Martedì, 16 Aprile 2024 08:01

Cinque Riserve MAB UNESCO per una nuova visione comune del Grande Fiume In evidenza

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Giornata storica per le Riserve MaB Unesco dell’asta del fiume Po che, da oggi, in una rete comune, potranno rappresentare una delle Biosfere Unesco più estese al mondo, unite per il futuro all’insegna di un progetto di salvaguardia e sviluppo del territorio. Sottoscritto il Protocollo d’intesa

13 Aprile 2024 – Il primo coordinamento tra Riserve MAB UNESCO su un unico grande fiume di rilevanza strategica quale il Po: questo è l’oggetto della conferenza stampa di presentazione del Protocollo d’Intesa che riunisce le cinque Riserve della Biosfera presenti lungo l’asta principale del fiume. Un documento sottoscritto dai soggetti gestori delle rispettive Riserve e, in particolare, partendo da monte: per la Riserva MAB UNESCO Monviso dall’Ente di gestione delle aree protette del Monviso (Presidente Dario Miretti), per la Riserva MAB UNESCO Collina Po dal Comitato Esecutivo di Collina Po (il Presidente Francesco Tresso, assessore del Comune di Torino), per la Riserva MAB UNESCO Ticino Val Grande Verbano dal Parco lombardo della Valle del Ticino (la Presidente Cristina Chiappa), per la Riserva MAB UNESCO PoGrande dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (il Segretario Generale Alessandro Bratti), per la Riserva MAB UNESCO Delta Po il Parco Regionale Veneto Delta del Po (Presidente Moreno Gasparini).

Tutte le Riserve della Biosfera all’interno dell’accordo hanno riconosciuto la stretta relazione dei propri territori con la presenza della risorsa idrica associata al reticolo idrografico del fiume Po, in termini di risorse ambientali, economiche, culturali e sociali. Da qui la necessità di sviluppare sinergie e collaborazioni al fine di garantire maggiore integrazione ed efficacia rispetto ai Piani d’Azione approvati nelle rispettive Riserve della Biosfera e, in termini più generali, ai progetti che le stesse sostengono, promuovono e patrocinano (sviluppo di scenari, interazione del sistema antropico con quello naturale, integrazione di diverse politiche e loro impatti, e così via). Il fiume Po rappresenta un mosaico complesso e variegato sotto vari profili, costituendo al tempo stesso un unicum imprescindibile che riunisce come un filo blu tutto il Nord del Paese. In questo particolare momento storico caratterizzato da grandi cambiamenti, non solo climatici, questa iniziativa rappresenta uno strumento di governance innovativo in grado di supportare lo sviluppo sostenibile dei territori rivieraschi e non solo, superando così la frammentazione amministrativa. Tutto quanto a supporto dell’attuazione di obiettivi di respiro internazionale, quali i 17 Goals di sostenibilità dell’Agenda ONU 2030 e i target del Piano d’Azione di Lima all’interno per il Programma Man and Biosphere (Uomo e Biosfera) dell’UNESCO.

Con la sottoscrizione dell’accordo, le cinque Riserve costituiscono inoltre un Tavolo di Coordinamento, la cui segreteria è in capo ad Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, con lo scopo di lavorare concretamente sull’implementazione delle azioni congiunte da mettere in campo. Tra le tematiche principali già individuate emergono le iniziative di educazione e partecipazione attiva delle nuove generazioni; il coinvolgimento di portatori d’interesse pubblici e privati, aziende del territorio e cittadinanza, attraverso l’individuazione di “Eco-attori” in grado di svolgere azioni di comunicazione e promozione di un patrimonio condiviso, contribuendo all’attuazione concreta della transizione ecologica; la raccolta di dati e informazioni necessari per aggiornare lo stato di attuazione dell’Agenda ONU 2030, mediante l’individuazione di “punti antenna” lungo l’asse del fiume Po, dalla sorgente al delta, per la condivisione di dati; la condivisione e partecipazione a progetti congiunti di valorizzazione e tutela della biodiversità e del patrimonio naturale associato alla presenza del fiume Po.

