Lunedì, 15 Novembre 2021 08:06

La sanità modenese “vede rosso”, buco da 37 milioni In evidenza

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Il bilancio è stato presentato durante la Conferenza territoriale sociale e sanitaria. Il disavanzo sarebbe di 15 milioni per l’Ausl e di 22 milioni per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria (AOU). Sul segno negativo ha influito l’emergenza Covid.

MODENA 12 novembre 2021  – La sanità modenese vede rosso. È infatti di 37 milioni di euro il “buco” di bilancio rilevato nei conti dell’Ausl (15 milioni) e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria (22 milioni di euro). I dati sono stati presentati nella giornata di ieri nell’ambito della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena, che ha visto anche la presentazione dei bilanci preventivi per il 2022 delle due aziende.

A fare sprofondare i conti è stata l’emergenza Covid, come hanno illustrato Sabrina Amelio per l’Azienda USL e Fausto Broccoli per l’Aou, e gli esborsi in eccesso sono stati determinati principalmente dall’incremento del personale e delle prestazioni per gli interventi legati alla pandemia, comprese quelle del privato accreditato. Alle ulteriori spese, poi, c’è stato anche un decremento dei ricavi.

Nella relazione inviata alla Regione è stata espressa “preoccupazione per i segni negativi”, auspicando un “impegno straordinario da parte del sistema affinché possano essere mantenuti i livelli di assistenza garantiti, salvaguardati i piani di investimento e ulteriormente potenziate la rete ospedaliera e la formazione specialistica per superare le criticità”.

Il presidente della Conferenza e sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, ha sottolineato poi come “l’emergenza sta comportando uno sforzo in termini soprattutto di personale, organizzazione della campagna vaccinale per fare fronte alla pandemia, accompagnato quest’anno dalla ripresa delle attività sospese nel 2020, sempre a causa dell’emergenza sanitaria, uno sforzo del sistema sanitario da applaudire. Serve, quindi, uno sforzo straordinario per mantenere i livelli dei servizi, anche sulla formazione, per esempio dei medici di medicina generale, altre specializzazioni e infermieri, perché gli aumenti annunciati dal Fondo sanitario nazionale non sono sufficienti, alla luce degli investimenti previsti con il Pnrr”.

I sindaci della provincia modenese, nel corso dell’incontro e della discussione, hanno espresso il loro apprezzamento per lo sforzo effettuato dalla sanità modenese, ma anche ribadito la necessità di fare fronte all’aumento dei costi e alle esigenze legate al personale e alla formazione a partire dai Pronto Soccorso, di potenziare i medici di medicina generale e gli infermieri. Luca Prandini, sindaco di Concordia, ha posto il problema delle liste d’attesa per le visite specialistiche, riacutizzato dal Covid, mentre Giovanni Battista Pasini, sindaco di Lama Mocogno, ha chiesto di semplificare le procedure di reclutamento dei medici di medicina generale; Sauro Borghi, sindaco di San Prospero, infine, ha chiesto un aumento dei contributi nazionali visto che la pandemia non è finita e i costi aumentano.