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La foto della tredicenne nuda condivisa con amici su whatsapp, poi è finita su Ask.fm, social network in voga tra i giovani. Un parente della ragazzina l'ha riconosciuta e ha informato immediatamente la famiglia. L'artefice dello scherzo è così finito in giudizio per pornografia minorile e diffamazione. -

Reggio Emilia, 12 novembre 2015 –

Se una ragazzina viene condivisa nuda sul social, l'artefice di questo gesto può anche essere assolto dalle accuse di diffamazione e pornografia minorile.
Succede anche questo quando si ha a che fare con giovanissimi e web, una terra per molti versi ancora sconosciuta e piena di insidie nella quale voglia di protagonismo, esibizionismo, incoscienza trovano spazio e diventano un mix pericolossimo di cui si alimentano i ragazzi di oggi.
La miscela ha fatto di certo decollare la fama di una tredicenne che si è ritrovata in giro per internet, fotografata nuda, grazie all'iniziativa incauta di un suo amico 15enne.
Il ragazzo aveva condiviso con amici su whatsapp gli scatti della adolescente senza veli, probabilmente non pensando alle conseguenze: il servizio fotografico hot è poi finito su Ask.fm, social network in voga tra i giovani.
Un parente della ragazzina l'ha riconosciuta e ha informato immediatamente la famiglia.
L'artefice dello scherzo è così finito in giudizio per pornografia minorile e diffamazione. Ma la sentenza ha sorpreso un po' tutti perché l'imputato è stato assolto.
La tesi su cui si è basato il suo legale è stata accolta dal giudice che ha ritenuto la tredicenne consapevole di quegli scatti senza veli, sostenendo anche che la chat di whatsapp è un contesto privato.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Il 24 enne campione d'Europa e schiacciatore della Dhl Modena Volley si è recato spontaneamente in procura dopo 5 giorni dall'incidente che ha coinvolto, nella notte tra il 5 e il 6 novembre, tre amici che camminavano nei pressi del locale di via Argiolas. -

Di Manuela Fiorini – foto credits Modena Volley -

Modena, 12 novembre 2015 -

"Sono sconvolto e dispiaciuto per quanto ho causato a Riccardo Ferrarini, Enrico Lusetti e Davide Maccagnani nell'incidente avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì scorso in Via Argiolas. Ho deciso di presentarmi davanti alla procura di Modena per assumermi le mie responsabilità. Chiedo scusa alle persone coinvolte, ai loro famigliari, alla Società, ai miei compagni di squadra, agli sponsor e ai tifosi per il mio comportamento. Spero che possano riprendersi presto, mi dispiace moltissimo".

Con queste parole, affidate a una nota stampa, Earvin Ngapeth, 24 anni, stella della Dhl Modena Volley, ha ammesso le proprie responsabilità e si è costituito formalmente in Procura. C'era lui alla guida della Volkswagen nera che, la notte tra il 5 e il 6 novembre, aveva investito i tre amici quarantenni di Reggio Emilia, mentre a piedi raggiungevano la loro auto parcheggiata nei pressi del Frozen, il frequentatissimo locale di via Argiolas. Ngapeth si era poi allontanato senza prestare soccorso e facendo perdere le proprie tracce.

Nell'impatto, i tre pedoni erano finiti nel fossato che costeggia la strada. Lusetti e Maccagnani se la sono cavata con qualche contusione, mentre Riccardo Ferrarini è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale di Baggiovara.
La Polizia Municipale e il 118 avevano lanciato un appello e aperto un'indagine per identificare il "pirata della strada". Alcuni testimoni avevano descritto una Volkswagen nera, mentre altri erano riusciti a prendere anche alcuni numeri della targa. Insomma, l'investitore aveva ormai le ore contate. Ieri, su consiglio dei suoi legali, il campione si è presentato spontaneamente in Procura. Secondo le sue dichiarazioni, non si sarebbe accorto di nulla, ma avrebbe appreso della gravità dei fatti attraverso internet.

