Banche che non recepiscono il decreto Milleproroghe lasciando immutata la durata del finanziamento imposte. Cna, Lapam, Confesercenti, Fam e Confcommercio - Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia - chiedono un intervento immediato che risolva questa incongruenza. -

Modena, 11 maggio 2015 -

Nello scorso mese di gennaio Rete Imprese Italia aveva posto all'attenzione dei parlamentari modenesi ed emiliani la necessità di risolvere le criticità finanziarie delle imprese colpite dal sisma prorogando di un anno, al 30 giugno 2016, il pagamento del finanziamento imposte e aumentando a cinque anni il periodo concesso per il rimborso. Una richiesta accolta parzialmente dal Parlamento, che nel Decreto Milleproroghe del 27 febbraio aveva sì recepito la proroga di un anno, ma aveva dilazionato di soli dodici mesi il periodo di ammortamento del finanziamento (che, in relazione alle diverse tipologie di imprese, era così passato da due a tre anni e da tre a quattro anni).
Un'interpretazione che aveva avuto conferma dalla Regione Emilia Romagna con una nota datata anch'essa 27 febbraio.

Tutto bene allora? Neanche per idea, perché ora gran parte delle banche sta richiedendo alle imprese le firme della rimodulazione del finanziamento facendo decorrere l'inizio del rimborso al 30 giugno 2016, ma lasciando inalterate le rate finali. Di fatto, dunque, le banche non hanno recepito quanto previsto dal decreto, lasciando invariate le scadenze finali (quattro rate semestrali anziché sei, sei rate anziché otto). Rate che quindi diventano insostenibili per le imprese, che nella stragrande maggioranza dei casi hanno sostenuto con mezzi propri la ricostruzione.

Cna, Lapam, Confesercenti, Fam e Confcommercio - Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia - chiedono un intervento immediato che risolva questa incongruenza, al di là di ogni interpretazione restrittiva della norma. "Non ci interessano le polemiche, né sapere se la colpa sia di una norma scritta male o di un'interpretazione difforme dalla volontà del legislatore. A noi preme soltanto che le vittime di questo corto circuito non siano le imprese che, a tre anni dal sisma, non hanno certo ancora recuperato le normali disponibilità finanziarie e sono ancora in grandissima difficoltà. Anche per questo continuiamo a sostenere la necessità che il periodo di rimborso sia portato a cinque anni per tutti e che vengano adottate quanto prima quelle soluzioni normative, zone franche urbane in testa, indispensabili a dare ossigeno ad un territorio che non ha ancora superato la fase post-terremoto".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

UniCredit e l'Università Popolare Magna Carta fanno formazione. Nell'ambito del programma In-formati, messo a punto dal Gruppo bancario, una lezione sulla cultura di impresa. -

Parma, 12 maggio 2015 –

Promuovere la diffusione della cultura di impresa ed offrire conoscenze e strumenti di base per realizzare un progetto imprenditoriale. Questi gli obiettivi dell'incontro organizzato da UniCredit in collaborazione con la sede ferrarese dell'Associazione Università Popolare Magna Carta. L'iniziativa è in programma sabato 16 maggio, con inizio alle 16, presso il presso il Centro di Promozione Sociale L'Acquedotto, Corso Isonzo , 42/A – Ferrara.

"Il nostro Gruppo – spiega Luciano Resciniti, Responsabile Area Commerciale Ferrara - da anni investe in programmi formativi, rivolti a cittadini e imprese. Ciò perché siamo convinti che per sostenere la crescita di un territorio si deve sostenere anche la crescita culturale dei suoi cittadini. E crescere vuol dire innanzitutto conoscere e saper realizzare scelte sostenibili. Partendo da queste riflessioni, UniCredit continua a puntare e ad arricchire In-formati, il programma di educazione bancaria e finanziaria grazie al quale in questi anni sono stati portati in aula più di 92.000 cittadini, incontrati durante 3.000 corsi tenuti in tutta Italia da oltre 1.000 educatori che, volontariamente, partecipano al programma in qualità di docenti".

L'Università Popolare Magna Carta, in tutte le proprie sedi e da alcuni anni, usufruisce del programma In-formati del Gruppo UniCredit, inserendo degli interventi tematici, tenuti volontariamente da funzionari della banca, all'interno delle lezioni previste per i corsi di Contabilità, Bilancio e Paghe. "La collaborazione – spiegano dall'Università Popolare Magna Carta - si è dimostrata di grande importanza ed ha consentito a molte centinaia di nostri corsisti, di acquisire delle conoscenze utili a rapportarsi in maniera informata e consapevole con il sistema bancario".
Nello specifico, l'obiettivo dell'incontro in programma sabato a Ferrara è far comprendere ai partecipanti che è importante avere un'idea imprenditoriale ma anche fondamentale saperla sviluppare e rendere profittevole.

Per informazioni/Adesioni : 0532.1772412 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Martedì, 12 Maggio 2015 15:52

Modena - Unioncasa continua a crescere

I dati di bilancio della cooperativa edilizia Unioncasa, aderente a Confcooperative Modena. Nel 2014 la cooperativa ha assegnato 33 alloggi in proprietà e 13 in godimento. -

Modena, 12 maggio 2015 -

Diminuisce la domanda di nuovi alloggi in proprietà, aumenta la richiesta di alloggi in affitto. Una tendenza sempre più evidente anche a Modena e confermata dai dati di bilancio della cooperativa edilizia Unioncasa, aderente a Confcooperative Modena. L'anno scorso il fatturato ha superato i 7,6 milioni di euro, in crescita del 34 per cento rispetto al 2013; i costi della produzione hanno raggiunto quota 6,7 milioni di euro. Nel 2014 la cooperativa ha assegnato in proprietà ai soci 33 alloggi: 29 a Modena, due a Spilamberto, uno a Medolla e uno Soliera; inoltre sono stati assegnati tredici alloggi in godimento.

«Dal 1981 a oggi la nostra cooperativa ha realizzato complessivamente 1.879 unità abitative, 141 delle quali in godimento ai propri soci – dichiara il presidente di Unioncasa Paolo Meschiari – Nonostante condizioni locali e nazionali meno favorevoli rispetto al passato, riusciamo ancora a soddisfare le esigenze delle famiglie a basso reddito che cercano case a costi inferiori a quelli di mercato, ma ugualmente confortevoli ed efficienti dal punto di vista energetico». L'anno scorso la cooperativa edilizia, che ha sede a palazzo Europa, ha concretizzato il progetto denominato "Cinque cooperative in una", cioè la fusione per incorporazione in Unioncasa di tre cooperative di abitazione che avevano ormai esaurito i propri scopi sociali (La Montanara, Intercomunale, La Speranza) e del Co.Pro.C.A. (Consorzio provinciale cooperative abitazione), fornitore di servizi e assistenza tecnica.

«Questa operazione apporta liquidità, rafforza il patrimonio della cooperativa e consente un risparmio in termini di costi amministrativi e adempimenti burocratici. La politica dei piccoli passi che abbiamo adottato in questi ultimi anni di crisi – conclude il presidente di Unioncasa – permette alla nostra cooperativa di continuare a essere un solido punto di riferimento per le politiche abitative territoriali».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2015. -

Parma, 12 maggio 2015 -

Ø Raccolta da clientela(1) +11,8% a/a a 56.235 milioni di euro, con un incremento in valore assoluto di circa sei miliardi di euro a/a; raccolta gestita +18,7% a/a a 21.924 milioni di euro (in valore assoluto +3,5 miliardi di euro circa a/a);
Ø prestiti(1) a clienti +6,6% a/a (vs sistema -1,7% a/a(2)), con un aumento dello stock di circa 1,3 miliardi di euro a/a, a 20.834 milioni di euro;
Ø 182 milioni di euro di mutui erogati (+51,5% a/a);
Ø rapporto sofferenze/impieghi a 1,64% tra i più bassi del sistema;
Ø 73 assunzioni(3) nei primi tre mesi dell'anno, 85% al di sotto dei 30 anni, con una crescita dell'organico dell'1,7% a/a;
Ø utile netto +47,4% a/a a 84 milioni di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato nella seduta ieri i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2015.

"La crescita che abbiamo registrato nel 2014 sta proseguendo nel primo scorcio dell'anno anche nell'attuale contesto di mercato. Nel solo comparto dei prestiti, nei primi tre mesi dell'esercizio, siamo cresciuti del 6,6% anno su anno per uno stock di oltre 1,3 miliardi di euro. Continueremo nel corso del 2015 ad investire sullo sviluppo commerciale sia con l'assunzione di professionisti sia con nuovi prodotti e servizi adatti a seguire l'evoluzione delle esigenze della nostra clientela. Quest'ultima sta aumentando numericamente in modo costante confortandoci del lavoro finora svolto e stimolandoci a ricercare soluzioni innovative, sempre nel rispetto di una crescita equilibrata e sostenibile", ha dichiarato Adolfo Bizzocchi, Direttore Generale Credem.

A fine marzo 2015 il Gruppo Credem ha assunto 73 persone(3) ed aumentato del 6,6% a/a i prestiti(1) con un incremento dello stock di circa 1,3 miliardi di euro a/a in valore assoluto, di cui 182 milioni di euro di nuovi mutui (+51,5% a/a), mantenendo elevata la qualità dell'attivo. La raccolta(1) complessiva da clientela è cresciuta dell'11,8% a/a, +6 miliardi circa in valore assoluto rispetto al fine marzo 2014. L'utile netto consolidato è pari a 84 milioni di euro in crescita del 47,4% a/a rispetto a 57 milioni di euro di fine marzo 2014 beneficiando principalmente dei proventi da trading.

Risultati economici consolidati

Il margine di intermediazione cresce del 23,2% a/a a 353,1 milioni di euro rispetto a 286,7 milioni di euro a fine marzo 2014. Il margine finanziario(4) si attesta a 106,2 milioni di euro rispetto a 123,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2014 (-14,1% a/a) influenzato dai tassi applicati alla clientela per supportare lo sviluppo commerciale e dal riposizionamento del portafoglio di proprietà da titoli governativi italiani, con ristretti margini di ulteriore apprezzamento di valore, a titoli governativi europei "core" e sovranazionali di analoga scadenza. Tale ricomposizione ha invece positivamente influenzato il margine servizi(5)(6) che infatti è in crescita del 51,4% a/a a 246,9 milioni di euro rispetto a 163,1 milioni di euro a fine marzo 2014. Nel dettaglio, è in forte crescita l'aggregato trading titoli, cambi e derivati, ma anche il contributo della gestione assicurativa vita di Gruppo e le commissioni, in particolare quelle relative ai prodotti gestiti.

