servizio di Protezione Civile ha esteso l'analisi idraulica ai bacini e alle aree drenanti a monte dei principali ponti della rete viabilistica della provincia, viste le gravissime conseguenze degli eventi meteorologici sul territorio con danni alle abitazioni, alle infrastrutture, alle attività agricole e industriali, e con il pericolo di possibili perdite di vite umane.

Il Consiglio ha, inoltre, votato per il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio.

Il Delegato alle Attività Produttive Gianpaolo Cantoni ha sottolineato la gravissima situazione in cui versa la Ditta CFF Filiberti. "L'azienda è in crisi a causa di un grosso credito sul Governo maltese. La richiesta di un tavolo ministeriale perché si affrontasse il problema non ha avuto alcun seguito. La ditta rischia la chiusura: nel prossimo Consiglio chiederò una presa di posizione da parte del Consiglio Provinciale sulla vicenda".

Infine il Delegato Andrea Massari ha ringraziato il Delegato Andrea Censi, dimissionario dal ruolo poiché in decadenza da Sindaco di Zibello, per il lavoro svolto.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Anche a Montecchio Emilia, Poste Italiane rinnova la tradizione delle Letterine a Babbo Natale. Davanti all'ufficio postale di Montecchio Emilia allestita una speciale cassetta postale decorata con l'immagine di Santa Claus riservata alla raccolta dei messaggi dei più piccoli. I bambini della scuola primaria "De Amicis" hanno già spedito le loro letterine. -

Reggio Emilia, 21 dicembre 2015

Le Festività sono alle porte e Poste Italiane rinnova la tradizione di raccogliere le Letterine a Babbo Natale scritte dai bambini per esprimere i loro desideri, dare voce ai sogni e richiedere un dono da trovare sotto l'albero. A Montecchio Emilia i primi ad affidare le loro letterine contenenti disegni, pensieri o poesie, a uno speciale "postino di Babbo Natale" sono stati i 100 alunni delle classi seconde della scuola primaria "Edmondo De Amicis", alla presenza delle insegnanti, del responsabile del recapito delle provincie e Reggio, Parma e Piacenza, Pieralberto Bizzocchi e la direttrice dell'ufficio postale di Montecchio Emilia, Maura Boni.
Quest'anno Poste Italiane ha dedicato ai bambini di Montecchio una speciale cassetta d'impostazione, riconoscibile grazie alla decorazione con l'immagine di Babbo Natale, allestita davanti all'ufficio postale di via XX Settembre. I portalettere sono già al lavoro, come ogni anno, per smistare i messaggi che i più piccoli indirizzano al caro vecchio con la barba bianca.
Anche per questa diciassettesima edizione Poste Italiane propone un gioco collegato all'iniziativa. Tutti i bambini che scriveranno a Santa Claus riceveranno, assieme alla sua risposta, il gioco "L'Albero della Pappa" e le istruzioni per scaricare sul loro smartphone e sul tablet la relativa App. Un modo divertente per informarsi sulla corretta alimentazione, abbandonare le cattive abitudini e seguire una dieta equilibrata e varia, secondo il principio della piramide alimentare. Il gioco affida ai bambini una missione molto importante: riportare in perfetta forma fisica Babbo Natale. I piccoli potranno inoltre scaricare dalla App l'Albero di Natale da condividere per inviare gli auguri ai loro amici e parenti.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

La Gilda degli Insegnanti di Parma sulla presenza di esponenti del PD nelle scuole parmensi: "L'Itsos "Gadda" di Fornovo nello spiacevole elenco di scuole parmensi le cui attività sono state occasione di presenzialismo improprio di esponenti del PD. Il silenzio complice dell'Ufficio Scolastico Provinciale." -

