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Domenica, 09 Marzo 2014 08:21

Vinitaly and the city.

 

Vinitaly and the City è il Fuori Salone di Vinitaly, seconda edizione di una manifestazione dedicata a tutti gli appassionati del buon cibo e del buon vino, in programma al Palazzo della Gran Guardia di Verona domenica 6 e lunedì 7 aprile dalle 17.30 alle 23.00.

Verona, 3 marzo 2014 - Un appuntamento atteso da visitare nel dopo fiera per concludere la giornata in allegria e in compagnia: è Vinitaly and the City, l'evento serale che Vinitaly organizza nel cuore della città di Verona, al Palazzo della Gran Guardia, nelle serate del 6 e 7 aprile. Un ambiente allestito con classe, ricco di proposte golose e curiose grazie ad un’ampia selezione di oltre 300 etichette di vini nazionali e ricercate produzioni tipiche di qualità, offerte in degustazione ad appassionati e intenditori.

Qui il visitatore ha l’opportunità di entrare a contatto con le eccellenze del nostro territorio. Calici Zafferano in alto per i vini selezionati da Gambero Rosso e da Verona Wine Top della Camera di Commercio di Verona, per i vini rosati del Concorso Enologico Nazionale “Rosati d’Italia” e per la selezione dei concorsi enologici seguiti dalle Camere di Commercio di Novara, Torino, Alessandria e Asti, grazie alla collaborazione di Unioncamere Piemonte. Quest'anno, grazie al Consorzio del vino Durello, viene allestita un’ampia area sparkling, che offre ai visitatori l’opportunità di degustare questo spumante giovane, alternativo e dal carattere “vulcanico”.

Non solo i grandi nomi del vino a Vinitaly and the City. Il sipario si apre anche per l'alta cucina, con un live cooking che promette di stupire anche i palati più raffinati. Ai fornelli rinomati chef, impegnati nella preparazione di piatti gourmet: Pasquale Palamaro di Indaco, ristorante dell'Albergo della Regina Isabella di Iischia, e Salvatore Bianco del Comandante, ristorante dell'Hotel Romeo di Napoli.

 

 

 

 

 

Finalmente si arresta la caduta dei prezzi del burro. Leggera ripresa per le creme a uso alimentare e del latte spot. 

 

di Virgilio - 

Parma 03 marzo 2014 --

Il mese di febbraio si chiude con un segno positivo relativamente alle quotazioni del burro. Confermati i listini della settimana precedente salvo per la  Crema a uso alimentare che a Verona ha guadagnato due centesimi (1,78€/kg). 

Generalmente stabili i prezzi delle due principali DOP seppure si debba registrare, dopo molte settimane di solida stabilità, due segnali di controtendenza. Il Grana Padano ha  infatti perduto 10 centesimi alla borsa mantovana per entrambe le tipologie prese in considerazione. Una tendenza che sembra riflettersi anche sul “Parmigiano” almeno per quanto rilevato a Reggio Emilia e Milano. Nella prima seduta di marzo, infatti, sono stati 5 e 10 i centesimi perduti nei rispettivi listini.

  

 

Tabella riassuntiva

 

- Aggiornamento produzioni Grana Padano e Parmigiano Reggiano - 

Grana Padano - E' proseguita anche nel mese di febbraio la tendenza positiva per la produzione di Grana Padano. In base ai dati diffusi dal Consorzio di Tutela sono state prodotte 424.681 forme pari al 2,3% rispetto in più rispetto al mese di febbraio dello scorso anno. La produzione cumulata per i primi due mesi è stata pari al +2,4% anche se va interpretata in considerazione della flessione registratasi nel 2013 proprio nella prima parte dell'anno; resta negativo, infatti, il confronto con il primo bimestre 2012 (-3,3%).

Parmigiano Reggiano - In apertura d'anno si è confermato per la produzione di Parmigiano Reggiano il trend del secondo semestre 2013: in base ai dati diffusi dal Consorzio di tutela sono state prodotte 287.153 forme registrando un aumento dello 0,8% rispetto al mese di gennaio 2013.
A livello provinciale si sono registrati andamenti piuttosto differenziati: in crescita la produzione dei caseifici in provincia di Reggio Emilia, Modena e Bologna, con incrementi rispettivamente pari al 3,3%, 2,4% e 5,9%; una contrazione del 5% a Mantova ed un calo contenuto allo 0,6% a Parma. (Fonte Ismea)

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 09 03 Marzo 14

 

SOMMARIO

Anno 13 - n° 09 - 03 Marzo 14

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SOMMARIO

Anno 13 - n° 09 03 Marzo 14

1.1 editoriale

Con le mani in tasca!

