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“Gli attacchi terroristici possono scuotere le fondamenta dei nostri edifici più grandi, ma non possono toccare le fondamenta dell’America. Questi atti possono frantumare l’acciaio, ma non possono intaccare l’acciaio della determinazione dell’America” (George W. Bush 11 Settembre 2001)

Di Nicola Comparato Parma 11 settembre 2019 - Il cuore dell' America fu colpito martedì 11 settembre 2001 quando 19 affiliati all'organizzazione terroristica di matrice fondamentalista islamica Al-Qāʿida dirottarono quattro aerei civili. I terroristi fecero schiantare i primi 2 aeroplani contro le Torri Nord e Sud del World Trade Center di New York, un terzo aereo fu dirottato contro il Pentagono. Il quarto aereo, diretto probabilmente contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, si schiantò in un campo vicino a Shanksville, nella Contea di Somerset (Pennsylvania).

Il numero delle vittime degli attacchi fu di 2 995 persone, per la maggioranza civili, provenienti da almeno 70 diversi paesi del mondo. Molti di loro, imprigionati nelle Torri e in preda alla disperazione, scelsero di morire lanciandosi nel vuoto non vedendo alcuna via di fuga.

Gli aerei partirono dagli aeroporti Logan di Boston, Washington Dulles di Dulles e Newark, in New Jersey. La risposta statunitense fu immediata, con operazioni in Afghanistan atte ad eliminare il terrorismo islamico, a quel tempo guidato da Osama Bin Laden, accusato fin da subito degli attacchi alle Torri, ucciso poi nel 2011 in Pakistan dalle forze speciali USA.

Da quel fatidico giorno, il mondo non è più stato lo stesso.

Di seguito il link Youtube per il videoracconto de "La Repubblica" sull'attentato dell' 11 Settembre 2001 https://m.youtube.com/watch?v=egwQcscJ5_Y

Breve cronologia degli eventi:

Alle 8.46 il volo American Airlines 11 si schianta fra il 93º e il 99º piano della Torre Nord del World Trade Center. L'onda d'urto e il carburante del velivolo provocheranno un violento incendio.

Alle 9.03 Il volo United Airlines 175 si schianta fra il 78º e l'84º piano della Torre Sud del World Trade Center. L'impatto sarà trasmesso in diretta mondiale da varie troupe televisive presenti sul posto.

Alle 09:37 il volo American Airlines 77 colpisce la facciata ovest del Pentagono.

Alle 09:59 la Torre Sud del World Trade Center crolla

Alle 10:03 il Volo United Airlines 93 si schianta a Shanksville (Pennsylvania).

Alle 10:28 crolla anche la Torre Nord del World Trade Center

Pubblicato in Cronaca Emilia

Mentre latte, panna e crema mantengono trend in crescita delle quotazioni, dopo la settimana di leggera variazione si riducono, seppur in modo contenuto, tutti i prezzi delle diverse stagionature del formaggio.  

 
di Virgilio e Jacopo Parma 10 settembre 2019 - 
 
LATTE SPOT – Segni positivi alla borsa di Verona per tutte le tipologie di latte. Nel dettaglio, il latte intero cresce di +2,4% al 44,33 e 45,36 €/100 al litro, mentre lo scremato pastorizzato spot estero, di +4% salendo tra 25,36 e 26,39 €/100 al litro. Anche il crudo spot nazionale guadagna +1,1%, a 46,91 e 47,94 €/100 al litro.
 
BURRO E PANNA – Nessun cambiamento significativo per quanto riguarda il burro e gli zangolati parmigiano e reggiano. La crema si conferma in trend positivo a 1,94, stessa situazione anche a Verona per quanto riguarda la panna.
 
Borsa di Milano 9 settembre 2019: 
BURRO CEE: 3,30 €/Kg  (=)
BURRO CENTRIFUGA: 3,55 €/Kg.  (=)
BURRO PASTORIZZATO: 1,70 €/Kg.  (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,50 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,94  €/Kg. (+4,3%)
MARGARINA luglio 2019: 0,87 - 0,93€/kg (=)
 
Borsa di Verona 9 settembre 2019: (+1,83%)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,90  –  2,00  €/Kg.
 
Borsa di Parma 6 settembre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 €/Kg.
 
Borsa di Reggio Emilia 10 settembre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 - 1,10 €/kg.
 
GRANA PADANO – Milano 9 settembre 2019 – Listino del Grana Padano stabile in tutte le stagionature.
 
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,95 – 8,05 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,55 - 8,75 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 9,00 - 9,20 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,55 - 6,70 €/Kg. (=)
 
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 6 settembre 2019 – Dopo mesi di stabilità e qualche fluttuazione la settimana precedente, leggera flessione dei prezzi in tutto il listino del Parmigiano Reggiano.
 
