Redazione

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Giovedì, 22 Marzo 2018 06:15

Labirinto d'acque: il programma

Il summit ha aperto i battenti ieri, mercoledì 21 marzo, con due appuntamenti: la conferenza internazionale, organizzata dall'Università di Parma con il contributo dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, su "The virtuous path: from water scarcity to water efficiency", con la presentazione del World Water Development Report 2018 dal titolo "Nature-based Solutions for Water", e il primo incontro dei Salotti d'acqua, dialogo tra ospiti eccellenti. Tra questi: Romano Prodi, Monique Barbut (Unccd) e Karl Burkart (Leonardo DiCaprio Foundation) che presenterà il report "Nature for Water", per rilanciare il tema delle soluzioni offerte dalla natura per contrastare il cambiamento climatico, la siccità e l'inquinamento.

Giovedì 22 marzo, Giornata mondiale dell'acqua, vedrà la presenza di numerosi scienziati e divulgatori scientifici internazionali moderati da Luca Mercalli (Società meteorologica italiana). Per i Salotti d'acqua, Piero Bianucci intervista gli astronauti Samantha Cristoforetti e Gennadij Padalka sul tema dell'acqua nell'universo.
Il governo e l'innovazione nelle politiche per la lotta ai cambiamenti climatici e le ricadute sulla risorsa idrica e l'agricoltura saranno il tema centrale di venerdì 23 marzo, a partire dal convegno "The Blue Challenges and Opportunities: from strategies into actions", curato dalla Regione Emilia-Romagna.

Alla giornata parteciperanno rappresentanti di tutti gli Stati e le Regioni con cui l'Emilia-Romagna ha avviato rapporti e collaborazioni e che sono impegnati nella lotta al cambiamento climatico e interessati alle opportunità di crescita attraverso un uso efficiente dell'acqua e delle risorse naturali. Tra gli altri, saranno presenti Brian Richter, punto di riferimento mondiale nelle scienze dell'acqua e nella conservazione delle risorse idriche e presidente di Sustainable Waters, organizzazione di educazione all'acqua, con una key lecture iniziale; Pietro Laureano (Unesco) unitamente al presidente Stefano Bonaccini, agli assessori regionali Paola Gazzolo e Simona Caselli (Agricoltura), al ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, e ai rappresentanti dello Stato della California (che affronterà il tema delle politiche di resilienza nella gestione idrica) e del Sud Africa dove il diritto all'acqua costituisce un elemento fondante di democrazia e uguaglianza.

Per l'appuntamento dei Salotti d'acqua è in programma la lectio magistralis "Acqua, arte e architettura" dell'architetto francese Thierry Huau, introdotta da Franco Maria Ricci, e dall'architetto Pier Carlo Bontempi, che approfondiranno il tema nei suoi aspetti artistici e paesaggistici. La giornata culminerà con la performance dal vivo del regista gallese Peter Greenaway, con suggestioni sull'acqua tra filosofia e cinema.

L'ultimo giorno del summit, sabato 24 marzo, affronterà il tema dell'acqua come nutrimento e fonte di salute e benessere presentando due diversi focus: il convegno "Ricerca, sviluppo e innovazione nella medicina termale", coordinato dal professor Umberto Solimene (presidente mondiale di Femtec), e "Acqua primo alimento", dove interverranno, tra gli altri, Paolo Pinton e Marta Antonelli.

A concludere la giornata e tutto il festival con i Salotti d'acqua sarà Federica Pellegrini, intervistata da Davide Cassani. Parleranno del tema ieri, .
Le conferenze sono a ingresso libero, con iscrizione obbligatoria. L'accesso al Labirinto di Franco Maria Ricci e alla collezione d'arte è possibile secondo le regolari tariffe.

Gli enti e i privati organizzatori e promotori
Il summit è nato sotto l'Alto patronato del presidente della Repubblica italiana, sotto l'Alto patrocinio del Parlamento europeo e con il patrocinio delle più alte istituzioni dello Stato, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Parma, del Comune di Fontanellato e dell'Unione parmense degli industriali, è organizzato dalla Fondazione Franco Maria Ricci, con la supervisione di Luca Mercalli (Società meteorologica italiana), con il contributo scientifico di Università di Parma, Unesco Wwap, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Autorità distrettuale di bacino del Po, Wwf, Barilla Cfn Foundation (Bcfn) e Mutti.
L'evento è arricchito dalla collaborazione di Iren, Sangemini-Acque Minerali d'Italia, Cattolica Assicurazioni, Scic Cucine d'Italia, Dulevo International, Inacqua, Cooperativa sociale Società Dolce, Fondazione Cariparma.

L'uomo, originario di Sassuolo ma residente a San Felice sul Panaro, per tre anni avrebbe infierito sulla ragazzina, allora dodicenne. Ma le indagini hanno portato alla luce anche maltrattamenti sui due figli piccoli avuti dalla compagna.

SAN FELICE SUL PANARO (MO) – Una brutta storia quella che arriva da San Felice sul Panaro, dove un uomo di 37 anni, residente in paese, ma originario di Sassuolo, è stata tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Carpi per violenza sessuale su minore e maltrattamenti in famiglia.

