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In attesa dell'evento grave, quotidianamente giungono notizie di poliziotti penitenziari che hanno avuto bisogno delle cure dei medici. Il "bollettino" odierno dal carcere informa che ieri sera un nuovo incendio si è scatenato al reparto isolamento.

Di Lamberto Colla Parma 20 febbraio 2020 - Ieri mattina avevamo comunicato dei 10 giorni di prognosi affibbiati a un poliziotto penitenziario, degli istituti di Pena di Parma, a seguito di un pugno ricevuto in pieno volto da un detenuto italiano.

Era l'ennesimo di una sequenza che sembra inasprirsi tutti i giorni (vedi sequenza). Da Parma, Reggio Emilia ma anche da Bologna ogni giorno un custode, quando non sono addirittura 8 come accadde la scorsa settimana, deve ricorrere alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso.

La notizia di stamane è che nella serata di ieri, al reparto isolamento MS, da parte dello stesso magrebino che aggredì un medico pochi giorni fa, si è scatenato un incendio. La notizia è giunta in redazione alle primissime ore del mattino con la segnalazione che questa volta sono stati due i poliziotti a essere intossicati dal fumo ai quali sono stati riconosciuti 7 giorni di prognosi.

Fatto sta che il vivace detenuto non è ancora stato trasferito e, nel dare la notizia dei comportamenti recidivi del detenuto, Gianluca Giliberti, segretario regionale del sindacato Sinappe, ha così commentato: "Vanno presi provvedimenti esemplari per punire i detenuti facinorosi e forniti strumenti efficaci di contrasto alle condotte aggressive. La situazione è esplosiva e prima o poi accadrà qualcosa di irreparabile"

Solo a titolo di promemoria elenchiamo gli episodi di cui siamo venuti a conoscenza nel solo mese di febbraio (https://www.gazzettadellemilia.it/component/search/?searchword=carcere&searchphrase=all&Itemid=371)

Non serve un paragnosta per prevedere che, presto o tardi, qualcosa di particolarmente grave potrà accadere per cui urge che vengano presi drastici provvedimenti al riguardo; per l'incolumità dei poliziotti, dei sanitari ma anche dei detenuti stessi.

Segue elenco e buona lettura.

LINK alla ricerca:


1. Carcere di Parma, un altro poliziotto infortunato nel tentativo di sedare una lite tra due detenuti ...
(Cronaca Parma)
... a manifestazione del 14 febbraio 2020 davanti al carcere di Parma)  ...
Creato il 19 Febbraio 2020


2. Carcere di Parma, altri due poliziotti hanno avuto bisogno delle cure del pronto soccorso ...
(Cronaca Parma)
... one del 14 febbraio davanti al carcere di Parma)  ...
Creato il 18 Febbraio 2020


4. Il presidio davanti al carcere di Parma delle organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria ...
(Cronaca Parma)
...  di trasporto. Di Lamberto Colla Parma, 14 febbraio 2020 - Era stato annunciato già da qualche giorno il sit-in delle 3 organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria, davanti ai cancelli del Carcer ...
Creato il 14 Febbraio 2020


5. Domani dalle 10 alle 12 sit-in davanti all'istituto di pena di Parma
(Cronaca Emilia)
Domani mattina dalle 10 alle 12,00 si svolgerà un Sit-in di protesta davanti al carcere di Parma, organizzato dalle segreterie regionali delle sigle sindacali della Polizia penitenziaria, per sollecitare ...
Creato il 13 Febbraio 2020


6. Istituti di Pena di Reggio Emilia: gravi eventi critici, gli ennesimi
(Cronaca Reggio Emilia)
... del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, perché questa è una soluzione tampone che sposta il problema da un carcere all’altro. L’Amministrazione tutta e la classe politica devono farsi carico ...
Creato il 12 Febbraio 2020


7. Carcere di Parma. Salvini: "incredibile il silenzio e l’immobilismo del Guardasigilli Alfonso Bonafede ...
(Cronaca Parma)
Carcere di Parma, altri tre agenti ricoverati. Salvini: “è ancora colpa dello stesso detenuto, incredibile l’immobilismo di Bonafede” “Aveva mandato otto agenti in ospedale due giorni fa, e oggi ne ha ...
Creato il 06 Febbraio 2020


8. Carceri: altro evento critico in serata, questa volta a Reggio Emilia
(Cronaca Reggio Emilia)
Dopo i gravi eventi critici di Parma, un altro episodio di violenza si sarebbe verificato, in serata, stavolta presso il carcere di Reggio Emilia. Un poliziotto intervenuto a dividere due detenuti che ...
Creato il 06 Febbraio 2020


9. Nuovi problemi dal detenuto che mandò in ospedale 8 agenti
(Cronaca Parma)
Parma 5 febbraio 2020 - Il detenuto dei fatti narrati il giorno 3 febbraio continua a creare problemi. Sembrerebbe infatti che il magrebino si sia barricato in altra cella ed appiccato fuoco agli oggetti ... Creato il 05 Febbraio 2020


11. Grave episodio al carcere di via Burla ...
(Cronaca Parma) - Parma 3 febbraio 2020 - Un gravissimo episodio è avvenuto quest'oggi all'interno del carcere di Parma. Un detenuto si è barricato in cella ed ha aggredito i poliziotti intervenuti a ripristinare l'ord ...
Creato il 03 Febbraio 2020


