Iniziativa della Camera di Commercio di Reggio Emilia, che coinvolgerà 24 imprese del settore abbigliamento donna, 15 delle quali reggiane -

Reggio Emilia, 11 dicembre 2013 -

Provengono dalla Russia, dalla Gran Bretagna e dalla Repubblica Ceca gli operatori economici che domani giovedì 12 dicembre – per iniziativa della Camera di Commercio - saranno nella nostra città per un’intensa giornata di incontri individuali che coinvolgeranno 24 imprese del settore abbigliamento donna, 15 delle quali reggiane.

L’iniziativa camerale – promossa dall’ente camerale in collaborazione con Promec, l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Modena – si terrà con inizio alle 9,30 nella Sala contrattazioni di via Filangeri, a Mancasale.

Il progetto di incoming per il settore abbigliamento, cui altri se ne affiancano per la meccanica agricola e altri comparti - sottolinea il componente di Giunta con incarico funzionale all’internazionalizzazione, Rodolfo Manotti – punta a consolidare quella ripresa del flusso di esportazioni che, dopo anni di sofferenza, si è riportato a valori pre-crisi, anche grazie alle nuove azioni e alle opportunità che si sono registrate proprio in Paesi come la Russia, che nei primi sei mesi del 2013 ha aumentato le importazioni dall’Italia del 5,5%”.

Gli operatori che giungeranno a Reggio Emilia giovedì sono alla ricerca di abbigliamento donna di fascia medio-alta: doppiamente interessati, dunque, ad una relazione con le industrie locali, note in tutto il mondo per la qualità dei prodotti e lo stile.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

Nuove linee-guida sulla verifica di idoneità degli impianti a gas -

Modena, 11 dicembre 2013 -

La nuova norma UNI CIG 10738 – “Linee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza degli impianti domestici a gas in esercizio” – impone alle aziende specializzate in impiantistica un immediato aggiornamento professionale. Per presentare le nuove linee guida in merito alla verifica dell’idoneità degli impianti a gas, nuovi installati e già in esercizio, CNA Installazione e Impianti organizza un incontro aperto al pubblico. Emerge infatti la pressante necessità, per professionisti e responsabili tecnici, di disporre degli strumenti finalizzati all’accertamento della sussistenza dei requisiti di sicurezza degli impianti gas esistenti che non dispongano della dichiarazione di conformità. La norma e il corso hanno come obiettivo quello di aggiornare professionisti esperti del settore, dotati di una buona conoscenza della normativa tecnica, in merito alle ultime novità introdotte dalla nuova UNI 10738, oltre a fornire indicazioni in merito al corretto utilizzo della strumentazione di diagnosi, finalizzata all’individuazione di condizioni di pericolo all’interno di ambienti domestici ed alla corretta gestione del rapporto con l’utente finale.

L’appuntamento è per domani, giovedì 12 dicembre, a partire dalle 18.00, presso la sala Arcelli della sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena).Il presidente provinciale di CNA Installazione e Impianti Gennaro Petrillo, e il responsabile dell’Unione Giorgio Falanelli, introdurranno l’incontro con un saluto ai partecipanti. Ad Alberto Bevini, presidente del Collegio dei Periti, il compito di introdurre il tema. Claudio Palmieri, esperto esponente del gruppo normatore CIG, illustrerà i temi generali della nuova normativa, le sue variazioni salienti, le incertezze che permangono in attesa di un nuovo intervento del legislatore.Nel corso della serata verranno inoltre illustrati, da CNA, i risultati dell’ultimo corso di aggiornamento professionale realizzato sul tema e recentemente concluso. Sarà anche l’occasione per la consegna degli attestati ai partecipanti di questa graditissima prima edizione, e per un confronto sull’esperienza formativa in vista della prossima edizione.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA Modena)

E’ un’intensa giornata di approfondimento quella che la Camera di Commercio ha scelto di dedicare ad uno dei nuovi strumenti che le imprese hanno a disposizione per raccogliere capitali ricorrendo ad internet -

Reggio Emilia, 10 dicembre 2013 -

Si tratta dell’equity crowdfunding, che consente alle imprese innovative neo-costituite di acquisire capitali di rischio proprio attraverso portali online: uno strumento introdotto dal Decreto Crescita Bis e appositamente regolamentato dalla Consob, la cui tempestività ha portato l’Italia ad essere il primo Paese a dotarsi di una normativa ad hoc.

La nuova disciplina definisce i principali aspetti relativi ai portali online e alla gestione delle operazioni di raccolta dei capitali, e rappresenta un’importante opportunità a disposizione delle start-up innovative (incluse le start-up a vocazione sociale) a sostegno dei loro progetti di sviluppo.

Il seminario programmato per giovedì 12 dicembre nella Sala Convegni della Camera di Commercio inizierà alle 9,00 con l’introduzione del segretario generale dell’Ente, Michelangelo Dalla Riva; a seguire, e per tutta la giornata gli approfondimenti proposti da Giancarlo Giudici del Politecnico di Milano (“Il crowdfunding come strumento innovativo di finanziamento per le imprese: il sistema italiano”), Francesco Torelli dello studio legale Bird & Bird di Milano (“Il crowdfunding in Italia: il quadro regolamentare di riferimento”), Valentina Lanfranchi dell’Associazione italiana del private equità e venture capital (“Gli investitori istituzionali e il crowdfunding: nuove sinergie e nuova offerta di capitali”) e Matteo Piras di StarsUp (“Un gestore di portale online: il crowdfunding nella pratica”).

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

A riceverlo Paola Colli, responsabile di produzione dell’azienda e dipendente da oltre trent’anni -

Reggio Emilia, 10 dicembre 2013 -

Una medaglia per rendere omaggio ai 30 anni trascorsi con profitto in azienda: è quella che è stata consegnata sabato 7 dicembre 2013 a Paola Colli, responsabile di produzione di Serigrafia 76. Il premio si inserisce nell'ambito del concorso "Lavoro e Progresso Economico" promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per premiare la “fedeltà al lavoro” del personale subordinato e degli imprenditori reggiani e le imprese longeve e di successo della provincia di Reggio Emilia.

Il percorso lavorativo di Paola Colli all’interno di Serigrafia 76 va dagli albori dell'impresa, negli anni Settanta, insieme ai due fondatori Giancarlo Mammi e Iones Boniburini, fino a oggi, con il raggiungimento della qualifica di responsabile di produzione nel 2005.

Grande la soddisfazione della storica azienda di Montecchio Emilia, specializzata nella produzione di grafiche adesive e decorazioni per veicoli industriali.

«Siamo molto orgogliosi della medaglia attribuita a Paola» afferma Fausto Mazzali, amministratore delegato di Serigrafia 76. «È un riconoscimento alla grande fedeltà, alla professionalità e al lavoro di una delle nostre risorse più importanti».

Parole condivise da Giancarlo Mammi e Iones Boniburini, fondatori di Serigrafia: «Paola Colli ha contribuito alla crescita e allo sviluppo dell'azienda sia in termini di competenze, sia di feeling e visione rispetto al contesto aziendale: una risorsa che ha assistito a tutto il percorso di crescita di Serigrafia 76 e vissuto in prima persona il progetto di ricambio generazionale, contribuendo attivamente alla sua riuscita».

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

 

In mostra la gamma completa di soluzioni destinate al mercato dei costruttori di macchine agricole -

Reggio Emilia, 4 dicembre 2013 -

 L'eccellenza dell'imprenditoria reggiana guarda all'India e ai suoi mercati. Ci sarà anche Serigrafia 76, l’azienda di Montecchio Emilia specializzata nella produzione di grafiche adesive e decorazioni per veicoli industriali, nel novero degli espositori che parteciperanno ad EIMA Agrimach India 2013, la fiera internazionale dedicata alla meccanizzazione agricola in programma a New Delhi dal 5 al 7 dicembre 2013.

Un momento di grandissimo rilievo, promosso da FICCI (Federazione indiana delle Camere di Commercio e dell’Industria) e FederUnacoma (Federazione dei costruttori italiani di macchine agricole), che rappresenta il maggiore appuntamento di settore e si impone nel panorama mondiale per l’alta qualità delle tecnologie esposte: un’opportunità unica per far conoscere a un vastissimo numero di operatori indiani le macchine, le attrezzature e le migliori tecnologie per le lavorazioni agricole prodotte in Italia. In fiera, Serigrafia 76 presenterà  la gamma completa di soluzioni per la decorazione di tutti i tipi di macchinari agricoli: prodotti che spaziano dalle grafiche adesive di grande formato a quelle tridimensionali, dalle targhe in  alluminio agli adesivi di sicurezza.

«La partecipazione ad Eima Agrimach rappresenta una grande occasione per la nostra azienda per stringere nuovi accordi commerciali su un mercato in forte crescita come quello indiano» spiega Fausto Mazzali, Amministratore Delegato di Serigrafia 76. I numeri, del resto, parlano chiaro: soltanto nel 2011 - 2012 sono stati ben 607.658 i trattori venduti nel Paese, e in aumento appaiono anche le vendite di altre attrezzature e macchine quali mietitrebbiatrici, trebbiatrici e altre apparecchiature a comando elettrico.

«L'India rappresenta uno dei principali scenari internazionali su cui puntare per aumentare le esportazioni, ma anche un'occasione per promuovere la nostra attività e sperimentare nuove soluzioni dedicate. Essere presenti a un appuntamento internazionale come EIMA-AGRIMACH, rappresenta il primo passo verso il mercato indiano dei costruttori di macchinari agricoli. Quello successivo riguarda la valutazione per l’apertura di uno stabilimento in loco, che si rivolgerà unicamente al mercato indiano. Il nostro obiettivo è quello di riproporre la nostra esperienza ed esportare la professionalità che da sempre caratterizza le produzioni di grafiche e adesivi di Serigrafia 76. A tal proposito abbiamo già individuato un partner indiano, che seguirà le attività in qualità di commercial advisor sul mercato domestico» conclude Mazzali.

