Mercoledì, 15 Aprile 2015 12:56

Parma Fc, il club vale 20-25 milioni. Ok dei curatori a continuare l’esercizio provvisorio
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i curatori fallimentari Alberto Guiotto ed Angelo Anedda i curatori fallimentari Alberto Guiotto ed Angelo Anedda by ufficio stampa Parma Fc

Anedda e Guiotto hanno dato parere favorevole ma con riserva: hanno infatti chiesto una proroga per poter dare un giudizio definitivo. -

Parma, 15 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

Il Parma FC vale 20-25 milioni di euro: lo hanno stabilito i periti nominati dal giudice delegato Pietro Rogato, Fabio Buttignon e Roberto Marrani, che nella giornata di ieri hanno consegnato ai curatori fallimentari la perizia di stima del club ducale, poi depositata in Tribunale.

Come emerge dal comunicato ufficiale le attuali cifre non sono comprensive né del debito sportivo accumulato dalla società, che ammonta a circa 70 milioni, né del "parachute payment", il paracadute retrocessione, che consiste in una sorta di incentivo-cuscinetto per limitare i danni derivanti dal passaggio ad una serie minore e che viene ripartito alle retrocesse meritocraticamente, ovvero in base agli anni di permanenza nel campionato maggiore.

Di seguito il comunicato diramato dall'Ufficio Stampa della società emiliana:

«Il prof. Fabio Buttignon e il dott. Roberto Marrani hanno consegnato nel tardo pomeriggio la relazione di stima dell'azienda sportiva "Parma Football Club S.p.A.". Nel presupposto della continuazione dell'attività con l'iscrizione al campionato di serie B, il valore complessivo attribuito all'azienda è stato collocato in un range tra 20 e 25 milioni di euro. 
Tra le componenti più rilevanti, i diritti pluriennali relativi ai calciatori professionisti, valutati tra 13,6 e 15,5 milioni di euro e il settore giovanile tra 4,7 e 6,2 milioni di euro. Al marchio "Parma F.C." è stato attribuito un valore tra 1,5 e 2,5 milioni di euro. 
Tale valutazione non considera il debito sportivo, così come identificato dall'art. 52 NOIF (Norme Organizzative Interne della F.I.G.C.), né eventuali incentivi quale il "paracadute retrocesse". 
L'effettivo prezzo base per la successiva cessione sarà determinato dal Giudice Delegato nella sua ordinanza di vendita, unitamente alle tempistiche e alle modalità di svolgimento della procedura competitiva, su istanza dei curatori e previo parere favorevole del comitato dei creditori».

In data odierna, inoltre, la società ha fatto sapere che i curatori fallimentari, Angelo Anedda ed Alberto Guiotto, hanno informato creditori e giudice delegato circa l'andamento della gestione nonché sulla possibilità di proseguire l'esercizio provvisorio. Questo sulla base della disponibilità dei tesserati a fare in modo che le uscite non superino le entrate, riducendo di fatto le proprie competenze entro i limiti del ricavato della gestione provvisoria. Nel comunicato si legge però che «tale volontà non è ancora stata perfezionata in accordi formali a causa dell'elevato numero di interlocutori».

I curatori stessi, infine, hanno chiesto a Rogato una proroga per verificare se si possa realmente ridurre il debito sportivo «ad un livello compatibile con una ragionevole possibilità di vendita dell'azienda sportiva e quindi di un adeguato impegno finanziario da parte dell'eventuale compratore». Allo stato attuale si è, dunque, in attesa della decisione del giudice.