14. Reggio Emilia, detenuto incendia la cella e un agente rimane intossicato
(Cronaca Reggio Emilia)
... parte di alcune Direzioni, tra cui quella del carcere reggiano, che potrebbero, a nostro avviso, concorrere ad aumentare il rischio che simili eventi abbiano conseguenze gravi e difficilmente gestibili. ...
Creato il 31 Gennaio 2020

 

Pubblicato in Cronaca Parma
Giovedì, 20 Febbraio 2020 06:10

Giustizia per Filomena e per la famiglia Cataldi

Parma 19 febbraio 2020 - Guelin Fang, un folle assassino ritenuto incapace di intendere e di volere, nonostante la capacità di progettare un violento crimine con estrema lucidità, sapendo di riuscire a trovare la sua vittima, Filomena Cataldi, in casa da sola.

Un fatto sconvolgente, una famiglia distrutta che alla fine del processo non riceve nemmeno il risarcimento per le spese legali. Ma facciamo qualche passo indietro. Ci troviamo a San Polo di Torrile, in provincia di Parma, é il 22 agosto 2018.

La dolcissima Filomena Cataldi, amorevole madre innamorata della vita, viene picchiata e uccisa a colpi di mortaio dal suo vicino di casa di origine cinese Guelin Fang, ossessionato dall'idea di essere ucciso a sua volta da Filomena e dal suo compagno. L’assassino, ex collega di lavoro del compagno di Filomena, si era recato il giorno prima dell'omicidio a casa della vittima, e discutendo con la coppia del più e del meno, aveva ottenuto informazioni sui turni di lavoro del compagno di Filomena, scoprendo così in quali orari del giorno avrebbe trovato la donna da sola in casa. Secondo l'assassino l'unico modo per salvarsi era quello di ucciderla.

Al dolore della famiglia per la perdita di Filomena, si aggiunge l'assoluzione di Guelin Fang perché ritenuto incapace di intendere e di volere, "condannato a scontare la sua pena" di almeno 10 anni a Mezzani (PR), presso una REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza).

Una sentenza ingiusta che vede la famiglia Cataldi beffata da una giustizia troppo spesso dalla parte di Caino. Un abbraccio a Rosangela e alla giovane Martina.

A.V.R.I. Associazione Vittime Riunite d'Italia sezione di Parma (Nicola Comparato e Domenico Muollo)

Per informazioni:

https://www.facebook.com/avriemilia/ 

Il caso: da gazzetta dell'emilia 16 marzo 2019: https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/item/22735-caso-filomena,-i-familiari-da-vittime-a-vittime-ossessionate.html

 

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Pubblicato in Cronaca Parma

L’autorità distrettuale di bacino convoca l’osservatorio siccità il 6 marzo. Livelli del Grande Fiume sotto la media stagionale, precipitazioni assenti e temperature in aumento: il Segretario Generale Meuccio Berselli organizzerà la prima seduta per monitorare la situazione. 

Parma, 19 febbraio 2020 – La totale assenza di precipitazioni nei mesi di gennaio e febbraio e la presenza di temperature più alte rispetto alla media stagionale hanno portato al peggioramento delle portate idrologiche dei corsi d’acqua. I livelli idrometrici del fiume Po sono sotto la media stagionale: la situazione della disponibilità di risorse idriche, anche in vista dell’inizio imminente inizio della stagione irrigua, va costantemente monitorata. Il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale di Bacino del fiume Po Meuccio Berselli convocherà il prossimo 6 Marzo la prima riunione dell’Osservatorio sulle crisi idriche per ottimizzare la gestione delle risorse e predisporre le azioni necessarie per affrontare la situazione.

Il bollettino di portata – comunicato da Berselli a seguito del monitoraggio effettuato dal Dirigente Tecnico dell’AdbPo Silvano Pecora – fa registrare livelli idrometrici nelle cinque stazioni del fiume Po inferiori alla media stagionale (Piacenza: 0.22 metri; Cremona: -6.05 metri; Boretto: -1.85 metri; Borgoforte -0.92 metri; Pontelagoscuro: -4.65 metri). Anche se nel mese di gennaio i livelli erano superiori alla media, ora si stanno progressivamente riducendo: negli ultimi due mesi infatti il contributo delle precipitazioni è stato quasi totalmente assente. Nelle prossime settimane non si prevedono precipitazioni, se non di scarsa entità e comunque non da influenzare l’incremento della falda: potrebbero verificarsi ulteriori riduzioni dei livelli idrometrici, nell’ordine del 20%.

Anche i livelli dei grandi laghi sono sotto osservazione: il lago di Iseo ed il lago di Como sono infatti già al di sotto dei valori stagionali. Il contributo nivale è praticamente assente nelle zone appenniniche mentre quello alpino si ridurrà ulteriormente a causa dell’innalzamento delle temperature e dell’assenza di precipitazioni. Dopo una discesa momentanea, infatti, nei prossimi giorni sono previsti aumenti compresi tra i 5 e gli 8 gradi centigradi.