Per quanto riguarda i costi operativi(6), questi hanno raggiunto 175,5 milioni di euro rispetto a 166,7 milioni di euro di fine primo trimestre 2014 (+5,3% a/a) in coerenza con gli investimenti per la crescita commerciale e lo sviluppo del Gruppo. Le spese amministrative sono pari a 55 milioni di euro (+1,9% rispetto a marzo 2014), mentre le spese relative al personale si attestano a 120,5 milioni di euro (+6,9% a/a).

Il cost/income(7) è pari a 49,7% in contrazione sia rispetto al 58,1% di fine marzo 2014 sia rispetto al 61,3% di fine 2014.

Il risultato lordo di gestione segna +48% a/a attestandosi a 177,6 milioni di euro rispetto a 120 milioni di euro dello stesso periodo del 2014. Gli ammortamenti sono pari a 9,5 milioni di euro rispetto a 9,2 milioni di euro nel primo trimestre 2014 (+3,3% a/a). Il risultato operativo cresce del 51,7% a/a per raggiungere 168,1 milioni di euro rispetto a 110,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2014.

Gli accantonamenti per rischi ed oneri ammontano a 9,4 milioni di euro (2,3 milioni di euro a fine marzo 2014) e comprendono 5,1 milioni di euro relativi alla prima quota annuale di contribuzione al Fondo Nazionale per la Risoluzione previsto dalla Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive). Le rettifiche nette di valore su crediti(1) sono pari a 36,8 milioni di euro rispetto a 13,5 milioni di euro nel primo trimestre 2014. In particolare si è proceduto, a seguito di un aggiornamento delle policy creditizie coerente con uno scenario economico ancora particolarmente debole e con il rigoroso approccio valutativo applicato dal Gruppo, all'incremento del livello di copertura dei crediti problematici e dei crediti in bonis, sia rispetto a marzo 2014 sia rispetto a dicembre 2014. Il saldo delle componenti straordinarie è pari a 5,4 milioni di euro (-1,6 milioni di euro a fine marzo 2014).

L'utile ante imposte è di 127,3 milioni di euro, +36,3% rispetto a 93,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2014. Le imposte sul reddito sono pari a 43,3 milioni di euro (+19% rispetto a 36,4 milioni di euro a fine marzo 2014). L'utile netto consolidato raggiunge gli 84 milioni di euro, in crescita del 47,4% rispetto a 57 milioni di euro nel primo trimestre 2014 beneficiando principalmente dei proventi da trading.

Aggregati patrimoniali consolidati(1)

La raccolta complessiva da clientela a fine marzo 2015 è in crescita dell'11,8% a/a e raggiunge 56.235 milioni di euro (50.291 milioni di euro l'anno precedente). La raccolta complessiva si attesta invece a 66.599 milioni di euro, +13,1% a/a rispetto a 58.870 a fine marzo 2014. In particolare, la raccolta diretta da clientela aumenta del 6,7% a/a a 18.274 milioni di euro rispetto a 17.121 milioni di euro di fine marzo 2014. La raccolta diretta complessiva è pari a 20.574 milioni di euro rispetto a 19.094 milioni di euro nel primo trimestre 2014 (+7,8% a/a). La raccolta assicurativa raggiunge i 4.942 milioni di euro, +37% rispetto a 3.607 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. La raccolta indiretta da clientela è pari a 33.019 milioni di euro, +11,7% rispetto a 29.563 milioni di euro a fine marzo 2014. Nel dettaglio, la raccolta gestita cresce del 18,7% a/a per raggiungere 21.924 milioni di euro rispetto a 18.476 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente; nello specifico le gestioni patrimoniali sono pari a 5.061 milioni di euro (+26,1% a/a) e i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 9.797 milioni di euro (+12,6% a/a).

Gli impieghi mostrano una crescita del 6,6% a/a (rispetto a -1,7% a/a a livello di sistema(2)) e raggiungono 20.834 milioni di euro rispetto a 19.548 milioni di euro nel primo trimestre 2014 con costante attenzione alla qualità del portafoglio. Nel dettaglio i mutui ipotecari alle famiglie a fine marzo registrano flussi erogati pari a 182 milioni di euro (+51,5% a/a) e consistenze per 6.242 milioni di euro (+2,5% a/a). Le sofferenze nette su impieghi si attestano a 1,64% (rispetto a 1,63% nello stesso periodo del 2014) dato significativamente inferiore alla media di sistema. La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 59,2% (58,8% a fine marzo 2014). I crediti problematici totali netti sono pari a 787,2 milioni di euro (776,8 milioni di euro a fine marzo 2014).

In base alle disposizioni dettate dagli articoli 11, paragrafi 2 e 3, e 13, paragrafo 2, del regolamento UE n. 575/2013 (CRR), le banche controllate da una "società di partecipazione finanziaria madre" sono tenute a rispettare i requisiti stabiliti dal predetto regolamento sulla base della situazione consolidata della società di partecipazione finanziaria medesima. A seguito di tale normativa sul capitale è stato modificato il perimetro di consolidamento del Gruppo ai fini della vigilanza prudenziale portando a calcolare i ratio patrimoniali su Credemholding, la controllante (del 76,9%) di Credem S.p.A. Il CET1 Ratio phased-in calcolato su Credemholding è così pari a 11,01% (fully phased 10,23%); il Total capital ratio (Basilea 3 phased in) è pari a 12,78% (fully phased 12,28%). Entrambi gli indicatori non prevedono la contabilizzazione dell'utile del periodo computabile con il quale passerebbero rispettivamente a 11,31% e 13,07%.
Nel corso del 1° trimestre 2015 è avvenuta l'emissione, mediante private placement, di obbligazioni subordinate per circa 200 milioni di euro. Tale emissione era finalizzata a sostituire analogo aggregato di prestiti emessi in anni precedenti con un piano "amortizing" che, sulla base di un recente orientamento della vigilanza, non erano più computabili nel capitale di classe 2.

A fine marzo 2015 la struttura distributiva del Gruppo si articolava in 636 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti erano 5.792, i promotori finanziari con mandato 799, 275 gli agenti finanziari e 119 gli agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Si prevede la conferma di sostenuti ritmi di sviluppo commerciale con il conseguente progresso dei proventi finanziari e commissionali e la crescita della spesa, in discontinuità rispetto al sistema bancario. Per il prosieguo dell'anno si prospetta inoltre una parziale modifica della struttura dei ricavi, che sarà meno focalizzata sull'apporto dell'area finanza e con una più contenuta incidenza del margine finanziario, a seguito del riposizionamento del portafoglio titoli, ma che potrà beneficiare, principalmente per effetto del marcato sviluppo dei volumi, del crescente apporto dell'intermediazione da clientela.

Altre informazioni

Nel corso del trimestre si è completato il piano di rimborso alla Banca Centrale Europea del finanziamento LTRO che ammontava a 1,5 miliardi di euro a fine 2014; è rimasto invariato a 0,7 miliardi il finanziamento TLTRO mentre a gennaio è stata attivata l'Asta di Rifinanziamento Trimestrale per un importo pari a 0,5 miliardi di euro.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Paolo Tommasini, dichiara, ai sensi del comma 2 dell'art. 154 bis del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, che l'informativa contabile relativa a Credito Emiliano S.p.A. e l'informativa contabile consolidata relativa al Gruppo Credem contenuta in questo comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

In allegato i prospetti di stato patrimoniale e conto economico consolidati e il conto economico consolidato riclassificato. Il resoconto intermedio di gestione consolidato riferito al 31 marzo 2015, non soggetto a revisione contabile, sarà a disposizione del pubblico nei termini di legge previsti. Una presentazione di commento ai risultati consolidati al 31 marzo 2015 verrà resa disponibile nella sezione "Investor Relations" del sito internet www.credem.it

Per ulteriori informazioni su Credem e sulle società del gruppo è disponibile il sito Internet www.credem.it 

(Fonte: ufficio stampa Credem)

Uno spettacolo singolare, che coinvolge brillanti giovani imprenditori e artigiani creativi insieme a grandi imprenditori e personalità del mondo della cultura. Il tema portante che accomuna queste storie è l'innovazione e quella certa "rigenerazione culturale" che rende possibile creare imprese di grande successo (nonostante tutto). 

Parma, 12 maggio 2015 - in allegato il programma scaricabile

Dopo aver parlato di mutazioni (economiche, sociali e culturali) e di nuovi sentieri negli eventi pubblici degli scorsi anni – dai diversi "ParmaCamp" al più recente "CNA Next" – CNA vuole ora focalizzare l'attenzione su quelle storie di persone che questa mutazione l'hanno governata e che, attraverso di essa, hanno saputo costruire qualcosa di grande. Il titolo #impresapossibile lascia intendere molto chiaramente lo spirito di questo momento, che si terrà nel pomeriggio di giovedì 14 maggio alle ore 15 presso lo Spazio Bignardi del Teatro Due di Parma.

Sul palco si alterneranno grandi e affermati imprenditori, giovani talenti del territorio che hanno reso concreto e tangibile il proprio sogno d'impresa di successo e alcuni ospiti speciali che porteranno all'attenzione dei presenti la loro storia e la loro esperienza.
Ad aprire formalmente il pomeriggio saranno i saluti di Gualtiero Ghirardi, Presidente CNA Parma, e di Paola Donati, Direttore Fondazione Teatro Due.

A seguire il panel "La grande bellezza" che ospiterà grandi personalità del mondo imprenditoriale del nostro territorio quali Andrea Pontremoli, Dallara Automobili Spa, e Gianpaolo Ghilardotti, FoodLab Srl. Successivamente le storie delle "imprese (davvero) possibili" narrate dagli stessi protagonisti, Eleonora Deidda (Loppis), Stefano Guizzetti (Ciacco), Chiara Allegri (Fogg Art Photo Gallery), Sonia Valente, Luigi Pizzuti (Studio AFA), Paolo Cerri (MEET Hamburger Gourmet), Maria Lamanna (Maria Lamanna Handbags), Alessandro Mercadanti (Ciclofabbro Bagaj), Chiara Berta (Laboratorio Crea), Luca Cavina (Social Cities), Giorgia Barabaschi, Carlo Pignatti (Freekar). Dieci storie esemplari di successo e di passione, una risposta forte e chiara per tutti coloro che si stanno chiedendo se Parma può ancora essere il territorio fertile da cui possono germogliare percorsi imprenditoriali di grande successo.

