Domenica, 24 Settembre 2023 11:28

Red Bull, è qui la festa! In evidenza

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Red Bull, è qui la festa! Fotografia "Max Verstappen" Facebook page

Verstappen trionfa a Suzuka, e per la Red Bull arriva il sesto mondiale costruttori della sua storia. Doppio podio per McLaren. Ferrari quarta e sesta.

di Matteo Landi 24 settembre 2023 -

Al debutto nel 2005 in F1 Red Bull fu accolta dalle altre squadre con sorrisi di sufficienza. Gli austriaci avevano rilevato il team da Jaguar Racing, marchio inglese presente nella massima Formula, senza successo, dal 2000. Portarono colore e feste, era il team dei "bibitari". La prima vittoria arrivò nel 2008, ma non sotto le insegne Red Bull, bensì grazie alla squadra satellite Toro Rosso con sede a Faenza ad opera dell'allora giovanissimo Sebastian Vettel. Lo stesso pilota, nel Gp di Cina del 2009, consegnò alla squadra principale il primo trionfo. Successo a cui ne seguirono altri, e già nel 2010 il palmares Red Bull si arricchì dei primi titoli mondiali, quello costruttori e quello piloti, artigliato sempre dal pilota feticcio tedesco. Dopo soli cinque anni tutto il paddock temeva e rispettava seriamente la squadra che in molti credevano solo un veicolo promozionale per la più famosa bevanda energetica del mondo. Gli anglo-austriaci (ricordiamo che la squadra ha comunque sede in Gran Bretagna) stavano creando una macchina da guerra, un team macina successi. Ed i trionfi furono una mitragliata. La settimana scorsa l'intera F1 ha visto questo squadrone rifiatare lasciando alla Ferrari, ed a Sainz, l'unico successo non Red Bull della stagione, almeno fino ad ora. Oggi Verstappen e la compagine guidata da Horner sono tornati a fare quel che meglio sanno: vincere, lasciano ai rivali le briciole. Forse qualcosa di più, effettivamente, se si prende in considerazione anche la gara del compagno di Verstappen, Perez, oggi fallosissimo e per niente consistente. Il messicano ha vissuto una gara acchiappa-sanzioni, sbagliando tutto lo sbagliabile. Dopo una brutta qualifica è incappato in una brutta partenza, ha commesso un'infrazione durante una fase di safety car, motivo per cui ha subìto una prima penalità. Ha tamponato la Haas (sì, avete letto bene, con una Red Bull si è ritrovato a lottare con una Haas...) di Magnussen, quindi ecco la seconda penalità della giornata. Si è quindi ritirato, è rientrato poi in pista per pochi chilometri, giusto per scontare la seconda sanzione, ed è tornato nel box. I festeggiamenti per il trionfo di tappa di Verstappen e per il titolo iridato costruttori arrivato con ampio anticipo sulla fine del campionato hanno certamente messo in secondo piano, comunque, la giornataccia di Perez. Singapore è stato un weekend storto, in cui gli altri hanno reso al meglio, ma a Suzuka la Red Bull è tornata a volare, nonostante gli ultimi chiarimenti della Federazione, volti a limitare la flessibilità della ali ed assicurare la rigidezza della vettura.

McLaren: che weekend! Norris secondo, Piastri al primo podio in carriera

In Giappone stanno ancora festeggiando pure nel box McLaren. Lo avevamo scritto: Red Bull a parte, gli altri sono talmente vicini, in termini prestazionali, che ad ogni gara i dettagli fanno la differenza, ed il podio può essere raggiunto a turno da Ferrari, McLaren o Mercedes, a seconda di quanto le rispettive vetture si adattano meglio alle caratteriste dei tracciati. Nell'elenco abbiamo tralasciato Aston Martin, effettivamente in caduta libera in termini velocistici. In una F1 in cui tutto può cambiare rapidamente, leadership Red Bull a parte, magari presto saremo smentiti, ma al momento è difficile ipotizzare un loro podio nelle prossime gare, sempre che Alonso non trovi un guizzo dei suoi. Questo fine settimana la seconda forza in campo è stata indiscutibilmente la McLaren. Alle spalle del vincitore hanno tagliato il traguardo, nell'ordine, Norris e Piastri, con quest'ultimo al primo podio in carriera. L'anno scorso Alpine lo annunciò come pilota 2023. Peccato che l'australiano si stesse in realtà già accordando con McLaren, all'insaputa dei francesi. La scelta del management del pilota di Melbourne, a conti fatti, è stata decisamente azzeccata!

Ferrari: quarto Leclerc, sesto Sainz

E le Rosse? Singapore è stata la classica rondine che non fa primavera? Sì e no. Come detto ogni gara ha la sua storia, e per una volta, una settimana fa, in Red Bull hanno sbagliato tutto, lasciando campo libero ai rivali. Sainz domenica scorsa ha vinto con merito, correndo da Campione. La Ferrari al tempo stesso gli ha fornito una buona vettura, adatta alle caratteristiche di quel tracciato cittadino. Si è trattato quindi di un lampo Rosso, all'interno di una stagione ampiamente dominata da Red Bull, in una gara in cui tutto sommato, anglo-austriaci a parte, gli altri hanno confermato le loro performance. Cosa che è successa anche oggi. Red Bull è però tornata a vincere, gli altri a contendersi le rimanenti posizioni del podio (ma non solo la terza posizione, grazie alla battuta d'arresto di Perez). A Suzuka la Ferrari non ha trovato le condizioni che l'hanno esaltata a Monza e Singapore. Leclerc, quarto, e Sainz, sesto, hanno ottenuto il massimo possibile. Lo spagnolo avrebbe potuto artigliare la quinta piazza, con una strategia differente, ma nel complesso il risultato è in linea con il livello della monoposto rossa. Prestazioni simili a quelle Mercedes: Hamilton, quinto, Russell, settimo, hanno anche loro raccolto quanto la loro monoposto ha consentito. Il team condotto da Wolff è ancora secondo nella classifica costruttori ma vede avvicinarsi a 20 lunghezze di distanza la Ferrari. Se Red Bull può già festeggiare il sesto alloro costruttori, la lotta per la seconda piazza ha ancora tanto da dire.

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