Durante la prima seduta dell’Osservatorio sulle crisi idriche dell’Autorità Distrettuale di Bacino del fiume Po verrà effettuata la verifica aggiornata dei livelli idrometrici, oltre all’esame analitico di tutti i dati tecnico-scientifici raccolti negli ultimi giorni nei vari bacini e sottobacini del territorio per prepararsi alla gestione delle risorse idriche nei prossimi mesi.

 (Foto copertina di Paolo Panni per ADPO)

In allegato il documento tecnico della situazione idrometrica

Pubblicato in Ambiente Emilia

Conoscere il mondo del betting è indispensabile per chi si vuole avvicinare alle scommesse sportive e incrementare le proprie probabilità di successo. Nella scelta del bookmaker, sono numerosi gli aspetti che occorre valutare, partendo dal presupposto che quello che risulta più vantaggioso per il giocatore è quello che trattiene il margine più. Le quote hanno un ruolo di primo piano per tutte le valutazioni in questo settore: un rapido calcolo, per esempio, permette di capire qual è il margine di profitto del bookmaker e qual è il payout a partire dalla somma delle percentuali delle diverse quote di un certo mercato.

Le quote

Una quota corrisponde al livello di probabilità che un determinato risultato si concretizzi: essa viene indicata in forma decimale. In pratica, dal livello delle quote è possibile dedurre il guadagno potenziale che può ottenere un giocatore che è in grado di piazzare una puntata con esito positivo. La popolarità di uno specifico evento, di un certo campionato o di un particolare sport va di pari passo con le quote: i bookmaker che mirano a raggiungere standard di eccellenza dovrebbero riuscire ad adottare sull’intero palinsesto quote interessanti e competitive.

La scelta del bookmaker

Uno degli aspetti su cui ci si deve concentrare per la scelta del bookmaker a cui affidarsi ha a che fare con la presenza della funzione del cash out: attraverso di essa gli scommettitori hanno l’opportunità di limitare una perdita o di proteggere una vincita in previsione di un evento. Vale la pena di prestare attenzione, inoltre, alla disponibilità di diverse opzioni per i prelievi e per i versamenti: in alcuni casi, infatti, può essere che si sia obbligati a versare una commissione per ciascuna transazione che viene compiuta. Le commissioni rischiano di avere un impatto piuttosto consistente, e vanno prese in considerazione in un contesto più generale che contempla anche le procedure di sicurezza.

Gli effetti delle procedure di sicurezza

Le procedure di sicurezza che sono correlate con i prelievi possono avere un impatto notevole sulla velocità con la quale le vincite vengono erogate. Come è facile intuire, gli operatori che ottengono più fiducia tra gli scommettitori sono quelli che riescono a garantire standard di trasparenza molto elevati e, soprattutto, un servizio estremamente rapido.

Dove scommettere

Sfruttare NetBet per piazzare le proprie scommesse è sinonimo di affidabilità e di tranquillità. Certo è che il numero di operatori di scommesse sportive tra cui scegliere è molto alto, al punto che rischia di confondere i giocatori che per la prima volta entrano in contatto con questo settore. I bookmaker da privilegiare sono quelli a norma di legge, e cioè dotati di una licenza Aams, che deve essere fornita direttamente dall’Agenzia Dogane e Monopoli. Inoltre, è necessario scegliere le piattaforme che hanno un dominio .it; viceversa, giocando su una piattaforma dotata di dominio .com si commette un illecito, anche nel caso in cui il bookmaker disponga di licenze ottenute altrove. I giocatori che non rispettano la legge possono andare incontro a multe molto salate o addirittura a un periodo di detenzione fino a 3 mesi, mentre rischiano fino a 3 anni di reclusione i responsabili dei siti non in regola.

L’importanza di informarsi

In un mercato che risulta decisamente affollato di bookmaker, dunque, non si può prescindere dalla necessità di informarsi con attenzione e precisione, sia raccogliendo le notizie più recenti del settore del gambling, sia mettendo a confronto le diverse piattaforme, magari con l’aiuto delle recensioni che si possono trovare sul web e che garantiscono la certezza di non incappare in brutte sorprese.

Al Via Mercanteinfiera: tra Golden Twenties e Kenneth Jay Lane,  l’eclettico Designer dei Gioielli Democratici - Fiere di Parma 29 febbraio- 8 marzo

di Antonella Maia Parma, 17 febbraio 2020 - 1919: il Trattato di Versailles ufficializza la fine della Grande Guerra. Nella vittoriosa Parigi, il clima di rinascita trasforma la capitale francese nel più febbrile laboratorio di cultura e creatività. Mentre l’euforia generalizzata, che si respira negli Stati Uniti d’America grazie all’espansione industriale, contagia l’Europa al ritmo di charleston, fox-trot e jazz.
Molti i personaggi illustri che fanno brillare gli anni venti: Louis Armstrong, F. S. Fitzgerald ("Il grande Gatsby”viene dato alla stampa nel 1925) Joséphine Baker, Picasso, Andrè Gide, Marcel Proust, Vionnet, Patou Lanvin e Chanel.

Un’epoca di ottimismo e libertà, apparentemente permanenti, nella quale la tecnologia entra nelle case sotto forma di telefono, radio, grammofono. Il cinema si trasforma in lungometraggio e le donne si fanno audaci. Entrate massicciamente nel mercato del lavoro abbandonano i costumi vittoriani, accorciano gli orli e adottano comportamenti sociali più liberi: trucco marcato e capelli corti alla “garconne”.