Parma, 21 dicembre 2015 -

Mancava l'Itsos "Gadda" di Fornovo nello spiacevole elenco di scuole parmensi le cui attività sono state occasione di presenzialismo improprio di esponenti del PD, è accaduto nei giorni scorsi in occasione di "scuola aperta".
A quale titolo un parlamentare del Pd fosse presente in una simile occasione non lo si capisce, le scuole devono essere immuni dalla politica e non l'occasione per offrire ribalta agli esponenti di parte, cosa che nel Parmense è diventata triste routine per il partito di governo, come avviene nei regimi.
In questo caso quale messaggio hanno ricevuto i futuri studenti della scuola interessata, se alla presentazione della stessa trovano anche un politico?
Il tutto avviene di fronte all'assenza continua di un Ufficio Scolastico Provinciale (oggi Ambito Territoriale Scolastico), la cui dirigenza mai è intervenuta di fronte ad un fenomeno che ha un carattere territoriale.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti, in merito a questo nuovo episodio precisa: "A noi interessa molto ricercare sinergie costruttive per arrivare ad una "comunione" e "liberazione" della scuola, intesa come armonia tra docenti ed estinzione di certe patologie comportamentali, di cui la scuola parmense è afflitta a livello territoriale per l'evidente assenza di chi la rappresenta".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Lunedì, 21 Dicembre 2015 11:37

Il "Re di Birmingham" in Sala del Tricolore

A Reggio Emilia premio per i caseifici della Nazionale del Parmigiano Reggiano. La celebrazione di una squadra che ha ottenuto 28 medaglie e due supergold al World Cheese Award. Taglio e vendita all'asta per beneficenza di una forma di 15 anni. -

Reggio Emilia, 21 dicembre 2015 -

Saranno premiati martedì 22 dicembre in Sala del Tricolore, a Reggio Emilia, i 36 caseifici che hanno partecipato alla spedizione della nazionale del Parmigiano Reggiano al World Cheese Awards 2015 di Birmingham, conseguendo un autentico record di medaglie (28) e il riconoscimento di due "supergold".
Il Parmigiano Reggiano è così risultato il formaggio più premiato in un concorso internazionale che ha visto scendere in campo 2.727 formaggi provenienti da 26 Paesi e valutati da 250 giurati in rappresentanza di 22 nazioni.
Sono dunque questi risultati che il Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano andrà a celebrare il 22 dicembre, "per rendere il giusto merito - sottolinea il presidente, Giuseppe Alai - a chi ha tenuto alto il nome e il prestigio del nostro formaggio agli occhi del mondo, rappresentando al meglio il frutto di un impegno quotidiano e individuale che - come attestano i risultati complessivi della nostra squadra - è anche l'impegno di un intero sistema".
Nell'ambito della manifestazione, che inizierà alle ore 16,30, uno spazio centrale verrà anche riservato alla solidarietà internazionale e alla montagna: sarà infatti battuta, tagliata e venduta all'asta una forma antesignana di quel Parmigiano Reggiano che, dopo il recente via libera della UE, può ora avvalersi del marchio di prodotto di montagna.
Prodotta dalla latteria sociale di Tabiano (frazione del comune di Viano, nella montagna reggiana), la forma è stata stagionata 15 anni e conservata dal presidente del caseificio, Erio Bertani, e il ricavato dell'asta andrà a sostenere le attività dell'Associazione "Aiutiamo il mondo di Padre Marco", Onlus che sostiene le attività del religioso impegnato da 40 anni in missione in Uganda e originario, anch'egli, dell'Appennino reggiano. Nel corso della cerimonia sarà anche consegnato il ricavato del progetto "La Forma del Cuore" della Nazionale del Parmigiano Reggiano alle missioni Centrafricane di Bozoum.

