I prezzi dei cereali nazionali sono in via di stabilizzazione, a differenza del mais che è in sensibile calo. I mercati internazionali invece sono ancora incerti

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 settembre 2018 - Questa sera verificheremo, con altri dati provenienti da USDA, se sarà confermata la tendenza anticipata da Bloomberg ma, come ormai abbiamo imparato, le sorprese sono sempre dietro l'angolo.

Ieri sera il mercato ha chiuso in ribasso e questa mattina, ore 10,37, il telematico confermava la tendenza ribassista seppure in misura molto contenuta, tranne per il grano che è area positiva e continua il suo andamento altalenante tra aumenti e ribassi.

SEMI set 820,2 (-13,2) nov 831,6 (-13,4) gen 845,4 (-13,4) mar 858,2 (-13,4)
FARINA set 314,2 (-1,7) ott 314,2 (-2,1) dic 316,2 (-2,4) gen 315,1 (-2,6)
OLIO set 27,73 (-0,3) ott 27,82 (-0,28) dic 28,08 (-0,28) gen 28,33 (-0,27)
CORN set 355,2 (-0,2) dic 366,6 (-0,4) mar 378,4 (-0,6) mag 386,4 (-0,2)
GRANO set 493,6 (-10,2) dic 518,6 (-9,4) mar 537,6 (-9) mag 551,4 (-8,6)

L'Indice dei noli è sceso a 1439 punti, il petrolio wti è a circa 69 dollari al barile e il cambio gira a 1,15834. (e continua il sali scendi del cambio che condiziona ormai i prezzi più della base di mercato)

Nel mercato interno poche variazioni da segnalare: grano e orzo sostenuti ma con minor spinta al rialzo, mais costante lento ridimensionamento, si segnalano contratti fatti da novembre 2018 a giugno 2019 a 176 partenza porti e 178 per lo stesso periodo 19-2020 (valori molto concorrenziali rispetto ai costi correnti); cruscami ormai al fondo di resistenza, fa eccezione il farinaccio di grano tenero che sta prendendo spazi mangimistici sottraendoli all'orzo, così come sarà a brevissimo per la crusca che eroderà spazi ai foraggi troppo cari. Semi proteici e fibrosi sostenuti dalla domanda del Nord Europa.

Anche per il mercato delle bioenergie occorre ripetersi, salvo l'unica segnalazione per i cruscami che sono a fine corsa del loro calo, e l'industria molitoria maidicola stenta a partire a pieno regime e le farinette sono ancora ben difese.

Indicatori internazionali 12 settembre 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1439 punti, il petrolio è fermo attorno a 69,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15834

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Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Martedì, 11 Settembre 2018 14:33

Lattiero caseari. Perde il burro e il latte spot.

Burro, panna e latte spot cedono diversi centesimi rispetto alla precedente settimana. Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono ancora in ripresa.

di Virgilio Parma 11 settembre 2018 -

LATTE SPOT Scende ancora, per la seconda settimana consecutiva, il prezzo del latte spot. Il prezzo del latte spot nazionale cede ancora alcuni centesimi posizionandosi tra 41,24-42,27 €/100 litri di latte, alla borsa merci di Verona. Analogo andamento registrato per latte intero pastorizzato estero che si adagia su quota 40,21-41,76€/100 litri di latte. Più marcato il cedimento del prezzo del latte scremato pastorizzato spot estero che perde il 5,71% fissandosi tra 16,56-17,60€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Primi segnali di ridimensionamento del prezzo del burro. Alla borsa di Milano le quotazioni di Burro sono tutte in flessione negativa, così come la crema a uso alimentare.
Analogamente la panna di centrifuga quotata a Verona registra un lieve cedimento. Dopo il marcato rimbalzo registrato la scorsa settimana, il burro zangolato di Parma ha lasciato inalterate le quotazioni.

Borsa di Milano 10 settembre 2018:
BURRO CEE: 5,25 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,50 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,65 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,45 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,72 €/Kg. (-)
MARGARINA Luglio 2018: 0,92 -0,98€/kg (-)

Borsa Verona 10 settembre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,60-2,65€/Kg. (-)

Borsa di Parma 7 settembre 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 3,11 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 4 settembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 3,11 - 3,11€/kg.

GRANA PADANO 10/9/2018 - Ancora In ripresa i prezzi del Grana Padano DOP (+5 cent).
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,20 - 6,30 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 6,75 - 7,00 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,10 - 7,50 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,20-5,35€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 7/9/2018 Leggero rimbalzo, per la terza settimana consecutiva (5 cent), per il Parmigiano Reggiano 18, 24 e 30 mesi.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60-9,90 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,00-10,35 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,70 - 11,25 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,45 - 12,05 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,45 - 12,95 €/Kg. (+)

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Editoriale: - Opposizione responsabile o ostruzionismo? Tutti contro - In lieve ripresa il Grana Padano e il "Parmigiano" - Crisi Ferrarini, qualcosa si muove. Forse. - La Pace Fiscale - Bonifica Emilia Centrale: tutto sulle elezioni consortili - Chiacchierata a tutto campo con Bobo Craxi. - Cereali e dintorni. Prove di stabilità con l'incognita del cambio -
SOMMARIO Anno 17 - n° 36 9 settembre 2018
1.1 editoriale
Opposizione responsabile o ostruzionismo? Tutti contro.
2.1 lattiero caseario In lieve ripresa il Grana Padano e il "Parmigiano"
3.1 economia e crisi Crisi Ferrarini, qualcosa si muove. Forse.
4.1 fisco e finanza La Pace Fiscale
4.2 bonifica centrale Bonifica Emilia Centrale: tutto sulle elezioni consortili
5.1 politica. Il Personaggio Chiacchierata a tutto campo con Bobo Craxi.
6.1 eventi parma city of gastronomy La cena dei 1000. Il foto-racconto
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prove di stabilità con l'incognita del cambio.
8.1 biologico L'Emilia-Romagna sempre più bio
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Agricoltura. L'Emilia-Romagna sempre più bio: crescono aziende (+68% sul 2014) e superfici (+72%). L'assessore Caselli: "Primi in Italia per numero di imprese di trasformazione, puntiamo a crescere ancora nella scia del boom dei consumi"
I campi coltivati superano quota 152mila ettari e il numero complessivo di operatori è salito a 6.231 al 30 giugno 2018. Parma in vetta alla classifica per provincia. Erogati 17 milioni di euro all'anno per i prossimi cinque con l'ultimo bando del Psr 2014-2020. La fotografia del settore alla vigilia dell'apertura del Sana di Bologna, dove la Regione sarà presente con un proprio stand (C13, padiglione 21)

Bologna – Prosegue l'ascesa del biologico made in Emilia-Romagna, con i campi coltivati senza l'uso di prodotti chimici di sintesi che a fine giugno 2018 hanno toccato il record di 152.400 ettari, pari al 15% dell'intera superfice agricola utilizzata (Sau) in regione (+72% sul 2014) e oltre 5.040 imprese agricole (+68%). Un boom che non conosce soste, anzi accelera, nella scia dell'ultimo bando ad hoc del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, datato 2018, che ha registrato un'altissima adesione, con 2.613 domande ammissibili, di cui 1.851 già finanziate, per un totale di 11,3 milioni di euro di contributi annui. Le restanti 762 domande saranno finanziate a breve, portando il totale dei finanziamenti erogati a 17 milioni di euro all'anno per i prossimi cinque. In questo modo saranno coperte tutte le domande presentate con quest'ultimo bando, per un totale di 130mila ettari.

Sono alcuni dei numeri che fanno da contorno alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna con un proprio stand (C13, padiglione 21) al Sana, il salone del biologico e del naturale che festeggia quest'anno il 30^ compleanno e in programma da domani a lunedì prossimo nei padiglioni del Fiera di Bologna.

"Siamo la quinta regione in Italia per numero complessivo di operatori e la prima per quanto riguarda le aziende di trasformazione- sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli-. Traguardi importanti, tuttavia puntiamo a crescere ancora, sull'onda di una crescente domanda da parte di consumatori sempre più attenti alla salubrità e alla tutela ambientale. Un trend positivo che sta garantendo buone prospettive di reddito alle nostre imprese agricole". "In Emilia-Romagna-prosegue- sono presenti tutte le filiere del biologico, dall'ortofrutta ai cereali, dal latte per il Parmigiano Reggiano alle carni e ai salumi. Le imprese più numerose sono non specializzate; ad esse si affiancano quelle che si occupano della moltiplicazione delle sementi, di mangimistica e di uova, che detengono la leadership nei rispettivi settori in ambito nazionale. Per il futuro continueremo a garantire il sostegno finanziario del Psr, puntando a rafforzare l'assistenza tecnica ai produttori soprattutto in campo ortofrutticolo e a favorire l'innovazione e lo sviluppo di sinergie tra i vari segmenti della filiera per lasciare al settore primario il massimo del valore".

Il settore in cifre

Sulla base delle ultime rilevazioni, dati aggiornati al 30 giugno scorso, sono 6.231 le imprese emiliano-romagnole attive nel settore del biologico, di cui appunto 5.043 agricole e le rimanenti 1.188 che si occupano di trasformazione e commercializzazione. La provincia che vanta il più alto numero di operatori è Parma (1.082), seguita nell'ordine da Forlì-Cesena (907), Bologna (864), Modena (802) e Piacenza (693). Completano il quadro Reggio Emilia (673), Ferrara (485), Ravenna (391) e Rimini (334).

La parte preponderante degli oltre 152mila ettari di campi coltivati secondo i dettami dell'agricoltura bio è rappresentata dai seminativi (82%). Al secondo posto della classifica vengono prati e pascoli (12%), poi la vite (3%), la frutta (2%) e, con percentuali via via più risicate, la frutta a guscio e l'olivo. L'ascesa del biologico negli ultimi anni sta contagiando anche il settore zootecnico, con gli allevamenti bio che ormai sfiorano quota 1.170 (+11% sul 2016), pari al 5% sul totale regionale. Particolare interesse si sta registrando per la conversione di allevamenti di bovini da latte, sia fresco che per la produzione di Parmigiano Reggiano, e di bovini da carne. In sensibile aumento anche gli allevamenti di galline ovaiole e tacchini.