In particolare, il Tavolo di Coordinamento composto dalle cinque Riserve della Biosfera del Po, intende presentarsi all’interno della mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po” che sarà inaugurata ufficialmente a Torino, nella splendida e prestigiosa cornice di Palazzo Madama, il prossimo 27 giugno e resterà aperta fino al 13 gennaio 2025. La mostra ha lo scopo di raccontare la crisi climatica in modo efficace ed immediato, in un progetto espositivo di alto valore che possa essere compreso da ogni cittadino di ogni età, trasportando il visitatore in un viaggio che, partendo dalla Sala del Senato del Regno d’Italia di Palazzo Madama a Torino e dal fiume Po, consenta un significativo impatto in ogni città italiana ed estera, sviluppando, anche in forma emozionale e coinvolgente, temi che abbiano la capacità di connettersi anche a una dimensione culturale popolare. Il lancio di questa intesa tra le Riserve MAB UNESCO lungo il fiume Po, voluto proprio nel tratto centrale del fiume, nella città di Cremona già patrimonio UNESCO del saper fare liutario, rappresenta in senso figurato e reale la navigazione in corso sul grande filo blu che ricuce tutte le nostre varie realtà, passate, presenti e, soprattutto, future.

L’incontro, coordinato dal giornalista Andrea Gavazzoli, ha visto la presenza dei numerosi soggetti coinvolti che sono intervenuti grazie al contributo dei principali rappresentanti delle singole realtà: il Comune di Cremona con il Vicesindaco Leonardo Virgilio e l’Assessore  al Turismo, Commercio e Sicurezza Barbara Manfredini; UNESCO, Philippe Pypaert, Specialista di programma, Divisione di scienze ecologiche e della Terra; prof. Pierluigi Petrillo, Presidente del Comitato Tecnico Nazionale MaB UNESCO, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Direttore Generale Oliviero Montanaro; Direzione Generale per il patrimonio naturalistico; Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, Segretario Generale Alessandro Bratti;  Cattedra UNESCO di Educazione, Crescita ed Uguaglianza, prof. Patrizio Bianchi (video) e prof.ssa Valentina Mini;  Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Segretario Generale Enrico Vicenti (video). Di seguito la presentazione dell’Intesa e delle prime attività promosse a cura dei rappresentanti delle cinque Riserve  MAB UNESCO lungo il fiume Po a cura di:  Riserva MAB UNESCO Monviso – Dario Miretti Presidente Ente di gestione delle aree  protette del Monviso, Riserva MAB UNESCO Collina Po – Francesco Tresso Presidente del Comitato Esecutivo e  Assemblea della Riserva MAB UNESCO Collina Po e Assessore del Comune di Torino, Riserva MAB UNESCO Ticino Val Grande Verbano – Cristina Chiappa Presidente Parco  lombardo della valle del Ticino, Riserva MAB UNESCO Po Grande – Ludovica Ramella, Segreteria Tecnica Autorità di  bacino distrettuale del fiume Po, Riserva MAB UNESCO Delta Po – Moreno Gasparini Presidente Parco Regionale Veneto  Delta del Po. Intervento conclusivo anche di Regione Lombardia a cura della dott.ssa Monica Abbiati, Direzione generale Cultura – Progetti, sistemi e reti per la valorizzazione e lo sviluppo dell’attrattività del patrimonio culturale lombardo e dei Siti UNESCO.

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PROFILI ENTI RELATORI

Comune di Cremona

Vicesindaco Leonardo Virgilio e Assessore al Turismo, Commercio e Sicurezza Barbara Manfredini

L’assessore e vicesindaco Virgilio è membro della Cabina di Regia della Riserva MAB UNESCO Po Grande, di cui il Comune di Cremona fa parte. Inoltre, La liuteria di Cremona è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità dal Comitato Intergovernativo Unesco il 5 dicembre 2012. Coesistono quindi su questo territorio due importanti riconoscimenti UNESCO. Infine, il Comune di Cremona è capofila, insieme al Comune di Piacenza e alla Provincia di Lodi, del Contratto di Fiume della Media Valle del Po, il cui piano d’azione è strettamente intrecciato a quello della Riserva MAB UNESCO Po Grande.

