Lunedì, 26 Ottobre 2015 09:25

F1, USA: Hamilton Mondiale! Vettel rimonta e va sul podio. In evidenza

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Lewis Hamilton Lewis Hamilton Di Morio (Opera propria) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], attraverso Wikimedia Commons

Lewis Hamilton raggiunge Senna a quota tre titoli mondiali. Vettel da 13esimo a terzo: il prossimo anno sarà sfida vera. Max Verstappen, figlio d'arte, a soli 18 anni, è stato autore di una gara superba, mostrando l'incoscienza della sua età nei sorpassi e la maturità dei piloti più esperti quando, nell'ultima parte di gara... -

Parma, 26 ottobre 2015 - di Matteo Landi -

"Nella vita e nei gran premi ci sono quelli qualsiasi ed i racer. I primi guardano come vanno le cose, gli altri le fanno succedere. Io sono un racer". Sono le parole che disse tanti anni fa Nigel Mansell, campione del mondo nel 1992. Le avrebbe potute pronunciare il connazionale Lewis Hamilton al termine del Gp degli Stati Uniti. Una gara epica, ricca di sorpassi e colpi di scena, dal risultato incerto fino all'ultimo giro, poi le cose sono andate come dovevano andare. Il Gp di Austin è stato lo specchio del mondiale 2015, che ancora ha tre gare da disputarsi ma conosce già il nome del campione del mondo: Lewis Hamilton.

Hamilton campione con merito

L'inglese vince per la terza volta, eguagliando l'idolo suo e di molti, Ayrton Senna. Il pianto dell'inglese in mondovisione è la testimonianza di cosa significhi per un pilota di Formula 1 raggiungere un simile risultato. Hamilton ha meritato il titolo perchè ha corso da "racer" tutto l'anno così come ad Austin. Alla prima curva è entrato deciso all'interno del compagno di squadra Rosberg, che aveva conquistato la pole position, e nonostante abbia subito più di altri le condizioni di incertezza che vi sono state durante la gara, tanto da rischiare di non salire neanche sul podio, a pochi giri dall'arrivo ha approfittato di un errore di Rosberg, che nel frattempo si era nuovamente guadagnato la prima posizione, andando a vincere. Sul podio il volto del tedesco era scuro dalla rabbia. Ancora una volta la sua occasione non è arrivata e la colpa è soprattutta sua. Forse Rosberg non è "uno qualsiasi" ma ancora una volta ha dimostrato di non essere neppure un "racer".

Vettel, da 13esimo al podio

Dietro ai due della Mercedes è giunto uno strepitoso Vettel. Il prossimo anno sarà più di una spina nel fianco di Hamilton e lo ha mostrato in America. L'asso di casa Ferrari, partito 13esimo a causa della penalità di 10 posizioni in griglia scontata per aver montanto la quinta power unit stagionale, a fronte delle sole quattro permesse, ha rimontato con ardore. Ha saputo prendersi i rischi del caso quando c'è stato da attaccare e sapendo rimanere in pista quando le gomme da asciutto, appena montate su un asfalto ancora umido, avrebbero potuto giocargli lo scherzo che ha subito Raikkonen.

Raikkonen: tanta grinta non basta

Il finlandese, partito 18esimo dovendo scontare la stessa penalità del compagno di squadra, ha fatto una gara tutta d'attacco, mostrando la grinta che Arrivabene gli chiede. Peccato che appunto, appena montati gli pneumatici da asciutto, sia finito contro le barriere. La grinta con cui è tornato in pista, sradicando le protezioni, non è servita a molto se non ad allungargli la gara di qualche giro ed a scaldare un pubblico numeroso ed eroico, rimasto sulle tribune venerdì e sabato sotto il diluvio nonostante i pochi giri compiuti dalle vetture di Formula 1. Un weekend pazzo, che ha visto le qualifiche disputarsi alla domenica mattina dopo il rischio concreto che un uragano facesse saltare persino la gara.

Il futuro è già qui: Verstappen, futuro campione

Ha esaltato gli spettatori anche Max Verstappen. Il figlio d'arte, a soli 18 anni, è stato autore di una gara superba, mostrando l'incoscienza della sua età nei sorpassi e la maturità dei piloti più esperti quando, nell'ultima parte di gara, dopo l'ennesima safety car, non ha rischiato inutili attacchi a Vettel ed alle più veloci Mercedes. Un "cocktail comportamentale" che gli è valso il quarto posto, seppur staccato da Vettel. Il tedesco è giunto sul traguardo negli scarichi di Rosberg e poco distante da Hamilton, mettendo paura alle Mercedes nonostante la partenza ad handicap. C'è da scommettere che il prossimo anno la sfida sarà ancora più avvincente. Intanto, dopo un altro podio, la Ferrari proverà a togliersi altre soddisfazioni nelle ultime gare della stagione in corso.