2.0 agroalimentare

Il Consiglio del Consorzio respinge le “Campagne di Discredito”

3.1 Lattiero Caseario

Burro, sesta settimana in perdita. -10% rispetto gennaio.  Parmalat si dimette il cda.        

4.1 vinicoltura        

Vinitaly international: crescita e innovazione del settore vinicolo                    

5.1 contoterzismo

Un Piano strategico per l’agricoltura. Un’occasione per il contoterzismo

5.2 MIPAAF

Maurizio Martina nuovo Ministro MIPAAF 

5.3 dissesto

Presentato il Piano Antidissesto a Montecitorio (ANBI)

7.1 crisi

Italia non perda tempo

8.1 Qualita‘ DOP e IGP  

Qualidò è on line.

Cibus 9 COP gde

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

 

 

 

Reggio Emilia, 26 febbraio 2014  -  Il Consiglio di amministrazione deI Consorzio del Parmigiano Reggiano, nella seduta odierna, ha condannato e respinto all’unanimità i contenuti di quella che ha definito “una campagna di discredito lesiva dell’immagine del Consorzio, a maggior ragione laddove viene messa in atto da soggetti che dovrebbero avere a cuore i reali interessi dei produttori e la tutela del prodotto cui si legano il loro lavoro e i loro redditi”.

“Gli organi del Consorzio – sottolinea il Consiglio dell’Ente – svolgono le loro funzioni nella pienezza dei requisiti, legittimati da un voto assembleare espresso dai caseifici”.

“Avendo sempre a riferimento gli interessi concreti dei produttori, il rispetto delle loro scelte e gli interessi economici che si legano ad un prodotto che proprio sulla serietà e sulla credibilità ha costruito i suoi successi nazionali ed internazionali – prosegue la nota del Consorzio – il Consiglio ha deliberato di applicare tutte le tutele di legge, a beneficio del Consorzio, nei confronti di quanti ne hanno leso e ne ledono l’onorabilità e l’immagine”.

 

 

 

 

 

Ancora una volta la parola alle donne.

Verona, 26 febbraio 2014 - Vinitaly International continua ad accompagnare il settore enoico nel decisivo percorso di innovazione, che vede ancora una volta le donne che animano il comparto schierate in prima fila ad affrontare la sfida più attuale: lo sviluppo delle potenzialità del mondo digitale, a servizio di aziende e consumatori, confermando ancora una volta la loro costante curiosità e tensione verso l’innovazione.

Saranno infatti Marilisa Allegrini, responsabile marketing di Allegrini Estates, una delle aziende vinicole italiane più premiate e riconosciute al mondo e leader nella produzione del Valpolicella Classico; Camilla Lunelli, responsabile comunicazione del gruppo Lunelli, dell’omonima famiglia che da tre generazioni è a capo delle Cantine Ferrari, e Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International, a guidare H-ACK WINE, il primo hackathon dedicato esclusivamente al mondo del vino, dando le indicazioni per lo sviluppo dei progetti ai partecipanti.

H-ACK WINE, realizzato in collaborazione con H-Farm Ventures, la principale piattaforma digitale e incubatore di aziende tecnologiche italiane, si terrà l’1-2 marzo a Roncade (TV) presso la sede di H-FARM Ventures e radunerà i migliori giovani sviluppatori, specialisti della comunicazione e designer che avranno l’opportunità di mettere in pratica le proprie abilità nella progettazione di nuove soluzioni digital, seguendo le istruzioni delle prestigiose aziende lì rappresentate.

L’esperienza e il carisma delle “Signore del vino” accompagneranno gli oltre 400 iscritti all’H-ACK WINE, che si dedicheranno per 24 ore non stop alla formulazione di nuove idee e soluzioni per superare i vincoli del business tradizionale, creando nuove opportunità di espansione per il mondo vinicolo.

L’appuntamento si preannuncia affascinante e interessante,  guardando all’incontro tra la cultura e la tradizione che connota i brand italiani del settore vinicolo e le nuove modalità di interpretazione di questo mondo offerte dagli strumenti digitali. Nuove declinazioni da cui la prospettiva internazionale non può prescindere. Questa chiave di volta è stata ben interpretata negli ultimi anni da Veronafiere, che ha fatto di Vinitaly e Vinitaly International i trampolini di lancio per ambiziose iniziative volte a rendere, attraverso i canali digitali, il dialogo B2C e B2B  costante e proficuo. Chiari esempi in questo senso sono Vinitaly Wine Club – il portale dedicato alla scoperta della cultura enologica italiana – lanciato nel 2013 o il più recente Vinitaly International Importer Connect presentato a Vinitaly USA 2014, che ambisce a favorire l’incontro tra importatori e distributori di vino su scala internazionale, attraverso un articolato processo di matching B2B.