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,90 - 11,10 €/Kg. (-0,2%)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,25 - 11,35 €/Kg. (-0,4%)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 11,95 - 12,40 €/Kg. (-0,4%)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,65 - 13,15 €/Kg. (-0,4%)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,75 - 14,15 €/Kg. (-0,4%)
 
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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Parlare di disabilità non è mai semplice: si rischia di cadere in una generalizzazione che non rende merito all’individualità di ognuno. Non tutti i disabili sono uguali, non tutti hanno le stesse esigenze, ma soprattutto, non tutti vivono questa condizione allo stesso modo. Alcuni tendono a chiudersi nei confronti del mondo, perché il sentimento di vergogna che si prova nel non riuscire a svolgere mansioni considerate “normali” spesso è fonte di grande imbarazzo. Certo, bisognerebbe chiedersi se questo senso di vergogna sia da ricercare solo nella mente dei disabili o se, in qualche modo, sia anche la società a creare i presupposti affinché il pregiudizio venga portato avanti. 

Mi chiamo Alessandro, ho 54 anni e a 18 anni ho avuto un incidente. Sono entrato in coma e dal quel momento la mia vita non è stata più la stessa. Per trent’anni ho convissuto con un certo tipo di disabilità fisica che ha peggiorato notevolmente la qualità della mia vita, ma non mi ha tolto l’autonomia e l’indipendenza. Un giorno, mentre lavoravo, a causa della forte stanchezza caddi, picchiai la testa e aggravai la mia situazione. Avevo 48 anni. Da lì in poi fu più difficile perché, nonostante la mia ferma volontà di conservare un po’ di autonomia, i miei problemi di equilibrio mi creano tuttora enormi difficoltà. 

Ma sia chiaro, dai 18 anni in poi non ho mai permesso a me stesso di bloccarmi. Sono sempre stato curioso, attivo, sportivo e amante della vita. Prima dell’ulteriore peggioramento andavo a lavorare in autobus, facevo ginnastica, arrampicata e nuotavo. Una volta mi sono pure lanciato col paracadute, un’esperienza unica. Ora non rinuncio alla bicicletta, faccio km e km dal quartiere San Leonardo alla Cittadella dove faccio ginnastica, così come in casa dove ho i miei attrezzi. Ho viaggiato in tutto il mondo: Egitto, Jamaica, Cuba, Messico, Costa Rica, Romania, Bulgaria, Stati Uniti, Francia e Germania. Alcune volte con amici, altre volte completamente da solo. Perché la verità è che ho imparato a convivere con me stesso. 

Quando ero più giovane, mi sforzavo di farmi vedere in un modo, non accettavo di mostrare le mie debolezze. È con la crescita e la maturità che le cose sono cambiate: non solo ho accettato me stesso, ma anche lo sguardo degli altri che si posa su di me. L’aiuto degli altri è importante, ma il primo a doversi sollevare e incoraggiare ogni mattino devi essere tu perché chiudersi non serve a nulla. I pensieri negativi che affollano la mia mente, spesso, sono tanto opprimenti da togliermi il sonno. I miei genitori sono ormai anziani e sono figlio unico. Non ho fratelli e sorelle con cui condividere alcuni momenti della vita, questo a volte mi rattrista molto. Ma quando mi sento sopraffatto, penso ai viaggi che ho fatto, le persone che ho visto, i suoni, gli odori che ho avuto la fortuna di sentire e gustare. Non tutti hanno avuto questa possibilità. Spesso accadono cose spiacevoli e capita che il motivo vada ricondotto alla mentalità: non si tratta solo di barriere architettoniche, piste ciclabili o strutture a norma, ma di una chiusura che porta ad una visione ottusa delle dinamiche della vita. Pensandoci, come si potrebbe ovviare a questo problema? Ho imparato che solo il confronto apre la mente. E il volontariato è un ottimo modo per conoscere davvero l’altro e uscire dalla proprio ‘comfort zone’: non ci si può arroccare nella propria fortezza senza mai avere la curiosità di conoscere ciò che c’è fuori. In una condizione come la mia bisogna essere sempre concentrati; non posso distrarmi nemmeno per un secondo, ma nonostante tutto non dimentico mai di godere di ogni sfumatura che la vita mi offre. Quando, come ho già detto, a 48 anni a causa della caduta sono peggiorate le mie condizioni e la mia mobilità, non esistevano più i presupposti per il Comune di Parma di offrirmi una Borsa Lavoro. Così sono finito qui, nell’associazione Intesa San Martino come socio della Biblioteca sociale.  E da qui inizia una nuova avventura. 