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                          forma di Parmigiano Reggiano stagionata 15 anni

"Ci auguriamo - sottolinea Alai - che la contemporaneità del doppio evento, celebrativo e benefico, venga colta da tanti come occasione per ringraziare gli esponenti di un sistema produttivo profondamente legato al territorio e alla storia quotidiana delle comunità locali e, al tempo stesso, come movente per portare in luoghi tra i più poveri del mondo il segno tangibile della solidarietà che le nostre terre hanno sempre espresso".
In Sala del Tricolore confluiranno, come si è detto, gli esponenti dei 35 caseifici impegnati a fine novembre a Birmingham per il World Cheese Awards 2015.
Si tratta di 12 caseifici della provincia di Parma (Cooperativa Casearia Agrinascente; Il Battistero; Beretinazza; Consorzio Produttori Latte; Caseificio Gennari Sergio e figli; Società Agricola Giansanti; Latteria Coop. di Marano; Parmabio di Carpanini M. e Brugnoli F.; Caseificio Sociale di Ravarano e Casaselvatica; Caseificio La Traversetolese; Caseificio Sociale di Urzano; Società Agricola La Vittoria s.s.); 14 caseifici della provincia di Reggio Emilia (Caseificio Sociale Allegro; Latteria Sociale Barchessone; Caseificio Sociale Castellazzo; La Famigliare; Fattoria Fiori di Fiori Pierpaolo; Grana d'Oro; Latteria La Grande; Latteria Nuova Lago Razza; Caseificio Sociale del Parco; Latteria Sociale San Giorgio; Latteria Sociale San Girolamo; Latteria Sociale San Giovanni della Fossa; Latteria San Giovanni di Querciola; Antica Fattoria Caseificio Scalabrini); 4 caseifici della provincia di Modena (Caseificio Sociale La Cappelletta; Caseificio Dismano; Cooperativa Casearia del Frignano; Punto Latte); 3 caseifici della provincia di Mantova (Caseificio Caramasche; Latteria Agricola Venera Vecchia; Latteria Agricola Mogliese); 2 caseifici della provincia di Bologna (Caseificio Sociale Fior di Latte, Caseificio Sociale di Querciola).

LA STAMPA E' INVITATA: 22 DICEMBRE, ORE 16,30 - REGGIO EMILIA, SALA TRICOLORE

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Lunedì, 21 Dicembre 2015 09:20

Parma - Controlli autovelox

Il Comune di Parma rende noto le postazioni di autovelox e autodetector dei giorni precedenti le festività natalizie. Di seguito le vie interessate dai controlli da oggi, lunedì 21 dicembre, a mercoledì 23 dicembre 2015. - Parma, 21 dicembre 2015 -

Lunedì 21 Viale Rustici - Via Emilio Lepido

Martedì 22 Viale Martiri della Libertà - San Pancrazio

Mercoledì 23 Via Cremonese- San Prospero

Programmazione autodetector:

Lunedì 21 Zona Molinetto ; zona Montanara

Martedì 22 Zona San Prospero; zona San Leonardo

Mercoledì 23 Zona Pablo; zona Baganzola

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Clima, accordo raggiunto ma... Latte sempre più giù e parmigiano sempre più su. Cereali, cala il petrolio, calano i noli, la FED alza i tassi e gli scambi stagnano. Renzi pigliatutto, con Bonaccini si accaparra le regioni. Emilia Romagna, Xylella Free.

(in allegato il formato pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 51 20 dicembre 2015
1.1 editoriale Clima, accordo raggiunto, ma...
3.1 cereali Cereali cala l'indice dei noli e sono favoriti gli scambi tra mercati distanti.
4.1 Lattiero caseario Latte sempre più giù e Parmigiano sempre più su.
5.1 turismo Itinerari verdi, all'Alta via dei Parchi dell'Emilia Romagna è andato un abito riconoscimento
5.2 salute Il Formaggio può creare dipendenza'
5.3 educazione alimentare Frutta e latte nelle scuole
6.1 fitosanità Emilia Romagna, Xylella Free
6.2 cereali. 2°  aggiornamento Mercati internazionali. La Fed ha alzato i tassi.
7.1 alimentazione "Sono come mangio". Il consorzio torna nelle scuole.
8.1 export Dalla CCIAA di Reggio finanziamenti per partecipare a fiere internazionali
8.1 regioni Con Bonaccini, Renzi si piglia anche le Regioni
9.1 export emilia romagna Qualche timido rialzo per i vini bianchi.
11.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 51 2015 COP