Successo che CNA augura ai quattro "sogni d'impresa" che si racconteranno attraverso i visionari Alex Salvarani, Leonardo Benecchi (Maringò), Luca Rebecchi (Tank U), Giorgio Toderi, Marco Monegatti (UniPR Racing Team), Francesco Cibati, Matteo Scalfani (C.a.c.c.a.).
Tutti questi racconti saranno interrotti, di tanto in tanto, da interventi tenuti da ospiti speciali, portatori di altre storie positive da cui trarre ispirazione: Matteo Fini, giornalista e scrittore, con l'intervento "Che fine hanno fatto i bamboccioni?", Barbara Fragogna, artista, curatore ed editore, con l'intervento "Maneggiare con cura", Alessandro Tassi Carboni, Presidente Ordine degli Architetti di Parma, con l'intervento "Abitare la città dimenticata" per chiudere con il talento di Mirko Leraghi, Rico Montanini, Danilo Barozzi, Luca Conti, con l'intervento "Io Parlo (e mangio) Parmigiano".

A tirar le somme e a concludere questo pomeriggio speciale sarà Stefania Milo, Presidente Nazionale CNA Giovani Imprenditori, che – insieme a Andrea Mareschi, Responsabile Comunicazione CNA – tesserà le fila di tutti gli interventi con la conduzione dell'evento.
#impresapossibile è realizzato grazie al prezioso sostegno di Banca Popolare di Lodi, Hera Comm, concessionaria Citroen Chierici.

Info: www.cnaparma.it/news/items/impresapossibile-le-storie-di-impresa-in-scena-al-teatro-due.html 

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

L'invito della Gilda Insegnanti agli elettori di Fontevivo, Soragna e Varano a non votare il partito che attacca gli insegnanti, il Pd. -

Parma, 11 maggio 2015 -

"I docenti italiani stanno subendo un attacco senza precedenti dal partito di maggioranza, il Pd. Dopo lo sciopero del 5 maggio e le altre iniziative spontanee, come la manifestazione dei giorni scorsi davanti alla sede parmigiana del partito di Renzi: gli insegnanti, le loro famiglie e tutti coloro che vogliono bene alla scuola, non possono esimersi dal compiere altre azioni per cercare di ricondurre alla ragione gli esponenti del partito di governo. L'arma del voto ci sembra quella più democratica, ci dispiace per i candidati locali del Pd che forse nulla determinano a livello nazionale, ma secondo noi il dissenso deve partire dal basso in termini di consensi elettorali, il coordinatore provinciale della Gilda, Salvatore Pizzo, invita i cittadini a non esprimere i loro suffragi a quegli esponenti del Pd, candidati alle comunali di Varano, Fontevivo e Soragna, che non scelgono di dissociarsi dal violento attacco sferrato agli insegnanti italiani, chiamato furbescamente "Buona Scuola". Una legge che prevede l'instaurazione della dittatura nelle scuole, scardina il principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione, rimettendo alla volontà di un singolo (il dirigente scolastico che dovrà rispondere ad organismi di nomina politica) la decisione dei criteri per le assunzioni, volontà che se trasformate in legge saranno portatrici di inevitabili fenomeni di corruzione e clientelismo. I docenti per vedersi rinnovato l'ingaggio saranno soggetti all'autorità di soggetti dirigenziali, cooptati con discutibili concorsi tanto cari a certa politica. Si vogliono licenziare d'ufficio tutti coloro che per oltre 36 mesi sono stati sfruttati con contratti a temine, ciò se malauguratamente non dovessero rientrare in un fumoso piano di assunzioni che il governo intende agganciare alla sua pseudo riforma, eppure potrebbe semplicemente assumere con un provvedimento ad hoc. Il tutto sta avvenendo senza alcuna interlocuzione vera con le rappresentanze di categoria. Nelle scuole si respira già un'aria di regime, anche qui a Parma."

(Fonte: ufficio Gilda Insegnanti)

Domani Associazione Giovani Cooperatori insegna come promuovere propria attività attraverso social media. L'iniziativa è aperta a tutti. -

Modena, 11 maggio 2015

Si parla di strategie di promozione digitale nell'incontro organizzato domani – martedì 12 maggio – dall'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena. L'iniziativa, aperta a tutti (studenti compresi) si svolge dalle 17 alle 20 presso la cooperativa sociale Scai (via del Sagittario 1, Modena). Intervengono esperti di social media che spiegano come utilizzare correttamente i nuovi strumenti digitali per promuovere la propria attività. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Focus su crescita economica e opportunità per le imprese del territorio. Giovedì 14 maggio, presso la sede di Unindustria Reggio Emilia, alle ore 9.30, gli esperti del Gruppo bancario incontreranno i rappresentanti di numerose aziende locali nell'ambito di un appuntamento volto a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività imprenditoriale a nuovi mercati. -

Reggio Emilia, 11 maggio 2015 -

Turchia e Azerbaijan: due mercati in forte sviluppo e amanti del made in Italy. Entrambi rappresentano un "trampolino di lancio" ideale per avviare o intensificare l'export in aree ad elevato tasso di crescita e UniCredit con Unindustria Reggio Emilia intendono proporsi come partners privilegiati nel supporto allo sviluppo del business delle imprese italiane all'estero.

Con questo obiettivo è stato pensato e sviluppato il "Forum Turchia e Azerbaijan" in programma giovedì 14 maggio, con inizio alle 9.30, presso la sede di Unindustria, in via Toschi, 30/A a Reggio Emilia. Un appuntamento realizzato grazie all'unione delle competenze degli esperti dei mercati esteri di UniCredit. Non un semplice convegno, ma un incontro operativo rivolto agli imprenditori del territorio che avranno la possibilità di confrontarsi sulle caratteristiche e le potenzialità di mercati che crescono a ritmi straordinari.

La giornata si aprirà con i saluti di Paolo Bucchi, Vice Presidente Unindustria Reggio Emilia; e di Massimo Morselli, Area Manager Reggio Emilia UniCredit. A seguire gli interventi di Nicola Longo Dente, responsabile International & Multinational Banking - YapiKredi (UniCredit) sul tema: "Turchia: un'opportunità per le aziende italiane"; e di Rosario Sapuppo dello Studio Schonherr Istanbul, su "Investimenti in Turchia: aspetti pratico legali". "Guida pratica per il successo in Turchia", è il titolo dell'intervento di Ece Aldogan di Sancar Consulting Turchia, seguito dall'approfondimento "Doing business in Azerbaijan", a cura di Orhan Gultekin, Sales AGM in Yapi Kredi Azerbaijan; e di Narmin Aslanova, Tax Manager Deloitte & Touche LLC - Deloitte Baku.

In chiusura dibattito e incontri individuali con i relatori.

(fonte: ufficio stampa Unicredit)

Il calendario della settimana dall' 11 al 17 maggio 2015 con le nuove vie dei controlli autovelox e autodetector. -

Parma, 11 maggio 2015 -

CONTROLLI AUTOVELOX 

lunedì11/05/2015 Viale Rustici

martedì12/05/2015 Via Sidoli

mercoledì13/05/2015 Via Langhirano – Corcagnano

Giovedì14/05/2015 Viale Martiri della Libertà

venerdì15/05/2015 Via Emilia Ovest –San Pancrazio

sabato16/05/2015 Via Baganzola

CONTROLLI AUTODETECTOR 

Lunedì11/05/2015 CONTROLLO FERMI FISCALI Quartiere Molinetto / Montanara

martedì12/05/2015 CONTROLLO FERMI FISCALI Quartiere San Lazzaro / Cittadella

mercoledì13/05/2015 CONTROLLO FERMI FISCALI Quartiere Centro /San Leonardo

giovedì14/05/2015 CONTROLLO FERMI FISCALI Quartiere Pablo / Golese

venerdì15/05/2015 CONTROLLO FERMI FISCALI Quartiere Vigatto / Corcagnano / Vigheffio

(fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Approvato dai soci il bilancio 2014 insieme al preventivo 2015. Il consuntivo si chiude con un fatturato di 2,56 milioni di euro. -

Modena, 11 maggio 2015 -

Nonostante la crisi delle costruzioni e di molte cooperative di abitazione della regione, sono positivi i conti di Unicapi, la principale cooperativa modenese di abitazione a proprietà indivisa. Lo dimostra il bilancio 2014, approvato sabato dai soci insieme al preventivo 2015. Il consuntivo si chiude con un fatturato di 2,56 milioni di euro, in crescita del 5 per cento rispetto al 2013; l'aumento dei ricavi, interamente derivanti dai canoni di godimento, è dovuto alla riassegnazione di alloggi. Una cooperativa come Unicapi, infatti, non può superare certi limiti nella determinazione dei canoni di affitto. L'utile d'esercizio è quasi raddoppiato, passando dai 339 mila euro del 2013 ai 601 mila euro del 2014. La somma è stata destinata a riserva indivisibile, andando così a incrementare il patrimonio netto di Unicapi, che supera i 20 milioni di euro.

«Abbiamo ormai assorbito i colpi del terremoto 2012, che aveva causato danni a tre edifici della nostra cooperativa a Camposanto e Rovereto – dichiara il presidente di Unicapi Antonio Finelli – Gli alloggi di Camposanto sono già stati restituiti ai soci; entro la fine dell'anno avranno un alloggio nuovo anche i nostri soci di Rovereto. Unicapi si conferma una cooperativa solida, presente con 931 alloggi in quindici Comuni della provincia, con oltre 3 mila soci tra assegnatari e non». Quanto al futuro della cooperazione a proprietà indivisa, Finelli spiega che aumenta la domanda di case a canoni sociali e non mancano i soggetti (dall'Acer alle cooperative) in grado di rispondere a questa domanda, ma non ci sono più le aree a basso costo e anche i finanziamenti pubblici sono calati molto rispetto al passato. «Per evitare il rischio di sopravvivere gestendo solo il vecchio patrimonio, la cooperazione di abitanti deve condividere competenze ed esperienze con la cooperazione sociale. Queste due forme di cooperazione – conclude il presidente di Unicapi – possono essere protagoniste di un nuovo modo di abitare e creare insediamenti abitativi che abbiano le caratteristiche di comunità solidali».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Parmigiano Reggiano a EXPO: incontri a ritmo serrato con distribuzione e mass media e "lezioni" per contrastare le imitazioni. 

Reggio Emilia, 08 maggio 2015 - Sono partiti a ritmo serrato, nell'ambito di Expo, gli incontri del Consorzio del Parmigiano Reggiano con il mondo della distribuzione e la stampa internazionale.

Sei, solo nel pomeriggio di mercoledì, gli incontri con importanti catene distributive, con una particolare presenza degli Stati Uniti (tre catene) e poi Australia, Canada e Giappone.

