Martedì, 29 Agosto 2023 07:03

Natural Family Day a Milano: “Una giornata contro il programma Gender, non contro gli omosessuali” In evidenza

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I comitati promotori: “Non è un anti-gay pride ma un evento contro la spersonalizzazione dei generi Maschile e Femminile”

Di Giulia Bertotto Roma, 28 agosto 2023 (Quotidianoweb.it)- Si svolgerà a Milano, domenica 3 settembre il “Natural Family Day- famiglia naturale valore sociale”, evento ideato da gaetano rotondo (NdR il nome è scritto con le iniziali minuscole su richiesta della persona stessa), presidente del comitato Liberi Pensatori e organizzato anche L'Altra Verità, A.I.R.E e l'Associazione Culturale La Genesi. Tra gli aderenti: Arcadia, Di sana e Robusta Costituzione, Libera Italia.

Abbiamo chiesto all’ideatore e ad altre personalità coinvolte nell’evento di raccontarci qualcosa in più sui principi e gli obiettivi che fondano l’incontro, che ci tiene a definirsi contro la strumentalizzazione dell’omosessualità e non contro l’omosessualità.

Anzi, secondo i promotori della giornata, l’omosessualità stessa diviene vittima di sfruttamento ideologico da parte di lobby che vogliono neutralizzare la diversità biologica e psicologica tra uomo e donna. A voi le parole dei promotori.

gaetanto rotondo: “Il sistema sfrutta la comunità LGBT per spersonalizzare le figure genitoriali maschili e femminili”

Come detto, la manifestazione nasce da un’idea di gaetano rotondo, presidente del Comitato Liberi Pensatori, al quale abbiamo domandato da cosa nasce questa idea: “Mi è venuta questa idea perché ho assistito ad una meravigliosa manifestazione di piazza in Serbia, con bambini, famiglie, e nonni. L’obiettivo di questo evento è far riscoprire i valori della famiglia naturale. Ci tengo a precisare che non ho nulla contro gli orientamenti sessuali delle altre persone, ma sono contro quel sistema che sta sfruttando il mondo LGBT per spersonalizzare l’uomo e la donna nel loro ruolo di mamma e papà. O che sta deliberatamente confondendo e manipolando l’infanzia dei bambini, parlando di una fluidità di generi. Secondo una certa letteratura medico-scientifica in questo momento storico molti bambini nel mondo occidentale sono a disagio, non sanno se riconoscerci come maschi o femmine. Questo mi preoccupa. Essere omosessuali è un orientamento e lo rispetto, ma l’indottrinamento del World Economic Forum è altro e ha altri scopi, che non rispettano neppure la comunità LGBT. Il nostro obiettivo non è politico e non siamo necessariamente uniti da un credo comune o religione, ma vogliamo riportare il rispetto per ciò che Madre Natura ha stabilito”.

Elisabetta Stellabotte: “Non è un anti-gay pride”

Abbiamo raccolto anche le perole di Elisabetta Stellabotte, presidente del comitato L’altra verità: “L’idea di gaetano rotondo, una grande festa della famiglia, mi ha subito entusiasmata. L’intento di questo evento, che si ispira anche al Family day, è quello di sostenere e difendere la famiglia cosiddetta tradizionale che però noi preferiamo chiamare naturale. Non vuole essere un anti-gay pride, anzi, noi vorremmo che fosse un evento inclusivo e non divisivo. Molti di noi sono cresciuti sostenendo i diritti delle persone gay e lesbiche e continuiamo a farlo, ma non a discapito della famiglia naturale, che resta una soltanto.

Per appoggiare la famiglia naturale non occorre essere etero o omosessuali, non ha importanza l’orientamento sessuale, ma la capacità di riconoscere la Famiglia come tale. Siamo contrari all’utero in affitto e vogliamo ribadire che non siamo genitore 1 e 2, ma mamma e papà. Gli interventi spiegheranno e approfondiranno cosa l’Agenda 20-30 ha in programma per ciò che riguarda Gender e Transumanesimo, educazione distorta e manipolatoria nelle scuole”.

Anna Rita Iannetti: “La sessualizzazione precoce dei bambini è un crimine, lo dicono la scienza e la legge”

Spiega il medico chirurgo Anna Rita Iannetti, la quale si occupa da quarant’anni di biologia del comportamento e per molti anni del comportamento sessuale umano: “La biologia del comportamento è un nuovo modo di interpretare il comportamento umano, facendo riferimento alle strutture biologiche che sottendono i comportamenti. Esso include non solo sostanze chimiche, neurotrasmettitori e altri elementi biochimici, ma anche lo studio del cervello cranico e della capacità umana di avere una coscienza. Lo studio dell’epigenetica ci dice che le condizioni ambientali sono capaci di modificare le indicazioni genetiche del DNA.

Durante la gestazione, intorno al terzo mese, il maschietto deve costruire il testosterone che non era presente fino a quel momento, in base all’indicazione XY. Perciò, partendo dagli estrogeni inizia a sintetizzarli e trasformarli in testosterone. Inizia così la mascolinizzazione del bimbo. A volte questa mascolinizzazione (che fa costruire l’apparato genitale e le strutture cerebrali relative a istinti come la riproduzione) non coincide con il sesso cromosomico.

Questo può accadere a causa di sostanze che sono nell’ambiente, ma anche in base a fattori sociali. Oggi l’invasione di plastiche, ftalati e altri agenti tossici interferisce e altera con le attività ormonali del feto, ma anche una serie di condizionamenti psico-sociali stanno minando la sessualità definita dalla genetica e dalla natura. Ed è qui che veniamo a ciò che ci riguarda e che mi ha spinta a partecipare a questa manifestazione. C’è un aumento oggettivo delle nascite di individui che hanno i comportamenti sessuali più vari. Qualcuno ha infatti pensato di influenzare la psiche dei bambini con la sessualizzazione precoce. Ma le età della mente ci dicono che i bambini non sono adulti in miniatura, hanno delle capacità di regolazione emozionale diversa. I bambini non possono gestire gli stimoli psichici ed emotivi come fa un adulto, soprattutto nel superare ciò che li turba. Per questo, da sempre, il nostro ordine giuridico annovera tra i reati quello di far venire i minori a conoscenza di atti sessuali espliciti.

Come in passato ci siamo addolorati e abbiamo cercato di proteggere quei bambini omosessuali imbottiti di farmaci perché considerati deviati, dobbiamo oggi aborrire l’idea che i bambini siano spinti e invogliati a sperimentare la sessualità fluida, come il progetto Gender cerca di fare”.

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