All'Alta Via dei Parchi dell'Emilia-Romagna il premio come "uno dei migliori itinerari verdi". Il riconoscimento attribuito dall'associazione "Go Slow Social Club" in collaborazione con la Confederazione nazionale della mobilità dolce. Encomio speciale dal magazine Viaggiatori.com

Bologna – Un premio per l'Alta Via dei Parchi dell'Emilia-Romagna, per essere fra le migliori realizzazioni di itinerari verdi e di reti di mobilità dolce. E' il riconoscimento attribuito all'itinerario sabato scorso, 12 dicembre, a Milano dall'associazione culturale no profit Go Slow Social Club in collaborazione con la Confederazione nazionale della mobilità dolce (Co.Mo.Do.).

L'Alta Via dei Parchi, il cui progetto era stato candidato alla sesta edizione di questo Premio, ha ottenuto una menzione speciale "per la notevole estensione territoriale della Rete, per la pluralità delle proposte e l'integrazione con il trasporto pubblico e la cura degli apparati cartografici, per offrire un prodotto turistico continuativo e destagionalizzato che rappresenta un eccellente esempio di governo e uso consapevole del territorio, attraverso il quale valorizzare il turismo escursionistico e la protezione dell'ambiente naturale".

In ex aequo col progetto "Via Francigena Toscana", l'itinerario ha ottenuto anche un Encomio speciale dal magazine Viaggiatori.com , media partner di Go Slow Club, "per aver sapientemente coinvolto in un unico discorso visivo le bellezze paesaggistiche dell'Appennino Tosco-Emiliano. Per l'alto livello della fotografia e per la storia narrata nei video che hanno voluto celebrare la memoria degli elementi e la magia della Natura, mostrandola intatta nella sua performance più intensa. Per aver valorizzato con le immagini ambiente, bellezze paesaggistiche e storiche del territorio, ripercorso a piedi lentamente volto a riscoprire ogni sua ricchezza culturale, estetica ed emozionale".

L'assessore alle Politiche ambientali Paola Gazzolo ha espresso "grande soddisfazione per questo riconoscimento che va a un progetto che ha il merito di valorizzare l'intero Appennino come importante corridoio ecologico e al tempo stesso opportunità straordinaria per il turismo responsabile".
L'Alta Via dei Parchi attraversa l'Appennino fra l'Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche unendo due Parchi nazionali, cinque Parchi regionali e uno interregionale: è un percorso escursionistico di alta quota lungo 501 chilometri e suddiviso in 27 tappe che parte da Berceto (Pr), nei pressi del Passo della Cisa e arriva fino alla rupe della Verna (Ar), per poi raggiungere il Monte Carpegna (Pu), nel Parco del Sasso Simone e Simoncello.

La Regione Emilia-Romagna ha approvato l'Alta Via dei Parchi e i criteri per la realizzazione degli interventi previsti con un itinerario individuato di concerto con i Parchi e il Club Alpino Italiano.

(Fonte Regione Emilia Romagna 15 dicembre 2015)

Domenica, 20 Dicembre 2015 11:00

Il Formaggio può creare dipendenza

Il formaggio può creare dipendenza, almeno stando ai risultati di una ricerca dell'Università del Michigan. Nulla di pericolo, spiega la ricercatrice, solo un processo naturale. La caseina agisce sui recettori oppioidi del cervelo.

Verona, 15 dicembre 2015.
Nulla di pericoloso, si tratta di un processo che non può innescare alcuna patologia, come ha spiegato l'autrice dello studio Erica Schulte.
 Il processo è assolutamente naturale, anzi fisiologico: la caseina, una proteina contenuta nel latte e nei formaggi, viene scissa durante la digestione e rilascia una serie di oppiacei, le casomorfine.