Sandro Tarasconi 

Socio Biblioteca Sociale Roberta Venturini 

Pubblicato in Cultura Emilia

Impresa sfiorata per Massimiliano Cremona che con una grande prova si è giocato il titolo punto a punto con Claudio Fanzini nella prova unica del Campionato Mondiale di Motonautica 350 a Jedovnice in Repubblica Ceca.

Le quattro manche
La prima prova sabato la vince Massimiliano Cremona grazie a una partenza perfetta. Nella seconda manche di domenica arriva invece la risposta di Fanzini. La terza è nuovamente dominata dal talento dell’Associazione Motonautica San Nazzaro, men-tre nella quarta manche Max è costretto al ritiro a causa della rottura del motore dopo un’ottima partenza. Massimiliano Cremona e Claudio Fanzini sono dunque pari: due vittorie a testa. Dopo una lunga attesa arriva il responso: Fanzini è il Campione del Mondo 2019 della F350 grazie al miglior tempo di manche. Al secondo gradino del podio si accomoda dunque Massimiliano Cremona, mentre giunge quarto l’altro pia-centino in gara, Marco Malaspina.


Week end un po’ sotto tonno, ma comunque con buoni piazzamenti, per il piacentino Luca Finotti che conclude l’ultima prova del campionato mondiale F125 al quarto posto. Questo risultato è comunque un ulteriore prezioso tassello di esperienza per questo il giovane talentoso pilota piacentino.


Alex Cremona: Max è stato grande perché il lavoro di questo mese è stato intenso e buono. Infatti ha dato i suoi frutti dimostrando di essere molto competitivo. Massimi-liano ha dato filo da torcere a un Fanzini che fino a questo punto non ha avuto av-versari diretti! E Max ha fatto vedere il suo livello. Una pagina importante per lui questo mondiale che fa ben sperare per le prossime competizioni”

Per il C&B Racing Team, da segnalare inoltre il quarto posto a Viverone di Federico Oldanini nel campionato italiano Formula Junior Elite.

Pubblicato in Motori Emilia

È uscito per le Edizioni Il Messaggero Padova il primo libro dell’autrice carpigiana. Rivolto agli adolescenti, intende veicolare il messaggio di Luigi Monfort, santo molto amato da Giovanni Paolo II.

Un libro delicato, con citazioni di canzoni, ma anche di riferimenti alla società moderna e al linguaggio dei giovani. “L’Amore della Sapienza”, esordio letterario della scrittrice carpigiana Elisabetta Ronchetti, già educatrice A.G.E.S.C.I (Associazione Guide Scout Cattolici Italiani) e con all’attivo diverse pubblicazioni di racconti in antologie, vede protagonista Gigi, un ragazzo che, dopo la morte del padre, rifiuta di andare a scuola, si rintana in casa e si mette alla ricerca, attraverso internet, di quello che lui chiama “il segreto della vita”. Durante questo suo viaggio interiore, Gigi accetta solo la compagnia di due amici fidati, ma sarà la scoperta del testo del Santo francese Luigi de Montfort a fornirgli le risposte che cerca. Ne abbiamo parlato con l’autrice.

 

Come nasce “L’amore della sapienza”?

“Nasce come sintesi di diverse attività che ho seguito: quella determinante e la più recente è stata la lettura del libro originale al quale il mio vuole ricondurre e far conoscere, ossia L’amore dell’eterna sapienza di san Luigi Montfort; un altro elemento è stato l’aver seguito le attività proposte dalla diocesi sulla trasmissione della fede oggi; nasce anche da miei trascorsi quale educatrice scout in cui mi sono trovata per alcuni anni a ideare anche attività di catechesi: c’era da porre attenzione al linguaggio, a come catturare l’attenzione, c’era da usare la fantasia pur rimanendo fedeli al contenuto. Da queste attività e interessi è nato questo libro”.

 

Come mai hai deciso di scrivere un libro destinato agli adolescenti?

