Lunedì, 28 Luglio 2014 09:08

F1, Ungheria: vincono Ricciardo e lo spettacolo. La Ferrari però c'è. In evidenza

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F1, Ungheria: vincono Ricciardo e lo spettacolo. La Ferrari però c'è. by commons.wikimedia.org

Fantastica gara dell'australiano che regala alla Red Bull la seconda vittoria stagionale. Convince finalmente la Ferrari che con Alonso conquista un insperato podio -

Parma, 28 luglio 2014 - di Matteo Landi -

"We'll party hard tonight". E' quello che dichiara Daniel Ricciardo dal podio del Gran Premio di Ungheria al termine di una gara pazza, partita sul bagnato e terminata sull'asciutto in un weekend ricco di colpi di scena. I primi si consumavano già durante le qualifiche del sabato pomeriggio con Lewis Hamilton che, bloccato ancora da un problema tecnico alla sua Mercedes, non era riuscito a segnare neanche un giro cronometrato ed il ferrarista Raikkonen relegato alla 17esima posizione a causa di una scellerata scelta strategica del box Ferrari. Per Hamilton, già costretto ad inseguire il compagno di squadra nella lotta al titolo mondiale, si è trattato un colpo tremendo al morale e l'immagine del pilota inglese che abbandonava sconsolato la vettura in fiamme sembrava la perfetta fotografia di questo mondiale.

Hamilton si è complessivamente dimostrato fino ad ora come il pilota più veloce ma anche fra quelli più bersagliati dalla sfortuna. La fortuna è però una ruota che gira e chissà che non sia definitivamente svoltata nei primi giri di gara quando Hamilton è uscito di pista sfiorando le barriere senza però danneggiare in maniera rilevante la vettura. Per il pilota inglese è stata la scossa ed ha iniziato una rimonta che lo ha presto portato alle spalle del compagno di squadra Nico Rosberg. Il tedesco, partito in pole position, è stato danneggiato dalla prima entrata della safety car non potendo approfittare immediatamente della neutralizzazione della gara per entrare ai box ed effettuare il cambio gomme. Da quel momento, con il gruppo ricompattato è stata una lotta tutti contro tutti senza esclusione di colpi.

Dalle retrovie è rinvenuto bene Kimi Raikkonen che è parso finalmente a proprio agio con la monoposto terminando addirittura la gara al sesto posto. Se i suoi ingegneri non gli avessero distrutto la qualifica tenendolo fermo al box mentre la pista migliorava e fosse quindi partito più avanti il finlandese si sarebbe potuto togliere una soddisfazione ben più grande in una gara in cui la Ferrari è stata costantemente fra le vetture più veloci in pista. Chi ne ha approfittato è stato Fernando Alonso, autore di una bellissima gara. L'asturiano una volta in testa ha, prima allungato, poi difeso con i denti la propria posizione quando si è ritrovato a fine gara con le gomme ormai quasi inutilizzabili. Nulla ha potuto però contro un grandissimo Ricciardo che, con gomme più fresche, al 67esimo giro su 70 ha passato il ferrarista con autorità andandosi a conquistare la seconda vittoria del campionato. Quest'anno quando non vince una Mercedes vince solo lui. Chi l'avrebbe mai detto prima dell'inizio del mondiale?

Una sorpresa è stata anche la gara negativa di Vettel, giunto solo settimo. Il quattro volte campione del mondo ha avuto anche fortuna quando si è reso protagonista di un testacoda in pieno rettilineo colpendo il muretto dei box senza però riportare seri danni alla vettura. Sul podio è così terminato Hamilton: terzo. L'inglese una volta davanti al compagno di squadra ha prima disobbedito ad un ordine di scuderia poi resistito a Rosberg quando questi nel finale, con gomme fresche, era il più veloce in pista. Fra i due si è rischiata anche la collisione, ma quello che ha definitivamente rotto l'armonia nel box Mercedes è stato l'ordine di far passare il compagno che la squadra ha, appunto, impartito ad Hamilton: per l'inglese non erano previste ulteriori soste ai box mentre Rosberg, in quel momento staccato di pochi metri dall'inglese, dovendo effettuare un'altra sosta avrebbe potuto, senza quella perdita di tempo, anche vincere il gran premio. Non si capisce il motivo per il quale l'inglese avrebbe dovuto facilitare la gara del suo unico rivale nella corsa al titolo.

Se la Ferrari dei tempi d'oro veniva criticata per la disinvoltura con la quale dava ordini di scuderia bisogna però ricordarsi che, al tempo, la squadra di Maranello si giocava il mondiale con un solo pilota. Oggi la Mercedes ha invece in squadra gli unici due piloti che possono ormai vincere il titolo e l'atteggiamento risulta quindi molto discutibile. Lo sarà sicuramente per Hamilton, sempre più convinto di trovarsi parte lesa di un presunto complotto volto a portare alla vittoria del titolo mondiale un tedesco su una vettura tedesca. Non vi sono invece dubbi sul suo talento che ci ha regalato una gara straordinaria. Come straordinaria è parsa anche la gioia del box Ferrari, pronto a celebrare il secondo posto conquistato da Alonso. Finalmente è tornato il sorriso sui loro volti e su quelli dei tanti fans della squadra italiana ma fa quasi tenerezza pensare che, una volta, questi festeggiamenti avvenivano per delle vittorie. Pazienza, arriverà anche quella. Intanto godiamoci questa fantastica Formula 1.