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

 

Reggio Emilia, 25 novembre 2013 -
 
L'azienda montecchiese racconterà i progetti attuati in quest'ambito nel corso dell'incontro "Quadrare il cerchio. Lavorare, vivere e fare impresa al giusto ritmo" -
La conciliazione fra tempi di lavoro e vita secondo Serigrafia 76. L'azienda di Montecchio Emilia, specializzata nella produzione di grafiche adesive e decorazioni per veicoli industriali, farà parte del novero di imprese invitate dall'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Reggio Emilia in occasione dell'iniziativa "Quadrare il cerchio. Lavorare, vivere e fare impresa al giusto ritmo" in programma il 29 novembre 2013 presso Il Tecnopolo di Reggio Emilia.
Un'occasione per presentare al pubblico i progetti e le esperienze di conciliazione dei tempi di vita e lavoro nelle imprese reggiane, durante la quale la storica azienda montecchiese illustrerà le iniziative organizzate negli ultimi anni per favorire l'applicazione della legge 53, che riguarda la conciliazione fra lavoro e vita e tra famiglia e impresa.
«La dimensione della responsabilità sociale dell'impresa rappresenta un valore fondamentale per noi di Serigrafia 76: un fattore da promuovere e sviluppare per il benessere dei nostri collaboratori, e in particolare per le tante donne che rappresentano circa il 90% dei lavoratori impiegati nella nostra azienda» spiega Fausto Mazzali, Amministratore delegato di Serigrafia 76. «Nel corso degli ultimi due anni abbiamo intrapreso un percorso volto all'attuazione di quelle azioni incentivate dal Ministero per le Politiche Sociali con la legge n.53, che trovano nel rapporto tra lavoro, donne e mamme il loro filo conduttore». Non soltanto il servizio di baby sitting aziendale, che funziona ormai da più di due anni e che viene abitualmente utilizzato dalle lavoratrici, ma anche altre iniziative come ad esempio il Campo giochi estivo per i figli delle lavoratrici, la Festa della mamma che lavora o il ciclo di incontri "Benessere Donna". Una serie di serate, quest'ultimo, che l'azienda ha organizzato e previsto per tutto l'anno in corso in collaborazione con il personale medico specializzato del Poliambulatori CMM di Montecchio Emilia per approfondire numerosi argomenti della medicina e della psicologia applicati alla quotidianità, come la prevenzione dei disturbi alimentari, la medicina estetica, la ginecologia e la dermatologia pediatrica.
«"Benessere Donna" rappresenta senza dubbio una delle scommesse più impegnative sulle quali abbiamo deciso di investire perché esce dai confini della nostra azienda per estendersi a tutto il territorio della Val d'Enza, e sul quale vogliamo continuare a puntare. L'altro obiettivo raggiunto nel 2013, il Campo Giochi estivo destinato ai figli dei dipendenti dell'azienda, un servizio importante per le tante lavoratrici mamme che durante i mesi estivi si ritrovano senza quella rete di assistenza familiare cui affidare i bimbi quando non sono a scuola. Un progetto che è stato particolarmente apprezzato nell'estate 2013 e che si ripeterà il prossimo anno, e che nel suo piccolo rappresenta un importante strumento per venire incontro alle esigenze delle nostre lavoratrici, permettendo loro di lasciare i propri figli in un ambiente divertente e sicuro».
«L'introduzione di politiche di conciliazione famiglia/lavoro, ancor di più in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo, è un obiettivo fondamentale per affrontare i problemi legati alla gestione della quotidianità e riconciliare sfera lavorativa e sfera familiare, migliorando l'organizzazione interna dell'azienda» conclude Mazzali. «Il valore aggiunto di Serigrafia 76 sono le persone che vi lavorano all'interno, con il loro bagaglio di esperienza e grande professionalità: venire loro incontro, favorendo iniziative e azioni che migliorino l'organizzazione del lavoro e il clima aziendale, è la vera scommessa e la strada per noi vincente per affrontare le sfide del mercato e superarle con successo».
 
(Fonte: ufficio stampa Serigrafia 76)
Venerdì, 22 Novembre 2013 17:22

Legge hobbisti: andiamo avanti senza modifiche!

Il Manifesto di FIVA Confcommercio ed ANVA Confesercenti dell'Emilia Romagna sulla Legge Regionale 4/2013 -
 
Bologna, 22 novembre 2013 -

La legalità, la trasparenza e la qualità all'interno dei mercati sono da sempre i presupposti dell'azione di FIVA Confcommercio ed ANVA Confesercenti dell'Emilia Romagna, le Organizzazioni rappresentative degli operatori del settore che operano, in accordo con le Istituzioni, per qualificare ed innovare il Commercio su aree pubbliche del territorio regionale, valorizzando la sua funzione di servizio ed attrattività per i Centri storici e le Città.

Con questo spirito, e con l'obiettivo di isolare e contrastare ogni forma di abusivismo che possa alterare la concorrenza all'interno del settore, FIVA Confcommercio ed ANVA Confesercenti dell'Emilia Romagna hanno sostenuto il percorso che ha portato all'approvazione, nel giugno scorso, della Legge Regionale 4/2013 - in vigore dal 1 gennaio 2014 - che introduce per la prima volta una regolamentazione degli "hobbisti" nella normativa regionale di settore.

"Siamo convinti della validità della norma – dichiara Alverio Andreoli, Presidente FIVA Confcommercio Emilia Romagna - che rappresenta un importante punto di arrivo dell'impegnativo confronto portato avanti in questi anni tra tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati. Per questo abbiamo voluto sintetizzare e ribadire in un Manifesto congiunto (che sarà reso pubblico nella giornata di domani) le ragioni del nostro sostegno alla Legge, chiedendo ai Comuni un impegno per la sua piena applicazione su tutto il territorio regionale, senza eccezioni".

"Questa legge – aggiunge Dario Domenichini, Presidente ANVA Confesercenti Emilia Romagna – è molto attesa dalle imprese che rappresentiamo, che vivono un momento di grande difficoltà per la crisi dei consumi senza precedenti che ha colpito anche l'Emilia-Romagna e ogni giorno subiscono la concorrenza sleale di tante forme di abusivismo. La nostra Regione ha avuto il merito di normare la materia mettendo chiarezza nel settore, ma sarà dalla capacità delle Istituzioni di fare applicare la legge che potremo valutare la bontà del provvedimento. Su questo le nostre Organizzazioni vigileranno con molta attenzione".

Il Manifesto raccoglie le principali ragioni di sostegno alla Legge, che ha il merito di disciplinare gli hobbisti con regole certe e condivise; distingue in maniera netta tra l'hobbista, che opera sui mercati in modo non professionale, e l'imprenditore del commercio su area pubblica; regolamenta le modalità di partecipazione degli hobbisti ai mercatini, senza vietare o contingentare queste manifestazioni sul territorio; permette di "isolare" casi di abusivismo e concorrenza sleale nei mercati; offre infine ai Comuni uno strumento per dimensionare un fenomeno, quello dell'hobbismo appunto, che incide in maniera significativa sul tessuto economico e sociale del territorio.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Regionale)
Reggio Emilia, 22 novembre 2013
 
Sabato la 4a Conferenza sull'Appennino. I piccoli imprenditori "sbancano" sulla fiducia -

Sono i piccoli imprenditori e gli artigiani il "soggetto istituzionale" che riscuote il più alto livello di fiducia nel nostro Appennino, con un giudizio unanime che accomuna amministratori pubblici e giovani studenti.

Il dato emerge con evidenza dalle ultime indagini dell'Osservatorio dell'Appennino Reggiano della Camera di Commercio curate dal Laboratorio di Economia Locale dell'Università Cattolica di Piacenza in collaborazione con le scuole superiori castelnovesi.

Le ricerche – che saranno presentate domani, sabato 23 novembre nell'ambito della 4.a Conferenza dell'Appennino denominata "Passione montagna" ed organizzata proprio dall'Osservatorio camerale al Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti con inizio alle 8,45 – hanno messo a fuoco, tra l'altro, le condizioni ritenute necessarie per la permanenza delle famiglie in Appennino, i punti di forza e di debolezza del sistema locale, gli atteggiamenti dei giovani rispetto al futuro, le loro preoccupazioni, gli ambiti di lavoro più interessanti, la fedeltà al territorio di origine (e la maggioranza si conta tra chi vorrebbe andare a vivere altrove, con un 48,5% proiettato su Paesi esteri) e, come si è detto, la graduatoria dei soggetti istituzionali che godono dei maggiori livelli di fiducia sia tra gli studenti che tra gli amministratori pubblici.

"Siamo di fronte – sottolinea Enrico Bini, presidente della Camera di Commercio – ad un'ampia mappa in cui si racchiudono bisogni, attese, orientamenti riguardanti impegni individuali e collettivi che consentono letture del tutto inedite della situazione del nostro Appennino e, contemporaneamente, offrono nuove indicazioni sul come orientare le azioni delle amministrazioni pubbliche, gli interventi di natura economica e sociale".

"Un'analisi – sottolinea Giovanni Teneggi, componente di Giunta della Camera di Commercio e responsabile dell'Osservatorio economico, coesione sociale e legalità dal quale è nato l'Osservatorio sull'Appennino – davvero da rileggere dopo e dentro questi anni di crisi economica, in cui abbiamo registrato una grande crescita della percezione delle proprie capacità da parte dei giovani (le insicurezze sono scese dal 14% del 2008 al 3,7%, così come si sono ridotti dal 12,5 al 4,4% i timori sulla preparazione scolastica), ma una vera e propria esplosione delle preoccupazioni relative al futuro lavorativo, che sono più che raddoppiate negli ultimi due anni".

Un Appennino, dunque, forte e fragile quello sul quale ha indagato la Camera di Commercio, con qualche elemento di sorpresa. Gli amministratori locali, ad esempio, tra i "soggetti istituzionali" maggiormente degni di fiducia mettono al primo posto (92,1%) i piccoli imprenditori, ma collocano al 10° posto la pubblica amministrazione e solo al sesto posto gli amministratori comunali. Posizioni migliori rispetto a quelle assegnate dagli studenti (11° posto per gli amministratori del proprio comune di residenza e 15° per la pubblica amministrazione), ma pur sempre sorprendenti.

La Conferenza sull'Appennino, come sì è detto si aprirà alle 8,45 di sabato al Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti con i saluti del Sindaco Gianluca Marconi, del presidente della Camera di Commercio, Enrico Bini, e dell'assessore regionale Paola Gazzolo. A seguire, gli interventi di Bianca Morani dell'Osservatorio camerale, Martino Dolci, Sindaco di Ramiseto, Alberto Ovi, Sindaco di Baiso, Luca Quintavalla e Paolo Rizzi del Laboratorio di Economia Locale della Cattolica di Piacenza, Paola Bacci, preside dell'Istituto Cattaneo-Dall'Aglio di Castelnovo ne' Monti, Giovanni Teneggi, Fiorenzo Ferlaino di Ires Piemonte e Pierluigi Saccardi, vicepresidente della Provincia.

Tra gli interventi, due break musicali a cura di studenti delle scuole montane e del Gruppo Erberia.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Modena, 21 novembre 2013

Dopo che la Finanza di Modena ha smascherato un'associazione per finalità culturali che in realtà era un night club sconosciuto al fisco, Fiepet : "Norme aggirate e concorrenza sleale: fattori che ampliano la crisi per i pubblici esercizi" -

L'Associazione: "Realtà da monitorare costantemente al fine di prevenire situazioni di abuso e irregolarità che vanno a danneggiare chi opera legalmente"

"La vendita di una bibita, come pure quella di un caffè o di un panino. Il medesimo servizio offerto da esercizi uguali solo in apparenza, poiché diversi dal punto di vista delle normative fiscali che li regolamenta. "Un tipo di concorrenza tutt'altro che leale, quella sviluppatasi tra circoli da un lato e bar e locali dall'altro; a rimetterci purtroppo sono solamente questi ultimi". È Fiepet-Confesercenti Modena a sollevare la questione su quanto sta avvenendo ormai da tempo anche alla luce di quanto scoperto recentemente a Modena a seguito di un'operazione della Guardia di Finanza, "A cui va il nostro plauso e riconoscimento".