 

UNESCO

Philippe Pypaert, Specialista di programma, divisione di scienze ecologiche e della Terra

Pypaert è entrato a far parte dell'UNESCO, presso la sede di Venezia, nel novembre 1994, dove ha operato fino al 2017 come specialista del programma in scienze ambientali. Ha coordinato nella regione le attività legate ad alcuni dei principali Programmi Ambientali dell’UNESCO, come il programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB) e la sua rete di Riserve della Biosfera. Quando la Riserva della Biosfera Po Grande ha sottoscritto il documento d’intenti era presente e ha seguito con attenzione e interesse la nascita dell’attuale Riserva della Biosfera, auspicando da subito un coordinamento efficace nel bacino del Po. È successivamente entrato a far parte dell'Ufficio UNESCO di Pechino nel marzo 2018, dove è a capo dell'Unità scientifica che si occupa di diversi programmi ambientali dell'UNESCO incluso il programma MAB, nonché delle iniziative di scienza-tecnologia-innovazione e formazione ingegneristica.

Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica

Oliviero Montanaro, Direttore Generale Patrimonio naturalistico e mare (PNM)

La Direzione generale  patrimonio  naturalistico  e  mare  (PNM) svolge le funzioni di competenza del Ministero in diversi ambiti tra cui l’attuazione, per i profili  di  competenza,  delle  Convenzioni UNESCO  sul  patrimonio  naturalistico  del  1972  e  sul  patrimonio immateriale del 2003, del Programma MAB (Uomo  e  Biosfera)  e  degli altri programmi e accordi internazionali per la tutela, promozione  e valorizzazione  dei  patrimoni  naturalistici  e   delle   tradizioni connesse, anche mediante la realizzazione di iniziative  di  supporto ai territori. Inoltre, il Direttore Oliviero Montanaro ha ruolo di coordinatore generale del Comitato Tecnico Nazionale MAB. I Comitati Nazionali Tecnici MAB giocano un ruolo fondamentale nell’attuazione del Programma Man and Biopshere. In ogni Paese, il Comitato Tecnico Nazionale riunisce Autorità centrali a livello nazionale, le Commissioni Nazionali UNESCO, istituti, centri di ricerca ed università al fine di raccogliere il necessario expertise scientifico-interdisciplinare per il perseguimento delle finalità del Programma MAB e per sostenere le attività di ricerca e sviluppo sui siti riconosciuti come Riserve della Biosfera. Inoltre, spetta al Comitato assicurare la partecipazione agli incontri ufficiali e tecnici nelle sedi internazionali e contribuire a disseminare i principi del Programma a livello nazionale.

Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po

Alessandro Bratti, Segretario Generale

L’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po è un Ente pubblico non economico, che opera sotto la vigilanza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e si occupa della gestione del rischio idrogeologico, oltre che della gestione e della qualità della risorsa idrica. Il Distretto Idrografico del fiume Po copre un’area con estensione di oltre 86 mila e 800 chilometri quadrati, che comprende otto Regioni – Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto e la Provincia Autonoma di Trento - 3.348 comuni e in cui vivono 19 milioni e 850 mila persone. Il Distretto è collocato in una posizione strategica in termini geografici, economici e sociali: qui, infatti, si concentra il 35% della produzione agricola nazionale, il 55% di quella idroelettrica e il 55% degli allevamenti industriali. Questi elementi lo rendono fortemente vulnerabile ai cambiamenti climatici. Secondo i modelli di previsione, infatti, proprio nella zona di transizione climatica tra il Mediterraneo e il Nord Europa, l’incertezza sul clima dei prossimi decenni sarà più elevata rispetto ad altre aree.