Per convincere gli agricoltori a convertirsi al biologico e compensare i maggiori costi per le aziende la Regione eroga per i primi cinque anni dopo il passaggio al metodo "naturale" un contributo che varia dai 126 ai 742 euro ad ettaro all'anno, secondo il tipo di coltura. Incentivi lievemente più bassi - da 90 a 668 euro all'ettaro - per chi si è già convertito. Per la zootecnia i contributi variano da 370 a 425 in fase di conversione e da 333 a 383 euro all'ettaro all'anno per il mantenimento. Per agevolare l'adesione al bio sono stati semplificati gli adempimenti burocratici; inoltre viene riconosciuta una priorità "trasversale" a favore del biologico per molte altre misure del Psr (formazione e informazione, investimenti in azienda, giovani, innovazione e ricerca, certificazione, ecc.)

Gli appuntamenti della Regione al Sana

Lo stand della Regione Emilia-Romagna ospiterà nelle quattro giornate del Sana una ventina di iniziative che spaziano dalla presentazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio Dop e Igp in chiave bio, ai progetti di educazione alimentare per le diverse fasce di età, passando per le innovazioni in agricoltura e la tutela dell'agrobiodiversità. Spazio anche alla presentazione di uno dei prossimi presidi Slow Food rappresentato dalla "pesca dal buco incavato" di Massa Lombarda (Ra) e delle più recenti novità editoriali in tema agroalimentare. Per i buongustai in programma degustazioni varie. /G.Ma.

In allegato:

- Emilia-Romagna_numero imprese bio.pdf
- Emilia-Romagna - superfici bio.pdf
- Gli appuntamenti della Regione a Sana 2018.pdf

 

 

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Si chiama Reko - acronimo che deriva da una parola svedese (Rejäl KOnsumption) traducibile in "consumo giusto – ma in italiano significa acquistare direttamente (attraverso Facebook) dal produttore le eccellenze enogastronomiche reggiane evitando gli sprechi.

L'interessante progetto pilota, il primo in Italia che coinvolge produttori agricoli locali, sarà presentato venerdì sera nel corso di una iniziativa promossa durante la Giareda da Provincia e Comune di Reggio Emilia, Crpa e Dinamica. A partire delle 20.45 nel cortile di Palazzo Allende, sede della Provincia, Alberto Menghi del Crpa illustrerà in che cosa consiste questa vendita diretta tramite Facebook: successivamente - moderati da Daniele De Leo (agronomo specializzato nella divulgazione e animazione degli alimenti e dei prodotti tipici) – saranno gli stessi produttori ed i consumatori che hanno già provato ReKo, a portare le loro testimonianze. Seguirà un momento conviviale di degustazione di alcuni prodotti in vendita su ReKo.

La spesa "social" che fa risparmiare tempo e denaro, evitando gli sprechi e supportando i produttori del territorio, funziona attraverso un gruppo aperto su Facebook, REKOReggioEmilia, che da febbraio conta già quasi 3.000 iscritti.

Commentando i post dei venditori - esclusivamente produttori agricoli locali (non sono ammessi altri intermediari o rivenditori di prodotti di altri) – nei quali tutti si trovano la descrizione dei prodotti, il prezzo e la quantità, si possono effettuare le prenotazioni. La spesa si ritira ogni giovedì dalle 18 alle 19.30 nel parcheggio davanti al Circolo Arci Pigal, nei presso dello stadio "Città del Tricolore".

Parma, 4 settembre 2018. In alto i calici e le forchette nel cuore di Parma per il primo, suggestivo ed atteso appuntamento del Settembre Gastronomico. "La Cena dei Mille", baciata da un tramonto rosato, ha ospitato i suoi 1000 commensali in un ristorante sotto le stelle.

Nel salotto ducale, sul lungo tavolo di oltre 400 metri, gli chef di Parma Quality Restaurants e i cuochi di Chef to Chef, hanno servito le eccellenze del territorio rinnovate da un'arte culinaria coltivata, aggiornata e celebrata con un mese di iniziative nella Città Unesco della gastronomia creativa. "Settembre Gastronomico" è infatti promosso dal Comune di Parma e dalla Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy, sotto la regia di Parma Alimentare e dell'associazione "Parma, io ci sto!

Una cena sociale e solidale ha preso il via con un testimonial d'eccezione: Carlo Cracco. A sovrintendere le brigate di cuochi la mano esperta di Massimo Spigaroli Presidente della Fondazione Parma Unesco City of Gastronomy affiancato da Massimo Bergonzi, Presidente di Parma Quality Restaurant e dai suoi cuochi.

Lo Chef della Galleria di Milano è stato "responsabile" di un dolce creato appositamente per la serata parmigiana "mi sono ispirato alla zuppa inglese, il dessert di cui vado più goloso" ha spiegato.

Prima della cena en plein air in alto i calici con un lungo aperitivo che ha visto protagoniste le filiere del territorio insieme a prodotti di Reggio Emilia e Piacenza a suggellare quella "destinazione Emilia" che sta fa crescendo crescere l'attrattività e la sintonia delle città unite in questo progetto. Il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, insieme all'assessore al Turismo e Progetto Unesco ha conferito a Cracco il "Premio alla Creatività di Parma Città Creativa della Gastronomia UNESCO" allo chef Carlo Cracco.

"Il riconoscimento a Carlo Cracco è un attestato ad una cucina dalla grande memoria storica che parla di futuro. Passione, amore e rispetto per il prodotto e per la terra accompagnate da una continua ricerca che danno vita ad una cucina che raggiunge l'obiettivo di stupire, accogliere e sfidare il tempo." Ha detto Pizzarotti durante il conferimento "Parma Città Creativa della Gastronomia UNESCO riconosce in Carlo Cracco gli stessi valori di questa terra e dei talenti che, nel tempo, l'hanno resa la Food Valley e che rappresentano anche gli ingredienti della creatività gastronomica e dell'alta cucina: coraggio, innovazione, curiosità, dedizione, amore. Il risultato: creazione e armonia. Con la sua partecipazione alla Cena dei Mille offrirà un assaggio del talento che gli ha conferito fama internazionale, ma anche della sua generosità".

"Sono orgoglioso di questa città apparecchiata a festa che offre eccellenze ineguagliabili" Ha commentato Cristiano Casa "Celebriamo con questa serata l'aspetto ludico della tavola ma anche tanti valori che appartengono a tutti i partner di questo progetto: la vicinanza a chi è più fragile, il lavorare insieme, cuochi e associazioni: una food valley Emilia coesa per far vivere con autenticità il territorio, renderlo competitivo e attrattivo".

Oltre ai piatti raffinati, ad un menu che ha proposto interpretazioni di piatti della tradizione rielaborati dalle mani sapienti dei cuochi la serata è stata magica per l'atmosfera. Suggestive le luci delle candele che illuminavano la tavola sulla Via Emilia, coinvolgenti le incursioni di danza e di lirica che hanno allietato gli ospiti sulle immancabili note del Maestro Verdi; anticipazioni da un altro importante appuntamento di Parma: Festival Verdi – Verdi Off.

(Galleria foto di Francesca Bocchia)

 

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Si sta delineando uno scenario tendente alla stabilità, almeno sul piano nazionale, per i cereali. Dalla Riunione del Ministero dell'Agricoltura russo per ora nessuna conseguenza.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 settembre 2018 -
Dalla riunione al Ministero dell'Agricoltura Russo, convocata per discutere della situazione di mercato lo scorso lunedi, per ora ne è uscito un nulla di fatto per quanto concerne i tetti all'esportazione, Dall'Argentina invece arrivano notizie di nuove imposizioni di dazi all'esportazione: circa il 10,5% sul corn e il grano (era zero), circa il 28,5% sul seme di soia (era la 23%), circa il 25,8% sulla farina e l'olio. Sono dazi che dovrebbero essere "flessibili" (la tassa è in "peso per tonnellata" e varia in relazione dell'andamento della moneta locale).

Ieri i mercati USA erano chiusi per festività "labor day" quindi tutto fermo e prezzi che risentivano delle protezioni che gli importatori adottano in queste "pause di mercato".

Mentre stiamo scrivendo, in mattinata del 4/9, il telematico è in territorio positivo per la farina, mostra un andamento misto per il seme, positivo per il mais e negativo per il grano. Il grande cambiamento, con effetto diretto sui prezzi,  è dato dal cambio che giovedì sull'ultimo rapportino inviato era 1,1691 e oggi è 1,1570
E' troppo presto per osservare la tenenza dei prezzi ma è da supporre che siano leggermente più alti di quelli indicati giovedì scorso e comunque i fondamentali non sono cambiati e i fondi d'investimento nei loro movimenti mostrano essere: ribassisti su mais, seme di soya, e olio, mentre rialzisti su grano e farina di soya.

I valori di base si sono ormai avvicinati a quelli che registravano ad inizio anno quello che è cambiato è il rapporto di cambio Euro/Dollaro.

I prezzi della farina di soya pronta quotano a 326 per la normale, 336 la proteica partenza, tra uno forse due euro in meno per ottobre-dicembre partenza dai porti, mentre per il 2019 quota 323-333.

Mercato interno con poche variazioni. Grano e orzo sostenuti, mais in lento ridimensionamento, cruscami in calo ma prossimi ad un fondo di resistenza. Proteici sostenuti dal cambio sfavorevole e dalla domanda del Nord Europa che mantiene sostenuti i prezzi di colza, girasole e di tutte le fibre.

Per il mercato delle bioenergie, si segnala la disponibilità di Polpe surpressate di bietola, ottime da abbinare in trincea al trinciato di mais, e la possibilità di sfruttare-anticipare il calo dei cruscami.