Negli ultimi anni il settore dei pubblici esercizi è stato esposto ad una serie di cambiamenti che hanno determinato situazioni di maggior criticità nella gestione economica e finanziaria delle imprese. Il pacchetto di liberalizzazioni, introdotto in Emilia Romagna nel 2009 e successivamente quelle ulteriori introdotte dal Governo Monti, hanno portato ad una proliferazione di attività, attenuatasi solo negli ultimi due anni, causa l'aggravarsi della crisi economica. Il calo dei consumi generatosi ha colpito e continua ad incidere pesantemente su imprese che avevano già visto assottigliarsi le loro quote di mercato, oggi suddivise tra un numero sempre maggiore di soggetti.

"Un contesto quello attuale, in cui non abbiamo potuto fare a meno di notare e di conseguenza denunciare, la proliferazione di circoli, associazioni e club di varia natura. Non si tratta di quelle tipologie di associazionismo storicamente presenti nella nostra provincia, ma di nuove realtà che, aggirando la normativa, sono entrati sul mercato, beneficiando di un tipo di fiscalità particolarmente vantaggiosa, riservata solamente a queste forme giuridiche. Una vera e propria forma, a volere essere quindi precisi, di concorrenza sleale; poiché la finalità della nascita di questi circoli ed associazioni, non è tanto quella di promuovere la cultura, le attività sportive o quelle ludiche, quanto piuttosto quella di realizzare vere e proprie attività "tax free".

"Al fine di prevenire e contrastare situazioni di abuso e irregolarità – evidenzia Fiepet-Confesercenti – anche da parte nostra non mancherà l'impegno per limitare il più possibile quelle che risultano a tutti gli effetti fenomeni di concorrenza sleale. Segnalando alle autorità competenti eventuali casi visibili di tali infrazioni. Continueremo inoltre, con maggior e forza e determinazione a chiedere alle Amministrazioni Comunali di collaborare per contenere e quando occorrerà reprimere questi fenomeni. Oggi più che mai ulteriore elemento negativo a danno delle piccole imprese già alle prese con le gravi difficoltà causate dalla pesante crisi economica in atto".
 
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Modena, 19 novembre 2013
 
TECHBOARD, leader italiano nella produzione di Circuiti Stampati Professionali con fabbriche a Modena e Shenzhen (Cina), rileva EMC, azienda italiana specializzata nel campo delle Telecomunicazioni Radio Professionali.
Dopo aver rilevato con successo SYAC diventata SYAC▪TB nel novembre 2012, TECHBOARD sta integrando EMC, azienda modenese fondata nel 1973 e specializzata nella progettazione e costruzione di stazioni radio base e terminali radio per impiego fisso e mobile.
Dai circuiti stampati professionali ai campi della videosorveglianza con l'acquisto di SYAC ed ora delle telecomunicazioni radio professionali con l'integrazione di EMC, TECHBOARD prosegue nella sua strategia di espansione mirata verso mercati di nicchia ancora in crescita, anche in questo momento di crisi economica, che vedono ogni giorno l'ingresso di nuovi competitor di varia dimensione e provenienti da vari settori.
"Come SYAC▪TB, pioniere del video digitale che nei primi anni '90 sviluppava i sistemi digitali multifunzionali per la gestione della videosorveglianza DIGIEYE, EMC porta con sé un profondo know-how e una rete di partner articolata nel mercato dell'Emergenza." dice FABIO MALAGOLI, Managing Director di TECHBOARD. "Rileviamo un'impresa forte e ben radicata, in grado di offrire buone prospettive e creare nuove opportunità per tutto il gruppo TECHBOARD, che conta ora tre divisioni: PCB, Security con SYAC▪TB e Comunicazioni con EMC▪TB. Abbiamo aggiunto la sigla "TB" a EMC come lo facemmo per SYAC, per far nascere una nuova divisione che offrirà importanti garanzie in termini di continuità e segnerà l'inizio di un ammodernamento dell'organizzazione EMC, sfruttando le sinergie per fornire prodotti e soluzioni integrate di alta qualità ad un costo competitivo e consegnati puntualmente."
Le attività di produzione e di progettazione della nuova EMC▪TB rimarranno fortemente connesse l'una all'altra in quanto TECHBOARD ha assorbito la maggior parte del personale di EMC arricchendo tutto il gruppo con tecnici altamente qualificati. Come i sistemi di videosorveglianza DIGIEYE, progettati e sviluppati da SYAC▪TB nell'AREA SCIENCE PARK di Trieste, i sistemi e le soluzioni EMC▪TB porranno l'accento sull'innovazione Made in Italy, dalla ricerca e sviluppo al controllo, alla supervisione, alla produzione e al collaudo del prodotto finito. "Faremo leva sulle nostre capacità manifatturiere per ottimizzare i processi di produzione dei prodotti EMC, e su nuove alleanze per aprire nuovi mercati." prevede FABIO MALAGOLI. "EMC intende mantenere l'attuale presenza regionale, ma anche consolidare e crescere le installazioni internazionali attraverso le reti di partner di TECHBOARD e soprattutto di SYAC▪TB. Aggiungeremo un valore strategico molto importante alle attività di EMC facendola entrare dalla porta principale nel mercato internazionale della Sicurezza Elettronica di alto livello, dove SYAC▪TB gode di una posizione privilegiata. Dall'altro canto, tutto il nostro gruppo guadagnerà un mix di competenze specializzate e tecnologie innovative necessario per essere in grado di offrire soluzioni flessibili, integrate ed integrabili,che rispondano perfettamente ai bisogni esigenti di particolari segmenti. Noi lavoriamo in questa direzione: fornire soluzioni "reali" in grado di soddisfare le vere esigenze del mercato, ma al tempo stesso vantaggiose in termini di risparmio di costi e/o tempo, fin dalla fase di installazione. Soluzioni che permettono di fornire tecnologie avanzate in maniera sostenibile, per la conformità alle norme, per il supporto tecnico e per il loro Made in Italy."
La nuova EMC▪TB si integra quindi perfettamente nell'offerta di TECHBOARD basata su prodotti e soluzioni professionali altamente affidabili, progettati e realizzati interamente all'interno dell'azienda, e il cui pieno controllo e la completa conoscenza sia dell'hardware che del software consentono di fornire gli adattamenti e le personalizzazioni richieste dai mercati mirati.

EMC▪TB parteciperà alla prossima edizione del PMRExpo (Exhibition on Professional Mobile Radio and Control Rooms) che si terrà presso la Koelnmesse di Colonia, in Germania, il 26-28 novembre 2013.
 
(Fonte: ufficio stampa Techboard)
 
Milano, 15 novembre 2013 -
 
Il mondo della rappresentanza si dà appuntamento alla fiera di settore "Forum Agenti" in Fiera Milano City -
Il 35% delle richieste di lavoro da parte delle aziende riguarda agenti e rappresentanti di commercio: agenti, esperti contabili e tecnici informatici rimangono ai vertici delle professioni più richieste. Il numero degli agenti di commercio operanti in Italia rimane stabile, circa 240 mila, nonostante la crisi abbia colpito anche questa categoria. Alle cessazioni di attività ha fatto fronte l'entrata di giovani in cerca di prima occupazione e di soggetti in età matura (45/50) espulsi dal mondo del lavoro, rispettivamente + 4,6% e +7,2%, da settembre 2009 a settembre 2013. Oltre a ciò si aggiunga il fenomeno diffuso di aziende che trasformano parte della propria forza vendita da occupata in autonoma, per risparmiare sui costi del lavoro. In pratica, le aziende chiedono ai propri venditori di divenire 'collaboratori' come agenti di commercio indipendenti.
 
Una prospettiva interessante per gli agenti di commercio italiani è quella dell'internazionalizzazione: da qualche anno si registra infatti una sensibile domanda di agenti plurimandatari italiani in Paesi come la Germania, l'Austria, i Balcani, e la Francia, in settori come il meccanico, l'alimentare e l'edilizia, + 3,8% rispetto al settembre 2009 (dati del Centro Studi di "Network Agenti").
Queste tematiche saranno al centro di "Forum Agenti", la fiera del mondo della rappresentanza che si terrà a Fiera Milano City il 29 e il 30 novembre, organizzata da "Agent321". Una fiera B2B dove le aziende, anche estere, incontreranno agenti per selezionarli e contemporaneamente un momento di incontro del settore, con workshop e convegni. Una riflessione inevitabile per una categoria in sofferenza che vede i propri margini di guadagno ridotti, colpita com'è dal sensibile aumento del costo del carburante, dalla concorrenza sleale e dalla riduzione delle zone assegnate dalle case mandanti.
La crisi ha anche modificato la classifica delle categorie di attività più richieste nel campo della rappresentanza: arretrano abbigliamento, edilizia, industria e automobile; crescono food & beverage, energia, telefonia/informatica, benessere.
La classifica top ten al settembre 2013: Food&Beverage, telefonia/informatica, energia, benessere, abbigliamento/moda, industria, medicale, arredo/casa, edilizia, automobile.
Un cambiamento sensibile rispetto alla classifica top ten al settembre 2009: Food&Beverage, abbigliamento/moda, edilizia, energia, telefonia/informatica, industria, automobile, arredo/casa, benessere, medicale (dati del Centro Studi di "Network Agenti").
Cos'è «Forum Agenti»
Ideato dall'organizzazione internazionale «Agent321» e giunto alla sua terza edizione, Forum Agenti è la fiera in cui domanda e offerta nel campo della rappresentanza commerciale si incontrano. Ai colloqui di lavoro si affiancano consulenze gratuite in campo contrattuale, fiscale, previdenziale e legale, oltre a workshop e convegni (www.forumagenti.it - Tel: 06-4121.7144).
Cos'è "Network Agenti"
Società di ricerca agenti, il suo Centro Studi si occupa di monitorare e analizzare numeri e statistiche relative al mondo degli agenti di commercio, rappresentanti e venditori. Segue i trend occupazionali della categoria, interessandosi alle variazioni relative alle categorie di attività più richieste (www.networkagenti.it/).
(Fonte: Ufficio Stampa Forum Agenti Milano)
Reggio Emilia, 13 novembre 2013 -
 
Domani alle 15,00 un seminario della Camera di Commercio di Reggio Emilia -
Vi sono nuovi strumenti a disposizione delle imprese per esercitare una migliore tutela dei loro brevetti a livello internazionale, ed è proprio sul nuovo e complesso scenario europeo che la Camera di Commercio organizza un approfondimento con le imprese nel pomeriggio di domani, giovedì 14 novembre.
Con il 1° gennaio 2014, infatti, entrerà in vigore il Brevetto unitario europeo, che avrà un effetto unico per tutti i Paesi, senza la necessità di prevedere convalide e traduzioni nelle lingue nazionali. Contemporaneamente, il nuovo Tribunale unificato dei brevetti sarà in grado di emettere, con un'unica procedura, decisioni che avranno contemporaneo effetto su tutti i brevetti e in tutti i Paesi europei.
Le conseguenze sulle strategie di tutela dei brevetti da parte delle imprese saranno dunque al centro del seminario della Camera di Commercio, che si terrà domani, giovedì 14 novembre con inizio alle 15,00 nella Sala Grasselli di Piazza della Vittoria, 3.
Le relazioni di approfondimento sono affidate all'ing. Simone Manferrari e all'ing. Emanuele Tollari dello studio Ing. C. Corradini & C srl di Reggio Emilia.
 