In occasione della presentazione di H-ACK Wine, Riccardo Donadon, fondatore di H-FARM sottolinea: “È per me un onore collaborare con un’azienda leader come Vinitaly nella realizzazione di questa maratona di ‘brainstorming digitale’, mettendo a disposizione dei ragazzi la propria esperienza e competenza. È bello ritrovarsi uniti nel desiderio di costruire qualcosa di innovativo e di unico per i giovani, che hanno sempre più necessità di capire il mondo delle aziende e allo stesso tempo hanno l’opportunità di contribuire allo sviluppo di nuove idee”.

“Questo evento apre grandissime prospettive per il mondo del vino italiano e sottolinea il ruolo decisivo delle donne nel cogliere le nuove opportunità offerte dagli strumenti digitali – aggiunge Stevie Kim –. Fino ad oggi la promozione e la comunicazione del vino nel mondo è stata portata avanti più o meno con le stesse modalità e i suoi canali sono rimasti inalterati per anni. Il nostro intento con H-ACK WINE è quindi quello di instillare un elemento di novità e di rigenerazione nel sistema di comunicazione e promozione del vino italiano”. 

A conclusione dell’incontro, i team che presenteranno i progetti migliori si aggiudicheranno un premio messo in palio da ciascuna azienda e avranno la possibilità di far parte di H-Camp, il programma di accelerazione intensivo di H-Farm, dove potranno portare avanti il loro progetto a dare il vita a una propria attività o piccola impresa innovativa. H-ACK WINE costituirà un’opportunità in più per i giovani audaci e ambiziosi che credono fortemente nella rete come strumento decisivo per costruire la propria carriera e un’occasione per trovare, nell’ambizione e nell’intraprendenza delle sue protagoniste, una fonte di ispirazione e un modello.

(Fonte Verona Fiere)

 

 

 

Il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina, nella conferenza stampa di presentazione indetta subito dopo la nomina, ha tracciato una panoramica delle priorità del suo mandato soffermandosi con particolare attenzione sul Piano strategico per l'agricoltura e l'agroalimentare.

 

- UNIMA, 26 febbraio 2014 - 

“Le parole del Ministro costituiscono una importante base di riflessione” ha dichiarato il Presidente di Unima, Silvano Ramadori “perché manifestano l'intenzione di guardare al futuro, più che soffermarsi sulla realtà contingente.”

Secondo il Presidente di Unima, è proprio di un progetto organico e coerente che ha bisogno l'agricoltura: un progetto che si fondi su un nuovo modello di sviluppo che tenga conto del mutato scenario economico in cui si muove la produzione agricola, e delle molteplici figure che vi concorrono da protagonisti nell’ormai indispensabile sistema competitivo.

Bisogna superare, secondo Ramadori, modelli aziendali ormai obsoleti, nei quali l'azienda agricola tradizionale era l'unico soggetto responsabile della produzione: già oggi, ed in seguito in misura crescente, il processo produttivo vede la compartecipazione di diversi attori, dal conduttore del terreno al contoterzista, dall'agronomo all'impresa di gestione globale, che si integrano con i fornitori di mezzi tecnici, con i costruttori di macchine, con le strutture di commercializzazione ed intermediazione, con il credito e con l'industria di trasformazione.

“Gli impegni assunti, già in questa prima fase, dal Ministro Martina” ha aggiunto Silvano Ramadori “delineano una precisa volontà di rinnovare le politiche agricole nazionali che trova il nostro pieno sostegno, in quanto capace di valorizzare tutte le forze e tutte le professionalità che, fin d'ora, stanno portando vera innovazione nell'agricoltura italiana.”

Rinnovando gli auguri di buon lavoro, il Presidente di Unima ha assicurato la propria disponibilità ad incontrare al più presto il nuovo Ministro, per mettere a disposizione del nuovo progetto di sviluppo la professionalità e l'imprenditorialità delle imprese agromeccaniche, principale strumento di innovazione nella produzione agricola.

