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118 in soccorso notturno: atterrati al Maggiore i primi due pazienti. Stamane alle 10,30 commemorazione in ricordo di Claudio Marchini, Annamaria Giorgio, Corrado Dondi e Angelo Maffei, scomparsi 28 anni fa con lo schianto dell'elicottero sul Ventasso

Arrivate nella notte due pazienti. I soccorsi chiamati dall'appennino piacentino e da Monchio delle Corti. Grazie a nuovi fasci di luce che permettono il volo con modalità analoghe al giorno
Due gli interventi in volo notturno con tecnologia ad intensificatore di luce per il servizio di Elisoccorso della Centrale 118 di Bologna, nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17, nelle provincie di Parma e Piacenza. Entrambi i pazienti hanno come destinazione il Maggiore.

Alle 23.25 di giovedì 16 agosto, infatti, arriva al 118 la chiamata per una donna in gravidanza: la chiamata parte da una frazione del comune di Morfasso, nell'appennino piacentino, troppo lontano per il trasporto in ambulanza fino all'Ospedale. Così l'elicottero del 118 decolla da Bologna: sono le 23.53, a bordo due piloti - uno in più rispetto all'equipaggio diurno - un infermiere coordinatore, un medico e un secondo infermiere. A mezzanotte e mezzo l'elicottero è sul posto; caricata la paziente, il volo riprende con destinazione il Maggiore di Parma, dove il reparto di Ostetricia è già allertato per accogliere la donna.
Poche ore dopo, alle 2.39 il mezzo riprende il volo, stesso equipaggio: questa volta, la destinazione è Monchio delle Corti. La chiamata parte da Valditacca, dove una donna accusa un forte dolore al petto e la guardia medica valuta necessario un intervento tempestivo. L'arrivo del volo è alle 3.29; anche in questo caso, è la tecnologia installata sui caschi dei piloti che permette l'illuminazione della piazzola come se fosse pieno giorno a farla atterrare alle 4 del mattino al Maggiore. All'ospedale di Parma i professionisti valutano le sue condizioni. Le operazione di volo, decollo, atterraggio, coordinamento delle ambulanze a terra, e allerta dei reparti ospedalieri sono coordinate minuto per minuto dalla Centrale operativa 118 Bologna –Emilia est- in connessione con quella di Parma che, seguendo in modo virtuale il soccorso, garantiscono sicurezza e efficienza.

Monchio delle Corti è una delle undici piazzole della provincia di Parma che è autorizzata per il volo di notte, oltre alla piazzola all'interno dell'area ospedaliera. Le altre sono Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgo Val di Taro, Corniglio, Lagrimone, Fidenza, Fornovo di Taro e Varsi, una rete di soccorso tessuta con i Comuni che aumenta le possibilità di salvare una vita o di rendere meno negativa la prognosi.

Parma abbraccia Charlie Alpha, commemorazione delle vittime - In ricordo di Claudio Marchini, Annamaria Giorgio, Corrado Dondi e Angelo Maffei, scomparsi 28 anni fa con lo schianto dell'elicottero sul Ventasso

Sabato 18 agosto alle ore 10.30 dinnanzi al cippo di via Casati Confalonieri si terrà la consueta cerimonia di commemorazione delle vittime dell'equipaggio del volo che si schiantò sul monte Ventasso 28 anni fa: il pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Annamaria Giorgio, gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei alla presenza dei colleghi e delle autorità cittadine. Alla commemorazione parteciperanno anche il dottor Pietro Manotti e il dottor Leonardo Marchesi, in rappresentanza, rispettivamente, della direzione dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria e dell'Ausl di Parma.