Si ispira a quest’epoca frenetica, elettrizzante, strabordante di vitalità e cambiamenti, “The Golden Twenties. Vita e moda del decennio de Les Années Folles” la prima collaterale in pro-gramma a Mercanteinfiera, l’appuntamento di Fiere di Parma dedicato ad antiquariato, design, modernariato e collezionismo vintage in programma dal 29 febbraio all’8 marzo.

La mostra è curata da Paolo Aquilini direttore del Museo della Seta di Como e Clara Cappelletti con la collaborazione della Fondazione Setificio, Associazione Ex Allievi del Setificio e il con-tributo di Ostinelli Seta, Clerici Tessuto, Bianca Cappello (storica e critica del gioiello) e Samuele Magri (storico dell’arte).

Nell’anno in cui Parma è Capitale della Cultura, il polo fieristico intende così idealmente ricongiungersi, con questa esposizione, con la città attraverso la contaminazione cultuale degli Anni Ruggenti.

Anni di esaltazione, eccesso e provocazione quella stessa che porterà, anche nella moda, ai primi segni di emancipazione femminile. Il punto vita si abbassa, la gonna si accorcia pochi centimetri ogni anno e nel 1923 è già alla caviglia. Nel 1924 al polpaccio, nel 1925 appena sotto il ginocchio mentre nel 1927 finalmente lo supera, per la prima volta nella storia della moda. Inizia il tempo della flapper girl che si ritocca il trucco in pubblico, fuma la sigaretta con il bocchino e sventola il suo ventaglio piumato tra un charleston e l’altro.

Attraverso una linea temporale che racconta il decennio 1919-1929, saranno così esposti a Mercanteinfiera oltre sessanta tra abiti, oggetti, accessori, preziosi tessuti e sete comasche risalenti al periodo dei Golden Twenties.
Un viaggio tra profumi, paillettes e morbide piume. Una magica macchina del tempo tra immaginarie Joan Crawford e Norma Shearer che riporterà il pubblico fino a quell’ultimo frammento di vi-talità prima del Venerdì Nero di Wall Street del 1929.

Gli abiti in mostra arrivano dalle collezioni private del Museo della Seta di Como, di Clerici Tessuto e Ostinelli Seta. Un contributo in termini di bijoux d’epoca arriva dal Museo del bijoux di Casalmaggiore.
Elegante, raffinato, amico di nobildonne come la Duchessa di Windsor e Margaret d’Inghilterra, di celebri dive come Audrey Hepburn e Liz Taylor non ha mai smesso di voler essere un simbolo dello spirito democratico americano, perché, se è vero che “un diamante è per sempre, uno strass è per tutte”.

E’ il ritratto di Kenneth Jay Lane (1932 - 2017) famoso bigiottiere americano protagonista della seconda collaterale in programma, “Brillanti Illusioni: omaggio a Kenneth Jay Lane. Il Re dei falsi” curata da Maria Teresa Cannizzaro, collezionista, studiosa di bijoux americani e Presi-dente dell’associazione culturale Passato e Futuro-Sezione italiana Vintage Fashion &Costume Jewelry Club e Fiorella Operto storica del costume, vice-presidente e pure appassionata collezionista.

I pezzi in mostra arrivano dalla collezione personale di Maria Teresa Cannizzaro e risalgono alla fine degli anni 60.
Un mostra che vuole anche essere un omaggio al sapere fare italiano che tanto contribuì a quello che lui stesso chiamò “ the beautification of America”. “Italia, paese che amo e visito spesso e dai cui eccezionali musei traggo tanta ispirazione” diceva il designer di gioielli.

Di italiano, infatti, apprezzava non solo la cultura e l’arte, ma anche la raffinata abilità degli artigiani che, emigrati dalla fine del 1800 a Providence (dove Kenneth si era diplomato alla prestigiosa Rhode Island School of Design) ne animavano le numerosissime fabbriche di bijoux, fornitrici dei produttori di Hollywood.

Oggi le sue creazioni meno care di quelle preziose, ma eleganti e di buon gusto, hanno acquistato una popolarità che cresce di giorno in giorno.Tanto che i suoi primi bijoux, come quelli disegnati per Jacqueline Kennedy dal 1962 in poi, sono andati all’ asta in sedi prestigiose a prezzi non dissimili da quelli battuti per gioielli veri, poichè un pubblico sempre più vasto in vari continenti ha cominciato a collezionarli.
Eclettico, colto, di se stesso amava dire di sentirsi essenzialmente un mercante, capace far senti-re le donne di ogni condizione sociale come Cenerentola che si reca al ballo del principe.

A raccontare questo personaggio eclettico che ha segnato la storia del costume sabato 29 febbraio a Mercanteinfiera alle ore 11.30 (Pad. 4 - Sala Toscanini) prenderà la parola Chris Sheppard, Presidente della Kenneth Jay Lane Inc. All’incontro sarà presente anche Umberto Mucci in rappresentanza dell’Italian American Museum di New York.

