Domenica, 27 Agosto 2023 19:16

La prova del nove In evidenza

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La prova del nove Fotografia "Max Verstappen" Facebook page

Altra corsa, altro record. Verstappen trionfa ancora, per la nona volta consecutiva. Sul podio anche Alonso e Gasly. Ferrari in crisi, quinta con Sainz, ritirata con Leclerc.

di Matteo Landi 27 agosto 2023 -

La pioggia improvvisa che spariglia le carte. Incidenti, safety car, bandiera rossa ed una nuova partenza della gara con pochi giri, decisivi, da disputare. Niente di tutto questo ha fermato Max Verstappen, a segno ancora, con un nuovo record archiviato: nove vittorie consecutive, al pari di Vettel nel 2013, altro pilota campionissimo con una monoposto Red Bull. Furono nove anche le vittorie di fila di Alberto Ascari, ottenute a cavallo fra i campionati 1952 e 1953. Ma l'ultimo pilota iridato del nostro paese non partecipò alla seconda corsa della stagione del suo secondo alloro, ad Indianapolis: il catino più leggendario del mondo, al tempo, faceva parte del mondiale di F1. Verstappen ha portato ancora una volta in alto il suo nome, e lo ha fatto a casa sua, in Olanda, davanti a centinaia di migliaia di appassionati in festa. Un'enorme discoteca a cielo aperto, danzante nonostante le condizioni meteo. Un unico boato, esploso ad ogni passaggio del loro beneamino. Alonso nel finale di gara ha provato a mettergli pressione, ma l'olandese non ha fatto una piega, ed anzi ha allungato prendendosi un margine rassicurante, fino alla bandiera a scacchi.

Alonso e Gasly sul podio, entrambi autori di una gran gara

Il ritorno di Alonso sul podio riporta il sorriso in casa Aston Martin, dopo un periodo non molto felice in termini di risultati. Sul terzo gradino è salito un entusiasta, ed entusiasmante, Gasly con Alpine. La squadra francese ha artigliato il secondo podio di una stagione travagliata, segnata da profondi cambi di organico. Gasly ha beneficiato della penalità di cinque secondi subìta da Perez. Il messicano della Red Bull ha disputato l'ennesimo weekend incolore, soprattutto se si paragonano le sue prestazioni a quelle di Verstappen. Nonostante il pilota di Guadalajara fosse in testa alla gara la sua squadra ha assegnato la strategia migliore a Verstappen, ma nel complesso si può senza dubbio affermare che l'olandese avrebbe comunque surclassato il compagno di squadra.

Ferrari, weekend da incubo

E la Ferrari? Per Leclerc si è trattato di un weekend orrendo. Sotto tutti i punti (sportivi) di vista. In prova la sua vettura non stava in strada. Era quasi incomprensibile il programma di lavoro del team italiano. Nell'ultima sessione di qualifica il monegasco ha sperato nel miracolo, e stava segnando degli ottimi microsettori quando si schiantato contro le barriere. In gara semplicemente non è esistito. Ala e fondo danneggiati poco dopo il via, tempi sul giro fra i più lenti in assoluto. La squadra ha quindi optato per il ritiro volontario. Hanno fatto il giro del mondo le immagini della sua vettura sui cavalletti senza gomme, quando giustamente il monegasco ha tentato il colpaccio, recandosi ai box al momento opportuno per sfruttare l'arrivo della pioggia. I meccanici non erano pronti, e Charles ha perso una decina di secondi di troppo. Tuttavia è come sparare sulla croce rossa, dato quello che abbiamo visto in pista. Sainz ha terminato la gara quinto. Poca cosa quando indossi la tuta con il Cavallino, un miracolo quando corri in certe condizioni. La Ferrari SF-23 è una vettura non in grado di esaltarsi in tutte le condizioni. Anzi, a dirla tutta, rende al meglio solo con determinate temperature di asfalto, ed il suo comportamento è difficile da prevedere. Spesso si ha l'impressione che gli assetti siano errati, a volte è rapida e gli stessi ingegneri non ne capiscono il motivo. Mancano ancora tante gare al termine di una stagione, per Maranello, complicatissima. Il prossimo fine settimana, a Monza, Leclerc e Sainz avranno bisogno di tutto l'entusiasmo possibile del pubblico italiano, per uscire da quella palude in cui stanno affondando, contro ogni pronostico pre-stagionale.

Ricciardo, sfortunato nel momento peggiore della sua carriera

In Ungheria la Red Bull gli aveva dato una nuova chance, consegnandogli il sedile dell'AlphaTauri lasciato vacante da De Vries, allontanato per mancanza di risultati. Alla fine della scorsa stagione era rimasto senza un volante, nonostante un palmarès da otto vittorie e tre pole position in carriera. La sua, nella massima serie, sembrava al capolinea, poi il "salvataggio" (seppur nel team satellite) ad opera di quella squadra da cui se ne andò quando la coabitazione con Verstappen era diventata per lui intollerabile. Ricciardo non ha fatto in tempo a riprendere i ritmi giusti che in qualifica ha subìto un brutto stop: polso fratturato in seguito ad uno sfortunato incidente. Il sostituto, Liam Lawson, attualmente in lotta per il titolo della Super Formula giapponese, non ha sfigurato, arrivando 13esimo alla bandiera a scacchi. Ricciardo salterà sicuramente il GP d'Italia. Appena operato, vedremo quando riuscirà a tornare in pista. In bocca al lupo Daniel, presto ti vogliamo rivedere in pista, con il tuo solito, trascinante, sorriso.