“Il testo originale e l’Autore stesso, a mio avviso, portano di per sé a questo. L’Autore, nel suo modo appassionato e emozionato di esprimersi, nonostante abbia scritto il suo testo in età adulta, mi ha ricordato proprio un adolescente che ama profondamente ciò in cui crede e ciò che fa e per questo trascina ed ‘infiamma’ il lettore. San Luigi Monfort in effetti, durante la sua vita, è stato un gran trascinatore, e questo si sente ancora oggi nei suoi scritti che risentano, nella forma, del passare del tempo (sono stati scritti tra il ‘600 e il ‘700), ma sono in realtà vivi e hanno molto da dire. Inoltre, Monfort ha un punto di vista ‘fuori dal gruppo’, non omologato alla società del suo tempo, alla quale non risparmia sagaci osservazioni. Cerca la sincerità e la verità e penso che questo sia, grazie al cielo, tipico di ogni adolescente. Durante l’adolescenza si devono ancora fare scelte determinanti, si osserva molto, si soppesa, prima di adeguarsi, maturando, alle regole e alla cultura dell’ambiente al quale si appartiene. Nelle emozioni, nella passione, nella libertà di coscienza e d’espressione, nella ricerca della sincerità e della verità, trovo che san Luigi Montfort possa essere uno specchio per ogni adolescente di ogni tempo, anche per quelli di oggi” 

 

Gigi, il tuo personaggio, è un ragazzo che dopo la morte del padre si rifiuta di andare a scuola, ha solo due amici e si mette a cercare il “segreto della vita” su internet. Quando c’è in Gigi dei ragazzi di oggi?

“Devo subito dire che il personaggio di Gigi è appena abbozzato: non ho certo voluto cimentarmi in una descrizione realistica del lutto di cui si parla e della sua elaborazione. La storia e il personaggio di Gigi sono un espediente per veicolare la ricerca della verità e di ciò che può dare spessore alla vita, ricerca già percorsa e descritta da San Luigi Monfort, nel suo testo. Poiché sicuramente pochi conoscono questo autore e lo hanno letto, ho voluto creare un personaggio e una storia che potessero riproporre il percorso del santo con un linguaggio più semplice e adatto ai ragazzi di oggi, immaginando e creando una situazione ‘di necessità’ che giustificasse il fatto che un ragazzo si metta in ricerca” 

 

Attraverso l’avventura interiore di Gigi, hai voluto riproporre il messaggio di Luigi de Montfort, un santo che forse non tutti conoscono. Qual è questo messaggio e perché pensi che possa essere ancora attuale?

“San Luigi Montfort è conosciuto dagli ‘addetti ai lavori’ per diversi messaggi. È ricco. Ricco di tante cose. I contenuti sono tanti. Cito solo la sua teologia mariana: oggi, chiunque voglia approfondire la figura di Maria, passa attraverso gli scritti di questo santo. È imprescindibile. Lo stesso San Giovanni Paolo II, durante il suo pontificato, ha indicato san Luigi come “un teologo di classe’ e lo ha voluto con forza Dottore della Chiesa. Oggi la causa è in corso. Quindi sul suo spessore e sulla sua attualità non ci sono dubbi”. 

 

Nel libro ci sono anche diverse citazioni di canzoni, come si coniugano con la trama e con il messaggio di Luigi de Montfort? 

“Le canzoni esprimono emozioni e contenuti che possono non aver ancora trovato espressione verbale, dialogica, o anche che non sono ancora stati pensati da chi ascolta, anticipano, oppure rinforzano ciò che già si prova. Quasi sempre le canzoni e la musica sono espressione dell’ambiente e dell’epoca in cui sono state create. Nel mio caso quindi, le canzoni e le citazioni aiutano sia a contestualizzare in questo periodo storico le emozioni e i pensieri del protagonista Gigi sia, ri-narrando, col linguaggio proprio della musica, queste emozioni, le rinforzano, dando un pochino più di vigore alla narrazione. Se mai qualche educatore volesse parlare di san Luigi Montfort ai sui ragazzi, come ha auspicato san Giovanni Paolo II, potrebbe usare questo libro dal contenuto già semplificato e le canzoni citate, come strumenti dai quali partire per lavori e riflessioni di gruppo”. 

 

L’AUTRICE

Elisabetta Ronchetti è nata a Carpi nel 1966. Dopo anni in cui si è interessata all’educazione dei ragazzi attraverso l‘A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) e al ruolo della donna nella società attraverso il C.I.F. (Centro Italiano Femminile), dal 2015 ha partecipato ai corsi di scrittura dell’Associazione “Canto 31” di Bologna con docenti Gianluca Morozzi e Maria Silvia Avanzato e a un corso della Scuola Holden con docente Andrea Tarabbia. Suoi racconti sono pubblicati in diverse antologie, tra cui “La Casa dei Segni” (Elis Colombini Editore), una raccolta di racconti e storie sul Frignano, realizzato insieme ad altri sette autori dell’Associazione “I Semi Neri”. L’Amore della Sapienza è il suo primo libro e si propone come testo formativo destinato ai ragazzi dai 14 anni, con lo scopo di divulgare con linguaggio contemporaneo, uno scritto di San Luigi Maria Grignion de Monrfort, teologo del Settecento caro a San Giovanni Paolo II. 