"Sono confronti importanti - sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti - sia perché corrispondono alla vera vocazione dell'Esposizione Universale come luogo d'incontro di esperienze, culture e operatori economici, sia perché coinvolgono Paesi e realtà distributive che mostrano un'attenzione crescente verso i prodotti naturali e Dop".
L'avvio degli incontri con le catene distributive precede di alcuni giorni quelli previsti con le delegazioni provenienti da decine di Paesi presenti ad Expo.

"Dal 25 maggio - spiega Deserti - avvieremo i confronti con le delegazioni di 45 nazioni, e nell'arco dei prossimi 6 mesi numerose hanno richiesto la visita in caseificio, potendo così apprezzare gli elementi di artigianalità e il profondo legame con il territorio che caratterizza il nostro prodotto e che rappresentano uno dei motivi di maggiore interesse e di sorpresa per chi proviene da realtà in cui il riconoscimento del valore delle produzioni Dop italiane può crescere ulteriormente proprio sulla base di questi elementi di originalità".

Numerosi, intanto, anche i giornalisti che, venendo in Italia per scoprire i padiglioni di Milano, chiedono di poter toccare con mano la produzione del Parmigiano Reggiano, universalmente riconosciuta come emblema della qualità casearia italiana. Per loro, il Consorzio ha messo a punto un format basato su un'immersione totale nel mondo del Parmigiano Reggiano che prevede la visita in caseificio, una seduta informativa sul prodotto, una degustazione guidata di tre stagionature e un focus specifico sulle imitazioni.

"La prima delegazione di giornalisti è arrivata lunedì - sottolinea il direttore del Consorzio - ed ha coinvolto 15 esponenti della stampa specializzata provenienti da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Giappone, Albania, Svezia, Irlanda, Finlandia e Belgio. Anche in quelli che realizzeremo nei prossimi giorni e mesi abbiamo previsto un approfondimento sulle imitazioni, perché ci troviamo di fronte a Paesi in cui non è sufficiente promuovere il nostro prodotto, ma occorre anche agire con ogni mezzo (dalla vigilanza all'informazione) a contrasto di fenomeni di imitazione talvolta neppure percepiti come tali dal consumatore straniero".

"Nell'ambito del semestre di Expo 2015 - conclude Deserti - vogliamo cogliere anche questa opportunità di informazione e chiarimento, perché se è vero che l'Esposizione non è il luogo in cui si effettuano vendite, è altrettanto vero che è il luogo ideale per promuovere la cultura di un prodotto, di un Paese e di un territorio, salvaguardandola e promuovendola nella sua unicità".

 

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 19 10 maggio 2015

(File pdf scaricabile)

1.1 editoriale Democrazia 2.0 - Un tool come il coltellino svizzero!
3.1 cereali Materie prime, all'alba della discesa?
4.1 cereali Materie prime, all'alba della discesa?
5.1 Lattiero caseario Profondo rosso per i derivati del latte.
6.1 semplificazione Approvato il decreto del Registro unico dei controlli
6.2 crisi Economia non riparte. Serve riforma fiscale
6.3 difesa suolo Emilia Romagna, chiesti 100 milioni per difesa del suolo
7.1 Parmigiano Reggiano Parmigiano reggiano, assalto alla Grande Muraglia
8.1 pasta All'estero trionfa la pasta made in Italy.
9.1 Expo2015 - vino "Vino-a taste of Italy"
10.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
11.1 promozioni  "vino" e partners

 

Cibus 19 COP 2015

 

 


Difesa del suolo - Il presidente Bonaccini e l'assessore Gazzolo a Roma dal ministro Galletti: "Abbiamo chiesto al ministro oltre 100 milioni di nuove risorse per realizzare interventi prioritari contro il dissesto idrogeologico"

Bologna - Oltre 100 milioni di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico, che si aggiungono ai 100 milioni già disponibili tra risorse regionali, nazionali ed europee.

Li hanno chiesti oggi a Roma al ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l'assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo.
"Si è trattato di un incontro positivo - commenta Gazzolo-. Al ministro abbiamo segnalato le priorità d'intervento per gli anni 2015 e 2016, assicurando la cantierabilità immediata delle opere, e chiesto la disponibilità di oltre 100 milioni di risorse. Si tratta di fondi importanti, che si aggiungono a quelli già disponibili per interventi strutturali e di messa in sicurezza del territorio, una delle priorità del nostro mandato. Il ministro - conclude Gazzolo - ha assicurato che entro il mese di giugno sarà definito il quadro degli interventi da realizzare, secondo le priorità che abbiamo segnalato".

(Fonte Regione Emilia Romagna/EC)

Export -  A pochi mesi di distanza dalla registrazione del marchio in cinese mandarino e cantonese, il Consorzio protagonista al Sial di Shangai dal 6 all'8 maggio e di 7 "roadshows" a Beijing da maggio a dicembre 2015

Reggio Emilia, 5 maggio 2015
E' una campagna lunga, articolata e massiccia quella che il Consorzio del Parmigiano Reggiano lancia sulla Cina, "mercato che presenta straordinaria possibilità – spiega il direttore dell'Ente, Riccardo Deserti – ma sul quale occorrono iniziative particolarmente mirate, in considerazione del fatto che il consumo di formaggio – e specialmente dei prodotti duri, poco conosciuti - non rientra nelle tradizioni di tanta parte dei consumatori".
Dopo aver realizzato – il 4 maggio - un seminario formativo con degustazione nell'enoteca italiana di Yishang alla presenza di giornalisti, operatori commerciali e i principali distributori di Parmigiano Reggiano sul mercato cinese (tra questi Italuck, BrightView, SinodiseGoodwell China), e dopo un media dinner con le più importanti testate giornalistiche del settore gastronomico al ristorante italiano "Dolce Vita", il Consorzio – per la prima volta – sarà tra i protagonisti dello Sial China, il grande salone che si terrà a Shangai dal 6 all'8 maggio.

Il nostro obiettivo – spiega il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai – è principalmente quello di presentare agli operatori commerciali e ai visitatori le caratteristiche fondamentali del Parmigiano Reggiano, il suo processo di produzione, le sue qualità nutrizionali, fornendo anche una serie di informazioni sul come distinguere il prodotto autentico dalle imitazioni e dai similgrana, che anche in Cina vengono proposti a prezzi bassissimi".
"Sebbene il consumo pro-capite di formaggi sia ancora modesto – prosegue Alai – la progressiva occidentalizzazione delle abitudini alimentari che si registra nelle grandi città sta offrendo spazi particolarmente rilevanti (dai circa 50 grammi di consumo pro-capite annuo attuale si prevede la crescita a 230 grammi nel 2019), soprattutto perché si associa ad una particolare attenzione alle produzioni a Denominazione d'origine protetta; per questo, dunque, occorre un'azione informativa intensa e capillare sia sul singolo prodotto che in partnership con altre eccellenze italiane ed europee".
"In questo senso – spiega il direttore Riccardo Deserti – sono particolarmente importanti le azioni di cui saremo protagonisti in Cina nell'ambito del progetto "The Tastes of Europe Campaign", finalizzata a promuovere la qualità dei prodotti Dop e Igp e concentrata, da maggio a dicembre 2015, proprio sulla Cina, dove nel 2014 siamo riusciti a completare la registrazione del marchio Parmigiano Reggiano traslitterato in cinese mandarino e cantonese, risultato fondamentale per tutelare produttori e consumatori dai falsi".

Il decollo delle iniziative legate al progetto europeo è in programma il 6 maggio a Beijing con un evento per la stampa, un coking show e un buffet (previsti 1.500 ospiti); la campagna proseguirà poi con 7 "roadshows" in centri commerciali e viali di lusso nei mesi di maggio, giugno, luglio, settembre, novembre e dicembre, con un appuntamento anche presso l'ambaschiata tedesca a Beijing.

"Le azioni della campagna europea di cui siamo partecipi – spiega Deserti – mirano a creare maggiore consapevolezza, tra i consumatori e i media cinesi, delle caratteristiche dei prodotti a Denominazione Protetta come garanzia di autenticità e qualità, ad intensificare i rapporti tra i produttori europei e gli importatori, distributori e dettaglianti cinesi, a presentare alle autorità e alle istituzioni cinesi il valore e i pilastri fondamentali di questi prodotti e ad accrescere la conoscenza delle zone d'origine".

"La nostra agenzia cinese, la Shangai Yishang Wine Business Consulting Co.ltd – conclude Deserti - sarà presente ad ogni evento per curare degustazioni e offrire materiale informativo".

(CFPR)

Domenica, 10 Maggio 2015 09:09

All'estero trionfa la pasta made in Italy.

Pasta - Boom dell'export nel 2014, superati i due milioni di tonnellate (+4% sul 2013)

Roma, 6 maggio 2015

Con un balzo in avanti del 4%, le esportazioni di pasta made in Italy hanno superato nel 2014 la soglia di 2 milioni di tonnellate, per un giro d'affari complessivo di oltre 2,2 miliardi di euro.

La pasta pesa oggi il 7% circa del valore dell'export dell'intero agroalimentare, e negli ultimi 15 anni, osserva l'Ismea, ha registrato un trend delle spedizioni all'estero in continua e rapida ascesa. Nel caso della pasta di semola secca - che rappresenta oltre l'80% dell'intero comparto - le esportazioni sono cresciute, a partire dal 2001, mediamente ad un ritmo del 2,3% annuo in volume e del 5% in valore, con uno stop solo nel 2008, quando la fiammata dei listini del grano duro determinò una drastica riduzione dei quantitativi immessi sui circuiti internazionali (-5% circa) per via degli alti livelli di prezzo raggiunti.

L'export del settore si rivolge principalmente al mercato comunitario, dove Germania, Francia e Regno Unito hanno assorbito nel 2014 quasi il 46% della produzione nazionale inviata oltre frontiera. La dinamica dell'ultimo anno si è rivelata particolarmente sostenuta verso il Regno Unito (+10% in quantità sul 2013), positiva verso la Germania (+1%) e invariata alla volta di Parigi. Scorrendo lungo la lista dei principali Paesi clienti, si evidenzia una buona performance in Usa (+7%) a fronte di una battuta d'arresto in Giappone (-4%). Incrementi a due cifre si registrano invece nel mercato russo (+11%), nei Paesi Bassi (+18%) e in Belgio (+17%). Più contenuta la crescita in Svezia (+4%) - ottavo mercato di sbocco in termini quantitativi alla spalle dei Paesi Bassi - mentre gli invii in Austria hanno accusato una flessione del 2%. Tra le destinazioni più promettenti, oltre alla già citata Russia, passata da poco più di 7 mila tonnellate del 2000 alle oltre 59 mila del 2014, si annovera la Cina che, pur in corrispondenza di quote di mercato ancora esigue, ha incrementato i suoi acquisti del 40% nel 2014, confermando l'ottimo trend dell'ultimo triennio.