Indicatori internazionali 4 settembre 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1579 punti, il petrolio è fermo attorno a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,1570

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Prezzi stabili per il burro e il latte spot. In ripresa il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano.

di Virgilio Parma 4 settembre 2018 -

LATTE SPOT Dopo il breve periodo di stasi, il latte spot ha ripreso la strada in discesa. il prezzo del latte spot nazionale cede alcuni centesimi (41,76-42,79 €/100 litri di latte) alla borsa di Verona. Analogo andamento registrato per latte intero pastorizzato estero che si adagia su quota 40,72-42,27€/100 litri di latte. Cede anche il prezzo del latte scremato pastorizzato spot estero sino a 17,60-18,63€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Prezzi stazionari nella 36esima settimana. Alla borsa di Milano le quotazioni di Burro e della Crema non hanno subito variazioni lo scorso 3 settembre. Sensibile rimbalzo, prossimo all'8%, per il burro zangolato di Parma. Leggero cedimento per la panna veronese

Borsa di Milano 3 settembre 2018:
BURRO CEE: 5,33 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 5,58 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 3,71 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 3,51 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,80 €/Kg. (=)
MARGARINA Luglio 2018: 0,92 -0,98€/kg (-)

Borsa Verona 3 settembre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,60-2,70€/Kg. (-)

Borsa di Parma 31 agosto 2018 (+)
BURRO ZANGOLATO: 3,11 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 4 settembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 3,11 - 3,11€/kg.

GRANA PADANO 3/9/2018 - In ripresa i prezzi del Grana Padano DOP (+5 cent).
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,15 - 6,25 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,95 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,05 - 7,45 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,15-5,30€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 31/8/2018 Leggero rimbalzo, per la seconda settimana consecutiva, (5 cent) per il Parmigiano Reggiano 18, 24 e 30 mesi.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60-9,90 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,00-10,30 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,65 - 11,20 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,40 - 12,00 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,40 - 12,90 €/Kg. (+)

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Martedì, 04 Settembre 2018 09:55

Crisi Ferrarini. Forse qualcosa si muove.

Crisi Ferrarini, diverse imprese di Parma e Cremona avrebbero manifestato interesse per alcuni asset del gruppo e i Commissari vorrebbero accelerare i tempi. Il tempo stringe e la pazienza, dei dipendenti, langue.

di LGC Parma 4 settembre 2018 - Da indiscrezioni riportate da Reggio Report, lo scorso 1° settembre, i Commissari Giudiziali Bruno Bartoli e Franco Cadoppi, rispettivamente del gruppo alimentare Ferrarini e di Vismara, avrebbero intenzione di accelerare "i tempi per il piano industriale e lo scorporo di rami d'azienda destinati ad essere venduti per alleggerire la situazione debitoria del gruppo alimentare Ferrarini di Reggio-Rivaltella, leader nazionale del prosciutto cotto (debito olte gli 280 milioni di euro) e soddisfare gradualmente i creditori."

"Tenete duro" era stato infatti invocato dal Commissario Giudiziale Bartoli, presente il 20 agosto scorso a Langhirano in occasione del "Tavolo della Politica locale" convocato proprio per discutere della Cisi Ferrarini, e oggi sembra che qualcosa in effetti si muova.

"Sarebbe imminente l'arrivo di una importante società di consulenza tedesca, - prosegue Reggio Report - con filiale a Milano, per la stesura dei business plan da presentare al giudice delegato Stanziani Maserati entro 120 giorni (dal 27 luglio scorso, più il periodo feriale del tribunale)."

150 giorni complessivi quindi sono quelli a disposizione per predisporre le proposte di piano che sostanzialmente dovrebbero mantenere in capo al gruppo Ferrarini la sola attività storica del prosciutto mentre "Negroni Spa", secondo la GDO News, avrebbe messo gli occhi su "Vismara", mentre "Per la produzione di prosciutto crudo, di cui si sta occupando direttamente Lucio Ferrarini, sarebbero in corsa tre possibili acquirenti: Ugo Annoni Spa, industria alimentare di Collecchio, la Cav. Umberto Boschi di Felino e Casale Spa."

C'è da augurarsi che ben presto si possa vedere la luce in fondo al tunnel. La situazione di crisi sta esasperando i dipendenti i quali, nella riunione del 20 agosto scorso, avevano già dimostrato, oltre alla plausibile apprensione, la rabbia per i comportamenti dell'azienda ma che nonostante tutto stanno, come invitati dal commissario, "tenendo duro" ben oltre il lecito.

Pare infatti che alcuni dipendenti si portino da casa i guanti di lattice, la carta igienica e addirittura la corda per legare i salumi.

Ora tocca alla proprietà e ai Commissari "premiare" i loro tenaci e fedeli dipendenti.

 

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(nelle foto alcune immagini della riunione del 20 agosto 2018 a Langhirano - una dipendente parla con il Commissario Giudiziale e uno scorcio sul pubblico. In copertina il Tavolo della politica locale)

(Nel Video il Commento del Sindaco di Lesignano, Giorgio Cavatorta, a seguito dell'incontro a Langhirano del Tavolo della Politica Locale in merito alla Crisi Ferrarini)
https://youtu.be/8Dyy5NLXjPE 

Immagini e video di Nicola Comparato

Editoriale: -. La grande scissione, ma alla fine verremo narcotizzati. - Burro e "Parmigiano" in zona positiva - Pomodoro da industria Nord Italia: il punto di metà campagna - Diabete, a colazione il latte è meglio dei farmaci - La spergola fa sistema e continua la sua ascesa -

SOMMARIO Anno 17 - n° 35 2 settembre 2018
1.1 editoriale
La grande scissione, ma alla fine verremo narcotizzati.
2.1 lattiero caseario Borse merci in recupero. Burro e "Parmigiano" in zona positiva
3.1 pomodoro Pomodoro da industria Nord Italia: il punto di metà campagna
4.1 bonifica crisi idrica il Consorzio dell'Emilia Centrale chiede la deroga per evitare danni alle colture
4.2 bonifica centrale Bonifica Emilia Centrale: tutto sulle elezioni consortili
5.1 salute e benessere Diabete, a colazione il latte è meglio dei farmaci
6.1 vino spergola La spergola fa sistema e continua la sua ascesa
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Verso la normalità, salvo la volatilità del cambio.
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Notizia flash!
9.1 eventi co-brand Gin Mare e Parmigiano Reggiano
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

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Lavorate 1,4 milioni di tonnellate di pomodoro. Visita alle imprese associate con l'assessore regionale dell'Emilia-Romagna Simona Caselli: tappe alla Menù di Medolla (Modena), rinata dopo il terremoto e all'Opoe-Gruppo Cavicchi di XII Morelli (Ferrara), dotata di nuovo impianto

È di 1,4 milioni di tonnellate il quantitativo di pomodoro da industria lavorato sino ad oggi nella filiera del Nord Italia. Il dato di metà campagna è stato reso noto dall'Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia in occasione dell'annuale visita alla filiera da parte dell'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna Simona Caselli che quest'anno ha riguardato le realtà produttive di Menù di Medolla (Modena), azienda completamente ricostruita dopo i terremoti del 2012 grazie alla esemplare determinazione della famiglia di Rodolfo Barbieri, e di Opoe-Gruppo Cavicchi di XII Morelli di Cento (Ferrara), guidata dal presidente Cristiano Cavicchi, che ha inaugurato un innovativo impianto evaporatore, in grado di contenere i consumi energetici ed il cui costo è stato finanziato, insieme ad altri interventi, al 40% con quasi 2 milioni di euro derivanti dal Psr dell'Emilia-Romagna. Gli incontri hanno coinvolto esponenti e tecnici della Regione, dell'associazione di imprese di trasformazione Anicav e delle Op Asipo, Apo Conerpo ed Apol.

Il commento del presidente Rabboni
"Ad oggi – spiega il presidente dell'Oi Tiberio Rabboni - è stato trasformato quasi il 50% dei quantitativi di pomodoro contrattati con picchi maggiori di raccolta nel Ferrarese, dove in alcune zone siamo già al 60%, e valori più contenuti nell'area tra Parma e Piacenza dove ci attestiamo al 45%. In generale, allo stato attuale, gli operatori della filiera stimano un possibile calo della produzione totale nell'ordine del 10% rispetto a quanto contrattato ad inizio campagna. Buono il dato del brix, ossia il grado zuccherino del pomodoro, che si attesta attorno ad un valore di 4.9. La compagna di quest'anno, che ha avuto inizio intorno alle metà di luglio e proseguirà indicativamente sino a fine settembre, è stata sin qui caratterizzata da un andamento molto sostenuto delle consegne di materia prima in stabilimento tanto che, facendo un raffronto con le annate passate, siamo più avanti di una settimana nell'andamento dei conferimenti. Non sono mancate alcune difficoltà legate al maltempo (in primis grandinate) che ha colpito soprattutto la zona della Lombardia, del Veneto ed il Ferrarese. Dal punto di vista agronomico abbiamo dovuto affrontare alcune problematiche per la presenza del ragnetto rosso nel Piacentino, avversità che si sta manifestando in modo sempre più severo e preoccupante tanto che come Oi abbiamo proposto alla Regione Emilia Romagna di studiare insieme un approccio condiviso che coinvolga tutti gli attori del territorio: istituzioni, università, consorzi fitosanitari, consorzi agrari, rivenditori di agrofarmaci ed associazioni ed operatori agricoli anche di altri settori per mettere a punto una strategia innovativa di carattere intercolturale che consenta una difesa efficace. Per il futuro vorremmo giungere ad un marchio che certifichi la qualità, l'eticità e la sostenibilità ambientale della produzione di pomodoro italiano su scala europea".

Il commento dell'assessore Caselli
"L'interprofessione è uno strumento fondamentale – ha dichiarato l'assessore Caselli -. Il tema principale della filiera del pomodoro è la programmazione che non viene fatta dall'Oi, ma per la quale l'Oi può fornire un importante supporto visto che al suo interno dialogano tutti i soggetti della filiera. Tra il 2017 ed il 2018 si è lavorato molto bene per contrastare il rischio di diffusione della batteriosi Ralstonia Solanacearum dopo i casi emersi lo scorso anno: l'Oi fu essenziale, in attesa delle variazioni di bilancio, nell'anticipare i fondi che giungeranno dalla Regione. Attualmente – ha aggiunto l'assessore - stiamo investendo per affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico ed elaborare nuovi strumenti di gestione dei rischi a cominciare da quelli legati proprio alle avversità climatiche, ma anche alle oscillazioni di prezzo. Il quadro internazionale ci presenta un calo generale delle produzioni di pomodoro da industria nel mondo che porterà ad una riduzione delle scorte di magazzino e, di conseguenza, a condizioni che potrebbero essere più favorevoli in termini di prezzo per gli agricoltori in vista della campagna 2019". Infine sul ruolo dell'OI Pomodoro l'assessore ha aggiunto: "Avrà una funzione importante nell'ambito del bando sull'innovazione delle filiere e sulla tematica dell'acqua per individuare le opere prioritarie per il settore".
FOTO:
001 Visita allo stabilimento Menù di Medolla (Modena).
002 Visita allo stabilimento Opoe-Gruppo Cavicchi di XII Morelli di Cento (Ferrara).
003 Lavorazione pomodoro.
004 Analisi.

