1 V https://youtu.be/1sxSlClFrcM
Questo il testo della interrogazione a risposta orale di Pietro Vignali e Marco Osio:
Al Presidente del Consiglio
I sottoscritti consiglieri comunali
Premesso che:
· il 21.05.2021 la società Parma calcio ha presentato al comune una proposta avente ad oggetto la ristrutturazione e ammodernamento dello Stadio Tardini, corredata da studio di fattibilità tecnico-economica e piano economico-finanziario con un costo di circa 84 milioni e una concessione del diritto di superficie gratuita da parte dell’amministrazione di 90 anni e
durata di 24 mesi per il cantiere;
· il 06.10.2021 è stato recepito il verbale conclusivo della conferenza dei servizi
· In data 03.04.2023 è stata approvata dal consiglio comunale una mozione avente ad oggetto “Riqualificazione dello Stadio Tardini”
·In data 05.04.2023 la Giunta Comunale ha sia fornito indirizzi per il prosieguo del procedimento tra i quali una consistente e sostanziale riduzione della durata della concessione, spazi commerciali meramente residuali, sostenibilità economico-finanziaria della proposta con riduzione del costo dell’investimento, sostenibilità dell’impatto del cantiere sia ratificato la delibera consigliare in ordine al pubblico interesse
·In data 24.04.2023 è stato affidato un incarico per la redazione di una perizia estimativa
Atteso che
。Da anni I’Amministrazione Comunale ha annunciato l’imminente inizio dei lavori per la costruzione del nuovo Stadio Tardini, presentando il progetto come un’opera strategica per la città e annunciando la presentazione della delibera inerente diritto di superficie e variante urbanistica per la scorsa estate
· Nonostante le promesse e gli annunci il progetto sembra essere in una fase di stallo;
。In data 31.12.2024 il Sindaco durante I intervista di fine anno non ha escluso la possibilità di un cantiere a stralci per evitare l’ipotesi di uno stadio temporaneo
。Tale situazione genera grande preoccupazione trai cittadini, i tifosi e gli operatori del settore, che chiedono certezze sui tempi di realizzazione dell’opera chiede all’Amministrazione Comunale:
1. Quali sono le principali prescrizioni emerse in sede di conferenza dei servizi, quali le cause del ritardo per la presentazione degli atti patrimoniali e urbanistici al consiglio comunale e quali sono le previsioni attuali per l’avvio dei lavori?
2. Quali sono i costi definitivi del progetto, quale è stato l’esito e il valore della perizia estimativa affidata lo scorso aprile e quale e l’intendimento dell’amministrazione in merito alla durata della concessione del diritto di superficie
3. Quale tipologia di cantiere e prevista e quali sono le soluzioni individuate per garantire la funzionalità di un eventuale stadio temporaneo?
4. Se l’eventualità di un cantiere a stralci non comporterebbe la necessita di rifare completamente il progetto e di avviare una nuova conferenza di servizi
5. Quali sono gli impatti previsti del nuovo stadio sulla viabilita,sui servizi e sulla qualità della vita dei cittadini del quartiere Cittadella, quali misure verranno adottate per mitigare tali impatti e quali opere compensative sono previste per il quartiere?
6. Quali sono i tempi previsti per la conclusione dei lavori e quali sono le garanzie per la città che l’opera verrà realizzata nei tempi e nei modi previsti?
Queste le risposte dell’assessore allo sport Marco Bosi
“Grazie consigliere Osio, questa è anche l’occasione per riportare un po’ di aggiornamenti. Come ho sempre detto, sono anche disponibile, in Commissione, per approfondimenti, perché il tempo, in questi casi, è sempre tiranno e quindi vado veloce…
Punto 1: sono pervenute diverse richieste di approfondimento in merito alla gestione delle polveri ed acustica del cantiere, a cui il Parma ha risposto nel dettaglio. Tale documentazione, in particolare, è stata fornita al consigliere Ottolini, che ne ha fatto formale richiesta e quindi, se dovessero arrivare altre richieste, sono ovviamente documenti ufficiali depositati e disponibili. I ritardi, se così si possono definire, dipendono da vari fattori, il primo è che parallelamente alla conferenza di servizi, si è aperta una procedura urbanistica, come da normativa regionale, che ha portato il Parma a rispondere alle 38 osservazioni pervenute, con centinaia di pagine di documentazione che il settore urbanistica sta esaminando, aggiungo, in aggiunta al gravoso lavoro del PUG, e quindi ringrazio il settore perché è un momento veramente faticoso per loro; il secondo motivo è che allo stato attuale rimane pendente una richiesta del Consiglio Comunale, esplicita nella mozione approvata in data 3 aprile 2023, riguardante la riduzione della concessione a cui il Parma non ha formalmente dato seguito, ma che è oggetto di discussione. Discussione che io ho sempre detto, e ribadisco, molto positiva, in quanto presupporrebbe, tale modifica, una riasseverazione del Pef: è però evidente che tali dinamicne si intersecano inevitabilmente, con le scelte che il Parma Calcio compirà per lo stadio temporaneo.
