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Le storie positive direttamente dai racconti dei volontari. Da un mese, tutti i giorni presente, Matteo Csermely è in organico al SEIRS Croce Gialla e non ha intenzione di smettere, nemmeno a fine emergenza.

Di LGC e Francesca Bocchia Parma 15 aprile 2020 - "E' un mese che vengo qui al SEIRS Croce Gialla. Il tutto è nato, ci dichiara Matteo Csermely, vedendo il mio amico Maxime Mbandà che rientrava a casa con la divisa della croce civile e gli ho chiesto come fosse entrato nell'associazione. Vista l'emergenza del Covid, mi disse, c'era "necessità di reperire volontari" e quindi mi sono fatto avanti per poter dare il mio contributo, posto che la mia attività di libero professionista in quel momento si era molto rallentata avendo trasferito la maggior parte della operatività in smart working. Ho quindi concentrato la maggior parte dei contatti (telefonici e mail) nella mattinata e poi dall'ora di pranzo , a partire da domenica 15 marzo, sono qui e oggi è giusto un mese che sono presente tutti i giorni, sabato e domenica, Pasqua e Pasquetta."

La soddisfazione di una scelta così responsabile traspare in ogni parola di Matteo al quale non sembra assolutamente pesare l'aggravio di impegni che si è assunto così coraggiosamente.

"Ho trovato innanzitutto una grande famiglia, continua il volontario, che mi ha accolto e formato in modo molto rapido e intensivo. Infatti non avevo mai avuto esperienze di tipo sanitario, salvo nella mia attività di skipper che mi ero formato per fronteggiare delle emergenze in equipaggio. Invece qui, tra prove pratiche e formazione online hanno cercato di mettermi al passo degli altri volontari più esperti nel tempo più breve possibile. Avevo iniziati i primi giorni con la consegna dei pasti e dei farmaci poi, vista la necessità, sono stato messo al servizio covid per i trasferimenti dei pazienti. E' stato un mese molto intenso, sia per le relazioni interpersonali che si instaurano, sia dal punto di vista delle esperienze molto toccanti che ho vissuto insieme ai colleghi. La cosa bella sarà di tornare alla normalità ma rimanere all'interno di questa associazione per fare ancora qualcosa di buono, con il tempo che avrò a disposizione".

In conclusione che dire: Grazie a Matteo in nome e per conto di tutti i volontari che, insieme a medici, infermieri e OSS, sono stati il fronte di difesa per noi che eravamo, molto più comodamente, a casa.

Pubblicato in Volontariato Parma