 

SCHEDA DEL LIBRO

Elisabetta Ronchetti

L'amore della sapienza- Un ragazzo cerca il segreto della vita 

Edizioni Il Messaggero Padova

Pagg, 114 - € 10

 

Pubblicato in Cultura Modena

 

Il miglioramento della sicurezza dei territori a Nord di Parma e la mitigazione del rischio alluvionale nell’area oggi ancora parzialmente vulnerabile che riguarda, in particolar modo, il cruciale snodo idraulico di Colorno e del suo territorio interessando anche l’abitato di Torrile sono stati al centro dell’incontro preliminare tra enti pubblici che si è svolto stamane presso l’Autorità del Fiume Po.

La riunione ha preceduto l’assemblea pubblica con i cittadini che si terrà Giovedì 25 Settembre alle ore 18 nei locali dell’Aranciaia a Colorno (Pr) promossa e voluta dal neo sindaco di Colorno Christian Stocchi e dal Segretario dell’Autorità di Distretto Meuccio Berselli. Nella mattinata di lavori distrettuali, a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma Michele Alinovi, la responsabile dell’Assessorato Regionale Difesa del Suolo Monica Guida, il direttore di AIPO Luigi Mille , l’Assessore con delega ambientale del Comune di Colorno Ivano Zambelli, il presidente e direttore del Consorzio di Bonifica Parmense Luigi Spinazzi e Fabrizio Useri, Protezione Civile e numerosi  tecnici delle amministrazioni coinvolte, si sono presi in esami dati storici e aggiornati con riferimento particolare alle simulazioni di piena e analisi delle ripercussioni.

Tra i temi trattati la laminazione delle piene in un unico piano coordinato, gestione dei sedimenti accumulatisi nel tempo in alveo e in area golenale, l’edilizia interferente, incremento delle sezioni e stazioni di monitoraggio con adeguata sensoristica più performante ed in tempo reale per la prevenzione degli stati di piena. 

Pubblicato in Ambiente Emilia

Formazione: alte competenze per le professioni dello spettacolo, con 3 milioni di euro la Regione finanzia su tutto il territorio 38 percorsi rivolti a 680 destinatari. Presentata oggi in conferenza stampa l'offerta formativa 2019 per il settore dello spettacolo dal vivo. L'assessore Patrizio Bianchi: "Continuiamo ad investire nella formazione, fattore chiave per rafforzare e innovare le realtà di produzione artistica e offrire maggiori possibilità di occupazione sul territorio". Oltre 20 milioni investiti da inizio legislatura.

Bologna - 

Percorsi formativi per fornire alte competenze a chi opera o vuole operare nel mondo dello spettacolo, dalla musica alla danza, dal teatro all’opera.
Finanziati dalla Regione con quasi 3 milioni di euro del Fondo sociale europeo, sono pronti a partire in Emilia-Romagna 38 progetti rivolti a 680 destinatari: si tratta di percorsi di alta formazione (300/1.000 ore) a sostegno dell’innovazione del sistema regionale dello spettacolo; percorsi di formazione professionalizzanti (240/600 ore) per conseguire un certificato di competenze o una qualifica professionale, e percorsi di formazione permanente (50/150 ore) per acquisire competenze tecniche, professionali e trasversali.


Contenuti e finalità dell’offerta formativa sono stati illustrati oggi alla stampa in viale Aldo Moro dall’assessore alla Formazione e Lavoro, Patrizio Bianchi. Messi a punto dagli organismi di formazione assieme alle istituzioni e alle realtà di produzione artistica che costituiscono il sistema dello spettacolo regionale, i progetti rispondono alle esigenze tipiche del settore soprattutto sul versante artistico, dell’esibizione teatrale, canora e musicale, oltre che alle tipologie di lavoro più tecniche funzionali alla produzione di uno spettacolo (come luci e suono).
“Continuiamo a promuovere una grande azione formativa in un settore chiave per lo sviluppo ma anche per l’identità dell’intero Paese- sottolinea l’assessore Patrizio Bianchi-. Investiamo in maniera massiccia su chi produce cultura, musica dal vivo, teatro, danza e sulle professionalità tecniche che servono per rappresentare, tutelare e ampliare il patrimonio culturale italiano ed europeo. Anche quest’anno destiniamo 3 milioni di euro del Fondo sociale europeo per creare lavoro e intelligenza collettiva”.   