Un'ulteriore conferma del successo della pasta di semola italiana che, sottolinea l'Ismea, rende ancora più evidente la dicotomia esistente tra fase agricola e industriale, in un settore strutturalmente dipendente dall'estero per l'approvvigionamento della materia prima.

(Fonte Ismea)

Il Gruppo Emak acquisisce il 70% di Lemasa, tra i principali produttori in Sud America di pompe e impianti ad alta e altissima pressione. Con uno specifico finanziamento, UniCredit e BNL sostengono le strategie di crescita del Gruppo Emak, leader internazionale nei settori dell'outdoor power equipment, delle pompe, dell'high pressure water jetting e dei relativi componenti ed accessori. -

Reggio Emilia, 8 maggio 2015 -

Ha il cuore a Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio Emilia, e rapporti commerciali che arrivano fino in Cina, toccando Centro Europa, Africa, Nord e Sud America. E' il Gruppo Emak, leader internazionale nei settori dell'outdoor power equipment, delle pompe e del water jetting, e dei relativi componenti ed accessori. Grazie all'applicazione di tecnologie innovative, il Gruppo Emak vanta un forte posizionamento sul mercato mondiale ed è alla ricerca continua di alti standard qualitativi e di servizio al cliente.

Il Gruppo ha concluso, con il supporto finanziario di UniCredit e BNL Gruppo BNP Paribas, una importante operazione volta a rafforzare la propria presenza internazionale e contestualmente ad acquisire tecnologia di elevato standing nel mercato dell'high pressure water jetting.

Si tratta dell'acquisizione del 70% della società brasiliana "Lemasa Industria e Comercio de Bombas ad Alta Pressao Ltd", attiva nel settore della produzione e commercializzazione delle pompe ad altissima pressione.

L'operazione è stata curata da UniCredit SpA con il ruolo di Bookrunner ed Agent per un importo di 17 milioni di euro e da BNL con 27,5 milioni di Reais a garanzia di un finanziamento alla Società da parte della sede brasiliana di BNP Paribas.

"L'acquisizione di Lemasa rientra perfettamente nella strategia di crescita del nostro Gruppo. – dice Aimone Burani, Vice Presidente e CFO di Emak - Ci offre, infatti, la possibilità di rafforzare la nostra presenza in un mercato importante come quello brasiliano e di completare la nostra gamma prodotti nel settore delle pompe e dell'high pressure water jetting. L'operazione conclusa con il supporto di UniCredit e BNL, due primari istituti italiani, dimostra come il sistema bancario rappresenti un partner importante nel percorso di crescita intrapreso già da qualche anno dal Gruppo.

"Questo è un esempio concreto di eccellenza in ambito industriale ed economico – spiega Massimo Morselli, Responsabile Area Commerciale Reggio Emilia UniCredit - e la conferma che un business di successo non può prescindere dalle linee conduttrici dell'innovazione e dell'internazionalizzazione. Quella di Emak è una storia imprenditoriale contraddistinta da un dinamismo che UniCredit riconosce come valore ed intende assecondare e accompagnare nel suo percorso di crescita a prova tangibile dell'impegno del Gruppo nel supportare le eccellenze italiane".

"BNL vuole essere sempre più la banca di riferimento per l'internazionalizzazione delle imprese - afferma Massimiliano Mastalia, Direttore Territoriale Corporate Nord-Est - Siamo particolarmente orgogliosi di aver messo a disposizione di Emak, un'eccellenza imprenditoriale del nostro Paese, il know how internazionale del Gruppo BNP Paribas presente in 75 paesi nel mondo e l'esperienza di BNL per assistere gli imprenditori italiani direttamente nei mercati in cui sono già attivi o verso i quali vogliono espandersi".

L'operazione di acquisizione – valorizzabile con un impegno complessivo di 75,6 milioni di Reais - è stata portata a termine dalla neocostituita società Comet do Brasil Investimentos con sede in Indaiatuba (Brasile) il cui capitale è detenuto per il 99% dalla controllata Comet Spa (100% Emak Spa) e per l'1% dalla controllata Ptc Srl.

L'attività e la tecnologia di Lemasa sono fortemente complementari con quelle della controllata Comet, uno dei leader mondiali nel settore delle pompe per l'agricoltura, delle pompe industriali e degli impianti ad alta pressione. Con questa acquisizione, Comet rafforzerà il proprio posizionamento competitivo sfruttando le sinergie industriali e distributive che deriveranno dall'operazione.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Focus su crescita economica e opportunità per le imprese del territorio. Lunedì 11 maggio, presso la sede della CNA provinciale di Ravenna, alle ore 9.30, gli esperti del Gruppo bancario incontreranno i rappresentanti di numerose aziende locali nell'ambito di un appuntamento volto a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività imprenditoriale a nuovi mercati. -

Parma, 8 maggio 2015 -

Turchia e Azerbaijan: due mercati in forte sviluppo e amanti del made in Italy. Entrambi rappresentano un "trampolino di lancio" ideale per avviare o intensificare l'export in aree ad elevato tasso di crescita e UniCredit con CNA Ravenna intendono proporsi come partners privilegiati nel supporto allo sviluppo del business delle imprese italiane all'estero.

Con questo obiettivo è stato pensato e sviluppato il "Forum Turchia e Azerbaijan" in programma lunedì 11 maggio, con inizio alle 9.30, presso la Sala Bedeschi della CNA Provinciale di Ravenna, in viale Randi 90. Un appuntamento realizzato grazie all'unione delle competenze degli esperti dei mercati esteri di UniCredit. Non un semplice convegno, ma un incontro operativo rivolto agli imprenditori del territorio che avranno la possibilità di confrontarsi sulle caratteristiche e le potenzialità di mercati che crescono a ritmi straordinari.

La giornata si aprirà con i saluti di Massimo Mazzavillani, direttore della CNA provinciale di Ravenna, e di Marco Nanetti, Area Manager Ravenna UniCredit. A seguire gli interventi di Nicola Longo Dente, responsabile International & Multinational Banking - YapiKredi (UniCredit) sul tema: "Turchia: un'opportunità per le aziende italiane"; e di Emmy Di Gioia dello Studio Postacioglu Istanbul, su "Investimenti in Turchia: aspetti pratico legali". "Fare business in Azerbaijan" sarà l'argomento trattato da Giacomo Luccisano, Partner Diacron Istanbul. In chiusura, le relazioni, Nuran Kerimov Managing Partner Deloitte & Touche LLC Deloitte Baku; Orhan Gultekin Sales AGM in Yapi Kredi Azerbaijan; e la testimonianza di Valerio Molinari, AD Ecogest Srl.

La partecipazione all'evento è gratuita, inviando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Domani (sabato 9 maggio) a Mirandola la finale del progetto di CNA. I progetti d'impresa degli studenti dell' Istituto Tecnico Economico G. Luosi di Mirandola saranno valutati presso la Sala Consigliare del Municipio di Mirandola, durante un evento aperto al pubblico. In lizza sei idee d'impresa, il progetto più interessante dal punto di vista dell'idea imprenditoriale verrà premiato con la partecipazione alla finale italiana presso l'Expo di Milano -

Mirandola, 08 maggio 2015 -

Sei progetti d'impresa per contendersi la partecipazione alla finale nazionale in programma lunedì 18 e martedì 19 maggio. Stiamo parlando di "Enterprise – Giovani artigiani a Expo 2015" – il progetto ideato dalla CNA regionale che ha coinvolto cinque province dell'Emilia Romagna tra le quali quella modenese.
Obiettivo del progetto, quello di valorizzare le imprese artigiane attraverso l'incoraggiamento e la supervisione di idee innovative di giovani sui temi inerenti all'Expo, dall'alimentazione alla produzione di manufatti "sostenibili".

E' attorno a questi temi che si è sviluppata l'attività degli studenti del Luosi di Mirandola, i cui progetti d'impresa saranno valutati domani – sabato 9 maggio alle 17 – presso la Sala Consigliare del Municipio di Mirandola, durante un evento aperto al pubblico.
Sei le idee d'impresa che si contenderanno il premio principale, la partecipazione alla finale nazionale in programma lunedì 18 maggio a Piacenza e, il giorno successivo, una visita a Expo, dove sarà celebrato il progetto vincitore.

I progetti in lizza

In lizza ventinove ragazzi, seguiti da sei tutor imprenditori, che hanno dato spazio alla loro "fantasia" imprenditoriale elaborando progetti comunque realizzabili, con tanto di business plan. Si va dalla realizzazione di una bevanda in grado di ridurre il tasso alcolemico nel sangue a un laser-scanner che permette l'analisi in tempo reale della frutta o della verdura che si intende mangiare per monitorarne calorie, vitamine, zuccheri, acqua. Ancora, un dispositivo per ritrovare le chiavi smarrite tramite il cellulare, o le scarpe con tacco che si trasformano in "ballerine", idea apprezzatissima dalle consumatrici. E per finire un sistema di intrattenimento per i più piccini ed orecchini che consentono di ascoltare musica, ricevere chiamate e registrare ciò che si ascolta.

La commissione 

A giudicare i progetti una commissione di sei "giurati" esperti del mondo del lavoro composta da Claudia Zagni (funzionario CNA), Emanuela Bertini (imprenditrice), Luigi Mai (imprenditore in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola), Cristina Ceretti (ex assessore provinciale all'istruzione, formazione e lavoro), Alberto Bergamini (consigliere di San Felice 1893 Banca Popolare, partner dell'iniziativa), Roberto Ganzerli (assessore alle attività produttive del Comune di Mirandola, patrocinatore del progetto).

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Giovedì, 07 Maggio 2015 15:20

Anche "Rezdora" in vetrina a Tuttofood

Grande successo per la fiera TUTTOFOOD, in concomitanza con Expo a Milano e per la rete di imprese alimentari modenese targate CNA. -

Modena, 07 maggio 2015 -

Si è concluso da pochi giorni a Milano TUTTOFOOD, la World Food Exhibition diventata ormai la terza manifestazione dell'agro-alimentare in Europa e la fiera più internazionale dell'alimentazione in Italia, grazie alle sue caratteristiche innovative e di ricerca di nuove opportunità di business. Un evento esclusivamente riservato al B2B che risponde sia alle esigenze delle aziende che guardano principalmente al mercato italiano, ma anche a quelle che puntano all'esportazione.