Ora, la Procura dovrà formulare i capi di accusa, che vanno dall'omissione di soccorso ad altri collegati alle circostanze dell'incidente. Il campione non è nuovo ai guai con la giustizia. Nel luglio di quest'anno, dopo aver ricevuto il premio come Miglior Giocatore della World League, alla stazione di Montparnasse di Parigi avrebbe tentato di ritardare la partenza di un TGV per fare salire alcuni compagni in ritardo, aggredendo poi un controllore delle SNFC, le ferrovie francesi, che gli aveva negato il "favore". L'uomo ha sporto denuncia e Ngapeth dovrà presentarsi in tribunale per la prima udienza del processo il prossimo 22 febbraio. Nel 2014, la giustizia francese lo aveva poi condannato a tre mesi per rissa.

In attesa degli sviluppi, la Dhl Modena Volley ha momentaneamente sospeso il suo giocatore.
"Alla luce dei fatti che hanno coinvolto Earvin NGapeth, atleta appartenente alla Società sportiva Modena Volley", si legge in un comunicato ufficiale, "la società stessa vuole in primo luogo esprimere il proprio sostegno alle persone coinvolte nell'incidente e alle loro famiglie. Il fatto poi che Earvin NGapeth si sia assunto le proprie responsabilità è un elemento che riteniamo fondamentale per la nostra Società, perché è coerente con i valori che sono alla base della squadra e dello sport. Proprio per questo Modena Volley ha ritenuto giusto sospendere temporaneamente il giocatore dall'attività agonistica."

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Pubblicato in Cronaca Modena

Il Calendario Storico 2016 dell'Arma è ispirato dal tema "I Carabinieri e le arti". Un omaggio ai maggiori pittori degli ultimi duecento anni della storia italiana ed europea. Un viaggio nella storia dell'arte lungo dodici mesi in cui l'Arma diviene protagonista. -

Parma, 11 novembre 2015 - tutte le immagini nella galleria in fondo al testo -

E' stato presentato ieri, il Calendario Storico 2016 dell'Arma, ispirato dal tema "I Carabinieri e le arti"

Un ampio progetto culturale. Un cammino che corre tra i maggiori artisti degli utili due secoli, dalle tinte forti di Henri de Toulouse-Lautre, ai colori intensi della campagnaalle nelle atmosfere di Vincent Van Gogh, all'impressionismo di Monet, alla caotica realtà metropolitana di Umberto Boccioni, fino al sereno e sognante surrealismo di René Magritte.

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Ne "I papaveri" di Monet si inserisce una pattuglia dei Carabinieri, la cui presenza appare protettiva e rasserenante. Nel Surrealismo de' "La tentazione di Sant'Antonio" di Salvador Dalì, la figura del Carabiniere è sposata al concetto dell'eroismo a difesa dei cittadini. La caotica realtà metropolitana di Umberto Boccioni, nella rivisitazione, si svolge sotto lo sguardo amico, protettivo e vigile di due Carabinieri, solo per citare alcuni esempi. Un percorso immaginario lungo gli oltre duecento anni di storia dell'Arma, con la rivisitazione dei maggiori capolavori dell'arte italiana ed europea, con prefazione di Ferruccio De Bortoli e Philippe Daverio.

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Il Calendario Storico dell'Arma, nato nel 1928, dopo l'interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, venne ripubblicato regolarmente nel 1950 e da allora è un puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell'Arma e della Storia d'Italia. Quest'anno la tiratura sarà di 1.200.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere inglese, francese, spagnolo e tedesco.

L'Agenda del 2016, invece, vuole rinverdire le vicende dell'Arma nel primo conflitto mondiale e nella guerra di Liberazione nell'anno in cui se ne celebrano il centenario e il settantennale.
I testi elaborati, recepiti in due diverse monografie, sono arricchiti dal brillante e originale contributo introduttivo di Mario Calabresi, per il primo conflitto mondiale, e di Aldo Cazzullo per la guerra di Liberazione e la Resistenza.