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Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

All'aeroporto di Pavullo inaugurato un nuovo hangar per potenziare le attività di elisoccorso: decolli e atterraggi anche di notte

La struttura polifunzionale in grado di ospitare fino a tre elicotteri per l'emergenza/urgenza. Ricerca e assistenza sanitaria anche in zone difficili da raggiungere. Servizio ancor più importante per un'area montana. Bonaccini: "Un altro esempio di come il nostro territorio riesce a fare squadra, per dare buone risposte ai bisogni delle persone e delle comunità locali"

Bologna – Una montagna più sicura. All'aeroporto civile statale "Paolucci" di Pavullo nel Frignano, nell'appennino modenese, viene inaugurato nel pomeriggio di oggi un nuovo hangar, il terzo, per potenziare le funzionalità dello scalo: la struttura polifunzionale, dotata di un moderno sistema di climatizzazione, coibentazione e illuminazione, sarà disposizione del servizio sanitario regionaleche già utilizza la pista per l'elisoccorso, anche notturno, un servizio particolarmente importante in un'area montana. A essere inaugurata ufficialmente èinfatti anche l'elisuperficie che, dal settembre scorso, è stata attrezzata per il decollo e l'atterraggio degli elicotteri del soccorso 118.

L'hangar, che potrà ospitare fino a tre elicotteri per l'emergenza/urgenza, realizzato grazie alla donazione dell'azienda di Pavullo Vis Hidraulics, alle ore 17 vedrà il taglio del nastro alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dei rappresentanti delle autorità, imprese e associazioni locali, dell'Azienda sanitaria di Modena e di Enac. Tra questi, il presidente della Provincia e sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli; i sindaci dell'Unione del Frignano; il direttore dell'Ausl di Modena, Massimo Annicchiarico; la presidente della Commissione Politiche economiche della Assemblea legislativa regionale, Luciana Serri, il presidente dell'Aero Club di Pavullo, Ubaldo Roberto Gianaroli, e il ceo della Vis Hidraulics, Adamo Venturelli.

Gli operatori del Sistema emergenza territoriale 118, in collaborazione con Anpas e Croce rossa italiana, effettueranno una simulazione di attività di soccorso, con l'intervento dell'elicottero di Pavullo per il recupero.

"Un nuovo esempio della capacità di fare squadra del nostro territorio, di mettere insieme le migliori energie tra pubblico e privato per dare risposte efficaci ai bisogni delle persone e delle comunità locali- afferma il presidente Bonaccini-. La nuova struttura inaugurata oggi, grazie alla generosità di un'azienda privata e al sostegno delle istituzioni, potrà dare ancora più qualità ai servizi resi disponibili per la collettività in aree dell'Appennino, quella montagna nella quale stiamo investendo risorse importanti per farne luoghi nei quali vivere e vivere bene. L'aeroporto, già utilizzato come base nella fase sperimentale per l'elisoccorso nelle ore notturne, per le sue caratteristiche potrà operare a garanzia della sicurezza dei cittadini anche in condizioni difficili e in emergenza. Una tutela- chiude Bonaccini- che dovevamo a chi abita e lavora in questo territorio e in tutti gli altri, come dimostrano le aree attrezzate per il volo notturno che renderemo operative entro il 2019 in 21 comuni del modenese, di cui 9 nelle aree montane".

Il nuovo hangar

Le risorse per la realizzazione dell'opera sono state donate pressoché integralmente all'Aero Club Pavullo dalla Vis Hydraulics, azienda del settore meccanico con sede a Pavullo. Il valore complessivo dell'opera è stato stimato da Enac in oltre 495 mila euro. Le dimensioni sono di 25 metri per 20.

Per la realizzazione, l'Aero Club ha messo a disposizione i propri lavoratori.

La concessione dell'area per la costruzione dell'hangar è stata richiesta a Enac dall'Unione dei Comuni del Frignano.

Elisoccorso anche in zone impervie

L'Aero Club si trova nella zona sud del capoluogo del Frignano. L'elicottero in servizio è l'unico dei 4 mezzi della flotta regionale con caratteristiche di ricerca e soccorso, specializzato a garantire l'assistenza sanitaria in zone impervie, impossibili da raggiungere altrimenti o, ad esempio, colpite da alluvione. Gli strumenti e i dispositivi medici di bordo sono di altissima qualità e tecnologia, ma anche sensibili alle variazioni di temperatura. Le particolari condizioni climatiche dell'aeroporto di Pavullo pongono questioni particolari, sia quando si atterra con una persona soccorsa a bordo, sia durante il ricovero dell'elicottero e per il suo mantenimento in perfetta efficienza quando questo è in sosta. La nuova struttura darà una risposta positiva a queste esigenze.