Oltre 20 milioni investiti da inizio legislatura nella filiera formativa della musica e dello spettacolo
Sono circa 5 milioni di euro le risorse utilizzate da inizio legislatura per finanziare corsi di canto corale, di musica strumentale d’insieme e laboratori di propedeutica musicale realizzati dalle scuole di musica accreditate, in collaborazione con le istituzioni scolastiche del territorio. Un’azione che ha come obiettivo quello di educare alla musica, promuovere la socializzazione e contrastare le discriminazioni, oltre che integrare gli alunni con disabilità.
Attraverso 14 avvisi pubblici sono stati investi oltre 15 milioni di euro per sostenerne la crescita e l’internazionalizzazione dell’industria culturale e creativa e fornire ai giovani competenze altamente specializzate per inserirsi in questo settore dell’economia regionale sempre più ad alto potenziale di sviluppo. In particolare, nell’ambito dell’industria cinematografica e dell’audiovisivo, con risorse pari a 6,5 milioni di euro sono stati finanziati 160 percorsi formativi rivolti a 2.300 partecipanti. Nell’ambito dello spettacolo dal vivosonostati finanziati 119 progetti, rivolti a 1.900 persone, per un investimento complessivo di oltre 9 milioni di euro.

Scuola d’alta formazione musicale per strumentisti solisti SOLO 
Il possesso di una sicura e forte professionalità è oggi un requisito fondamentale per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, in qualunque ambito di riferimento. In quello musicale, e specificamente strumentale, è sempre più importante mettere i giovani musicisti nelle condizioni di confrontarsi con sicura professionalità e adeguata specializzazione con la pratica reale del mondo del lavoro musicale, in particolare in ambito solistico.
Per questi motivi con la direzione artistica di Andrea Griminelli nasce SOLO, il corso di alta formazione musicale per strumentisti solisti che sostiene nella carriera musicale giovani dotati d’eccellente talento, forti di una formazione ad hoc assicurata dai migliori solisti del panorama nazionale e internazionale e capace di condurre percorsi paralleli e integrati sia degli aspetti storici, esegetici, analitici, sia strumentali dei diversi repertori affrontati.
Il corso di alta formazione per strumentisti solisti, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, è rivolto ai seguenti strumenti: violino, violoncello, flauto traverso, oboe, clarinetto. artenariato: Università di Bologna - Dipartimento delle Arti; Regia Accademia Filarmonica di Bologna; Fondazione scuola di musica Carlo Guglielmo Andreoli.

Il sistema emiliano-romagnolo dello spettacolo dal vivo 
Nel panorama nazionale il sistema emiliano-romagnolo dello spettacolo dal vivo è tra i più articolati e dinamici: la regione occupa infatti una posizione di primo piano nei diversi comparti della domanda, offerta, occupazione e attrazione di finanziamenti statali. In Emilia-Romagna sono 377 le sedi attive di spettacolo dal vivo, di cui 251 con programmazione continuativa. Il sistema conta 95 teatri storici.
Il sistema regionale dello spettacolo dal vivo sviluppa esperienze di eccellenza in tutti i settori. La presenza di numerosi enti, istituzioni e manifestazioni di rilievo internazionale, di corsi universitari e formativi, oltre a determinare l'alto livello qualitativo di artisti, tecnici e personale organizzativo di imprese e istituzioni, contribuisce a creare un terreno fertile per l’innovazione e la sperimentazione sia dal punto di vista artistico, sia organizzativo e finanziario. /BM

In allegato il pdf con i corsi

 Jonathan Bazzi presenta il libro “Febbre” il 14 settembre a Parma.

Di Nicola Comparato Parma 8 settembre 2019 -Una vita passata tra incertezze e sofferenza, genitori separati, un padre assente, un quartiere degradato, un ragazzo timido, serio, balbuziente, studioso, dotato di una diversità che nel contesto lo rende speciale e che lo allontana dagli altri ragazzi di Rozzano.

Jonathan Bazzi, nato a Milano il 13 giugno 1985, omosessuale e per questo vittima di bullismo, un giorno, di colpo, comincia a stare male. La febbre non passa. Jonathan è preoccupato, si pone mille domande senza riuscire a trovare una risposta. Dopo varie visite e controlli arriva il verdetto. Jonathan ha l’HIV. Ma questo per Jonathan Bazzi non significa la fine. Per lui è solo l’inizio di qualcosa di nuovo, cominciando a vedere la sua malattia, non come un problema, ma come una caratteristica. L’HIV non guarda in faccia a nessuno, non è la malattia dei tossicodipendenti e degli omosessuali come molti ancora credono. Jonathan decide di non nascondersi, affrontando a testa alta la sua nuova caratteristica, al contrario di tante persone “normali” che vivono ogni giorno indossando una maschera. E lo fa nel migliore dei modi scrivendo “Febbre”, libro autobiografico edito da Fandango, un romanzo che diventa una macchina del tempo per il lettore e per l’autore stesso, ripercorrendo, pagina dopo pagina, la vita di Jonathan da quando era bambino fino ad oggi. Perché “Febbre” di Jonathan Bazzi non è solo un libro da leggere, “Febbre” è una storia da raccontare.