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Presentazione presso il Comando Provinciale Carabinieri di Parma

Pubblicato in Cultura Emilia

Un 36enne ghanese ha approfittato di due bambine di età inferiore ai dieci anni. Gli abusi si svolsero tra dicembre 2009 e giugno 2010. Dopo quattro anni di processo è stato condannato con sentenza definitiva, a 9 anni di reclusione. Ieri i Carabinieri della Stazione di Colorno hanno eseguito l'ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Parma. -

Parma, 10 novembre 2015 -

Un storia di orrore, che finalmente, dopo quattro di processo si conclude con il carcere per un 36enne ghanese, autore di violenza sessuale nei confronti di due minori.
Gli abusi si svolsero tra dicembre 2009 e giugno 2010, quando il pedofilo, approfittando dell'assenza e della buona fede della sua vicina di casa, ha compiuto atti sessuali con le due figlie della donna.
Il comportamento delle bambine, entrambe di età inferiore ai 10 anni, ed i loro racconti hanno insospettito la giovane mamma che, nel giugno del 2010, si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di Colorno per denunciare l'accaduto.
La Procura della Repubblica di Parma, informata nell'immediatezza della denuncia-querela della donna, ha assunto la direzione delle indagini e, tramite i Carabinieri della locale Stazione, ha avviato approfonditi accertamenti grazie ai quali sono state raccolte prove inconfutabili a carico dell'arrestato che, al termine di quattro anni di processo, è stato condannato con sentenza definitiva, a 9 anni di reclusione.
Ieri pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Colorno hanno eseguito l'ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Parma.

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 10 Novembre 2015 15:06

Parma - Aggredisce la moglie con un tubo in acciaio

Un matrimonio violento segnato dall'ennesimo episodio brutale contro la compagna davanti ai figli. La vittima è stata trasportata da un'ambulanza al pronto soccorso con varie lesioni e fratture alle falangi di entrambe le mani. L'uomo, un cittadino congolese di 32 anni, era già stato denunciato per maltrattamenti in famiglia. -

Parma, 10 novembre 2015 -

Ieri sera una pattuglia del Nucleo Radiomobile è intervenuta in una abitazione per quella che inizialmente sembrava un lite tra coniugi e invece si è scoperto essere l'ennesimo episodio violento consumato fra le mure domestiche.
A fare la richiesta di aiuto al 112 una donna, vicina di casa della vittima.
Appena entrati nell'appartamento della coppia, la pattuglia ha subito notato alcuni vistosi danni alla porta del bagno scoprendo poi che l'uomo, cittadino congolese di 32 anni, aveva da poco aggredito la consorte con un tubo in acciaio.
La vittima è stata quindi trasportata da un'ambulanza al pronto soccorso con varie lesioni e fratture alle falangi di entrambe le mani. La stessa ha confessato ai militari di essere stata vittima di altri maltrattamenti da parte del marito dopo il matrimonio, avvenuto nel 2012, per i quali aveva già sporto denuncia nel novembre 2014.
Ieri sera però, il marito al culmine dell'ennesima lite, ha afferrato un tubo di acciaio nel bagno colpendola ripetutamente nonostante la presenza in casa dei figli minori. Per fortuna, la donna, approfittando di un momentaneo allontanamento del marito, ha chiamato l'amica che poi è riuscita ad allertare i Carabinieri.
I miliari preso atto di quanto accaduto hanno accompagnato l'uomo, presente nell'abitazione al momento del loro arrivo, presso gli uffici di strada delle Fonderie dove hanno accertato che nel novembre 2014 era stato effettivamente denunciato all'A.G. per maltrattamenti in famiglia. Traendolo in arresto per maltrattamenti in famiglia ed accompagnarlo poi, questa mattina, presso il carcere di Parma.