Un vetrina di lancio degna di attenzione, quella di Tuttofood, che non si è lasciata sfuggire neanche Rezdora, la prima rete di imprese alimentari in Emilia Romagna di CNA Alimentare, costituita da Sottobosco, Salumificio Vecchi, Dolcem, Il Forno di Levizzano e Il Mallo.
Attraverso gli assaggi dei prodotti delle aziende modenesi, per i visitatori di Tuttofood è stato sicuramente un viaggio nel gusto e nei sapori tipici della nostra terra. Partendo dalle nuove specialità al tartufo di sottobosco, fino ad arrivare alle delizie di carne precotta e a una linea innovativa dedicata all'anatra del Salumificio Vecchi, passando per i bastoncini alle olive, alla pancetta, alla cipolla e al formaggio de Il forno di Levizzano e concludendo con Dolcem e le sue Ciocofollie.

Ampio spazio quest'anno al Made in Modena e alle sue eccellenze del gusto grazie anche al sostegno di Expomodena, che ha sostenuto la partecipazione di alcune acetaie alla manifestazione, tra cui la Terra del Tuono di Arceto e l'Acetaia Bellei di Ravarino.
"Un gioia vedere tante aziende della nostra terra, e nostri associati in particolare, partecipare a questa importante manifestazione, sintomo di grande vitalità nonostante il periodo non troppo favorevole – afferma Primo Bertagni, Presidente CNA Alimentare Modena – È stata registrata una buona affluenza, anche se forse gli operatori stranieri sono stati inferiori rispetto alle attese. Ricordiamo che è stato anche il primo evento collegato a EXPO 2015 in tema di alimentazione".

"Hanno riscontrato particolare interesse le novità in termini di contenuti e di packaging – continua Bertagni - ed è confermato il grande interesse per il Made in Italy, sul quale però è necessario rimboccarsi le maniche, perché purtroppo c'è ancora molta confusione all'interno dell'opinione pubblica al riguardo. CNA in particolare, che rappresenta veri imprenditori artigiani, sarà protagonista attivo di questo percorso di sensibilizzazione, sia in Italia sia all' estero".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il progetto di Confcooperative per formare nuovi cooperatori sociali si conclude domani parlando di fundraising, crowdfunding e finanziamenti europei. -

Modena, 7 maggio 2015

Si conclude domani "Socialmente", il progetto formativo per amministratori e dirigenti di cooperative sociali organizzato e gestito da Federsolidarietà, l'organismo che rappresenta le cinquanta cooperativa sociali aderenti a Confcooperative Modena. Domani – venerdì 8 maggio si parla di fundraising, crowdfunding e finanziamenti europei; all'incontro, che si svolge dalle 8.30 alle 13 a Modena (settimo piano di palazzo Europa), intervengono Agnese Agrizzi (Ideaginger) e Francesco Baruffi (Fondazione Democenter-Sipe).

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

A breve operativo il Desk Emilia-Romagna nella Provincia di Binh Duong. Sarà un supporto alle imprese per operare nell'area a più alta vocazione manifatturiera del Paese Asiatico. -

Parma, 7 maggio 2015 -

Faciliterà le imprese emiliano-romagnole ad approcciare il promettente mercato del Vietnam, in particolare della Provincia di Binh Duong che da tre anni, per crescita del Pil, è la locomotiva del dinamico Paese Asiatico, "porta di accesso" al mercato ASEAN.

E' il Desk Emilia-Romagna in Binh Duong, una struttura di supporto temporaneo che nasce grazie a un accordo tra Unioncamere Emilia-Romagna e Becamex (agenzia di sviluppo della provincia vietnamita) e rinvigorisce gli accordi di collaborazione siglati dalla Provincia con Unioncamere e Regione.

Il Desk sarà operativo da giugno nella Provincia di Binh Duong, nel cuore della zona economica del Sud Vietnam a meno di 25 km da Ho Chi Minh City, e quindi a portata di mano da aeroporto internazionale, porto e centro servizi commerciale, dove vive una popolazione di più di 1,9 milioni di abitanti su una superficie di quasi 3000 km quadrati.
Un'area fortemente vocata all'industria meccanica e quindi dove si possono aprire notevoli opportunità per le imprese emiliano-romagnole, anche grazie alla disponibilità di un parco industriale My Puhoc, tra i più importanti del Vietnam, con servizi amministrativi e logistici importanti".
La notizia è stata ufficializzata ieri nel corso del workshop "L'Emilia-Romagna incontra Binh Duong": a istituzioni, imprese e associazioni di categoria, la delegazione vietnamita ha illustrato le opportunità offerte.

Il progetto pilota di un desk specifico si aggiunge alle attività sviluppate da due anni: nel 2013, 40esimo anniversario dell'apertura delle relazioni diplomatiche tra Italia e Vietnam, l'Emilia-Romagna ha dato avvio a una nuova stagione di rapporti economici con il Paese Asiatico con la sottoscrizione di una dichiarazione di intenti e di un memorandum operativo tra Ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam in Italia, Regione e Unioncamere per promuovere gli investimenti, la cooperazione economica, il trasferimento di tecnologie e la collaborazione in attività di ricerca attraverso diverse iniziative.

Il Vietnam ha l'obiettivo di diventare entro il 2020, un Paese industrializzato sempre attento alla sostenibilità ambientale. Per questo tutte le maggiori filiere vietnamite necessitano di tecnologia e know how per innalzare la qualità delle produzioni e le imprese italiane possono giocare un ruolo importante.
Si aprono quindi notevoli opportunità di collaborazione economica che può avere un significativo passaggio con l'attivazione del Desk Emilia-Romagna in Vietnam nella Provincia di Binh Duong.

"Il progetto "Destinazione Vietnam" si è dimostrato efficace per il coinvolgimento diretto del sistema produttivo, associativo e istituzionale dell'Emilia-Romagna in questi anni – ha ricordato l'assessore regionale alle attività produttive Palma Costi - C'è un rapporto di partenariato strategico, una relazione privilegiata che potrà dare ancora buoni frutti".
L'iniziativa si è dimostrata efficace per il coinvolgimento diretto del sistema produttivo, associativo e istituzionale dell'Emilia-Romagna.

"I risultati incoraggiano a proseguire su questo percorso che promuove investimenti, trasferimento tecnologie, collaborazione economica. – ha commentato Stefano Landi, presidente Camera di commercio di Reggio Emilia - Oltre alla meccanica strumentale, nel 2015 il progetto si svilupperà nell'iniziativa "Food factory" tenendo conto dell' Expo di Milano con l'obiettivo di supportare la filiera dell'agroindustria e i prodotti agroalimentari a qualità certificata, attraverso azioni di promozione e informazione. L'attivazione del Desk Emilia-Romagna in Binh Duong presentata oggi aggiunge un nuovo tassello".

"La Provincia di Binh Duong – ha sottolineato il presidente, Tran Van Nam - contribuisce per oltre il 40 per cento all'economia del Vietnam. Sono 28 i distretti industriali e 3000 gli ettari a disposizione di insediamenti di imprese e quindi condizioni favorevoli per sviluppare attività, specialmente nel settore della meccanica industriale, metalmeccanica e agroindustria".

Il Binh Duong è una delle cinque province del Vietnam che attira più investimenti dall'estero: ben 21 miliardi di dollari per migliaia di progetti. Solo sette finora sono stati presentati da aziende italiane e quindi lo spazio di crescita sotto questo profilo, è enorme.
"Nel parco industriale, l'obiettivo è di realizzare una smart city green orientata non solo all'attrazione di investimenti, ma anche di servizi alla persona – ha sostenuto Van Hung Nguyen presidente della Becamex IDC – Per questo sono stati costruiti complessi residenziali in social housing per i lavoratori impiegati nelle aziende con possibilità di pagamento rateale ed è in campo un progetto di edilizia popolare per soddisfare la richiesta di alloggio dei lavoratori".

Per le imprese straniere che investono nell'area ciò significa una facilitazione a reperire forza lavoro giovane e competitiva.
Sotto questo profilo, fondamentale è il ruolo della formazione, che sta coinvolgendo sempre più il mondo universitario per valorizzare il ruolo del capitale umano.

Sergio Ferrari, per l'Università di Modena-Reggio, Marco di Tommaso per l'Ateneo di Ferrara e Angelo Guerriero di Alma Laurea hanno infatti ricordato i progetti che si stanno mettendo in campo per formare risorse umane con competenze specifiche - culturali, linguistiche, tecnico-manageriali - per operare sul mercato vietnamita, in particolare nel settore ingegneria e management.

L'incontro si è concluso con le testimonianze di tre aziende.
La bolognese Bonfiglioli spa, che dal 2009 è presente in Vietnam con uno stabilimento nella provincia di Bin Duong, ha importanti progetti di sviluppo in corso, come ha sottolineato l'ingegner Giovanni Scarlini.
Il gruppo imolese Sacmi, leader mondiale nella fornitura di macchine e impianti per ceramiche, beverage e packaging, è presente in Vietnam, come confermato dal direttore generale, Pietro Cassani, fin dal 1993 in entrambi in settori con ulteriori prospettive di crescita.
Si vuole invece proporre al mercato vietnamita in modo innovativo, la Neri Motori impianti eolici di San Giovanni in Persiceto (Bo): il titolare Aldo Neri ha presentato il video aziendale realizzato nell'ambito del progetto "L'impresa comunica con un ciak" ideato da Unioncamere Emilia-Romagna e Ambasciata d'Italia ad Hanoi, in collaborazione con la Regione e la Camera di commercio italiana in Vietnam (ICHAM).

(Fonte: ufficio stampa Unioncamere Emilia Romagna)

Superate le 1.250 tonnellate, il doppio rispetto all'anno prima. Manghi: "Risultati importanti per l'ambiente grazie a strumenti operativi efficienti e all'impegno di pubblico e privato". -

Reggio Emilia, 7 maggio 2015 -

La quantità di rifiuti agricoli raccolti nel 2014 nella provincia di Reggio Emilia è raddoppiata rispetto all'anno precedente. E' quanto emerso nel corso della riunione tenutasi nei giorni scorsi in Provincia tra i sottoscrittori dell'Accordo di programma che hanno promosso la raccolta: associazioni agricole, Consorzio fitosanitario, Iren Emilia, Sabar e ovviamente la stessa Provincia.

Complessivamente lo scorso anno sono state raccolte 1.263 tonnellate di rifiuti agricoli, 39 dei quali catalogati come pericolosi (come batterie al piombo, olii esausti, neon). In particolare nel bacino Iren sono state raccolte complessivamente 816 tonnellate, 447 nel bacino Sabar. Le tipologie vanno dai rifiuti plastici ai contenitori di fitofarmaci vuoti e bonificati, agli imballaggi in carta e cartone, plastica e vetro, filtri d'olio eccetera.