L'elisoccorso in Emilia-Romagna e a Modena

Nato nel 1986 con la prima base a Bologna, il servizio di elisoccorso dell'Emilia-Romagna è stato esteso alle ore notturne nel 2017 e rafforzato all'inizio di quest'anno con l'individuazione di 142 nuove aree per decolli e atterraggi che diventeranno operative anche di notte nel biennio 2018-2019 e che si aggiungono alle 17 esistenti.

Complessivamente, in regione si potrà contare su 159 superfici attrezzate per l'elisoccorso, anche notturno, comprese quelle ospedaliere.

In provincia di Modena, oltre all'elisuperficie dell'aeroporto di Pavullo, sono già attive quelle di Montese, del Policlinico di Modena, dell'Ospedale di Baggiovara e di Palagano.

Nell'arco del biennio 2018-2019, verranno attrezzate per il volo anche notturno le aree nei Comuni di Mirandola, Pievepelago, Finale Emilia, Fanano, Fiumalbo, Prignano sul Secchia, Serramazzoni, Carpi, Vignola, San Martino Spino, Zocca, Sassuolo, Novi, Nonantola, Sestola, San Felice sul Panaro, Campogalliano, Castelvetro, Sorbara, Frassinoro e Formigine.

Nell'area montana è già pronto il progetto per quelle di Fiumalbo, Pievepelago, Fanano, Prignano, Serramazzoni e Zocca, si aggiungerà entro fine 2018 Sestola, e Frassinoro e Montefiorino nel 2019.

Il sistema dell'emergenza-urgenza 118 è dunque un servizio sempre più capillare sul territorio: nel 2017, in provincia di Modena sono stati quasi 67mila gli interventi effettuati dal 118, di cui 505 con elicottero e, di questi, 14 nelle ore notturne. Si rafforza così il collegamento con le ambulanze, consentendo una maggiore copertura degli eventi critici, anche nelle ore notturne.

 

 

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Sempre più elisoccorso in Emilia-Romagna: altre 142 elisuperfici operative nel biennio 2018-2019, di cui oltre la metà in zone montane. Si passa dalle 17 attuali a 159 nell'intero territorio regionale.  A Reggio Emilia in totale saranno 21. La mappa dei punti di atterraggio da Piacenza a Rimini

Altre 142 aree per il decollo e l'atterraggio delle eliambulanze su tutto il territorio regionale, anche di notte, di cui oltre la metà (83) in zone montane e un nuovo elicottero dotato di tecnologia NVG (Night Vision Goggles, visori a intensificazione di luce) che consentirà di utilizzare anche basi di atterraggio non illuminate. Tutto ciò allo scopo di arrivare in tempi sempre più rapidi e sempre più vicino alle persone che hanno bisogno di ricevere un soccorso sanitario tempestivo, in condizioni di emergenza, in cui anche qualche minuto può fare la differenza. L'elisoccorso in Emilia-Romagna nel 2017 ha effettuato 3mila 213 missioni e 1.960 ore di volo. Nato nel 1986 con la prima base, quella di Bologna, a giugno 2017 è stato esteso alle ore notturne (con 17 aree a disposizione per il decollo e l'atterraggio) e ora viene ulteriormente ampliato e rafforzato.

Solo tre mesi fa, nello scorso mese di novembre, l'elisuperficie di Castelnovo né Monti era stata autorizzata dall'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC) per il volo notturno. I costi di adeguamento dell'elisuperficie sono stati interamente sostenuti dall'Azienda Usl e ammontano a circa 300mila euro. La recente dotazione consente un più rapido trasferimento di pazienti con patologie complesse tempo-dipendenti (cardiache, neurologiche, politraumi, etc) verso i principali centri di riferimento quali gli ospedali di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Parma.

Ora al termine di un percorso di condivisione tra Regione, Ausl e Conferenze territoriali socio-sanitarie è stato raggiunto un accordo per individuare 142 nuove aree che diventeranno operative nel biennio 2018-2019.