Circa duecento bijoux americani che si affiancano ad antiquariato, modernariato, design e collezionismo vintage gli indiscussi marchi di fabbrica di Mercanteinfiera.
A sfilare in 45 mila mq di superficie espositiva (tra 1000 espositori) la storia dell’arte dal ‘500 all’ 800: antichi monetieri in avorio e tartaruga di fattura iberica e italiana, imponenti specchiere settecentesche o pezzi della tradizione trapanese come una deposizione del ‘500 in alabastro rosa o i coloratissimi vasi in marmo porfido. In una caccia incessante di rarità non è inusuale imbattersi in curiosi pezzi unici come ad esempio 39 statue in Capodimonte del 1850 raffiguranti l’esercito di Napoleone, cavigliere in argento di fine 800 che le donne indiane portavano in dote o una collana villanoviana in bronzo addirittura del IX sec. a.C.
Ad arricchire l’esposizione pezzi iconici di maestri del design come Albini, Iosa Ghini e Fornasetti passando per i gioielli di David Webb o la moda rigorosamente vintage di Valentino, Chanel e Judith Leiber che seppe fare sognare le donne di mezzo mondo con le sue estrose clutch a forma di anguria.

A prenotarsi un posto alla 26ma edizione di Mercanteinfiera primavera oltre 5000 buyer provenienti da tutto il mondo. New entry il Canada.
Mercanteinfiera ha ottenuto il patrocinio dello IAM - Italian American Museum di New York.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Continua, anzi accelera, la flessione del latte spot nazionale. Stabile il burro e il Grana Padano, mentre in forte flessione il Parmigiano Reggiano.

di Virgilio Parma 18 febbraio 2020 - 
 
LATTE SPOT – Accelera la flessione del latte spot.  Il prezzo del latte crudo spot nazionale cede il 2,5% e si colloca tra 39,69 e 40,72€/100 litri di latte. -1,3% per il latte intero pastorizzato "spot" estero che quota  39,18 e 40,21 €/100 litri di latte e infine il Latte scremato pastorizzato spot estero cede a 24,84-25,88 €/100 litri di latte (-2%).
 
BURRO E PANNA – Ancora Invariati i listini alla borsa di Milano. Il burro “milanese” si conferma stabile da ormai 13 settimane.
Prosegue invece la flessione negativa della crema milanese che cede altri 2 centesimi, e la panna veronese resta inalterata. Stabile anche lo zangolato parmigiano che, come quello quotato a Reggio Emilia in mattinata odierna, non ha subito variazioni e rimane ancora a bassa quota.
Borsa di Milano 17 febbraio 2020: 
BURRO CEE: 3,35 €/Kg. (=)
BURRO CENTRIFUGA: 3,60 €/Kg.  (=)
BURRO PASTORIZZATO: 1,75 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,55 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,62 €/Kg. (-)
MARGARINA gennaio 2020: 1,03 - 1,09 €/kg (=)
 
Borsa di Verona 17 febbraio 2020: (=%)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,62 – 1,65 €/Kg.
 
Borsa di Parma 14 febbraio 2020 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,15 €/Kg.
 
Borsa di Reggio Emilia 18 febbraio 2020 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,15 - 1,15 €/kg.
 
GRANA PADANO – Milano 17 febbraio 2020 – Rimangono invariati i listini del Grana Padano per tutte le referenze anche in quest’ultima seduta borsistica.
 
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,00 – 7,20 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,25 – 8,50 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,75 – 8,95 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,80 – 5,95 €/Kg. (=)
 
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 14 gennaio 2020 – Diversamente dal “Padano” il Re dei Formaggi prosegue la discesa e per la seconda settimana consecutiva perde 30 centesimi al chilo alla borsa di Parma.
 
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 8,50 - 8,85 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 9,10 - 9,50 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 10,00 - 10,65 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,70 - 11,55 €/Kg. (-)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,80 - 12,55 €/Kg. (-)

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 (Grafici)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

1919: il Trattato di Versailles ufficializza la fine della Grande Guerra. Nella vittoriosa Parigi, il clima di rinascita trasforma la capitale francese nel più febbrile laboratorio di cultura e creatività. Mentre l’euforia generalizzata, che si respira negli Stati Uniti d’America grazie all’espansione industriale, contagia l’Europa al ritmo di charleston, fox-trot e jazz.

Molti i personaggi illustri che fanno brillare gli anni venti: Louis Armstrong, F. S. Fitzgerald ("Il grande Gatsby”viene dato alla stampa nel 1925) Joséphine Baker, Picasso, Andrè Gide, Marcel Proust, Vionnet, Patou Lanvin e Chanel.

Un’epoca di ottimismo e libertà, apparentemente permanenti, nella quale la tecnologia entra nelle case sotto forma di telefono, radio, grammofono. Il cinema si trasforma in lungometraggio e le donne si fanno audaci. Entrate massicciamente nel mercato del lavoro abbandonano  i costumi vittoriani, accorciano gli orli e adottano comportamenti sociali più liberi: trucco marcato e capelli corti alla “garconne”.

Si ispira a quest’epoca frenetica, elettrizzante, strabordante di vitalità e cambiamenti, “The Golden Twenties. Vita e moda del decennio de Les Années Folles” la prima collaterale in programma a Mercanteinfiera, l’appuntamento di Fiere di Parma dedicato ad antiquariato, design, modernariato e collezionismo vintage in programma dal 29 febbraio all’8 marzo. 