Il servizio di raccolta dei rifiuti agricoli promosso dalla Provincia di Reggio Emilia si articola con tre modalità: servizio di raccolta presso il domicilio aziendale (porta a porta); conferimento alla cooperativa agricola che ha organizzato per i propri soci il deposito temporaneo previsto dalla Legge 35/12; conferimento diretto da parte dei produttori agricoli al gestore pubblico (gli impianti di Iren Ambiente in via dei Gonzaga 46 a Reggio e di Sabar in via Levata 64 a Novellara).

La raccolta dei rifiuti agricoli nella provincia di Reggio Emilia è partita nel 1998 con la sottoscrizione del primo Protocollo d'intesa tra le stesse associazioni agricole, Consorzio fitosanitario, Iren (allora Agac) e Sabar. Da allora, è cresciuta in maniera costante fino al vero e proprio boom registrato nel 2014, con un quantitativo doppio rispetto all'anno prima, grazie all'impegno delle imprese agricole, all'efficienza del sistema di raccolta e delle semplificazioni amministrative previste nel campo della gestione dei rifiuti agricoli. "Questi risultati – commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi – confermano come la messa in campo di strumenti operativi efficienti, quale l'Accordo di programma, e l'impegno di pubblico e privato consentano di raggiungere importanti obiettivi per la tutela dell'ambiente".

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Sviluppo di relazioni con i Paesi emergenti dell'area Bricst. Incontro con Camera di commercio e Stazione sperimentale. Interesse per food processing e acquisizione di know-how. -

Parma, 6 maggio 2015 -

Una delegazione vietnamita della Provincia di Binh Duong è in visita in questi giorni nella nostra regione, nell'ambito dello sviluppo di relazioni con i Paesi emergenti dell'area Bricst, impegnata in incontri con istituzioni, imprese, associazioni di categoria ed enti di ricerca. L'evento principale è il workshop per le imprese "L'Emilia-Romagna incontra Binh Duong - capitale umano, semplificazione amministrativa, opportunità di investimento per una crescita economica sostenibile", in programma oggi 6 maggio a Bologna, nella sede di Unioncamere.

Nella quattro giorni di permanenza complessiva in regione la delegazione ha voluto visitare lunedì 4 maggio, a Parma, la Ssica - Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari, ente che svolge attività di ricerca e formazione per tutta l'industria conserviera italiana. Il Vice presidente della Camera di commercio di Parma, Leonardo Cassinelli, ha accolto in Ssica, insieme alla responsabile per la comunicazione e le relazioni esterne Gloria Attolini, la delegazione istituzionale di nove persone, con a capo il Presidente della Provincia Sig. Tran Van Nam, il presidente dell'Agenzia di sviluppo Becamex Sig. Nguyen Van Hung e il direttore dell'Autorità per la gestione dei parchi industriali Sig. Tran Van Lieu. Il Presidente della Provincia di Binh Duong, l'equivalente in Italia di un governatore regionale, ha espresso il desiderio di trovare ambiti di collaborazione e business, in particolare sul tema trasformazione alimentare, auspicando di cominciare a lavorare insieme in progetti di ricerca applicata.

La Provincia di Binh Duong è situata nel cuore della zona economica a sud del Vietnam ed è la provincia vietnamita a più alta vocazione manifatturiera. Insieme a Ho Chi Minh City, Dong Nai e Ba Ria-Vung Tau, contribuisce al Pil nazionale per oltre il 40%.
Per facilitare le aziende emiliano-romagnole in Vietnam sarà operativo da giugno prossimo il "Desk Emilia-Romagna" in Binh Duong, grazie ad un accordo tra Unioncamere Emilia-Romagna e Becamex (agenzia di sviluppo della provincia vietnamita).

(Fonte: Ufficio Stampa Camera di Commercio di Parma)

La classifica prende in esame le cento maggiori imprese vitivinicole italiane con un fatturato 2014 superiore ai dieci milioni di euro. Nella graduatoria guidata dalle Cantine Riunite-Giv, la Cantina di Carpi e Sorbara si trova al 58esimo posto. -

Modena, 6 maggio 2015 -

La Cantina di Carpi e Sorbara è l'unico produttore modenese di vino che compare nella classifica delle prime cento aziende vitivinicole italiane. La graduatoria è stata pubblicata l'altro giorno dal Corriere Economia, che ha dedicato un dossier all'industria del vino.

Una bella soddisfazione per la cooperativa vitivinicola carpigiana aderente a Confcooperative Modena, considerato che sono 380mila le imprese che producono vino in Italia. La classifica, stilata dalla giornalista Anna Di Martino sulla base dei bilanci aziendali, prende in esame le cento maggiori imprese vitivinicole italiane con un fatturato 2014 superiore ai dieci milioni di euro. Nella graduatoria guidata dalle Cantine Riunite-Giv, la Cantina di Carpi e Sorbara si trova al 58esimo posto.

L'anno scorso la cooperativa presieduta dall'imprenditore agricolo Fausto Emilio Rossi ha fatturato 23,43 milioni di euro, il 13,8 per cento dei quali all'estero; l'utile prima di imposte e oneri ammontava a 460 mila euro, ma bisogna ricordare che lo scopo delle cooperative non è il profitto, bensì remunerare al meglio le uve conferite dai soci. Nel 2014 la Cantina di Carpi e Sorbara ha prodotto 1,9 milioni di bottiglie; i 1.200 soci posseggono complessivamente 2.260 ettari vitati.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Le piccole e medie imprese agroalimentari reggiane potranno essere protagoniste di Expo. L'8 maggio appuntamento all'Ente camerale. Servizi di assistenza, distribuzione di prodotto, presentazioni animate. -

Reggio Emilia, 5 maggio 2015 -

Grazie al supporto e al coordinamento di Unioncamere Emilia-Romagna e della Camera di Commercio di Reggio Emilia, anche le piccole e medie imprese agroalimentari reggiane potranno essere protagoniste di Expo da mercoledì 9 a lunedì 14 settembre 2015, animando lo spazio "Piazzetta" in dotazione alla Regione Emilia-Romagna, collocato a circa 50 metri di distanza dal Padiglione Italia.

"L'iniziativa - sottolinea la Camera di Commercio - si pone l'obiettivo di promuovere il patrimonio agro-alimentare attraverso la presenza dei produttori, la loro esperienza e i loro racconti, che consentiranno di valorizzare anche gli elementi culturali e sociali che caratterizzano il territorio e si inserisce quale naturale proseguimento del progetto sul turismo enogastronomico di qualità sviluppato nel corso del 2014 con una ampia adesione di imprese locali".

Ogni azienda, nell'arco di una giornata, potrà presentare, in uno o più momenti di approfondimento della durata di 20-30 minuti, i propri prodotti, con il supporto di un esperto animatore, affiancato da un attore che interpreterà la figura di Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana, o da una "Marietta", una maestra "sfoglina", o dal Consorzio del formaggio del Parmigiano Reggiano.
Al termine, le aziende potranno distribuire il prodotto, purché già preparato e preconfezionato, che dovrà essere assaggiato all'esterno dello spazio "Piazzetta".

L'azienda, poi, continuerà a essere ancora protagonista per tutti i sei giorni attraverso video e collegamenti on line al proprio sito web con l'ausilio della mappa interattiva inserita nel multi-touch-screen (5 mt x 2,5 mt) in dotazione all'interno della Piazzetta; in esso sono presenti punti "cliccabili", scelti in funzione del tema dell'Expo e delle principali attrattive turistico-culturali regionali. L'azienda partecipante avrà a disposizione un'icona da personalizzare nei quattro contenuti (prodotto, ricetta, storia, informazioni) a loro volta cliccabili e trasferibili nei dispositivi mobili - smartphone e tablet - del visitatore.

A livello regionale verranno ammesse 90 aziende, e per favorire la partecipazione di quelle reggiane la Camera di Commercio ha programmato un incontro con le imprese locali per venerdì 8 maggio dalle 10,30 alle 13,00 nella Sala Convegni dell'Ente camerale (p.zza della Vittoria, 3), dove saranno forniti tutti i dettagli sulle modalità di partecipazione e per l'utilizzo degli strumenti in dotazione nello spazio di Expo 2015.

La scadenza dei termini per l'adesione è poi fissata al 29 maggio prossimo, e per l'ammissione delle aziende saranno utilizzati criteri di selezione relativi all'ordine cronologico di arrivo delle schede di adesione, alla presenza di un rappresentante dell'azienda a Milano, la dotazione di un filmato aziendale in lingua italiana e inglese, la capacità di narrare il prodotto contestualizzandolo nel territorio di appartenenza e nelle tradizioni locali.

Le imprese interessate potranno promuovere prodotti certificati (Dop, Igp, Q.C. Qualità Controllata, biologici), prodotti agricoli tradizionali dell'Emilia-Romagna, vini Dop e Igp e, infine, cioccolato.

Info: Ufficio Promozione CCIAA di Reggio Emilia
tel. 0522 796528 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Il 7 e l'8 maggio l'iniziativa dell'AUSL che aderisce alle Giornate Europee dello Scompenso Cardiaco. Alla Casa della salute Pintor-Molinetto volontari dell'AISC – Associazione Italiana Scompensati Cardiaci - di Parma sono a disposizione dei cittadini per dare utili informazioni. -

Parma, 6 maggio 2015 -

L'Azienda Usl di Parma precisa che non verranno effettuate visite gratuite come precedentemente comunicato, ma verranno fornite utili informazioni sulla patologia.

Il 7 e l'8 maggio, alla Casa della salute Pintor-Molinetto volontari dell'AISC – Associazione Italiana Scompensati Cardiaci - di Parma sono a disposizione dei cittadini per dare utili informazioni sullo scompenso cardiaco, in collaborazione, dalle 10 alle 12 degli stessi giorni, con i due cardiologi della struttura Mario De Blasi e Anna Rita Maurizio.

L'Azienda USL aderisce così all'iniziativa Giornate europee dello scompenso cardiaco, promossa dall'AISC su tutto il territorio nazionale. L'obiettivo è di diffondere la conoscenza di questa patologia, evidenziare l'importanza di seguire corretti e sani stili di vita, sia per prevenirla che per gestirla al meglio.

Sono oltre 1 milione le persone che, in Italia, convivono con lo scompenso cardiaco. Ogni anno c'è un progressivo aumento di nuovi casi, stimati in circa 20 per ogni 1000 individui tra i 65 e i 69 anni, e in più di 80 per 1000 individui fra coloro che hanno dagli 85 anni in su. Lo scompenso cardiaco è la più comune causa di ricoveri tra gli ultra-sessantacinquenni. Si calcola che entro il 2020 diverrà la terza causa di decessi al mondo.