Al termine di questo periodo l'Emilia-Romagna potrà contare complessivamente su 159 superfici attrezzate per l'elisoccorso, anche notturno, comprese quelle ospedaliere. Grazie a questa intesa alla provincia di Reggio Emilia saranno attribuite 19 nuove aree che si vanno ad aggiungere a quella di Reggio presso l'ospedale Santa Maria Nuova e a quella di Castelnovo né Monti, per un totale a fine biennio di 21. Già all'inizio dell'estate inoltre, l'elicottero oggi in servizio anche di notte sarà sostituito con un nuovo mezzo dotato di visori a intensificazione di luce, tecnologia militare adattata all'uso civile, che permetterà l'utilizzo del mezzo anche su aree di atterraggio non illuminate.

 

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Aree di atterraggio e decollo delle eliambulanze nelle varie province

PIACENZA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Farini, Ottone, Morfasso, Nibbiano, Rivergano, Castel San Giovanni, Fiorenzuola d'Arda, Vernasca, Corte Brugnatella, Monticelli d'Ongina, Ferriere, Pecorara, Zerba, Cerignale, San Giorgio Piacentino, Agazzano, Piacenza (ospedale)

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Bobbio

PARMA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Bedonia, Bardi, Berceto, Bore, Corniglio, Tornolo, Varsi, Monchio delle Corti, Varano de' Melegari, Pellegrino Parmense, Calestano, Tizzano Val Parma (Lagrimone), Neviano degli Arduini, Solignano, Busseto, Polesine Parmense/Zibello, Sissa/Trecasali, Palanzano, Fornovo di Taro, San Secondo Parmense, Fidenza (ospedale di Vaio)

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Parma, Ospedale Borgo Val di Taro

REGGIO EMILIA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Carpineti, Vetto, Toano, Villa Minozzo, Villa Minozzo (Civago-Febio), Ventasso (Collagnana), Ventasso (Ligonchio), Ventasso (Busana), Ventasso (Ramiseto), Baiso, Ventasso (Succiso), Canossa, Casina, Toano (Cerredolo), Castelnovo ne' Monti (loc. La Gatta), San Polo d'Enza, Reggiolo, Brescello (Lentigione), Guastalla

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Reggio Emilia, Ospedale Castelnovo ne' Monti

MODENA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Pieve Pelago, Finale Emilia, Fanano, Fiumalbo, Prignano sul Secchia, Serramazzoni, Carpi, Marano, San Martino Spino/Gavello, Zocca, Sassuolo, Novi, Nonantola, Sestola, San Felice sul Panaro, Campogalliano, Castelvetro, Sorbara, Frassinoro, Formigine, Mirandola

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Policlinico Modena, Ospedale Baggiovara, Aeroporto Pavullo nel Frignano, Palagano, Montese

BOLOGNA e IMOLA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Loiano, Monghidoro, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Lizzano in Belvedere, Vergato, Castel di Casio, Galliera, Monterenzio, Savigno, Molinella, Marzabotto, Budrio, Crevalcore, Bentivoglio, Medicina, Sassoleone, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Imola, Mordano

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Maggiore di Bologna (2 elisuperfici), Gaggio Montano

FERRARA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Goro, Jolanda di Savoia, Cento, Copparo, Bondeno, Argenta, Mesola, Portomaggiore, Tresigallo, Sant'Agostino, ospedale Ferrara (ex Sant'Anna), Poggio Renatico

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Ferrara - Cona, Ospedale Delta - Lagosanto

RAVENNA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Brisighella, Casola Valsenio, Alfonsine, Lugo, Faenza, Russi, Cervia

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Ravenna

FORLI'-CESENA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Santa Sofia, Rocca San Casciano, San Benedetto in Alpe, Modigliana, Bagno di Romagna, Premilcuore, Sogliano al Rubicone, Cesenatico, Mercato Saraceno, Verghereto, Meldola, Forlì (ospedale)

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Cesena

RIMINI
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Mondaino, Sant'Agata Feltria, Riccione, Ponte Verucchio, Cattolica, Sant'Arcangelo di Romagna, Morciano di Romagna, Casteldelci, San Leo, Bellaria, Novafeltria, Rimini (ospedale)

 