I ricercatori dell'università statunitense hanno scoperto dunque che la caseina contenuta nel formaggio agisce sui recettori oppioidi del cervello, stimolando il consumo ed è questa la ragione per cui non ci si accontenta, spesso, solo di una porzione di formaggio ma ci si abbuffa. Una cosa analoga è accaduta a una parte degli studenti statunitensi utilizzati per la ricerca, che hanno sviluppato una predilezione per la pizza abbondantemente condita con formaggio fuso.

Durante l'osservazione, i ricercatori hanno anche scoperto che gli alimenti in grado di generare maggiore dipendenza sono quelli ricchi di grassi e più difficili da digerire. Era già noto che un consumo eccessivo di grassi nella dieta può portare a una sorta di dipendenza. In ogni caso, secondo Erica Schulte, "il cibo grasso genera comunque problemi nella dieta, indipendentemente dal fatto che i soggetti sperimentino i sintomi della dipendenza da cibo".

[Fonte Veronafiere da: Teatro Naturale – www.teatronaturale.it]

Domenica, 20 Dicembre 2015 09:55

Frutta e latte nelle scuole

Mercuri (Alleanza Cooperative Italiane): Bene il piano europeo di educazione alimentare. Siamo pronti a collaborare con il MIPAAF.

Roma, 15 dicembre 2015. "Apprezziamo il ruolo strategico riconosciuto dal Parlamento europeo all'educazione alimentare attraverso la scuola, luogo d'eccellenza per la formazione delle coscienze, fondamentale per trasmettere già in giovane età le buone abitudini per una corretta e sana alimentazione. La cooperazione è a disposizione del ministero delle Politiche Agricole per una proficua collaborazione in tal senso".

Così il presidente dell'Alleanza delle Cooperative - settore agroalimentare, Giorgio Mercuri, ha espresso soddisfazione per la nuova proposta di regolamento su latte e frutta nelle scuole presentata ieri in occasione del Consiglio dei ministri dell'agricoltura e della pesca dell'Unione Europea. "Potrebbe essere interessante – ha continuato Mercuri – incentivare, tra le misure da proporre, gite scolastiche e visite di studio presso cooperative di raccolta, trasformazione e fattorie didattiche, da realizzarsi anche con contributi economici da parte delle aziende per coprire i costi di trasporto sostenuti dagli istituti scolastici".

(Fonte Alleanza delle Cooperative Italiane)

Domenica, 20 Dicembre 2015 09:50

Emilia Romagna, Xylella Free

Agricoltura. Risoluzione PD: "Giunta lavori con il Ministero Politiche Agricole per l'identificazione dell'Emilia Romagna come area "Xylella Free"".

Bologna 15 dicembre 2015 - L'atto, primo firmatario Gianni Bessi, per tutelare il settore floro-vivaistico regionale dopo le misure restrittive adottate da Paesi stranieri in seguito all'epidemia che colpito esclusivamente gli oliveti pugliesi: "L'Emilia-Romagna leader mondiale nell'attività vivaistica".

"Il batterio Xylella, individuato in Puglia, nella provincia di Lecce, ha generato una epidemia che ad oggi ha interessato esclusivamente gli oliveti pugliesi, ma sta provocando danni alle esportazioni di prodotti vivaistici a livello nazionale, poiché nonostante siano in corso azioni e misure per impedirne la diffusione, si assiste ad una situazione di chiusura ingiustificata dei mercati esteri rispetto a tutta la produzione vivaistica italiana".

Lo scrive il Gruppo Pd in una risoluzione presentata all'Assemblea legislativa - primo firmatario Gianni Bessi - per chiedere alla Giunta di continuare ad agire presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (MiPaaf) "perché l'Emilia-Romagna e tutto il territorio nazionale al di fuori delle aree delimitate sia identificata formalmente quale area xylella free".

