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Lunedì, 30 Novembre 2020 10:52

Vaccinazioni e attese troppo lunghe: il botta e risposta tra la direzione AUSL e un cittadino. In evidenza

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Foto di Francesca Bocchia Foto di Francesca Bocchia

Alla pubblicazione di una lettera di un cittadino, l'AUSL risponde ma senza convincere l'interessato, che a sua volta replica al Direttore del distretto Sud Est dell'Azienda USL di Parma.

Di Redazione 30 novembre 2020 - Nei giorni scorsi, precisamente era il 15 novembre, avevamo ospitato una lettera di Matteo Impagnatiello ("Si Curi chi può") il quale, a partire da una sua personale esperienza, metteva in fila alcuni difetti del sistema sanitario e traeva anche considerazioni più generali come ad esempio il mantenimento del numero chiuso per le facoltà sanitarie.

Alla lettera fece tempestivamente eco la risposta del Direttore Distretto Sud-Est dell'Azienda USL di Parma, Dr. Valerio Giannattasio, che così sottolineava: "L’attività degli ambulatori aziendali per le vaccinazioni degli adulti sono state riorganizzate a causa della pandemia in atto. Nello specifico del Distretto Sud-Est, come segnalato nella lettera, si conferma che anche se l’attività vaccinale si svolge in un’unica sede (Casa della Salute di Langhirano), le prestazioni sono assicurate in modo da rispondere ai bisogni di salute della popolazione di riferimento, con l’offerta anche di percorsi di urgenza per particolari condizioni. Da quanto risulta, l’appuntamento del sig. Impagnatiello si conferma che è stato fissato in tempi e modalità appropriate per la specifica profilassi vaccinale richiesta, che prevede richiami a distanza."

Una risposta che però, stando al signor Impagnatiello, non è stata esaustiva e perciò ha inteso nuovamente replicare, indirizzando alla nostra redazione il nuovo contenuto che di seguito riportiamo:

"Gentile Direttore, nella replica alla mia lettera da parte del dr. Valerio Giannattasio, Direttore del Distretto Sud-Est dell’Azienda Usl di Parma, vi è riportato “L’attività degli ambulatori aziendali per le vaccinazioni degli adulti sono state riorganizzate a causa della pandemia in atto”.

Ad oggi, la “riorganizzazione” può significare la chiusura degli ambulatori per le vaccinazioni di tutti i centri urbani del Distretto Sud-Est, eccetto che per Langhirano? Questa è la mia domanda che ho posto nel mio intervento pubblicato, attraverso varie testate editoriali, il 17 novembre 2020 e che ripropongo. E’ vero, siamo nell’emergenza sanitaria. Ma per vaccinarsi, bisogna recarsi solo ed esclusivamente a Langhirano?

Di conseguenza tali chiusure (o “riorganizzazione”) si fanno necessariamente sentire sull’unico ambulatorio aperto, poiché l’utenza di ben tredici Comuni deve riversarsi su Langhirano: tanto accade con la pandemia in corso. Questa scelta sanitaria si può conciliare con le esigenze dei cittadini? A mio parere, l’attività degli ambulatori per le vaccinazioni degli adulti, in questo modo, non può che allungare i tempi per le vaccinazioni e aumentare il disagio di chi non abita a Langhirano. La situazione ottimale non è quella attualmente prospettata: se, al contrario, invece delle chiusure (o “riorganizzazione”), fosse garantita l’apertura, non vi sarebbe difficoltà alcuna.

Per quel che riguarda la mia posizione, devo, purtroppo, attendere febbraio.

In tempo di pandemia, non mi resta che augurarci un potenziamento di tutte le strutture sanitarie del territorio, evitando la “riorganizzazione” (quale?).

 28.11.2020

Matteo Impagnatiello"

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