Sabato, 07 Dicembre 2013 14:33

Servizi educativi, il modello Parma

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(comunicato stampa Civiltà Parmigiana) -

Servizi educativi in città: il modello Parma sconfigge l’immobilismo a 5stelle - 

Parma, 07 Dicembre 2013 --

Le notizie di questi giorni relativamente al grande numero di esclusi dalla scuole materne di Parma (i numeri sono attorno ad alcune centinaia !!!), peraltro già sottolineato e previsto nella mia precedente dello scorso mese di Agosto, porta inevitabilmente a confermare il totale immobilismo di questa amministrazione anche nel settore dei servizi educativi e che il modello Parma dell’era ubaldiana, grazie all’opera dell’allora assessore Giampaolo Lavagetto, è stato vincente anche e soprattutto in questo campo.

Da almeno un decennio, infatti, non si registrava all’inizio dell’anno scolastico, una così drammatica situazione delle liste di attesa per le scuole dell’infanzia.

All’epoca della Giunta Ubaldi, l’operato dell’assessore Lavagetto si caratterizzò per la realizzazione di una innovativa e vincente alleanza tra i diversi soggetti territoriali, pubblico, privato e parti sociali, che ancora oggi garantisce al sistema di non collassare a fronte di una totale immobilità palesata in questi 18 mesi da parte dell’amministrazione Pizzarotti, che si aggiunge a quella dell’ultima fase della Giunta Vignali e del Commissario Ciclosi.

Questa dinamicità  garantì all’epoca una credibilità al sistema educativo della città, tanto da riconoscerle in una rete di amministrazioni italiane, il coordinamento di quel tavolo istituzionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto mettere mano già all’epoca a quelle questioni che recentemente nel corso del Flash mob nelle piazze italiane verranno nuovamente poste al centro dell’attenzione politica nazionale.

Invece di lanciare proclami e gettare discredito sul passato ubaldiano, ci saremmo aspettati che questa amministrazione avesse saputo riprendere quel cammino e, alla luce anche delle mutate condizioni economiche e sociali, riproporre un novo modello territoriale capace di dare risposte alle difficoltà  delle famiglie.

Quindi una nuova alleanza territoriale tra i diversi soggetti capace di collocare questa tematica nel nuovo contesto socio-economico.

Purtroppo però, come sta accadendo per tutti i settori della vita della città, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un vuoto spinto di idee e proposte.

La gestione della cosa pubblica non è una cosa secondaria da fare per scherzo o per rivalsa, ma una fondamentale azione per la vita di una comunità  per la quale la parola nuovo, senza a fianco l’aggettivo competente rischia di creare solo danni e false illusioni.

Cecilia Zanacca - 

Segretario Politico di Civiltà Parmigiana