Nel documento si chiede inoltre di rafforzare le azioni diplomatiche, anche per il tramite della Commissione Ue, nei confronti di quei Paesi terzi che hanno adottato misure restrittive "che colpiscono gravemente e in modo indiscriminato le nostre produzioni vivaistiche" e di intervenire "a tutela del settore in modo tempestivo e prioritario onde evitare l'impatto economico ed occupazionale che altrimenti questa prolungata situazione di chiusura dei mercati comporterebbe". "La Regione Emilia-Romagna- viene ricordato nella risoluzione- si attesta quale leader mondiale, nell'attività vivaistica esportando il 50% della propria produzione nei mercati europei ed internazionali, e costituisce un bacino di produzione territoriale con specificità e caratteristiche di grande rilievo tecnico ed economico". La stessa Regione vanta inoltre "un'efficiente rete tecnica di supporto alle aziende che garantisce un controllo capillare del territorio e che può fungere da sistema di rilevamento di eventuali focolai iniziali della batteriosi".

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(cc)

700.000 euro dalla CCIAA per favorire la partecipazione delle imprese reggiane a manifestazioni fieristiche internazionali. Negli USA esportati prodotti reggiani per 525,4 milioni di euro.

Reggio Emilia 15 dicembre 2015 - Ha sfiorato i 7 miliardi di euro - con un incremento del 3% - il valore dell'export reggiano dei primi nove mesi del 2015. Anche nel terzo trimestre, infatti, è continuato il trend positivo già registrato nei mesi precedenti, con un autentico boom dei flussi verso gli Stati Uniti.
Al buon andamento delle esportazioni in Europa - con un +1,6% che ha portato il valore delle esportazioni provinciali nel vecchio continente a quasi 5 miliardi – si è infatti associato un deciso aumento sul continente americano che, con un +14,1% e 832 milioni di prodotti "made in Reggio Emilia" acquistati, ha superato il continente asiatico.

Gli Stati Uniti, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio sui dati diffusi dall'Istat, in nove mesi hanno importato prodotti reggiani per 525,4 milioni, registrando un incremento del 15,2% e confermandosi il nostro terzo maggior acquirente dopo la Germania - verso la quale sono destinate merci per 971,4 milioni (+3,4% da gennaio a settembre 2015) - e la Francia. Il valore delle esportazioni verso quest'ultima, pur rimanendo superiore ai 900 milioni, è però in flessione del 3,7%.
Rimanendo in Europa, ma fissando l'attenzione sui Paesi extra UE, si osserva la continua diminuzione dell'export verso la Russia, che nel periodo gennaio-settembre di quest'anno ha registrato una flessione del 33,2% rispetto allo stesso periodo del 2014, portando il valore a 174,6 milioni. In crescita del 18,9%, invece, le vendite dirette in Turchia che hanno raggiunto i 121,8 milioni.

Ritornando al continente americano, l'export reggiano segna un picco di crescita dell'85,4% in Messico, dove i valori dei primi nove mesi 2015 (81,3 milioni) sono pressoché raddoppiati rispetto al 2014 (43,8 milioni). Andamento positivo anche per le vendite verso il Canada, che raggiungono i 69,8 milioni (+0,9%), mentre è in flessione il mercato brasiliano (58,2 milioni; -5,6%).

In ambito extraeuropeo, le analisi della Camera di Commercio registrano un ulteriore miglioramento delle vendite verso il continente asiatico, che dall'inizio di quest'anno a settembre ha acquistato prodotti per 812,6 milioni di euro (+3,6%). La crescita è da imputare solo in parte alla Cina, che ha incrementato solo dello 0,5% le importazioni di manufatti reggiani; altri Paesi, infatti, hanno registrato incrementi a doppia cifra. Tra questi, nell'Asia occidentale spicca l'Arabia Saudita (+14,9%), a oriente primeggia Hong Kong (+11%) e nell'area meridionale del continente brilla l'India (+10,2%). In flessione del 5,5%, invece, le vendite verso il Giappone, che sono passate da quasi 87 a 82,2 milioni.
Andamenti positivi si rilevano per tutti i prodotti che caratterizzano l'economia provinciale, anche se quelli metalmeccanici, che rappresentano circa la metà delle vendite reggiane all'estero, in nove mesi sono aumentati solo dello 0,6% a causa di una flessione dell'1,3% relativa ai mezzi di trasporto. Si è così assistito ad un rallentamento rispetto al ritmo di crescita dei primi sei mesi dell'anno, attestato all'1,9%.