Pubblicato in Cronaca Parma

Infortunio pesante per il bomber titolare a seguito del duro intervento nei suoi confronti del calciatore avversario Flippo Lauricella. A cui si aggiungono le 3 giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo all'altro attaccante crociato Matteo Guazzo. -

Parma, 10 novembre 2015 - di Luca Gabrielli -

Infortunio pesante per il bomber titolare

Quello che si temeva ha, purtroppo, trovato riscontro nelle analisi svolte ieri al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Parma. A Christian Longobardi, uscito al 18' della gara di domenica con la Virtus Castelfranco per un duro intervento nei suoi confronti del calciatore avversario Flippo Lauricella, è stata diagnosticata una frattura composta del malleolo peroneale sinistro, per cui si è resa necessaria un'immediata ingessatura. L'intervento chirurgico sarà pianificato nei prossimi giorni nel reparto di Ortopedia e Traumatologia del Maggiore di Parma e sarà eseguita dal professor Enrico Vaienti, assistito dal dottor Francesco Pogliacomi dello staff medico crociato.
Per il forte centravanti si prevedono 4 mesi di stop.
Una brutta tegola per la formazione crociata che vedeva in Longobardi il finalizzatore perfetto della manovra nonché l'attaccante più forte in rosa.

Grossi problemi in attacco

Non bastasse, oltre all'infortunio di Longobardi, si vanno ad aggiungere le 3 giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo all'altro attaccante crociato Matteo Guazzo, reo di aver colpito con un pugno un difensore del Castelfranco. Un problema di formazione in più per il mister Apolloni che ora dovrà affidarsi a Musetti o trovare soluzioni alternative per il reparto d'attacco.
Per la partita di domani contro il Legnago non ci saranno neppure l'esterno offensivo Mousa Balla Sowe, espulso domenica per somma di ammonizioni e il difensore Luca Cacioli, che era in diffida e si è visto sventolare il suo quinto cartellino giallo dall'inizio del campionato.

Pubblicato in Calcio Parma

Proseguono le indagini della Squadra Mobile sulla sparatoria che sabato scorso ha visto coinvolti un gruppo di ragazzi di origine dominicana nella zona Ex Salamini di Parma. Il 34enne, ferito ad una gamba è stato dimesso dall'Ospedale Maggiore con una prognosi di 20 giorni. Arrestato un giovane di 26 anni. -

Parma, 9 novembre 2015 - 

Sono le prime ore della mattina di sabato scorso, dopo una serata come tante che questa volta si è conclusa con una sparatoria fra giovani. La vittima di questa lite è stato un 34enne, ferito ad una gamba e dimesso dall'Ospedale Maggiore con una prognosi di 20 giorni.

Tutto si è svolto appena fuori dall'ingresso del locale La Para, zona ex Salamini, ed ha visto protagonisti due ragazzi originari della Repubblica Dominicana: una lite violenta finita con uno sparo di arma da fuoco improvviso che ha colpito un 34enne, anche lui dominicano ma con permesso di soggiorno spagnolo.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo la lite, alla cui fonte ci sarebbero futili motivi, l'accaduto avrebbe scatenato la furia degli amici del ragazzo ferito che hanno risposto tirando calci e pietre alla serranda del locale dove il 26enne, reo di aver sparato il colpo di pistola, si era rifugiato. Sul posto le volanti della Polizia hanno fermato A.D.G.S. – queste le iniziali del colpevole con precedenti per droga - conducendolo in carcere in attesa della convalida dell'arresto, avvenuta oggi.

Proseguono le indagini della Squadra Mobile coordinate dal pm Giuseppe Amara. Ad oggi sono state controllate ed ascoltate tutte le persone presenti nel locale e l'arma non è ancora stata ritrovata

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Pubblicato in Cronaca Parma

E' successo a San Secondo Parmense quando a seguito dell'intervento di una pattuglia, una coppia ha aggredito e minacciato i militari. Arrestato un 28enne, originario della Libia, e denunciata una 25enne di Parma per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. -