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 12 novembre 2013
 
Il Gruppo Giovani Imprenditori e Confcommercio Reggio Emilia organizzano un convegno sul tema "Redditometro: istruzioni per l'uso" che avrà luogo giovedì 14 novembre 2013 dalle 16.00 alle 18.00 presso la sede provinciale Confcommercio in Via Giglioli Valle 10 a Reggio Emilia.
All'incontro interverranno il Capo Ufficio Accertamento della Direzione regionale Agenzia delle Entrate – Emilia Romagna Antonio Cologno per presentare lo strumento del Redditometro, e il Responsabile nazionale politiche fiscali di Confcommercio – Imprese per l'Italia Antonio Vento che spiegherà cosa deve fare il contribuente.
«Come per il precedente e fortunato incontro con Equitalia – spiega il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Reggio Emilia, Luigi Rocca- ancora una volta cerchiamo di promuovere e agevolare una maggiore conoscenza tra le parti, in modo da superare quei luoghi comuni e pregiudizi che sovente scavano un solco profondo tra contribuenti e amministrazione finanziaria. Un maggiore scambio di informazioni può portare per entrambe le parti benefici, volti anche a combattere più efficacemente l'evasione e l'elusione di una certa importanza.»
«La pressione fiscale e il peso burocratico che gravano sulle piccole e medie imprese –aggiunge Raffaele Chiappa, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio dell'Emilia Romagna– sono sentiti in maniera ancora più forte dai giovani imprenditori, spesso disorientati di fronte alle tante e nuove normative previste. Per questo è indispensabile mettere a disposizione gli strumenti formativi, informativi e di servizio, necessari per orientarsi nel panorama degli adempimenti e degli obblighi richiesti alle aziende, diffondendo al tempo stesso i valori della legalità, del rispetto delle regole e della trasparenza, che devono essere alla base di qualsiasi attività di impresa.»
 
In allegato la locandina
 
(Fonte: Ufficio Stampa Confcommercio Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 11 novembre 2013

Nell'ambito delle azioni finalizzate ad accrescere la competitività delle imprese reggiane, la Camera di Commercio punta i riflettori su internet e, in particolare, sui social network e sul contributo che possono assicurare al successo delle strategie di sviluppo delle imprese.

"E' evidente – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Enrico Bini – che le funzionalità di questi nuovi mezzi hanno impatti rilevanti sui comportamenti d'acquisto e di consumo, ma è ancor più evidente il fatto che un territorio caratterizzato da una forte propensione all'export e da particolari eccellenze che attraversano l'industria, l'agroalimentare e l'artigianato deve necessariamente passare da maggiori competenze delle imprese sull'uso di questi nuovi strumenti e delle loro applicazioni".

E' dunque da qui che nasce il progetto "Digit@Impresa", finalizzato a diffondere la cultura di internet tra le piccole e medie imprese, a supportarle per raggiungere nuovi mercati e fidelizzare i clienti attraverso il web 2.0 e ad approfondire e gestire le opportunità offerte dal web per migliorare l'efficienza dei processi di business, che vanno dall'approvvigionamento alla produzione, al marketing e vendite.

Il progetto si avvierà mercoledì 13 dicembre alla Sala Grasselli della Camera di Commercio, dove alle 14,30 vi sarà un primo momento di formazione su "Web writing e promozione sui social network, con particolari approfondimenti sul come pianificare una presenza aziendale sui social media, come interagire con i clienti e scrivere sul web, come promuovere la propria attività e sui gruppi d'acquisto e le vendite a tempo.

La formazione, poi, proseguirà con la selezione di 15 imprese, che saranno assistite passo per passo nella realizzazione di un project work personalizzato sull'utilizzo dei social network e sui temi del digitale.

Per informazioni e per le iscrizioni al percorso – completamente gratuito per le imprese: www.re.camcom.gov.it – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Nel primo dei tre incontri con Ziemacki si è parlato degli strumenti per una strategia vincente. Prossimo appuntamento giovedì 19 dicembre -
 
Reggio Emilia, 11 novembre 2013
 
Dieci parole per descrivere la propria attività e cinque righe per illustrare la visione strategica d'impresa. Questi i presupposti fondamentali per un'impresa eccellente secondo il dott. Giorgio Ziemacki, noto docente e consulente di organizzazione aziendale e controllo di gestione, che ha dato il via al primo dei tre incontri promossi da Industrie Emiliane Unite, il raggruppamento di CNA per le imprese industriali. Il filo conduttore del ciclo di seminari, organizzati da Ineu in collaborazione con CNA Giovani Imprenditori e CNA Servizio Estero, è "L'impresa vincente, strumenti e azioni per essere leader". Tema che ha riscosso grande successo tra gli imprenditori reggiani con un boom di partecipanti desiderosi di apprendere dal dott. Ziemacki strategie e azioni da intraprendere per essere leader.
Durante l'apertura dei lavori davanti a una sala gremita, il vice presidente provinciale CNA Giorgio Lugli ha voluto sottolineare l'impegno dell'Associazione "nel contribuire a diffondere la cultura d'impresa attraverso eventi di qualità e proposte concrete, lavorando in sinergia con tutti i componenti della rete di servizi e consulenze CNA".
Industrie Emiliane Unite, come ha ribadito il suo Presidente Carlo Intermite, si pone come partner affidabile per le imprese meglio strutturate proponendo iniziative e momenti di riflessione per aiutare gli imprenditori a migliorare la gestione e l'organizzazione aziendale in un contesto difficile e competitivo come quello attuale.
Il dott. Ziemacki è entrato nel vivo della serata facendo luce in modo chiaro e coinvolgente sugli errori comuni che le piccole e medie imprese compiono quotidianamente, trovandosi poi in grosse difficoltà nei momenti di crisi, anche attraverso esempi concreti di casi aziendali che si sono rinnovati con successo e si sono adattati ad un mercato sempre più difficile ed in continua evoluzione.
"Il cuore del mio intervento – ha spiegato Ziemacki – è lavorare sulla mentalità dell'imprenditore. Il vero problema è che purtroppo molto spesso gli imprenditori sono pigri e si aggrappano all'esperienza, ai loro prodotti. Bisogna avere il coraggio di reinventarsi e essere orientati all'esterno per dare ai clienti ciò di cui non hanno ancora bisogno e conoscere la concorrenza ed il mercato di riferimento, lavorando con velocità, determinazione, strategia".
Cosa si può fare per prevenire situazioni di crisi e reagire ai cambiamenti imposti dal mercato? La chiave di tutto è nella visione chiara del futuro, ovvero della propria strategia di business messa per iscritto che contenga almeno un elemento di differenziazione, un'idea su come si evolverà il mercato e su come l'azienda si dovrà preparare.
Per sapere come "Essere vincenti nell'organizzazione" il prossimo appuntamento con i seminari di Industrie Emiliane Unite e Giorgio Ziemacki è giovedì 19 dicembre alle 18.15 nella sede provinciale CNA in Via Maiella, 4 a Reggio Emilia.
 
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
A fronte di una crescita della disoccupazione, i giovani reggiani si mettono in gioco in prima persona e primeggiano tra i nuovi imprenditori locali -
 
Reggio Emilia, 8 novembre 2013

Mentre il saldo fra imprese iscritte e cessate nei primi nove mesi del 2013 è risultato negativo, per le aziende guidate da "under 35" è infatti accaduto esattamente il contrario, tanto che ben 951 imprese giovanili si sono iscritte nel registro della Camera di Commercio nel periodo gennaio-settembre 2013, mentre quelle cessate sono 588, con un saldo positivo di 363 unità. Complessivamente, dunque, le imprese giovanili sono 5.760, con una quota pari al 10,2% del totale aziende presenti sul territorio provinciale.

Delle 2.967 imprese nate in provincia di Reggio Emilia nei primi nove mesi del 2013 – sottolinea l'Ufficio Studi della Camera di Commercio – un terzo è rappresentato da imprese nelle quali i giovani hanno deciso di mettersi "in proprio". Nel 58,3% dei casi (554 imprese) l'imprenditore è italiano, mentre nel restante 41,7% (397 imprese) è straniero, extraUE nel 38,7% dei casi e comunitario nel 3%.

Le attività nelle quali i giovani sembrano individuare le maggiori possibilità di successo sono, oltre alle costruzioni (in cui opera il 33,6% delle neo-imprese giovanili), quelle dei servizi (31,4%), in particolare il commercio (14,6%).

All'interno del terziario sono presenti numerose attività di supporto alle imprese: ausiliarie dei servizi finanziari; professionali, scientifiche e tecniche; di supporto per le funzioni d'ufficio; produzione di software e consulenza informatica; pubblicità e ricerche di mercato, di servizi per edifici e paesaggio.

Non mancano comunque giovani che hanno deciso di investire nel settore manifatturiero (98 nuove imprese) e in agricoltura (24 unità).

"Un dinamismo – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Enrico Bini – che è incoraggiante per il nostro tessuto imprenditoriale, perché è proprio grazie alla nascita di nuove imprese che si possono costruire ricchezza e nuove opportunità di lavoro".
 


Imprese giovanili (*) registrate, iscritte e cessate per attività economica

in provincia di Reggio Emilia – gennaio-settembre 2013




Attività economica

Registrate

Iscritte

Cessate

Saldo

Agricoltura, silvicoltura pesca

218

24

6

18

Attività manifatturiere

562

98

72

26

Fornitura di energia elettrica, gas

2

0

0

0

Fornitura di acqua; reti fognarie

4

0

0

0

Costruzioni

2.355

320

261

59

Comm. all'ingrosso e al dettaglio

1.027

139

112

27

Trasporto e magazzinaggio

96

4

4

0

Alloggio e ristorazione

439

44

35

9

Informazione e comunicazione

96

28

8

20

Attività finanziarie e assicurative

101

26

16

10

Attività immobiliari

90

2

10

-8

Att. profess.li, scientif. e tecniche

144

37

15

22

Noleggio, serv. supp. alle imprese

152

25

17

8

Istruzione

6

0

0

0

Sanità e assistenza sociale

12

0

0

0

Att. artistiche, sport., intrattenim.