 

 

 

 

 

 


(Parma 26 agosto 2018)

Lo chef stellato Andrea Berton ha inaugura la XXI edizione del Festival del Prosciutto di Parma e al suo fianco anche il Ministro dell'agricoltura e turismo Gian Marco Centinaio. 

Una grande festa per conoscere e degustare il miglior Prosciutto di Parma e apprezzare le bellezze culturali e naturalistiche dei luoghi d'origine.
Dall'1 al 9 settembre, il festival è un'intensa esperienza  di piacere per conoscere e degustare il Prosciutto di Parma e apprezzare le bellezze del territorio. Finestre Aperte coprirà l'intero periodo del Festival nei fine settimana e si protrarrà anche nel fine settimana successivo, 15 e 16 settembre.

(Galleria fotografica a cura di Lorenzo Moreni)

 

 

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da L'Equilibrista Scandiano 29 agosto 2018 - Non si può proprio dire che questa Spergola non evolva e che la Compagnia della Spergola stia a guardare, infatti quello che è andato in scena ieri sera nel Salone d'Onore della Rocca di Scandiano è stato davvero unico. La firma apposta da tutti i comuni presenti, ha permesso di far entrare nel circuito i comuni di Viano, Castellarano, Vezzano e Casalgrande.

Gli invitati sono entrati con largo anticipo nel Salone d'Onore che ormai vive una certa famigliarità fra i Comuni, le Istituzioni, i giornalisti accreditati e soprattutto le Cantine ed i professionisti che si occupano quotidianamente della sua divulgazione, come L'associazione Italiana Sommelier ( AIS ) e ONAV.

Una macchina ben rodata che fin dagli albori del progetto si è sempre dimostrata compatta tanto da arrivare fin qui oggi e guardarsi in faccia con un certo orgoglio e stima.
Alessio Mammi, sindaco di Scandiano, fa gli onori di casa e parla di un vitigno riscoperto che era stato utilizzato fin dal passato, descrivendo un'uva con potenzialità enormi, con la speranza sia sempre più consumato e portato in alto come è stato ben fatto in questi anni di grande ascesa. Ci si sofferma sulla Compagnia della Spergola, formata già nel 2011 dal solo Comune e dalle singole Cantine dell'area scandianese, ma che poi, al fine di valorizzare il territorio si è allargata a comuni entrati fino al 2016. "Oggi la compagine si completa dei territori che mancavano per fare sistema in modo completo", come ha ricordato a più riprese il Sindaco.

E' la volta di Antonella Incerti, membro della Commissione Agricoltura in Senato, che ci ha tenuto a sottolineare come l'entrata dei nuovi Comuni sia la testimonianza vera del lavoro fatto ed ha ringraziato soprattutto i Produttori che hanno avuto il merito di sacrificarsi e di esserci sempre.
Per la Senatrice, chi lavora nell'agricoltura ha capito la forza di fare sistema e di essere proiettato al futuro proprio come la Regione fa da tempo. Il lavoro profuso è frutto di stratificazione generazionale, perché si è capito finalmente di porre l'agroalimentare ai vertici, consolidando un apprezzamento che da futuro e lavora per una crescita sana.

Chiude la prima parte degli interventi, il Presidente regionale Stefano Bonaccini sottolineando come il valore più grande sia quello di mettere in rete le Cantine e la terra, tanto da tenere la zona del territorio Spergola volutamente così ristretta, ricercando un vantaggio non di poco conto alla luce di altri che invece hanno puntato sulla quantità a tutti i costi. Deve essere elemento distintivo per valorizzare e tutelare la Spergola, che ad oggi significa soprattutto salvaguardia della biodiversità, perché le lezioni del passato vanno tenute da conto.
Avendo perso il 70% della biodiversità dal secolo scorso, oggi dobbiamo evitare di ripetere certe mancanze ed è per questo che l'investimento deve essere notevole in agricoltura tanto da preservare qualcosa che riguarda tutti, come imperativo morale prima che come leva economica.
Il presidente Bonaccini ha parlato esplicitamente di: "Cantine vitivinicole che oggi sono vere nicchie di mercato e considerate come il primo sostentamento delle Famiglie oggigiorno e che solo pochi anni fa sarebbero state considerate attività accessoria per chi comunque beneficiava di altri redditi".
"Oggi con la digitalizzazione ed il progresso fatto per far conoscere queste eccellenze, un vino può essere conosciuto e reso celebre aumentando la valorizzazione di un territorio a beneficio di tutti."
La Regione punta diretta infatti sulla digitalizzazione di ben 331 comuni e questo aiuterà anche le cantine a difendere le radici dei prodotti, perché la Regione Emilia Romagna sta investendo sulle filiere in modo massivo tanto che dal 7% iniziale del mercato del bio ad esempio, ad oggi siamo già passati al 15%.
Cultura significa per il Presidente Bonaccini anche valorizzazione delle eccellenze della Motorvalley nonché quello della meccanica ed il turismo che cresce in maniera esponenziale in Emilia Romagna, qualcosa che ne sarà testimone portando la quota di investimenti in cultura sempre più in alto per trattenere il cliente direttamente in zona e fare finalmente la vera differenza in termini di occupazione e di ritorno economico.
Il turismo di Ducati, Maserati, Ferrari ed il comparto ceramico per citarne alcuni, ricorda il Presidente Bonacini, vuole anche degustare prodotti. Non a caso il turismo nel parmense e nel piacentino, nel 2016, ha visto il Gutturnio come 14' etichetta su tutte le italiane e di conseguenza l'Emilia Romagna come best location per la guida Lonely Planet. Secondo infatti la casa editrice australiana che divulga guide turistiche in tutto il Mondo, l'Emilia Romagna è la migliore destinazione europea dove andare nel 2018.

La Spergola, essendo una rarità locale potrà essere degustata solo se il principio della localizzazione e della unicità sarà salvaguardato, proprio come si è già assistito per le razze reggiane, le Acetaie di Reggio Nell'Emilia, il Parmigiano Reggiano e le altre certezze delle nostre ricche terre.

 

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Venerdì, 31 Agosto 2018 10:11

Gin Mare e Parmigiano Reggiano

Gin Mare e Parmigiano Reggiano uniti per il contest Mediterranean Inspiration per eleggere il miglior cocktail dallo spirito mediterraneo

A Ibiza, sette finalisti da tutto il mondo si sfideranno per aggiudicarsi il premio di miglior gastrobartender creando un cocktail e il relativo abbinamento gastronomico con Gin Mare e Parmigiano Reggiano. In palio un soggiorno di lusso e una cena a 3 stelle Michelin.

Reggio Emilia, 31 agosto 2018 – Domenica 2 settembre, nella meravigliosa Villa Mare di Ibiza, avrà inizio la finale dell'ottava edizione di Mediterranean Inspiration. Il contest, promosso da Gin Mare, metterà a confronto sette mixologist risultati finalisti nelle precedenti selezioni di tutto il mondo. Obiettivo: creare un cocktail ispirato alla gastronomia con Gin Mare e Parmigiano Reggiano pur rappresentando i valori mediterranei del marchio.

I finalisti, provenienti da Italia, Penisola Iberica,Germania, Regno Unito, Hong Kong, Singapore e Stati Uniti dovranno inoltre proporre un piatto in abbinamento che sappia esaltare il cocktail proposto in puro stile mediterraneo. A tal fine, i concorrenti potranno avvalersi della consulenza degli chef di Foodpairing.com.

L'Italia sarà rappresentata da Carlotta Linzalata, la barmaid del Piano 35 di Torino che lo scorso 4 luglio si è imposta su altri sette concorrenti a La Plage Resort di Taormina. A garantire l'accesso alla finale a Carlotta sono stati Utopia e Povron Tonic: il primo, un low alcohol con al massimo 25 ml di Gin Mare e sei ingredienti a scelta; il secondo, un iconico long drink reinterpretato.
Il vincitore del concorso sarà premiato con un'esperienza gastronomica e sensoriale con un soggiorno in un hotel a 5 stelle e una cena in un ristorante 3 stelle Michelin.
Realizzato con materie prime di altissima qualità e frutto di un rigoroso lavoro artigianale, Gin Mare racchiude nelle sue bottiglie un mix di elementi botanici tipici del Mare Mediterraneo: basilico rigorosamente italiano, timo proveniente dalla Grecia, rosmarino dalla Turchia, agrumi spagnoli e olive Arbequina.

La scelta del Parmigiano Reggiano come ingrediente d'ispirazione, e come prodotto evocativo del mondo mediterraneo, è stata fatta per il forte valore simbolico ma anche per la sua grande versatilità e per le svariate caratteristiche aromatiche che ne fanno un eccellente partner sensoriale per Gin Mare. Per scoprire le caratteristiche aromatiche dei due prodotti e l'equilibrio che si ottiene dalla loro combinazione, visitare la pagina: https://bit.ly/2Py6epL .

 

gin_mare.jpg

 

 

Giovedì, 30 Agosto 2018 14:35

Cereali e dintorni. Notizia Flash!

Il 3 settembre, al Ministero dell'agricoltura russo, si parlerà di mercati e di grano. I mercati hanno immediatamente reagito.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 agosto 2018 -
La notizia battuta ieri sera dalle agenzie di stampa circa la convocazione di una riunione indetta per lunedì 03/09 al Ministero dell'Agricoltura Russo, per discutere della situazione di mercato, ha innescato una ripresa generale dei prezzi con proprio il grano come elemento trainante i vari listini.