Comitato Tecnico Nazionale MAB

Prof. Avv. Pier Luigi Petrillo, Presidente

In ogni Paese, il Comitato Tecnico Nazionale riunisce Autorità centrali a livello nazionale, le Commissioni Nazionali UNESCO, istituti, centri di ricerca ed università al fine di raccogliere il necessario expertise scientifico-interdisciplinare per il perseguimento delle finalità del Programma MAB e per sostenere le attività di ricerca e sviluppo sui siti riconosciuti come Riserve della Biosfera. Inoltre, spetta al Comitato assicurare la partecipazione agli incontri ufficiali e tecnici nelle sedi internazionali e contribuire a disseminare i principi del Programma a livello nazionale. In Italia dal 2009 il Comitato Nazionale Tecnico del Programma MAB è inquadrato in seno alla Direzione generale patrimonio naturalistico e mare del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica. Il Comitato ha il compito di supportare le Amministrazioni competenti per l’attuazione del Programma dell’UNESCO “Man and Biosphere” (MAB) in Italia e di perseguire gli obiettivi specifici individuati dal suo organo di governo, il Consiglio Internazionale di Coordinamento (ICC). Il Comitato garantisce l’ottemperanza ai compiti previsti dalla “Strategia di Siviglia” e dal “Piano d’Azione di Madrid (2008-2013)”, nonché dalla Strategia MAB (2015-2025) e dal suo Piano di Azione di Lima (2016- 2025)

Cattedra UNESCO di Educazione, Crescita ed Uguaglianza

Prof. Patrizio Bianchi

Il prof. Bianchi è il titolare della Cattedra che segue insieme alla coordinatrice prof.ssa Valentina Mini. La Cattedra UNESCO sulla educazione, crescita e l'uguaglianza nell'istruzione è stata istituita presso il Dipartimento di Economia e Management (DEM) dell'Università di Ferrara. La Cattedra si propone di promuovere un sistema integrato di ricerca, formazione, informazione e documentazione sull'economia dello sviluppo, le scienze politiche e l'educazione per sostenere il 4° SDG (Sustainable Development Goal) “Educazione di qualità per tutti” e più recentemente le conclusioni del Transformation Education Summit delle Nazioni Unite (2022). La Cattedra ha facilitato la collaborazione tra ricercatori di alto livello, riconosciuti a livello internazionale, e personale docente dell'Università e di altre istituzioni (in Italia e all'estero). Insieme ad AdBPo con il Consorzio Futura in Ricerca ed il lavoro del prof. Bianchi e della prof.ssa Mini si sta sviluppando un progetto innovativo di analisi socioeconomica lungo il fiume Po al fine di sviluppare come area pilota nell’ambito della Riserva MAB UNESCO Po Grande, una prima sperimentazione per una nuova economia di sviluppo sostenibile dei territori rivieraschi.

 

Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO

Segretario Generale Enrico Vicenti (video)

La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, istituita nel 1950, ha lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l’informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi UNESCO in Italia. La Commissione opera attraverso l’Assemblea che fissa le strategie generali della Commissione, identificate in relazione ai programmi e alle finalità dell’UNESCO nel quadro degli interessi generali della politica nazionale nei campi dell’educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione.

Riserva MAB UNESCO Monviso

Dario Minetti, Presidente Ente di Gestione delle aree protette del Monviso

L’ente di Gestione aree protette del Monviso è il soggetto gestore della Riserva MAB UNESCO del Monviso, la quale è stata nel giugno 2014 riconosciuta dall'UNESCO come la prima Riserva transfrontaliera italiana, estesa ben al di là del territorio dei due parchi naturali del Monviso e del Queyras (Francia), ma che in essi trova la sua core zone.

Riserva MAB UNESCO Collina Po

Francesco Tresso, Presidente del Comitato Esecutivo e dell’Assemblea della Riserva MAB UNESCO Collina Po e Assessore del Comune di Torino

La Riserva di Biosfera CollinaPo comprende un'area di intensa antropizzazione quale quella metropolitana gravitante attorno a Torino, rappresenta il primo Urban MAB in Italia e conta una popolazione residente di circa un milione e mezzo di abitanti. Dal punto di vista amministrativo la Riserva coinvolge 86 Comuni, appartenenti a quattro Province diverse (Asti, Cuneo, Torino, Vercelli), e comprende la totalità delle zone vincolate che facevano parte delle ex Aree protette del Po torinese e, limitatamente a Stupinigi e Venaria, che fanno parte dei Parchi Reali.