La mostra è curata da Paolo Aquilini direttore del Museo della Seta di Como e Clara Cappelletti con la collaborazione della Fondazione Setificio, Associazione Ex Allievi del Setificio e il contributo di Ostinelli Seta, Clerici Tessuto, Bianca Cappello (storica e critica del gioiello) e Samuele Magri (storico dell’arte).

Nell’anno in cui Parma è Capitale della Cultura, il polo fieristico intende così idealmente ricongiungersi, con questa esposizione, con la città attraverso la contaminazione cultuale degli Anni Ruggenti.

Anni di esaltazione, eccesso e provocazione quella stessa che porterà, anche nella moda, ai primi segni di emancipazione femminile. Il punto vita si abbassa, la gonna si accorcia pochi centimetri ogni anno e nel 1923 è già alla caviglia. Nel 1924 al polpaccio, nel 1925 appena sotto il ginocchio mentre nel 1927 finalmente lo supera, per la prima volta nella storia della moda. Inizia il tempo della flapper girl che si ritocca il trucco in pubblico, fuma la sigaretta con il bocchino e sventola il suo ventaglio piumato tra un charleston e l’altro.

Attraverso una linea temporale che racconta il decennio 1919-1929, saranno così esposti a Mercanteinfiera oltre sessanta tra abiti, oggetti, accessori, preziosi tessuti e sete comasche risalenti al periodo dei Golden Twenties.

Un viaggio tra profumi, paillettes e morbide piume. Una magica macchina del tempo tra immaginarie Joan Crawford e Norma Shearer che riporterà il pubblico fino a quell’ultimo frammento di vitalità prima del Venerdì Nero di Wall Street del 1929.

Gli abiti in mostra arrivano dalle collezioni private del Museo della Seta di Como, di Clerici Tessuto e Ostinelli Seta. Un contributo in termini di bijoux d’epoca arriva dal Museo del bijoux di Casalmaggiore.

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Elegante, raffinato, amico di nobildonne come la Duchessa di Windsor e Margaret d’Inghilterra, di celebri dive come Audrey Hepburn e Liz Taylor non ha mai smesso di voler essere un simbolo dello spirito democratico americano, perché, se è vero che “un diamante è per sempre, uno strass è per tutte”.

E’ il ritratto di Kenneth Jay Lane (1932 - 2017) famoso bigiottiere americano protagonista della seconda collaterale in programma, “Brillanti Illusioni: omaggio a Kenneth Jay Lane. Il Re dei falsi” curata da Maria Teresa Cannizzaro, collezionista, studiosa di bijoux americani  e Presidente dell’associazione culturale Passato e Futuro-Sezione italiana Vintage Fashion &Costume Jewelry Club e Fiorella Operto storica del costume, vice-presidente e pure appassionata collezionista. 

I pezzi in mostra arrivano dalla collezione personale di Maria Teresa Cannizzaro e risalgono alla fine degli anni 60. 

Un mostra che vuole anche essere un omaggio al sapere fare italiano che tanto contribuì a quello che lui stesso chiamò “ the beautification of America”. “Italia, paese che amo e visito spesso e dai cui eccezionali musei traggo tanta ispirazione” diceva  il designer di gioielli.

Di italiano, infatti, apprezzava non solo la cultura e l’arte, ma anche la raffinata abilità degli artigiani che, emigrati dalla fine del 1800 a Providence (dove Kenneth si  era diplomato alla prestigiosa Rhode Island School of Design) ne animavano le numerosissime fabbriche di bijoux, fornitrici dei  produttori  di Hollywood.

Oggi le sue creazioni meno care di quelle preziose, ma eleganti e di buon gusto, hanno acquistato una popolarità che cresce di giorno in giorno.Tanto che i suoi primi bijoux, come quelli disegnati per Jacqueline Kennedy dal 1962 in poi, sono andati all’ asta in sedi prestigiose a prezzi non dissimili da quelli battuti per gioielli veri, poichè un pubblico sempre più vasto in vari continenti ha cominciato a collezionarli.

Eclettico, colto, di se stesso amava dire di sentirsi essenzialmente un mercante, capace far sentire le donne di ogni condizione sociale come Cenerentola che si reca al ballo del principe. 

A raccontare questo personaggio eclettico che ha segnato la storia del costume sabato 29 febbraio a Mercanteinfiera alle ore 11.30 (Pad. 4 - Sala Toscanini) prenderà la parola Chris Sheppard, Presidente della Kenneth Jay Lane Inc. All’incontro sarà presente anche Umberto Mucci in rappresentanza dell’Italian American Museum di New York. 

Circa duecento bijoux americani che si affiancano ad antiquariato, modernariato, design e collezionismo vintage gli indiscussi marchi di fabbrica di Mercanteinfiera.

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A sfilare in 45 mila mq di superficie espositiva (tra 1000 espositori) la storia dell’arte dal ‘500 all’ 800:  antichi monetieri in avorio e tartaruga di fattura iberica e italiana, imponenti specchiere settecentesche o pezzi della tradizione trapanese come una deposizione del ‘500 in alabastro rosa o i coloratissimi vasi in marmo porfido. In una caccia incessante di rarità non è inusuale imbattersi in curiosi pezzi unici come ad esempio 39 statue in Capodimonte del 1850 raffiguranti l’esercito di Napoleone, cavigliere in argento di fine 800 che le donne indiane portavano in dote o una collana villanoviana in bronzo addirittura del IX sec. a.C.