Fra i comparti segnati dai più rilevanti incrementi delle esportazioni spicca il tessile-abbigliamento, che con un +6,3% ha raggiunto il valore di 1,2 miliardi. Bene anche la ceramica, che da 744,9 milioni di euro è passata a 781,4 (+4,9%), i prodotti elettrici ed elettronici (+16,4%, per un valore salito a 620,8 milioni di euro), gli alimentari e le bevande (+1,1%, con un valore passato da 455,2 a 460,2 milioni) e gli articoli del settore gomma-plastica (97 milioni di euro con un +6,9%).
I segnali positivi che continuano a giungere dai mercati esteri confermano il percorso che la Camera di Commercio di Reggio Emilia sta compiendo a favore dell'internazionalizzazione delle imprese reggiane e della loro promozione nel mondo. Saranno infatti pari a 700mila euro, nel 2016, le risorse messe a disposizione del sistema economico locale per favorire la partecipazione delle imprese della provincia di Reggio Emilia a manifestazioni fieristiche internazionali.
Il bando sarà consultabile nei prossimi giorni sul sito dell'Ente: www.re.camcom.gov.it

(Fonte CCIAA Reggio Emilia)

Domenica, 20 Dicembre 2015 08:31

Qualche timido rialzo per i vini bianchi.

Come da tradizione in questo periodo dell'anno l'approssimarsi delle festività sta imprimendo un maggiore dinamismo sui mercati agricoli alla prima fase di scambio, seppure con i dovuti distinguo da settore a settore.

Roma, dicembre 2015 - Tra gli avicoli, segnala l'Ismea nella consueta Overview settimanale, faraone, galline e tacchini dovrebbero beneficiare anche nei prossimi giorni di una domanda piuttosto vivace, con ricadute positive sui listini. Per i polli, dopo l'interruzione dell'attività di macellazione delle settimane precedenti, la minore disponibilità di prodotto sta riequilibrando il mercato, che rimane invece critico per le carni di coniglio, poco richieste dal consumatore. Risulta stabile la domanda di uova che, per la categoria piccola destinata all'industria, viene comunque considerata insoddisfacente rispetto alle aspettative.

Un mercato a due velocità si evidenzia, invece, per i suini, con i capi da allevamento ancora penalizzati da scambi poco dinamici e quotazioni tendenti al ribasso, seppure in misura più mitigata rispetto alle scorse settimane. Per i suini da macello, i listini dovrebbero invece stabilizzarsi dopo i significativi ribassi delle scorse settimane, nonostante le previsioni indichino una buona ripresa dell'attività di macellazione. In questo caso la spinta rialzista viene contrastata dalla buona disponibilità dal lato dell'offerta e dalla pressione esercitata dai macellatori, forti di un prezzo a livello Ue sostanzialmente stabile. Lo scenario si profila difficile nel mercato dei tagli, con la Cun che indica ribassi per cosce, pancette e coppe e aumenti solo per i lombi.

L'attuale griglia dei prezzi di capi e carni bovine non dovrebbe registrare variazioni di rilievo nel corso della settimana appena cominciata, situazione questa che non delude comunque gli operatori del settore specie nel confronto con lo stesso periodo del 2014. Le macellazioni bovine dovrebbero proseguire ad un ritmo sostenuto in vista dei giorni di fermo delle prossime due settimane per le festività di fine anno, con capi avviati alla macellazione che risultano in buona parte appesantiti, per i riporti di novembre e anche di ottobre. Nei giorni scorsi, solo i listini dei vitelli da macello hanno registrato segnali di ripresa, con riflessi immediati sui tagli di tutte le tipologie.