55

5

3

2

Altre attività di servizi

193

16

7

9

N.C.

208

183

22

161

Totale

5.760

951

588

363

(*) Imprese giovanili: le imprese individuali il cui titolare abbia meno di 35 anni, ovvero le società di persone in cui oltre il 50% dei soci abbia meno di 35 anni, oppure le società di capitali in cui la media dell’età dei soci e degli amministratori sia inferiore allo stesso limite d’età
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
 
Piacenza, 8 novembre 2013
 
I fondi, erogati da Provincia, Camera di Commercio e Comune di Piacenza, sono destinati ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato -
Sarà attivato anche per il 2013-2014 il fondo per "Interventi a sostegno dell'inserimento e del reinserimento professionale di lavoratori a rischio di espulsione – esclusione dal mercato del lavoro". Il fondo, giunto alla terza edizione, attualmente ammonta a 118.946,42 euro (messi a disposizione da Provincia per 33946,22 euro, Comune di Piacenza per 35mila euro e Camera di Commercio per 50mila euro).
La prima categoria di destinatari dell'iniziativa sono le lavoratrici e i lavoratori in stato di disoccupazione di età pari o superiore ai 50 anni (nel 2012 il dato di flusso delle persone iscritte ai centri per l'impiego è pari a 1181, mentre nei primi 9 mesi del 2013 sono 989 gli iscritti a Centri per l'impiego appartenenti alla fascia d'età presa in considerazione). La seconda categoria di destinatari dell'iniziativa è costituita da lavoratrici di età superiore a 35 anni e lavoratori di età superiore ai 45 anni in possesso di determinati requisiti (stato di disoccupazione da almeno 12 mesi, iscrizione alle liste di mobilità senza diritto all'indennità di mobilità e lavoratori licenziati a seguito della piccola mobilità e lavoratori in cassa integrazione straordinaria anche in deroga).
Il bando prevede contributi destinati a datori di lavoro privati titolari di partita Iva che assumano a tempo indeterminato. Per ogni attivazione di contratto a tempo indeterminato sono previsti contributi da 4mila a 5mila euro a seconda della condizione del lavoratore. La data di scadenza per la presentazione delle domande è il 30 aprile 2014: l'avviso pubblico e il modulo di domanda sono disponibili sul sito internet della Provincia di Piacenza e sul sito della Camera di Commercio.
Ad illustrare l'iniziativa sono stati questa mattina in Provincia l'assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo, il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti e l'assessore allo Sviluppo economico del Comune di Piacenza Francesco Timpano. "L'intervento – hanno sottolineato – rappresenta il risultato di un percorso lungo e complesso volto a fronteggiare la situazione di crisi economica, occupazionale e sociale che interessa il nostro territorio". "La Provincia – ha aggiunto Paparo – ha promosso insieme ai capigruppo provinciali e alla Commissione di concertazione un percorso di lavoro finalizzato a favorire l'inserimento e il reinserimento professionale di lavoratori a rischio. La prima edizione del fondo, nel 2009-2010, ha finanziato 85 domande; la seconda edizione, nel 2010-2011, ha portato all'assunzione di 81 lavoratori da parte di 66 imprese".
Per informazioni è possibile contattare la Provincia ai numeri 0523795519 e 0523795502.
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)
Giovedì, 07 Novembre 2013 16:19

Imprese reggiane alla conquista del Maghreb

Reggio Emilia, 7 novembre 2013
 
CNA Servizio Estero, la società di CNA nata per promuovere l'internazionalizzazione delle imprese, mette a segno un bel colpo nell'area maghrebina con la partecipazione alla fiera Medinit Expo, a Casablanca dal 13 al 16 novembre, dedicata all'eccellenze del mercato italiano del settore delle costruzioni. Una vetrina di tutto prestigio che consentirà alle aziende del comparto costruzioni, che vive da anni uno stato di profonda crisi del mercato interno, di sviluppare contatti importanti su un mercato emergente, anche all'organizzazione di incontri diretti b2b.

Contestualmente all'implementazione della strategia di internazionalizzazione avviata con successo sul mercato marocchino, continua l'ampliamento degli orizzonti progettuali verso la Tunisia, anche grazie alla realizzazione di un evento istituzionale organizzato da CNA Servizio Estero in collaborazione con FIPA - Agenzia Tunisina Promozione dell'Investimento Estero, e con altre realtà istituzionali italiane e tunisine.

"L'evento - spiega Rita Malavasi, Direttrice di CNA Servizio Estero – in programma a fine novembre nella nostra città, sarà aperto alle imprese interessate a conoscere le potenzialità di sviluppo di questa emergente e dinamica realtà sociale che potrebbe essere di grande interesse per il nostro tessuto imprenditoriale, grazie alle testimonianze dirette dell'Ambasciatore Tunisino in Italia e del Delegato Generale di FIPA Milano".

La promozione delle attività di business offerte dai mercati maghrebini è stata sostenuta, inoltre, attraverso il progetto Building.It.Green, co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna e rivolto alle aziende della filiera abitare e costruire, che accompagnate da CNA hanno già svolto due missioni imprenditoriali di grande successo in Marocco, a Casablanca e Rabat a giugno e a Fés lo scorso mese di ottobre.

Il 23 e 24 ottobre scorsi, invece, una decina di aziende reggiane hanno partecipato all'ottava edizione della Batimaghreb Business Convention, evento di grande risonanza per tutto il mondo arabo, con un proprio spazio espositivo e sono intervenute ad uno dei convegni organizzati a latere della manifestazione. Un bel biglietto da visita per gli imprenditori che hanno deciso di avviare un percorso di penetrazione del mercato Tunisino.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Reggio Emilia, 6 novembre 2013
 
Prende il via oggi il percorso di sostegno predisposto dalla Camera di Commercio a sostegno di donne over 40 intenzionate ad avviare nuove attività imprenditoriali nella nostra provincia.
Diciassette le aspiranti imprenditrici che verranno accompagnate con un'intensa attività di formazione in aula (cui si aggiunge una consulenza personalizzata), che mercoledì si avvia con un primo modulo dedicato ad uno dei temi centrali per le imprese: la sicurezza nei luoghi di lavoro, associata all'autodiagnosi comportamentale e al tema della conciliazione.
I successivi moduli saranno poi dedicati all'economia e al controllo finanziario dell'impresa, al marketing e alle vendite, ad un percorso pratico per l'avvio dell'impresa, al business plan e, infine, ai finanziamenti alle imprese e ai rapporti con il sistema di credito.
L'iniziativa della Camera di Commercio è nata anche a seguito delle indicazioni dell'apposito Comitato per la Promozione dell'Imprenditorialità Femminile, "impegnato – spiega la Presidente dello stesso Comitato, Lisa Ferrarini – nel rafforzamento delle azioni a favore del lavoro femminile, e soprattutto allo sviluppo di quella nuova imprenditoria che rappresenta una risorsa primaria proprio per quelle donne che si collocano in una fascia d'età certamente più problematica per l'accesso al lavoro dipendente".
"Proprio per questo - sottolinea la vicepresidente del Comitato, Tiziana Elgari – i progetti imprenditoriali selezionati riguardano la creazione di società in cui – indipendentemente dalla loro forma giuridica e dal settore di attività – risulta prevalente o esclusiva la presenza di donne".
 
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Mercoledì, 06 Novembre 2013 11:03

Corso per installatori di impianti elettrici

Correggio, 6 novembre 2013
 
Il centro di formazione FORMart promuove a Correggio un corso finanziato, e quindi totalmente gratuito, con argomento "L'esecuzione elettrica in luoghi con pericoli di esplosione e con presenza di polveri combustibili".
Il corso, per un massimo di 14 partecipanti, è rivolto a persone e lavoratori che possiedono conoscenze pregresse e competenze di base che sottendono ai processi di installazione e manutenzione di impianti elettrici e si occuperà di trasferire capacità di installare, controllare e verificare impianti di sicurezza in ambienti residenziali e commerciali con rischio esplosivo.
Il percorso ha una durata di 24 ore in aula più 6 ore di formazione in autoapprendimento. Si svolge a Correggio, nella sede di FORMart in via Conte Ippolito, dal 21 novembre al 19 dicembre, dalle ore 19 alle ore 23.
Info e iscrizioni: tel. 0522.694753 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)
Reggio Emilia, 6 novembre 2013
 
Inizia domani al cinema Metropolis di Bibbiano un seminario di auto-formazione rivolto a magistrati, avvocati, mediatori familiari, assistenti sociali, psicologi ed educatori -
 
Di fronte alla sempre maggiore conflittualità che purtroppo caratterizza le separazioni tra coniugi, Tribunale, Provincia, Comuni, Azienda Usl e Ordine degli avvocati di Reggio Emilia, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, hanno promosso "Separazioni giudiziali: quale sistema per promuovere e sostenere nuovi equilibri nelle relazioni familiari", un seminario di auto-formazione per operatori dell'area giuridica e dei Servizi sociali e sanitari, aperto dunque a magistrati, avvocati, mediatori familiari, assistenti sociali, psicologi ed educatori. L'iniziativa, che prevede tre incontri tra il 7 novembre e il 5 dicembre (dalle 14.30 alle 18) al cinema Metropolis di Bibbiano, è stata presentata ieri pomeriggio nella Biblioteca del Palazzo di giustizia dal presidente del Tribunale di Reggio Emilia Francesco Maria Arcangelo Caruso insieme alla presidente della I Sezione civile Rosaria Savastano e al giudice Luisa Poppi, dall'assessore alla Sicurezza sociale della Provincia di Reggio Emilia Marco Fantini e dal consigliere dell'Ordine degli Avvocati Nicola Manenti.