Secondo quanto ricostruito dalle Forze dell'Ordine, l'uomo, che vive a San Felice con la compagna, i due figli avuti da lei e la figlia adolescente che la donna aveva avuto da una relazione precedente, avrebbe concentrato le sue attenzioni morbose proprio su quest'ultima. Avance e palpeggiamenti sarebbero iniziati tre anni fa, quando la ragazza aveva solo dodici anni, per poi arrivare a veri e propri rapporti sessuali.

A denunciare gli abusi è stata la stessa vittima, che ha confessato quanto era costretta a subire prima alla madre, poi al personale sanitario del Consultorio presso cui si era recata. Proprio da qui è partita la segnalazione ai Carabinieri, che hanno fatto partire le indagini, dalle quali sono emerse non solo gli abusi sessuali nei confronti dell'adolescente, ma anche episodi di violenza in famiglia e percosse nei confronti degli altri due figli minori. È scattata quindi la misura cautelare nei confronti dell'uomo, che dovrà rispondere delle sue azioni davanti al giudice.

Oggi a Parma la manifestazione per ricordare le vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera e da Avviso Pubblico. Fino a lunedì 26 marzo prosegue in regione la "Settimana della legalità" con iniziative dedicate al valore della partecipazione, l'impegno delle Istituzioni e alle azioni per contrastare il crimine organizzato. 

21 marzo 2018

Il cielo di Parma questa mattina ha assunto un colore diverso, quello della lotta alle mafie, delle bandiere di Libera. Tante le persone presenti, in gran parte ragazze e ragazzi, viva testimonianza di un impegno civile per dire no a tutte le mafie. La manifestazione, tenutasi oggi a Parma per la 23esima edizione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata dal LIBERA Parma e da Avviso Pubblico, ha visto studenti provenire da tutta la Regione. Presenti associazioni, sindacati, istituzioni ed esponenti politici.

"Terra, solchi di verità e giustizia" è il tema dell'edizione di quest'anno che ha l'obiettivo di dare voce alle tante realtà che si occupano di antimafia sociale e legalità democratica contro il radicamento della criminalità organizzata sul territorio.

Con l'appuntamento di Parma entra nel vivo in Emilia-Romagna la "Settimana della legalità" che ha l'obiettivo di sottolineare il valore della partecipazione, l'impegno delle Istituzioni e le azioni promosse sul territorio per contrastare le attività criminali.

"Quello di oggi a Parma è un appuntamento di grande valore. La mobilitazione tante ragazze e ragazzi ogni anno è la testimonianza viva di un impegno civile di straordinaria importanza e attraverso di loro l'Emilia-Romagna ribadisce con forza il suo no a tutte le mafie. Non c'è legge o codice di contrasto alle mafie che possa avere efficacia se non si accompagna alla crescita di una cittadinanza responsabile. Per questo, la Regione dedica una parte significative delle risorse previste dal proprio Testo Unico per la legalità a questo obiettivo e in particolare a progetti rivolti agli studenti delle scuole emiliano-romagnole. Il 21 marzo il pensiero di tutti noi va alle vittime delle mafie, un giorno quindi fondamentale di un impegno che deve essere confermato ogni giorno, 365 giorni all'anno, a partire dalle scelte quotidiane, improntate a civismo e rispetto delle leggi". ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

"Nei 36 anni che ci separano dall'assassinio di Pio La Torre, figura che oggi ricordiamo insieme alle tante vittime innocenti- ha aggiunto Bonaccini- sono stati arrestati e condannati numerosi mafiosi, catturati molti dei più pericolosi latitanti, confiscati ai clan ingenti masse di patrimoni illeciti. E tuttavia, nonostante questi indiscutibili successi contro le organizzazioni criminali, la mafia come fenomeno è tutt'altro che sconfitta. Le indagini della magistratura ci dicono della progressiva espansione territoriale, anche in realtà che un tempo si pensava immuni da questa presenza. L'Emilia-Romagna, come tutto il Nord del Paese, non sfugge a questa dinamica, per questo abbiamo deciso di dotarci, primi in Italia, di un testo di legge organico di promozione della cultura della legalità e di prevenzione del crimine organizzato. Siamo convinti che anche in Emilia-Romagna azioni dirette a sviluppare la repressione della criminalità mafiosa debbano essere sempre accompagnate dall'efficienza della pubblica amministrazione, dalla scuola funzionante e da corrette regole del mercato".

Lo scorso anno la Regione ha finanziato con 732 mila euro 37 nuovi progetti per promuovere la cultura della legalità e la lotta all'infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna: si tratta di 37 accordi di programma in attuazione della Legge regionale 18/2016 ("Testo Unico a sostegno della cultura della legalità e per la prevenzione dei fenomeni mafiosi"). Da inizio Legislatura sono stati complessivamente cofinanziati 103 progetti per la promozione della cultura della legalità con un impegno di spesa della Regione di quasi 2 milioni di euro.

Ad oggi risultano 119 i beni immobili confiscati in Emilia-Romagna: di questi, 77 sono ancora in gestione dall'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alle criminalità organizzata e 22 sono già stati destinati. Dal 2011 ad oggi sono stati sottoscritti dalla Regione 16 Accordi di Programma per il riutilizzo di 12 beni immobili confiscati cofinanziati con un contributo regionale di oltre 1,2 milioni di euro.

 

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