Nel caso degli ovi-caprini, nonostante l'esordio si sia rivelato buono nelle diverse piazze di contrattazione, il mercato prosegue bene soltanto nelle zone del Centro-Italia, mentre nelle Isole maggiori denota segni di sofferenza per le pressioni concorrenziali del prodotto estero.

Riguardo ai lattiero-caseari, il calo dei listini delle materie grasse osservato in precedenza sembra essersi arrestato su un livello che dovrebbe rimanere stabile anche nei prossimi giorni. Le quotazioni dei grana a denominazione, specie delle tipologie a stagionatura più lunga, potrebbero invece spuntare qualche ulteriore rialzo, rafforzando così i recuperi registrati nelle ultime contrattazioni. La dinamicità della domanda estera, soprattutto statunitense e nipponica, sta di fatto trainando il mercato dei formaggi europei e anche i prodotti italiani, in associazione a una domanda interna, che come di tradizione in questo periodo dell'anno, sta mostrando una maggiore vivacità rispetto ai mesi scorsi.

Sui mercati ortofrutticoli le condizioni generali restano analoghe a quella delle ultime sedute, con un'offerta generalmente abbondante e prezzi stazionari o in ulteriore contrazione, specialmente per i carciofi.
Dopo la breve ondata di freddo che ha colpito soprattutto le regioni del Centro-Nord, le temperature si sono riportate su valori stagionali senza interferire né sui livelli di produzione né sui prezzi. Il quadro è andato progressivamente stabilizzandosi anche per gli ortaggi in serra, dopo una prima fase di tensione successivamente rientrata.
Riguardo alla frutta, non emergono novità per le mele, di cui la Polonia, a causa del blocco russo, ha perso quest'anno il primato dell'export, passato a Italia ed Usa. Mercato senza novità anche per gli agrumi, nonostante i problemi qualitativi segnalati nel Catanese con la caduta della cenere vulcanica sui frutti.

Nel comparto cerealicolo, dopo una breve pausa di stabilità hanno ripreso a scendere le quotazioni del frumento duro, in un mercato che fatica in questa fase a tenere le posizioni e dove gli scambi proseguono per limitati quantitativi.
Mercato calmo, con valori stazionari, per il frumento tenero, in un contesto di prezzi invariati anche per mais e orzo. Al contrario, è proseguita la discesa dei prezzi della soia, di nuovo penalizzata dalle dinamiche internazionali, mentre le crusche, a seguito di alcuni vuoti d'offerta, stanno registrando una tendenza alla rivalutazione prevedibile anche nel prosieguo del mese.

Positiva l'evoluzione sui mercati floricoli trainati dalle vendite delle specie natalizie (stelle di Natale e fronde ornamentali). La richiesta, vivacizzata dall'approssimarsi delle festività, ha favorito anche le altre referenze commerciali, intensificando gli scambi e spingendo i prezzi al rialzo.

Nel mercato dei vini, infine, dove le trattative proseguono regolari, è previsto il protrarsi della buona stabilità di fondo dei listini per tutte le tipologie, anche se qualche timido rialzo sta interessando sia i bianchi comuni che i rossi, sulla scia di quanto sta accadendo sul mercato spagnolo. Risultato questo già positivo, vista la lunga serie di flessioni messa a segno nel corso degli ultimi mesi.

Per quanto riguarda gli oli di oliva, invece, il mercato si rivela dinamico ma ancora in fase di assestamento e l'evoluzione delle quotazioni si profila pertanto altalenante ma su fondo cedente. Nel corso delle ultime sedute i prezzi dell'extravergine si sono attestati sotto la soglia dei 3,70 euro al chilo, tornando ai livelli di un anno e mezzo fa, seguendo la dinamica ribassista dei mercati internazionali, spagnolo in testa. E tale trend potrebbe proseguire anche nella seconda metà di dicembre, quando il mercato avrà a disposizione importanti volumi proveniente dai frantoi iberici.
(Fonte ismea 15 dicembre 2015)