La normativa in materia di separazione e divorzio si basa sulla premessa che gli ex coniugi siano in grado di raggiungere un adeguato livello di consapevolezza dei propri ruoli e di avviare una positiva riorganizzazione del sistema familiare, anche dopo la separazione. Così come è un progetto il matrimonio, è un progetto anche la separazione. Purtroppo, però, non sempre è così e le separazioni tendono a essere spesso connotate da una elevata conflittualità, che a volte spinge gli ex coniugi ad intraprendere tortuose, dolorose ed infinite contese giudiziarie per l'affidamento dei figli, utilizzando il sistema giudiziario in modo perverso, come un campo di battaglia dove esprimere il proprio dolore, la propria rabbia per la perdita della felicità coniugale/genitoriale, impedendo così il "fisiologico" superamento della sofferenza; la tensione delle persone si sposta dalla ricerca del migliore riassetto emotivo e materiale possibile, che dovrebbe essere l'obiettivo prioritario di entrambi i genitori, al "vincere" sull'altro comunque, a qualsiasi prezzo. "E' dunque indispensabile che ciascuna figura professionale impegnata nel conflitto familiare aiuti le parti in causa ad individuare un nuovo equilibrio, nel rispetto dei bisogni dei figli, delle qualità genitoriali, del proprio mandato professionale - ha sottolineato il presidente Francesco Maria Arcangelo Caruso - Cercare di ridurre la conflittualità è diventato un imperativo soprattutto per gli operatori giuridici e dei servizi sociali". Lo è, a maggior ragione, di fronte a numeri che confermano come nemmeno la crisi economica abbia prodotto, almeno qui a Reggio Emilia, un calo delle separazioni (il divorzio, come recita una battuta, è notoriamente 'roba da ricchi'): "Se al Centro-Sud le separazioni diminuiscono, al nostro Tribunale rimaniamo su oltre 2.500 casi all'anno che, oltretutto, proprio a causa della crisi economica e di valori tendono a divenire sempre più conflittuali - ha detto il giudice Rosaria Savastano – Questo seminario servirà a creare una sorta di protocollo che aiuti tutti i professionisti coinvolti nelle separazioni a comprendersi meglio, a capire le rispettive esigenze e individuare modalità di lavoro che ci permettano di agire in maniera più efficace a tutela dei minori". "Perché se è vero che giudici, avvocati e assistenti sociali perseguono lo stesso fine, è altrettanto vero che spesso utilizzano linguaggi diversi e che ci sono tante incomprensioni da eliminare", ha aggiunto Luisa Poppi, giudice addetto alle controversie in materia di famiglia, sottolineando "la risorsa preziosissima rappresentata dalla rete dei servizi sociali presente nel Reggiano e in Emilia".

"Nella nostra provincia molto si è fatto per garantire una rete di sostegno ai genitori e soprattutto ai minori, nel campo dell'affido, dell'adozione e della tutela: in questo caso il nostro impegno è teso a far sì che ogni professionalità coinvolta nelle separazione si impegni a promuovere una cultura della responsabilità genitoriale, a prescindere dalla fine del legame di coppia, che tuteli l'accesso dei figli ad entrambi i genitori e soprattutto eviti che il minore divenga oggetto di contesa, diretta o indiretta, tra i genitori", ha detto l'assessore provinciale Marco Fantini.

Questi, dunque, gli obiettivi del seminario di auto-formazione che si aprirà giovedì a Bibbiano per offrire ai chi proviene da ambiti professionali diversi (e a volte contrapposti) uno spazio di riflessione, approfondimento e confronto sui diversi mandati, approcci culturali e strumenti di gestione delle situazioni familiari conflittuali. "Incontri che non avverranno attraverso la classica "lezione dalla cattedra", ma con tavole rotonde in grado di favorire lo scambio di idee tra figure, come avvocati e assistenti sociali, che hanno un rapporto a volte conflittuale", ha precisato l'avvocato Nicola Manenti sottolineando come "gli 80 posti riservati agli avvocati siano stati 'bruciati' in pochissimi giorni".

Ad aprire i lavori, domani, giovedì 7 novembre (ore 14.30) al cinema Metropolis in via Gramsci 4, sarà il Garante per l'infanzia della Regione Emilia-Romagna, Luigi Fadiga, che parlerà del "supremo interesse del minore": seguirà una tavola rotonda sul tema "Quali risorse per chi si separa a Reggio Emilia. Confronto tra le diverse professionalità coinvolte: mandati, responsabilità, strumenti e limiti", coordinata dall'esperto giuridico in diritto minorile Alessandro Scarduelli. Oltre al giudice Rosaria Savastano, parteciperanno l'avvocato Marta Rovacchi, la dirigente del Servizio sociale del Comune di Reggio Emilia, Germana Corradini, la responsabile del Centro per le Famiglie Val d'Enza Catia Grisendi, e il direttore del Programma Psicologia clinica e di Comunità dell'Ausl di Reggio Emilia, Francesco Micella. Nei successivi incontri di giovedì 21 novembre e di giovedì 5 dicembre, gli operatori si confronteranno invece sui temi "Atto primo: i genitori arrivano in tribunale" e "La sentenza, ultimo atto? ... se la lite continua?".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Modena, 5 novembre 2013
 
Raddoppia il numero di imprese con bilanci in perdita (15% del totale) e contestualmente si riduce la propensione agli investimenti -

Sono pesanti i dati relativi ai bilanci 2012 delle imprese commerciali, del turismo e dei servizi, che emergono dall'analisi compiuta dall'Osservatorio Economico di Confesercenti Modena su un campione di un migliaio di imprese attive sul territorio provinciale.

A fronte di un calo dei ricavi complessivo pari al 3,4% si assiste ad un tracollo dell'utile medio che si abbassa del 10,1% rispetto all'anno precedente. "Gli imprenditori commerciali, col perdurare della crisi economica, per cercare di contenere la perdita di fatturato hanno dovuto praticare politiche di prezzo estremamente concorrenziali, andando però ad incidere pesantemente sulla redditività, nonostante gli sforzi compiuti per la necessaria razionalizzazione dei costi di gestione. Il timore per la tenuta delle imprese è molto forte vista anche la dinamica dei ricavi nell'anno 2013 che nei primi 9 mesi sta seguendo un trend decisamente peggiorativo".

Settori analizzati

Commercio al minuto alimentare

L'utile medio dichiarato segna un +2,0%. E' bene precisare che il settore ha risentito pesantemente della selezione numerica delle imprese; in gran parte sono dunque rimaste sul mercato attività altamente specializzate che si rivolgono particolarmente a nicchie di consumatori e come tali in controtendenza rispetto a tutti gli altri per il dato della redditività. Tuttavia anche in questo settore le imprese per sostenere i propri bilanci sono state costrette a limitare fortemente gli investimenti (-65,2% rispetto all'anno precedente).

Pubblici Esercizi

Le imprese di questo settore contraggono l'utile medio di 3,5% sul 2011: gli imprenditori di bar e ristorazione hanno dovuto operare pesantemente sulla loro organizzazione aziendale per ridurre per quanto possibile i costi ed ottenere quindi un risultato che seppur negativo consente di contenere la perdita di redditività a fronte di un calo dei ricavi ben più rilevante (-6,1%). Diminuiscono in questo settore gli investimenti, in particolare quelli relativi alla riqualificazione dei locali, elemento essenziale per innovare l'offerta, con un taglio pari al -42,2%.

Servizi di Intermediazione

Le imprese di intermediazione nel commercio e nei servizi finanziari ed assicurativi registrano nel 2012 un calo dell'utile medio del 10,9% superiore al peggioramento del fatturato che registra un -7,1%. La principale motivazione è riconducibile alla dimensione media di queste imprese, in molti casi ditte individuali, che rende pressoché impossibile intervenire in modo significativo sui costi, in molti casi incomprimibili quali ad esempio le imposte e tasse ed i costi di acquisto dei carburanti, aumentati sensibilmente nel 2012.

Commercio all'Ingrosso

Le imprese di questo settore hanno segnato una pesante riduzione del loro utile medio dichiarato: -15,5% nel 2012 rispetto all'anno precedente, pur in presenza di una stabilità nel fatturato (+0,2%). Si tratta di imprese che hanno aumentato in modo significativo gli investimenti (+187% rispetto al 2011) in particolare in nuove tecnologie (informatica e ICT, nonché meccanizzazione dei magazzini), investimenti sostenuti dalle imprese per rimanere sul mercato con posizioni più competitive. Inoltre a questo occorre aggiungere che hanno dovuto operare politiche di prezzo fortemente competitive. Il mix di tali scelte ha dunque ridotto in modo marcato la redditività delle imprese del settore.

Commercio al minuto extra alimentare

Il settore extra alimentare è quello che più di tutti segna la diminuzione di redditività: -16,1% l'utile medio 2012 rispetto all'anno precedente. Le imprese di questo settore oltre a scontare una forte perdita di ricavi (-5%) si sono viste costrette a contenere al massimo i prezzi al fine di non perdere quote di mercato ancor più consistenti. A questo si sommano le forti difficoltà nel ridurre ulteriormente i costi di funzionamento già portati al limite della comprimibilità. Gli investimenti si riducono: -16,4%. Si tratta di indicatori preoccupanti che testimoniano la grave difficoltà di prospettiva delle imprese di questo settore.

Per quanto riguarda le aree, segnano una diminuzione della redditività più contenuta le imprese del distretto ceramico (-2,5%) e dell'area di Vignola e Terre dei Castelli (-3,7%), soffrono maggiormente l'area di Carpi (-10,1%) e quella del Frignano (-12,2%). Il capoluogo vede il calo più marcato pari al -15% dell'utile medio delle imprese. Causa della evidente competizione sui prezzi, generata da una rete commerciale più che ridondante, che contrae la redditività delle imprese. Non sono state comprese nel campione le imprese dell'Area Nord pesantemente colpita dal sisma.

Si può concludere quindi che le imprese nell'anno 2012 hanno messo in campo ogni strategia possibile per rimanere sul mercato. Strategie caratterizzate da politiche di prezzo marcatamente competitive e da una fortissima attenzione ai costi pur non rinunciando quando possibile ad investire in innovazione. Nonostante ciò il dato che emerge è quello di un grave assottigliamento degli utili pari ad una media del 10,1% ed un numero crescente di imprese costrette a chiudere i bilanci in perdita che nel 2012 raggiunge il 15% del totale rispetto al 7,2% del 2011.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Reggio Emilia, 4 novembre 2013
 
Tre incontri con Giorgio Ziemacki per una gestione competitiva d'impresa. Primo appuntamento giovedì 7 novembre alle 18.15 in via Maiella -
 
A partire da giovedì 7 novembre riprendono, dopo la pausa estiva, i seminari di approfondimento promossi da Industrie Emiliane Unite, a sostegno delle imprese industriali del sistema CNA Reggio Emilia. In programma un ciclo di tre incontri, organizzati in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori e CNA Servizio Estero, sul tema: "L'impresa vincente, strumenti e azioni per essere leader", a cura del Dott. Giorgio Ziemacki, Docente e Consulente di Organizzazione Aziendale e Controllo di Gestione.
Gli incontri si terranno tutti presso la sede provinciale CNA, in Via Maiella 4 a Reggio Emilia – Sala Castagnetti, piano terra – dalle 18.15 alle 20. Nella serata di giovedì 7 novembre si parlerà di come "Essere vincenti nella strategia e nella managerialità", per approfondire il mercato di riferimento e la concorrenza, l'organizzazione e la gestione delle priorità.
"L'obiettivo di Industrie Emiliane Unite – sottolinea il Presidente, Ing. Carlo Intermite – è, come sempre, favorire la crescita della cultura di impresa, necessaria per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione. Imprese che sono il motore del sistema produttivo locale e che hanno la necessità di una formazione continua, per sviluppare le proprie competenze strategiche ed essere maggiormente competitive. Gli altri appuntamenti sono previsti per giovedì 19 dicembre con il tema "Essere vincenti nell'organizzazione" e giovedì 6 febbraio - "Essere vincenti nella gestione".
Per ragioni organizzative, è gradita conferma di partecipazione a Daniela Nasi, tel. 0522 356380, fax 0522 356381, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o Ughetta Fabris, CNA Giovani Imprenditori Provinciale, Tel. 0522 356366 Fax 0522 356351.
 