Già in un recente passato era stata ipotizzata la definizione di un tetto alle esportazioni dalla Russia.
Oggi e nelle prossime ore, potrebbe risultare conveniente approfittare dell'indice di cambio euro dollaro a 1,1691 e del mercato ancora favorevole. Tra oggi e lunedì potrebbe essere un momento utile per fare le coperture dei fabbisogni di farina di soya sul 2019, farina di soya proteica un anno a 328-329€ partenza e la 44% a 318-319€ partenza

Per il mercato delle bioenergie, si conferma la disponibilità di Polpe surpressate di bietola, ottime da abbinare in trincea al trinciato di mais, e la possibilità di sfruttare-anticipare il calo dei cruscami acquistando merce pronta per una o due settimane a valori inferiori i 120€ tonnellata.

Indicatori internazionali 30 agosto 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1684 punti, il petrolio è fermo attorno a 69-70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,1691

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(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Latte spot, Burro e Parmigiano Reggiano in risalita. Grana Padano stabile, salvo il fuori sale che è in lieve ripresa.

di Virgilio Parma 28 agosto 2018 -

LATTE SPOT Ancora un lieve rimbalzo post ferragostano e poi è tornato a stabilizzarsi il prezzo del latte spot nazionale (41,76-43,30 €/100 litri di latte) contrattato alla borsa di Verona. Analogo andamento registrato per latte intero pastorizzato estero che raggiunge quota 41,24-42,79€/100 litri di latte. Uno straordinario rimbalzo prossimo al 60% è stato registrato lo scorso 20 agosto, parzialmente rientrato (-9,64%) nell'ultima seduta borsistica che ha fissato il prezzo del latte scremato pastorizzato spot estero a 18,63-20,18€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Dopo il latte ecco la volta del prezzo del burro a riprendere la strada in salita. Alla borsa di Milano le quotazioni di Burro sono risalite di 23 centesimi. Gran rimbalzo anche per la crema a uso alimentare (+9,37%) seguita dalla panna veronese. Leggera flessione per lo zangolato di Parma nella settimana precedente al ferragosto.

Borsa di Milano 27 agosto 2018:
BURRO CEE: 5,33 €/Kg (+)
BURRO CENTRIFUGA: 5,58 €/Kg. (+)
BURRO PASTORIZZATO: 3,71 €/Kg. (+)
BURRO ZANGOLATO: 3,51 €/Kg. (+)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,80 €/Kg. (+)
MARGARINA Luglio 2018: 0,92 -0,98€/kg (-)

Borsa Verona 27 agosto 2018: (+)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,66-2,76€/Kg. (+)

Borsa di Parma 24 agosto 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,88 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 21 agosto 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,88 - 2,88€/kg.

GRANA PADANO 27/8/2018 - Prezzi tendenzialmente stabili per il Grana Padano DOP mentre si registra una lieve risalita per il fuori sale (+1,47%).
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,10 - 6,20 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 6,65 - 6,95 €/Kg. (=)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,00 - 7,40 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,10-5,25€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 24/8/2018 Leggero rimbalzo (5 cent) per il Parmigiano Reggiano 18, 24 e 30 mesi.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60-9,90 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,00-10,30 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,60 - 11,05 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,35 - 11,85 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,35 - 12,75 €/Kg. (+)

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 (Grafici)

 

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Le attività di mercato stanno lentamente tornando alla normalità dopo la pausa di ferragosto. Il listino di Bologna ha esordito con forti aumenti per il Tenero e l'Orzo mentre resta invariato il listino del Duro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 28 agosto 2018 -
Sui mercati esteri la settimana ha visto realizzarsi ribassi più o meno pronunciati per tutti i prodotti.
Dopo settimane tumultuose con un mercato ondivago, nervoso senza una precisa direzione, da qualche seduta si sta assistendo ad un ridimensionando dei valori senza che i fattori fondamentali siano mutati: grano con problemi di qualità e quantità, seme di soya scarso in Argentina, in Brasile caro, vertenza dazi non risolta. Nonostante ciò i fondi stanno alleggerendo le loro posizioni e non certo perché è stato raggiunto un accordo commerciale con il Messico e sia in dirittura d'arrivo anche con il Canada, rinnovando quindi in toto il vecchio accordo NAFTA.

E anche in Europa la situazione non è cambiata. Prodotti quali l'orzo, avena, segale, i medio proteici, i foraggi e i fibrosi restano molto ricercati perché a causa del noto deficit produttivo di foraggi e cereali.

E' perciò difficile trovare una spiegazione convincente al calo dei mercati di base. Comunque, abbinandosi ad un cambio di 1,16870, i prezzi si stanno ridimensionando, ed oggi lo si registra dai vari bollettini Assogranarie.

Alle ben note difficoltà interpretative dei mercati si aggiunge la estrema volatilità dell'indice di cambio che, nella scorsa settimana ad esempio, è oscillato tra 1,13 a 1,16870, amplificando le difficoltà interpretative per operare la scelta più conveniente.

Per il mercato delle bioenergie, si segnala la disponibilità di Polpe surpressate di bietola, ottime da abbinare in trincea al trinciato di mais, e la possibilità di sfruttare-anticipare il calo dei cruscami acquistando merce pronta per una o due settimane a valori inferiori i 120€ tonnellata.

Indicatori internazionali 28 agosto 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1697 punti, il petrolio è fermo attorno a 69,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16870

@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Andalini logo ritaglio

Lavorate 1,4 milioni di tonnellate di pomodoro. Visita alle imprese associate con l'assessore regionale dell'Emilia-Romagna Simona Caselli: tappe alla Menù di Medolla (Modena), rinata dopo il terremoto e all'Opoe-Gruppo Cavicchi di XII Morelli (Ferrara), dotata di nuovo impianto

È di 1,4 milioni di tonnellate il quantitativo di pomodoro da industria lavorato sino ad oggi nella filiera del Nord Italia. Il dato di metà campagna è stato reso noto dall'Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia in occasione dell'annuale visita alla filiera da parte dell'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna Simona Caselli che quest'anno ha riguardato le realtà produttive di Menù di Medolla (Modena), azienda completamente ricostruita dopo i terremoti del 2012 grazie alla esemplare determinazione della famiglia di Rodolfo Barbieri, e di Opoe-Gruppo Cavicchi di XII Morelli di Cento (Ferrara), guidata dal presidente Cristiano Cavicchi, che ha inaugurato un innovativo impianto evaporatore, in grado di contenere i consumi energetici ed il cui costo è stato finanziato, insieme ad altri interventi, al 40% con quasi 2 milioni di euro derivanti dal Psr dell'Emilia-Romagna. Gli incontri hanno coinvolto esponenti e tecnici della Regione, dell'associazione di imprese di trasformazione Anicav e delle Op Asipo, Apo Conerpo ed Apol.

Il commento del presidente Rabboni
"Ad oggi – spiega il presidente dell'Oi Tiberio Rabboni - è stato trasformato quasi il 50% dei quantitativi di pomodoro contrattati con picchi maggiori di raccolta nel Ferrarese, dove in alcune zone siamo già al 60%, e valori più contenuti nell'area tra Parma e Piacenza dove ci attestiamo al 45%. In generale, allo stato attuale, gli operatori della filiera stimano un possibile calo della produzione totale nell'ordine del 10% rispetto a quanto contrattato ad inizio campagna. Buono il dato del brix, ossia il grado zuccherino del pomodoro, che si attesta attorno ad un valore di 4.9. La compagna di quest'anno, che ha avuto inizio intorno alle metà di luglio e proseguirà indicativamente sino a fine settembre, è stata sin qui caratterizzata da un andamento molto sostenuto delle consegne di materia prima in stabilimento tanto che, facendo un raffronto con le annate passate, siamo più avanti di una settimana nell'andamento dei conferimenti. Non sono mancate alcune difficoltà legate al maltempo (in primis grandinate) che ha colpito soprattutto la zona della Lombardia, del Veneto ed il Ferrarese. Dal punto di vista agronomico abbiamo dovuto affrontare alcune problematiche per la presenza del ragnetto rosso nel Piacentino, avversità che si sta manifestando in modo sempre più severo e preoccupante tanto che come Oi abbiamo proposto alla Regione Emilia Romagna di studiare insieme un approccio condiviso che coinvolga tutti gli attori del territorio: istituzioni, università, consorzi fitosanitari, consorzi agrari, rivenditori di agrofarmaci ed associazioni ed operatori agricoli anche di altri settori per mettere a punto una strategia innovativa di carattere intercolturale che consenta una difesa efficace. Per il futuro vorremmo giungere ad un marchio che certifichi la qualità, l'eticità e la sostenibilità ambientale della produzione di pomodoro italiano su scala europea".

Il commento dell'assessore Caselli
"L'interprofessione è uno strumento fondamentale – ha dichiarato l'assessore Caselli -. Il tema principale della filiera del pomodoro è la programmazione che non viene fatta dall'Oi, ma per la quale l'Oi può fornire un importante supporto visto che al suo interno dialogano tutti i soggetti della filiera. Tra il 2017 ed il 2018 si è lavorato molto bene per contrastare il rischio di diffusione della batteriosi Ralstonia Solanacearum dopo i casi emersi lo scorso anno: l'Oi fu essenziale, in attesa delle variazioni di bilancio, nell'anticipare i fondi che giungeranno dalla Regione. Attualmente – ha aggiunto l'assessore - stiamo investendo per affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico ed elaborare nuovi strumenti di gestione dei rischi a cominciare da quelli legati proprio alle avversità climatiche, ma anche alle oscillazioni di prezzo. Il quadro internazionale ci presenta un calo generale delle produzioni di pomodoro da industria nel mondo che porterà ad una riduzione delle scorte di magazzino e, di conseguenza, a condizioni che potrebbero essere più favorevoli in termini di prezzo per gli agricoltori in vista della campagna 2019". Infine sul ruolo dell'OI Pomodoro l'assessore ha aggiunto: "Avrà una funzione importante nell'ambito del bando sull'innovazione delle filiere e sulla tematica dell'acqua per individuare le opere prioritarie per il settore".

