Domenica, 02 Luglio 2023 18:18

Ferrari, a testa alta! In evidenza

Scritto da
Ferrari, a testa alta! Fotografia "Scuderia Ferrari" Facebook page

In Austria trionfa ancora Verstappen. Leclerc è secondo e riporta la Ferrari sul podio. Grande anche Sainz, quarto e combattivo.

 

di Matteo Landi

Non è arrivata una vittoria della Rossa ma da un certo punto di vista a Maranello possono gioire come se lo fosse. Oggi il team condotto da Vasseur ha artigliato un podio importante, che da morale e riporta il sorriso a Leclerc. Il lavoro fatto dalla squadra del Cavallino Rampante ha prodotto dei bei dividendi. Nelle ultime stagioni eravamo abituati ad una Ferrari incapace di progredire a campionato in corso. Fin dall'Era Vettel a Maranello non riuscivano a tenere il passo degli avversari, più abili nello sviluppo delle monoposto. Nello scorso GP del Canada i progressi erano passati piuttosto in sordina, a causa di qualifiche orrende che avevano costretto Leclerc e Sainz agli straordinari in gara, non andando oltre ad un quarto ed un quinto posto. In Austria, fin dalle prove, tutto è filato liscio, ed in gara il monegasco e lo spagnolo hanno potuto spremere a fondo la Rossa. Verstappen è stato ancora una volta irraggiungibile, sebbene più vicino, ma la Ferrari è stata senza alcun dubbio la seconda forza in campo. Le nuove pance ed il nuovo fondo hanno cambiato il rendimento della vettura, il passo è risultanto solido, le gomme hanno accusato una perdita prestazionale più lineare. Se in Red Bull avessero due Perez adesso a Maranello potrebbero persino cullare sogni di vittoria. Purtroppo per Ferrari, e per tutti gli altri, il team anglo-austriaco ha un'inscalfibile punta di diamante chiamata Max Verstappen.

Perez, grande rimonta. Sainz, che difesa!

Nella Sprint Race di ieri, la gara corta che ogni tanto fa capolino in questo mondiale, il dominio Red Bull è stato totale. Doppietta Verstappen-Perez, Sainz terzo ma staccato di 23 secondi in 24 giri. Ben davanti al compagno Leclerc, solo dodicesimo ed in crisi sull'asfalto umido. Marko e Horner vorrebbero vedere sempre due Tori davanti a tutti. Qualcosa che, invece, oggi non è stato possibile. E questo a causa dell'ennesima qualifica orrenda di Perez. Stavolta il messicano ha un'attenuante non di poco conto: il weekend di gara è cominciato con febbre e raffreddore. Indebolito, venerdì, giorno in cui si è decisa la griglia di partenza della gara domenicale, non ha reso al meglio. Oggi, tornato in forze, è scattato dalla quindicesima piazza risalendo come una furia, ma sul finale di gara ha trovato due Ferrari a sbarrargli la strada, fra lui e Max. Sainz ha resistito come un leone: la sua difesa è stata stoica, si è arreso al rivale solo dopo una serie entusiasmante di staccate al limite, sorpassi e controsorpassi. Ed ha permesso a Leclerc di arrivare secondo senza patemi. Il tracciato austriaco è piuttosto simile a quello canadese, in entrambi conta molto la trazione e la frenata. La Ferrari adesso sa che su questo tipo di piste è senza dubbio appena alle spalle dei campioni del mondo in carica. Ben davanti ad Aston Martin e Mercedes, oggi battute pure dalla McLaren dotata delle ultime evoluzioni, quelle portate in pista da Norris, gran quinto.

McLaren, progressi impressionanti

Un inizio di stagione da incubo, con addirittura le prime due gare a secco di punti. L'inizio nelle vesti di Team Principal per l'italiano Andrea Stella non è stato dei migliori. L'ingegnere di Orvieto invitava alla calma, dopo avere preso le redini di una nobile in decadenza. Sono quindi arrivati sempre più aggiornamenti sulla vettura. Strada facendo si sono visti miglioramenti, fino all'exploit di questo weekend. Se Piastri sulla vettura "standard" ha potuto fare ben poco, diversamente è andata a Norris. L'inglese ha battagliato con chiunque gli sia arrivato alle spalle, e con chiunque abbia raggiunto. Lungamente è stato in scia alla rinata Ferrari di Sainz, dopo aver subìto il sorpasso. Poche settimane fa in molti pensavano ad un'Aston Martin prossima al successo, oggi ritroviamo la verdona a trenta secondi dal vincitore, battuta anche da un'incredibile McLaren. A dimostrazione di quanto in F1 tutto possa cambiare in fretta. Anzi, quasi tutto: Verstappen sembra imbattibile.