Qui le prossime date della presentazione del libro:

– 14 settembre Parma
Libreria Diari di Bordo – Libri Per Viaggiare con Ariase Barretta

– 19 settembre Bologna
Centro Commerciale Artigianale Pilastro con Valeria Alpi, Sandro Mattioli e IGOR Libreria

– 20 settembre Milano
Aids Running in Music (Parco Sempione)

Per maggiori informazioni la pagina Facebook di Jonathan Bazzi

https://www.facebook.com/lacongiuradeibazzi/ 

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Pubblicato in Cultura Parma

Ieri mattina, durante un’operazione di servizio, presso gli Istituti Penali di Parma, un detenuto albanese è andato in escandescenza perché “almeno di domenica” voleva“essere lasciato in pace”.

Successivamente, ancora in evidente stato di agitazione, ha aggredito un Poliziotto Penitenziario con un violento schiaffo al volto.​

A renderlo noto è Antonio Fellone, Segretario Nazionale del Si.N.A.P.Pe che, con un comunicato stampa dai toni allarmati, racconta l’accaduto, sottolineando come gli eventi critici negli Istituti di Pena italiani stiano aumentando in maniera esponenziale.

​“Il Poliziotto aggredito, comprensibilmente scosso per l’accaduto, è stato successivamente accompagnatopresso il P.S. del nosocomio cittadino, ove è stato giudicato guaribile in 3 giorni, s.c.” – commenta Fellone.

​“Siamo in attesa di conoscere l’esatta dinamica dei fatti –continua Fellone – nonché le reali ragioni che avrebbero portato il detenuto ad aggredire il collega, ma la cosa che va da subito evidenziata è come tali episodi stiano diventando sempre più frequenti anche negli Istituti regionali”.

​“Oltre a chiedere l’immediato trasferimento del detenuto coinvolto nell’evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, – chiosa Fellone – riteniamo sia necessario adottare i dovuti provvedimenti a salvaguardia del personale di Polizia Penitenziaria impiegato presso un istituto tanto complesso quanto peculiare, a cominciare da un immediato adeguamento dell’organico, carente in ogni ruolo”.

Pubblicato in Cronaca Parma
Domenica, 08 Settembre 2019 18:07

F1, Italia: Leclerc da impazzire

Il monegasco resiste alla pressione di Hamilton e Bottas e trionfa a Monza. Una gara da leggenda per un pilota che entra definitivamente nel Cuore dei ferraristi. Monza, è qui la festa!

di Matteo Landi

Una gara vissuta con una Mercedes a fiatargli sul collo. Braccato nel ruolo della preda, inseguita prima e lungamente dal pluricampione Hamilton, poi per pochi giri da Bottas. Il giovane Leclerc, al primo anno in Ferrari, doveva resistere all'enorme pressione del pubblico ferrarista che, se tutto va bene, può tramutarsi in soddisfazione ineguagliabile. C'è chi dice che vincere sul tracciato brianzolo, da pilota Ferrari, è emozionante come vincere un mondiale. Dopo una gara bellissima, vissuta tutta d'un fiato, Leclerc oggi potrà confermarlo. Ventuno anni, al primo anno in Rosso. Due vittorie consecutive, a Spa e Monza, come un tale Schumacher fece nell'ormai lontano 1996. Quell'anno il tedesco si aggiudicò anche il Gp di Spagna. Ma non è il caso di addentrarci in difficili paragoni. Di pressione, Charles, ne ha già abbastanza. A giudicare da come si è comportato oggi si può dire che la regga estremamente bene.

Hamilton prima, Bottas dopo. Leclerc resiste alla pressione dei piloti Mercedes e trionfa