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Le tappe del servizio
1986: viene attivata a Bologna (ospedale Maggiore) la prima base di elisoccorso regionale, cui fanno seguito l'apertura della base di Ravenna (ospedale Santa Maria delle Croci, 4 luglio 1987) e di Parma (ospedale Maggiore, 17 luglio 1988). Nel 2000 si aggiunge quella di Pavullo nel Frignano (Modena), caratterizzata dalla presenza di un elicottero dotato di verricello e di personale, oltre a quello sanitario, appartenente al Soccorso alpino. Attualmente sono quattro gli elicotteri che prestano servizio sul territorio regionale.
2017: in volo anche di notte, pronte le prime 17 elisuperfici. Dal primo giugno 2017 si aggiunge un'importante novità: l'impiego di una eliambulanza 24 ore su 24 (con estensione del servizio della base di Bologna) e quindi anche di notte. L'avvio di questa nuova modalità ha coinciso con la realizzazione delle prime 17 aree idonee al decollo e all'atterraggio notturno degli elicotteri; ciò ha consentito di qualificare ancora di più il sistema di intervento per l'emergenza/urgenza, soprattutto a favore dei cittadini che vivono nelle località più decentrate. Con un investimento della Regione di 3,2 milioni di euro in più nel 2017.

Le prospettive future
Il progetto regionale prevede per i prossimi anni (2020-2021) un'ulteriore estensione della rete dei punti atterraggio notturni dell'elisoccorso, in modo da renderla ancora più capillare. Inoltre, grazie allo sviluppo tecnologico che consente agli elicotteri di nuova generazione di effettuare la navigazione in spazi aerei con livelli di accuratezza sempre più elevata, è in programma uno studio di fattibilità per creare rotte dedicate per il volo strumentale a bassa quota. Queste modalità operative, caratterizzate da elevati livelli di precisione e affidabilità, permetteranno di attivare l'elisoccorso regionale anche in condizioni meteorologiche critiche, tali per cui oggi non è consentito il servizio.

 

Elisoccorso, aumentano le aree per il decollo e l'atterraggio anche di notte su tutto il territorio dell'Emilia-Romagna. L'annuncio ufficiale, dal Presidente della Regione e l'Assessore alle Politiche per la salute,  martedì 27 febbraio. 

Bologna - Più elisoccorso in Emilia-Romagna, dove aumentano - da Piacenza a Rimini - le aree per il decollo e l'atterraggio, anche di notte, delle eliambulanze. Si è  concluso ieri, infatti, il percorso di condivisione con le Ausl e le Conferenze territoriali socio-sanitarie, che ha portato all'accordo sulle nuove aree. Per garantire ai cittadini soccorsi in tempi molto rapidi, soprattutto in località isolate o remote, anche in orario notturno.

Ne parleranno il presidente della Regione e l'assessore alle Politiche per la salute durante la conferenza stampa in programma martedì 27 febbraio.

Un incidente sul lavoro ha coinvolto oggi un lavoratore marocchino di 32 anni a Carpineti. Mentre stava caricando dei tronchi su un carro agricolo, il mezzo si è ribaltato sulle gambe dell'uomo, procurandogli lesioni. Il ferito non è grave, ma è stato trasportato con l'elisoccorso all'ospedale di Reggio.

Reggio Emilia, 1 agosto 2014 – di Ivan Rocchi

Brutto incidente a Carpineti (RE) per un lavoratore marocchino 32enne. Poco prima delle ore 13, Kabbour Abdeljouad, residente a Carpineti, stava caricando della legna su un carro agricolo. A un certo momento il mezzo si è ribaltato, rovesciandosi sulle gambe del malcapitato. Subito sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno liberato il lavoratore infortunato e lo hanno affidato ai medici del 118, intervenuti con ambulanza ed elisoccorso.

L'uomo si trovava in un podere agricolo di via Velucciana, in località Casa Rossella, e stava caricando della legna tagliata da poco. Secondo una prima ricostruzione, a causare il ribaltamento del mezzo sarebbe stato il peso eccessivo del carico, probabilmente sbilanciato a causa dell'inclinazione. Infatti il carro si è ribaltato su un fianco, investendo le gambe dell'uomo e bloccandolo contro un altro carro adibito al taglio della legna.

L'uomo ha riportato traumi agli arti inferiori ed è stato trasportato tramite elisoccorso presso l'ospedale di Reggio Emilia. Le sue condizioni però non sono gravi, infatti è stato giudicato da codice 2.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
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