Parma, 9 novembre 2015 -

Sabato sera una pattuglia della Stazione di San Secondo Parmense ha arrestato un 28enne, originario della Libia, e denunciato una 25enne di Parma per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
La coppia, a seguito di un intervento, ha aggredito e minacciato la pattuglia quando ha realizzato che i militari stavano accompagnando il cittadino straniero, privo di documenti e gravato da sei alias, in caserma per degli accertamenti più approfonditi poiché dai primi controlli erano emersi alcuni provvedimenti di rintraccio.
 Al momento di salire sull'autovettura il 28enne ha iniziato ad aggredire i militari gettandosi poi al suolo nel tentativo di ferirsi. Nel mentre la donna si è scagliata contro gli altri Carabinieri presenti insultandoli e cercando di non far bloccare il compagno. Dopo una certa resistenza la pattuglia è riuscita a bloccare e a far salire nella vettura di servizio il cittadino libico.
La donna, non paga dell'accaduto, ha continuato a minacciare i Carabinieri con frasi quali "oggi è il tuo ultimo giorno di lavoro" e l'intramontabile "tu non sai chi è mio padre".
 Nonostante i vari tentativi di disturbo della coppia il 28enne, dopo la convalida dell'arresto, è stato portato in carcere in attesa del processo mentre la 25enne è stata denunciata a piede libero.

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 09 Novembre 2015 10:03

Modena - Piazza Roma, eccola finalmente senz'auto

Le ultime barriere del cantiere sono state rimosse e la piazza si mostra alla città in tutta la sua bellezza. E mentre la nuova veste piace ai modenesi, ci sono ancora di nodi irrisolti sul tema dei parcheggi. Pare infatti, che Piazza Roma rimarrà completamente senz'auto ancora per poco.-

Di Manuela Fiorini – Tutte le foto di Claudio Vincenzi nella galleria in fondo al testo -

 

Modena, 9 novembre 2015 -

Che i modenesi cominciassero ad apprezzare la nuova Piazza Roma si era già visto questa estate, quando molti avevano trovato refrigerio dalla calura bagnandosi nelle fontane, ma ora che anche le ultime barriere del cantiere sono state rimosse, la nuova piazza si mostra in tutto il suo splendore. E anche lo splendido Palazzo Ducale, sede dell'Accademia Militare, sembra più grande e più bello, senza essere "soffocato" dalle auto parcheggiate e dal via vai di automobilisti in cerca di un posto alle porte del centro.
Proprio quello dei parcheggi, però, rimane un problema aperto. Sembra, infatti, che i modenesi non abbiamo mai apprezzato il Novi Park, il megaparcheggio sotterraneo voluto dall'amministrazione comunale, ancora oggi spesso semivuoto, perché giudicato troppo scomodo e lontano per chi vuole recarsi in centro storico e per chi in centro ci abita. Per questo, il sindaco Giancarlo Muzzarelli, ha promesso di ragionare "insieme alla città, coinvolgendola attraverso un'assemblea pubblica e non solo, sul completamento della mobilità, sui posti auto previsti e sulle destinazioni".

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Pare infatti, che Piazza Roma rimarrà completamente senz'auto ancora per poco. Nel progetto originale di riqualificazione e pedonalizzazione, infatti, sono previsti 60 parcheggi destinati ai residenti e ai commercianti e così sarà. I posti auto dovrebbero essere situati attorno al monumento di Ciro Menotti, mentre altri 30 riservati agli ufficiali giudiziari del Tribunale, dovrebbero essere ricavati in piazzale Basile, dietro all'Accademia militare.
Intanto, i modenesi si godono la loro piazza rimessa a nuova, approfittando di questi giorni caldo sole autunnale. La piazza, che ha già fatto da teatro a diverse iniziative, in occasione delle festività natalizie dovrebbe ospitare una pista da pattinaggio sul ghiaccio.

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Pusher alla luce del sole, tossici e sporcizia: benvenuti nell'area giochi del Parco Ducale di Parma. Denuncia con foto shock di una 'terra desolata' che viene descritta, con rabbia mista a dolore, da una mamma che si fa portavoce di altre 25 e la promessa del sindaco Pizzarotti. -

Parma, 6 novembre 2015 - di Alexa Kuhne - tutte le foto forniteci da Lisa Zanoni nella galleria in fondo al testo -

Un trenino in un parco giochi e una siringa insanguinata.
Gettata a terra, nel fango, proprio vicino a vecchi, usurati, inservibili resti di un giardino dei divertimenti. Una immagine stridente di un posto in cui i bambini dovrebbero sentirsi al sicuro, liberi di correre e di gioire.
Il Parco Ducale è degrado.
A qualsiasi ora del giorno, a dimostrazione che è la terra di nessuno e di tutti: di madri e figli e di spacciatori e tossicodipendenti, di anziani in cerca di tranquillità e di avventori che cercano un posto da insozzare.
Qui, nell'eterno, verde, silenzioso Parco ducale l'illecito diventa lecito, al punto che la gente per bene si sente a disagio, ospite. Qui non sembra esistere legge: si può spacciare alle nove del mattino come alle quattro del pomeriggio, ci si può 'fare' davanti a un'area per i più piccoli.

