Giovedì, 27 Marzo 2014 09:22

Serie A, Tevez affonda il Parma. Giornata nera per tutte le emiliane

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A Torino è polemica per un rigore non dato. Sassuolo e Bologna ad un passo dalla B -


Parma, 27 marzo 2014 – di Maria Caterina Viscomi


Nella 30^ giornata di campionato gli occhi di tutti sono stati puntati sul big match Juventus-Parma, due delle squadre più in forma di questa stagione: la prima imbattuta da 5 gare, la seconda con una striscia di 17 risultati utili consecutivi. È proprio la capolista, con una doppietta dell'Apache Tevez, a fermare la corsa dei crociati. I bianconeri sono propositivi per tutto il match, in tutti i settori di gioco; il primo brivido di paura attraverso però la schiena dei tifosi di casa, quando al 17' Molinaro sporca un pallone vicissimo alla porta: l'ex gialloblù Buffon salva il risultato, sbloccato al 25' dal numero 10 della Juventus, attuale capocannoniere con 18 reti. Tevez implacabile sfugge sia a Felipe sia a Paletta e trova il goal; inoltre non passano dieci minuti che l'argentino regala ai suoi il raddoppio. Nella ripresa i ducali si scrollano di dosso il torpore e tentano di reagire: ad accorciare le distanze ci pensa Molinaro (62'), sicuramente uno dei migliori in campo tra gli ospiti. Ma il Parma decide che vuole soffrire ulteriormente, così Amauri si fa espellere colpendo in pieno viso l'ex compagno di squadra e di nazionale Chiellini. I ducali continuano a lottare per tutta la gara, con Paletta a chiudere costantemente un gigante come Llorente e con Biabiany deciso a sfruttare ogni pallone. Ai ducali rimane l'amaro in bocca per non aver giocato a viso aperto sin dall'inizio e per qualche episodio sospetto: all'88' Donadoni reclama il rigore per un contatto in area tra Parolo e Bonucci, rigore che avrebbe potuto cambiare le sorti della partita. Polemiche anche per un colpo non proprio delicato di Tevez su Paletta, sanzionato con un semplice giallo.
Perdono anche Sassuolo e Bologna, rispettivamente contro Sampdoria e Chievo. 
Nonostante i dati storici siano dalla parte dei felsinei, battuti solo una volta dagli scaligeri nelle ultime cinque sfide, stavolta la vittoria è andata ai veneti, grazie alle reti di Alberto Paloschi e di Rigoni. Le due compagini partono con il 4-1-2-1-2, con davanti le coppie Bianchi-Acquafresca e Paloschi-Obinna. 
Nei primissimi minuti le squadre sono impalpabili, ma ci pensa un fallo di Garics su Rubin a dare la marcia in più ai padroni di casa che al 7' minuto ottengono il calcio di rigore, battuto dal numero 43: nonostante Curci capisca le intenzioni dell'ex crociato, la palla buca la rete. Nel primo tempo nessuna formazione riesce a mantenere continuità nel dominio e le occasioni si presentano ora da una parte, ora dall'altra. 
Anche l'avvio della ripresa è ad alternanza: al 46' gli emiliani rischiano di andare sotto di due reti grazie a una conclusione di Obinna, subito dopo è Bianchi a far tremare la porta di Agazzi. Il copione si ripete: provano i clivensi con Cesar, rispondono i ragazzi di Ballardini con Acquafresca e Khrin, che su cross di Christodoulopoulos, inspiegabilmente manca la rete. I minuti successivi sono da dimenticare per i rossoblù: i veneti chiudono il match 3-0 con la doppietta di Paloschi (78') e il goal di Rigoni prima del recupero (89').
Nulla da fare neanche per il Sassuolo, che perde in casa contro la Sampdoria e che non riesce a ripetere l'impresa del girone d'andata, terminata 3-4 per i neroverdi, che trovavano la loro prima vittoria in trasferta in serie A. Gli emiliani partono con il piede sbagliato e già dopo una manciata di secondi subiscono il goal siglato da Sansone, grazie anche ad un maldestro errore di Pegolo. Il Sassuolo non manca certo di coraggio e prova a riprendere in mano la situazione: a dare una speranza è soprattutto il centrocampo (al quale vanno i voti più alti in questa giornata). Il momentaneo pareggio porta il nome di Longhi (16'), che può festeggiare la sua prima rete nel massimo campionato italiano. Da qui in poi sono i blucerchiati a volere maggiormente i tre punti e si vede: è Okaka a chiudere il match, regalando la salvezza matematica ai suoi. Traballa invece il Sassuolo, rimasto a 21 punti al penultimo posto in classifica. Nemmeno il rientro in campo di Domenico Berardi, dopo tre giornate di squalifica, è servito a mister Di Francesco. Ora il cammino per restare in A diventa sempre più difficile.