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Lunedì, 04 Novembre 2013 10:23

Sempre più donne entrano nel franchising

Per la prima volta un sondaggio racconta l'esperienza di 20 mila donne imprenditrici che hanno aperto un punto vendita in affiliazione: i perché di una scelta, gli ostacoli, il successo -

Milano, 4 novembre 2013 -
 
Le donne si avvicinano sempre più al franchising: la percentuale di donne che aprono punti vendita, o offrono servizi al pubblico, in affiliazione è in continua crescita, specie nell'ultimo quinquennio recessivo: sui 54 mila imprenditori affiliati nel 2012 in Italia la percentuale di donne è del 38% nel 2012, dunque più di 20mila donne imprenditrici, quando era del 31% nel 2008. Una crescita coerente con quella del comparto del franchising che occupa in Italia 186 mila commessi (oltre ai 54 mila affiliati titolari) e sta espandendosi all'estero con oltre 7 mila punti vendita, con un fatturato annuo di 180 milioni di euro nel 2012.

Quali motivazioni spingono le donne verso il franchising, come entrano nel mondo dell'affiliazione e con quanto successo? Un'indagine sul franchising al femminile è stata realizzata, per la prima volta, dalla fiera specializzata "Franchising Nord", interpellando nel settembre scorso un campione di 500 donne (e 500 maschi) tra i visitatori della fiera.

Il sondaggio mostra uno spaccato per molti versi sorprendente: le donne sembrano essere più selettive degli uomini nello scegliere il settore di affiliazione, più concrete nell'aderire alle proposte dei franchisor, più decise nell'affrontare la prima fase in cui si affrontano finanziamento e pratiche per l'apertura di un punto vendita, più fiduciose nei propri mezzi e, alla fine, più soddisfatte delle scelte compiute.

Per questo la 4° edizione di "Franchising Nord" darà ampio spazio alla condizione femminile nel franchising, con un workshop sul tema in cui verranno presentati i risultati completi della ricerca, testimonianze di franchisor e franchisee, le analisi di esperti e consulenti (a Piacenza Expo, dal 24 al 25 maggio 2014, organizzata dalla milanese QUiCKFairs® e dal portale BeTheBoss.it, www.fieradelfranchising.it).

A corredo del sondaggio, Franchising Nord presenta quattro case history al femminile (due franchisor e due franchisee) e il commento di un autorevole esperto del settore, l'avvocato Donatella Paciello.

I RISULTATI DEL SONDAGGIO

Come e perché le donne si avvicinano al franchising?

Il sondaggio di Franchising Nord riferisce che il 35,4% delle donne sono alla ricerca di un lavoro, il 31,6% proviene da un precedente lavoro indipendente, il 22,8% da un lavoro dipendente precario, il 4,4% da un lavoro dipendente fisso (si vedano i grafici allegati). Dati che testimoniano l'intraprendenza delle donne, assai ben disposte a mettersi in proprio per trovare una propria collocazione nel mondo del lavoro, ma anche disponibili a lasciare lavori precari o fissi.

Intraprendenti, ma anche più riflessive ed esigenti degli uomini: quasi tutte prima di discutere il loro progetto con un franchisor valutano le opportunità di almeno due settori merceologici (l'85,7% contro il 61,9% degli uomini). Ed alla fine i settori merceologici preferiti dalle donne per aprire un punto vendita in affiliazione sono, nell'ordine: alimentari, ristorazione rapida, abbigliamento, calzature e accessori, bigiotteria, erboristeria.

Le donne sembrerebbero avere maggior senso pratico, ritenendo il livello di investimento richiesto per avviare l'attività un criterio fondamentale per la propria decisione (è così per oltre due terzi delle donne contro un terzo degli uomini)

Anche la scelta delle consulenze e assistenze tecniche dimostra maggiore concretezza da parte delle donne: mentre solo 38% dei maschi che si sono messi in proprio dichiarano di essersi consultato con una banca, l'hanno fatto quasi tre quarti delle donne imprenditrici (71,4%). Rivolgersi ad una banca è il primo passo delle donne, mentre gli uomini sembrano preferire, come prima cosa, consultare il proprio commercialista.

Prestando più attenzione nella fase di valutazione delle proprie scelte, non a caso il livello di soddisfazione delle donne, una volta entrate nel business è maggiore: 60% di esse si dichiara molto soddisfatte (contro il 31,3% degli uomini) ed il 40% piuttosto soddisfatte (contro il 31,3% degli uomini).

Cosa chiedere a Governo e Parlamento per far ripartire il mercato del lavoro?

Per le donne bisogna ridurre le tasse alle imprese (68,1%) e le tasse ai privati (62,1%), poi favorire l'accesso al credito per i giovani (54,5%). Meno favore incontra nelle donne la proposta di agevolare il credito agli operatori del franchising: 40,5% contro il 47,1% degli uomini.

"Il dato più significativo che emerge dall'inchiesta – ha commentato l'avvocato Donatella Paciello, consulente legale di Assofranchising e di Franchising Nord - è la maggiore attenzione che le donne prestano alla fase che precede la sottoscrizione del contratto di franchising. Accanto alle informazioni che, per legge, il franchisor è tenuto a fornire al franchisee, almeno trenta giorni prima della sottoscrizione del contratto, può essere molto utile per il potenziale franchisee acquisire prima della firma del contratto stesso ulteriori informazioni sia pure non obbligatorie per legge: si pensi ad esempio ai bilanci che, se richiesti, devono essere forniti all'affiliato. E' altresì molto importante che l'affiliato consulti i franchisee già inseriti nella rete di vendita, di cui il franchisor deve fornire una lista aggiornata, al fine di testarne l'indice di soddisfazione".

"E' dunque importante – ha precisato l'avvocato Paciello - rivolgersi a consulenti legali esperti in materia, prima di sottoscrivere il contratto, perché Il franchising è una formula contrattuale che, accanto a clausole di contenuto inderogabile, consente di inserire nel contratto clausole specifiche adatte alle esigenze delle parti, al settore merceologico, al tipo di prodotto o servizio oggetto del franchising stesso".

LA PAROLA ALLE DONNE

"Tra noi franchisor non sono molte le donne che ho incrociato, mentre tra gli affiliati la frequenza ed influenza femminile sta invece decisamente aumentando – riferisce Nicoletta La Battaglia, Franchising Manager di Celio* Italia Spa, franchisor – io sono arrivata a seguire il progetto di espansione in franchising non per un caso, ma per mettere al servizio dei nostri investitori tutta la mia esperienza nel retail. Le donne affiliate sono decisamente più attente degli uomini ai dettagli, cominciando dall'analisi del contratto, passando per la fase di progettazione e realizzazione del punto vendita, per finire con la cura giornaliera dell'esposizione della merce, inoltre seguono con grande interesse tutte le formazioni offerte. Alcune si auto-finanziano investendo capitali propri, altre cercano aiuto dalle banche o tramite progetti di imprenditoria femminile".

"Mi sono occupata per 40 anni di alimentazione di cani e gatti – spiega Vilma Tosco, general manager della Pets Planet di Cuneo, franchisor – ma l'idea vincente la ho sviluppata nel 2002: fare una servizio di consulenza personalizzata e consegne a domicilio dei nostri prodotti, tutto in franchising. Proponiamo dunque un 'consulente nutrizionale' che possa studiare caso per caso l'alimentazione migliore per l'animale. Ho creato, con successo, una rete di 72 affiliati che offre questo servizio a domicilio. Secondo me il franchising rappresenta una grande opportunità, anche per le donne. Bisognerebbe però fare due cose: individuare quei franchisor privi di scrupoli che truffano la gente e danneggiano il mercato; poi realizzare delle fiere B2B itineranti".

"La maternità mi aveva penalizzata portandomi a chiudere la mia attività di rappresentante – racconta Letizia Regoli, affiliata Bimbus a Siena – ma poi ho scoperto il progetto "Mamme fanno impresa" di PrecaBrummel che viene incontro all'affiliata. Così ho trovato un finanziamento da una finanziaria cittadina, più vantaggioso di quanto proponevano le banche e sono partita. Consiglio il franchising a tutti, principalmente perché puoi condividere il know-how col franchisor, elemento fondamentale per un'attività commerciale".

"Lavoravo già in un negozio di articoli per l'infanzia – racconta Alessandra Palmieri affiliata Bimbotta a Vignola (Modena) – ma ero stanca e poco soddisfatta, quindi ho pensato di mettermi in proprio. Ho trovato il franchisor ideale per me sul web e con un finanziamento non eccessivo ho aperto il punto vendita, con successo. Devo dire però che non ho trovato né incentivi, né facilitazioni, neppure in Camera di Commercio, ho fatto tutto da sola. Sono molto soddisfatta, ma credo che il franchising abbia bisogno di finanziamenti agevolati e semplificazioni burocratiche".

In allegato una selezione dei grafici del sondaggio
 
(Fonte: ufficio stampa Ufficio Stampa Franchising Nord)


Lunedì 4 novembre (h 20.45) presso il Nuovo Municipio di Concordia.


Parma 31 ottobre 2013 - -

Un'occasione in più per scoprire le collezioni invernali, le offerte del momento e le occasioni da non perdere
Martedì, 29 Ottobre 2013 12:57

CNA Parma, presentato il Bilancio Sociale 2012

Un miglioramento continuo, tanto nel processo di rendicontazione quanto nel dialogo con gli Stakeholder con un Valore Aggiunto Globale, che per l' anno 2012 è stato pari a ...
 