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Qui la sporcizia e il fango, i bagni ridotti a latrine sudice, i giochi distrutti e inutilizzabili sono il biglietto da visita di quello che fu il fiore all'occhiello della città di Parma: benvenuti nello spazio ludico, dove lo sguardo ingenuo dei bambini e quello scioccato delle loro mamme incontrano piccoli, appuntiti strumenti di morte insanguinati, gettati tra i giochi di un dismesso spazio attrezzato.
E' realtà, senza mistificazione: è la rappresentazione di una ''terra desolata' che viene descritta, con rabbia mista a dolore, da una mamma che si fa portavoce di altre 25, in una lettera al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.

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La coraggiosa signora scrive così: "Egregio sindaco, sono Lisa Zanoni mamma di una bambina di 19 mesi.
 Parlo a nome di un numerosissimo gruppo di mamme (delle quali se ritiene necessario posso raccogliere firme).
La contatto per porre alla sua attenzione una questione che, a tutte noi, sta molto a cuore e confidiamo realmente nella sua attenzione.
Noi tutte viviamo nel centro storico della nostra meravigliosa città e vantiamo di poter portare i nostri bambini giornalmente in uno dei luoghi di cui tutti noi cittadini dovremmo vantarci: il parco ducale.
Purtroppo il centro storico non vanta spazi gioco per i bambini e nemmeno quello del parco ducale è ormai più agibile.
(Di seguito troverà foto scattate personalmente di siringhe trovate nell'area del trenino e dei bagni.)
Siamo a farle presente che, sull'esempio del parco di Padova, forse aiuterebbe recintare la zona per disincentivare l'ingresso ai malintenzionati. So che all'interno di quest'area ci sono i bagni pubblici, ma essendo presenti anche in un'altra zona, sempre all'interno del parco, non credo che nessuno possa avere niente da ridire se questi fossero destinati ai bambini (che al momento non godono di questo privilegio) d'altronde fino a pochi anni fa era presente una sola struttura di bagni all'interno dell'intero parco.
Altra problematica è legata ai giochi stessi all'interno dell'area.
Solamente un malandato scivolo, per altro sempre inagibile come vedrà dalla foto che segue, perché non piastrellato e costantemente circondato da fango.
Questo causa giornalmente la fila per l'unica altalena presente rendendo impossibile per i bambini poter usufruire dei giochi dedicati a loro.
Non credo che sia troppo chiederle di prendere in considerazione di aggiungere qualche altro gioco dato l'immenso spazio a disposizione nell'area. Magari uno di quei (mi passi il termine) casottini di legno che includono diversi giochi come scivolo, corde e altalena. Sono presenti praticamente in ogni parco di ogni quartiere e di ogni piccola provincia. 
Scusandomi per essermi tanto dilungata le chiedo davvero col cuore in mano di prendere in considerazione queste nostre richieste.
La saluto cordialmente e confido in una sua risposta".

E' passato qualche giorno e il primo cittadino, Federico Pizzarotti, ha risposto ieri sera nella sua pagina Facebook, dopo l'articolo apparso ieri pomeriggio sulla nostra testata.
"Gentile Lisa, stiamo lavorando anche su questo parco giochi. L'anno prossimo faremo un investimento consistente sul parco, sul suo controllo e sulla sua manutenzione. Particolare attenzione sarà prestata a quella zona e al suo attrezzamento. Vedrete che rimarrete piacevolmente sorpresi. Grazie della segnalazione e della sensibilità".
L'augurio delle mamme, a questo punto fiduciose, è che queste non rimangano solo parole.

 

Pubblicato in Cronaca Parma