Riserva MAB UNESCO Ticino Vale Grande Verbano

Cristina Chiappa, Presidente Parco lombardo valle del Ticino

La Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano comprende un territorio di oltre 332.000 ettari, tra Lombardia e Piemonte; si estende fino al confine svizzero includendo la valle fluviale del Ticino, l’intero ambito del Lago Maggiore, dei Comuni rivieraschi e il territorio afferente al Parco Nazionale della Val Grande e del Parco regionale del Campo dei Fiori. La Riserva è stata ufficialmente designata nel 2018, quale ampliamento della Riserva Valle del Ticino riconosciuta nel 2002 e arriva ad interessare l’asta principale del fiume Po con i Comuni in Provincia di Pavia di Mezzanino Po, Travacò Siccomario, Linarolo.

Riserva MAB UNESCO PoGrande

Ludovica Ramella, Segreteria Tecnica PoGrande MAB UNESCO

La Riserva MaB UNESCO “PoGrande” nasce dalla volontà del territorio di riconoscere il giusto valore al Grande Fiume, elemento fondante della storia, della cultura e della civiltà che da sempre hanno vissuto le sue sponde, crescendo e modificandosi con esso. Il Po rappresenta l’unico vero corridoio ecologico della pianura padana, costituisce un’importante infrastruttura naturale e permette di connettere tante diverse realtà amministrative, le quali insistono sul territorio anche come motore economico e sociale di grande impatto a livello nazionale. Dalla sua istituzione a Riserva di Biosfera Po Grande si sono susseguite numerose attività, con il coordinamento dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po in veste di Segreteria Tecnica Operativa, rivolte al consolidamento della governance e all’avvio del percorso di partecipazione con tutti i portatori d’interesse per la costruzione del Piano d’Azione, alla costituzione del gruppo Po Grande YOUTH rivolto ai giovani attraverso il coinvolgimento degli istituti scolastici, all’insediamento del Comitato Tecnico Scientifico con esperti provenienti dalle Università di tutta l’area. Il grande lavoro messo in atto e tuttora in corso è incentrato sulla condivisione, sulla concretezza e operatività della Riserva, con particolare riguardo alla rigenerazione territoriale post pandemica.

Riserva MAB UNESCO Delta Po

Moreno Gasparini, Presidente del Parco regionale veneto

Il Delta del Po ha ottenuto il riconoscimento a Riserva di Biosfera nell'ambito del Programma MaB UNESCO nel 2015, comprende 15 Comuni, dei quali 9 in Veneto e 6 in Emilia-Romagna con una popolazione complessiva di circa 120.000 abitanti e corrisponde sostanzialmente al delta geografico. Il parco regionale veneto è il soggetto gestore della Riserva della Biosfera che coordina insieme al Parco regionale Delta Po Emilia-Romagna.

 

Regione Lombardia

Monica Abbiati, Direzione generale Cultura – progetti, sistemi e reti per la valorizzazione e lo sviluppo dell’attrattività e del patrimonio culturale lombardo e dei siti UNESCO

La Regione, nella direzione cultura sta lavorando, in particolare in questi ultimi anni per incentivare una valorizzazione integrata tra siti UNESCO afferenti a programmi diversi, oltre ad aver promosso diversi incontri per il coordinamento delle Riserve della Biosfera lombarde. Proprio in questi giorni è stato aperto un bando che finanzia progetti culturali dedicati ai riconoscimenti UNESCO, incluse le Riserve della Biosfera.

[Materiali allegati: un’immagine dei relatori presenti alla conferenza stampa; il file “.DOCX” con i profili degli enti intervenuti; e la mappa in “.PDF” con le 5 riserve MaB UNESCO comprese all’interno del Bacino del Fiume Po].