Parma, 29 ottobre 2013
 
Si è svolto ieri pomeriggio, nella splendida cornice di Palazzo San Vitale, l' evento di presentazione del Bilancio di Responsabilità Sociale 2012 di CNA Parma con il sostegno di Banca Monte Parma e il contributo di Ecipar Parma, Tecna e Prefina.
Un evento importante che per l' occasione è stato arricchito dall' intervista a Davide Bollati Presidente di Davines e dal racconto di due giovani imprenditrici nel settore del benessere.
Il Presidente Provinciale di CNA Parma, Gualtiero Ghirardi ha da subito sottolineato come in questo momento di grandissima difficoltà sia rilevante l'opportunità del VI Bilancio di Responsabilità sociale, come mezzo per "esplicitare la capacità di un Gruppo a creare condivisione attorno a determinati valori". Un documento che oltre a dare conto e visione della mission associativa di CNA, vuole essere strumento di comunicazione, riflessione e miglioramento. La rendicontazione sociale ha mostrato, attraverso le parole del Direttore Provinciale di CNA Parma Domenico Capitelli, l' insieme delle attività svolte dall' Organizzazione, che spaziano dalla rappresentanza tipica, alla erogazione di servizi qualificati alle imprese (attraverso strutture dedicate: CNA Servizi, Tecna, Prefina), ad attività che hanno una connotazione più sociale svolte mediante l'opera del Patronato Epasa e da CNA Pensionati, per giungere ad una assistenza maggiormente indirizzata al cittadino attraverso il Caf e CNA World.
 
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Nonostante il perdurare della crisi economica "il Gruppo, continua a mantenere un importante livello di adesioni, a mantenere sostanzialmente inalterati i livelli occupazionali, ad investire in servizi e strutture, competenze e conoscenze" ha sottolineato Domenico Capitelli. Con questo Bilancio Sociale CNA Parma ha ribadito il suo impegno verso un miglioramento continuo, tanto nel processo di rendicontazione quanto nel dialogo con gli Stakeholder. Un rapporto consolidato con gli Associati che viene rafforzato attraverso incontri, seminari ed eventi finalizzati alla valorizzazione dei mestieri, ad azioni formative, informative e di rappresentanza. Tra gli eventi del 2012 sono stati ricordati "Cioccolato Vero", manifestazione svoltasi a febbraio in Piazza Garibaldi, la seconda edizione di "Parmacamp" e l'iniziativa voluta da CNA in stretta collaborazione con Ecipar Parma che ha visto coinvolto l' Ipsia "Primo Levi" di Parma.
E' stato poi illustrato il Rendiconto Economico del Bilancio Sociale, prospetto nel quale si trovano le informazioni principali sulla situazione economica dell'associazione nell'ottica della produzione e distribuzione del Valore Aggiunto Globale, che per l' anno 2012 è stato pari a € 6.413.500. Nonostante il perdurare della congiuntura sfavorevole, Domenico Capitelli ha evidenziato che nel 2012 la quota più rilevante della ricchezza prodotta è stata distribuita alle Risorse Umane e al Sistema CNA, confermando il ruolo centrale delle persone nell'attività associativa e l'importanza degli Stakeholder del sistema associativo.
Domenico Capitelli ha ribadito infine, l' obiettivo del Gruppo di disegnare un progetto operativo che infonda coraggio e fiducia nel futuro, che continui a coniugare stabilità economica e forte rappresentanza associativa; con un impegno forte alla valorizzazione delle imprese associate, perseguendo con coerenza e determinazione i principi e i valori della responsabilità sociale.





Sempre più seguaci di Gordon Ramsay. Avremo due cuochi per ogni operaio.

di Virgilio - Parma, 29 ottobre 2013

Boom di iscrizioni negli istituti di enogastronomia, turismo e agraria. I giovani sembrano quindi favorire gli orientamenti scolastici verso quei settori che meglio interpretano i segnali di distintività nazionale. E' forse presto per comprendere se un orientamento così marcato dei giovanissimi sia da attribuire più alla notorietà di certuni chef e delle trasmissioni televisive dedicate in toto o in parte all'arte culinaria o invece il frutto di una chiara e lucida interpretazione della attualità.

Il segnale comunque è molto forte e soprattutto centra in pieno i "plus" distintivi del nostro Paese: l'Ospitalità e il Turismo nel senso più ampio del termine, le filiere agroalimentari e l'immenso e invidiatissimo patrimonio culturale e paesaggistico.

La logica e il buon senso vorrebbe che si intervenisse per assecondare questa proiezione lavorativa

   - L'Italia Post industriale -

Gordon Ramsay - foto Dave Pullig per wikipedia gde

In Italia ci saranno, quindi, più di due cuochi per ogni operaio con la crisi che ha cambiato profondamente le aspirazioni dei giovani ed ha provocato il crollo delle iscrizioni agli istituti professionali con indirizzo industriale, scese al minimo storico rispetto al boom delle scuole di enogastronomia, turismo ed anche agraria. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulle iscrizioni al primo anno della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie, nell'anno scolastico 2013/2014.

Il recente sondaggio Coldiretti/Ixe' ha rilevato che il 54 per cento dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21 per cento) o fare l'impiegato in banca (13 per cento). Ed anche che il 50 per cento degli italiani ritengono che cuoco e agricoltore siano le professioni con la maggiore possibilità di lavoro mentre solo l'11 per cento ritiene che l'operaio possa avere sbocchi occupazionali. D'altra parte il 79 per cento degli Italiani sostiene che in futuro in Italia ci sarà un numero minore di fabbriche secondo l'indagine. Per questo - continua la Coldiretti - l'88 per cento degli italiani afferma che il sistema di formazione nazionale andrebbe riqualificato anche con un corso specializzato all'Università sulla valorizzazione del Made in Italy.
I giovani - conclude la Coldiretti - hanno visto prima e meglio di altri dove ci sono reali prospettive e di fiducia per l'Italia che per crescere deve tornare a fare l'Italia e puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l'arte, il cibo e la cucina.

Assecondare questa tendenza vuol dire cavalcare il primo segnale di fiducia che si riscontra in questi ultimi anni. Un segnale forte che, oltretutto, proviene dai giovanissimi ai quali occorre dare un futuro più sicuro di quello che stanno vivendo quelli in età lavorativa attuale.

Purtroppo, e la conferma viene da vari e autorevoli istituti id ricerca, il tasso di disoccupazione e di inoccupazione è ancora una volta aumentato e con esso è cresciuta anche il tasso di "scoraggiamento" che sfiora il 50% degli inattivi.

- La fiducia dei consumatori in picchiata nonostante i primi timidi segnali di ripresa economica-

L'incertezza e la difficoltà delle famiglie pesano sull'andamento economico e sulla fiducia dei consumatori e per Federconsumatori "urge un concreto intervento di rilancio."

Oltre 6 milioni di persone che non lavorano ma vorrebbero farlo: 3,07 milioni di disoccupati e 2,99 milioni tra 'scoraggiati' o persone che vorrebbero avere un'occupazione ma non la cercano per motivi di famiglia o altri motivi. È quanto emerge dalle tabelle Istat del secondo trimestre 2013. La fiducia dei consumatori ad ottobre torna a diminuire e, purtroppo, non potrebbe essere diversamente.

Il clima di incertezza e difficoltà in cui si trovano le famiglie pesa, infatti, in maniera determinante sui comportamenti e sulle abitudini dei cittadini, costretti ad un numero sempre maggiore di rinunce.

La contrazione dei consumi, secondo i dati aggiornati dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel biennio 2012-2014 raggiungerà quota -8,1%. Una percentuale impressionante, che equivale ad una contrazione complessiva della spesa delle famiglie di circa 60 miliardi di Euro.

Queste minori entrate non potranno che creare una vera e propria voragine nel mercato, influendo negativamente sulla produzione e quindi sull'occupazione, contribuendo sempre di più alla contrazione del potere di acquisto delle famiglie. Per l'organizzazione dei consumatori la legge di stabilità rischia di introdurre elementi fortemente negativi per i cittadini. Primo su tutti l'introduzione di una simil-IMU, la Trise, che in assenza di detrazioni sulla prima casa (come prevedeva invece l'IMU) potrebbe rivelarsi addirittura peggiore dell'imposta municipale unica. Per Federconsumatori si rende quindi immediatamente necessario porre dei correttivi davvero in grado di rilanciare il potere di acquisto delle famiglie (specialmente quelle a reddito fisso) e gli investimenti per lo sviluppo e la ricerca necessari per la ripresa occupazionale.

"Una manovra, quindi, che dovrebbe prevedere meno regali alle banche e più misure a favore dei cittadini, a partire da un passo indietro sull'incremento IVA, che già in passato si è rivelato estremamente dannoso sia per i bilanci delle famiglie che per quelli dello Stato." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.


Crisi Electrolux: il presidente Vasco Errani e l'assessore Muzzarelli esprimono "preoccupazione" ...
Sabato, 26 Ottobre 2013 10:57

Miglio posto di lavoro 2013?

Stai cercando il miglior posto di lavoro possibile? Vivi in Italia?

Bene, prepara il passaporto, un lungo viaggio ti attende...

Di Walter, 26 ottobre 2013 -

Ed ecco che ci risiamo.

Spunta la nuova lista del meglio "questo qua" dell'anno.

Liste, liste, liste.

Facciamo collezione di liste. Per il giorno, per la sera, il mese e l'anno.

Oggi però la lista che vi presento è positiva. Si parla del miglio posto di lavoro al mondo.

Peccato che in Italia ce ne sia rimasto poco!

Infatti in questa lista di compagnie italiane non ce ne sono.

Bisogna andare oltreoceano, verso l'assolata California per fare il pieno. Li di lavoro ne hanno e ne hanno di buoni, anzi i migliori al mondo!

Google ha vinto e credo che si terrà questo primo posto per lungo tempo.

Per fare le scelte che ha fatto BigG a proposito di come trattare i dipendenti, bisogna essere pazzi! Si, pazzi per il lavoro! Per il Buon Lavoro aggiungo.

Infatti Google è famosa anche per come assiste i suoi dipendenti da molto tempo. Orari flessibili, sale di ogni tipo, da quella con il bigliardo a stanze comuni dove fare networking.

Insomma BigG la sta facendo "pagare" a molti con le sue idee strampalate su come trattare i dipendenti, tanto da finire prima al concorso "Great place to work".

Cento non è la sola a essere in classifica, infatti le aziende presenti sono 25. Italiani come dicevo non ce ne sono (figuriamoci!).

In Italia più che altro o si muore di lavoro se no ne stai cercando uno, se no sei all'estero.

Tra l'altro per gli italiani questa classifica si fa ancora più amara perché oltre a non esserci nessun'azienda nostrana, i lavoratori italiani nelle compagnie in questa lista sono diminuiti, da 12 del 2012 a 8 del 2013.

Ma ecco la classifica per intero.

LA CLASSIFICA

1. Google
2. Sas Institute
3. NetApp
4. Microsoft
5. W. L. Gore & Associated
6. Kimberly Clark
7. Marriott
8. Diageo
9. National Instruments
10. Cisco
11. Autodesk
12. Monsanto
13. BBVA
14. American Express
15. Hilti
16. Telefonica
17. Accor
18. Quintiles
19. SC Johnson
20. Fedex Corporation
21. Atento
22. Mars
23. McDonald's
24. The Coca-Cola Company
25. Novartis