 

Domenica, 02 Marzo 2014 09:54

Maurizio Martina nuovo Ministro dell'agricoltura

 

 

 

 Maurizio Martina è il nuovo Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali indicato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il 22 febbraio il Ministro ha giurato nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

- Roma 24 febbraio 2014 -

Nato a Calcinate (BG) il 9 settembre del 1978 è sposato e padre di due figli. Dopo essersi diplomato all'Istituto tecnico Agrario di Bergamo, consegue la laurea in Scienze Politiche.

Nel 1999 è eletto Consigliere comunale, carica ricoperta fino al 2004.
Sempre nel 2004 dopo una militanza nell'organizzazione giovanile dei Democratici di Sinistra, viene eletto Segretario della Provincia di Bergamo.

Nel 2006 assume la carica di Segretario Regionale dei Democratici di Sinistra in Lombardia.

Nel 2007 è tra i fondatori del Partito Democratico. Nello stesso anno, a seguito delle primarie, è eletto primo Segretario del Partito Democratico della Lombardia.

Nel 2009, sempre attraverso le primarie, viene riconfermato alla guida del Partito Democratico Regionale Lombardo.

Nel 2010 è eletto Consigliere della Regione Lombardia, incarico riconfermato nelle consultazioni popolari del febbraio 2013.

Durante i mandati di Consigliere Regionale Lombardo è stato componente della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Attività Produttive.

Il 3 maggio 2013 ha giurato come Sottosegretario di Stato del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del Governo Letta.

Il 9 maggio 2013 ha rassegnato le dimissioni da Consigliere della Regione Lombardia.
Con il D.P.C.M. del 24 maggio 2013, gli è stata conferita la delega a presiedere la Commissione di coordinamento per le attività connesse all'EXPO' Milano 2015.

Il 22 febbraio 2014 ha giurato da Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nel Governo Renzi.

(Fonte Aiol)

 

 

 

Spinazzi (Consorzio Bonifica Parmense): “Parma pesa per 120 milioni. peggioramento del valore complessivo del 10% in un solo anno.”

Pesa la situazione sull’Appennino, ma anche la Bassa è a rischio esondazione.

 

Roma, Febbraio 2014 – La preoccupazione per le condizioni di sicurezza della nostra provincia nel contesto italiano resta assai alta e la presentazione nei giorni scorsi a Roma del Piano Nazionale per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, all’incontro voluto dall’Anbi (Associazione Nazionale delle Bonifiche) a Montecitorio,  ne è stata la controprova.

All’interno di uno scenario nazionale in continua mutazione, che giorno dopo giorno incrementa notevolmente i livelli di fragilità peggiorando le condizioni sociali e i riflessi economici del territorio, l’Emilia Romagna non fa eccezione anzi, alla luce dell’ultimo monitoraggio, rappresenta una vera e propria polveriera di zone nevralgiche.

All’interno poi dei confini regionali la provincia di Parma ha registrato un grave ed ulteriore incremento della sua debolezza geomorfologica negli ultimi dodici mesi. Vanendo ai numeri: il Piano dell’Anbi, condiviso nella capitale dal presidente Massimo Gargano coi presidenti delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato e coi vertici delle bonifiche, l’Ordine nazionali dei Geologi e con Legambiente vede una cifra complessiva di interventi da fare per mettere in sicurezza il paese pari 3383 lavori immediati per un valore complessivo di 7.795 milioni di euro con un peggioramento rispetto allo scorso anno (7.409 ml) dovuto alla somma delle negatività dell’ultimo periodo, frane e alluvioni.

In Emilia Romagna la prevenzione del dissesto costerebbe, da sola, 1 miliardo e quindi il peso sul generale equilibrio è da considerarsi veramente incidente. Parma, monitorata per tutto il 2013 dai tecnici del locale Consorzio di bonifica Parmense ha presentato a Roma dei dati negativi che destano preoccupazione.

Nel 2012 gli interventi utili alla sicurezza del territorio dei luoghi maggiormente a rischio erano 104 e oggi sono saliti a 106 per un valore che passa da 109 milioni di euro a 120 in pochi mesi.  Un 10% circa che in un anno è sintomo reale di condizioni da arginare con velocità per evitare drammi sociali ed economici come a Mirandola o a Tizzano o come in Liguria, Sardegna e Toscana.

