La cucciola è scomparsa da Nonantola (MO), il 5 marzo 2010, dove era arrivata dalla Sardegna dopo essere stata recuperate seviziata da una discarica. Una mail inviata all'Associazione Lida di Olbia dello scorso 10 marzo ha riacceso la speranza. Le volontarie della Lida desiderano solo sapere se sta bene e riabbracciarla.
Di Manuela Fiorini
È una storia senza lieto fine, almeno finora, quella di Esmeralda, una cagnolina dal pelo candido come la neve e appena tre zampette. Il 5 agosto del 2009, quando aveva pochi mesi, viene ritrovata in una discarica in Sardegna e affidata alle cure delle volontarie della LIDA – Sezione Olbia. La situazione si rivela subito gravissima: prima di essere buttata via come un rifiuto, la piccola è stata torturata e seviziata. La zampetta posteriore destra era stata completamente torta al punto che, successivamente, era stato necessario amputarla per l'irreversibilità delle lesioni. Esmeralda perde una zampa, ma non la voglia di vivere. Le volontarie della LIDA Olbia la mettono nelle mani di uno dei migliori neurologi d'Italia, per curarla vengono fatti arrivare i farmaci dagli Stati Uniti, dalla Svizzera e dalla Città del Vaticano. Esmeralda è una piccola leonessa, lotta, reagisce alle cure e cresce allegra. La sua storia si diffonde attraverso il web, molti seguono i suoi piccoli e grandi passi verso la guarigione e si innamorano di lei.
Come tutte le favole che meritano un lieto fine, al termine del suo percorso di cura, le volontarie della LIDA cercano una famiglia che la adotti e la ami per sempre. Tra le candidate viene scelta una famiglia di Nonantola, in provincia di Modena. Così, nell'ottobre del 2009, Esmeralda parte dalla Sardegna alla volta della città emiliana. La storia dovrebbe finire così, con Esmeralda felice nella sua nuova famiglia. Invece, il destino ha scritto per lei una sorte diversa e molto più triste. Il 5 marzo 2010, Esmeralda si allontana da casa e scompare del nulla. Le volontarie della LIDA Olbia le provano tutte, la cercano nella zona, lanciano appelli, vengono anche a sapere che non era la prima volta che la cagnolina usciva da sola. Da allora, di Esmeralda non si è saputo più nulla. Nonostante il tempo che passa, le volontarie che si sono prese cura di lei, e che attualmente ospitano nel Rifugio "Fratelli Minori" di Olbia quasi 700 cani e 200 gatti, non hanno mai smesso di cercarla, di ricordarla e lanciare appelli.
Il 10 marzo di quest'anno, la speranza si riaccende. Una ragazza di Modena, che si firma Betty, invia alla LIDA di Olbia una mail in cui racconta di come, nell'agosto del 2010, mentre era in vacanza al Lido di Dante, abbia conosciuto un ragazzo che le ha raccontato la storia della sua cagnolina, che in quel momento era a casa con la madre di lui. Secondo quanto riportato nella mail, il 10 marzo del 2010, quindi pochi giorni dopo la scomparsa da casa di Esmeralda, il ragazzo stava andando per lavoro da Rimini a Modena. A causa di un incidente trova più conveniente uscire dall'autostrada. All'altezza di San Giovanni in Persiceto, a un certo punto avvista un cagnolino bianco che giace a bordo strada. Il ragazzo scende dall'auto per spostarlo, pensando fosse stato investito. Invece, il piccolo reagisce. Il ragazzo si accorge che alla piccola manca una zampetta, la posteriore destra. Interpreta quell'incontro come un segno del destino, dal momento che anche a lui manca una porzione di piede. Decide allora di adottare la piccola. La porta dal veterinario per assicurarsi che stia bene. Il professionista accerta la mancanza del microchip, che Esmeralda invece aveva, anche se dalla LIDA Olbia fanno sapere che potrebbe essersi smagnetizzato in seguito alla risonanza magnetica a cui Esmeralda è stata sottoposta durante le cure.
La ragazza di Modena non risponde alle mail successive, ma nel frattempo la luce della speranza si è riaccesa.
"Noi ora cerchiamo questo ragazzo, presumibilmente residente a Rimini. Vogliamo solo sapere quale è stato il destino di Esmeralda e, se è lei la cagnolina descritta nella mail, vogliamo tranquillizzare tutti, mai porteremmo via la piccola alla famiglia che in questi sette anni si è presa cura di lei", fanno sapere dalla LIDA di Olbia.
"Noi desideriamo solo riabbracciarla ancora una volta e, finalmente, abbandonare tutti i brutti pensieri che da quel lontano 5 marzo 2010 non ci hanno più abbandonati. Noi non smetteremo mai di cercare Esmeralda, perché sentiamo che lei è viva. Chiediamo di aiutarci in queste ricerche, di divulgare il nostro appello. Grazie dal profondo del cuore a chi ci aiuterà".
Chiunque avesse notizie di Esmeralda può contattare il seguente recapito: 333 4312878, oppure inviare un'email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.