Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 15 maggio 2024
I fondamentali del mercato non sono cambiati così profondamente da giustificare la violenta ondata di rincari a cui stiamo assistendo, ma purtroppo li dobbiamo subire, il mix meteo, guerra, speculazione porta a questo.
Il veloce cambio di tendenza dei fondi d’investimento (sistemi computerizzati & intelligenze artificiali) fatto prima sui Semi di Soya poi su tutto il comparto dei cereali ha innescato questo violento spostamento.
Nel mercato interno: Cereali bollenti vuoi per il meteo che ritarda le semine, e condiziona qualitativamente in negativo i prossimi raccolti, vuoi per le difficoltà logistiche e al carico nella area del Mar Nero.
Cruscami in aumento principalmente perché i molini lavorano poco: per ora ancora marginale l’effetto trascinamento del prezzo del grano. Proteici la farina di soya in ridimensionamento sia per il rafforzamento dell’euro sul dollaro sia perché il mercato di Chicago dai massimi di rialzo dei giorni scorsi un poco si è ridimensionato, mentre per il girasole e la colza la tensione sussiste ancora. Fibrosi sostanzialmente fermi in calo i vecchi foraggi da campo. Sottoprodotti industriali quali farinette di mais, distiller in aumento sempre perchè l’industria gira poco.
Quanto possa durare questa fuga in avanti dei cereali, non lo sa nessuno: la logica propenderebbe a questa fase sino ai raccolti di giugno/luglio che dovrebbero calmierare il mercato ricordando poi che “la moneta grama scaccia quella buona” per cui con qualità basse il distacco tra il mercato alimentare e quello zootecnico si amplierebbe. Per i proteici è difficile fare previsioni, vedremo come la Cina reagirà alle ultime strette imposte dal Presidente Usa appena ieri.
Attenzione, che il mercato quando entra in fase calda si auto referenzia sugli aumenti, lo abbiamo appena visto sulla far soya quello che aveva perso in mesi lo ha recuperato in una decina di giorni! Non credo che il mais possa fare questo, ma il grano sì e il grano potrà, dovrà, trascinare il mais, almeno sino ai raccolti estivi.
Chissà se gli eterni ribassisti capiranno che il momento è passato!
Per il mondo dei biodigestori. Disponibilità di semola umida, scarsità di farinetta di mais, introvabile ormai il mais energetico ed anche gli spezzati di mais, residue disponibilità di farina di bucce uva.
Indici Internazionali al 15 maggio 2024
L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.993 punti, il petrolio wti è sceso a circa 78 $ al barile, il
cambio €/$ gira a 1,08241 ore 08,19.
(*) Noli - L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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