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FOTO:
001 Visita allo stabilimento Menù di Medolla (Modena).
002 Visita allo stabilimento Opoe-Gruppo Cavicchi di XII Morelli di Cento (Ferrara).
003 Lavorazione pomodoro.
004 Analisi.
(Parma 26 agosto 2018)

Editoriale: - La Grecia festeggia, ma cosa? la vittoria degli UEmanoidi. - Fra il Diavolo e lo Scoltenna, alla scoperta dell'Appennino modenese - Cereali e dintorni. Danni in mezza europa e sostegni agli agricoltori. - Settembre, probabile rincaro del pane. -

SOMMARIO Anno 17 - n° 34 26 agosto 2018
1.1 editoriale
La Grecia festeggia, ma cosa? la vittoria degli UEmanoidi.
2.1 ambiente eventi Fra il Diavolo e lo Scoltenna, alla scoperta dell'Appennino modenese
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Danni in mezza europa e sostegni agli agricoltori..
4.1 Consumi Settembre, probabile rincaro del pane.
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6.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 26 Agosto 2018 08:31

Settembre, probabile rincaro del pane.

A settembre possibili rincari del costo del pane, pasta e dei prodotti da forno come conseguenza dell'aumento del prezzo a livello globale del grano. Lo "Sportello dei Diritti" rilancia le preoccupazioni di fornai e panificatori

Lo aveva già preannunciato ad inizio agosto il Wall Street Journal, uno dei più importanti quotidiani finanziari al mondo, il possibile e rapido aumento del prezzo del grano dovuto ad un mix di inverno molto freddo ed estate bollente. Ed aveva fatto presagire che si sarebbe potuti tornare ai picchi del 2012. Diversi analisti del settore, come riportato dall'autorevole giornale americano, hanno rilevato che "ogni ulteriore calo delle forniture potrebbe condurre il mercato in condizioni di grossa scarsità di offerta", situazione nella quale il prezzo sale sempre per le leggi dell'economia. Circostanze che avrebbero avuto un conseguente effetto sui prodotti trasformati, in particolare pane e pasta.

La produzione, in particolare, sarebbe calata in Unione Europea, Russia, Stati Uniti, Canada, Ucraina, Pakistan Australia e Turchia. Tutti i grandi produttori, in pratica e non solo. Secondo le stime USA, la produzione globale di grano calerà da 758 a 730 milioni di tonnellate anno su anno.

Ed era stata la stessa Coldiretti ad allarmarci prima di metà agosto con un comunicato che non lascia spazio a fantasie: "La siccità e il caldo hanno "bruciato" questa estate la produzione di grano in Europa del 10% rispetto allo scorso anno per effetto soprattutto del calo dei raccolti in Nord Europa, in Germania e Francia. Le stime – secondo l'organizzazione – sono ridotte ad appena 127,7 milioni di tonnellate per il grano tenero destinato a pane e biscotti nell'Unione Europea, secondo Strategie Grains, mentre per il grano duro destinato alla pasta il calo è contenuto al 4% con un quantitativo di 9,2 milioni di tonnellate a livello europeo. La produzione di grano tenero della Francia stimata pari a 35,1 milioni di tonnellate, il 4% in meno rispetto allo scorso anno, mentre in Germania, che è il secondo produttore di grano dopo la Francia, la produzione di grano si è ridotta del 20% su valori per la prima volta insufficienti addirittura per coprire i fabbisogni interni ma una forte contrazione dei raccolti si registra anche in Scandinavia".

Le conseguenze, quindi, e con molto rammarico sono abbastanza chiare: aumenta il costo del grano, quello della farina e dunque anche quello del pane, della pasta e dei prodotti da forno.

E sono proprio alcuni artigiani tra fornai e panettieri, ad esprimere nei giorni scorsi le loro preoccupazioni allo "Sportello dei Diritti" avendo appreso dai loro fornitori che da settembre le prossime forniture di farine subiranno un sostanzioso rincaro con la conseguenza, che quasi certamente, saranno costretti a ritoccare i prezzi dei loro prodotti che andranno ad incidere sulle tasche dei consumatori.

È chiaro che non avendo ancora piena cognizione dell'aumento del costo del grano e delle farine all'ingrosso ci è difficile fare delle stime su quelli che potranno essere i rincari al dettaglio, rileva Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti". Tuttavia è bene raccogliere sin d'ora le preoccupazioni espresse da coloro che toccheranno per primi gli aumenti suindicati per richiedere tempestivamente gli adeguati interventi necessari perché tali costi aggiuntivi non vadano incidere su beni di prima necessità quale pane, pasta e prodotti da forno.
( 24 agosto 2018 )

Le due settimane passate sono state caratterizzate dalla chiusura per ferie delle borse merci nazionali e le quotazioni non sono ancora aggiornate per cereali e semi oleosi nazionali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 agosto 2018 -
Le due settimane passate sono state caratterizzate dalla chiusura per ferie delle borse merci nazionali e le quotazioni non sono ancora aggiornate per cereali e semi oleosi nazionali. Sui mercati esteri si è invece assistito a un generale recupero dei prezzi dopo i cali della seconda settimana di agosto.

Questo è quanto registrato a inizio settimana. Ma nel frattempo i segnali sono sempre di un mercato ondivago e nervoso senza una precisa direzione. Oggi hanno avuto inizio i colloqui della delegazione Cinese con la controparte USA ed è in programma un incontro tra presidenti nei prossimi mesi e i primi segnali sembrano positivi.

A supporto delle indicazioni che nelle settimane precedenti riportavamo in merito ai potenziali danni sui raccolti del nord Europa riportiamo quanto trasmesso stanotte da una agenzia Europea:
"La Germania è diventata l'ultimo paese a promettere aiuti di Stato agli agricoltori quest'anno, impegnandosi a fornire 340 milioni di euro di aiuti federali e statali agli agricoltori che subiscono gli effetti di alcuni dei peggiori periodi di siccità in memoria. Dopo aver resistito a un programma di soccorso fino a quando la portata della siccità di quest'anno è diventata più chiara, il ministero dell'agricoltura tedesco ora vede la situazione abbastanza seria da giustificare il sostegno dello stato. "Sulla base delle cifre del raccolto e dei rapporti sui danni dei paesi, classifico lo sviluppo come un evento meteorologico straordinario di portata nazionale", ha detto mercoledì il ministro dell'Agricoltura Julia Kloeckner. L'aiuto tedesco deve assumere la forma di una sovvenzione in denaro non rimborsabile, con le aziende ammissibili che devono mostrare i raccolti in calo del 30% al di sotto della media triennale e una minaccia alla solvibilità della loro azienda. Sottolineando la variazione regionale dell'impatto della siccità, il ministero stima che circa 10.000 fattorie tedesche siano state colpite dalla siccità di quest'anno - circa il 4% della popolazione agricola."

Schemi simili sono allo studio in Lettonia e Lituania, mentre la Svezia ha già promesso 1,2 miliardi di corone svedesi (131,6 milioni di dollari) ai suoi agricoltori.
Una situazione che giustifica il caro prezzi per prodotti quali l'orzo, avena, segale, i medio proteici, i foraggi e i fibrosi mostrino listini elevati anche da noi. Se mezza Europa ha deficit produttivo di foraggi e cereali, il mercato internazionale non sta a guardare.

Per il mercato delle bioenergie occorre nuovamente ripetersi: continua la ricerca di pastoni e trinciati ma solo pochi hanno capito che quest'anno la campagna è diversa da quella degli ultimi due anni. Si segnala la disponibilità di Polpe surpressate di bietola, ottime da abbinare in trincea al trinciato di mais.

Indicatori internazionali 23 agosto 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1735 punti, il petrolio è fermo attorno a 68,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15575

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: - L'Italia bombardata dall'incuria. Trent'anni di saccheggi - Casting aperti - AAA cercasi "Volto dell'emilia bella! - Buon Ferragosto! Qualche giorno di pausa anche per noi per scongiurare la sindrome da "August Blues". - Trovato il glifosato in molte famose marche di cereali. -

SOMMARIO Anno 17 - n° 33 19 agosto 2018
1.1 editoriale
L'Italia bombardata dall'incuria. Trent'anni di saccheggi
2.1 turismo emilia Casting aperti - AAA cercasi "Volto dell'emilia bella!"
2.2 Bacino del PO Nota osservatorio adbpo: stato idrologico del distretto
3.1 ferragosto 2018 Buon Ferragosto! Qualche giorno di pausa anche per noi per scongiurare la sindrome da "August Blues".
3.2 febbre west nile Interrogazione su infezione da West Nile
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA, inspiegabilmente al ribasso.
5.1 sicurezza alimentare Trovato il glifosato in molte famose marche di cereali.
6.1promozioni "vino" e partners
7.1 promozioni "birra" e partners

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Ambiente e alimentazione: trovato il glifosato in molte famose marche di cereali. I prodotti di una dozzina di famosi marchi di cereali contengono il glifosato, un pesticida considerato cancerogeno. L'allarme del gruppo ambientalista statunitense Environmental Working Group (EGW). Non c'è solo il grano a rivelarsi zeppo di glifosato.

Di 45 prodotti di avena analizzati dall'organizzazione, 43 presentano tracce di glifosato, un erbicida che può causare il cancro negli animali e "probabilmente" negli esseri umani, secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. In 31 campioni, i livelli sono anche superiori a 0,01 milligrammi al giorno, il valore limite per i minatori, secondo gli scienziati di EWG. Il pesticida è stato anche trovato in circa un terzo dei 16 campioni provenienti da colture biologiche, anche se i livelli di glifosato erano ben al di sotto dei limiti previsti. La sostanza può provenire da campi vicini.

Secondo EWG, l'Autorità alimentare statunitense ha rilevato tracce di diserbante in alcuni alimenti da almeno due anni, ma ha nascosto queste informazioni al grande pubblico. Con questo studio, l'organizzazione ora vuole rendere pubbliche queste informazioni. Anche i dati compilati da un chimico della FDA e presentati ad altri chimici in una riunione in Florida hanno mostrato residui del pesticida in diversi tipi di prodotti a base di avena. Nei risultati condivisi, i livelli variano dallo zero, rilevato in diversi prodotti biologici, a 1,67 parti per milione, secondo la presentazione. I livelli di glifosato più alti sono stati trovati in due campioni di Quaker Old Fashioned Oats. Anche tre campioni di Cheerios avevano un alto livello di sostanza. Il glifosato, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è l'ingrediente attivo di Roundup, un potente erbicida sviluppato da Monsanto, azienda appena acquistata dalla tedesca Bayer per l'enorme cifra di 63 miliardi di euro.