Ad arricchire l’esposizione pezzi iconici di maestri del design come Albini, Iosa Ghini e Fornasetti passando per i gioielli di David Webb o la moda rigorosamente vintage di Valentino, Chanel e Judith Leiber che seppe fare sognare le donne di mezzo mondo con le sue estrose clutch a forma di anguria. 

A prenotarsi un posto alla 26ma edizione di Mercanteinfiera primavera oltre 5000 buyer provenienti da tutto il mondo. New entry il Canada. 

Mercanteinfiera ha ottenuto il patrocinio dello IAM - Italian American Museum di New York. 

  

INFO 

Data: dal 29 febbraio all’8 marzo

Luogo: Fiere di Parma Viale delle Esposizioni 393/a 

Orari: dalle 10 alle 19

Prezzo: Euro 12 (intero); Euro 10 (on line) gratuito ( disabile e accompagnatore)

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Al tavolo l’AdbPo con Comune di Sant’Arcangelo e Regione Emilia-Romagna

Sant'Arcangelo di Romagna (RN), 17 Febbraio 2020 – Prosegue il confronto tra Comune e Regione per la redazione di un accordo di valorizzazione e tutela del patrimonio ipogeo di Santarcangelo. Si è svolto infatti un nuovo incontro che ha visto amministratori e tecnici dei due enti impegnati prima in una serie di sopralluoghi in alcune grotte pubbliche e private, poi nel lavoro di perfezionamento del preliminare di accordo risultato dall’incontro dello scorso 9 gennaio.

Principale novità di questo secondo incontro, la presenza di Meuccio Berselli, Segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po – ente che fa capo al Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare – che ha preso parte ai lavori del tavolo insieme alla sindaca Alice Parma, alla vicesindaca Pamela Fussi, all’assessore alla Pianificazione territoriale Filippo Sacchetti e ai collaboratori dei Servizi tecnici per il Comune, mentre in rappresentanza della Regione è intervenuta l’assessora uscente alla Difesa del suolo e della costa, Protezione civile, Politiche ambientali e della montagna, Paola Gazzolo, insieme ai tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.

Dopo un primo vaglio da parte dell’Agenzia regionale, il preliminare di accordo redatto dall’Amministrazione comunale sarà dunque sottoposto all’Autorità di Bacino Distrettuale, che – come sottolinea il Segretario Meuccio Berselli – “sarà parte attiva nella realizzazione di nuove indagini conoscitive e nella definizione delle modalità di progettazione degli interventi di messa in sicurezza delle grotte e del centro abitato di Santarcangelo”.

L’accordo di programma prevederà infatti il completamento degli studi e dei rilievi già eseguiti nelle cavità artificiali, con particolare attenzione a quelle non più attive o inaccessibili perché non utilizzate, nonché la mappatura di sorgenti naturali e pozzi di raccolta. Gli enti coinvolti si scambieranno informazioni e dati, oltre a programmare e coordinare le attività di controllo a breve e lungo termine. La progettazione – finanziata dalla Regione – consentirà di richiedere fondi sovraordinati e di definire un piano di interventi al termine delle indagini previste dall’accordo, che avrà durata biennale.

 “Il lavoro dell’Amministrazione sulle grotte non si ferma qui – dichiara la sindaca Alice Parma – proseguendo in una prospettiva ampia, con l’obiettivo di avere presto a disposizione un piano complessivo e organico redatto in collaborazione con le istituzioni competenti. Ringraziamo l’assessora Gazzolo per il ruolo attivo della Regione, che sono certa proseguirà anche nelle prossime settimane dopo l’insediamento del nuovo assessorato, e siamo altrettanto soddisfatti dell'attenzione dimostrata dall’Autorità distrettuale del fiume Po, e quindi dal Ministero dell’Ambiente. Il centro storico è un patrimonio di valore inestimabile per Santarcangelo – conclude la sindaca – sia nella sua dimensione sotterranea che sopra il livello del suolo, quindi proseguiremo con determinazione nell’opera di tutela e valorizzazione tanto delle grotte quanto del borgo medievale”.

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I crociati conquistano tre punti fondamentali per l’Europa nel derby del Mapei contro il Sassuolo. La solita compattezza della squadra e il lampo del figliol prodigo della Costa D’Avorio imbrigliano il calcio spumeggiante di De Zerbi

di Luca Gabrielli  Parma, 17 febbraio 2020  - Un’altra vittoria per i ragazzi di D’Aversa, questa volta giunta in trasferta nel derby sentito tra i tifosi contro il Sassuolo al Mapei Stadium. Le assenze di Kulusevski e all’ultimo momento di Kucka mettono al centro della scena il ritorno in campo dal primo minuto di Gervinho, la freccia nera pentita che tanto ha fatto discutere nelle ultime settimane. Non ci mette neanche 45’ a farsi perdonare dopo che un magistrale contropiede del Parma concluso con uno splendido assist dalla sinistra di Cornelius, viene appunto finalizzato dal tap-in facile del “Gervo”. Pace fatta con l’ambiente e si volta subito pagina.
Ma la gara dei ducali non si deve racchiudere solo sull’azione del goal bensì nella gestione impeccabile di tutta la partita. D’Aversa non ha mai perso il controllo della gara e ad ogni tentativo del collega di trovare la mossa giusta per raggiungere il pareggio, ha risposto tatticamente nel miglior modo possibile. Certo in alcuni frangenti è stato molto bravo il portiere Colombi che non sta per nulla facendo rimpiangere l’assenza dell’infortunato Sepe ma in generale la squadra sta seguendo al 100% le direttive del mister e i risultati si vedono. Il Parma è riuscito a imbrigliare un Sassuolo che fino a ieri stava vivendo il miglior momento della sua stagione con due vittorie consecutive e aggancia il sesto posto in campionato a pari merito con il Verona che vuol dire Europa.