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

Martedì, 05 Maggio 2015 17:34

Verso un nuovo welfare locale

Towards a new local welfare: best practices and networks of social inclusion è un volume che raccoglie idee, innovazioni, buone pratiche. La presentazione giovedì 7 maggio alle ore 10 presso la sede della Fondazione del Monte, in via delle Donzelle 2 a Bologna. -

Bologna, 5 maggio 2015 –

Le più importanti innovazioni nell'organizzazione del welfare a livello locale in vari Paesi europei in termini di buone pratiche finalizzate all'inclusione sociale, oltre che idee ed esperienze esemplari utili al contesto di crisi del welfare italiano: sono gli argomenti al centro del volume Towards a new local welfare: best practices and networks of social inclusion (BUP, 2015), curato da Pierpaolo Donati e Luca Martignani. Il volume verrà presentato giovedì 7 maggio a partire dalle ore 10 nella sede della Fondazione del Monte, in via delle Donzelle 2 a Bologna.

Dopo i saluti del Presidente della Fondazione del Monte, Marco Cammelli, interverranno, moderati da Pierpaolo Donati (Università di Bologna): Andrea Bassi (Università di Bologna, sede di Forlì), Ivo Colozzi (Università di Bologna), Daniele Donati (Università di Bologna), Ethel Frasinetti (Consigliere di Amministrazione della Fondazione del Monte con delega al Sociale), Sandro Stanzani (Università di Verona). L'incontro si concluderà con la replica dei curatori del volume.

Nel mese di giugno del 2014 il tema è stato al centro del convegno internazionale Verso un nuovo welfare locale: buone pratiche e reti di inclusione sociale, promosso e organizzato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dal Centro Studi sulla Innovazione Sociale (CESIS), con il contributo di UniCredit e il patrocinio di Comune di Bologna, Comune di Ravenna-Assessorato alle Politiche Sociali e Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

L'incontro, finalizzato allo scambio di esperienze e informazioni, è organizzato dalla Cna dell'Area di Copparo e dai Giovani Imprenditori, con il supporto di UniCredit. Venerdì 8 maggio, ore 18 presso il Ristorante Fuori Mano di Copparo. -

Parma, 5 maggio 2015 -

Conoscersi per scambiare idee ed esperienze è la finalità dell'incontro, organizzato dalla Cna dell'Area di Copparo – Berra e da Cna Giovani Imprenditori, con il supporto di UniCredit, per venerdì 8 maggio, alle ore 18, con il titolo "Easy to meet, enjoy your business".
L'iniziativa, che si terrà presso il Risto lounge cafè "Fuori mano" in viale Po n. 101 a Copparo, vedrà protagonisti giovani imprenditori della zona, alla testa di aziende del territorio operanti in diversi settori di attività.

Si tratta di Caterina Lambertini, di R&B Domustua di Tresigallo (bed and breakfast), Monica Baraldi, della Cme srl di Formignana (impresa di stampaggio e profilatura metalli), Paolo Marzola della Marzola Spedizioni srl di Copparo (spedizioni), Marcello e Michela Grillanda, della Grillanda Aldo Idromineraria di Ro (perforazione pozzi artesiani), Michele Govoni della Govoni sas di Formignana (cablaggi elettrici), Enrico Bighi, della Delta Progetti srl di Berra (impianti industriali e componenti macchine agricole).

"L'iniziativa Easy To Meet – spiega Federica Bordin, presidente dell'Area Cna di Copparo – Berra e vice-presidente provinciale dell'Associazione - ha il triplice scopo di fornire una vetrina alle imprese giovani e dinamiche del nostro territorio, favorire, con uno spirito nuovo e diverso, le relazioni tra gli imprenditori associati in modo da creare e sviluppare lo scambio di esperienze e idee innovative e, infine, nel caso specifico del Copparese, evidenziare i passaggi generazionali di successo".

L'economia del territorio per UniCredit, sponsor dell'incontro di Copparo, è sempre in primo piano. "Ad essa - afferma Luciano Resciniti, direttore dell'Area Commerciale UniCredit di Ferrara - è dedicato l'impegno che il nostro Istituto, per mission e per attitudine, mette al servizio della comunità attraverso l'esperienza di consulenti specializzati, una capillare distribuzione sul territorio, la solidità e le potenzialità di un grande Gruppo internazionale che ha radici ben salde nelle aree in cui è presente e per le quali lavora da sempre con l'obiettivo di sostenerne lo sviluppo e la crescita. Con questa iniziativa che ci vede ancora una volta al fianco di Cna, confermiamo la nostra attenzione alle giovani imprese del nostro territorio, dando loro la possibilità di raccontare la propria storia di successo, di farsi conoscere e farci conoscere le proprie esigenze al fine di poter costruire insieme un percorso di concreto sviluppo".

"Easy to meet" è, tra l'altro, la tappa di un percorso intrapreso, già da alcuni mesi, dai Giovani Imprenditori della Cna nella provincia di Ferrara, mirato a creare una ampia rete di giovani imprese, facendo comprendere, al tempo stesso, alle rispettive comunità locali che nel proprio territorio operano aziende innovative, create da giovani, che fanno cose apprezzate dai mercati.

(fonte: ufficio stampa Unicredit)

Il 7 e l'8 maggio dalle 10 alle 12 due cardiologi della struttura garantiscono visite gratuite. Un'iniziativa dell'AUSL che aderisce alle Giornate Europee dello Scompenso Cardiaco -

Parma, 5 maggio 2015 -

Il 7 e l'8 maggio, alla Casa della salute Pintor-Molinetto volontari dell'AISC – Associazione Italiana Scompensati Cardiaci - di Parma sono a disposizione dei cittadini per dare utili informazioni sullo scompenso cardiaco. Negli stessi giorni, dalle 10 alle 12, due cardiologi della struttura Mario De Blasi e Anna Rita Maurizio garantiscono visite gratuite.

L'Azienda USL aderisce così all'iniziativa Giornate europee dello scompenso cardiaco, promossa dall'AISC su tutto il territorio nazionale. L'obiettivo è di diffondere la conoscenza di questa patologia, evidenziare l'importanza di seguire corretti e sani stili di vita, sia per prevenirla che per gestirla al meglio.

Sono oltre 1 milione le persone che, in Italia, convivono con lo scompenso cardiaco. Ogni anno c'è un progressivo aumento di nuovi casi, stimati in circa 20 per ogni 1000 individui tra i 65 e i 69 anni, e in più di 80 per 1000 individui fra coloro che hanno dagli 85 anni in su. Lo scompenso cardiaco è la più comune causa di ricoveri tra gli ultra-sessantacinquenni. Si calcola che entro il 2020 diverrà la terza causa di decessi al mondo.

(Fonte: Ufficio stampa Azienda Usl Parma)

A quasi 4 anni dall'approvazione del progetto di prevenzione-antidissesto della Bonifica Parmense agricoltori, sindaci, vertici nazionali dei Consorzi, assessori regionali e rappresentanti di categoria si sono ritrovati oggi a Fornovo Taro (Pr) per rinnovare la validità degli interventi e investimenti in collaborazione con le imprese agricole del Parmense. -

Parma, 4 maggio 2015 -

Quindici sindaci dell'Appennino una decina di aziende agricole chiamate a raccontare la propria esperienza di salvaguardia ambientale e le istituzioni nazionali, regionali e locali ad ascoltare quello che il progetto Difesa Attiva Appennino ha portato concretamente al territorio provinciale a quasi quattro anni di attività dal suo battesimo. Ideato dal Consorzio di Bonifica Parmense per snellire e sburocratizzare le prassi di stanziamento dei fondi (per i piccoli ma decisivi interventi di prevenzione in montagna), l'innovativa pianificazione territoriale rappresenta oggi un modello operativo made in Parma di collaborazione reale e fattiva tra imprenditori agricoli, privati ed enti chiamati a contribuire in modo eguale al fine comune della difesa del suolo e delle attività economiche che in esso insistono.

Giocata in anticipo come carta vincente contro il dilagare del fenomeno di dissesto idrogeologico la prevenzione capillare e mirata ha prodotto risultati tangibili per ben 234 aziende agricole che ora possono contare su uno strumento collaudato, via via migliorato e implementato (nei fondi investiti) per questa "esigenza-emergenza" diventata una strategia futura anche per evitare l'abbandono delle cosiddette "terre alte".
"Senza le opere di manutenzione fatte dagli agricoltori – ha sottolineato il Delegato alla Viabilità della Provincia Giampaolo Serpagli – l' Appennino non sopravvive e a questo va aggiunta l'attività di quei pochi enti rimasti a presidiare come il Consorzio di Bonifica che dispone di risorse e competenze mirate per poter intervenire prima che il danno causi emergenze ben più gravi e costose".

Un ruolo, quello dei consorzi, rimarcato anche dal presidente nazionale dell'ANBI Francesco Vincenzi come vero e proprio anello di congiunzione proficua tra i cittadini e gli enti territoriali che hanno tempi più dilatati negli interventi specifici preventivi. L'essenziale ha continuato Vincenzi è che, come in questo caso, tutta venga fatto con risultati misurabili concretamente e non con la logica dello spot: credo che l'attività dell'Unità di Missione contro il Dissesto varata recentemente del Governo vada proprio in questa direzione. Simona Caselli Assessore Regionale all'Agricoltura – ha ribadito come nel PSR in via di approvazione definitiva in questi giorni saranno numerose le occasioni per cogliere diverse opportunità che uniscono fondi per ripristino e prevenzione e fondi per l'agricoltura in una visione comune. Infine Mauro Tonello - presidente regionale di Coldiretti Emilia Romagna- ha evidenziato come "il progetto Difesa Attiva sia un'opera di buon senso soprattutto in un momento come questo. Piccoli tasselli fanno un grande mosaico e ogni ente che ha a cuore le sorti del territorio dovrebbe usare la diligenza del buon padre di famiglia. Gli agricoltori con il progetto Difesa Attiva devono provvedere anche a fare personalmente lavori di ripristino, ma non si sono mai tirati indietro quando c'è un piano razionale e di lungo periodo".

Gli organizzatori Luigi Spinazzi –presidente della Bonifica Parmense, il vicepresidente Giacomo Barbuti il direttore generale Meuccio Berselli hanno illustrato al centinaio di presenti i dati statistici dei singoli interventi sul territorio con la collaborazione di alcuni agricoltori scelti tra i protagonisti del progetto. L'incontro al Foro 2000, introdotto dal Sindaco di Fornovo Emanuela Grenti, è stato moderato dal giornalista Paolo Amadasi.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)