Ad agosto, la Monsanto è stata condannata al pagamento di 289 milioni di dollari ad un giardiniere ammalatosi di cancro, in quanto non avrebbe adeguatamente avvertito sui rischi nell'utilizzo del prodotto contenente glifosato.

(16 agosto 2018)

L'USDA di venerdì 10 agosto ha segnato inaspettatamente un trend ribassista, e stamane il telematico mostra ancora segnali di calo.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 agosto 2018 -
In calo anche il valore dell'Euro giustificato dai timori connessi a eventuali ricadute derivanti dalle speculazione in atto contro la Lira Turca, che coinvolge molte banche Europee, italiane comprese.

La sintesi dell'USDA: La previsione di un raccolto USA record di semi di soia a 125 milioni di tonnellate contro 117 della previsione di luglio ma 119 della precedente campagna, accompagnato però da un record anche degli stock di fine raccolto pari a 21,35 milioni di tonnellate contro 15,77 di luglio e 12,64 del 2017/18.
Con questi quantitativi le chiusure del settembre: - 42,20 cents di dollaro per bushel sul del seme - 10,9 dollari per tonnellata corta della farina.
Record dei record per il mais: 370 milioni di tonnellate contro 361 della previsione di luglio e e 371 della precedente campagna. Gli stock di fine raccolto a 42,77 contro 39,43 di luglio e 51,50 della precedente campagna. con questi dati chiusura del settembre a -11,4 cents di dollaro per bushel.

Calo della produzione di grano della EU, ma ampiamente previsto: 137,50 milioni di tonnellate contro 145 di luglio e le 151 della precedente campagna. Raccolti invariati da luglio per Ucraina, Australia e addirittura un milione di tonnellate in più per la Russia: 68 contro 67 ma non dobbiamo dimenticarci che erano 85 della campagna precedente. Questi dati hanno rallentato la "fuga" del grano, chiusura del settembre a - 17,6 cents di dollaro per bushel.

Dati di non facile commento anche perché le attese erano diverse, con un grano che poteva e doveva sostenere tutto. Oggi infatti i mercati mostrano segnali di incertezza. E' presto per trarre delle considerazioni mentre è opportuno porre l'attenzione sul cambio tra Dollaro ed Euro.

Le principali borse contrattazioni e borse merci sono chiuse.

I problemi per la corrente e prossima settimana sono riconducibili a reperibilità di merci e di logistica.

Per il mercato delle bioenergie si segnala ancora difficoltà a fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni. Sono stati registrati affari di mais verde in piedi in campo da 35 a 40€ / tonnellata con trincia a carico dell'acquirente, e mais verde base 30% di umidità a 145€ tonnellata partenza dal punto di raccolta in provincia di Lodi.
Da come va la campagna maidicola non dovrebbero esserci problematiche di Aflatossina B1 quindi ... "a buon intenditor poche parole"

Indicatori internazionali 13 agosto 2018


l'Indice dei noli è sceso leggermente sino a 1691 punti, il petrolio è fermo attorno a 67,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,13833

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: - Morire per l'oro rosso... e non solo - Torna a crescere il latte spot. - Emilia-Romagna - 6,5 milioni a disposizione dei produttori di vino. - Uova fresche, allerta del ministero della salute -Mutti: position paper - Sostenere condizioni di lavoro eque - In forte crescita il mercato dl turismo digitale - Cereali e dintorni. Le previsioni in attesa dei dati USDA -

SOMMARIO Anno 17 - n° 32 12 agosto 2018
1.1 editoriale
Morire per l'oro rosso... e non solo
2.1 lattiero caseario Torna a crescere il latte spot.
3.1 vino emilia romagna Emilia-Romagna - 6,5 milioni a disposizione dei produttori di vino.
4.1 bacino del po Bacino del Po: monitoraggio idrico generale del territorio
4.2 turismo In forte crescita il mercato dl turismo digitale
5.1 ambiente Sversamento di liquidi nel Milanino a Coltaro. La condanna del consorzio di bonifica
5.2 allerta alimentare Uova fresche, allerta del ministero della salute
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. E' il momento del grano.
7.1 pomodoro e raccolta Mutti: position paper - Sostenere condizioni di lavoro eque
7.2 economia reggiana PLV agricola: +13,9%. A Reggio Emilia il primato regionale.
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Le previsioni in attesa dei dati USDA
9.1 eventi piacenza Carabinieri Forestali: sequestri, perquisizioni e denunce per maltrattamento animali.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

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Agricoltura. Vino, più qualità e competitività sui mercati extra Ue: ai produttori dell'Emilia-Romagna la Regione mette a disposizione 6,5 milioni di euro per la campagna viticola 2018/2019

Promozione dei vini regionali: al via il bando per il sostegno ad azioni di promozione dei vini Docg, Doc, Igt e da agricoltura biologica. L'assessore Caselli: "Dalla Regione fondi per dotare rapidamente le nostre imprese di strumenti di promozione e rafforzare l'export di un settore tra i principali del nostro comparto agroalimentare"

Bologna 8 agosto 2018 – Circa 6,5 milioni di euro dalla Regione per il sostegno ad azioni di promozione dei vini Doc, Docg e Igt e da agricoltura biologica, protagonisti di un'importante crescita qualitativa e sempre più apprezzati sui mercati esteri: i dati dell'export dopo la vendemmia 2017 registrano un fatturato di oltre 320 milioni di euro con un balzo in avanti del 10,7% sull'anno precedente. Le risorse in arrivo, nell'ambito dell'Ocm Vino (l'Organizzazione comune di mercato Ue), puntano a sostenere e accelerare questo processo di qualificazione e internazionalizzazione.
La decisione della Giunta regionale è immediatamente successiva all'approvazione del 27 luglio scorso, da parte del ministero delle Politiche agricole, dell'avviso per i progetti relativi alla campagna viticola 2018/2019.

"L'approvazione quasi immediata del bando regionale a seguito del decreto del ministero- ha commentato l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli – testimonia dell'impegno della Regione per dotare rapidamente le nostre imprese di uno strumento di grande utilità, in modo da restare al passo con i produttori degli altri Paesi europei e rafforzare l'export di un settore tra i principali del nostro comparto agroalimentare. Con il bando regionale ora approvato, le aziende dell'Emilia-Romagna potranno riprendere con ancor maggiore determinazione quelle azioni promozionali che accompagnano il positivo andamento dell'export del vino italiano nei paesi extra Ue".

"I dati dell'esportazione per i vini dell'Emilia-Romagna, dopo la vendemmia 2017, sono estremamente positivi- ha proseguito Caselli - con il superamento dei 320 milioni di euro e un più 10,7% sul 2016. Come amministrazione regionale stiamo accelerando sulla promozione con particolare attenzione ai mercati emergenti del sud asiatico, alla Cina e al Giappone, ma senza dimenticare Russia, Canada e gli Stati Uniti che restano il principale mercato di sbocco per il made in Italy. Le risorse in arrivo puntano proprio a sostenere e accelerare questo processo di qualificazione e internazionalizzazione".

Il bando è rivolto ad aziende agricole in forma singola e associata, consorzi e gruppi di imprese, per progetti che prevedono un investimento minimo di 100 mila euro. Verranno finanziati, nella misura massima del 50% della spesa ammissibile, gli interventi aziendali relativi alla partecipazione ad eventi e fiere, azioni di incoming riservate agli operatori commerciali di altri Paesi, promozioni nei punti vendita, allestimento di spazi e di attrezzature destinate alle degustazioni da realizzare direttamente in azienda.

Pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale 261 del 7 agosto 2018, il bando tiene conto delle caratteristiche delle proposte di promozione, con diversi criteri premiali: si va dall'attenzione particolare ai soggetti che si occupano di promuovere prevalentemente vini di propria produzione, alle nuove imprese che per la prima volta si dedicano all'export e alle aziende interessate a nuovi Paesi e mercati. Alle imprese che si dedicano alla promozione esclusivamente di vini a Denominazione d'origine protetta e/o Indicazione geografica tipica o Docg viene riservato un punteggio aggiuntivo./OC

Le domande devono essere presentate entro le ore 15.00 del 5 ottobre 2018 al servizio Innovazione, Qualità, Promozione e Internazionalizzazione del Sistema Agroalimentare della direzione generale Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna (viale della Fiera, 8 – Bologna) tel. 051.527.4843
Gli uffici regionali sono a disposizione delle imprese per fornire tutte le informazioni utili a presentare i progetti di promozione.

Mutti: position paper - Sostenere condizioni di lavoro eque nell'industria italiana del pomodoro.

È iniziata da qualche giorno la campagna di trasformazione del pomodoro 2018, un momento decisivo per Mutti, che da oltre cent'anni produce pomodoro di qualità.

Vogliamo cogliere quindi questa occasione per inviarle in allegato il position paper Mutti "Sostenere condizioni di lavoro eque nell'industria italiana del pomodoro - Il nostro impegno e un invito all'azione.", realizzato dall'Azienda con l'obiettivo di condividere l'approccio e le iniziative intraprese, per garantire che le sue attività siano condotte con la massima responsabilità e nel pieno rispetto dei diritti umani e dei lavoratori.

Con questo documento Mutti lancia anche un invito all'azione rivolto a tutti gli attori della filiera, per aprire un dialogo progettuale, consapevole che nelle sfide complesse la collaborazione è cruciale.
(allegato il documento: Mutti )

Nel corso di controlli svolti in provincia di Forlì presso due allevamenti suinicoli, svolti da personale della Stazione Carabinieri Forestale di Santa Sofia, unitamente al Servizio Veterinario asl della Romagna, sono emerse numerose violazioni alle normative inerenti il benessere dei suini e la gestione dei reflui zootecnici.

Nello specifico gli accertamenti hanno evidenziato l'assenza di acqua continuamente a disposizione dei suini, densità eccessiva di animali in alcuni box, animali feriti tenuti in box insieme ad animali
sani, irregolarità nella tenuta dei registri di allevamento, vasche per la raccolta dei reflui sprovviste dei requisiti di legge.

A seguito del controllo di alcuni suini maschi adulti che presentavano ferite sul posteriore ed evidenti gonfiori, emergeva che gli stessi erano stati sottoposti a castrazione chirurgica senza trattamento anestetico con notevoli sofferenze inflitte agli animali.