Determinazione e spirito di gruppo le vere armi del Parma

Il cammino dei crociati al momento ha davvero dell’incredibile, in piena lotta per l’Europa con squadre del calibro di Milan, Napoli e Fiorentina alle proprie spalle. Senza dimenticare che l’allenatore crociato sta facendo di necessità virtù con i continui infortuni che assillano la squadra. Ma il vero segreto del Parma è il gruppo che si è creato e la voglia univoca di raggiungere un sogno fino a qualche anno fa inimmaginabile. Il materiale che Faggiano quest’anno ha messo a disposizione è assolutamente di qualità ma la mano dell’allenatore si vede in tutto e per tutto, con un gioco plasmato a sua immagine e somiglianza. Le statistiche dicono che il Parma è la squadra che è andata più volte in goal in contropiede, davanti addirittura al Liverpool, capolista della Premier League. Che piaccia o no il gioco proposto sta portando grandi risultati e nel calcio si sa che chi vince ha ragione, la Juventus insegna. E allora avanti così e sotto con il Torino che arriverà domenica al Tardini in un brutto momento dopo l’esonero di Mazzarri. I crociati dovranno approfittarne per continuare a coltivare il sogno Europa.

 

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Sta per aprire i battenti Seminat 2020, la mostra mercato delle piante ornamentali ed agrarie, florovivaismo, sementi ed attrezzature per giardinaggio e orticoltura amatoriale che si terrà nel lungo fine settimana compreso fra il 6 e l’8 marzo prossimo negli spazi fieristici di Piacenza Expo S.p.A.

Le tre giornate di venerdì, sabato e domenica riportano in scena uno dei principali appuntamenti di rilevanza regionale e non solo, per la promozione di prodotti è servizi relativi ai settori del florovivaismo, delle sementi, del giardinaggio, orticoltura e delle macchine ed attrezzature per la cura del verde. Essendo una manifestazione rivolta sia ad un pubblico di consumatori ed hobbisti ma anche agli operatori professionali del settore, è in grado di andare ad intercettare le esigenze e le nuove tendenze di mercato direttamente sul campo.

Il crescente successo degli eventi fieristici, includendo sia quelli aperti a chiunque che quelli ristretti alle aziende interessate a precisi settori merceologici, risiede proprio nella funzione di facilitare l’incontro fra la domanda e l’offerta sotto l’occhio vigile dei fornitori. Da questo le aziende ricavano dati fondamentali per il miglioramento delle proprie proposte, andando incontro in maniera molto dinamica alle esigenze degli utilizzatori finali: in uno scenario globalizzato come quello che caratterizza gli ultimi decenni, la capacità di innovare e migliorare rapidamente prodotti e servizi ha agevolato l’uso domestico del tagliasiepi elettrico prima strumento d’elite. Si può parlare di una sorta di democratizzazione del commercio, che non riserva più tutti gli strumenti di cura del verde ai soli giardinieri professionali.

Come ogni fiera che si rispetti, gli espositori sono ripartiti per settori merceologici fra la sezione “Il verde” e la sezione “Arredare il giardino”. La sezione dedicata al verde raggruppa:
* Sementi per colture (orticole, floricole, nettarifere);
* Piante da giardino e da appartamento, piante da frutta, piante aromatiche e officinali;
* Piante forestali e verde pubblico;
* Macchine e attrezzature, prodotti per il settore sementiero e vivaistico.

Invece la sezione dedicata all’arredamento per i giardini concentra gli espositori dei seguenti settori:
* Garden center;
* Arredamento da esterno;
* Strutture da giardino;
* Parco giochi.

Come di consueto si svolgerà una serie di laboratori formativi dislocati fra i vari padiglioni in cui si terrà Seminat, ossia momenti di presentazioni e seminari tenuti da ricercatori e professionisti del settore per andare oltre la semplice mostra mercato.

Seminat avrà luogo in contemporanea con Apimell (- Mostra mercato internazionale di Apicoltura dei Prodotti e delle Attrezzature Apistiche) e Buon Vivere (Fiera dedicata ai prodotti enogastronomici tipici e di qualità).

Ora più che mai lo scenario economico e lavorativo internazionale, con le sue costanti fragilità e momenti di ripresa molto timidi e sporadici, ha capito di dover puntare sulla natura. Da una parte per il riequilibrio degli ecosistemi contro le sfide proposte dal prorompente cambiamento climatico, mentre dall’altra parte è importante cogliere l’occasione di rilancio occupazionale data al ritorno dei mestieri della terra in chiave moderna. Questo giustifica l’entusiasmo italiano per il raggiungimento di accordi quadro come per il pomodoro del Nord.

Foto copertina: Marin / Pixabay

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