Hamilton è stato costantemente una spina del fianco della Ferrari n° 16. Con un distacco sempre inferiore ai due secondi. Nulla però ha potuto contro il giovane pilota della squadra di Maranello, abile a resistere con forza nell'unico attacco subito. Troppa, per i commissari, che gli hanno esposto una bandiera bianco-nera: un'altra infrazione ed avrebbe quanto meno subito una penalità. Il monegasco per un attimo ha perso anche la vettura, arrivando lungo alla prima variante, sotto il peso asfissiante della presenza di Hamilton. Cinque mondiali dell'inglese contro gli zero sul palmarès del pilota Ferrari, al secondo anno di F1. Nonostante la maggiore esperienza e blasone l'errore decisivo è arrivato proprio dal pilota Mercedes, al 42esimo giro. Un sospiro di sollievo per Leclerc? Neanche per sogno! Ecco Bottas, pronto a subentrare nel pressing asfissiante. Il pilota monegasco, spesso taciturno durante la gara, è diventato una dolce cantilena per il suo box, costretto ad aggiornarlo costantemente sui giri rimanenti e sul distacco da Bottas. Sempre troppo vicino. Fino a quella tanto bramata bandiera a scacchi che oggi ha consacrato un campione. Un pilota in grado di emozionare e di farsi perdonare quell'egoismo che, sabato, gli ha fatto conquistare una strepitosa pole position ma anche qualche sgradevole polemichella. Avrebbe dovuto aiutare Vettel, fornendogli la scia. Non gli è riuscito, ma quanto accaduto nell'ultima fase del terzo segmento delle prove ufficiali, la melina di tutti i piloti all'inizio dell'ultimo giro di lancio sullo scadere del tempo, gioca a suo favore. Comunque sia, dopo una vittoria del genere, l'episodio del sabato non può gettare ombre su un weekend memorabile. Il suo, perchè quello del titolato compagno tedesco è stato decisamente da buttare.

Leclerc da favola, Vettel da incubo

Qualcuno sul web lo chiama "la girella". Appellattivo ingeneroso, ma se questo accade un motivo ci sarà pure. Dispiace parlare in questi termini di un campione affermato ma qualcosa deve essere sicuramente scattato nella mente di Vettel. Da Baku 2017, giorno della famosa ruotata ad Hamilton, il pilota Ferrari è incappato in una serie di disavventure piuttosto preoccupanti. Per lui, per i fan della Rossa e per la dirigenza del Cavallino, che lo paga profumatamente. Una trentina sono i milioni di stipendio che ballano fra quanto percepito dai due piloti ai servizi di Mattia Binotto. A vantaggio, ovviamente, del quattro volte campione del mondo Vettel. Ed oggi questa differenza in pista non si vede, anzi. Quando il tedesco al 6° giro è andato in testacoda sono sfumati i sogni di doppietta, bramati dal Team Principal del Cavallino. Onestamente l'obiettivo sarebbe stato comunque difficile da raggiungere ma, dopo l'errore imperdonabile compiuto da Vettel alla Variante Ascari, Leclerc si è ritrovato da solo a lottare contro i due bolidi d'argento. Poteva essere l'ennesima disfatta Ferrari, dopo quella subita lo scorso anno, invece la tenacia di Leclerc ha regalato una gioia che i tifosi della squadra italiana attendevano dal 2010, quando Alonso tagliò per primo il traguardo e festeggiò sopra il podio più bello del mondo. La gioia di Leclerc, in bambola davanti alla Marea Rossa, lo testimonia ancora una volta.

 Monza1

Che Giovinazzi!

Gli italiani possono gioire anche per la bella prestazione fornita dal pilota tricolore Antonio Giovinazzi. Con un Raikkonen stavolta fallace, soprattutto in prova, e penalizzato da un imbarazzante errore compiuto dal suo box, colpevole di avergli montato in partenza un set errato di pneumatici, il pilota di Martina Franca è stato la punta di diamante del team italo-svizzero. Realizzando un nono posto, al termine di una gara solida, che gli rende due punti iridati. 8 settembre 2019, Ferrari in trionfo ed un pilota italiano in top ten: l'Italia s'è desta!

Renault risorge

Leclerc, Bottas, Hamilton, Ricciardo e Hulkenberg, recita la classifica finale. Trionfo Rosso a parte c'è da rimarcare anche la bella gara dei due piloti Renault. Sulla pista iperveloce di Monza i due ottimi piloti in giallo hanno finalmente potuto contare su una vettura decente. Ed i risultati sono arrivati. A dimostrazione che il buon Hulkenberg non è un bollito ed il campione australiano resta comunque, appunto, un gran pilota.

Una lunga settimana di emozioni. Prossima tappa Singapore

Dal Belgio alla Brianza, quante emozioni. Due domeniche tinte di Rosso, grazie ad un Leclerc che è stato capace di sfruttare la prestazione che le Ferrari regalano sui tracciati più veloci. Fra due settimane il Grande Circus farà tappa a Singapore. Lì per gli arceri Ferrari sarà più difficile raggiungere certe vette. Nessuna fretta, comunque, per adesso: il sapore della vittoria è tanto dolce e vale la pena assaporarlo a dovere.

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