Mercoledì, 25 Giugno 2014 09:18

F1, Austria: Mercedes vince ma non domina In evidenza

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F1, Austria: Mercedes vince ma non domina by commons.wikimedia.org/wiki/File:Felipe_Massa_2014

Ritorno alla vittoria per la squadra tedesca ma sul mondiale fa capolino il volto di nuovo sorridente di Felipe Massa -

Parma, 25 giugno 2014 - di Matteo Landi -

Dopo un gran premio del Canada esaltante e ricco di duelli con la vittoria a sorpresa di Daniel Ricciardo su Red Bull, la Formula 1 ha fatto tappa sul circuito di casa della squadra austriaca: il Red Bull Ring. Su questa pista, composta da bellissimi sali-scendi, le qualifiche hanno da subito evidenziato un'inversione di tendenza, con i primi due posti conquistati dalle due Williams di Massa e Bottas, il pilota brasiliano tornato dopo tanto tempo alla pole position ed il giovane finlandese che si è rivelato capace di tenersi dietro la Mercedes di Rosberg. Quest'anno la prima posizione in griglia è sempre stata appannaggio di una delle due frecce d'argento, costrette in questo caso al ruolo di inseguitrici con addirittura Lewis Hamilton solo nono sulla griglia di partenza.

La gara domenicale ha visto le due Mercedes pian piano risalire la china fino ad arrivare all'ennesima doppietta. Non si può comunque parlare di un ritorno al dominio a mani basse che ha contraddistinto la stagione in corso, problemi di affidabilità a parte, stavolta le due Williams le hanno contrastate per tutta la gara. Al termine dietro a Rosberg ed Hamilton a pochi secondi di distacco è arrivato Bottas, autore di una gara maiuscola. Tanto quanto l'ex ferrarista Massa, finito quarto a causa anche di un'errata strategia del box Williams: il brasiliano dopo il primo pit stop non è sembrato molto incisivo ma a suo parziale discolpa vi è stata una seconda sosta eseguita troppo tardi. Nel complesso un weekend comunque superlativo da parte del brasiliano, soprattutto grazie a quel giro velocissimo che è riuscito a costruire durante le qualifiche. Per Massa è stata la prima grande gioia dopo quel terribile schianto con il quale rischio non solo la carriera, ma anche la vita nel 2009. Dispiace che su di lui siano piovute tante critiche nel corso degli ultimi anni, vissuti all'interno di una difficile convivenza in squadra con Alonso. Finalmente, sabato scorso, Felipe è tornato a sorridere. A proposito del suo ex compagno di casacca spagnolo: ha arpionato un quinto posto spremendo al massimo una Ferrari comunque ancora in crisi prestazionale. L'altro ferrarista, Raikkonen, ci auguriamo che ritrovi finalmente quel feeling con la monoposto mostrato quest'anno solo in occasione dello sfortunato gran premio monegasco. In Austria, infatti, non è riuscito ad andare oltre una scialba decima posizione. Chi continua a mostrare le unghie è Nico Rosberg: con la vittoria allunga ancora in classifica mondiale sul compagno Hamilton, che nonostante la bellissima rimonta si trova adesso a 29 lunghezze dal compagno di squadra. Sarà l'anno del figlio d'arte tedesco? La prossima gara, il primo weekend di luglio, sulla pista di Silverstone, avremo probabilmente delle idee più chiare.

Intanto la Formula 1 lascia l'Austria. Una terra che non sentiva il rumore dei bolidi della Formula 1 dal lontano 2003. Allora la vittoria andò a Michael Schumacher, dopo una gara tutta d'attacco in cui riuscì a sconfiggere anche le fiamme che avevano investito la sua vettura durante un pit stop. A distanza di più di dieci anni, pochi giorni fa, il pilota più vincente della storia della Formula 1 ha vinto un'altra, ma molto più importante, battaglia: dopo più di cinque mesi dal suo terribile incidente sugli sci è finalmente uscito dal coma. Davanti a se adesso una lunga riabilitazione che, ci auguriamo, possa avvenire nella più assoluta riservatezza. Sono state sprecate tante parole da parte dei mass media in merito alla vicenda ed è stato reso noto anche il recente furto delle cartelle cliniche dell'ex pilota tedesco, offerte a quanto pare, ad una imprecisata testata giornalistica. Uno sciacallaggio vergognoso. Ci auguriamo veramente che la famiglia possa essere lasciata il più possibile in pace e che il tedesco torni presto a stare ancora meglio. Forza Campione! Forza Michael!