“Il dissesto pesa enormemente sulle nostre teste e sulla nostra economia, soprattutto agricola – sottolinea Luigi Spinazzi, presidente della Bonifica Parmense –. L’ Appennino e la Bassa chiedono una sicurezza dovuta da parte delle istituzioni. Da parte loro serve maggior attenzione e investimenti che non definire solo finanziamenti. Prevenire significa investire sul futuro di un territorio a vocazione produttiva come il nostro. Invece urbanizzazione caotica in pianura e spopolamento fanno ancora da padrone, in più oggi si aggiunge l’incuria come aggravante. A Parma i problemi più evidenti sono ben visibili dall’Appennino fino alla Bassa passando per la città. Per fare un solo esempio, a contribuire all’aumento del 10% del costo della prevenzione, c’è l’incidenza di una zona ad alto rischio allagamento in località Enzano dove la priorità è stata già condivisa con l’AIPO, la Comunità Bassa Est e il Comune di Sorbolo. Occorre un impianto tecnologicamente avanzato che possa equilibrare e governare i livelli dei canali Terrieri, Fumolenta e Naviglia per evitare esondazioni pericolose con esiti gravi”.

 

UFFICIO STAMPA

CONSORZIO DI BONIFICA PARMENSE (20 febbraio 2014)

 

Domenica, 02 Marzo 2014 09:15

Italia non perda tempo

 

 

 

Alleanza Cooperative -  Gardini e Altieri «Condividiamo taglio cuneo. Italia non perda altro tempo rischia di assistere a ripresa di altri e a proprio declino»

 

Alleanza Cooperative,  febbraio 2014 -

«Condividiamo l’intenzione di tagliare il cuneo fiscale per rilanciare il mercato del lavoro. Lo chiedono da un lato le imprese e dall’altro i tanti giovani disoccupati che hanno raggiunto una percentuale intollerabile per un paese che è il secondo manifatturiero d’Europa e vuole restare da protagonista tra i grandi del mondo L’Italia non può permettersi di perdere altro tempo, di assistere alla ripresa degli altri e al proprio declino».

Così Maurizio Gardini e Rosario Altieri, copresidenti dell’Alleanza delle Cooperative commentano il discorso sulla fiducia al senato del premier incaricato Matteo Renzi

«Un discorso molto motivazionale quello del premier Renzi che, oltre ad affrontare alcuni dei nodi strutturali, punta a dare una prospettiva di speranza perché l’Italia torni a essere terra di opportunità. Bene lo snellimento della Pa e le riforme del titolo V – concludono Gardini e Altieri – in attesa di affrontare, al tavolo di confronto con il governo, i tanti temi legati allo sviluppo. I propositi sono buoni, occorrerà, poi, riuscire a realizzarli»

 

Domenica, 02 Marzo 2014 08:41

Qualidò è on line.

 

 

On-line la banca dati Qualidò: con i principali numeri delle produzioni italiane Dop e Igp

 

Roma, 25 febbraio 2014

L'Ismea pubblica on-line i principali dati provenienti dall'Osservatorio dei prodotti Dop e Igp e Stg attraverso un semplice selettore di ricerca che consente di navigare tra i dati delle singole denominazioni scegliendo il settore o la regione di appartenenza.
L'Ismea gestisce dalla fine degli anni '90, per conto del MiPAAF, l'Osservatorio sulle produzioni di qualità il cui obiettivo è quello di fornire uno strumento informativo puntuale e aggiornato agli operatori istituzionali e privati, oltre che ai consumatori. L'Osservatorio monitora l'andamento strutturale, produttivo ed economico delle produzioni italiani a marchio comunitario, attraverso l'acquisizione annuale di dati presso tutti i soggetti istituzionali che intervengono lungo la filiera produttiva. I dati vengono raccolti attraverso due indagini, una condotta presso i Consorzi di tutela delle Dop e Igp riconosciute, ed un'altra svolta presso gli Organismi di Controllo che certificano gli stessi prodotti a denominazione di origine. Il patrimonio informativo acquisito ha consentito di costruire la Banca Dati Qualidò - unica per completezza e tempestività dell'aggiornamento in Italia - sui volumi di produzione e di fatturato, sulle dinamiche e sulle tendenze in atto dei prodotti di punta dell'agroalimentare di qualità italiano.
Nella banca dati confluiscono una serie di dati economici riguardanti la struttura produttiva, la produzione certificata, i prezzi di mercato in tutte le fasi della filiera, i canali distributivi, l'export, i mercati di destinazione, nonché la stima dei fatturati all'azienda e al consumo per ogni singolo prodotto riconosciuto.In questa prima fase, sono disponibili on line, i principali dati rilevati per ciascuno dei prodotti a I.G. (produzione, fatturati all'origine e al consumo, export), con la previsione di ampliare a breve il set di informazioni, tra le altre variabili economiche monitorate

(Fonte Ismea)