Al termine dei controlli gli animali sono stati sottoposti a sequestro penale ed un Veterinario operante responsabile del benessere degli animali in allevamento è stato deferito all'A.G. per l'ipotesi di maltrattamento di animali di cui all'art. 544 ter codice penale.

Altri soggetti sono sottoposti ad indagini.
Sono inoltre state elevate sanzioni amministrative per circa 16mila euro.
Eseguite anche alcune perquisizioni in allevamenti e studi veterinari disposte dalla Procura della Repubblica di Forlì le cui attività sono coordinate dal dott. SANTANGELO.

"Le attività poste in essere dai Carabinieri Forestali dell'Emilia Romagna si inseriscono in un quadro di sempre maggiore tutela degli animali pianificate dal Comando Regione"

(8 agosto 2018 - Dichiarazione ufficiale del Com. Reg.)

In attesa dell'USDA di venerdì 10/08 sono uscite le previsioni medie degli analisti sui raccolti USA. Le consistenze mondiali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 8 agosto 2018 -
In attesa dell'USDA di venerdì 10/08 sono uscite le previsioni medie degli analisti sui raccolti USA: il raccolto del corn a 366 milioni di tonnellate contro 362 di luglio: gli stock di fine raccolto a 41,54 contro 39,41 di luglio e 51,5 della precedente campagna. Il seme a 120 contro 117. Gli stock a 17,62 contro 15,78 e 12,65 della precedente campagna. Per il grano a 50,53 contro 51,20.

Mentre per quel che riguarda la consistenza mondiale da segnalare gli stock di fine campagna 2018/19: per il corn a 152 milioni di tonnellate contro 151,6 di luglio, ma da comparare con i 192 della campagna precedente. Il grano a 254,5 contro 261 di luglio e 273 del 2017/18.

Questi sono dati che consentirebbero di giustificare i rialzi del grano. Il seme di soia a 99,5 contro 98,30 e 95,9 del 2017/18

Il mercato ieri sera a chiuso a:

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A livello Europa del Nord si continuano a registrare gravi danni sui cereali e sui foraggi e questo porta a riflettere:
- quando il grano è stato caro anche la farina di soya ne ha risentito (ad esempio: anno 2012 grano panificabile media annua 253€ far soya proteica media annua 465€ per il 2013 239 contro 481; per il 2014 206 contro 450; per il 2015 193 contro 395; per il 2016 174 contro 382.)
I mercuriali di giovedì a Bologna, lunedì a Verona e martedì a Milano si commentano da soli, cereali tutti tesi, cruscami in rialzo proteici ben tenuti.

Con il dollaro leggermente più debole i prezzi sul 2019 sono leggermente diversi da ieri, dove la far soya era proposta per 12 mesi a 342-352€ e il luglio dicembre a 348€ partenza dai porti.

Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni a fronte del rincaro del mais. Sono stati registrati affari di mais verde in piedi in campo da 35 a 40€ tonnellata con trincia a carico dell'acquirente. Inoltre da come sta procedendo la campagna maidicola, non dovrebbero insorgere problematiche di Aflatossina B1 - "a buon intenditor poche parole"

Indicatori internazionali 8 agosto 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1732 punti, il petrolio è a 69,0$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16152

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Frena il burro ma torna a crescere il latte spot. Stabili i due più importanti formaggi DOP.

di Virgilio Parma 7 agosto 2018 -

LATTE SPOT Torna a crescere il prezzo del latte spot nazionale (+2,58%). Si riapre in salita il mese di agosto per il latte spot nazionale che torna a superare i 40€; tra 40,21 e 41,76 €/100 litri di latte la quotazione registrata a Verona lunedi 06/8/2018. +2,68% (38,66-40,21 €/100 litri latte) è la crescita registrata per l'intero pastorizzato spot estero mentre molto sensibile il rimbalzo registrato per il latte scremato pastorizzato spot estero (+8,33%) collocandosi tra 12,94 e 13,97€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Frenata per il burro. Alla borsa di Milano le quotazioni di Burro si sono arrestate cedendo altri 5 centesimi. Leggera crescita per la crema a uso alimentare mentre è in flessione negativa la panna veronese. Invariato lo zangolato parmense mentre a Reggio Emilia nella giornata odierna ha perduto alcuni centesimi.

Borsa di Milano 6 agosto 2018:
BURRO CEE: 5,10 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,35 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,48 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,28 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,56 €/Kg. (+)
MARGARINA Luglio 2018: 0,92 -0,98€/kg (-)

Borsa Verona 6 agosto 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,47-2,57€/Kg. (-)

Borsa di Parma 3 agosto 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,93 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 07 agosto 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,88 - 2,88€/kg.

GRANA PADANO 06/8/2018 - Nessuna variazione di prezzi rilevati alla borsa di Milano riguardo al Grana Padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,10 - 6,20 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,85 - 7,40 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 4,95-5,25€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 03/8/2018 Nessuna variazione riscontrata nella quotazione del Parmigiano Reggiano fresco alla borsa di Parma, mentre crescono le altre stagionature.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60-9,90 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,15 - 11,00 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,30 - 11,80 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,30 - 12,70 €/Kg. (=)

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Martedì, 07 Agosto 2018 06:54

Cereali e dintorni. E' il momento del grano.

Il grano continua regnare sovrano, e condiziona tutto il mercato. In attesa dei dati dell'USDA del 10 agosto. Il confronto con i listini nazionali di luglio 2017 mostra il duro a -8,6% e il tenero stabile (-0,4%).

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 agosto 2018 -
Il grano, in questo periodo, la fa da padrone e, in attesa dei dati USDA, le indiscrezioni non promettono nulla di buono. La campagna sta entrando nel pieno del tourbillon del mercato estivo, dove il condizionamento dei mercati è guidato dal meteo, influenzando prevalentemente i listini del grano e del mais.

La campagna di commercializzazione 2017/18 - secondo le rilevazioni ISMEA, si è chiusa evidenziando una ripresa delle quotazioni all'origine del frumento: +8,3% sul 2016/17 per il frumento duro, quotato a un valore medio di campagna di 210,03 euro/t, e +7,1% per il frumento tenero a 187,70 euro/t. Il mese di luglio 2018, che coincide con l'esordio della campagna di commercializzazione 2018/19, ha evidenziato un lieve aumento congiunturale dei prezzi di entrambi i prodotti: +3,3% per il frumento duro che ha raggiunto 201,45 euro/t e +1,3% per il frumento tenero a 184,21 euro/t; tuttavia, il confronto con i listini di luglio 2017 mostra che il frumento duro si attesta su prezzi inferiori dell'8,6%, mentre il frumento tenero rimane sostanzialmente stabile (-0,4%).

L'Indice dei noli è salito a 1773 punti, il petrolio wti è a circa 69 dollari al barile e il cambio gira a 1,15407 (un indice che penalizza i cali registrati dalla soya).

A livello Europa del Nord si segnalano gravi danni sui cereali e sui foraggi e porre maggiore attenzione, oltre che ai cereali, anche alle polpe, ai foraggi, alle bucce di soya e quant'altro possa essere riconducibile a fibre.

La situazione interna intanto si complica ancora di più con il mais al porto che quota 195€ e 198/200 sui silos interni ma con disponibilità limitate. Nel frattempo è ricomparso del nazionale che è stato letteralmente preso d'assalto e in poche battute, esaurito. Il grano tiene, così come l'orzo che quota 197€ /205€ partenza magazzini interni per del normale 63 di peso specifico, i cruscami in aumento e di difficile reperimento, nonostante il caldo che ne sconsiglia lo stoccaggio, i sottoprodotti delle riserie ormai introvabili, proteici e semi proteici ben tenuti. La Farina di soya quota 353-363 a Venezia 350-360 da settembre a dicembre e per il 2019 342/352 mentre a Ravenna serve qualche € in più per portarsela a casa.

Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni, a fronte del rincaro del mais.

Difficile, per il momento, immaginare che, per proteici e cereali, possano tornare i listini del 2017. Le condizioni sono sensibilmente mutate a seguito del calo del raccolto in Argentina, della Cina che nonostante i dazi deve continuare a consumare soya, i danni registrati nelle coltivazioni del grano, i dubbi sui raccolti di mais e, non ultimo, l'incertezza del cambio €/Dollaro al quale si aggiungano i problemi derivanti dal deficit delle nazioni Europee.
Attenzione al mese di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.

Indicatori internazionali 6 agosto 2018


l'Indice dei noli è sceso leggermente sino a 1773 punti, il petrolio è fermo attorno a 69,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15407

@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Editoriale: - Se l'Emilia Romagna è la locomotiva d'Italia..., - Rimbalzo del latte spot e crescita per il Parmigiano - Perché Vismara Si, Ferrarini No? - Cereali e dintorni. Il Grano regna sovrano -

SOMMARIO Anno 17 - n° 31 5 agosto 2018
1.1 editoriale
Se l'Emilia Romagna è la locomotiva d'Italia...
2.1 lattiero caseario Rimbalzo del latte spot e crescita per il Parmigiano.
3.1 formaggi e formazione ONAF, una passione che rispecchia tradizione e storia italiana
4.1 bonifiche e territorio La commissione Agricoltura della Camera a "Acqua Campus",
4.2 pratiche sleali Il Consorzio Parmigiano Reggiano a favore di regole più chiare
5.1 salute e benessere Tasso mortalità per epatite Virale. Italia al primo posto UE
5.2 crisi aziendale Crisi Ferrarini, per ora è cassa integrazione solo per Vismara.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Grano regna sovrano
7.1 agroalimentare e crisi Perché Vismara Si, Ferrarini No?
7.2 parmigiano reggiano Piani di regolazione dell'offerta: azzerati i contenziosi nel Consorzio del Parmigiano Reggiano
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora tesi.
9.1 eventi piacenza A Rivergaro pittura en plein air e un incontro pubblico sul progetto della traversa di Sant'Agata
10.1 IREN e investimenti Gruppo IREN: investimenti in forte crescita
11.1 crisi ferrarini Crisi Ferrarini, contratto di solidarietà dal 8 agosto per le aziende emiliane
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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