Punto 2: il costo stimato è di circa 138 milioni, oltre IVA, come da progetto depositato, la perizia, come ricorderete, faccio un inciso, in sede di conferenza preliminare c’era un po’ di scetticismo sul valore che il Parma aveva attribuito al bene, in quanto, per l’amministrazione c’era un valore del cespite più alto, la perizia, invece, ha stimato a 12 milioni e 283 mila euro e quindi prettamente in linea con il valore stimato dal Parma Calcio; l’amministrazione ha quindi chiesto formalmente una riduzione della concessione, come previsto dalla mozione del 3 aprile, già citata e della delibera di giunta del 5 aprile successivo.
Punto 3: E’ previsto, attualmente, un cantiere in un’unica fase, della durata di circa due anni. Lo stadio temporaneo è al momento ipotizzato al di fuori del Comune di Parma: il Parma Calcio sta valutando ancora diverse opzioni. La scelta dipenderà, inevitabilmente, anche dalla accessibilità viabilistica dell’impianto stesso, visto che spesso si parla di funzionalità in termini di tifosi, ma uno degli elementi preponderanti in questa scelta è come ci si può arrivare, che bacino di utenza è in grado di sopportare, proprio dal punto di vista viabilistico.
Punto 4: il progetto attuale prevede demolizione e ricostruzione. Qualora il Parma Calcio dovesse portare a una modifica che gestisce lo stesso progetto con degli stralci, il Comune la valuterebbe all’interno del perimetro della conferenza dei servizi definitiva, anche in considerazione dell’orientamento favorevole del consiglio comunale, espresso nella mozione già citata. Qualora, invece, tale obiettivo fosse perseguito con una significativa rivisitazione del progetto stesso, sarebbe necessario ricominciare l’iter dalla conferenza di servizi preliminare.
Punto 5: Gli impatti sono migliorativi sia sul quartiere che su tutta la città, su diversi fronti: accessibilità, inquinamento luminoso, consumi energetici. Preciso che, trattandosi di opera pubblica, la normativa non prevede opere compensative, ma l’amministrazione sta facendo valere ciò che è emerso dagli indirizzi del consiglio comunale già citato più volte.
Punto 6: Come detto, il progetto attuale prevede una durata di circa due anni di cantiere, che il Comune si farebbe garantire, come da legge, con fideiussioni che tutelino al 100% i costi di tale progetto e cantiere.
Replica del consigliere Marco Osio:
“Ringrazio l’assessore: quindi, siamo ancora al 2017? Al primo progetto, con Giunta Pizzarotti e presidente del Parma Calcio Pizzarotti? Il progetto attuale prevede demolizione e ricostruzione o a stralci? Questo non lo sappiamo ancora?”
Contro risposta dell’Assessore Marco Bosi:
La domanda è posta al punto 4, rileggo la risposta al punto 4: il progetto attuale prevede demolizione e ricostruzione. Qualora il Parma Calcio dovesse portare una modifica che gestisce lo stesso progetto con degli stralci, il Comune la valuterebbe all’interno del perimetro della conferenza dei servizi definitiva, anche in considerazione dell’orientamento favorevole del consiglio comunale, espresso nella mozione già citata. Qualora, invece, tale obiettivo fosse perseguito con una significativa rivisitazione del progetto stesso, sarebbe necessario ricominciare l’iter dalla conferenza di servizi preliminare. Mi permetto un’aggiunta, perché forse non è chiaro: la Legge Stadi prevede che ci sia la proposta di un soggetto privato e la valutazione di un soggetto pubblico che la può indirizzare. Ma non può essere il soggetto pubblico a modificare ed imporre il passaggio da un cantiere a fase unica ad un cantiere a fase a stralci: ci deve essere una formale proposta alternativa del proponente, che ad oggi non c’è stata”.
Conclusione del consigliere Marco Osio:
“Quindi la palla ripassa al Parma Calcio, da quello che ho capito. Giusto?”
Conclusione dell’assessore Bosi:
“Noi andiamo avanti con quello che ci hanno proposto. Se la proposta è definitiva”…
Trascrizione a cura di Gabriele Majo – Montaggio clip a cura di Luca Casoni su immagini dalla diretta streaming del Comune di Parma
2 V https://youtu.be/1sxSlClFrcM
- CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / NASCONDERE L’AVVERSARIO NELLA STIVA (DOPO AVERLO STUDIATO)
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Stadio Tardini